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Lettura base delle carte geografiche 3

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Academic year: 2022

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“Lettura base delle carte geografiche” 3

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Proiezioni geografiche delle carte geografiche

Abbiamo già posto l'attenzione sul fatto che una superficie sferica non è sviluppabile su un piano, se non in modo

approssimato, e che pertanto, ogni rappresentazione

cartografica piana (ad eccezione dei globi), non potrà mai riprodurre esattamente la superficie terrestre.

La proiezione geografica è l'operazione di trasporto e di riproduzione del reticolato sferico su una superficie

piana.

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In una proiezione geografica distinguiamo le proprietà (fra parentesi nello schema sottostante), i principi usati per

realizzarle (in maiuscolo nello schema sottostante), e i nomi delle proiezioni (in corsivo nello schema sottostante).

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La scienza cartografica ha elaborato oltre duecento tipi diversi di rappresentazioni piane di una superficie sferica, ognuna delle quali, con i propri limiti e le conseguenti

approssimazioni, presenta proprietà che, per specifici campi di applicazione, la rendono preferibile ad altre. Alcune hanno tuttavia una scarsa rilevanza pratica e sono poco usate,

mentre altre ricorrono maggiormente nell'uso corrente di fruitori non specialisti in cartografia e sono più di frequente utilizzate negli atlanti e nelle carte di tipo commerciale.

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Abbiamo precedentemente introdotto il concetto di reticolato geografico:

esso è ora un utile riferimento per comprendere le modalità con le quali avviene il passaggio dalla rappresentazione

sferica a quella piana.

Quando si costruisce una carta su un piano, non sarà più possibile conservare un reticolato con maglie trapezoidali e angoli retti, ma sarà necessario operare opportune modifiche.

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Una prima proposta consiste nel modificare i trapezi in rettangoli, rendendo i meridiani paralleli tra loro. Ciò

comporta il fatto che essi non convergono più ai Poli, in corrispondenza dei quali le maglie triangolari risultano aperte. Tale operazione determina deformazioni

particolarmente evidenti in prossimità dei Poli, dove la

rappresentazione del territorio risulterà dilatata a dismisura.

Una seconda possibilità è quella di continuare a disegnare le maglie a forma di trapezio. Ovviamente poiché gli angoli non saranno più retti, ne consegue che su tutta la carta non saranno più rispondenti alla realtà i rapporti angolari fra i singoli punti del terreno, con deformazioni fonte di nuove approssimazioni.

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Proprietà delle carte

Non è possibile produrre fedelmente allo stesso tempo le direzioni (angoli) e le proporzioni delle distanze. Ciò che si potrà mantenere inalterato e ciò che dovrà invece

necessariamente essere deformato dipenderà dal tipo di

rappresentazione, o meglio di proiezione, che avremo scelto di utilizzare.

Le proprietà di proiezione delle carte sono tre: conformità (o isogonia), equidistanza o equivalenza. Poiché una proiezione non potrà possedere contemporaneamente più di una di tali tre proprietà, essa dovrà essere scelta in base all'uso a cui la carta è destinata.

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Carte con proprietà di proiezione conforme o isogona: gli angoli formati dalle intersezioni fra meridiani e paralleli

rimangono inalterati sulla carta (90°); ciò comporta

l'impossibilità di rispettare la proporzionalità fra le distanze.

Mantengono inalterati gli angoli.

Carte con proprietà di proiezione equidistante: tutte le distanze misurate sulla carta a partire dal suo centro sono proporzionali alle corrispondenti distanze misurate sul

terreno. Mantengono inalterate le distanze.

Carte con proprietà di proiezione equivalente: le aree delle maglie delle coordinate geografiche (e quindi dei territori rappresentati) risultano proporzionali alle

corrispondenti aree misurate sulla superficie terrestre (ad aree uguali sulla carta corrispondono territori con superfici uguali nella realtà). Si mantengono pertanto inalterati i

rapporti fra le aree, ma non le forme delle figure, che risultano deformate. Mantengono inalterate le aree.

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Ad esempio le carte con proprietà di proiezione conforme o isogona, mantenendo inalterati gli angoli e le forme delle terre emerse, sono indicate nelle carte nautiche, in quanto

facilitano i calcoli per la determinazione delle rotte.

Le carte con proprietà di proiezione equivalente sono indicate per le carte geografiche ad uso didattico, per il quale è invece importante il rispetto della proporzionalità fra le varie parti

della superficie terrestre.

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Principi di realizzazione delle carte

In base ai principi usati per realizzare le carte geografiche, le proiezioni si distinguono in vere e convenzionali. Le

proiezioni vere sono fondate su metodi geometrici. Le proiezioni convenzionali, seppure derivate dalle vere, ricorrono all'applicazione di formule matematiche per limitare le deformazioni.

Le proiezioni sono numerose, le principali sono prospettiche, coniche o cilindriche. Nessuna è migliore in senso assoluto:

solo lo scopo prefissato orienta sull'una o sull'altra. In generale si può dire che le proiezioni prospettiche sono efficaci per rappresentare le zone con latitudini alte, le

coniche le zone con latitudini medie, le cilindriche le zone comprese tra i Tropici.

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Le proiezioni prospettiche, ottenute mediante un piano

tangente alla sfera in un punto qualunque della stessa, in dipendenza dal diverso luogo di partenza delle visuali, si suddividono in: centrografica (coincide con il centro della sfera e il piano della carta gnomonica polare); stereografica (il punto di osservazione è sulla superficie della sfera

opposta al piano); ortografica (all'infinito).

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Le proiezioni coniche si realizzano mediante un foglio a forma conica tangente ad un parallelo. Le proiezioni cilindriche si realizzano invece avviluppando il globo mediante un

cilindro tangente all'Equatore.

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La proiezione isogona di Mercatore (Gerard Kremer, 1512- 1594) è una cilindrica modificata in cui i meridiani

rimangono equidistanti, mentre i paralleli, spostandosi dall'Equatore ai Poli, si allontanano reciprocamente in proporzione a quanto la distanza dei meridiani è

maggiorata sulla carta rispetto alla realtà. Tale proiezione rende la carta conforme, mentre le superfici risultano

deformate e tanto più quanto più ci si avvicina ai Poli (ad esempio la Groenlandia appare più vasta dell'America Meridionale o vasta quasi come l'Africa). Essa è usata nelle carte nautiche per la cosiddetta linea lossodromica (vedremo la spiegazione più avanti nel discorso), e come planisfero per le carte tematiche e cartogrammi. Per

quest'ultimo scopo sono parimenti usate le pseudo-

cilindriche equivalenti (omolografiche) di Mollweide-Babinet

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Nella azimutale equivalente di Lambert, che ha un punto di osservazione all'infinito, i meridiani sono rettilinei e

perpendicolari all'Equatore, i paralleli invece si infittiscono a mano a mano che si avvicinano al Polo, il quale risulta

essere un segmento e non un punto. Delisle, una delle proiezioni coniche maggiormente usate, il cono è secante alla sfera lungo due paralleli medi della zona da

rappresentare.

Negli ultimi decenni, a ravvivare il discorso sulle proiezioni, sono intervenute la proiezione di Peters (molto dibattuta), la proiezione di Robinson e la Geosfera di Tom Van Sant.

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(Schiavi A., P. 37).

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Deformazioni delle proiezioni geografiche: proiezione prospettica ortografica e proiezione cilindrica a confronto.

(Schiavi A., p. 55).

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Arno Peters, cartografo tedesco (1916-2002), ha elaborato una proiezione che mira a conservare rapporti esatti fra le superfici delle varie parti del mondo.

Ciò allo scopo, conclamato, ma non realizzato, di rendere giustizia ai Paesi in via di sviluppo, rappresentati dalla

cartografia occidentale ed europea – a partire da Mercatore contro il quale si rivolta – in modo distorto e penalizzante, al fine di evidenziare la superiorità europea.

Nella sua carta sono precisi i rapporti fra le superfici e le distanze fra i paralleli, mentre non lo sono le distanze fra i meridiani.

Alla rete tradizionale dei paralleli e dei meridiani, Peters ha sostituito una rete graduata decimale.

La Terra divisa in 10.000 parti di superficie uguale; alla scala lineare è stata sostituita la scala di area, per cui a 1 cm sulla carta corrisponde sempre il medesimo numero di Kmq sulla Terra.

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La Carta di Robinson.

(Schiavi A., p. 57).

Il cartografo americano Arthur Robinson, fin dal 1974, ha elaborato un tipo particolare di proiezione, destinata ad essere adottata ufficialmente dagli USA, che viene

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Geosfera di Van Sant.

(Schiavi A., p. 57).

Agli inizi di aprile 1991, è uscito un nuovo ed interessante planisfero denominato Geosfera dallo stesso autore, Tom Van Sant, maestro americano di lettere ed esperto di pc.

Il mappamondo deriva da migliaia di immagini di foto da satellite e di un numero complessivo di oltre 37 milioni di pixel, cioè di componenti elementari della figura digitale, ciascuno dei quali rappresenta oltre 20 Kmq di superficie terrestre.

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Rotta Ortodromica: “che corre dritto”

è l’arco sulla superficie che congiunge due punti sulla superficie terrestre, formato dall’intersezione della superficie sferica della Terra, con il piano di appartenenza dei due punti passante per il centro della Terra. Segue la via più breve. È usata per le rotte oceaniche.

Rotta Lossodromica: “che corre obliquo”

è una linea che taglia tutti i meridiani con lo stesso angolo.

Non segue il percorso più breve, ma ha il grande vantaggio di semplificare la navigazione in quanto l’angolo di rotta calcolato rimane costante dall’inizio alla fine del percorso. È usata per le rotte nel Mar Mediterraneo.

https://www.youtube.com/watch?v=ErFlyolxMY4

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La differenza tra un percorso di una rotta ortodromica e un percorso di una rotta lossodromica su una traversata tra

Roma e New York, è di circa 180° miglia nautiche (circa 333 Km).

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Vi ringrazio dell’attenzione!

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