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Dalla sparatoria a Merate agli arresti: l operazione Gorilla 1

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Academic year: 2022

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Dalla sparatoria a Merate agli arresti: l’operazione “Gorilla” | 1

MERATE – Lo chiamavano il “gorilla” per i suoi modi burberi di trattare con i clienti in ritardo nel pagare la droga e con il suo soprannome è stata battezzata anche l’operazione dei carabinieri di Merate grazie alla quale lui e altri suoi tre

connazionali sono finiti in carcere: si tratta di una banda di albanesi dedita allo smercio di stupefacente soprattutto nell’area del Monzese.

Il capo, il “gorilla” appunto, era Marjus Ducka, 22enne di Monticello Brianza con diversi precedenti alle spalle così come il resto della gang: Claudio Aleksi, 22enne domiciliato a Monza, Shpetim Habili, 23enne anch’esso domiciliato a Monza e Kristjan Zeqo, 28enne senza fissa dimora.

I riflettori su di loro si sono accesi lo scorso 4 agosto di quest’anno, quando i Carabinieri di Cremella erano intervenuti all’interno dei parcheggi dell’area Cazzaniga di Merate, nelle vicinanze di un bar, arrestando Giovanni Carlo Conti, 19enne residente in Montevecchia, per aver esploso poco prima un colpo di pistola all’indirizzo di alcune persone, utilizzando un’arma risultata, da successive verifiche, rubata in un’abitazione della provincia dell’Aquila nel 2014.

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Dalla sparatoria a Merate agli arresti: l’operazione “Gorilla” | 2

Il 19enne estrae la pistola per puntarla contro il gruppo di albanesi che lo attendeva

Gli accertamenti immediatamente avviati, volti a far luce sul grave episodio, hanno permesso, da subito di accertare che l’obiettivo dello sparo risultava essere un gruppetto di giovani albanesi che avrebbero atteso l’arrivo del 19enne fuori dal locale. Secondo i militari la banda di albanesi avrebbe sottoposto il 19enne a minacce per estorcergli denaro. Riguardo al perché gli albanesi ce l’avessero con lui, il giovane avrebbe sempre taciuto.

Quella sera, a Merate, il 19enne si è presentato armato della pistola, l’ha estratta mirando verso il gruppo di albanesi, poi si è accorto del “gorilla” che stava sopraggiungendo alla sue spalle, allora gli ha puntato l’arma contro e ha fatto fuoco. Il tutto è stato ripreso dalle telecamere di video sorveglianza installate nella zona. Il 19enne non avrebbe sparato per uccidere ma solo per intimorire i suoi aguzzini: il colpo non sarebbe stato esploso ad altezza

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Dalla sparatoria a Merate agli arresti: l’operazione “Gorilla” | 3

Il 19enne punta l’arma verso il “gorilla” che lo stava per sorprendere alle spalle

Da questo episodio, i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Merate sono riusciti ad individuare alcuni componenti del sodalizio composto dai giovani dell’est,

indagando sui quali si è riusciti a fare luce su un giro di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il 16 settembre scorso Monza sono scattati i primi arresti ad opera dei militari di Merate, di Aleksi Claudio e Zeqo Kristjan, trovati in possesso di 1 kg di marijuana e di alcune dosi di cocaina, pronte per lo spaccio.

A seguito di tale arresto, entrambi i giovani sono stati sottoposti agli arresti domiciliari che però Zeqo avrebbe da subito evaso, presentandosi un giorno sotto casa del 19enne di Montevecchia, minacciandolo di morte.

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Dalla sparatoria a Merate agli arresti: l’operazione “Gorilla” | 4

La pistola che il giovane avrebbe utilizzato la sera del 4 agosto

Ricercato sia nel monzese che in tutta l’area della Brianza Meratese, il 5 ottobre sono scattate nuovamente le manette ai polsi dell’uomo , rintracciato in una piazza a Carnate e ristretto nel carcere di Monza, dove si trova tuttora.

“Tutti gli elementi del sodalizio albanese, seppur di giovane età, hanno evidenziato –

spiegano dall’Arma – un’elevata e versatile capacità criminale, commettendo tra l’altro vari reati accertati dagli investigatori, tra cui a fine agosto, segnatamente Aleksi, Habili E Ducka, un furto in abitazione in Castrezzato (BS), nonché (Aleksi E Zeqo) un furto ai danni di due turisti scandinavi che si trovavano in Italia per seguire il Gran Premio di Formula Uno di Monza, i quali, imbattutisi nei due malfattori a cui avevano chiesto un passaggio per raggiungere l’albergo di Milano ove alloggiavano, venivano di fatto derubati del proprio smartphone”.

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Dalla sparatoria a Merate agli arresti: l’operazione “Gorilla” | 5

Il luogotenente Germano Montanari del Nucleo Radiomobile ed Edonio Pecoraro, comandante della stazione carabinieri di Merate

Le indagini hanno inoltre permesso di accertare che Aleksi, Habili e Zeqo erano abitualmente dediti allo spaccio di stupefacenti del tipo marijuana/cocaina sulla piazza monzese.

Da qui la richiesta alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecco di misure cautelari personali a carico di tutti i componenti del sodalizio criminale, richiesta

integralmente condivisa e supportata dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Dott. Paolo Del Grosso, il quale ha ottenuto dal GIP del Tribunale di Lecco la misura restrittiva della Custodia Cautelare in carcere per tutti e quattro i soggetti, responsabili a vario titolo di

“Concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione continuata e minaccia aggravata in concorso”.

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Dalla sparatoria a Merate agli arresti: l’operazione “Gorilla” | 6

La marijuana, un chilo, sequestrata agli arrestati

La mattina di lunedì 9 novembre sono stati arrestati, in differenti abitazioni di Monza, Aleksi Claudio Ed Habili Shpetim, mentre a Zeqo Kristjan il provvedimento è stato notificato in carcere.

L’ultimo ad essere assicurato alla giustizia è stato il “gorilla”, che sottrattosi inizialmente alla cattura poiché si trovava in Albania, è stato fermato la sera dell’11 novembre

all’aeroporto di Orio al Serio dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Merate, coadiuvati dalla Polizia Doganale.

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