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Numero 3 - Ottobre 2014

Veterinaria nel mondo

a cura di Vitantonio Perrone e Valentina Ceci

La sicurezza degli alimenti e dell'alimentazione nel 2050 Obiettivo centrale della po- litica europea è assicurare cibo sicuro, nutriente, di alta qualità e conveniente ai consumatori europei, nell’ambito di un mercato globale ef- ficiente, competitivo, sostenibile e in- novativo.

Tuttavia, una serie di sfide e rischi emergenti, quali gli squilibri demo- grafici, i cambiamenti climatici, la scarsità di risorse ed energia, potrebbero mettere sotto pressione il sistema ali- mentare europeo e rallentarne la ca- pacità produttiva agrozootecnica, au- mentare la concentrazione della filiera alimentare, determinare la volatilità dei prezzi, cambiare le abitudini ali- mentari e, per quanto riguarda la si- curezza alimentare, favorire l’emergere di nuove ceppi batterici antibiotico re- sistenti.

Come primo passo, nell’ambito del progetto per lo sviluppo delle politiche alimentari europee, la Direzione gene- rale per la salute e i consumatori del- l’Unione europea ha commissionato alla Civic Consulting of the Food Chain Evaluation Consortium (FCEC) lo studio previsionale “Mantenere la sicurezza alimentare e dell’alimenta- zione nel 2050 – Scenari dei cambia- menti futuri e risposte politiche”, con- dotto in collaborazione con Agra CEAS Consulting, Van Dijk Management Consultants e Arcadia International.

L’intento è quello di fornire indicazioni e orientamenti per le decisioni politiche del futuro e per l’analisi e la ricerca

necessarie per il loro sviluppo, identi- ficando:

- le sfide più critiche per il quadro le- gislativo europeo in materia di sicu- rezza alimentare;

- l’evoluzione delle sfide negli anni futuri (2020, 2030, 2050);

- l’impatto delle sfide attuali sul quadro normativo esistente;

- i cambiamenti potenzialmente critici per il quadro attuale, necessari per mantenere la prevalenza di standard elevati.

Fra le indicazioni delineate dallo studio emerge che, nonostante vi siano im- portanti sovrapposizioni fra i due settori (ad esempio per quanto riguarda l’accesso al cibo per le categorie di consumatori più fragili, tema affrontato nell’ambito dello scenario “Gravi ine- guaglianze e diete altamente polariz- zate”), le sfide future per la sicurezza alimentare sono spesso distinte da quelle che riguardano l’alimentazione che quindi necessitano di approcci di- stinti.

Conseguentemente in futuro sarà ne- cessario interrogarsi su quali siano le misure necessarie e quali risorse do- vranno rendersi disponibili per affrontare le questioni nutrizionali separatamente dalle questioni di sicurezza alimentare.

Bisognerà chiarire se la Dg Sanco sia l’istituzione più adatta ad affrontare tali problematiche e, nel caso, se sia adeguatamente strutturata per portare avanti il proprio ruolo o, altrimenti, sarà necessario affidare il tema della nutrizione ad altra istituzione già esistente o creare un’apposita unità operativa.

FAO Sindrome respiratoria Medio-Orientale da coro- navirus e ruolo dei came- lidi e di altri animali La Sindrome respiratoria medio-orientale (Mers-CoV) è una ma- lattia infettiva acuta causata da un nuovo ceppo di coronavirus identificato per la prima volta nell’uomo nel set- tembre 2012 di probabile origine zoo- notica. Al 20 agosto 2014, sono 855 casi accertati in laboratorio di infezione da virus Mers-CoV negli uomini e 333 i decessi.

Il Paese più colpito è il regno dell’Arabia Saudita, ma casi sono stati rilevati an- che negli Emirati Arabi, in Qatar, Iran, Giordania, Oman e Yemen. Altri casi sono stati riportati in Asia, Nord Africa, Europa e Nord America, ma le cause sono state ricondotte a precedenti viaggi in Medio Oriente.

La Fao ha recentemente lanciato un appello a intensificare la ricerca sul ruolo degli animali nella trasmissione del virus agli uomini. Diversi studi hanno infatti segnalato alte percentuali di camelidi con anticorpi efficaci contro la MERS-CoV o virus correlati sia in Paesi nei quali sono stati segnalati casi di infezioni umane sia in Paesi dove queste non sono state segnalate. Altri casi hanno mostrato come la MERS- CoV sia stata segnalata in camelidi dell’Arabia Saudita almeno a partire dal 1992. Tracce della MERS-CoV sono state trovate in campioni di cam- mello provenienti da un allevamento in Qatar e altri studi in Egitto e Arabia Saudita.

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