remoto XPSMF3AIO8401 Manuale hardware
07/2007
2
Informazioni di sicurezza . . . 5
Informazioni su... . . . 7
Capitolo 1 Panoramica: XPSMF3AIO8401 . . . 9
Presentazione . . . 9
Introduzione. . . 10
Rappresentazione . . . 11
Misure d’ingombro. . . 12
Montaggio . . . 14
Capitolo 2 Utilizzo e funzionamento . . . 25
Presentazione . . . 25
Prima messa in funzione . . . 26
Utilizzo. . . 27
Funzionamento . . . 28
Test off line . . . 44
Capitolo 3 Descrizione dell'apparecchio . . . 45
Presentazione . . . 45
Componenti dell'alloggiamento . . . 46
Pulsante di reinizializzazione (reset) . . . 49
Comunicazione . . . 50
LED . . . 54
Cablaggio . . . 57
Indirizzi IP e ID di sistema . . . 59
SafeEthernet . . . 60
4
Appendici . . . 75
Presentazione . . . 75
Appendice A Schemi di collegamento, esempi applicativi e codici di errore. . . 77
Presentazione . . . 77
Codici di errore. . . 78
Esempi di cablaggio. . . 82
Configurazione delle interfacce Ethernet . . . 88
Glossario . . . 91
Indice
analitico
. . . 95
§
Informazioni importanti
NOTA Leggere attentamente queste istruzioni e osservare l'apparecchiatura per acquisire familiarità prima di iniziare le operazioni di installazione, uso o manutenzione. I seguenti messaggi speciali possono apparire in diverse parti della documentazione oppure essere indicati sull'apparecchiatura per segnalare rischi o per richiamare l'attenzione su informazioni che chiariscono o semplificano una procedura.
L'aggiunta di questo simbolo a un'etichetta di Pericolo o Avvertenza relativa alla sicurezza indica che esiste un rischio da shock elettrico che può causare lesioni personali se non vengono rispettate le istruzioni.
Questo simbolo indica un possibile pericolo. È utilizzato per segnalare all'utente potenziali rischi di lesioni personali. Rispettare i messaggi di sicurezza
evidenziati da questo simbolo per evitare da lesioni o rischi all'incolumità personale.
PERICOLO indica una condizione immediata di pericolo, la quale, se non evitata, può causare seri rischi all'incolumità personale o gravi lesioni.
PERICOLO
AVVERTENZA indica una situazione potenziale di pericolo, la quale, se non evitata, può causare gravi rischi all'incolumità personale o danni alle apparecchiature.
AVVERTENZA
Informazioni di sicurezza
6 33003445 07/2007
NOTA IMPORTANTE
Le apparecchiature elettriche devono essere installate, usate e riparate solo da personale qualificato. Schneider Electric non assume nessuna responsabilità per qualunque conseguenza derivante dall'uso di questo materiale.
© 2007 Schneider Electric. Tutti i diritti riservati.
In breve
Scopo del documento
Questo manuale descrive il modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401.
Le descrizioni fornite dal manuale del modulo XPSMF3AIO8401 riguardano:
z dimensioni e installazione
z applicazioni e funzioni
z descrizione dell'apparecchio
z esempi di applicazione
Nota di validità Per quanto concerne la sicurezza funzionale il modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401 è stato collaudato e certificato dal TÜV conformemente alle norme CE e alle norme elencate di seguito:
z TÜV Anlagentechnik GmbH Automation, software, and information technology Am Grauen Stein 51105 Köln
z Certificato e verbale di collaudo N. 968/EZ 128.04/03 Dispositivi di automazione di sicurezza
HIMatrix F3AIO8401
z Norme internazionali:
z IEC 61508, parti 1-7: 2000, fino a SIL 3
z EN 54-2: 1997
z EN 298: 1994
z EN 954-1: 1996, fino alla categoria 4
z EN 61000-6-2: 2000, EN 50082-2: 1996, EN 50081-2: 1993
z EN 61131-2: 1994 e A11: 1996, A12: 2000
Informazioni su...
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Il modulo usa il software di programmazione XPSMFWIN, compatibile con Microsoft Windows 2000/XP. Il programma guida l'utente per creare programmi di sicurezza e pilotare il sistema elettronico programmabile (PES).
Avvertenza Schneider Electric non si assume la responsabilità di eventuali errori od omissioni contenute in questo documento. Saremo lieti di ricevere suggerimenti volti a migliorare o correggere eventuali errori che possiate riscontrare in questa pubblicazione.
È vietata la riproduzione di questo documento, interamente o in parte, in qualsiasi forma o con qualsiasi sistema elettronico o meccanico, compresa la fotocopia, senza espressa autorizzazione scritta da parte di Schneider Electric.
L’installazione e l’uso di questo prodotto devono avvenire nel rispetto dei
regolamenti di sicurezza nazionali, regionali e interni del paese di pertinenza. Per ragioni di sicurezza e per garantire la conformità con i dati di sistema documentati, gli interventi di riparazione dei componenti si possono affidare solo al fabbricante.
Il mancato impiego dei software di Schneider Electric o di software omologati può comportare infortuni, danni o risultati operativi non corretti.
Il mancato rispetto delle avvertenze di sicurezza relative a questo prodotto può provocare infortuni o danni alle apparecchiature.
Commenti utente Inviare eventuali commenti all'indirzzo e-mail techpub@schneider-electric.com Nota: La dichiarazione di conformità è fornita con i componenti hardware del prodotto. Tutti i dispositivi sono provvisti del marchio CE.
1
Presentazione
Panoramica Questo capitolo contiene una panoramica del modulo I/O remoto XPSMF3AIO8401.
Contenuto di questo capitolo
Questo capitolo contiene le seguenti sottosezioni:
Argomento Pagina
Introduzione 10
Rappresentazione 11
Misure d’ingombro 12
Montaggio 14
Panoramica
10 33003445 07/2007
Introduzione
Modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401
L'XPSMF3AIO8401 è un modulo di ingresso/uscita di sicurezza remoto che funziona in abbinamento ai PLC di sicurezza della serie XPSMF e non contiene programmi utente. È concepito per monitorare funzioni di sicurezza fino alla Categoria 4 secondo la norma EN 954-1 e SIL 3 secondo la norma IEC 61508 e si utilizza per l'espansione dei PLC di sicurezza. L'XPSMF3AIO8401 è un modulo I/O di sicurezza remoto compatto contenuto in un alloggiamento metallico e dotato di 8 ingressi analogici e 4 uscite analogiche.
L'alloggiamento di colore rosso rende questo modulo I/O di sicurezza remoto sempre perfettamente visibile. L'XPSMF3AIO8401, con grado di protezione IP 20, è un prodotto estremamente versatile, utilizzabile in qualsiasi reparto industriale.
Per condizioni particolarmente critiche, aree potenzialmente esplosive o comunque pericolose sono disponibili speciali alloggiamenti che migliorano le prestazioni del prodotto, ne prolungano la durata e aumentano la sicurezza in qualsiasi ambiente industriale. XPSMF3AIO8401 è un modulo I/O di sicurezza remoto molto potente, semplicissimo da programmare e installare.
Rappresentazione
Vista anteriore L'immagine seguente illustra la vista anteriore del modulo I/O remoto XPSMF3AIO8401.
24V DC RUN ERROR PROG FORCE FAULT OSL BL
1 10/100BaseT10/100BaseT2
HIMA
L-L-L+L+
25 26 27 28 29 30 19 20 21 22 23 24
13 14 15 16 17 18 7 8 9 10 11 12 S1 I1 S2 I2
1 2 3 4 5 6
HIM atrix F3 AIO
by HIMA
31 32
AI 8/4 01
S3 I3 S4 I4 AI
S5 I5 S6 I6 AI
S7 I7 S8 I8 AI
O1 O2 O3 O4
AO -
+ -
+ +- +- +- + - +- + - + -+ -+ -+ -
L- L- L+ L+
6 5 4 3 2
1 789101112 131415161718 192021222324 2526272829303132
Panoramica
12 33003445 07/2007
Misure d’ingombro
Panoramica La sezione seguente fornisce informazioni riguardanti le misure d'ingombro del modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401 e ne mostra la vista anteriore e laterale.
Ingombro anteriore
L'immagine seguente mostra l'ingombro della parte anteriore del modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401.
24V DC RUN ERROR PROG FORCE FAULT OSL BL
1 10/100BaseT10/100BaseT2
HIMA
L-L-L+L+
25 26 27 28 29 30 19 20 21 22 23 24
13 14 15 16 17 18 7 8 9 10 11 12 S1 I1 S2 I2
1 2 3 4 5 6
HIM atrix F3 AIO
by HIMA
31 32 AI
8/4 01
S3 I3 S4 I4 AI
S5 I5 S6 I6 AI
S7 I7 S8 I8 AI
O1 O2 O3 O4
AO -
+ -
+ +- +- +- +- +- +- +- +-+- +-
L- L- L+ L+
6 5 4 3 2
1 789101112 131415161718 192021222324 2526272829303132
mm inch
202
205 7.95
8.07
Ingombro laterale
L'immagine seguente mostra l'ingombro della parte laterale del modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401.
28,5
62
83
37 109 113
3
3
mm inch
1.12
2.44
3.27
0.12
0.12
1.46 4.29 4.45
Panoramica
14 33003445 07/2007
Montaggio
Introduzione Il modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401 si può installare su basamenti di montaggio e in alloggiamenti chiusi come ad esempio stazioni di controllo, scatole morsettiere e rack di controllo. L'XPSMF3AIO8401 è stato sviluppato in
ottemperanza a tutte le norme in vigore in materia di compatibilità elettromagnetica, condizioni climatiche e ambientali.
Procedura Per montare il modulo I/O remoto procedere come segue:
Fase Azione
1 Abbassare la clip a sgancio rapido.
2 Posizionare il modulo I/O remoto sulla guida DIN.
3 Rilasciare la clip.
Montaggio del modulo I/O remoto
Montare il modulo I/O remoto in orizzontale (in modo che il logo F3AIO sul pannello anteriore si trovi di fronte all'utente), per garantire un'aerazione sufficiente.
Sconsigliamo di montare il modulo I/O remoto in verticale; questa posizione richiede infatti di adottare ulteriori accorgimenti di fissaggio.
Distanza minima rispetto ai dispositivi vicini di altra marca:
z almeno 100 mm (3.93 in.) in verticale,
z almeno 20 mm (0.78 in.) in orizzontale.
Distanze minime per il modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401 (dispositivo compatto)
HIMA
HIMatrix
F30by HIMA
HIMA
HIMatrix
F3by HIMA
mm inch
20 0.79
100 3.94
HIMA
HIMatrix
F31by HIMA
HIMA
HIMatrix
F3by HIMA
Panoramica
16 33003445 07/2007
Nota: Il montaggio deve avvenire in modo che
z l'unità non subisca gli effetti del calore emesso da apparecchiature vicine e
z non subisca interferenze EMC da parte di altri dispositivi.
Per non pregiudicare il buon funzionamento del modulo I/O remoto controllare l'emissione di calore e la compatibilità elettromagnetica (EMC) di ogni apparecchiatura esterna di marca diversa.
Per garantire aerazione sufficiente considerare anche l'ingombro dei cavi. Se l'alloggiamento dell'unità risulta essere troppo caldo adottare misure aggiuntive, ad esempio installando una ventola per la dissipazione del calore.
Aerazione Non coprire le fessure di aerazione sull'alloggiamento. Durante l'installazione di XPSMF3AIO8401 controllare che l'altezza delle condotte cavi non superi i 40 mm (1.57 in.). Diversamente, collocare dei distanziali dietro la guida DIN. L'illustrazione che segue mostra l'impiego dei distanziali.
Uso di condotte cavi in caso di montaggio orizzontale di unità compatte su guide:
mm in
100 3.94
Modulo compatto
Condotta cavi
100 3.94
Distanziale 1.57
40
1.57 40 H
1 2
Panoramica
18 33003445 07/2007
Installazione con distanziali:
La lunghezza dei distanziali si calcola come segue:
L = H - 40 mm (1.57 in.) L = lunghezza del distanziale H = altezza della condotta cavi
Per installare più di due moduli in colonna (pur rispettando la distanza minima verticale di 100 mm (3.94 in.), occorre prevedere sistemi di aerazione aggiuntivi per garantire una distribuzione uniforme della temperatura. L'illustrazione sottostante illustra la distanza minima da rispettare quando le guide DIN non sono montate su distanziali.
N. Descrizione
1 L’altezza della condotta cavi è inferiore a 40 mm (1.57 in.).
2 L'altezza della condotta cavi è superiore a 40 mm (1.57 in.).
Le illustrazioni sottostanti indicano la distanza minima tra due moduli I/O remoti di sicurezza XPSMF3AIO8401:
mm inch
80 3.15
80 3.15 HIMA
HIM atri x F3
by HIMA MA
HIM atrix F31
by HIMA
1.57 40
1 2
Panoramica
20 33003445 07/2007
Distanza minima tra moduli I/O remoti e PLC di sicurezza:
Per il montaggio su superfici aperte rispettare la distanza minima e garantire una corretta aerazione per mantenere una temperatura di esercizio ottimale.
Calore La crescente integrazione di componenti elettronici in congegni sempre più piccoli determina una maggiore dissipazione di calore su superfici ridotte. La quantità di calore prodotto dipende dal carico esterno del dispositivo. Struttura del dispositivo, tipo di installazione, posizione, aerazione e condizioni ambientali influiscono considerevolmente sulla temperatura di esercizio del prodotto.
Per l'installazione del dispositivo è dunque importante riprodurre le condizioni ambientali consigliate. Riducendo la temperatura di esercizio si prolunga la durata del dispositivo e aumenta l'affidabilità dei componenti installati.
Se per aumentare il grado di protezione del modulo XPSMF3AIO8401 si ricorre ad un alloggiamento aggiuntivo verificare che il calore generato al suo interno possa essere disperso attraverso la sua superficie. Il tipo di alloggiamento e l'area di installazione devono facilitare la dispersione del calore. Se possibile servirsi di una ventola per assicurare la circolazione dell'aria.
N. Descrizione
1 Installazione con distanziali: l’altezza della condotta cavi è superiore a 40 mm (1.57 in.); aumentare la separazione in verticale.
2 Modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401 montato in verticale (sconsigliato).
Nota: Occorre adottare accorgimenti aggiuntivi per garantire che il modulo I/O remoto non scivoli verso il basso mentre è in funzione; qualsiasi movimento può provocare deformazioni sul cablaggio.
Nota: Per aumentare il grado di protezione del modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401 è possibile aggiungere un alloggiamento.
La superficie A dell'alloggiamento si calcola come segue, in funzione del montaggio o del tipo di installazione:
La tabella seguente aiuta a calcolare la dimensione consigliata per l'alloggiamento del modulo XPSMF3AIO8401:
Tipo di installazione Calcolo di A [m2] (1m2=10.76ft2) Unità singola, libera su tutti i lati A = 1,8 x H x (L + P) + 1,4 x L x P
Unità singola a parete A = 1,4 x L x (H + P) + 1,8 x H x P
Unità terminale libera A = 1,4 x P x (L + H) + 1,8 x L x H
Unità terminale a parete A = 1,4 x H x (L + P) + 1,4 x L x P
Unità centrale libera A = 1,8 x L x H + 1,4 x L x P + H x P
Unità centrale a parete A = 1,4 x L x (H + P) + H x P
Unità centrale a parete, parte superiore coperta
A = 1,4 x L x H + 0,7 x L x P + H x P
A superficie dell'alloggiamento L larghezza
H altezza P profondità
Panoramica
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Convezione interna
Con la convezione interna il calore si disperde attraverso le pareti
dell'alloggiamento. Questa condizione si verifica quando la temperatura ambiente è inferiore a quella all'interno dell'alloggiamento.
La tabella seguente descrive le variabili usate per calcolare la convezione interna.
* (1m2=10.76ft2)
L'incremento di temperatura massimo subito da tutti i dispositivi elettronici nell'alloggiamento si calcola come segue:
La dissipazione di energia Pv si può calcolare sulla base dei valori dell'energia elettrica del controller, su ingressi e uscite.
Variabile Descrizione
Pv [W] emissione di calore (dissipazione di calore) dei componenti elettronici A [m2]* superficie efficace dell'alloggiamento
k [W/m2 K]* coefficiente di trasmissione del calore dell'alloggiamento (ad esempio per la lamiera d'acciaio: circa 5,5 W/m2 K)*
ΔT
( )max Pv
k•A ---
=
Condizione termica/
temperatura di esercizio
I controller sono progettati per una temperatura massima di 60oC/140oF. La condizione termica dei singoli moduli e PLC viene analizzata dal modulo CPU o dalla CPU dei moduli I/O remoti per i sistemi compatti. La condizione termica di un modulo o PLC specifico viene misurata da un sensore. Il sensore controlla la condizione termica del modulo I/O remoto in modo automatico e continuo.
La tabella seguente indica i campi di temperatura in funzione della condizione termica:
La condizione termica Temperatura elevata indica:
temperatura di esercizio = temperatura max (delta T) max + temperatura ambiente
>= 60oC (140oF).
In questo caso potenziare la convezione interna aggiungendo delle prese d'aria o aumentando lo spazio tra i moduli I/O remoti.
La condizione termica Temperatura molto elevata indica:
temperatura di esercizio = temperatura max (delta T) max + temperatura ambiente
>= 70oC (158oF).
In questo caso aumentare la convezione interna con elementi di raffreddamento attivi (ventola, dispositivi di raffreddamento, ecc.) o aumentare lo spazio intorno ai moduli I/O remoti.
Campo di temperatura Condizione termica
< 60oC (140oF) normale
60oC (140oF) - 70oC (158oF)
Temperatura elevata
> 70oC (158oF) Temperatura molto elevata Ritorno a 64oC (147.2oF) Temperatura elevata Ritorno a < 54oC (129.2oF) normale
Nota: La differenza nei campi di aumento e diminuzione della temperatura risulta dall'isteresi del sensore, uguale a 6oC (10.8oF).
Panoramica
24 33003445 07/2007
2
Presentazione
Panoramica Questo capitolo descrive le applicazioni e le funzioni del modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401.
Contenuto di questo capitolo
Questo capitolo contiene le seguenti sottosezioni:
Argomento Pagina
Prima messa in funzione 26
Utilizzo 27
Funzionamento 28
Test off line 44
Utilizzo e funzionamento
26 33003445 07/2007
Prima messa in funzione
Panoramica La sezione seguente contiene indicazioni relative alla prima messa in funzione del modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401.
Prima accensione
La tabella seguente descrive il comportamento del modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401 alla prima accensione.
Fase Descrizione
1 Il LED di alimentazione (verde) si accende per 0,5 sec.
2 Tutti i LED si accendono per 5 sec.
3 Il LED 24 VDC è acceso.
Il LED Prog (arancione) lampeggia.
RISCHIO DI SCOSSA ELETTRICA, ESPLOSIONE O BAGLIORI DA ARCO Isolare l’alimentazione prima di effettuare interventi di manutenzione sull’apparecchio.
Il mancato rispetto di queste istruzioni provocherà morte o gravi infortuni.
PERICOLO
Utilizzo
Panoramica Il modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401 è certificato in ottemperanza alle norme seguenti:
z SIL 3, secondo IEC 61508
z Categoria 4, secondo EN 954-1.
z IEC 61131-2
z prEN 501156
z DIN V 19250 fino a RC 6
z NFPA 8501, NFPA 8502
L'ampia gamma di funzionalità hardware e la sicurezza nella trasmissione dei dati consentono di ottimizzare il sistema per adattarlo a impianti in essere o a qualsiasi esigenza futura.
La connessione in rete di sicurezza di questo modulo I/O remoto si avvale del protocollo SafeEthernet, basato sulla tecnologia Ethernet standard e certificato TÜV/BG. Ethernet trasmette i dati con una velocità fino a 100 Mbit/s half duplex e 10 Mbit/s full duplex e supporta tutta la gamma di funzioni Ethernet per applicazioni in rete.
La combinazione di PLC di sicurezza ad alta velocità e protocolli bus di sicurezza ad alta velocità (SafeEthernet) offre ai processi di automazione maggiore flessibilità.
I limiti finora riscontrati nel settore dell'automazione per quanto concerne la sicurezza vanno scomparendo. Esistono ora opportunità per soluzioni davvero realizzate in funzione dell'applicazione.
Caratteristiche chiave del modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401.
z Omologazione fino a SIL 3, secondo IEC 61508.
Categoria 4, EN 954-1.
z Comunicazione tramite SafeEthernet e Modbus TCP/IP.
z Versatile: con alcune apparecchiature aggiuntive il modulo I/O remoto si può usare in qualsiasi condizione ambientale.
z Adatto a sistemi di allarme antincendio.
z Configurazione di rete facile e rapida.
z Interfacce intuitive.
Utilizzo e funzionamento
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Funzionamento
Panoramica Questa sezione descrive le funzioni del modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401.
Diagramma a blocchi
Di seguito si riporta il diagramma a blocchi del modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401.
Breve descrizione dei componenti sul diagramma:
z Ingressi: 8 ingressi analogici
z Uscite: 4 uscite analogiche
z Sistema a doppio processore: per la ridondanza del sistema ogni processore elabora gli stessi dati.
z Watchdog unità di controllo: sorveglia il tempo ciclo del sistema.
z Switch a 2 porte con funzione integrata di cross-over automatico che consente di usare cavi 1:1 e incrociati
z 2 connettori RJ 45 per cavi 1:1 o incrociati
8 ingressi analogici AI 1
AI 8 . .
4 uscite analogiche AO 1
AO 4 .
. Watchdog
Sistema a doppio processore
Switch
RJ 45 RJ 45 con
alimentazione trasmettitore
Controllo di linea Gli ingressi analogici del modulo XPSMF3AIO8401 si possono usare per il monitoraggio delle interruzioni di linea e del corto circuito (controllo di linea) dalle uscite digitali DO degli altri PLC XPSMF. La tensione del trasmettitore deve essere impostata su 26 V (segnale Transmitter Voltage[01] su posizione 2).
Condizioni preliminari:
La sorveglianza delle uscite digitali dei PLC XPSMF è realizzabile con gli ingressi analogici di qualsiasi modulo analogico XPSMF.
Condizioni richieste
z Presenza della tensione trasmettitore per gli ingressi analogici.
z Collegamento di una resistenza esterna di misura (derivazione).
Lo schema di circuito seguente illustra un metodo per monitorare le linee tra un'uscita digitale e un attuatore (elettrovalvola).
Nota: Adattare il circuito ai dispositivi di campo in uso e controllarne il corretto funzionamento.
L- XPSMF DO XPSMF AI Sx/Tx
26,4 V
RSerie
Rderivazione XPSMF AI
max. 10 V
12 V Ix
L- RDiodo
Elettrovalvola 8 W 24 VDC
Morsetto di campo
Morsetto di campo
area di monitoraggio dell'interruzione di linea e del corto circuito circuito di protezione in caso di corto circuito
Utilizzo e funzionamento
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Le tabelle seguenti illustrano un esempio di parametrizzazione del controllo di linea di un'uscita digitale (schema con elettrovalvola da 8 W e 24 VDC):
La tabella seguente illustra i valori di tensione sul controllo di linea di DO:
Valori di resistenza
In serie Rserie = 1,6 kΩ
Resistenza elettrovalvola Relettrovalvola = 75 Ω
Derivazione Rderivazione = 10 Ω
Valori di tensione
Tensione trasmettitore 26,4 V
Tensione uscita DO (normale) 24 V
Tensione uscita DO in caso di corto circuito 26,8 V
Caduta di tensione sull'elettrovalvola 21 V
Tensione di commutazione del diodo zener 12 V
Valori di tensione misurati su AI con monitoraggio di linea di DO Caduta di tensione
Rserie
Caduta di tensione Relettrovalvola
Caduta di tensione Rderivazione
Valori di AI (risoluzione FSx000)
FS1000 FS2000
Uscita DO False o 0 (uscita DO diseccitata)
25,08 V 1,15 V 0,15 V 14 28
Uscita DO True o 1 (uscita DO eccitata)
- 21 V 3 V 300 600
Interruzione sul circuito di campo
- - 0 V 0 0
Corto circuito sul circuito di campo o sull'attuatore
- 0 V 26,8 V 1000 2000
(risoluzione massima degli ingressi analogici AI con tensione limitata a 12 V dal diodo zener)
La descrizione seguente si riferisce allo schema del circuito e alla tabella riportata qui sopra:
z Interruzione di linea
La tensione di alimentazione della resistenza in serie (alimentazione
trasmettitore) varia nell'ambito di un range di tolleranza. Pertanto la caduta di tensione delle resistenze può cambiare leggermente. Entro i limiti di variazione della tensione del trasmettitore, su Rderivazione si verifica una caduta di tensione misurabile.
Il valore della resistenza in serie (Rserie) è tale per cui quando DO = FALSE sull'elettrovalvola si verifica una caduta di tensione limitata (la valvola si riscalda leggermente), e la caduta di tensione sulla derivazione è misurabile.
La dimensione della resistenza di derivazione (Rderivazione) si determina in funzione della resistenza dell'elettrovalvola. Se un'uscita è eccitata
(DO = TRUE), la caduta di tensione sull'elettrovalvola supera la soglia della valvola, quindi il solenoide entra in funzione.
La dimensione della resistenza di derivazione (Rderivazione) viene determinata in modo che, in funzione dello stato dell'uscita digitale DO (TRUE o FALSE), si verifichi sempre una caduta di tensione misurabile. Se si verifica un'interruzione di linea nella zona rossa sulla derivazione non si osserva alcuna caduta di tensione.
L'interruzione di linea nella zona rossa si può sorvegliare con la caduta di tensione sulla resistenza di derivazione (Rderivazione) e con il valore AI.
Per il controllo di linea occorre calcolare il valore di AI nel programma applicativo XPSMFWIN.
Nota: Collegare la resistenza in serie (Rserie) e la resistenza di derivazione Rderivazione direttamente al morsetto del controller o all'I/O remoto per monitorare la maggior parte possibile del circuito.
Utilizzo e funzionamento
32 33003445 07/2007
z Corto circuito
Un corto circuito nel circuito dell'attuatore (attuatore compreso) determina attraverso la derivazione una caduta di tensione elevata (≤ tensione uscita di DO), che permette di rilevare il corto circuito stesso (risoluzione massima di AI).
La protezione contro la sovratensione degli ingressi analogici inizia a 15V circa.
Realizzare un circuito di protezione con diodo zener e resistenze in serie per evitare il sovraccarico della protezione interna.
La configurazione del diodo zener con la resistenza in serie dipende dalla soglia della protezione contro la sovratensione e si deve realizzare in modo che la protezione interna contro la sovratensione dell'XPSMF non intervenga in caso di corto circuito.
Di seguito si riporta un esempio di configurazione per un corto circuito.
Rderivazione = 10 Ω Relettrovalvola = 75 Ω
Umax = 26,8 Ω (massima tensione di uscita dell'uscita digitale DO)
z diodo zener con tensione di commutazione di 12 V
z ingresso analogico AI con campo di esercizio compreso tra 0 e 10 V
z protezione contro la sovratensione nell'I/O remoto con tensione di ingresso
> 15 V
In condizioni normali (assenza di corto circuito) si verifica quanto segue:
z Umax= Uelettro valvola+ Uderivazione= 26,8 V = 21 V + 5,8 V
z La tensione Uderivazione cade anche sul circuito di protezione del diodo zener e della resistenza in serie.
z Il diodo zener non commuta a 5,8 V, vale a dire la caduta di tensione di 5,8 V sulla derivazione corrisponde a quella sull'ingresso analogico.
CIRCUITO DI PROTEZIONE
Per proteggere il multiplexer degli ingressi analogici realizzare nel circuito di ingresso un circuito di protezione con diodo zener e resistenza in serie parallelo alla derivazione esistente.
Il mancato rispetto di queste istruzioni può provocare morte, gravi infortuni o danni alle apparecchiature.
AVVERTENZA
In condizioni di corto circuito si verifica quanto segue:
z Umax= Uelettro valvola+ Uderivazione= 26,8 V = 0 V + 26,8 V
z Se si verifica un corto circuito in un circuito di campo (attuatore o linea) la tensione di DO cade solo sulla derivazione.
z La soglia della protezione di tensione di AI è circa 15 V.
z Il diodo zener commuta a 12 V. La caduta di tensione su AI quindi non supera mai 12 V. AI può raggiungere il fondo scala.
z La massima caduta di tensione Udiodo su Rdiodo del diodo zener è Udiodo= 26,8 V - 12 V = 14,8 V
z La corrente del diodo zener è limitata a 20 mA (secondo i dati tecnici del diodo stesso). Il valore minimo della resistenza in serie è Rdiodo= 14,8 V /
20 mA = 740Ω
z Il valore di Rdiodo si può impostare su 1 kΩ
z La resistenza limita la corrente massima del diodo zener a circa 15 mA.
Un corto circuito nell'area rossa (vedere schema in alto) si può monitorare con la caduta di tensione su Rderivazione, vale a dire con il valore di ingresso di AI.
Per il controllo di linea di un corto circuito occorre calcolare il valore di AI nel programma applicativo XPSMFWIN.
Utilizzo e funzionamento
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Adattatore di derivazione
La derivazione è un modulo a innesto per gli ingressi analogici del controller di sicurezza XPSMF3AIO8401. Il valore della resistenza è 250 Ω o 500 Ω.
La figura seguente rappresenta lo schema di cablaggio dell'adattatore di derivazione (250 Ω):
La tabella seguente illustra la configurazione dei morsetti dell'adattatore di derivazione:
Sigla Funzione (ingressi analogici) Sa alimentazione trasmettitore a
Ia+ ingresso analogico a
Ia- polo di riferimento a Sb alimentazione trasmettitore b
Ib+ ingresso analogico b
Ib- polo di riferimento b
Sa Sa
Ia+ Ia+
Ia- Ia-
Sb Sb
Ib+ Ib+
Ib- Ib-
Applicazione XPSMF AI
Ra 250R
Rb 250R
Ingressi analogici legati alla sicurezza
Il modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401 ha 8 ingressi analogici con alimentazioni trasmettitore per la misurazione unipolare di tensioni riferite a L-.
Gli ingressi servono sempre alla misurazione della tensione. Per misurare la corrente collegare una resistenza da 500 Ohm in parallelo all'ingresso.
Le linee di alimentazione non devono superare i 300 m (984 ft) di lunghezza e devono avere cavi schermati a doppino intrecciato per ciascun ingresso di misura.
Collegare le schermature su entrambe le estremità.
La tabella seguente indica i valori disponibili per gli ingressi analogici:
Se durante la misurazione della tensione si verifica un guasto dovuto a un circuito aperto (non è previsto il controllo del circuito) gli ingressi ad alta resistenza ricevono segnali non prevedibili. Il valore che risulta da questa tensione di ingresso oscillante non è affidabile; con gli ingressi di tensione occorre chiudere i canali con una resistenza da 10 kΩ. Considerare la resistenza interna della sorgente.
Se la derivazione è collegata in parallelo, per misurare la corrente la resistenza da 10 kΩ non occorre.
Canali di ingresso
Polarità Corrente, tensione
Range dei valori dell'applicazione Precisione di sicurezza
8 unipolare 0... +10 V 0... 2000 2%
8 unipolare 0.4... 20 mA 0... 1000 (con adattatore di derivazione esterno da 250 Ohm)
0... 2000 (con adattatore di derivazione esterno da 500 Ohm)
2%
Nota: Ogni canale di ingresso non utilizzato si deve cortocircuitare sul polo di riferimento L-.
Utilizzo e funzionamento
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La tabella seguente illustra i collegamenti degli ingressi analogici ai morsetti corrispondenti:
Morsetto n. Sigla Funzione (ingressi analogici AI)
1 S1 alimentazione trasmettitore 1
2 I1+ ingresso analogico 1
3 I1- polo di riferimento
4 S2 alimentazione trasmettitore 2
5 I2+ ingresso analogico 2
6 I2- polo di riferimento
Morsetto n. Sigla Funzione (ingressi analogici AI)
7 S3 alimentazione trasmettitore 3
8 I3+ ingresso analogico 3
9 I3- polo di riferimento
10 S4 alimentazione trasmettitore 4
11 I4+ ingresso analogico 4
12 I4- polo di riferimento
Morsetto n. Sigla Funzione (ingressi analogici AI)
13 S5 alimentazione trasmettitore 5
14 I5+ ingresso analogico 5
15 I5- polo di riferimento
16 S6 alimentazione trasmettitore 6
17 I6+ ingresso analogico 6
18 I6- polo di riferimento
Morsetto n. Sigla Funzione (ingressi analogici AI)
19 S7 alimentazione trasmettitore 7
20 I7+ ingresso analogico 7
21 I7- polo di riferimento
22 S8 alimentazione trasmettitore 8
23 I8+ ingresso analogico 8
24 I8- polo di riferimento
Uscite
analogiche non riguardanti la sicurezza
Il modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401 ha 4 uscite analogiche. Le uscite non sono legate alla sicurezza, ma in caso di errore interno al modulo tutte le uscite vengono disattivate in sicurezza.
Per assicurare la conformità SIL 3 i valori delle uscite devono avere un read back attraverso gli ingressi analogici di sicurezza e una valutazione nel programma applicativo, nel quale occorre anche specificare le reazioni a valori di uscita non corretti.
Per ragioni di sicurezza le 4 uscite analogiche AO1 – AO4 sono impostate su False.
In questo modo gli interruttori di sicurezza interni si aprono, così da impedire il passaggio dei segnali di uscita.
La figura seguente mostra un esempio applicativo per la configurazione delle uscite analogiche di sicurezza:
La tabella seguente indica i valori disponibili per le uscite analogiche:
Range dei valori dell'applicazione Corrente di uscita
0 0,0 mA
2000 20,0 mA
Nota: Le uscite analogiche si possono usare come uscite di sicurezza solo se per i loro valori si prevedono un read back sugli ingressi analogici di sicurezza e una
AI AO
Attuatore +
-
+
-
RDerivazione
Utilizzo e funzionamento
38 33003445 07/2007
Le uscite sono collegate a questi morsetti:
Morsetto n. Sigla Funzione (uscite analogiche AO)
25 1+ uscita analogica 3
26 1- polo di riferimento uscita 3
27 2+ uscita analogica 4
28 2- polo di riferimento uscita 4
29 3+ uscita analogica 3
30 3- polo di riferimento uscita 3
31 4+ uscita analogica 4
32 4- polo di riferimento uscita 4
Distacco di un cavo
In una rete di PLC di sicurezza le diverse aree vengono coperte con la rete di sicurezza. Pertanto può verificarsi il danneggiamento o distacco del cavo di comunicazione. Nel sistema illustrato di seguito la "X" rappresenta l'interruzione del cavo tra il PLC di sicurezza 2 e il PLC di sicurezza 3. La comunicazione tra i sistemi si interrompe. Queste sono le conseguenze:
z se il PLC di sicurezza 2 dipende dagli ingressi del PLC di sicurezza 3 le uscite corrispondenti vengono automaticamente impostate su "zero".
z se il PLC di sicurezza 3 dipende dagli ingressi del PLC di sicurezza 2 le uscite corrispondenti vengono automaticamente impostate su "zero" e
z se sono ancora alimentati con tensione a 24V DC i due sistemi continuano ad azionare i rimanenti ingressi e uscite di ciascun singolo sistema.
Lo schema seguente illustra un esempio di interruzione nella rete dei PLC di sicurezza.
PLC di sicurezza PLC di sicurezza PLC di sicurezza
Moduli I/O remoti
Moduli I/O remoti
Moduli I/O remoti
Moduli I/O remoti
Moduli I/O remoti
Utilizzo e funzionamento
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Interruzione dell'alimenta- zione
La tabella seguente illustra le conseguenze di una variazione della tensione di esercizio:
Se si interrompe l'alimentazione tutti gli ingressi e le uscite ritornano alla condizione
"off" di sicurezza.
Riconfigu- razione di sistemi piccoli
Un PLC di sicurezza si può riconfigurare anche mentre la rete sta eseguendo una configurazione esistente. Le risorse che richiedono la configurazione si devono arrestare. La tabella seguente descrive la procedura di riconfigurazione:
Riconfigu- razione di sistemi grandi
La tabella seguente descrive la procedura di riconfigurazione di sistemi grandi:
Livello di tensione Reazione del controller da 19,3 VDC a 28,8 VDC Funzionamento normale
< 18,0 VDC Stato di allarme (le variabili interne vengono scritte e inviate a ingressi/uscite).
< 12,0 VDC ingressi e uscite vengono disattivati.
Fase Azione
1 Con l'ambiente di programmazione XPSMFWIN fermare il PLC di sicurezza da riconfigurare.
2 Dopo averla sottoposta ad un controllo completo da parte di un tecnico specializzato, scaricare la nuova configurazione sul PLC di sicurezza o sul modulo I/O remoto tramite un cavo Ethernet di Categoria 5, Classe D o superiore.
3 Dopo aver riprogrammato il modulo avviare il modulo.
4 Eseguire immediatamente la nuova configurazione.
Fase Azione
1 Fermare le risorse in rete coinvolte con l'ambiente di programmazione XPSMFWIN; piccole sezioni di una rete si possono riconfigurare in più fasi.
2 Collegare il PC a un punto di comunicazione Ethernet.
3 Dopo averla sottoposta ad un controllo completo da parte di un tecnico specializzato, scaricare la nuova configurazione sul PLC di sicurezza tramite un cavo Ethernet di Categoria 5, Classe D o superiore.
4 Riavviare tutti i moduli, preferibilmente in più fasi, un sistema alla volta.
Caratteristiche del corto circuito dei canali di uscita
Se un canale di uscita va in corto circuito il modulo di sicurezza remoto lo disattiva.
Se si verificano più corto circuiti i canali vengono disattivati singolarmente in funzione del loro assorbimento di corrente.
Se si supera la massima corrente ammessa per tutte le uscite queste vengono disattivate e riconnesse ciclicamente.
Diagnostica Con l'ambiente di programmazione XPSMFWIN è possibile visualizzare tutti gli ingressi e le uscite del modulo I/O di sicurezza remoto. Ogni modulo di sicurezza remoto fornisce segnali di diagnostica riferiti al proprio stato, codici di errore e stato dei canali.
XPSMFWIN consente di visualizzare i dati di diagnostica in due modalità:
z Con la funzione di controllo On-line per monitorare i valori dei segnali e delle variabili sullo schema logico, mentre i sistemi continuano ad eseguire il programma.
z Con la finestra di Diagnostica che visualizza lo stato di CPU, COM e moduli I/O.
CONDIZIONI DI CORTO CIRCUITO
I morsetti del circuito di uscita non si devono collegare sotto carico. In presenza di corto circuiti l'elevata corrente che ne risulta può danneggiare i morsetti.
Il mancato rispetto di queste istruzioni può provocare morte, gravi infortuni o danni alle apparecchiature.
AVVERTENZA
Utilizzo e funzionamento
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Sostituzione di moduli guasti
Per sostituire un modulo I/O di sicurezza remoto procedere come segue:
Controllare la presenza di tensioni di interferenza e guasti di terra su ingressi e uscite
Per misurare le tensioni di interferenza è possibile usare un tester universale.
Raccomandiamo di testare ogni morsetto.
Quando si controllano i cavi esterni per escludere la presenza di resistenze di isolamento, corto circuiti e interruzioni di linea, evitare di collegarli su entrambe le estremità in modo da prevenire difetti o guasti irreparabili del modulo
XPSMF3AIO8401 dovuti a tensione eccessiva.
I guasti di terra devono essere verificati prima di collegare i cavi di campo ai dispositivi. La tensione di alimentazione si deve scollegare dal sensore e anche tra il polo negativo e gli attuatori. Se durante il funzionamento il polo negativo è collegato a terra, durante il controllo dei guasti di terra il collegamento si deve staccare, analogamente al collegamento di terra di un eventuale tester dei guasti di terra. I guasti di terra ai morsetti si possono verificare solo con un tester di resistenza o uno strumento di controllo simile.
È ammesso controllare l'isolamento di uno o più fili rispetto alla terra, ma non di due fili attenuati. Non è ammesso neanche il controllo dell'alta tensione.
Le linee guida per la misurazione della tensione di circuito e della resistenza di isolamento sono reperibili in EN 50178.
Fase Azione
1 Scollegare l'alimentazione dal modulo guasto.
2 Scollegare tutti i morsetti (non occorre staccare i fili di ingresso o uscita).
3 Scollegare la comunicazione Ethernet dal modulo I/O remoto.
4 Allentare la clip sulla guida DIN e smontare il modulo.
5 Montare il nuovo modulo e far scattare la clip sulla guida DIN.
6 Ricollegare l'alimentazione.
7 Collegare il modulo al PC che esegue XPSMFWIN servendosi del cavo Ethernet.
8 Immettere le nuove impostazioni di comunicazione per l'indirizzo MAC e IP.
9 Scaricare la configurazione usata sul vecchio modulo.
10 Collegare tutti i morsetti I/O al nuovo modulo. Non occorre procedere a un nuovo cablaggio; controllare comunque i morsetti per verificare che siano in buone condizioni operative.
11 Ristabilire la connessione in rete.
12 Avviare il modulo.
Manutenzione Il modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401 è studiato per le applicazioni industriali. Tutti i componenti hanno un alto grado di efficienza e sono conformi ai requisiti di IEC 61508 per PFD e PFH conformemente a SIL 3.
Riparazione dei moduli I/O remoti
Il modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401 non può essere riparato dall'utilizzatore. I dispositivi difettosi si devono restituire a Schneider Electric che provvederà alla loro riparazione.
Riparazioni effettuate da personale non autorizzato annullano la validità del certificato di sicurezza. Il costruttore non si assume alcuna responsabilità in caso di riparazioni non autorizzate. Le riparazioni non autorizzate annullano anche la garanzia sul dispositivo.
Nota: Per gli impieghi di sicurezza, i moduli devono essere sottoposti a test off line ogni 10 anni. Per i test off line, vedere Test off line, p. 44.
TEST OFF LINE
Ai sensi della norma IEC 61508-4 si devono condurre test off line al fine di verificare il corretto funzionamento.
Il mancato rispetto di queste istruzioni può provocare morte, gravi infortuni o danni alle apparecchiature.
AVVERTENZA
Utilizzo e funzionamento
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Test off line
Panoramica Il test off line permette di rilevare errori pericolosi nascosti che impedirebbero il funzionamento sicuro del sistema.
I sistemi di sicurezza devono essere sottoposti a test off line ogni 10 anni.
Svolgendo un’analisi con lo strumento di calcolo SILence l’intervallo di tempo può spesso essere prolungato. (SILence è un programma separato; contattare il servizio di assistenza per maggiori informazioni o consultare la homepage di HIMA per ottenere una versione di prova del software SILence).
Nei moduli a relè il test dei relè deve essere effettuato ad intervalli di tempo definiti per i rispettivi sistemi.
Esecuzione del test off line
L’esecuzione del test off line dipende dalla configurazione del sistema
(EUC = apparecchiatura sotto controllo), quali sono i rischi potenziali e quali norme di utilizzo sono in vigore e formano la base per l’approvazione da parte delle autorità responsabili del test.
Ai sensi delle norme IEC 61508 1-7, IEC 61511 1-3, IEC 62061 e VDI/VDE 2180 fogli 1-4, nel caso dei sistemi relativi alla sicurezza i test devono essere disposti dall'azienda che li impiega.
Test periodici I moduli possono essere testati mediante l’esecuzione del ciclo completo di sicurezza.
In pratica, i dispositivi di campo di ingresso e uscita hanno intervalli di esecuzione dei test più frequenti (ad esempio 6-12 mesi) dei moduli. Se l’utente finale esegue il test completo del ciclo di sicurezza a causa dei dispositivi di campo, i moduli sono automaticamente compresi nei test effettuati. Non è necessaria l’effettuazione di alcun test periodico aggiuntivo per i moduli.
Se il test dei dispositivi di campo non comprende i moduli, il PES deve essere sottoposto a test almeno una volta ogni 10 anni. Questa operazione può essere svolta effettuando un reset dei moduli.
Nel caso sussistano requisiti di test periodici per moduli specifici, l'utente finale è pregato di attenersi ai dati tecnici dei moduli suddetti.
3
Presentazione
Panoramica Questo capitolo contiene la descrizione del modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401.
Contenuto di questo capitolo
Questo capitolo contiene le seguenti sottosezioni:
Argomento Pagina
Componenti dell'alloggiamento 46
Pulsante di reinizializzazione (reset) 49
Comunicazione 50
LED 54
Cablaggio 57
Indirizzi IP e ID di sistema 59
SafeEthernet 60
Condizioni di esercizio 66
Caratteristiche tecniche 69
Componenti aggiuntivi 73
Descrizione dell'apparecchio
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Componenti dell'alloggiamento
Vista anteriore L'immagine seguente illustra i vari elementi sul pannello anteriore del modulo I/O di sicurezza XPSMF3AIO8401.
Elementi del pannello anteriore:
24V DC RUN ERROR PROG FORCE FAULT OSL BL
1 10/100BaseT10/100BaseT2
HIMA
L-L-L+L+
25 26 27 28 29 30 19 20 21 22 23 24
13 14 15 16 17 18 7 8 9 10 11 12 S1 I1 S2 I2
1 2 3 4 5 6
HIM atrix F3 AIO
by HIMA
31 32 AI
8/4 01
S3 I3 S4 I4 AI
S5 I5 S6 I6 AI
S7 I7 S8 I8 AI
O1 O2 O3 O4
AO -
+ -
+ +- +- +- +- +- +- +- +-+- +-
L- L- L+ L+
6 5 4 3 2
1 789101112 131415161718 192021222324 2526272829303132
1
2
4
2 2 2 3 5
N. Descrizione
1 Ingresso di alimentazione
2 Ingressi analogici
3 Uscite analogiche
4 Indicatori
5 Bandella di terra
Vista in pianta L'immagine seguente mostra gli elementi del pannello superiore:
Vista dal basso L'immagine seguente mostra gli elementi del pannello inferiore:
Pulsante di reinizializzazione (Reset)
Ethernet communications point
Descrizione dell'apparecchio
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Pannello posteriore
L'immagine seguente mostra gli elementi del pannello posteriore:
Vano guida DIN
Clip a sgancio rapido
Pulsante di reinizializzazione (reset)
Panoramica Il modulo è provvisto di un pulsante di reinizializzazione (reset). che serve se si perde la password di connessione al PC.
Uso del pulsante di reinizializ- zazione (reset)
Il pulsante si trova in una piccola apertura tonda sulla sommità dell’alloggiamento, a circa 40-50 mm (1.57-1.97 in.) dal bordo sinistro.
Il pulsante si deve usare mentre si reinizializza il modulo, tenendolo premuto per almeno 20 secondi. Premendolo mentre il modulo è in funzione non si produce alcun effetto.
Effetto Quando si preme il pulsante di reset
z si disattivano tutti gli account (tranne l’account Administrator, senza password) e
z gli indirizzi IP e l'ID di sistema (SRS) tornano ai valori predefiniti.
Nota: Quando si preme il pulsante di reset i valori vengono modificati e rimangono validi fino alla successiva reinizializzazione. Dopo la reinizializzazione si
ripristinano i valori precedenti. Se occorre è possibile immettere nuovi dati.
Descrizione dell'apparecchio
50 33003445 07/2007
Comunicazione
Panoramica I PLC di sicurezza e i moduli I/O remoti comunicano tra loro e con i PC tramite il protocollo SafeEthernet.
I PLC di sicurezza comunicano tra loro e con il PC tramite connessioni Ethernet lineari o a stella.Il PC si può collegare in qualsiasi punto della rete.
La parte relativa alla comunicazione è collegata al sistema di sicurezza a micro- processoreche controlla la comunicazione tra il PES e gli altri sistemi servendosi di potenti interfacce, ad esempio 100 BaseT:SafeEthernet, Modbus su TCP/IP.
Comunicazione dei dati di sicurezza
Comunicazione tramite switch
Lo switch integrato nel sistema per la comunicazione Ethernet è illustrato sul diagramma a blocchi (vedere Diagramma a blocchi, p. 28).
Contrariamente a un hub, uno switch può memorizzare pacchetti di dati per brevi periodi di tempo al fine di stabilire una connessione temporanea tra due elementi (trasmettitore/ricevitore) per portare a termine il trasferimento.In questo modo si possono evitare collisioni (tipiche negli hub) e si riesce a ridurre il carico sulla rete.Perché il trasferimento dei dati avvenga in modo controllato ogni switch deve avere una tabella di correlazione tra indirizzo e porta,che si genera automati- camente durante un processo di autoapprendimento.Ogni porta dello switch è legata agli indirizzi MAC definiti.Secondo la tabella, i pacchetti di dati in arrivo vengono direttamente inoltrati alla porta di pertinenza.
Lo switch commuta automaticamente tra velocità di trasferimento di 10 e 100Mbit/s con trasmissione full e half duplex.
Lo switch controlla la comunicazione tra dispositivi diversie può gestire fino a 1000 indirizzi MAC assoluti.
L'autocrossing riconosce i cavi collegati con i fili incrociati e lo switch procede ad effettuare le opportune regolazioni.
Per la connettività via Ethernet il modulo I/O di sicurezza remoto XPSMF3AIO8401 è dotato di due prese poste sul pannello laterale inferiore
dell'alloggiamento.Ethernet permette di collegare in rete vari sistemi con configurazione a stella o lineare.È anche possibile collegare un PC in qualsiasi punto.
Nota: Durante la realizzazione della rete evitare di creare loop.Il sistema deve ricevere i dati lungo un solo percorso.