• Non ci sono risultati.

Lo schema seguente illustra un esempio di connessione di una rete Ethernet con protocollo SafeEthernet:

Componenti della rete

N. Voce

1 Piattaforma di automazione PLC Premium 2 Terminale grafico Magelis

3 Terminale grafico Magelis 4 PLC di sicurezza XPSMF30

5 Dispositivi I/O remoti XPSMF 1/2/3 DIO/AIO

6 PC

7 Modulo (Modbus su TCP/IP) TSX ETY100 Ethernet (Modbus TCP/IP)

Questa applicazione illustra la comunicazione tra un PLC di sicurezza e un PLC Premium via Ethernet (protocollo Modbus su TCP/IP) ed Ethernet con protocollo SafeEthernet. Il PLC di sicurezza e il PLC Premium si scambiano dati non legati alla sicurezza. I due sistemi possono interagire inviando e ricevendo dati in entrambe le direzioni tramite il protocollo Modbus su TCP/IP. In questo caso si consente il trasferimento di dati non sicuri su rete Ethernet per mezzo del PLC di sicurezza.

I dati di un ingresso legato alla sicurezza possono controllare un'uscita di sicurezza nel sistema di PLC di sicurezza e un'uscita non legata alla sicurezza per mezzo del PLC Premium. Il sistema PLC può trasmettere i dati non sicuri su Ethernet controllando un'uscita non legata alla sicurezza. Questo permette di utilizzare il sistema di cablaggio per trasferire dati standard e di sicurezza.

Breve descrizione dei moduli funzionali

84 33003445 07/2007

Esempio di cablaggio Ethernet

Lo schema seguente illustra un esempio di connessione in rete con protocollo SafeEthernet e protocollo Modbus:

Componenti della rete

Questa applicazione illustra la combinazione tra un sistema di PLC di sicurezza e un sistema di PLC Premium collegati via Modbus seriale. Il sistema di PLC di sicurezza e il sistema di PLC Premium si scambiano dati non sicuri con il protocollo Modbus seriale. La comunicazione consente ai due sistemi di lavorare insieme. Il sistema PLC invia dati non sicuri al PLC di sicurezza. Il PLC di sicurezza può trasmettere i dati non sicuri con il protocollo Ethernet a uno dei moduli I/O di sicurezza remoti. Il modulo può controllare un'uscita non legata alla sicurezza. In questo modo è possibile usare una sola linea di trasmissione su lunghe distanze per il trasferimento di dati standard e di sicurezza.

N. Voce

1 Terminale grafico Magelis

2 Piattaforma di automazione "Premium"

3 Terminale grafico Magelis 4 PLC di sicurezza XPSMF30

5 XPSMF 1/2/3 DIO/AIO

6 XPSMF ADAPT

7 Connessione TER su processore Premium 8 Modulo seriale Modbus TSXSCY21601

Modbus serial field bus

Ethernet (SafeEthernet)

Sistemi di allarme antincendio

Tutti i sistemi XPSMF con ingressi analogici si possono usare per impianti di allarme antincendio centralizzati conformemente a quanto espresso da DIN EN 54-2 e NFPA 72.

Il programma applicativo deve soddisfare le funzioni di questo tipo di impianti descritte nelle norme citate.

Il tempo ciclo massimo richiesto per gli impianti di allarme antincendio centralizzati è di 10 s (DIN EN 54-2) ed è facilmente realizzabile. I PLC XPSMF hanno tempi ciclo misurabili in millisecondi. Anche il tempo di sicurezza richiesto (tempo di risposta all'errore) di 1 s si ottiene altrettanto facilmente.

La norma DIN EN 54-2 impone che l'impianto di allarme antincendio centralizzato entri in stato di segnalazione guasto entro 100 s dal momento in cui il sistema XPSMF ha ricevuto la segnalazione di guasto.

Gli allarmi antincendio vengono collegati con il principio dell’intervento tramite eccitazione con monitoraggio di linea per rilevare corto circuiti e interruzioni. Le uscite digitali e analogiche si possono usare con il modulo XPSMF35, gli ingressi analogici con il modulo XPSMF3AIO8401 e il modulo di ingresso analogico XPSMFAI801 con l'XPSMF60.

Lo schema riportato di seguito illustra il cablaggio di un impianto di allarme antincendio:

z M: Allarme antincendio

z REOL: Resistenza di terminazione sull'ultimo sensore del circuito

z R : Soglia massima di corrente ammessa nel circuito

REOL

Breve descrizione dei moduli funzionali

86 33003445 07/2007

Le uscite di allarme servono per attivare spie, sirene e così via e funzionano sul principio dell’intervento tramite eccitazione. Le uscite si devono sorvegliare per rilevare eventuali interruzioni e corto circuiti. A questo scopo realizzare un read back dei segnali di uscita direttamente dall'attuatore agli ingressi.

La corrente nel circuito dell'attuatore si deve controllare preferibilmente tramite un ingresso analogico con una derivazione. Collegando in serie un diodo zener e una resistenza in serie si protegge l'ingresso dalla sovratensione in caso di corto circuito.

Per la sorveglianza diretta dell'interruzione di linea (con uscite (DO) diseccitate) aggiungere un'alimentazione trasmettitore all'ingresso analogico.

Lo schema seguente illustra un esempio di monitoraggio dell'interruzione di linea e del corto circuito delle uscite digitali (circuito attuatore):

Sistemi di visualizzazione, pannelli luminosi, LED, display alfanumerici, allarmi acustici e così via si possono controllare con il programma applicativo.

L'instradamento dei segnali di guasto tramite i moduli di ingresso e uscita o verso apparecchiature di instradamento deve avvenire in modalità di intervento mediante diseccitazione.

Gli allarmi antincendio si possono trasmettere da un sistema XPSMF a un altro tramite lo standard di comunicazione Ethernet. Qualsiasi interruzione della comunicazione deve essere segnalata.

RDerivazione XPSMF AI

max. 10V

area di monitoraggio dell'interruzione di linea e del corto circuito circuito di protezione dal corto circuito

Gli XPSMF usati come sistemi di allarme antincendio centralizzati devono avere un'alimentazione ridondante. Occorrono anche opportune precauzioni per quanto concerne le interruzioni di alimentazione, ad esempio un avvisatore acustico a batteria. Nel passaggio dall'alimentazione di rete a quella di backup non devono verificarsi interruzioni. Sono tollerati cali di tensione fino a 10 ms.

In caso di guasto all'impianto i segnali specificati nel programma applicativo vengono scritti dal sistema operativo. Questo permette di assegnare la

segnalazione degli errori in funzione degli errori di segnale rilevati dal sistema. In caso di errore gli ingressi e le uscite di sicurezza si disattivano, vale a dire a tutti i canali relativi agli ingressi difettosi si applica un segnale 0, mentre tutti i canali con uscite difettose vengono disattivati.

Breve descrizione dei moduli funzionali

88 33003445 07/2007

Documenti correlati