Raffaele Di Bari. Tesi specialistica: “Analisi dosimetrica di mezzi dispersivi:..”
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Conclusioni e sviluppi futuri
Sono stati stimati e verificati i tempi di calcolo e la memoria utilizzata dal solver PCFDTD per l’analisi dei segnali di tipo impulsivo. Tali valori dipendono dalle caratteristiche temporali e frequenziali dei segnali analizzati. Nelle simulazioni dei segnali con banda stretta, i tempi di elaborazione elevati hanno richiesto la parallelizzazione dei processi. E’ importante ricordare che segnali di questo tipo dovranno interagire con i modelli complessi del corpo umano: strutture biologiche come arterie, rientranze del cervello o altro, comportano senz’altro un’ulteriore diminuzione delle dimensioni delle celle, necessaria per una griglia sufficientemente fitta. La conseguenza è la diminuzione del time-step, con il conseguente aumento del numeri di passi da eseguire per analizzare il segnale per tutta la sua durata. Per quanto riguarda il
benchmark dei due software, si sono ottenuti risultati soddisfacenti in tutte le
configurazioni che hanno coinvolto solo le strutture dielettriche. I risultati del CST e del PCFDTD sono affidabili e convalidati dalle formule analitiche di Mie. Nel caso di mezzi dispersivi, il CST ha fornito i risultati molto simili a quelli dati dalle formule di Mie. Le prossime verifiche consistono nell’analisi e nel benchmark dello scattering di sfere dispersive e concentriche a M strati; ad ogni strato possono essere associate le caratteristiche dispersive di un tessuto umano (ad esempio: pelle, ossa, muscoli, ecc.).