COMMITTENTE: ATER Potenza
OGGETTO: COMPLETAMENTO DI UN'UNITA' ABITATIVA DA ADIBIRE A COMUNITA' ALLOGGIO, in località Bucaletto , Via Robert Mallet, 8 int. 1
Fondi D.G.R. n. 17 del 17/01/2017
PIANO DI MANUTENZIONE
(Articolo 40 D.P.R. 554/99)
ATER Potenza
MANUALE DI
MANUTENZIONE
Comune di Potenza Provincia di Potenza
Potenza, località Bucaletto , Via Robert Mallet, 8 int. 1, 16/05/2017
IL TECNICO arch. Alessandra Varisco -
arch. Luciano Lacava
Pagina 1
Comune di:
Provincia di:
Potenza Potenza
Oggetto: COMPLETAMENTO DI UN'UNITA' ABITATIVA DA ADIBIRE A COMUNITA' ALLOGGIO, in località Bucaletto , Via Robert Mallet, 8 int. 1
Fondi D.G.R. n. 17 del 17/01/2017
Trattasi di lavori di completamento di un'abitazione destinata ad accogliere persone con patologie motorie e cognitive di vario livello. Lo scopo è di fornire una sistemazione alternativa a coloro che non possono più essere accuditi dai rispettivi familiari e, dunque, non possono vivere presso i nuclei di origine, ma nello stesso tempo non necessitano di assistenza ospedaliera o sanitaria specifica. L'alloggio si trova al primo piano di via Robert Mallet, 8, a Potenza, località Bucaletto, in un quartiere di edilizia residenziale pubblica di recente edificazione.
La struttura di accoglienza è impostata sul modello delle residenze protette, ovvero è concepita e sarà gestita per fornire comfort e supporto adatti a vari livelli di autonomia, sotto la supervisione delle attività da parte di personale specializzato. La finalità principale è offrire una alternativa di vita in ambiente domestico, rendendo autonomi i destinatari dall'assistenza familiare, e contemporaneamente alleviando le famiglie interessate dall'impegno e dalla responsabilità costante. I servizi forniti saranno autogestiti internamente alla struttura e riguarderanno la cura e l'igiene della persona, l'assistenza alberghiera, l'assistenza tutelare diurna e notturna, l'assistenza riabilitativa, l'assistenza sociale e medico-infermieristica quando occorre.
La superficie utile dell'alloggio è di circa 225 mq, suddivisi in zona giorno, con le unità spaziali destinate ad attività collettive, e zona notte con le camere ad uso privato. La destinazione funzionale rispecchia quella di una normale abitazione, con soggiorno-pranzo e cucina aperta, due camere doppie e tre singole, due bagni attrezzati afferenti la zona giorno e la zona notte, un bagno assistito con locale idroterapia e spogliatoio, una palestra-spazio polifunzionale per attività ricreative, un centro di ascolto adibito anche ad ufficio di
amministrazione e camera per gli assistenti con bagno privato, bagno ospiti, lavanderia-stireria, dispensa, deposito al piano, deposito a piano terra per gli attrezzi e le carrozzine.
Sono state individuate due tipologie di servizi igienici denominati “bagno assistito” e “bagno attrezzato”. Il primo fa riferimento alle caratteristiche indicate nel DPCM 22/12/1989. I bagni attrezzati sono due, uno relativo alla zona giorno e uno alla zona notte. Sono progettati con le caratteristiche di accessibilità che ne permettano l'agevole utilizzo anche da persona su sedia a ruote, tuttavia sono arredati con sanitari ed accessori che presentino gradevoli caratteristiche estetiche e non rientrino specificatamente nella categoria dei pezzi “dedicati”.
Gli spazi esterni di pertinenza (balconi e logge) sono tutti accessibili, gli spazi di servizio sono costituiti dal locale caldaia posto all'esterno su una delle logge e raggiungibile dal locale lavanderia, da due depositi esterni sulle logge del prospetto opposto, di cui quello sul lato della zona giorno e sulla rampa da poter destinare a dispensa. Al piano terra dell'edificio, nei pressi dell'androne di ingresso, è collocato il deposito di pertinenza dell'alloggio, da destinarsi a locale di stoccaggio di ausili e attrezzature, in primo luogo delle carrozzine per i disabili.
Il cantiere d'intervento è in questa fase di compimento, sono stati già realizzatI i tramezzi in laterizio forato della distribuzione interna; sono stati posati in opera gli infissi esterni, i cassonetti, gli avvolgibili e i due portoncini di caposcala; inoltre sono state posate in opera le tubazioni di adduzione e di scarico
dell'impianto idrico come anche quelle di mandata e di ritorno dell'impianto termico.
Il cantiere riguarda quindi il completamento dell'abitazione protetta sopra descritta, con la realizzazione
delle finiture interne: massetti, pavimenti, intonaci, rivestimenti, cartongessi e tinteggiature; la posa in
Elenco dei Corpi d'Opera:
° 01 Comunità Alloggio
opera dei controtelai e dei serramenti interni; l'automazione delle avvolibili; il completamento dell'impianto
idrico con l'installazione delle rubinetterie e degli apparecchi sanitari; il completamento dell'impianto
termico con l'installazione dei radiatori e della caldaia; infine la realizzazione dell'impianto elettrico e di
quello domotico.
Comunità Alloggio
Unità Tecnologiche:
° 01.01 Pareti esterne
° 01.02 Rivestimenti esterni
° 01.03 Infissi esterni
° 01.04 Rivestimenti interni
° 01.05 Infissi interni
° 01.06 Pavimentazioni interne
° 01.07 Impianto di distribuzione acqua fredda e calda
° 01.08 Impianto di riscaldamento
° 01.09 Impianto elettrico
° 01.10 Impianto di sicurezza e antincendio
° 01.11 Impianto telefonico e citofonico
° 01.12 Impianto trasmissione fonia e dati
Corpo d'Opera: 01
Unità Tecnologica: 01.01
Insieme degli elementi tecnici verticali del sistema edilizio aventi funzione di separare gli spazi interni del sistema edilizio stesso rispetto all'esterno.
REQUISITI E PRESTAZIONI (UT)
01.01.R01 Regolarità delle finiture
Classe di Requisiti: Visivi
Le pareti debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.
I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come: la planarità; l'assenza di difetti superficiali; l'omogeneità di colore; l'omogeneità di brillantezza; l'omogeneità di insudiciamento, ecc..
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Aspetto
01.01.R02 Permeabilità all'aria
Classe di Requisiti: Termici ed igrotermici
Le pareti debbono controllare il passaggio dell'aria a protezione degli ambienti interni e permettere la giusta ventilazione attraverso delle aperture.
I livelli prestazionali variano in funzione delle classi, della permeabilità all’aria di riferimento a 100 Pa misurata in m^3/hm^2 e della pressione massima di prova misurata in Pa.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Benessere
01.01.R03 Resistenza agli agenti aggressivi
Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici
Le pareti non debbono subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici.
I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Sicurezza
01.01.R04 Resistenza agli attacchi biologici
Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici
Le pareti a seguito della presenza di organismi viventi (animali, vegetali, microrganismi) non dovranno subire riduzioni di
I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici variano in funzione dei materiali, dei prodotti utilizzati, delle classi di rischio, delle situazioni generali di servizio, dell'esposizione a umidificazione e del tipo di agente biologico.
DISTRIBUZIONE DEGLI AGENTI BIOLOGICI PER CLASSI DI RISCHIO (UNI EN 335-1) CLASSE DI RISCHIO: 1;
Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, al coperto (secco);
Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: nessuna;
Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: -; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.
CLASSE DI RISCHIO: 2;
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Sicurezza
Pareti esterne
Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, al coperto (rischio di umidificazione);
Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: occasionale;
Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.
CLASSE DI RISCHIO: 3;
Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, non al coperto;
Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: frequente;
Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -;
CLASSE DI RISCHIO: 4;
Situazione generale di servizio: a contatto con terreno o acqua dolce;
Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: permanente;
Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.
CLASSE DI RISCHIO: 5;
Situazione generale di servizio: in acqua salata;
Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: permanente;
Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: U.
DOVE:
U = universalmente presente in Europa L = localmente presente in Europa
* il rischio di attacco può essere non significativo a seconda delle particolari situazioni di servizio.
01.01.R05 Resistenza agli urti
Classe di Requisiti: Di stabilità
Le pareti debbono essere in grado di sopportare urti (definiti dall'energia cinetica di urti-tipo o convenzionali di corpi duri, come di oggetti scagliati, o molli, come il peso di un corpo che cade) che non debbono compromettere la stabilità della parete, né provocare il distacco di elementi o frammenti pericolosi a carico degli utenti.
Le pareti perimetrali devono resistere all'azione di urti sulla faccia esterna ed interna, prodotti secondo le modalità riportate di seguito che corrispondono a quelle previste dalla norma UNI 9269 P:
TIPO DI PROVA: Urto con corpo duro;
Massa del corpo [Kg] = 0.5;
Energia d’urto applicata [J] = 3;
Note: - ;
TIPO DI PROVA: Urto con corpo molle di grandi dimensioni;
Massa del corpo [Kg] = 50;
Energia d’urto applicata [J] = 300;
Note: Non necessario, per la faccia esterna, oltre il piano terra;
TIPO DI PROVA: Urto con corpo molle di piccole dimensioni;
Massa del corpo [Kg] = 3;
Energia d’urto applicata [J] = 60 - 10 - 30;
Note: Superficie esterna, al piano terra.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Sicurezza
01.01.R06 Resistenza ai carichi sospesi
Classe di Requisiti: Di stabilità
Le pareti debbono essere in grado di sopportare il peso di carichi appesi minori (ad esempio quadri, insegne, ecc.) o altri di maggiore entità (mensole, arredi, ecc.).
Le pareti perimetrali devono essere in grado di garantire la stabilità sotto l'azione di carichi sospesi, in particolare se sottoposte a:
- carico eccentrico di almeno 5 N, applicato a 30 cm dalla superficie tramite una mensola;
- sforzi di strappo, fino a valori di 100 N, del fissaggio per effetto della trazione eseguita perpendicolare alla superficie della parete;
- sforzi verticali di flessione del sistema di fissaggio fino a valori di 400 N.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Sicurezza
01.01.R07 Tenuta all'acqua
Classe di Requisiti: Termici ed igrotermici
La stratificazione delle pareti debbono essere realizzata in modo da impedire alle acque meteoriche di penetrare negli ambienti interni provocando macchie di umidità e/o altro ai rivestimenti interni.
I livelli prestazionali variano in funzione delle classi, della permeabilità all’aria di riferimento a 100 Pa misurata in m^3/hm^2 e della pressione massima di prova misurata in Pa.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Benessere
L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili:
° 01.01.01 Murature in mattoni
° 01.01.02 Murature intonacate
Elemento Manutenibile: 01.01.01
Murature in mattoni
Unità Tecnologica: 01.01
Rappresentazione grafica e descrizione
Definizioni mattoni UNI
D O P P I O U N I 1 2 x 2 5 x 1 2 c m
3 / 4 1 / 4 3 / 4
1 / 4
P I A T T O ,
T E S T A
L I S C I A , F A C C I A D I L E T T O
F A S C I A , C O S T A
1 / 4 3 / 4 1 / 4
3 / 4
U N I 1 2 x 2 5 x 5 .5 c m
M E Z Z O L U N G O
M E Z Z O
T R E Q U A R T I
B E R N A R D I N O o Q U A R T I N O
Una muratura composta in blocchi di mattoni disposti in corsi successivi e collegati mediante strati orizzontali di malta.
Pareti esterne
Profili giunti mattoni
G I U N T I V E R T I C A L I A L T E R N A T I (D is p o s i z i o n e I s o d o m a )
G I U N T I V E R T I C A L I A L L I N E A T I (D is p o s i z i o n e a S o r e ll e )
t r a 5 e 1 5 m m
Murature tipo
F A C C I A A V I S T A M A T T O N I
D I R I N Z A F F O I N T O N A C O
p r o f i l o d i r a c c o l t a e a l l o n t a n a m e n t o d e l l ’a c q u a P e r s m a l t i r e e v e n t u a l e c o n d e n s a s i c o n s i g l i a d i a e r a r e l ’i n t e r c a p e d i n e l i b e r a e d i p o s i z i o n a r e a l l a b a s e u n
D E L L A C O N D E N S A E A L L O N T A N A M E N T O P R O F I L O D I R A C C O L T A
4 7 .5 3 0
A P E R T O V E R T I C A L E
C O P R I C O R D O L O M A T T O N I
A V I S T A M A T T O N I F A C C I A G I U N T O
1 2 4
V E R S O L ’E S T E R N O G R A F F A I N C L I N A T A ( 1 . 5 c m ) I N T O N A C O I N T E R N O
O R I Z Z O N T A L I E L E M E N T I A F O R I
I N T E R C A P E D I N E F A C C I A A V I S T A
p r o t e g g e r l o d a i n f i l t r a z i o n i d i a c q u a d a l l ’e s t e r n o i s o l a n t e a d d o s s a t o a l l a p a r e t e i n t e r n a i n m o d o d a I n t e r c a p e d i n e p a r z i a l m e n t e r i e m p i t a c o n m a t e r i a l e I N T E R C A P E D I N E
I N T O N A C O D I I N L I S T E L L I R I V E S T I M E N T O
3 3
2 5 4
m a t e r i a l e i s o l a n t e n o n i d r o f i l o I n t e r c a p e d i n e r i e m p i t a c o n
4 7 4 3 0 1 2
E S T E R N O ( 2 c m ) I N T O N A C O
I N T E R N O (1 c m )
S T R A T O I S O L A N T E I N T E R N O (1 .5 c m )
E L E M E N T I A F O R I S T R A T O I S O L A N T E E L E M E N T I A F O R I
V A P O R E B A R R I E R A A L I N T O N A C O
O R I Z Z O N T A L I V A P O R E B A R R I E R A A L V E R T I C A L I
D ’A R I A M A T T O N I R I N Z A F F O I N T O N A C O
< = 1 2 6
> = 4 1 2
B A R R I E R A I N T E R N O (1 .5 c m )
A L V A P O R E S T R A T O I S O L A N T E
O R I Z Z O N T A L I M A T T O N I A F O R I S T R A T O I S O L A N T E
A L V A P O R E B A R R I E R A I N T E R N O ( 1 .5 c m ) 1 2
8
6
I N T O N A C O I N T O N A C O
< = 1 2
> = 4
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.01.01.A01 Alveolizzazione 01.01.01.A02 Crosta
01.01.01.A03 Decolorazione 01.01.01.A04 Deposito superficiale 01.01.01.A05 Disgregazione
01.01.01.A06 Distacco 01.01.01.A07 Efflorescenze
01.01.01.A08 Erosione superficiale 01.01.01.A09 Esfoliazione
01.01.01.A10 Fessurazioni 01.01.01.A11 Macchie e graffiti 01.01.01.A12 Mancanza
01.01.01.A13 Patina biologica
01.01.01.A14 Penetrazione di umidità 01.01.01.A15 Pitting
01.01.01.A16 Polverizzazione
01.01.01.A17 Presenza di vegetazione 01.01.01.A18 Rigonfiamento
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.01.01.I01 Reintegro
Reintegro dei corsi di malta con materiali idonei all'impiego e listellatura degli stessi se necessario.
Cadenza: a guasto
01.01.01.I02 Pulizia
Pulizia della facciata mediante spazzolatura degli elementi.
Cadenza: quando occorre
01.01.01.I03 Sostituzione
Sostituzione dei mattoni rotti, mancanti o comunque rovinati con elementi analoghi.
Cadenza: quando occorre
Elemento Manutenibile: 01.01.02
Murature intonacate
Unità Tecnologica: 01.01
REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)
01.01.02.R01 Resistenza meccanica per murature in laterizio intonacate
Classe di Requisiti: Di stabilità
Le pareti debbono contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.
Livello minimo della prestazione:
La resistenza caratteristica a compressione, riferita alla sezione netta delle pareti e delle costolature deve risultare non minore di:
- 30 N/mm^2 nella direzione dei fori;
- 15 N/mm^2 nella direzione trasversale ai fori;
per i blocchi di cui alla categoria a2), e di:
- 15 N/mm^2 nella direzione dei fori;
- 5 N/mm^2 nella direzione trasversale ai fori;
per i blocchi di cui alla categoria a1).
La resistenza caratteristica a trazione per flessione dovrà essere non minore di:
- 10 N/mm^2 per i blocchi di tipo a2);
- 7 N/mm^2 per i blocchi di tipo a1).
Per una analisi più approfondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti e materiali costituenti le pareti perimetrali si rimanda comunque alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Classe di Esigenza: Sicurezza
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.01.02.A01 Alveolizzazione 01.01.02.A02 Bolle d'aria
01.01.02.A03 Cavillature superficiali 01.01.02.A04 Crosta
01.01.02.A05 Decolorazione 01.01.02.A06 Deposito superficiale 01.01.02.A07 Disgregazione
Una muratura composta in elementi vari e rivestita mediante intonaco a base cementizia.
Pareti esterne
01.01.02.A08 Distacco 01.01.02.A09 Efflorescenze
01.01.02.A10 Erosione superficiale 01.01.02.A11 Esfoliazione
01.01.02.A12 Fessurazioni 01.01.02.A13 Macchie e graffiti 01.01.02.A14 Mancanza
01.01.02.A15 Patina biologica
01.01.02.A16 Penetrazione di umidità 01.01.02.A17 Polverizzazione
01.01.02.A18 Presenza di vegetazione 01.01.02.A19 Rigonfiamento
01.01.02.A20 Scheggiature
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.01.02.I01 Ripristino intonaco
Rimozione delle parti ammalorate e conseguente ripresa dell'intonaco.
Cadenza: quando occorre
Unità Tecnologica: 01.02
Si tratta di strati funzionali, facenti parte delle chiusure verticali, la cui funzione principale è quella di proteggere il sistema di chiusura dalle sollecitazioni esterne degli edifici e dagli agenti atmosferici nonché di assicurargli un aspetto uniforme ed ornamentale.
REQUISITI E PRESTAZIONI (UT)
01.02.R01 Regolarità delle finiture
Classe di Requisiti: Visivi
I rivestimenti debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.
I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come: la planarità, l'assenza di difetti superficiali, l'omogeneità di colore, l'omogeneità di brillantezza, l'omogeneità di insudiciamento, ecc..
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Aspetto
01.02.R02 Resistenza agli attacchi biologici
Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici
I rivestimenti a seguito della presenza di organismi viventi (animali, vegetali, microrganismi) non dovranno subire riduzioni di
I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici variano in funzione dei materiali, dei prodotti utilizzati, delle classi di rischio, delle situazioni generali di servizio, dell'esposizione a umidificazione e del tipo di agente biologico.
DISTRIBUZIONE DEGLI AGENTI BIOLOGICI PER CLASSI DI RISCHIO (UNI EN 335-1) CLASSE DI RISCHIO: 1;
Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, al coperto (secco);
Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: nessuna;
Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: -; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.
CLASSE DI RISCHIO: 2;
Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, al coperto (rischio di umidificazione);
Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: occasionale;
Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.
CLASSE DI RISCHIO: 3;
Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, non al coperto;
Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: frequente;
Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -;
CLASSE DI RISCHIO: 4;
Situazione generale di servizio: a contatto con terreno o acqua dolce;
Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: permanente;
Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.
CLASSE DI RISCHIO: 5;
Situazione generale di servizio: in acqua salata;
Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: permanente;
Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: U.
DOVE:
U = universalmente presente in Europa L = localmente presente in Europa
* il rischio di attacco può essere non significativo a seconda delle particolari situazioni di servizio.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Sicurezza
Rivestimenti esterni
01.02.R03 Assenza di emissioni di sostanze nocive
Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici
I rivestimenti non debbono in condizioni normali di esercizio emettere sostanze tossiche, polveri, gas o altri odori fastidiosi per gli utenti.
Dovranno essere rispettati i seguenti limiti:
- concentrazione limite di formaldeide non superiore a 0,1 p.p.m. (0,15 mg/m^3);
- per la soglia olfattiva valori non superiori a 0,09 p.p.m. (0,135 mg/m^3);
- per la soglia di irritazione occhi-naso-gola non superiore 0,66 p.p.m. (1 mg/m^3).
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Sicurezza
01.02.R04 Resistenza agli agenti aggressivi
Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici
I rivestimenti non dovranno subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici.
I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Sicurezza
L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili:
° 01.02.01 Intonaco
° 01.02.02 Tinteggiature e decorazioni
Elemento Manutenibile: 01.02.01
Intonaco
Unità Tecnologica: 01.02
Rappresentazione grafica e descrizione
Utensili per la stesura dell'intonaco
UTENSILI IMPIEGATI NELLA PREPARAZIONE E STESURA DELL’INTONACO
SECCHIO
SPARVIERE O TAVOLETTA PORTA MALTA FRATTAZZO
FRATTAZZINO
SPARVIERE O PALETTA PORTA MALTA CAZZUOLA METALLICA
PER LISCIATURA E RASATURA FERRO DA STUCCO
REGOLO CAZZUOLA DA
INTONACO O COMUNE
CAZZUOLA DA MURO
DA STUCCO CAZZUOLA
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.02.01.A01 Alveolizzazione 01.02.01.A02 Attacco biologico 01.02.01.A03 Bolle d'aria
Si tratta di un sottile strato di malta la cui funzione è quella di rivestimento nelle strutture edilizie. Svolge inoltre la funzione di protezione, delle strutture, dall'azione degradante degli agenti atmosferici e dei fattori ambientali è allo stesso tempo protettiva e decorativa. Il rivestimento a intonaco è comunque una superficie che va rinnovata periodicamente e in condizioni normali esso fornisce prestazioni accettabili per 20 - 30 anni.
La malta per intonaco è costituita da leganti (cemento, calce idraulica, calce aerea, gesso) e da un inerte (sabbia) e da acqua nelle giuste proporzioni a secondo del tipo di intonaco; vengono, in alcuni casi, inoltre aggiunti all'impasto additivi che restituiscono all'intonaco particolari qualità a secondo del tipo d'impiego. Nell'intonaco tradizionale a tre strati il primo, detto rinzaffo, svolge la funzione di aggrappo al supporto e di grossolano livellamento; il secondo, detto arriccio, costituisce il corpo dell'intonaco la cui funzione è di resistenza meccanica e di tenuta all'acqua; il terzo strato, detto finitura, rappresenta la finitura superficiale e
contribuisce a creare una prima barriera la cui funzione è quella di opporsi alla penetrazione dell'acqua e delle sostanze aggressive.
Gli intonaci per esterni possono suddividersi in intonaci ordinari e intonaci speciali. A loro volta i primi possono ulteriormente suddividersi in intonaci miscelati in cantiere ed in intonaci premiscelati; i secondi invece in intonaci additivati, intonaci a stucco o lucidi, intonaci plastici ed infine intonaci monostrato.
Rivestimenti esterni
01.02.01.A04 Cavillature superficiali 01.02.01.A05 Crosta
01.02.01.A06 Decolorazione 01.02.01.A07 Deposito superficiale 01.02.01.A08 Disgregazione
01.02.01.A09 Distacco 01.02.01.A10 Efflorescenze
01.02.01.A11 Erosione superficiale 01.02.01.A12 Esfoliazione
01.02.01.A13 Fessurazioni 01.02.01.A14 Macchie e graffiti 01.02.01.A15 Mancanza
01.02.01.A16 Patina biologica
01.02.01.A17 Penetrazione di umidità 01.02.01.A18 Pitting
01.02.01.A19 Polverizzazione
01.02.01.A20 Presenza di vegetazione 01.02.01.A21 Rigonfiamento
01.02.01.A22 Scheggiature
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.02.01.I01 Pulizia delle superfici
Pulizia della patina superficiale degradata dell'intonaco mediante lavaggio ad acqua con soluzioni adatte al tipo di rivestimento.
Rimozioni di macchie, graffiti o depositi superficiali mediante l'impiego di tecniche con getto d'acqua a pressione e/o con soluzioni chimiche appropriate.
Cadenza: quando occorre
01.02.01.I02 Sostituzione delle parti più soggette ad usura
Sostituzione delle parti più soggette ad usura o altre forme di degrado mediante l'asportazione delle aree più degradate, pulizia delle parti sottostanti mediante spazzolatura e preparazione della base di sottofondo previo lavaggio. Ripresa dell'area con materiali adeguati e/o comunque simili all'intonaco originario ponendo particolare attenzione a non alterare l'aspetto visivo cromatico delle superfici.
Cadenza: quando occorre
Elemento Manutenibile: 01.02.02
Tinteggiature e decorazioni
Unità Tecnologica: 01.02
Rappresentazione grafica e descrizione
Simboli pericoli prodotti vernicianti
La vasta gamma delle tinteggiature o pitture varia a secondo delle superficie e degli ambienti dove trovano utilizzazione. Per gli ambienti esterni di tipo rurale si possono distinguere le pitture a calce, le pitture a colla, le idropitture, le pitture ad olio; per gli ambienti di tipo urbano si possono distinguere le pitture alchidiche, le idropitture acrilviniliche (tempere); per le tipologie industriali si hanno le idropitture acriliche, le pitture siliconiche, le pitture epossidiche, le pitture viniliche, ecc.
Le decorazioni trovano il loro impiego particolarmente per gli elementi di facciata o comunque a vista. La vasta gamma di materiali e di forme varia a secondo dell'utilizzo e degli ambienti d'impiego. Possono essere elementi prefabbricati o gettati in opera, lapidei, gessi, laterizi, ecc.. Talvolta gli stessi casseri utilizzati per il getto di cls ne assumono forme e tipologie diverse tali da raggiungere aspetti decorativi nelle finiture.
Rivestimenti esterni
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.02.02.A01 Alveolizzazione 01.02.02.A02 Bolle d'aria
01.02.02.A03 Cavillature superficiali 01.02.02.A04 Crosta
01.02.02.A05 Decolorazione
01.02.02.A06 Deposito superficiale
01.02.02.A07 Disgregazione 01.02.02.A08 Distacco 01.02.02.A09 Efflorescenze
01.02.02.A10 Erosione superficiale 01.02.02.A11 Esfoliazione
01.02.02.A12 Fessurazioni 01.02.02.A13 Macchie e graffiti 01.02.02.A14 Mancanza
01.02.02.A15 Patina biologica
01.02.02.A16 Penetrazione di umidità 01.02.02.A17 Pitting
01.02.02.A18 Polverizzazione
01.02.02.A19 Presenza di vegetazione 01.02.02.A20 Rigonfiamento
01.02.02.A21 Scheggiature 01.02.02.A22 Sfogliatura
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.02.02.I01 Ritinteggiatura e coloritura
Ritinteggiature delle superfici con nuove pitture previa carteggiatura e sverniciatura, stuccatura dei paramenti e preparazione del fondo mediante applicazione, se necessario, di prevernici fissanti. Le modalità di ritinteggiatura, i prodottii, le attrezzature variano comunque in funzione delle superfici e dei materiali costituenti.
Cadenza: quando occorre
01.02.02.I02 Sostituzione elementi decorativi degradati
Sostituzione degli elementi decorativi usurati o rotti con altri analoghi o se non possibile riparazione dei medesimi con tecniche appropriate tali da non alterare gli aspetti geometrici-cromatici delle superfici di facciata. Sostituzione e verifica dei relativi ancoraggi.
Cadenza: quando occorre
Unità Tecnologica: 01.03
Gli infissi esterni fanno parte del sistema chiusura del sistema tecnologico. Il loro scopo è quello di soddisfare i requisiti di benessere quindi di permettere l'illuminazione e la ventilazione naturale degli ambienti, garantendo inoltre le prestazioni di isolamento termico-acustico. Gli infissi offrono un'ampia gamma di tipologie diverse sia per materiale che per tipo di apertura.
REQUISITI E PRESTAZIONI (UT)
01.03.R01 (Attitudine al) controllo del fattore solare
Classe di Requisiti: Termici ed igrotermici
Gli infissi dovranno consentire un adeguato ingresso di energia termica raggiante attraverso le superfici trasparenti (vetri) in funzione delle condizioni climatiche.
Il fattore solare dell'infisso non dovrà superare, con insolazione diretta, il valore di 0,3 con i dispositivi di oscuramento in posizione di chiusura.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Benessere
01.03.R02 (Attitudine al) controllo del flusso luminoso
Classe di Requisiti: Funzionalità tecnologica
Gli infissi dovranno consentire una adeguata immissione di luce naturale all'interno, in quantità sufficiente per lo svolgimento delle attività previste e permetterne la regolazione.
La superficie trasparente delle finestre e delle portefinestre deve essere dimensionata in modo da assicurare all'ambiente servito un valore del fattore medio di luce diurna nell'ambiente non inferiore al 2%. In ogni caso la superficie finestrata apribile non deve essere inferiore ad 1/8 della superficie del pavimento del locale.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Funzionalità
01.03.R03 Permeabilità all'aria
Classe di Requisiti: Termici ed igrotermici
Gli infissi devono controllare il passaggio dell'aria a protezione degli ambienti interni e permettere la giusta ventilazione.
I livelli prestazionali variano in funzione delle classi, della permeabilità all’aria di riferimento a 100 Pa misurata in m^3/hm^2 e della pressione massima di prova misurata in Pa. Qualora siano impiegati infissi esterni verticali dotati di tamponamento trasparente isolante (con trasmittanza termica unitaria U < = 3,5 W/m°C), la classe di permeabilità all'aria non deve essere inferiore ad A2 secondo le norme UNI EN 1026, prEN 12519 e UNI EN 12207.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Benessere
01.03.R04 Regolarità delle finiture
Classe di Requisiti: Visivi
Gli infissi devono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale. Inoltre gli elementi dovranno combaciare tra di loro in modo idoneo senza comprometterne la loro funzionalità.
Gli infissi esterni verticali non devono presentare finiture superficiali eccessivamente rugose, spigolose, cedevoli né tanto meno fessurazioni o screpolature superiore al 10% delle superfici totali.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Aspetto
Infissi esterni
01.03.R05 Pulibilità
Classe di Requisiti: Facilità d'intervento
Gli infissi devono consentire la rimozione di sporcizia, depositi, macchie, ecc.
Gli infissi devono essere accessibili ed inoltre è necessario che la loro altezza da terra sia inferiore a 200 cm e la larghezza delle ante non superiore ai 60 cm in modo da consentire le operazioni di pulizia rimanendo dall'interno.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Funzionalità
01.03.R06 Tenuta all'acqua
Classe di Requisiti: Termici ed igrotermici
Gli infissi devono essere realizzati in modo da impedire, o comunque limitare, alle acque meteoriche o di altra origine di penetrare negli ambienti interni.
I livelli minimi sono individuabili attraverso l'identificazione della classe di tenuta all'acqua in funzione della norma UNI EN 12208.
CLASSIFICAZIONE SECONDO LA NORMA UNI EN 12208
Note = Il metodo A è indicato per prodotti pienamente esposti; il metodo B è adatto per prodotti parzialmente protetti.
PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= -;
Classificazione: Metodo di prova A=0 - Metodo di prova B=0;
Specifiche: Nessun requisito;
PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 0;
Classificazione: Metodo di prova A= 1A - Metodo di prova B= 1B;
Specifiche: Irrorazione per 15 min;
PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 50;
Classificazione: Metodo di prova A= 2A - Metodo di prova B= 2B;
Specifiche: Come classe 1 ÷ 5 min;
PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 100;
Classificazione: Metodo di prova A= 3A - Metodo di prova B= 3B;
Specifiche: Come classe 2 ÷ 5 min;
PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 150;
Classificazione: Metodo di prova A= 4A - Metodo di prova B= 4B;
Specifiche: Come classe 3 ÷ 5 min;
PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 200;
Classificazione: Metodo di prova A= 5A - Metodo di prova B= 5B;
Specifiche: Come classe 4 ÷ 5 min;
PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 250;
Classificazione: Metodo di prova A= 6A - Metodo di prova B= 6B;
Specifiche: Come classe 5 ÷ 5 min;
PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 300;
Classificazione: Metodo di prova A= 7A - Metodo di prova B= 7B;
Specifiche: Come classe 6 ÷ 5 min;
PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 450;
Classificazione: Metodo di prova A= 8A - Metodo di prova B= -;
Specifiche: Come classe 7 ÷ 5 min;
PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 600;
Classificazione: Metodo di prova A= 9A - Metodo di prova B= -;
Specifiche: Come classe 8 ÷ 5 min;
PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*) > 600;
Classificazione: Metodo di prova A= Exxx - Metodo di prova B= -;
Specifiche: Al di sopra di 600 Pa, con cadenza di 150 Pa, la durata di ciascuna fase deve essere di 50 min;
* dopo 15 min a pressione zero e 5 min alle fasi susseguenti.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Benessere
01.03.R07 Isolamento acustico
Classe di Requisiti: Acustici
E’ l'attitudine a fornire un'idonea resistenza al passaggio dei rumori. Il livello di isolamento richiesto varia in funzione della tipologia e del tipo di attività svolta e in funzione della classe di destinazione d'uso del territorio.
In relazione alla destinazione degli ambienti e alla rumorosità della zona di ubicazione i serramenti esterni sono classificati secondo la UNI 8204:
di classe R1 se 20 <= Rw <= 27 db(A);
di classe R2 se 27 <= Rw <= 35 dB(A);
di classe R3 se Rw > 35 dB(A).
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Benessere
01.03.R08 Isolamento termico
Classe di Requisiti: Termici ed igrotermici
Gli infissi dovranno avere la capacità di limitare le perdite di calore. Al requisito concorrono tutti gli elementi che ne fanno parte.
Pur non stabilendo specifici limiti prestazionali per i singoli infissi ai fini del contenimento delle dispersioni, è opportuno comunque che i valori della trasmittanza termica unitaria U siano tali da contribuire al contenimento del coefficiente volumico di dispersione Cd riferito all'intero edificio e quello dei singoli locali nei limiti previsti dalle leggi e normative vigenti.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Benessere
01.03.R09 Resistenza agli urti
Classe di Requisiti: Di stabilità
Gli infissi dovranno essere in grado di sopportare urti (definiti dall'energia cinetica di urti-tipo o convenzionali di corpi duri, come di oggetti scagliati, o molli, come il peso di un corpo che cade) che non debbono compromettere la stabilità degli stessi; né provocare il distacco di elementi o frammenti pericolosi a carico degli utenti.
Gli infissi esterni verticali, ad esclusione degli elementi di tamponamento, devono resistere all'azione di urti esterni ed interni realizzati secondo con le modalità indicate di seguito:
TIPO DI INFISSO: Porta esterna;
Corpo d’urto: duro - Massa del corpo [Kg]: 0,5;
Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=3,75 - faccia interna=3,75 Corpo d’urto: molle - Massa del corpo [Kg]: 30;
Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=240 - faccia interna=240 TIPO DI INFISSO: Finestra;
Corpo d’urto: molle - Massa del corpo [Kg]: 50;
Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=900 - faccia interna=900 TIPO DI INFISSO: Portafinestra;
Corpo d’urto: molle - Massa del corpo [Kg]: 50;
Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=700 - faccia interna=700 TIPO DI INFISSO: Facciata continua;
Corpo d’urto: duro - Massa del corpo [Kg]: 1;
Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=6 - faccia interna= - TIPO DI INFISSO: Elementi pieni;
Corpo d’urto: molle - Massa del corpo [Kg]: 50;
Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=700 - faccia interna= - Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Sicurezza
01.03.R10 Resistenza al vento
Classe di Requisiti: Di stabilità
Gli infissi debbono resistere alle azioni e depressioni del vento in modo da garantire la sicurezza degli utenti e assicurare la durata e la funzionalità nel tempo. Inoltre essi devono sopportare l'azione del vento senza compromettere la funzionalità degli elementi che li costituiscono.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Sicurezza
I livelli minimi variano in funzione di prove di laboratorio basate nella misurazione della differenza di pressioni, riprodotte convenzionalmente in condizioni di sovrappressione e in depressione secondo la UNI EN 12210 e UNI EN 12211.
01.03.R11 Resistenza a manovre false e violente
Classe di Requisiti: Sicurezza d'uso
L'attitudine a contrastare efficacemente il prodursi di rotture o deformazioni sotto l'azione di sollecitazioni derivanti da manovre false e violente.
Gli sforzi per le manovra di apertura e chiusura degli infissi e dei relativi organi di manovra devono essere contenuti entro i limiti descritti:
A. INFISSI CON ANTE RUOTANTI INTORNO AD UN ASSE VERTICALE O ORIZZONTALE.
a.1) - Sforzi per le operazioni di chiusura ed apertura degli organi di manovra.
Le grandezze applicate sugli organi di manovra per le operazioni di chiusura e apertura identificate nella forza F e il momento M devono essere contenute entro i limiti:
F < = 100 N M < = 10 Nm
a.2) - Sforzi per le operazioni movimentazione delle ante.
La forza F utile al movimento di un'anta chiusa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:
- anta con asse di rotazione laterale con apertura a vasistas: F < = 80 N;
- anta con asse di rotazione verticale con apertura girevole: 30 N < = F < = 80 N;
- anta, con una maniglia, con asse di rotazione orizzontale con apertura a bilico: F < = 80 N;
- anta, con due maniglie, con asse di rotazione orizzontale con apertura a bilico: F < = 130 N;
B. INFISSI CON ANTE APRIBILI PER TRASLAZIONE CON MOVIMENTO VERTICALE OD ORIZZONTALE.
b.1) - Sforzi per le operazioni di chiusura ed apertura degli organi di manovra.
La forza F da applicarsi sull'organo di manovra per le operazioni di chiusura e di apertura, deve essere contenuta entro i 50 N.
b.2) - Sforzi per le operazioni di spostamento delle ante.
La forza F utile al movimento di un'anta chiusa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:
- anta di finestra con movimento a traslazione orizzontale ed apertura scorrevole: F < = 60 N;
- anta di porta o di portafinestra a traslazione orizzontale ed apertura scorrevole: F < = 100 N;
- anta a traslazione verticale ed apertura a saliscendi: F < = 100 N;
C. INFISSI CON APERTURA BASCULANTE
c.1) - Sforzi per le operazioni di chiusura e di apertura degli organi di manovra.
Le grandezze applicate sugli organi di manovra per le operazioni di chiusura e apertura identificate nella forza F e il momento M devono essere contenute entro i limiti:
F < = 100 N M < = 10 Nm
c.2) - Sforzi per le operazioni di messa in movimento delle ante.
Nelle condizioni con anta chiusa ed organo di manovra non bloccato, la caduta da un'altezza 20 cm di una massa di 5 kg a sua volta collegata all'organo di manovra deve mettere in movimento l'anta stessa.
c.3) - Sforzi per le operazioni di spostamento delle ante.
La forza F da applicarsi sull'organo di manovra per le operazioni di chiusura e di apertura, deve essere contenuta entro i 60 N.
D. INFISSI CON APERTURA A PANTOGRAFO
d.1) - Sforzi per le operazioni di chiusura e di apertura degli organi di manovra.
Le grandezze applicate sugli organi di manovra per le operazioni di chiusura e apertura identificate nella forza F e il momento M devono essere contenute entro i limiti:
F< = 100 N M < = 10Nm
d.2) - Sforzi per le operazioni di messa in movimento delle ante.
La forza F utile al movimento di un'anta chiusa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:
F < = 150 N
d.3) - Sforzi per le operazioni di spostamento delle ante.
La forza F utile al movimento di un'anta dalla posizione di chiusura a quella di apertura e viceversa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:
F < = 100 N
E. INFISSI CON APERTURA A FISARMONICA
e.1) - Sforzi per le operazioni di chiusura e di apertura degli organi di manovra.
Le grandezze applicate sugli organi di manovra per le operazioni di chiusura e apertura identificate nella forza F e il momento M Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Sicurezza
devono essere contenute entro i limiti:
F< = 100 N M < = 10Nm
e.2) - Sforzi per le operazioni di messa in movimento delle ante.
La forza F, da applicare con azione parallela al piano dell'infisso, utile al movimento di un'anta chiusa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:
F < = 80 N
e.3) - Sforzi per le operazioni di spostamento delle ante.
La forza F utile al movimento di un'anta dalla posizione di chiusura a quella di apertura e viceversa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:
- anta di finestra: F< = 80 N;
- anta di porta o portafinestra: F < = 120 N.
F. DISPOSITIVI DI SOLLEVAMENTO
I dispositivi di movimentazione e sollevamento di persiane o avvolgibili devono essere realizzati in modo da assicurare che la forza manuale necessaria per il sollevamento degli stessi tramite corde e/o cinghie, non vada oltre il valore di 150 N.
01.03.R12 Resistenza all'acqua
Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici
Gli infissi a contatto con l'acqua, dovranno mantenere inalterate le proprie caratteristiche chimico-fisiche.
Sugli infissi campione vanno eseguite delle prove atte alla verifica dei seguenti limiti prestazionali secondo la norma UNI EN 12208:
- Differenza di Pressione [Pa] = 0 - Durata della prova [minuti] 15 - Differenza di Pressione [Pa] = 50 - Durata della prova [minuti] 5 - Differenza di Pressione [Pa] = 100 - Durata della prova [minuti] 5 - Differenza di Pressione [Pa] = 150 - Durata della prova [minuti] 5 - Differenza di Pressione [Pa] = 200 - Durata della prova [minuti] 5 - Differenza di Pressione [Pa] = 300 - Durata della prova [minuti] 5 - Differenza di Pressione [Pa] = 500 - Durata della prova [minuti] 5 Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Sicurezza
L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili:
° 01.03.01 Serramenti in materie plastiche (PVC)
Elemento Manutenibile: 01.03.01
Serramenti in materie plastiche (PVC)
Unità Tecnologica: 01.03
Rappresentazione grafica e descrizione
Denominazione dei componenti dei serramenti
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.03.01.A01 Alterazione cromatica 01.03.01.A02 Bolla
01.03.01.A03 Condensa superficiale 01.03.01.A04 Corrosione
Si tratta di infissi in plastica realizzati in PVC (ossia in polivinilcloruro) mediante processo di estrusione. I telai sono realizzati mediante giunzioni meccaniche o con saldature a piastra calda dei profili. Per la modesta resistenza meccanica del materiale gli infissi vengono realizzati a sezioni con più camere e per la chiusura di luci elevate si fa ricorso a rinforzi con profilati di acciaio. I principali vantaggi dei serramenti in PVC sono la resistenza agli agenti aggressivi e all'umidità, la leggerezza, l'imputrescibilità, l'elevata coibenza termica. Difficoltà invece nell'impiego riguarda nel comportamento alle variazioni di temperature e
conseguentemente alle dilatazioni; si sconsigliano infatti profilati in colori scuri. Si possono ottenere anche effetto legno mediante l'incollaggio a caldo di un film acrilico sui profilati.
Infissi esterni
01.03.01.A05 Deformazione
01.03.01.A06 Degrado degli organi di manovra 01.03.01.A07 Degrado delle guarnizioni
01.03.01.A08 Deposito superficiale 01.03.01.A09 Frantumazione 01.03.01.A10 Macchie
01.03.01.A11 Non ortogonalità 01.03.01.A12 Perdita di materiale 01.03.01.A13 Perdita trasparenza
01.03.01.A14 Rottura degli organi di manovra
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL'UTENTE
Cadenza: ogni 6 anni
Lubrificazione ed ingrassaggio delle serrature e cerniere con prodotti siliconici, verifica del corretto funzionamento.
01.03.01.I01 Lubrificazione serrature e cerniere
Cadenza: ogni 6 mesi
Pulizia dei residui organici che possono compromettere la funzionalità delle guide di scorrimento.
01.03.01.I02 Pulizia delle guide di scorrimento
Cadenza: quando occorre
Pulizia e rimozione dello sporco e dei depositi superficiali con detergenti idonei.
01.03.01.I03 Pulizia frangisole
Cadenza: ogni 12 mesi
Pulizia dei residui e depositi che ne possono pregiudicare il buon funzionamento con detergenti non aggressivi.
01.03.01.I04 Pulizia guarnizioni di tenuta
Cadenza: quando occorre
Pulizia degli organi di movimentazione tramite detergenti comuni.
01.03.01.I05 Pulizia organi di movimentazione
01.03.01.I06 Pulizia telai fissi
Cadenza: ogni 6 mesi
Pulizia dei residui organici che possono provocare l'otturazione delle asole, dei canali di drenaggio, dei fori, delle battute. Pulizia del telaio fisso con detergenti non aggressivi.
Cadenza: ogni 12 mesi
Pulizia dei telai mobili con detergenti non aggressivi.
01.03.01.I07 Pulizia telai mobili
Cadenza: quando occorre
Pulizia dei telai con detergenti non aggressivi.
01.03.01.I08 Pulizia telai persiane
Cadenza: quando occorre
Pulizia e rimozione dello sporco e dei depositi superficiali con detergenti idonei.
01.03.01.I09 Pulizia vetri
Cadenza: ogni 6 mesi
Registrazione e lubrificazione della maniglia, delle viti e degli accessori di manovra apertura-chiusura.
01.03.01.I10 Registrazione maniglia
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.03.01.I11 Regolazione guarnizioni di tenuta
Regolazione e riposizionamento delle guarnizioni di tenuta.
Cadenza: ogni 3 anni
01.03.01.I12 Regolazione organi di movimentazione
Regolazione delle cerniere e della perfetta chiusura dell'anta col telaio fisso. Riposizionamento tramite scorrimento nelle apposite sedi delle cerniere.
Cadenza: quando occorre
01.03.01.I13 Regolazione telai fissi
Regolazione di ortogonalità del telaio fisso tramite cacciavite sui blocchetti di regolazione e relativo fissaggio. La verifica dell'ortogonalità sarà effettuata mediante l'impiego di livella torica.
Cadenza: ogni 3 anni
01.03.01.I14 Ripristino fissaggi telai fissi
Ripristino fissaggi dei telai al vano e al controtelaio al muro e riattivazione del fissaggio dei blocchetti di regolazione e fissaggio tramite cacciavite.
Cadenza: ogni 3 anni
01.03.01.I15 Ripristino ortogonalità telai mobili
Ripristino dell'ortogonalità delle ante e fissaggio dei cavallotti di unione dei profilati dell'anta.
Cadenza: quando occorre
01.03.01.I16 Sostituzione cinghie avvolgibili
Sostituzione delle cinghie avvolgibili, verifica dei meccanismi di funzionamento quali rulli avvolgitori e lubrificazione degli snodi.
Cadenza: quando occorre
01.03.01.I17 Sostituzione frangisole
Sostituzione dei frangisole impacchettabili con elementi analoghi.
Cadenza: quando occorre
01.03.01.I18 Sostituzione infisso
Sostituzione dell'infisso e del controtelaio mediante smontaggio e posa del nuovo serramento mediante l'impiego di tecniche di fissaggio, di regolazione e sigillature specifiche al tipo di infisso.
Cadenza: a guasto
Unità Tecnologica: 01.04
Si tratta di strati funzionali, facenti parte delle chiusure verticali, la cui funzione principale è quella di proteggere il sistema di chiusure interne dalle sollecitazioni interne degli edifici e di assicurare un aspetto uniforme ed ornamentale degli ambienti.
REQUISITI E PRESTAZIONI (UT)
01.04.R01 Regolarità delle finiture
Classe di Requisiti: Visivi
I rivestimenti debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.
I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come: la planarità; l'assenza di difetti superficiali; l'omogeneità di colore; l'omogeneità di brillantezza; l'omogeneità di insudiciamento, ecc..
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Aspetto
01.04.R02 Assenza di emissioni di sostanze nocive
Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici
I rivestimenti non debbono in condizioni normali di esercizio emettere sostanze tossiche, polveri, gas o altri odori fastidiosi per gli utenti.
Dovranno essere rispettati i seguenti limiti:
- concentrazione limite di formaldeide non superiore a 0,1 p.p.m. (0,15 mg/m^3);
- per la soglia olfattiva valori non superiori a 0,09 p.p.m. (0,135 mg/m^3);
- per la soglia di irritazione occhi-naso-gola non superiore 0,66 p.p.m. (1 mg/m^3).
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Sicurezza
01.04.R03 Resistenza agli agenti aggressivi
Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici
I rivestimenti non dovranno subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici.
I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Sicurezza
01.04.R04 Resistenza agli attacchi biologici
Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici
I rivestimenti a seguito della presenza di organismi viventi (animali, vegetali, microrganismi) non dovranno subire riduzioni di
I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici variano in funzione dei materiali, dei prodotti utilizzati, delle classi di rischio, delle situazioni generali di servizio, dell'esposizione a umidificazione e del tipo di agente biologico.
DISTRIBUZIONE DEGLI AGENTI BIOLOGICI PER CLASSI DI RISCHIO (UNI EN 335-1) CLASSE DI RISCHIO: 1;
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Sicurezza
Rivestimenti interni
Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, al coperto (secco);
Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: nessuna;
Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: -; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.
CLASSE DI RISCHIO: 2;
Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, al coperto (rischio di umidificazione);
Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: occasionale;
Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.
CLASSE DI RISCHIO: 3;
Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, non al coperto;
Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: frequente;
Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -;
CLASSE DI RISCHIO: 4;
Situazione generale di servizio: a contatto con terreno o acqua dolce;
Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: permanente;
Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.
CLASSE DI RISCHIO: 5;
Situazione generale di servizio: in acqua salata;
Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: permanente;
Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: U.
DOVE:
U = universalmente presente in Europa L = localmente presente in Europa
* il rischio di attacco può essere non significativo a seconda delle particolari situazioni di servizio.
L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili:
° 01.04.01 Intonaco
° 01.04.02 Rivestimenti e prodotti ceramici
° 01.04.03 Tinteggiature e decorazioni
Elemento Manutenibile: 01.04.01
Intonaco
Unità Tecnologica: 01.04
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.04.01.A01 Bolle d'aria 01.04.01.A02 Decolorazione 01.04.01.A03 Deposito superficiale 01.04.01.A04 Disgregazione
01.04.01.A05 Distacco 01.04.01.A06 Efflorescenze
01.04.01.A07 Erosione superficiale 01.04.01.A08 Esfoliazione
01.04.01.A09 Fessurazioni 01.04.01.A10 Macchie e graffiti 01.04.01.A11 Mancanza
01.04.01.A12 Penetrazione di umidità 01.04.01.A13 Polverizzazione
Si tratta di un sottile strato di malta la cui funzione è quella di rivestimento nelle strutture edilizie. Svolge inoltre la funzione di protezione dai fattori ambientali è allo stesso tempo protettiva e decorativa. Il rivestimento a intonaco è comunque una superficie che va rinnovata periodicamente e in condizioni normali esso fornisce prestazioni accettabili per 20 - 30 anni. La malta per intonaco è costituita da leganti (cemento, calce idraulica, calce aerea, gesso) e da un inerte (sabbia) e da acqua nelle giuste proporzioni a secondo del tipo di intonaco; vengono, in alcuni casi, inoltre aggiunti all'impasto additivi che restituiscono all'intonaco particolari qualità a secondo del tipo d'impiego. Nell'intonaco tradizionale a tre strati il primo, detto rinzaffo, svolge la funzione di aggrappo al supporto e di grossolano livellamento; il secondo, detto arriccio, costituisce il corpo dell'intonaco la cui funzione è di resistenza meccanica e di tenuta all'acqua; il terzo strato, detto finitura, rappresenta la finitura superficiale e contribuisce a creare una prima barriera la cui funzione è quella di opporsi alla penetrazione dell'acqua e delle sostanze aggressive. Gli intonaci per interni possono suddividersi in intonaci ordinari e intonaci speciali. A loro volta i primi possono ulteriormente suddividersi in intonaci miscelati in cantiere ed in intonaci premiscelati; i secondi invece in intonaci additivati, intonaci a stucco o lucidi, intonaci plastici o rivestimenti plastici continui ed infine intonaci monostrato.
Rivestimenti interni
01.04.01.A14 Rigonfiamento
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.04.01.I01 Pulizia delle superfici
Pulizia delle superfici mediante lavaggio ad acqua e detergenti adatti al tipo di intonaco. Rimozioni di macchie, o depositi superficiali mediante spazzolatura o mezzi meccanici.
Cadenza: quando occorre
01.04.01.I02 Sostituzione delle parti più soggette ad usura
Sostituzione delle parti più soggette ad usura o altre forme di degrado mediante l'asportazione delle aree più degradate, pulizia delle parti sottostanti mediante spazzolatura e preparazione della base di sottofondo previo lavaggio. Ripresa dell'area con materiali adeguati e/o comunque simili all'intonaco originario ponendo particolare attenzione a non alterare l'aspetto visivo cromatico delle superfici.
Cadenza: quando occorre
Elemento Manutenibile: 01.04.02
Rivestimenti e prodotti ceramici
Unità Tecnologica: 01.04
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.04.02.A01 Decolorazione 01.04.02.A02 Deposito superficiale 01.04.02.A03 Disgregazione
01.04.02.A04 Distacco 01.04.02.A05 Efflorescenze
01.04.02.A06 Erosione superficiale 01.04.02.A07 Esfoliazione
01.04.02.A08 Fessurazioni 01.04.02.A09 Macchie e graffiti 01.04.02.A10 Mancanza
01.04.02.A11 Penetrazione di umidità 01.04.02.A12 Polverizzazione
01.04.02.A13 Rigonfiamento
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.04.02.I01 Pulizia delle superfici
Cadenza: quando occorre
Impiegati come rivestimenti di pareti con elementi in lastre o piastrelle ceramiche prodotte con argille, silice, fondenti, coloranti e altre materie prime minerali. Tra i materiali ceramici utilizzati come rivestimenti ricordiamo le maioliche, le terraglie, i grès naturale o rosso, i klinker. Gli elementi in lastre o piastrelle ceramiche hanno caratteristiche di assorbimento, resistenza e spessore diverso.
Rivestimenti interni
Pulizia e rimozione dello sporco superficiale mediante lavaggio, ed eventualmente spazzolatura, degli elementi con detergenti adatti al tipo di rivestimento.
01.04.02.I02 Pulizia e reintegro giunti
Pulizia dei giunti mediante spazzolatura manuale. Reintegro dei giunti degradati mediante nuova listellatura.
Cadenza: quando occorre
01.04.02.I03 Sostituzione degli elementi degradati
Sostituzione degli elementi usurati, rotti, sollevati o scollati con altri analoghi previa preparazione del sottostante piano di posa.
Reintegro dei giunti degradati mediante nuova listellatura. Ripristino delle sigillature deteriorate mediante rimozione delle vecchie e sostituzione con sigillanti idonei.
Cadenza: quando occorre
Elemento Manutenibile: 01.04.03
Tinteggiature e decorazioni
Unità Tecnologica: 01.04
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.04.03.A01 Bolle d'aria 01.04.03.A02 Decolorazione 01.04.03.A03 Deposito superficiale 01.04.03.A04 Disgregazione
01.04.03.A05 Distacco 01.04.03.A06 Efflorescenze
01.04.03.A07 Erosione superficiale 01.04.03.A08 Fessurazioni
01.04.03.A09 Macchie e graffiti 01.04.03.A10 Mancanza
01.04.03.A11 Penetrazione di umidità 01.04.03.A12 Polverizzazione
01.04.03.A13 Rigonfiamento
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
La vasta gamma delle tinteggiature o pitture varia a secondo delle superficie e degli ambienti dove trovano utilizzazione. Per gli ambienti interni di tipo rurale si possono distinguere le pitture a calce, le pitture a colla, le idropitture, le pitture ad olio; per gli ambienti di tipo urbano si possono distinguere le pitture alchidiche, le idropitture acrilviniliche (tempere); per le tipologie industriali si hanno le idropitture acriliche, le pitture siliconiche, le pitture epossidiche, le pitture viniliche, ecc. Le decorazioni trovano il loro impiego particolarmente per gli elementi di finitura interna o comunque a vista. La vasta gamma di materiali e di forme varia a secondo dell'utilizzo e degli ambienti d'impiego. Possono essere elementi prefabbricati, lapidei, gessi, laterizi, ecc.
Rivestimenti interni
01.04.03.I01 Ritinteggiatura coloritura
Ritinteggiature delle superfici con nuove pitture previa carteggiatura e sverniciatura, stuccatura dei paramenti e preparazione del fondo mediante applicazione, se necessario, di prevernici fissanti. Le modalità di ritinteggiatura, i prodotti, le attrezzature variano comunque in funzione delle superfici e dei materiali costituenti.
Cadenza: quando occorre
01.04.03.I02 Sostituzione degli elementi decorativi degradati
Sostituzione degli elementi decorativi usurati o rotti con altri analoghi o se non possibile riparazione dei medesimi con tecniche appropriate tali da non alterare gli aspetti geometrici-cromatici delle superfici di facciata. Sostituzione e verifica dei relativi ancoraggi.
Cadenza: quando occorre