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7 dell’ordine del giorno avente oggetto: Interpellanza Consigliere Bussini su nidi comunali

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 30 settembre 2011

Presidente

Buona sera, iniziamo i lavori di questo Consiglio Comunale del 30 settembre 2011.

Procediamo innanzitutto con l’appello a cura del Vice Segretario. Prego..

Vice Segretario Generale – appello nominale Presidente

Grazie. È raggiunto il prescritto numero legale, la seduta è legalmente valida a ogni effetto, alle ore 18.20. Procediamo con l’ordine del giorno del Consiglio Comunale, dopo la sospensione della seduta di ieri. Il primo punto da trattare è il numero 6, l’interrogazione presentata dal Consigliere Merisi, ma non è presente e quindi aspettiamo che arrivi per cortesia e passiamo al punto n. 7 dell’ordine del giorno avente oggetto: Interpellanza Consigliere Bussini su nidi comunali.

Punto n. 1)

INTERPELLANZA CONSIGLIERE BUSSINI SU NIDI COMUNALI - Presidente

La Consigliera Bussini ha depositato l’interpellanza acclarata al Protocollo del Comune in data 23 settembre 2011, del seguente letterale tenore.

La sottoscritta Consigliere Comunale Simona Bussini, sentite le preoccupazioni di alcune mamme per un’annunciata riorganizzazione del Nido Girasole di via Locatelli, con probabile riduzione del servizio, vista la delibera di Giunta n. 101 del 3.8.2011, con la quale si recepisce per l’anno scolastico 2011/2012 l’aggiornamento ISTAT con l’indice del 1 maggio 2011 del 2,6% per tutte le fasce ISEE salvo la settima, quella corrispondente alla retta massima, chiede al Sindaco e alla Giunta:

1. Di chiarire se effettivamente è prevista una riorganizzazione del Nido Girasole ed illustrare il nuovo piano di intervento organizzativo;

2. Di esplicitare le ragioni per cui si è ritenuto opportuno applicare l’aumento della retta alle fasce col reddito più basso, cioè gli utenti le cui famiglie stanno maggiormente risentendo della crisi economico occupazionale e quindi hanno più bisogno di un servizio assistenziale o comunque non intendono rinunciare a offrire uno spazio educativo e socializzante come il nido ai propri figli;

3. Di illustrare quale è la visione di questa Amministrazione riguardo al futuro dei nidi e cioè se la stessa intende promuovere e sostenere e se è possibile potenziare questo servizio così utile, anche per garantire alle donne pari opportunità di accesso al lavoro; va considerato tra l’altro che questo servizio è sempre stato svolto con grandi professionalità e competenze e quindi molto apprezzato dalle famiglie trevigliesi da diverse generazioni.

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Per la Giunta risponde l’Assessore ai Servizi Sociali… prego Assessore.

Brevemente se riguarda l’interrogazione. Prego.

Consigliera Bussini

Nello spiegare questa interpellanza volevo anche precisare che è stata predisposta dopo che attraverso la Capogruppo erano stati formulati una serie di chiarimenti alla dirigente competente, riguardo appunto alla nuova organizzazione, al nuovo anno scolastico dei nidi e in particolare erano state richieste alcune precisazioni riguardo al numero di classi previste per il 2011, se ci sono utenti in lista d’attesa e il numero di educatrici e personale impegnato sia a tempo indeterminato che a tempo determinato. Noi ad oggi non abbiamo avuto risposte, pensavamo che anche con questa interpellanza si chiarissero, magari seduta stante, anche tutte queste domande.

Presidente

Grazie, prego Assessore.

Assessore Zoccoli

Grazie Presidente e ringrazio anche la Consigliera Bussini perché mi dà l’opportunità di spiegare, di chiarire alcuni punti che forse non solo a lei ma anche a tutto il Consiglio e alla cittadinanza, per cui la ringrazio di questo.

Al primo punto, sì effettivamente c’è stata una riorganizzazione, una riorganizzazione che già il precedente Assessore Lingiardi aveva impegnato e espressamente assegnato alla coordinatrice dei nidi, esattamente nel piano dettagliato degli obiettivi gestionali, con la delibera del 7 di marzo, a firma sua e aveva impegnato la coordinatrice dei nidi per un’elaborazione proposta riassetto del servizio a fronte del blocco assunzionale. Ora, le iscrizioni dell’asilo nido sono state effettuate in Maggioranza, io ho firmato il mio decreto di nomina il 9 di giugno e le iscrizioni erano praticamente chiuse. Questo è il primo dato.

Il secondo dato è che la coordinatrice, proprio per l’impegno che aveva ricevuto, ha orientato la sua scelta, insieme al politico, di chiudere, questo è quello, ho qui la relazione, di chiudere una sala dell’asilo Girasole di via Locatelli perché due educatrici erano andate in pensione. Questa è la motivazione e l’altra motivazione ancora più precisa è quella che non si poteva assumere né a tempo determinato, tantomeno a tempo indeterminato, né attraverso cooperative. Questo per delle normative che sono state espletate negli ultimi tempi e che ingessano l’Amministrazione sul problema proprio delle assunzioni.

Ora, io mi sarei aspettata queste domande, le dico molto sinceramente, quantomeno l’anno prossimo, perché in tre mesi di gestione, con delle iscrizioni avviate, con delle scelte già fatte, mi sembrano diciamo un po’ pretestuose. Però guardi, non ho nessuna remora a darle di dati che probabilmente conosce anche il suo vicino di banco, però su quanto mi ha appuntato verbalmente e non nell’interpellanza, dico che nel Nido Girasole sono iscritti 29 bambini, di cui 4 part- time, 5 educatrici a tempo indeterminato, n. 4 a tempo pieno e 1 a tempo part-time;

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1 cuoca a tempo indeterminato e 2 operatrici, io le chiamo ausiliarie, una volta le chiamavano bidelle, operatrici pulizie a tempo indeterminato, 1 a tempo pieno e 1 a part-time. Questi sono i bambini frequentanti il Girasole, con una sala dei piccoli chiusa per le motivazioni che le ho dato prima.

I bambini diciamo che dovevano accedere a questo servizio sarebbero stati 10, cioè da 29 saremmo andati a 39. 10 bambini senza servizio, adesso io le darò l’alternativa. Nel Titigulì, mi chiedeva tutti i dati, è il nido di via Trento, 39 bambini iscritti, di cui 12 part-time, c’è una forte richiesta ultimamente del part-time. Ci sono come personale 8 educatrici a tempo indeterminato, 6 a tempo pieno e 2 a tempo part-time; 1 cuoco a tempo indeterminato e 2 operatrici, le ausiliarie, diciamo le bidelle per capirci meglio, a tempo pieno. Questo è il personale. La sala piccoli in via Trento c’è, sono 11 di cui 5 part-time, la sala medi sono 14 bambini iscritti e frequentanti ormai, di cui 5 part-time e la sala grandi, sempre 14 di cui 2 part-time. In più quest’anno è presente nella struttura di via Trento un bambino disabile, con un assistente educatore a 24 ore, mentre nell’asilo nido del Girasole, via Locatelli, vado per via perché mi rende di più, ci sono 3 bambini disabili e si è provveduto a garantire il servizio di assistenza educativa con un assistente educatore a 36 ore e un assistente educatore a 24 ore. Questa è la situazione delle iscrizioni, della frequenza e del personale. Questo è il primo punto.

Andiamo al secondo punto. Lei mi chiede perché, ne ha parlato anche la stampa, la sottoscritta non ha aumentato la fascia più alta, la settima fascia, non ha aumentato secondo ISTAT e qui è una scelta sicuramente politica, è una scelta se vado a ritroso di 3 o 4 anni aveva fatto anche il già Assessore Lingiardi, non per l’ultima fascia, ma aveva aumentato le prime, perché comunque avevi aumentato la fascia minima, e l’ha portata a 132 Euro. L’aveva aumentata solo alla fascia debole.

Il perché della mia scelta, indubbiamente concordata con la coordinatrice, perché voi sapete che se il tecnico, parliamo di tecnici, non è d’accordo, la cosa non va avanti. Il tecnico era d’accordo… se tu sai se non era d’accordo dimmelo, vedo che fai delle facce…

Presidente

Sì, per cortesia non parlate fra di voi perché se no…

Assessore Zoccoli

Sì, va bene. Per cui questa fascia, che era già a 578 Euro, ho fatto prima di decidere un’indagine conoscitiva su tutta la Provincia e siamo l’asilo di nido più caro di tutta la Provincia. Ho qui una piccola statistica nazionale, Lecco è il più caro in assoluto, parlo di capoluoghi di Provincia ovviamente, la tariffa è la tariffa più alta d’Italia, parlo di asili comunali, 572 Euro, noi siamo ancora più cari di Lecco. Ora, rispetto a Bergamo siamo a più 12%, rispetto a Vigevano siamo a più 40%, questo solo in Lombardia. Vi dico che ci sono città come Roma con una tariffa di 146 Euro e Chieti di 162 Euro. Però perché non ho voluto ulteriormente, indipendentemente dal parallelismo con le altre tariffe italiane? Perché nel giugno la Regione Lombardia ha stanziato un voucher per gli asili nido privati che arriva a fino a 300 Euro al mese per 11 mesi, probabilmente non hanno contato agosto, per

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cui questa opportunità; è vero, ci sono stati dei bambini in lista d’attesa, è vero, ma tutte queste famiglie hanno ricevuto una lettera proprio per informarli su questa grossa opportunità, che è più agevole sicuramente dell’asilo nostro comunale e sono stati informati per iscriversi e per fare domanda e per ricevere questo voucher e spenderlo poi negli asili nido.

Poi le dirò, anche per un fattore psicologico, con l’aumento del 2,4% all’ultima fascia, noi avremmo passato di gran lunga i 600 Euro al mese. Come dire, l’asilo nido del Comune è molto più caro di tutti gli altri, il servizio va salvaguardato sicuramente, però è un dato reale, è molto più caro degli altri, e passa i 600 Euro al mese. La fascia alta sono 20.000 Euro l’anno come I.S.E., indagine socioeconomica. Se sono ricchi quelli che hanno un reddito di 20.000 Euro, vedete un po’ voi. Per cui la scelta è stata fatta proprio perché c’era un’altra opportunità che dava ancora più agevolazioni alle famiglie, perché il rispetto delle politiche familiari sicuramente sarà messo come primo punto. Questa è diciamo la motivazione del secondo punto e arrivo al terzo.

Il terzo, come dire, ripeto quello che ho detto prima, il nuovo priore quando entra in convento valuta, osserva e solo poi decide, ma il primo giorno non cambia niente, però dopo c’è il secondo. Per cui, le garanzie di un servizio eccellente, ho incontrato proprio giovedì tutte le operatrici, di un servizio eccellente, di un progetto educativo valido e di spessore e di strutture sicuramente accoglienti, accoglienti anche per le famiglie, addirittura ci sono dei salottini per le mamme, le conoscerete queste strutture, sicuramente ci sarà una grande attenzione, ripeto, per le politiche familiari e un grande rispetto per una professionalità alta e qualitativamente ottima.

Presidente

Grazie. Consigliere Bussini ha chiesto di parlare, prego, ha 5 minuti per dichiararsi soddisfatta o meno.

Consigliera Bussini

Sì, direi che sono molto soddisfatta del fatto che ho presentato questa interpellanza, perché ha chiarito alcune posizioni che si sentivano in giro per la città, l’interpellanza non è a nome di Simona Bussini, ma è a nome di mamme preoccupate. Mamme preoccupate perché hanno fatto domanda per un nido comunale, perché sanno della grande professionalità che trovano nel nido comunale e si sono sentite invece dire di spostarsi in nidi privati, da questa Amministrazione, per una scelta politica, ha detto l’Assessore per una scelta politica, è arrivata comunicazione a queste famiglie di pubblicità per spostare i figli nei nidi privati. E questa è una scelta che le famiglie finalmente sapranno da dove arriva.

Perché quando si parla di un servizio, di quanto costa un servizio, il costo non va mai slegato dalla qualità del servizio proposto. Io penso che le famiglie siano molto informate e hanno ben presente quale è la proposta dei nidi presenti sul territorio di Treviglio, e se una famiglia trevigliese si rivolge al nido comunale e sa che il nido comunale ha anche un certo costo, rispetto ai nidi privati che magari costano meno e hanno anche voucher, le famiglie penso che si siano abbastanza

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informate su queste cose quando devono affidare i propri piccoli, se lo fanno è perché lì, nonostante il costo che Lei dice così elevato, trovano una grandissima professionalità.

Quindi io, sentite queste mamme che erano molto preoccupate, nel senso che non hanno trovato soddisfazione della loro richiesta, si sono dovute loro malgrado, nonostante il voucher della Regione Lombardia, rivolgersi ad altri nidi. Quindi sono contenta di avere fatto questa interpellanza, naturalmente prendiamo atto delle scelte politiche che questa m ha compiuto in tre mesi, comunque scelte politiche le ha fatte, e quindi poteva fare anche altri tipi di scelte, come ha fatto una poteva farne un’altra, non è stata fatta, è stato percorso un altro tipo di strada; prendiamo atto e penso che i cittadini verranno informati e presenteremo credo in seguito una mozione anche per chiarire cose penso imprecise, inesatte che sono state comunque riferite dall’Assessore. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliera. Consigliere Lingiardi, ho visto che ha chiesto la parola, ma non c’è dibattito in sede di interrogazione. O è per fatto personale, ma non mi pare ci siano state offese…

(interventi fuori microfono)

Consigliere Lingiardi brevemente però. Prego.

Consigliere Lingiardi

Proprio due secondi per chiarire le cose. L’impegno ad un lavoro che fa il tecnico viene dato per essere poi valutato correttamente in Giunta, tanto è vero che qui c’è scritto nella elaborazione proposte di assetto del servizio, scelte in parte effettuate e in parte rinviate a fine agosto, quando io effettivamente non c’ero più. Oltretutto è stato fatto a maggio questo lavoro…

(intervento fuori microfono)

Comunque i lavori si fanno fare, poi le decisioni le prende la Giunta, come le avete prese voi e questa è una cosa. Quindi diciamo le cose come stanno. Avremmo potuto anche rifiutare di andare in un senso di chiusura, anzi sicuramente…

perché l’abbiamo anche l’anno scorso, quindi l’avremmo fatto anche quest’anno.

La seconda cosa, le valutazioni fa bene a farle giustamente, gli importi, fascia massima, fascia minima, ma le deve confrontare con l’I.S.E.E., cioè coi famosi 20.000 Euro di cui diceva, che non è il reddito, perché lo si deve moltiplicare in inversione, cioè il reddito diviso il numero dei… che poi non è il numero dei componenti il nucleo famigliare, ma è un indicatore diverso, tanto è vero che si chiama indicatore socio economico equivalente proprio per questo, quindi il reddito non è 20.000 Euro, è qualcosa di più. Se sono 5 persone credo che sia 3 e qualcosa il moltiplicatore, quindi diventa 20 per 3 e qualcosa. Volevo solo dire questo.

L’altra cosa dell’aumento della base di fatto nel 2008 da zero a cento, a parte che è stato discusso nel comitato di gestione e quindi dei genitori, perché noi abbiamo e ce l’ha anche Lei sicuramente, dovrà portare anche tutte queste proposte al comitato di gestione. È stato deciso con loro, deliberato, portato anche in

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Consiglio. Grazie. La ringrazio per l’opportunità in una interrogazione di aver parlato. Grazie.

Presidente Grazie.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 30 settembre 2011

Punto n. 2)

MOZIONE GRUPPO CONSILIARE PD SU PUBBLICITÀ SITUAZIONE REDDITUALE E PATRIMONIALE DEGLI AMMINISTRATORI E DEI MEMBRI DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE E PARTECIPATE NOMINATE DAL COMUNE DI TREVIGLIO –

Presidente

Procediamo col punto n. 8 all’ordine del giorno avente oggetto: Mozione gruppo consiliare PD su pubblicità situazione reddituale e patrimoniale degli amministratori e dei membri delle società controllate e partecipate nominate dal Comune di Treviglio. Per i presentatori illustra il provvedimento?... La proposta di provvedimento… La Consigliera Borghi prego.

Consigliera Borghi

Viene da lontano questa proposta, nel senso che l’ho fatta appena vi siete insediati, perché è tradizione, è stata tradizione con i due mandati di Minuti, quella di rendere pubblici i redditi e la situazione patrimoniale forse no, ma i redditi dei Consiglieri; non ricordo nel mandato Zordan, ma col nostro mandato abbiamo fatto, attraverso un ordine del giorno, votato in Consiglio Comunale, una delibera che appunto impegnava i Consiglieri e anche gli Amministratori, questo non era nel codice etico, nelle norme delle società controllate o codice etico, sì… Alcuni Consiglieri, ritenendo la delibera del Consiglio Comunale bypassabile, l’hanno bypassata, ma la stragrande maggioranza dei Consiglieri, anche di Minoranza, hanno sempre rispettato questo indirizzo del Consiglio Comunale.

Con questa mozione, che siamo stati un po’ costretti a presentare, perché io ho scritto al Presidente del Consiglio, credo a luglio, dicendo cortesemente metti questo punto all’ordine del giorno, ne parliamo nella Capigruppo prima di arrivare in Consiglio Comunale. Non è stato messo né all’ordine del giorno della Capigruppo di fine luglio, né all’ordine del giorno dell’ultima Capigruppo che abbiamo fatto. Quindi abbiamo dovuto presentare un ordine del giorno, anzi una mozione al Consiglio Comunale. Io credo che, se l’avete letta, ci sia poco da spiegare, perché credo che lo stesso nostro Statuto ci richiami ai valori di responsabilità individuale e sociale, quindi come eletti dai cittadini dobbiamo anche essere disponibili a un controllo da parte dei cittadini, ritenendo che questi valori che il nostro Statuto sottolinea vadano tradotti, come scriviamo qui, in prassi virtuose, in prassi quindi, in comportamenti operativi, considerato il momento di grave crisi non solo economica, ma anche dell’etica della politica e credo che non ci sia bisogno di dire altro perché sappiamo quale è la situazione di parecchi politici e quindi conosciamo che esiste questo tipo di problematica; vista la legge 441 5 luglio ’82 che già prevedeva, pur escludendo i Comuni al di sotto di 50.000 abitanti, disposizioni per la trasparenza e la pubblicità della situazione patrimoniale di titolari di cariche elettive e cariche direttive di alcuni enti, e questa

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legge ha dato modo anche a chi non era obbligato a farlo, quindi a Comuni con abitanti al di sotto dei 30.000, uno per tutti il Comune di Gandino che è nelle nostre valli, di fare un miniregolamento per imporre questa pubblicità e questa trasparenza delle situazioni patrimoniali ai Consiglieri Comunali, a chi è stato eletto nelle cariche elettive.

Il Sindaco, mi spiace che non ci sia, mi aveva risposto che capiva ma non avrebbe assolutamente voluto avere da questo punto di vista un carico regolamentare, così ha scritto in una mail, senza specificare. Quindi la nostra richiesta è di impegnare a fare predisporre questo Regolamento, oppure impegnare a trovare soluzioni alternative, se non va bene il Regolamento, ne ho allegati alcuni esempi proprio per capire che da lì si può partire molto facilmente e fare un Regolamento magari molto più semplice di quelli allegati, quindi fare predisporre tempestivamente dalla struttura tecnica una proposta di Regolamento per la pubblicità della situazione patrimoniale dei Consiglieri, degli Amministratori e dei titolari di cariche direttive elettive, sottoporre alla conferenza dei Capigruppo il Regolamento citato perché venga valutato e portato in Consiglio Comunale. Fatto questo iter, arrivare appunto alla delibera in Consiglio Comunale.

Nel punto C diciamo chiaramente che non siamo affezionati al Regolamento, ci pare che parlare di Regolamento sia attenerci a delle disposizioni di legge che va bene che dicono sono i Comuni oltre i 30.000 abitanti, ma noi siamo 29.000 e rotti, quindi saremmo obbligati… ah scusate, 50.000, sì… scusate sbaglio, avevo confuso con un’altra cosa e comunque siamo disposti a trovare strade alternative che sono quelle della mozione, che sono quelle di un indirizzo del Consiglio Comunale come avevamo fatto nella precedente Amministrazione. Io credo che tutti noi dovremmo dare il buon esempio e volerla fortissimamente questa cosa; io sono anni e anni e con me il Consigliere Minuti, perché anche in Provincia abbiamo sempre presentato la nostra… in Provincia la situazione patrimoniale, oltre che reddituale e quindi noi crediamo che sia per rispetto di noi stessi, delle nostre dignità e per etica politica che dobbiamo assumere questa decisione.

Grazie.

Presidente

Grazie. Dichiaro aperta la discussione, invito i Consiglieri a iscriversi. Ha chiesto la parola il Vice Sindaco, prego.

Vice Sindaco Imeri

In merito a quanto citava la Consigliera Borghi sulla posizione del Sindaco, confermiamo questa posizione, nel senso che la struttura del Comune di Treviglio è già fin troppo appesantita a nostro avviso da Regolamenti che poi nella maggior parte dei casi sono spesso di difficile argomentazione e di difficile applicazione, quindi se questo carico deve aumentare lo confermiamo come un possibile ostacolo. Ma soprattutto ritengo e riteniamo che la trasparenza richiamata dallo Statuto comunale non sia da ricercare, a nostro avviso, nel patrimonio o mei redditi di chi amministra o dei Consiglieri; mi viene francamente difficile capire quale è poi il salto tra essere trasparenti e dichiarare il proprio reddito, fermo restando che la situazione in essere, cioè quella della facoltà di ognuno di aderire

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o meno a questa iniziativa, è auspicabilissima, è assolutamente riconfermata, quindi non vedo questo problema.

Sulla trasparenza, pensiamo che sia necessario farla magari in altro modo, quindi pubblicando tutte le consulenze, tutti gli incarichi, tutto quello che effettivamente della macchina comunale, della macchina amministrativa va a coinvolgere direttamente i cittadini, quindi tutti quelli che sono i costi che sono a carico della comunità, mentre per quanto riguarda la situazione di chi amministra, dei Consiglieri, Maggioranza o Minoranza è indifferente, penso che non abbia molto a che vedere con la trasparenza di una realtà come quella di Treviglio. Quindi da parte nostra come Giunta, anche se poi ovviamente è una considerazione che facciamo, rimango e rimaniamo dell’dea che la situazione in essere, quindi quella della facoltà e della volontà, sia la migliore senza andare a imporre Regolamenti o ulteriori pratiche amministrative in seno all’organizzazione dell’Amministrazione.

Presidente

Grazie. Sì, Consigliera si prenoti però… è iscritto a parlare il Consigliere Melli, prego.

Consigliere Melli

Grazie Presidente. Quindi sulla base dell’indirizzo di Giunta, il gruppo consiliare PdL – Lega Nord presenta una nuova mozione che vado a leggere.

Il gruppo consiliare del PdL e della Lega Nord,

- preso atto della volontà di alcuni Consiglieri Comunali e amministratori pubblici di pubblicare la propria dichiarazione dei redditi,

- preso atto che la normativa vigente impone l’obbligo di comunicazione e pubblicazione per i Comuni con più di 50.000 abitanti,

- preso atto che è inutile e capzioso appesantire la macchina amministrativa di un ulteriore Regolamento,

il Consiglio impegna il Sindaco affinché predisponga, se non già esistente, idonea strumentazione che consenta ai Consiglieri Comunali e agli amministratori pubblici che lo desiderano, di poter rendere pubblica la propria dichiarazione dei redditi nel rispetto del pluralismo democratico che contraddistingue l’operato di questa Amministrazione.

A firma di tutti i Consiglieri PdL e Lega Nord. Grazie.

Presidente

Consigliere Melli vuole darmi copia del suo ordine del giorno, che poi lo distribuiamo? È iscritta a parlare la Consigliera Ciocca, prego.

Consigliera Ciocca

Prima una domanda al Vice Sindaco, quali sarebbero i Regolamenti di difficile poi attuazione che già impegnano pesantemente la struttura comunale? Poi intervengo.

Presidente

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Vi sono altri interventi nel dibattito? Consigliere Minuti prego.

Consigliere Minuti

Condivido nella lettera e nel contenuto la mozione presentata dalla Consigliera Borghi, che è un atto di responsabilità, di civiltà, di trasparenza e di buona prassi politica. Propone una evoluzione rispetto alla semplice presentazione dei redditi dei Consiglieri, che è il limite inferiore cui si ancora la mozione della Lega e del PdL che io non condivido, perché propone di più la Consigliera Borghi, la dichiarazione reddituale e patrimoniale. Perché voi sapete che conta il reddito, conta il patrimonio. Quelli che pagano meno imposte sono di solito i più ricchi.

Infatti le misure che proponeva il Governo per risolvere la crisi… risolvere… per concorrere a risanare il debito pubblico era di colpire i grandi redditi, ma sono 250 in Italia, e siamo in 60 milioni, possibile che tutti gli altri sono poveri? È che i redditi appartengono alle immobiliari, alle società e così via e comunque c’è quella solita poca trasparenza che c’è nel nostro rapporto atavico tra cittadino e fisco.

In più, la Consigliera Borghi però introduce, ma con molta disponibilità e umiltà, dice: sono disposta però questa cosa anche a non insistervi e cioè che vi sia una norma che disciplini, perché fissare un criterio volontaristico poi metà lo fanno e metà lo fanno in un anno, l’anno dopo lo fa un terzo e poi non lo fa nessuno e così via. È bene che ci sia una norma, non un Regolamento per l’amor di Dio, perché di Regolamenti ce ne sono troppi, bisognerebbe revocare tutti i Regolamenti e metterne uno solo che il Regolamento del buonsenso.

Però siccome c’è in corso la revisione dello Statuto, che si mettano tre parole, tre parole dove si dice: annualmente si presentano le dichiarazioni reddituali e patrimoniali da parte degli amministratori. Le si manda all’Antonella e non è un grande carico! Se fossimo in cento e se dovesse fare poi la pubblicazione…

insomma non è un grande onere gestionale mi pare, però io presenterò la mia lunedì, la mia dichiarazione reddituale e patrimoniale, per dare l’esempio.

Aggiungo un’altra cosa, è un progresso già questa proposta di proporre la dichiarazione reddituale ma anche patrimoniale, però mi ricordo di averlo proposto in un'altra sede ma poi non camminò la proposta, che siccome nella geografia dell’Amministrazione oggi gli amministratori sono spesso relegati a funzioni meno dirompenti, meno importanti, anche meno routinarie se si vuole rispetto ad altri organi dell’Amministrazione, cito il Segretario, c’era il Direttore Generale, meno male che non c’è più, i dirigenti e così via, a me piaceva che questo obbligo fosse esteso al Sindaco, agli Assessori, ai Consiglieri, al Segretario e ai dirigenti. Ecco allora il disegno era completo.

(intervento fuori microfono)

Mi è sfuggito e apprezzo ancora di più la cosa, quindi il mio apprezzamento si tradurrà, senza che intervenga un’altra volta, in un voto favorevole alla mozione Borghi e in un voto contrario alla mozione firmata da tutti i Consiglieri della Maggioranza.

Presidente

Grazie. Nessun altro vuole intervenire nel dibattito? Diamo la parola… Consigliera Ciocca… la parola al Vice Sindaco.

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Vice Sindaco

Sì, sottolineo quello che ha detto il Consigliere Minuti, ci sono troppi Regolamenti e troppi di difficile attuazione, esempi… potrò entrare nel concreto, io ne faccio uno perché lo conosco bene, quello dell’utilizzo impianti sportivi tanto per dirvi a Bergamo. Se noi applicassimo alla lettera tutti i punti di quel Regolamento lì, sia per chi deve gestirli, Ufficio Sport, ecc., è un esempio, è chiaro che moltiplicato per tutti i Regolamenti e tutte le convenzioni in essere, poi qui ognuno può dire la sua. Per noi è un punto di debolezza.

Presidente

Grazie. Consigliera Ciocca prego.

Consigliera Ciocca

Caro Vice Sindaco Imeri, glielo devo proprio dire, qui avevamo il ragionamento, ma lo fa sempre Minuti questo discorso della regolamentazione che è eccessiva, ma Lei ha usato uno slogan, quello dei Regolamenti di difficile attuazione, quando ne ha citato uno solo, quello in cui è inciampato essendo una figura nota dell’ambiente sportivo e non me ne sa citare un altro, perché non ci sono e in ogni caso i Regolamenti non nascono per gli uzzoli sadomaso di una Amministrazione, ma perché dove ci sono le regole ci sono diritti e doveri chiariti. Poi alcuni possono essere farraginosi, possono essere anche migliorati, ma da qui a teorizzare la deregolamentazione ce ne passa. In ogni caso prendo atto che gli slogan passano, ma sono parole perché sotto non c’è niente.

Punto 2. Io credo che sia da incosciente dire no a questa mozione, siamo in un momento in cui l’opinione pubblica, in parte molto a ragione e in parte a torto perché generalizza, ha una visione e una considerazione della classe politica tutti, che credo che sia ai minimi storici. Questo atto di chiarire quale è la situazione reddituale e patrimoniale degli amministratori pubblici è un atto dovuto. Ho sentito dire che la trasparenza non è da ricercare nei redditi e nei patrimoni, che la vera trasparenza è mettere tutto sul sito; ma fratelli!, ci avete guardato al sito?

L’abbiamo fatto noi, c’è su tutto, fino al 2006 sul sito c’erano solo gli atti a cui l’Amministrazione pubblica era tenuta da norme precise, non c’erano i redditi degli amministratori pubblici, non c’erano le delibere, non c’erano i verbali del Consiglio, non c’era niente. O meglio, c’erano solo ripeto quelle cose che l’Ufficio Segreteria, l’Ufficio Patrimonio, l’Ufficio del secondo piano è tenuto a fare. Quindi venirci a dire adesso che la trasparenza è quella lì quando c’è già, casomai vi dico una cosa, il sito è fermo da mesi, forse perché prima c’era qualcuno che non facendo solo funzioni politiche ma anche tecniche, ci pensava. Mi pare che siamo un po’ in ritardo sull’informazione ai cittadini, sarà bene implementare questa possibilità.

Torno al discorso fondamentale. Quando io leggo nella mozione del PdL-Lega, il Consiglio … perché predisponga idonea strumentazione, presumo che sia un foglio, che consenta ai Consiglieri Comunali, gli amministratori pubblici che lo desiderano… non so, a me viene da ridere a leggere: che lo desiderano… di poter rendere pubblica la propria dichiarazione, nel rispetto del pluralismo democratico.

Ma cioè io violento la democrazia perché dico agli amministratori pubblici, alla

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gente che lo vuol sapere, perché ha il potere di controllo, di chi sei, che cosa fai, quale è il tuo reddito, quali sono e quale è il patrimonio che hai, non credo che ci sia nessuna norma che lo vieti, ma scrivere che bisogna rispettare il pluralismo democratico mi sembra un gioco di parole che non vuole dire niente, perché nel campo dell’etica, della trasparenza, non c’è pluralismo, ci sono intendimenti; certo possono essere vincolanti o non vincolanti. Io, come l’Amministrazione precedente ha fatto, ritengo che sia doveroso farli presente ai cittadini; personalmente, svolgendo le funzioni di rapporti con la stampa, ho sempre trasmesso ai giornali che l’hanno regolarmente pubblicato, l’elenco… allora facevamo solo la situazione reddituale e, come succede quando non arriva la temperatura, perché una volta le comunicazioni erano così veloci, ogni tanto c’era: non pervenuto. Ma era raro.

C’erano gli habitué fissi, e ce n’erano un paio di variabili, ma su tutta la gente che è seduta qua in Consiglio Comunale e di lì in Giunta, i buchi, quando sono stati dati, sono stati tre. Tre.

Allora se c’era questa sensibilità già prima, non si capisce perché non li si possa richiedere anche adesso. Io, siccome sono una minutologa, perché il compagno Minuti lo conosco da tempo, ricordo quando lui ha fatto questo ragionamento e diceva: non è sufficiente chiedere la situazione reddituale, come era l’ordine del giorno che era stato votato da questo Consiglio Comunale, ma ci vuole anche quella patrimoniale, come si fa in Provincia, Provincia di Bergamo, Bergen! Mi ricordo esattamente questo. Il resto l’ho aggiunto dopo. Comunque mi sembra che anche senza andare sulla strada del Regolamento, perché ha ragione lui, in questo condivido, basta che si dica chiaro e tondo: i Consiglieri Comunali, gli Assessori e il Sindaco, come fatto nella precedente gestione fra l’altro, si impegnano a presentare entro ics… il 30 settembre mi pare che fosse per noi, la dichiarazione reddituale e patrimoniale. Punto, fine dei Regolamenti. Fine. Più semplice di così si muore. Ripeto, non fate l’errore in questo momento di dire no a una proposta di questo genere. Io ve lo consiglio da amica, avversaria ma amica, non fatelo. È una veramente mancanza di correttezza nei confronti dei nostri amministrati. Soprattutto in questo momento, a maggior ragione in questo momento. E vi faccio notare che noi queste scelte le abbiamo fatte, c’è anche nel codice etico di chi era nominato nelle società partecipate, da mò, ma è una tradizione per il Comune ti Treviglio ancora precedente. Ho capito che si può essere anticapitalisti, come si diceva qualcuno, ma non perché si è medioevali, perché magari si va più avanti. Grazie.

Presidente

Grazie. È iscritto a parlare il Consigliere Lingiardi, ne ha facoltà.

Consigliere Lingiardi

Grazie Presidente. Ho sentito parlare il Consigliere Minuti, col quale io concordo assolutamente, diceva: io lunedì consegno la mia situazione patrimoniale. Perfetto, ha ragione, mi viene in mente, ma lo faccio anche io, lo voglio fare, perché sinceramente non ho assolutamente problemi. Poi mi dico, ma lo devo fare come?

L’autocertificazione… vado in banca, chiedo l’estratto conto, poi la macchina la metto dentro… non la metto dentro… adesso un po’ per ridere, ma evidentemente un Regolamento che poi potrebbe essere anche un Regolamento veramente semplice, può dare poche disposizioni e dire: oltre alla dichiarazione dei redditi

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anche cosa e come mettere dentro. Si mette dentro l’assicurazione che ho a latere, l’assicurazione sulla vita? Metto dentro le macchine, quante macchine ho?

Ecco, è chiaro che il Regolamento, non lo sto dicendo a te, ma perché me la proponevo anche io la questione, serve a uniformare, cioè tu hai consegnato qualcosa, io consegno qualcosa d’altro, le due cose non sono comparabili o perlomeno qualcuno mette dentro alcune cose e qualcun altro no.

Ecco, io credo che il discorso del Regolamento potrebbe essere superato in un Regolamento semplice, magari a volte ci sono stati Regolamenti complicati, vediamo, vediamo se si riesce a fare un Regolamento semplice, lineare, tranquillo.

Tre cose messe in fila per poterlo fare. Io rimango disposto ancora sia a consegnare lunedì la mia certificazione dei redditi e anche il mio patrimonio.

Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. È iscritta a parlare la Consigliera Borghi, prego.

Consigliera Borghi

Per ringraziare il Consigliere Minuti e dire che una strada alternativa è proprio quella che lui suggerisce. Se poi arriverà il Regolamento, saremo più contenti perché appunto uniformeremo i comportamenti di queste buone prassi. Per cui io sarei anche per aggiungere al punto c): a trovare strade alternative per raggiungere il risultato qualora sussistesse il timore di un carico regolamentare.

Una strada è quella di aggiungere due righe con questo obbligo nel testo dello Statuto.

Per quanto riguarda i Regolamenti e le regole, stabiliscono l’uguaglianza tra i cittadini Vice Sindaco, perché senza regole ci può essere prevaricazione dei diritti degli uni o degli altri. Le faccio solo qualche esempio. Allora quando ci siamo insediati, non c’era il Dott. Cervadoro ma c’era il Dott. Pelizzari, che ci ha subito fatto presente che il Bilancio non poteva essere semplificato perché c’era un Regolamento di contabilità vecchio di non so quanti anni e i Revisori continuavano a segnalare da anni nelle loro relazioni che il Regolamento di contabilità andava aggiornato.

Ma veniamo a cose più semplici. Quando hanno tagliato alcuni castagni nel bosco del castagno, che ho telefonato per dire ai nostri tecnici di intervenire, hanno detto: non possiamo fare nulla, manca il Regolamento del verde. Cosa che poi abbiamo provveduto a fare. Ma una cosa semplicissima, gli orti. Ognuno ha fatto quello che voleva negli orti, tanto è vero che adesso abbiamo rimesso a nuovo tutto, abbiamo messo a tutti la casetta per gli attrezzi, abbiamo dato un minimo di Regolamento: si può fare questo ma non quello, perché è un’area comunale, è un’area quindi che deve essere condotta in modo omogeneo dalle 50 persone che.

Questo per fare solo degli esempi.

Secondo noi è importante che le regole, non quelle bizantine, non quelle mal scritte, se ce ne sono di mal scritte o di complesse, o meglio di complicate, perché talvolta la materia è complessa e le regole sono complicate, siamo d’accordo nel semplificarle, però se la regola non è un faro, secondo me c’è proprio il rischio di

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non rispettare quello che è il principio dell’uguaglianza di tutti i cittadini nei confronti dell’Amministrazione che governa la città. Grazie.

Presidente

Grazie. È iscritto a parlare il Consigliere Fumagalli, ne ha facoltà.

Consigliere Fumagalli

Grazie Presidente e buona sera a tutti. È un po’ come la piazza, la piazza vi piace aperta, e quindi si alzano i toni e si parla di linearità, onestà, correttezza; i redditi li volete proporre e si parla di correttezza. La correttezza è quando, io parlo di me, chiaramente escludo i miei amici di partito, mi alzo al mattino e quando effettivamente so come mi comporterò durante la giornata di insegnamento che ho dato a mio figlio, come mi comporto con le persone che vengono da me e investono i loro risparmi, i loro sacrifici e cerco di non fargli perdere questi risparmi, questo sudore e questo sacrifico. E questa è la correttezza secondo me.

La correttezza di comportarsi bene e essere leali ed essere leali in Maggioranza come lo sono stato. Più volte il Sindaco Ariella me l’ha confermato, anche l’Assessore Ciocca. Correttezza è non solo portare una camicia bianca ed averla pulita, ma essere tranquilli per come la si porta.

Tentare con la filosofia di fare diventare un problema morale il fatto che io pubblichi i miei redditi o le sostanze delle mie immobiliari e qua mi riferisco al Sindaco Minuti, poi come faccio, pubblico anche la situazioni debitorie delle immobiliari? Ci sono momenti così delicati e particolari del mercato, delicatissimo, dove nel momento in cui certe situazioni vanno sulla piazza, possono creare anche dei problemi in questo momento, perché il momento è davvero difficile. Sapere che quell’immobiliare magari è patrimonializzata ma non ha liquidità, perché giustamente il Consigliere Lingiardi dice: che cosa ci metto dentro quando lo distribuisco? Certo, allora io faccio vedere che ho un conto corrente buono, ho un buon reddito, ho tanti immobili e poi effettivamente può succedere qualcosa d’altro.

Partiamo da due logiche diverse, il dipendente, o il pensionato, che ha un suo reddito, una facilità nell’esporre tutto quello che ha e l’imprenditore che probabilmente in questo momento è in un momento, come avete detto voi e stiamo riconoscendo tutti, molto delicato e forte, probabilmente in questo momento ha bisogno di gestire in modo oculato tutte quelle poche risorse che sono rimaste.

Quindi la correttezza sul fatto di proporre o meno una cosa del genere, non mi sento parte in causa, assolutamente. Il fatto di capire cosa mettere dentro, per l’amor di Dio, ho spiegato i motivi, la questione invece può essere anche un’altra legata alla logica della politica, l’operaio che si preoccupa di quanto guadagna il suo amministratore delegato invece della sua capacità di gestire il bene affinché l’azienda non affondi, è l’operaio che alla fine assieme all’amministratore delegata fonda un percorso forse logico, l’operaio che si preoccupa di cosa guadagna l’amministratore delegato e lui magari se ne frega dell’azienda, automaticamente manderà a catafascio tutto. È proprio un percorso, è proprio un percorso mentale probabilmente non dettato dal desiderio di pubblicare o meno i redditi, ma dal fatto di avere una concezione mentale di come gestire i percorsi della nostra vita, niente altro.

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Quindi il fatto che soprattutto 50.000 abitanti sono diversi da 30.000 e se ci sia attiene al fatto di non pubblicare i redditi non ci deve sentire cittadini di serie B, la Pinuccia, Mangano, non sono stati eletti dai cittadini perché hanno i loro redditi o qualcosa d’altro, assolutamente, cosa c’entra? Non c’entra niente, sono dei Consiglieri, ma fanno parte del PdL, Daniela, scusami eh! Cioè chi è stato votato è stato votato non per i suoi redditi o per la sua attività, ma per la capacità che può condurre a livello politico. Probabilmente se tutti si sono così lamentati che negli ultimi 25 anni Treviglio si è trasformata in modo negativo, è perché ci siamo fermati a queste situazioni, senza preoccuparci di lavorare.

Invece saranno i cittadini fra 5 anni, decidendo di rieleggerci o meno, capire se era così importante dichiarare i redditi o dimostrare che sei capace di governare! È questo l’unico fatto, in supporto all’emendamento che ha portato il PdL. Poi una parola in più o una parola in meno, costruite tutti i castelli che per l’amor di Dio, vi è il diritto che dovete fare e costruire, ma il concetto di base è: 30.000 abitanti non sono 50.000, non c’è l’obbligo e la storia finisce. Grazie.

Presidente

Nessun altro è iscritto? Procediamo nella votazione ai sensi dell’art. 57, per cui faremo dichiarazione di voto e la votazione sul testo presentato da PdL e Lega e poi la dichiarazione di voto e la votazione sulla mozione del PD.

(intervento fuori microfono)

Perché lo Statuto dice che si vota come l’emendamento e quindi prima l’emendamento e poi il testo originario. 56 e 57 del Regolamento. Sì, dice, il Consigliere può presentare su un punto all’ordine del giorno la sua mozione, che si vota ai sensi dell’art. 57 come l’emendamento. Mi rendo conto che non sembra molto logico, però è così e quindi… La Consigliera Borghi deve modificare il testo prima di passare alla dichiarazione di voto? Sì.

(intervento fuori microfono della Consigliera Borghi)

Quindi possiamo aggiungerlo anche direttamente, sì, prendiamo il testo originale…

aspetti, aspetti… la vuole ripetere Consigliera?

Abbiamo detto virgola, per esempio…

Intervento fuori microfono Consigliera Borghi

… quello di aggiungere due righe con questo obbligo nel testo…

(incomprensibile)…

Presidente

Bene, abbiamo emendato direttamente il testo proposto, quindi procediamo con dichiarazione di voto sull’ordine del giorno mozione presentata da PdL e Lega.

Per dichiarazione di voto è iscritto il Consigliere Minuti. Prego.

Consigliere Minuti

Prima di fare la dichiarazione di voto mi corre però l’obbligo di chiarire al Consigliere Fumagalli che né la lettera di quel che ho detto, né la mia intenzione era quella di costringere i Consiglieri a presentare le denunce delle società che

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posseggono, che partecipano ecc., non c’era niente di tutta quella roba lì. Io ho in mente il modello provinciale che per anni ho sottoscritto, diceva: posseggo tot azioni, oppure l’appartenenza di una società e la società è un’altra cosa, avrà anche altri soci, era molto più semplice, e comunque nessuno è obbligato, non è prevista una sanzione alla mancata presentazione, tant’è che il Provincia era previsto: mi rifiuto di presentare, firma e tanti saluti. Però è una norma deontologica.

Quello che però io vorrei dire, colleghi Consiglieri, meditate sul fatto che non vorrei fare l’eco alla Consigliera, perché io non sono un cioccologo… dire siccome la legge non lo prevede, ecco perché mi volete imporre un gravame che non mi propone la legge. Io voglio sottolineare questo aspetto, nel 1992, con una riforma dell’ordinamento degli Enti Locali, è stata riconosciuta ai Comuni l’autonomia regolamentare, l’autonomia statutaria e per cui molti Comuni hanno fatto al ciclostile, hanno stampato il Regolamento del Comune vicino, lo Statuto del Comune… qualche Comune si è dotato di originalissime normative sue proprie. Poi se queste normative, oltre che essere il frutto di burocrazie, erano anche il frutto di sensibilità per governare l’economia, per farla progredire, Fumagalli non travisiamo, negli ultimi 25 anni Treviglio è progredita, nonostante tutto e nonostante noi! Non parliamo male di Treviglio per l’amor di Dio, che il vostro Sindaco, che è anche il mio Sindaco, il nostro Sindaco ha improntato tutta la sua filosofia al parlare bene di Treviglio. Quindi siamo coerenti!

Dicevo, molti hanno applicato questa loro autonomia in positivo, soggiacendosi anche a qualche obbligo che la legge non ci impone. Mica è una roba così… è bello dire allora siccome noi siamo nella Maggioranza, allora (in dialetto)… ma le maggioranze si logorano, ma le maggioranze oggi ci sono e domani ce ne sono di diverse. Sono cambiate e cambieranno. L’importante è essere sempre direi in regola con i tempi e con sé stessi. Non a caso la Ciocca ci ha richiamato al rigore dei tempi, dobbiamo essere all’altezza dei tempi, all’altezza anche della nostra coscienza. Non è un problema così rilevante come lo stiamo citando, è un fatto semplicissimo, la copia della denuncia dei redditi e la --- si consegna all’Antonella e tanti saluti.

Un voto contrario alla mozione bis, che è un emendamento improprio, chel che lè, voto favorevole alla mozione Borghi emendata con quella formalità che riduce il carico regolamentare. Distinti saluti.

Presidente

Grazie Consigliere, è iscritta a parlare la Consigliera Ciocca per dichiarazione di voto. Prego.

Consigliere Ciocca

Mi ha preceduto il nume ispiratore sulla risposta che avrei dato anche io a Fumagalli, perché ho sempre dato atto della tua correttezza, non so se tu ti ricordi che ti sedevi al fianco di una specie di bomba rouge che della correttezza, diciamo, aveva una interpretazione molto particolare, quindi… nessun problema, l’educazione prima di tutto, il rispetto dell’altro prima di tutto, si può essere assolutamente chiari, netti, ai limiti della … non mi viene la parola… e pur tuttavia

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rispettare le regole che ci debbono essere tra persone adulte e civili, oltretutto investite di un mandato amministrativo.

Il problema è assolutamente di tipo deontologico, noi abbiamo avuto questa prassi attuata nel Comune di Treviglio, anche io non mi ricordo bene se con Zordan c’era o non c’era, probabilmente non c’era, però è una prassi degli amministratori di Treviglio. Tutte le volte che abbiamo pubblicato i redditi, quelli pubblicati, non è mai successo che nessuno facesse niente di particolare, quindi è un’informativa doverosa data ai cittadini, punto e basta. In Provincia è una prassi da tempo, ripeto, è una questione etica, non esiste un pluralismo democratico quando si tratta di rapporti corretti con i cittadini, oggi a maggior ragione questo si chiede alla politica, diamolo ai cittadini, punto. Grazie. Ovviamente voto a favore della mozione Borghi, e ritengo non votabile la mozione o l’emendamento presentato da PdL e Lega.

Presidente

Nessun altro per dichiarazione di voto? Consigliere Borghi prego.

Consigliera Borghi

Non replico al Consigliere Fumagalli perché l’hanno già fatto il Consigliere Minuti e la Consigliera Ciocca. Sicuramente ritengo che dobbiamo avere questo rispetto dei cittadini che ci hanno eletto, tutti noi credo facciamo il nostro dovere dalla mattina alla sera, siamo brave persone, dobbiamo consentire ai cittadini di conoscerci per quello che siamo e per quello che facciamo. Tra l’altro qui siedono il Presidente Pignatelli e l’Assessore Mangano, che hanno sempre presentato la dichiarazione dei redditi; persino la Dott.ssa Siliprandi, ma la Lega è cambiata, un po’ di anni fa questi erano i suoi cavalli di battaglia, ora da quando è al governo insomma i suoi cavalli di battaglia sono cambiati ed è contraria anche a queste cose qui che vanno proprio nella direzione di tutelare, quindi di avere regole deontologiche che possano chiarire alla popolazione chi siamo.

Io credo tra l’altro, sono completamente in disaccordo appunto sul fatto che i Regolamenti non servano, senza Regolamento si finisce per prevaricare, per danneggiare o favorire e questo non è accettabile per chi governa la cosa pubblica. Grazie.

Presidente

Grazie. Per dichiarazione di voto Consigliere Giussani, prego.

Consigliere Giussani

Grazie Presidente. Sì, sono d’accordo con la Borghi, la Lega è cambiata, è cambiata in meglio. Anche io presenterò la mia dichiarazione dei redditi e patrimoniale, però è un discorso di libertà. Se poi uno non lo vuole pubblicare, è libero di non pubblicarlo, i cittadini diranno quel signore ha qualcosa da nascondere, però da qua a imporre una regola che non esiste, perché è sopra i 50.000 abitanti, non mi sembra corretto, mi sembra togliere libertà e non è un discorso secondo noi di democrazia. Poi, Consigliera Borghi, che la Lega sia

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cambiata, sono d’accordo, ripeto, perché è migliorata. Il nostro voto sarà a favore dell’emendamento. Grazie.

Presidente

Nessun altro chiede la parola per dichiarazione di voto, pongo in votazione quindi la mozione presentata da PdL e Lega ai sensi dell’art. 56 comma 8 del Regolamento, procediamo col voto in forma palese e con sistema elettronico.

Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 9 voti a favore, 5 contrari, un astenuto, il Consiglio approva.

Hanno votato a favore i Consiglieri Melli, Risi, Fumagalli, Sghirlanzoni, Ciocca Alessandro, Ferri, Premoli, Giussani, Pignatelli. Contrari i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Bussini, Ciocca, Minuti. Astenuto il Consigliere Merisi.

Procediamo con le dichiarazioni di voto in ordine alla mozione del PD, prego i Capigruppo a iscriversi. Nessuno chiede la parola per dichiarazione di voto, pongo in votazione quindi la mozione… no, ma non è stata emendata… ah, come emendata da Lei, ma è stata fatta propria, per cui diciamo il testo del presentatore.

Pongo in votazione il punto n. 8 all’ordine del giorno avente oggetto: Mozione gruppo consiliare PD su pubblicità situazione reddituale e patrimoniale degli amministratori e dei membri delle società controllate e partecipate nominate dal Comune di Treviglio. Procediamo con votazione in forma palese con sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 5 voti a favore, 10 voti contrari, nessun astenuto, il Consiglio respinge.

Hanno votato a favore i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Bussini, Ciocca, Minuti.

Contrari i Consiglieri Melli, Risi, Fumagalli, Sghirlanzoni, Ciocca Alessandro, Ferri, Premoli, Giussani, Merisi, Pignatelli e nessun astenuto.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 30 settembre 2011

Punto n. 3)

ORDINE DEL GIORNO URGENTE SU MANOVRA FINANZIARIA – GRUPPO CONSILIARE PRESIDENTE -

Presidente

Passiamo al punto n. 9 all’ordine del giorno avente oggetto: Ordine del giorno urgente su manovra finanziaria – Gruppo consiliare PD. Per i presentatori illustra il provvedimento la Consigliera Bussini. Prego Consigliera.

Consigliera Bussini

Grazie Presidente. L’ordine del giorno riguarda la manovra finanziaria che è stata approvata e ha fatto prendere una posizione molto onesta, molto precisa da parte dei Comuni e dall’ANCI. Una breve cronistoria. Lo scorso 29 agosto è stata una giornata storica per l’ANCI Lombardia e invito i Consiglieri Comunali a leggere, perché penso che sia arrivata a tutti questo giornale, stamattina mi è arrivato in posta, in cui descrive bene la situazione e le proteste che sono nate a seguito di questa manovra finanziaria da parte dei Comuni.

Il 29 agosto oltre 2.000 Sindaci di grandi e di piccoli Comuni si sono radunati in piazza Milano per protestare contro i tagli della manovra e chiederne l’azzeramento. È stata una massiccia presenza bipartisan sia di Comuni amministrati dal Centrodestra, che Comuni amministrati dal Centrosinistra e lo slogan era: la risorsa dell’Italia siamo noi. I Comuni contestano la manovra del Governo perché, e riporto le parole di Attilio Fontana, allora Presidente dell’ANCI, perché si traduce in tagli indiscriminati, in riduzione dei servizi ai cittadini, e ne abbiamo già avuto un esempio prima, e nell’impossibilità di investire con danni immediati per le imprese che non avranno più la possibilità di svolgere del lavoro importante anche per rilanciare la nostra economia.

La risposta alla crisi economica e finanziaria è doverosa, obbligatoria e inderogabile, ma le modalità scelte dall’attuale Governo su come perseguire questo obiettivo sono molto discutibili e criticabili, anzi molto criticate non solo dai Comuni, ma anche da altre associazioni, di cui però non è oggetto la mozione. Il 14 settembre la Camera approva la manovra economica, il giorno seguente, il 15, è seguita un’altra protesta contro la manovra e contro queste disposizioni di legge, sempre promossa dall’ANCI, che ha visto molti Sindaci rimettere simbolicamente le deleghe all’anagrafe e stato civile al Prefetto. Anche qua Sindaci di Centrodestro e di Centrosinistra. Purtroppo la protesta ha anche provocato le dimissioni di Attilio Fontana dalla Presidente di ANCI Lombardia, carica che ha sempre ricoperto, riporto le parole riportate su questa rivista, Commissione serietà, autorevolezza, capacità di rappresentare tutti al di là delle singole appartenenze.

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Come mai si è dimesso Attilio Fontana dalla carica di Presidente dell’ANCI? A causa dell’obbligo impostogli dal suo partito di appartenenza, di non partecipare alle iniziative di protesta promosse proprio dall’ANCI, impedimento esteso a tutti i Sindaci della Lega. Un segnale a mio parere fortemente negativo per due motivi, perché per la prima volta è una imposizione di un partito che entra nella vita autonoma di una associazione come quella dell’ANCI e poi perché la volontà di egemonia di una Segreteria nazionale di un partito si contrappone all’autonomia degli eletti, come Sindaci in questo caso, partito Lega Nord che dice di essere il paladino dell’autonomia dei territori e degli Amministrazioni locali e invece pratica un forte centralismo, sia nelle scelte di governo che nella vita interna di partito. Ma questa è una vicenda della Lega Nord e la Lega Nord risponderà alla sua base.

Torniamo alla mozione, che il Consiglio Comunale di Treviglio ha da approvare questa sera. Attraverso questa mozione io credo che al Consiglio Comunale si offra un’occasione innanzitutto per rimarcare il fatto che i Comuni pagano in misura eccessiva e insostenibile questa manovra, e questo lo dobbiamo dire anche noi. E inoltre per difendere l’autonomia degli Enti Locali, sia dal punto di vista istituzionale che economico e questo è stato e sarà possibile grazie a un impegno largamente unitario dei Sindaci di tutte le Amministrazioni e degli organismi di direzione dell’ANCI.

Invito quindi i Consiglieri tutti a votare questa mozione per unire la nostra voce, del Sindaco, di supportare il Sindaco di Treviglio, quindi la nostra voce a quella degli altri Sindaci, che difendono il valore dell’autonomia dei Comuni e il ruolo che i Comuni hanno quali promotori dello sviluppo e baluardi della coesione sociale delle comunità locali. Volevo anche rendere noto al Consiglio Comunale che il 27 settembre il Consiglio Regionale Lombardia, dopo 5 ore di confronto sulla manovra, da questo dibattito, da questo confronto è emerso che di fatto la manovra taglierà il 77% dei fondi destinati al sociale. Faccio tanti auguri all’Assessore ai Servizi Sociali… Il fondo nazionale per la non autosufficienza infatti è stato azzerato e anche il fondo nazionale per le politiche sociali è stato decurtato. In tutto si passa da uno stanziamento di 110 milioni di Euro per il 2011 a poco più di 25 milioni di Euro per il 2012.

Presidente

Consigliere concluda…

Consigliera Bussini

Concludo dicendo che appunto chiedo una ampia coesione rispetto a questa mozione perché fra poco finirà la scusa che è colpa dell’Amministrazione precedente, è colpa della Borghi, è colpa dei Servizi Sociali gestiti dall’Amministrazione… ma bisognerà prendere anche che qualcuno si assuma invece responsabilità che non sono qua dentro. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliera. Dichiaro aperta la discussione. Vi ricordo che essa avverrà ai sensi dell’art. 70 comma 4, per cui dopo l’intervento della Giunta sarà ammesso un intervento per gruppo per non più di 5 minuti. La parola al Vice Sindaco.

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Vice Sindaco

Forse la precedo… se è stata la mia professoressa ci siamo… sono stato a Milano, siamo stati a Milano, su indicazione anche del Sindaco, non abbiamo niente da nascondere, non lo nascondiamo, era antecedente alla manovra, quindi aveva un senso esserci; penso però che, a parte che c’è un punto che francamente mi sembra un po’ più di una forzatura, invita tutte le Amministrazioni, c’è già l’ANCI che fa il suo dovere, penso che il Comune di Treviglio non possa assolutamente farsi…

(intervento fuori microfono)

Sì, va bene, però voglio dire mi sembra abbastanza strumentale. Per il resto è chiaro che il momento economico è difficile, è chiaro che i tagli non è che sono numeri buttati a caso, ci sono, allo stesso tempo è chiaro che probabilmente bisognerà cominciare a ragionare con quello che attualmente c’è.

Sulle adesioni alle iniziative sarà una libera scelta dell’Amministrazione, del Sindaco, aderire o meno, a seconda del fatto che queste iniziative non siano puramente di andare con una fascia a esserci, ma che portino poi a qualcosa di concreto, quindi penso che la mozione così come presentata sia un po’… però lasciamo poi al Consiglio Comunale… sia un po’ troppo articolata e entri un po’

troppo in dettagli che francamente, visto anche l’evolversi quotidiano, se non di ora in ora, della situazione, sia un po’ difficile. Sicuramente c’è l’attenzione, la sensibilità verso un problema che c’è, che non riguarda solo Treviglio e che ovviamente anche noi, come è stato ricordato, abbiamo appena insediati partecipato a questa iniziativa, manifestazione che si è svolta a Milano, nella convinzione che fosse precedente alla manovra e che potesse avere una sua incidenza. La manovra c'è, c’ stiamo attivando per poter sopperire già dal prossimo Bilancio, mentre per il momento l’attenzione è sul Bilancio attuale, che non è in questo caso coinvolto nella manovra, ma per il quale cerchiamo di assolutamente, come è stato detto anche ieri, il primo punto fondamentale è il rispetto del patto di stabilità. Quindi per tutto il resto poi ognuno è libero di dire la sua opinione. Quindi questa è la mia posizione e penso di aver preceduto per quanto riguarda quella domanda, l’ho già risposto.

Presidente

Grazie. Consigliera Ciocca è iscritta a parlare, prego.

Consigliera Ciocca

La mia domanda era esattamente questa, non volevo essere incorsa nell’invito a una cosa che è già stata fatta. Non so se confondo la realtà con il sogno o con la speranza, però mi pare di avere letto nelle parole del Vice Sindaco una disponibilità magari a rivedere alcuni passi della mozione ai fini di una approvazione comune. Ho capito bene o ho capito male? Visto che si è parlato di preoccupazione comune, di alcuni eccessi, tra l’io lo dico papale papale, come si chiama… la mozione di riferimento è quella che è stata approvata dal Comune di Bergamo, quindi non è una novità per nessuno, però siccome è molto significativo che ci sia un rapporto del Comune di Treviglio nella figura del suo massimo rappresentante con gli altri Sindaci che giustamente sono preoccupati per la tenuta

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dei loro conti, per il rispetto del patto, per le scelte a cui potrebbero essere costretti o diminuire… insomma l’ha ricordato anche Simona Bussini prima, la cosa è già in atto, i servizi o peggiorarne la qualità, oppure dover procedere a tassazioni, così si mettono le famose mani nelle tasche degli italiani che nessuno vuole mettere, poi a qualcuno toccherà di farlo, in questo contesto io credo che sia importante partecipare alle manifestazioni dell’ANCI o comunque fare presente a livello centrale il grave livello di difficoltà in cui i Comuni sono messi.

Se non ho capito male, a questo punto mi parrebbe il caso di proporre un discorso interno ai Capigruppo in modo che venga emendata e alleggerita laddove il Vice Sindaco ha indicato che è eccessiva, la mozione in funzione di un’approvazione unanime. Grazie.

Presidente

Nessun altro interviene nel dibattito? Consigliere Minuti, prego.

Consigliere Minuti

Io condivido il testo della mozione che è stata presentata, anche se ci tengo a dire che non condivido invece gli atteggiamenti sempre negativi, gli atteggiamenti astiosi, non solo quando si confrontano i due schieramenti più importanti della Maggioranza e dell’Opposizione al governo, ma quando in generale non solo quelli, ma anche nella società, nell’economia, volti poi a denigrare il paese, a demoralizzare la popolazione, a indurla a non consumare, a tenere atteggiamenti che sono quelli che danneggiano più di ogni altro l’economia. Io penso che noi siamo di fronte a una crisi difficile ma non drammatica, che dalla crisi usciremo, meno in fretta di quanto tutti vorremmo uscire, e che quindi dovremmo ragionare in termini positivi.

E poi per ricollegarmi al fatto e mi spiace che non c’è il Fumagalli, ala questione che dicevo prima, l’autonomia dei Comuni ecc., io ricordo proprio la storia dell’autonomia dei Comuni, quanto è stato difficile ottenerla, perché era prevista molto prima, la riforma è tardiva, quella del ’92 e poi la riforma invece della finanza è venuta anche dopo e poi si predicava sempre per chiedere, chiedere, chiedere di essere autonomi, le tasse le imponiamo noi quelle giuste, ci danno l’autonomia di imporle nella misura proporzionata ai bisogni della nostra comunità, però o per difficoltà per la valutazione di quale è la misura giusta, o per non dover perdere il consenso dei cittadini, perché se gli facciamo pagare qualcosa il consenso dei cittadini viene meno, ma lì siamo anche dei soggetti poco affidabili nel gestire l’autonomia.

Io ho apprezzato, magari uta contra, perché poi dopo il voto è quello che è, mi sono persino sbagliato ieri, ho apprezzato però nella variazione di Bilancio la coerenza alla ricerca del risparmio nella spesa; per esempio la riduzione del finanziamento, perché è stata sostituita una fonte di entrata onerosa con una fonte di entrata non onerosa; la fronte del ricorso al mercato al prestito è che c’è la ricaduta di interessi, no? È stata sostituita con una alienazione. È un atto di responsabilità, intanto sono differiti Daniela, non è che non ci sono, li paghi dopo.

In sostanza è stata fatta una scelta di non ricorrere al credito e questo per me è positivo ed è conseguente alla coerenza nell’assunzione di responsabilità per

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poter uscire tutti positivamente dalla crisi. Certo che anche gli Enti Locali devono fare dei sacrifici.

Però detto tutto questo corollario solo per affermazioni di puro principio, siccome mi richiamo anche a un’area politica che non ha votato la manovra finanziaria, le due manovre che sono state adottate, perché non sono state accolte le richieste che erano state fatte per di una patrimoniale da parte della Maggioranza, io a maggior ragione voto questo, ma nel minuto e dieci secondi che mi resta voglio anche dire che per assumere le responsabilità del buon governo a livello locale e a livello centrale, dobbiamo fare tutti uno sforzo di elevazione. Io sono rimasto sconcertato di fronte a un’idea giusta che è naufragata solo per la reazione di un personaggio politico che probabilmente è inadatto al ruolo.

Allora, proposta abolizione di tutti gli enti inutili che non hanno un certo numero di dipendenti, ma hanno un patrimonio smisurato da mettere in gioco per rimpinguare le finanze dei Comuni e delle Province e delle Regioni. Quanti ce ne sono? Il Sindaco ne presiede una, la mia, Mangano è Consigliere di un’altra, Istituti Educativi, ognuno di loro quanti g’à? Insomma le vecchie lire erano 500 miliardi, ma valutazione a libro, la valutazione reale è molto di più. Voglio dire se sopprimere quelle entità e vuol dire non cessare i servizi che fanno, un gran pochi ne fanno per la verità, mantengono il patrimonio, vuol dire dare una mano in una situazione di difficoltà alle realtà locali, credo fosse una buona idea. Bene, un Ministro dei Beni Culturali, siccome nei musei ci sono le fondazioni e le associazioni di volontariato che non hanno quel numero di dipendenti, erano sotto la soglia, e sarebbero state soppresse, allora ha presentato l’opposizione dura e la misura non è passata; bastava l’intelligenza di dire al Sciur Galan, allora fai l’emendamento che dici: con l’esclusione delle fondazioni che si occupano della cultura. Ma però la mano morta di tante associazioni che storicamente si sedimentano, restano lì, e che hanno salvato nella storia centinaia di governi, dai tempi di Giuseppe II a Napoleone, per finire con Mussolini, che si sono appropriati di queste robe qui. Ma forse era il momento di farlo, però noi nel nostro piccolo facciamo una azione di verifica se qualche operazione del genere la possiamo fare per rimpinguare il nostro Bilancio.

Nel frattempo comunque mi piacerebbe che si potesse votare questo ordine del giorno all’unanimità, ma considerandolo un compromesso, perché così è già avvenuto, tra posizioni diverse, senza affermare, come ho fatto maldestramente io, mi è sfuggito, di dire: ma però la posizione politica e qui mi riferisco quella di centro, ha fatto altre proposte in Parlamento e si è atteggiata così; valorizziamo invece quello che giustamente ha detto il Sindaco Borghi, e cioè che questo…

Presidente

Concluda Consigliere…

Consigliere Minuti

… che questo ordine del giorno è stato votato dal Comune di Bergamo, dalla Destra e dalla Sinistra.

Presidente

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