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122/2010, ha evidenziato con assoluta chiarezza come l’obiettivo della semplificazione e razionalizzazione dei procedimenti attraverso i quali le amministrazioni operano abbia (2)rappresentato uno degli obiettivi principali costantemente perseguiti dal le

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ABSTRACT

Il presente lavoro si prefigge di porre in evidenza il ruolo e il contributo dato dalla semplificazione amministrativa allo sviluppo e alla trasformazione del sistema amministrativo italiano.

Viene sottolineato come nel corso di questi ultimi anni sia progressivamente cresciuta l’attenzione verso la questione della semplificazione dei procedimenti amministrativi e come sempre più si sia in essa individuato uno degli strumenti per il raggiungimento di obiettivi quali la riduzione dei costi per il funzionamento del sistema amministrativo, lo snellimento e l’accelerazione dell’azione amministrativa, la riduzione degli adempimenti posti a carico dei cittadini e la graduale liberalizzazione delle attività private.

Il quadro che è emerso ha evidenziato chiaramente la centralità che l’obiettivo della semplificazione dei procedimenti amministrativi ha ormai definitivamente assunto nel contesto delle scelte politiche afferenti la pubblica amministrazione fino a far ipotizzare la nascita di una sorta di

“deprovvedimentalizzazione”, figlia di un diritto sempre più vicino ai cittadini.

L’esame delle normative approvate negli ultimi venti anni, dalla l. 241/90 alla 80/2005 arrivando alla recentissima legge n. 122/2010, ha evidenziato con assoluta chiarezza come l’obiettivo della semplificazione e razionalizzazione dei procedimenti attraverso i quali le amministrazioni operano abbia

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rappresentato uno degli obiettivi principali costantemente perseguiti dal legislatore.

L’iter del presente lavoro, pertanto, si snoderà nella prima parte innanzitutto attraverso una disamina del concetto di procedimento amministrativo, così come elaborato dalla dottrina fino ai giorni nostri, successivamente attraverso una breve ricostruzione storica delle iniziative di semplificazione amministrativa realizzate a partire dalla legge 241/1990. Nella seconda parte del lavoro, viene affrontato il problema della definizione degli obiettivi della semplificazione. Vengono analizzate tutte le possibili connotazioni della semplificazione, dal campo specificatamente amministrativo, legislativo, organizzativo fino a quello economico e sociale. Nella terza e quarta parte, infine, verrà svolta un approfondimento del concetto di semplificazione amministrativa in chiave concreta attraverso l’analisi del suo atteggiarsi nel tessuto normativo e amministrativo italiano, in particolar modo analizzando gli istituti del silenzio assenso e della nuova S.C.I.A.

La semplificazione amministrativa, infatti, è lo strumento principe per migliorare il rendimento delle strutture pubbliche dal momento che essa costituisce la base di partenza fondamentale ed insostituibile per consentire il raggiungimento del reale buon andamento della P.A così come disciplinato dalla nostra Costituzione. Alla luce di ciò appare pertanto pienamente opportuna la scelta operata attraverso le varie modifiche legislative di eliminare fenomeni di confusione di responsabilità attraverso la separazione

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tra la sfera politica (programmazione) e la sfera amministrativa (gestione), di trasferire talune funzioni dal centro alla periferia favorendo un più razionale impiego delle risorse umane, individuare standard di produttività e semplificare la disciplina del rapporto di lavoro all’interno delle pubbliche amministrazioni prospettando forme di flessibilità e cercando nel complesso di porre l’amministrazione nella condizione di operare in maniera più libera e meno soggetta a limiti e vincoli che ne ostacolano e rallentano l’attività.

In conclusione attraverso il presente lavoro si vuole porre in evidenza, sulla base delle osservazioni, delle indagini e dei dati che verranno forniti nel corso dell’intera analisi, come la semplificazione dei procedimenti amministrativi rappresenti una delle principali vie da seguire nella prospettiva della realizzazione di un nuovo modello d'amministrazione, in grado di rispondere in modo più tempestivo alle istanze dell'utenza diminuendone i lunghi tempi d'attesa ed i disagi ; in grado di decidere con maggiore rapidità in modo da risparmiare tempo e denaro utilizzabili per lo svolgimento d'altre funzioni ; in grado di operare sempre e in ogni caso in modo legittimo, eliminando radicalmente fenomeni di corruzione o concussione che spesso proprio tra i procedimenti lunghi e complessi trovano l’ambiente ideale per manifestarsi; in grado di essere realmente assimilato a quella “casa di vetro“

che alcuni anni fa Filippo Turati auspicava potesse divenire l’amministrazione Italiana, intendendo con tale espressione una struttura trasparente, semplice

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non ostile ma al servizio del cittadino che ad essa si rivolge per ottenere dei servizi.

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