• Non ci sono risultati.

Principi e Metodi di indagine immunoelettroforetica delle Proteine urinarie

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Principi e Metodi di indagine immunoelettroforetica delle Proteine urinarie"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

299

RIMeL / IJLaM 2007; 3

Principi e Metodi di indagine

immunoelettroforetica delle Proteine urinarie Fisiopatologia e Interpretazione Clinica

Ricevuto: 30-07-2007 Pubblicato on-line: 10-08-2007

Le motivazioni che spingono un autore e i suoi col- laboratori ad affrontare il complesso lavoro di reda- zione di una monografia come quella che si va a de- scrivere sono essenzialmente la passione per la materia e l’esigenza di condividere con altri professionisti del settore le conoscenze acquisite nello svolgimento della propria attività lavorativa e le opinioni maturate come bagaglio di pluriennale esperienza professionale.

La scuola protidologica di Bruno Milanesi e Colla- boratori ha prodotto un libro che intende trasferire l’esperienza da essi maturata nello studio delle proteinurie, frutto di una quotidiana attività di analisi di problemi clinico-diagnostici e di applicazione di solu- zioni tecniche volte alla ricerca della strategia operativa più efficace e coerente con i principi di una Medicina di Laboratorio Basata sull’Evidenza.

Nella prima parte del volume troviamo un esaurien-

te approfondimento della fisiopatologia e della clinica delle proteinurie, arricchito da numerose tabelle e chia- re figure esplicative che ne favoriscono l’immediatezza di comprensione.

Seguono una descrizione sintetica degli strumenti analitici quantitativi e qualitativi a disposizione del pro- fessionista di Laboratorio e, dopo una introduzione ai principi della Medicina di Laboratorio basata sulle prove di Evidenza ed Efficacia e ai concetti generali dell’Er- rore Preanalitico, la delicata definizione delle modalità di raccolta del campione per proteinuria di Bence Jones, alla luce di osservazioni sperimentali personali.

I tre capitoli successivi sono dedicati ai principi che regolano il meccanismo elettroforetico e ad una meti- colosa descrizione delle caratteristiche prestazionali di supporti e coloranti.

Il cuore del libro è costituito dalla trattazione della separazione elettroforetica delle proteine urinarie ap- plicata alla pratica clinica di Laboratorio. Nella descri- zione dei metodi di separazione delle proteine urinarie, per carica elettrica netta e per pesi molecolari, è parti- colarmente evidente l’apporto delle esperienze dirette, di cui viene esposto il dettaglio degli studi comparativi effettuati. Gli Autori forniscono indicazioni puntuali sulle modalità di interpretazione del quadro proteico urinario, sullo schema operativo raccomandato per l’ap- profondimento diagnostico, sulla correlazione dei me- todi con separazione per carica elettrica netta con quel- li per pesi molecolari e sulle differenti tecniche di con- centrazione del campione di urine, descrivendone van- taggi e svantaggi col supporto dei risultati delle perso- nali prove sperimentali, sempre accompagnate dall’evi- denza fornita da una ricca documentazione iconografica.

La descrizione delle strategie operative raccomandate dedica particolare attenzione alle modalità di ricerca della Proteina di Bence Jones, in relazione alla quale vengono anche trattate le problematiche relative alla ricerca e quantificazione delle Componenti Monoclonali sieriche e alla Immunofissazione.

Gli ultimi capitolo del libro sono infine dedicati a proporre la ricerca di una modalità di refertazione che, integrata nel processo diagnostico-terapeutico che ori-

Recensione

(2)

RIMeL / IJLaM 2007; 3

300

gina dal sospetto di malattia e ha come outcome l’esito della cura, possa efficacemente interagire col curante.

A tale scopo vengono dedicate alcune pagine a consi- derazioni generali sull’interpretazione dei risultati dei test di laboratorio attraverso l’approccio bayesiano, l’utiliz- zo delle curve ROC e la likelihood ratio.

Chiude il volume un efficace atlante iconografico ricapitolativo.

Tra i pregi della pubblicazione va sottolineata la filo- sofia didattica che privilegia costantemente i riferimen- ti a dati sperimentali e comparativi, prodotti come pro- prie acquisizioni di esperienza, che correda di conse- guente autorevolezza le affermazioni e indicazioni espo- ste nel testo.

Il volume si configura come un vantaggioso stru-

mento per l’apprendimento, lo sviluppo di competen- za critica, la consultazione, di conoscenze specifiche applicate alla protidologia urinaria, unitamente ad un riassunto dei principi generali di Medicina di Labora- torio necessari al bagaglio culturale del Patologo cli- nico.

M. Gallina Laboratorio di Patologia ClinicaA.O.V.V. - Presidio Ospedale “E. Morelli”, Sondalo (SO) Pubblicazione recensita: Milanesi B, Tani M, Ciapini A, Spandrio L. Principi e Metodi di indagine im- munoelettroforetica delle Proteine urinarie - Fi- siopatologia e Interpretazione Clinica. Padova: Piccin;

2007.

Riferimenti

Documenti correlati

Il principio di Badal dice che se l’occhio è coniugato con il secondo fuoco della lente di Badal, abbiamo che: la vergenza immagine della mira (X’) è proporzionale alla distanza

Nelle precedenti analisi, si è chiarito come il ruolo del medico fiscale sia posto a garanzia della tutela dei lavoratori (non è un caso che la prima

I processi di razionalizzazione delle partecipate fanno formulazione delle strategie di funzione:. Selezione delle funzioni (portafoglio

L’Operatore meccanico è in grado di lavorare pezzi meccanici, sulla base dei disegni tecnici o dei campioni di riferimento, utilizzando le diverse macchine

1 comma 8 della legge 190/2012: L'organo di indirizzo politico, su proposta del responsabile adotta il piano triennale di prevenzione della corruzione, curandone la trasmissione

Si può dire che la durata del flusso di sabbia misura un certo intervallo di tempo (un’ora per esempio), ma non si può affermare che la sabbia stessa sia un’ora

produzione di rifiuti da costruzione e produzione di rifiuti da costruzione e produzione di rifiuti da costruzione e produzione di rifiuti da costruzione e demolizione in Italia,

• Tuttavia dimostrare che ne siano sufficienti quattro è particolarmente complesso, tanto che la dimostrazione di questo teorema ha richiesto, tra l'altro, un estensivo ricorso