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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA ________________________________________________________________________________________________________________________

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA

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FACOLTÀ DI INGEGNERIA

Corso di Laurea in Ing. Informatica

Tesi di laurea

LA GENERAZIONE DI REPORT AZIENDALI

-MAKING BUSINESS REPORTS-

Relatore:

Prof. Sergio Congiu

Anno Accademico 2011/2012

(2)

Indice

Introduzione……….……….………...1

1 Descrizione Dell’Azienda……….……….……….2

1.1 CSC……….………...……….……….2

1.2 Consulting………3

1.3 Experience and Results………3

1.4 In Italia……….3

1.5 Approccio……….5

1.6 Outsourcing………..5

1.7 Fashion & Retail………..6

1.8 Stealth……….………...7

2 Descrizione del problema affrontato e degli obiettivi del tirocinio…………...………...9

3 Tecnologie utilizzate……….……….…...…11

3.1 Oracle Forms Developer10g……….………...…..11

3.2 Oracle ReportsDeveloper10g……….………11 3.3 Piataforma Stealth 3000………...………..11 3.3.1 Descrizione………...………11 3.3.2 Architettura………...12 4 Lavoro svolto……….………14 4.0 Introduzione………...……..14

4.1 La Creazione di un Report Ordine Cliente………...………...16

4.1.1 Apertura della Web Page………17

4.1.1.1 Creazione manuale di un Report……….…...17

4.1.1.2 Property Inspector………..18

4.1.1.3 Le funzioni del Main Toolbar………18

4.1.2 Data Model……….19

4.1.2.1 Creazione ogetti sul Data Model………19

4.1.2.2 Le funzioni della Tool Palette……….………...19

4.1.2.3 Creazione Query………....20

4.1.2.4 Data Link………...23

4.1.3 Paper Layout………...…....24

4.1.3.1 Creazione oggetti sul Paper Layout………...24

4.1.3.2 Paper Layout Tool Palette……….….24

4.1.3.3 Creazione dei 3 Frame principali………...25

4.1.4 Creazione di altri oggetti del Report………..29

4.1.4.1 Campo Summary………...29

4.1.4.2 Format Trigger……….…..29

4.1.5 Configurazione dei Metadati……….….30

4.1.5.1 Creazione Metadati del Report SCRORCOCT……….…30

4.1.5.2 Stealth 3000: Toolbar………...33

4.1.5.3 Creazione Parametri del Report………...34

4.1.6 PVCS Introduzione……….………38

4.1.6.1 Configurazione dei Client………..39

4.1.6.2 Database ‘’Dovcumentazione’’……….40

(3)

4.1.6.4 Breve guida all’utilizzo di PVCS………..41

4.1.7 Zipper……….42

4.1.7.1 Generalità………...42

4.1.7.2 Finestra principale dello Zipper……….43

4.1.7.3 Utilizzo dello Zipper………..44

4.1.7.4 Creazione pacchetto sul PVCS………..45

(4)

INTRODUZIONE

Nel periodo compreso tra il 06.06 2011 ed il 05.09.2011 ho svolto il tirocinio formativo di 500 ore presso l’azienda CSC Italia S.R.L. (COMPUTER SCIENCES CORPORATION). In questa azienda sono entrato in contatto con i migliori professionisti del settore, condividendo con loro best

practices e conoscenze, ed ho avuto l’opportunità di individuare e indirizzare le mie inclinazioni

professionali e personali.

Il percorso intrapreso in questa azienda mi ha permesso di approfondire la mia esperienza nell’ambito dei gestionali.

Negli ultimi anni il mercato dei gestionali è stato caratterizzato dalla proliferazione di piccole-medio aziende che hanno individuato un bisogno primario del business: mettere in comunicazione le diverse parti di un’organizzazione e permettere che creino una sinergia che migliori i risultati di ognuna.

Questo si traduce nella realizzazione di un database comune, cui ogni area dell’azienda può accedere per importare o esportare dati.

I vantaggi legati a questo tipo di sistema organizzativo possono essere molteplici, tra cui: - la divisione del lavoro ed il coordinamento tra le sue varie parti;

- l’integrazione delle diverse fasi della catena del valore; - l’eliminazione della ridondanza dei dati;

- l’adozione di una visione per processi, invece che per prodotti; - la capacità di effettuare analisi e controlli sul lavoro svolto.

In particolare in merito all’ultimo punto, l’integrazione in un unico database collegato ai vari sistemi locali consente di effettuare analisi statistiche utili al management con dati più accurati e tempistiche più efficienti.

CSC Italia è legata in particolare al mondo del fashion.

Questo settore presenta molte peculiarità dal punto di vista della raccolta dei dati, in quanto le variabili da gestire legate al prodotto finale sono molteplici e tra loro concatenate.

Gestire le variabili di taglia, colore, variante, ecc. presenta un grado di complessità tale da ritardare molti provider di gestionali all’avanguardia nel loro ingresso nel mercato del fashion.

CSC Italia ha sviluppato un proprio software proprietario – Stealth 3000 – in grado di affrontare e gestire la complessità dei dati, mettendosi al passo con i tempi e realizzando un’interfaccia grafica semplice per l’utente.

Questo software si concentra sulla gestione dei magazzini, la logistica e la produzione, integrandosi con altri software per le aree fiscali e amministrative.

Nel periodo del tirocinio, mi è stata data l’opportunità di penetrare l’architettura del sistema, effettuando analisi sia dal punto di vista funzionale che dal punto di vista tecnico.

Si è proceduto con l’apprendimento di alcuni tools interni utilizzati per sviluppare le diverse parti dell’architettura di Stealth 3000, in particolare Forms e Report, che consentono di realizzare l’interfaccia utente e la reportistica.

Un primo intervallo di tempo è stato quindi dedicato alla formazione.

Affianco ad un apprendimento di stampo teorico, alcuni esercizi pratici hanno permesso di familiarizzare con i programmi utilizzati.

Un secondo periodo mi ha permesso di entrare a contatto con un reparto dell’azienda ed entrare nel processo produttivo, realizzando un progetto su un cliente in base alle necessità del reparto in cui ero inserito.

(5)

Accanto all’esperienza di tipo tecnico, ho avuto modo di sviluppare esperienza in ambito relazionale e di vivere l’esperienza lavorativa come una crescita professionale anche sotto questo punto di vista.

Le pagine a seguire descriveranno più approfonditamente l’azienda in cui ho effettuato il tirocinio, entrando poi nei dettagli del progetto, per concludere con una riflessione su quanto ho prodotto e appreso nel periodo di interesse.

CAPITOLO 1

DESCRIZIONE DELL’AZIENDA

1.1 CSC

CSC è protagonista sul mercato italiano dei servizi IT italiano sin dal suo ingresso negli anni ’90.Facendo leva sulla sua profonda conoscenza dei mercati di riferimento, CSC offre un

patrimonio di competenze, esperienze, metodologie e best practices applicate nei principali settori del mercato informatico.CSC è leader globale nella fornitura di soluzioni e servizi IT innovativi nelle aree Business Solutions & Services e Global Outsourcing Services, attraverso le tre linee di servizio Consulting, Systems Integration e Outsourcing.

Con headquarters a Falls Church (Virginia, USA), CSC si avvale della collaborazione di 94.000 professionisti che operano in oltre 90 Paesi. CSC ha contribuito sin dalla sua nascita

all’evoluzione dell’IT e nel corso degli anni ha saputo affrontare le sfide e le opportunità presentate dai nuovi mercati e dalle nuove tecnologie, accompagnando i clienti lungo il cammino

dell’innovazione.

La storia inizia nel 1959, anno in cui viene fondata da Roy Nutt e Fletcher Jones, con un

investimento iniziale di 100 dollari. Dieci anni dopo, nel 1968, CSC è la prima società di software ad essere quotata al New York Stock Exchange (NYSE).

Negli anni ’70 la Systems Integration diventa il settore strategico in cui espandersi, anche tramite importanti acquisizioni che assicurano a CSC una significativa quota di mercato negli Usa, in Europa e in Australia, diventando protagonista a livello internazionale. Dopo cinquant’anni d’ininterrotta attività, CSC oggi è riconosciuta sul mercato per l’esperienza acquisita e l’affidabilità delle soluzioni e dei servizi offerti a clienti di tutto il mondo in 15 diversi settori merceologici. La focalizzazione per industry, unita ad un modello di delivery strutturato per linee di servizio orizzontali e ad un’organizzazione in grado di valorizzare le peculiarità delle singole country, rappresentano gli asset che consentono a CSC di garantire ad ogni cliente la soluzione più adeguata alle proprie esigenze (Best Total SolutionSM).

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livello di Region, in grado di combinare competenze ed esperienze sui processi di business con le tecnologie più innovative.

Inoltre CSC offre soluzioni specifiche funzionali a:

- gestione via web degli ordini di riassortimento (stock, ATP) con visione completa del loro ciclo di vita, consentendo ai clienti una visione dettagliata dello stato di avanzamento degli ordini

- pianificazione della domanda

- gestione in remoto dell’avanzamento delle commesse da parte di terzisti, consentendo l’interazione diretta con il sistema informativo aziendale

- raccolta remota degli ordini cliente tramite agenti che svolgono attività di show room.

1.2 Consulting

CSC integra abilmente l’expertise acquisito in vari settori di mercato con la profonda competenza tecnica e tecnologica e la disponibilità di una vasta gamma di servizi differenziati, così da garantire i propri clienti una consulenza di business di altissimo livello. L’esperienza maturata a livello internazionale nella riorganizzazione e implementazione dei processi di business è alla base dei nostri servizi consulenziali, che vanno dall’interpretazione dell’idea o del progetto di business del cliente, alla risoluzione di problematiche insite nel processo organizzativo esistente, tenendo conto di tre dimensioni fondamentali come il budget, le persone e i processi. Grazie a un approccio innovativo e collaborativo e a una comprovata esperienza nella gestione dell’IT, CSC è in grado di valutare lo "stato di salute" dell'organizzazione aziendale e, sulla base delle best practice consolidate, interviene combinando l’esperienza strategica, tecnologica, operativa e organizzativa con approcci coordinati e testati, capaci di garantire al cliente risultati e competitività nel mercato di riferimento.

1.3 Experience and Results

Nello specifico, tutti i servizi di consulenza CSC, siano essi in ambito di business consulting, di systems integration o di outsourcing, sono guidati dalla metodologia CSC Catalyst ®. Catalyst consente infatti di coniugare il rigore metodologico con la flessibilità richiesta in tutte le situazioni: non si limita, quindi, alle fasi di progettazione dei prodotti e dei servizi, ma è in grado di supportare anche tutte le importanti fasi di manutenzione, erogazione e monitoraggio. La consulenza CSC, durante la fase di delivery dei servizi, opera anche attraverso una rete di Competence Center, strutture di eccellenza diffuse a livello mondiale, che operano in stretta collaborazione con le strutture commerciali di front-end e offrono supporto alla struttura di delivery locale.

1.4 In Italia

La nostra consulenziale in Italia è focalizzata su quattro principali linee di servizio:

Business Process Management

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Il Business Process Management (BPM) è un insieme di metodologie e tecnologie che consentono di analizzare, ridisegnare e rapidamente implementare nuovi e più efficienti processi di business.

Il BPM permette la progettazione di processi direttamente eseguibili e ne supporta un’evoluzione incrementale con impatti minimi sull’operatività corrente.

CSC è stata pioniera nella concettualizzazione ed evoluzione delle metodologie e degli standard del BPM e vanta oggi una lunga e consolidata esperienza nel supporto a organizzazioni medie e grandi che desiderano adottare con successo questa innovativa metodologia.

Program / Change Management

Le aziende, nel contesto economico attuale, sono chiamate ad affrontare sfide sempre più complesse: la riduzione crescente del ciclo di vita dei prodotti, la centralità delle esigenze del Cliente o ancora, l’organizzazione flessibile della produzione, sono obiettivi

imprescindibili per un’azienda che voglia mantenere un elevato grado di competitività sul mercato. In questo scenario, la tecnologia diventa il fattore abilitante per il raggiungimento degli obiettivi, ma il vero valore aggiunto sta nel definire come utilizzarla.

Questo è possibile sia attraverso la corretta programmazione e gestione degli step progettuali e l’integrazione tra le diverse fasi di progetto (Program Management), sia tramite l’analisi dei flussi informativi aziendali, del modello organizzativo e, soprattutto, attraverso

l’adozione di opportune azioni che garantiscano il coinvolgimento di tutti gli attori necessari, affinché i cambiamenti originati vengano accettati a tutti i livelli organizzativi. (Change Management).

CSC vanta un’esperienza consolidata in ambito Program & Change Management, grazie alla quale favorisce il successo dei progetti IT dei clienti, supportando concretamente gli stessi nel programmare e raggiungere efficacemente gli obiettivi prefissi.

Business Continuity & Disaster Recovery

I servizi informativi sono vitali per tutte le aziende, che ne dipendono fortemente per l’articolazione dei processi interni, produttivi e amministrativi, nonché per la gestione delle relazioni con l’esterno.

Le informazioni devono essere adeguatamente protette ed è indispensabile mantenere costante e operativo il livello di servizio offerto. I temi legati alla Business Continuity (continuità del servizio) e al Disaster Recovery (recupero dell’operatività a fronte di un evento catastrofico), pur esprimendo due concetti diversi, sono strettamente legati tra loro. CSC ha realizzato efficaci piani operativi di BC&DR, tesi a permette di gestire ogni emergenza e garantire la presentazione giornaliera delle offerte sul mercato, prevenire e ridurre al minimo le interruzioni di servizio, prevenire e ridurre al minimo le perdite finanziarie e di immagine, assicurare il pronto ripristino dei servizi operativi.

IT Strategy & Governance

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In questo contesto, l’IT non è più chiamato a fornire una mera strategia tecnologica ma deve integrare capacità strategiche in ambito organizzativo, di sourcing, governance e

comunicazione. La formulazione di un piano strategico dell’IT e il governo delle decisioni connesse, con la conseguente attribuzione dei poteri decisionali e delle responsabilità tra i diversi attori interni ed esterni all’IT stesso, devono garantire l’allineamento con il business. Per la formulazione delle strategie IT, CSC ha sviluppato la metodologia Fusion che,

"fondendo" tecnologia e business, assicura l’allineamento "top down" tra le iniziative IT e le strategie di business, preservando la sincronizzazione dell’IT con l’operatività aziendale ordinaria. Completano la nostra offerta strumenti e soluzioni come Balanced Scorecard

Process®, per supportare la governance dell'IT. e Smart Spend®, per la razionalizzaione dei

costi IT.

1.5

Approccio

Il nostro approccio al cambiamento aziendale e all’innovazione tecnologica è di tipo olistico. Ci dedichiamo innanzi tutto all’ascolto e alla comprensione delle specifiche esigenze del cliente, per poi disegnare, costruire e rendere operativi i complessi sistemi necessari ad ottenere il successo sul mercato. Grazie a un’efficace combinazione tra esperienza tecnica e gestionale e una profonda conoscenza dell’industria, collaboriamo con i team aziendali responsabili sia del business che della tecnologia per l’implementazione di sistemi e applicazioni che consentano al cliente di ottenere i risultati desiderati.

1.6 Outsourcing

Costruire collaborazioni di lunga durata: i princìpi del Dynamic Sourcing

Il Dynamic Sourcing di CSC soddisfa le sfide emergenti del business: sfruttare il cambiamento, trarre benefici dall’innovazione, costruire modelli di business collaborativi e ottenere risultati misurabili. Le esigenze e le priorità di business cambiano più velocemente che mai. Anche la tecnologia si evolve con rapidità, e molti contratti devono prendere in considerazione eventuali nuove caratteristiche e possibilità, dato che l’allineamento tra strategia di business e indirizzo tecnologico è un fattore cruciale.

Gestire ambienti complessi multi-sourcing

I clienti possono scegliere tra un’ampia offerta di soluzioni infrastrutturali, desktop, applicazioni, reti e gestione dei processi operativi, con opzioni che vanno da una risorsa unica a una catena del valore complessa e multi-vendor. Tali modelli multi-partner implicano una serie di questioni da affrontare. Come distribuire i processi end-to-end tra una miriade di fornitori? Come suddividere le responsabilità e a attribuire obblighi ed eventuali inconvenienti? A chi, nel caso? Come ottimizzare il ruolo di ciascun partner, definendo in modo appropriato ogni attività e, cosa ancor più problematica, come cambiare ruoli e obiettivi?

L’approccio Dynamic Sourcing di CSC è basato su cinque punti fondamentali. • Focus sui Risultati di Business:

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più secondari rispetto agli obiettivi di business che una strategia di sourcing complessiva punta portare a termine o a supportare.

• Creare un Collaborative Sourcing Model:

Il Dynamic Sourcing fa sì che ogni operazione di sourcing venga progettata per adattarsi a un modello di sourcing collaborativo, così da essere ottimale nel proprio campo.

• Allineare i Propositi di Cliente e Fornitore:

C'è un riconoscimento esplicito che molti dei presupposti iniziali della transazione cambieranno, come i livelli di performance richiesti e le aspettative economiche.

• Costruire Meccanismi Adatti a una Trasformazione Sostenibile:

L’approccio Dynamic Sourcing di CSC è costruito per sostenere anche ripetute trasformazioni lungo tutto il corso della relazione di outsourcing.

• Assicurare un Perfetto Allineamento dei Sistemi di Governance:

Il Dynamic Sourcing presuppone che sin dall'inizio ci sia un ambiente di multi-partner con servizi end-to-end, e processi di gestione e integrazione. Il Dynamic Sourcing fonde tutto ciò in un modello operativo innovativo e con un approccio radicalmente differente di governance.

1.7 Fashion & Retail

Facendo leva su un patrimonio di esperienze e competenze decennali maturate al servizio delle aziende della moda, CSC continua a generare valore per i principali brand del Fashion & Retail a livello nazionale ed internazionale.

Oggi l’industria della moda si trova a competere in uno scenario socio-economico in rapida e costante trasformazione. La domanda, sempre più attenta ed esigente, ha portato i grandi marchi a ripensare i propri modelli produttivi, spingendoli a passare dalle tradizionali collezioni

Primavera/Estate e Autunno/Inverno ad una estensione dell’offerta fino a quattro o cinque

collezioni annue. Inoltre, il contesto di mercato altamente competitivo, ha determinato la necessità costante di controllare i costi, ottimizzando i processi produttivi lungo tutta la catena del valore.

In questo scenario, il successo delle imprese che operano in questo settore è strettamente legato alla disponibilità in tempo reale di informazioni puntuali e integrabili, che permettano alle aziende di anticipare le richieste (domanda) e pianificare in modo efficace l'intero ciclo produttivo (offerta).

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• product lifecycle management • product definition

• procurement

• production planning and scheduling • customer order fullfilment

• accounting • data mining

• warehouse management • sales force automation • PoS management

L'ampia gamma di servizi spazia dal Change Management all’Outsourcing completo delle attività IT.

1.8 STEALTH

Stealth è il sistema informativo integrato pensato e realizzato appositamente per il mondo del Fashion, in particolare per le aziende che si trovano a dover affrontare le problematiche di taglia/colore e stagionalità. Stealth è in grado di gestire i processi relativi alla supply chain e al

sales & distribution. E' dotato di un'architettura applicativa totalmente integrata e altamente

modulare, interfacciabile con prodotti che gestiscono l’area Retail e con le più diffuse soluzioni di gestione contabile e amministrativa. Disponibile su piattaforma i5/OS, con hardware IBM i5 (database IBM DB2) o su piattaforma Linux, Unix, Windows con hardware IBM, HP, SUN (database ORACLE), è una soluzione:

web enabled multisocietaria multivaluta multilingua

Stealth si colloca in una posizione di assoluta eccellenza per efficacia e produttività nel contesto

dell’offerta applicativa specifi per le aziende del Fashion Italia e nel mondo.

I numeri di Stealth:

oltre 250 clienti

oltre il 60% di market-share in Italia

Retail PRO

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LOGIMODA

E' una soluzione dipartimentale che risponde in modo completo alle esigenze legate alla gestione dei magazzini di materie prime e di prodotti finiti, in termini di movimentazione fisica della merce e del personale di magazzino, grazie ad una grande flessibilità derivante dall’architettura parametrica del pacchetto. La soluzione, che supporta immagazzinamento per coordinate, prelievo e carico, ottimizzazione spazi, processo con RFID, etc., soddisfa pienamente le esigenze legate alla gestione per box tecnico e box cliente, e consente di mantenere la tracciabilità del prodotto e degli eventi a esso legati. Logimoda permette di ottimizzare la gestione fisica dei magazzini, sia nell’ottica dei percorsi del personale, sia in quella della movimentazione guidata da macchine (PLC).

Inoltre CSC offre soluzioni specifiche funzionali a:

• Gestione via web degli ordini di riassortimento (stock, ATP) con visione completa del loro

ciclo di vita, consentendo ai clienti una visione dettagliata dello stato di avanzamento degli ordini.

• Pianificazione della domanda.

• Gestione in remoto dell'avanzamento delle commesse da parte di terzisti, consentendo

l'interazione diretta con il sistema informativo aziendale.

• Raccolta remota degli ordini cliente tramite agenti o che svolgono attività di show room.

Stealth 3000

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CAPITOLO 2

DESCRIZIONE DEL PROBLEMA AFFRONTATO E DEGLI

OBIETTIVI DEL TIROCINIO

La crescita in CSC è frutto di un percorso ‘’personalizzato’’: sono infatti gli stessi

professionisti a ricercare, scegliere e cogliere le opportunità di sviluppo che più corrispondono alle proprie capacità e alle proprie aspirazioni, tenendo costantemente conto dell’evoluzione e delle esigenze del mercato di riferimento. CSC ricerca e coinvolge nei progetti i migliori professionisti del settore, persone che, oltre ad aver maturato una grande competenza ed esperienza in ambito professionale, hanno la capacità di condividere lo spirito di una cultura aperta che incoraggia sempre l’iniziativa personale.

La sede CSC Padova dà l’opportunità ai tirocinanti di intraprendere un interessante cammino di crescita nel settore IT nella Business Unit Fashion & Retail.

L’obiettivo del tirocinio è stato l’acquisizione delle competenze tecniche e funzionali sulla piattaforma Oracle e Stealth 3000. Il piano formativo si è concentrato su percorsi di

approfondimento e consolidamento di conoscenze tecniche su Oracle PL/SQL, competenze

funzionali e architetturali del prodotto Stealth. Dopo un primo periodo di percorso formativo, sono stato affiancato da un tutor, inserito in progetti IT già in corso di implementazione e ho

sperimentato sul campo le mie competenze di programmazione e di analisi.

Lo stage formativo presso CSC Italia si prefiggeva come obiettivo primario l'inserimento, attraverso un percorso formativo sulle specifiche tecnologie utilizzate nella realtà produttiva dell'azienda, nell'organico del personale, rappresentando una risorsa operativa in un progetto specifico. Attraverso un percorso di 3 mesi, sono stati approfonditi diversi argomenti, analizzando prevalentemente le funzionalità dei prodotti oracle quali Form, Report,Adf ecc. per poi focalizzare l'attenzione su uno specifico prodotto.

In particolare è stata incentrata l'attenzione sulle funzionalità dei Report, e la loro implementazione tramite software Oracle: l’obiettivo di far acquisire la capacità di estrapolare, visualizzare e formattare i dati con diversi stili di report. In particolare sono state illustrate le caratteristiche principali di Report Builder, i passi necessari per la costruzione di report standard, l’utilizzo del

Data Model e del Layout Model per la personalizzazione dei report. Utilizzo dei parametri e dei trigger per migliorare l’efficacia del report.

METODOLOGIA DIDATTICA E INNOVATIVITA’ METODOLOGICA:

Introduzione a PL/SQL - OBIETTIVI FORMATIVI

Il modulo si propone di approfondire le conoscenze e l’utilizzo del potente linguaggio di programmazione PL/SQL e vengono descritti i vantaggi ad esso correlati.

Introduzione a Oracle Forms Developer 10g - OBIETTIVI FORMATIVI

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Vengono inoltre visualizzati elementi di form in più finestre e viene personalizzato l'accesso ai dati mediante la creazione di trigger correlati all'evento.

Introduzione a Oracle Reports Developer 10g - OBIETTIVI FORMATIVI:

Nella prima parte del modulo apprenderanno i vantaggi e le funzioni disponibili nel tool. CONTENUTI:

• Identificazione delle funzioni e dei vantaggi chiave di Oracle Reports Developer 10g e delle relative relazioni con le soluzioni BI Oracle

• Elenco degli stili di progettazione standard e descrizione della modalità di esecuzione dei report e sistenti per diverse destinazioni di output e in diversi formati

• Descrizione dei principali eseguibili di Reports, dei principali componenti di Reports Builder e dei principali oggetti di un report

Analisi funzionale- Elementi di flessibilità di Stealth 3000- OBIETTIVI FORMATIVI:

Stealth 3000 è dotato di strumenti di configurazione particolarmente flessibili che

consentono in generale di recepire le specificità presentate da una data installazione senza ricorrere ad attività di programmazione. E’ Importante quindi per un analista funzionale, che ha appunto il compito di calare il prodotto in una data realtà aziendale, essere a conoscenza delle caratteristiche di tali strumenti.

Analisi tecnica - OBIETTIVI FORMATIVI:

Il corso si propone di fornire ai partecipanti le conoscenze di base dello strumento, limitatamente alla funzionalità di modellazione dati, per consentire sia la consultazione dello schema ER del database di Stealth 3000 sia la produzione degli schemi relativi a progetti di personalizzazione.

Analisi architetturale - Metadati di Stealth 3000 - OBIETTIVI FORMATIVI

Per metadati si intendono le infrastrutture interne su cui sono basati tutti i programmi di Stealth 3000 e finalizzate all’implementazione di funzioni trasversali quali: multilingua, costruzione e utilizzo di queries parametriche (Ricerca e Sintesi), dati aggiuntivi, parametrizzazione di

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CAPITOLO 3

TECNOLOGIE UTILIZZATE

Come tecnologia abbiamo utilizzato la tecnologia ORACLE sulla piattaforma STEALTH

3000. Oracle è il database più diffuso al mondo.Funziona praticamente su tutti i tipi di computer e il

funzionamento è sostanzialmente identico su tutte le macchine, pertanto è sufficiente imparare a utilizzarlo su una piattaforma per poter passare alle altre senza problemi. Per questo gli utenti e gli sviluppatori in Oracle sono molto richiesti dalle aziende e risulta facile trasportare le proprie conoscenze e capacità in ambienti diversi.

Il database Oracle fa parte dei cosiddetti RDBMS (Relational DataBase Management System) ovvero sistemi di database basati sul Modello Relazionale che si è affermato come lo standard dei database dell'ultimo decennio.

La suite oracle comprende Oracle Forms e Oracle Reports. Entrambi fanno parte

dell'Oracle Fusion Middleware e consentono di creare applicazioni di business in modo veloce ed

efficiente.Durante il progetto di stage è stata prevalentemente usata la tecnologia Oracle Reports. Questa tecnologia di sviluppo permette di generare report di dati presi da un database Oracle.

3.1 Oracle Forms Developer 10g

Oracle Forms è un prodotto software per la creazione, la messa in rete e l’esecuzione di

“maschere” che interagiscono con un database Oracle.

La creazione avviene utilizzando un IDE (Forms Builder) che fa parte della suite di applicazioni correlate Forms Developer 10g. La suite, a sua volta è uno dei componenti dell’Oracle Fusion Middleware Forms Service. Questi componenti forniscono in definitiva un completo framework per lo sviluppo rapido di applicazioni (RAD) web-deployed e database-oriented. In particolare, gli aspettti caratteristici dell’ambiente di sviluppo sono:

- Dichiaratività; - Metadata’driven;

- Event handling programmino (trigger);

- Wizard & Editors sia per la definizione del layout che della logica applicativa.

3.2 Oracle Reports Developer 10g

Oracle Reports è uno strumento di report aziendale ad alta fedeltà che consente alle

aziende di fornire accesso immediato alle informazioni a tutti livelli, all’interno e all’esterno dell’organizzazione in un ambiente sicuro.

Report Builder è un importante componente di Oracle Reports Developer, ovvero un potente strumento che consente lo sviluppo e l’implementazione rapida di sofisticati reports

3.3 PIATAFORMA STEALTH 3000

3.3.1 DESCRIZIONE

STEALTH 3000 è un’impresa classe merce linea gestione e fornitura applicazione software

di gestione di catena sviluppato esclusivamente per l’industria della moda.

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tecnologiche ed architetturali all’avanguardia con la solidità di un impianto funzionale ricco delle esperienze accumulate nelle più di 150 aziende clienti di Stealth_400.

3.3.2 ARCHITETTURA

Componenti dell’Architettura di Stealth 3000:

• METADATI, sono gestiti in un ambiente specifico chiamato Repository. Questa gestione consente di facilitare una serie di funzioni, in modo tale che l’Utente le possa utilizzare senza avere le conoscenze tecniche del Data Base.

I Metadati sono utilizzati per: Regole, Labels, Ricerca & Sintesi, Dati Aggiuntivi. • FUNZIONE DEL NAVIGATORE

La funzione del navigatore è la rappresentazione dei dati, sotto forma di indici, relativamente alle applicazioni e alle videate del package

I dati vi appaiono con i nomi utilizzati nelle label delle videate; tutto questo permette di mascherare la complessità tecnica del Data Base agli Utenti.

Il Navigatore viene utilizzato per:

- Costruire le Ricerche & Sintesi;

- Gestire Label ed Help, anche nelle varie Lingue; - Gestire i Dati Aggiuntivi.

• RICERCA & SINTESI

La funzione della Ricerca & Sintesi è di estrarre i dati di un Contesto, nella

sequenza indicata dall’Utente. Praticamente tutte le applicazioni dispongono della

funzione di R&S.

Ogni R&S è memorizzabile e riutilizzabile, anche da applicazioni diverse. I dati estratti possono essere:

- Visualizzati;

- Stampati;

- Memorizzati su file.

Ogni Ricerca & Sintesi si basa su:

- Un Contesto;

- Un Elenco di dati da esporre; - Una Sequenza di esposizione; - Dei Criteri di Selezione.

• DATI AGGIUNTIVI

Permettono di “aggiungere” al Data Base standard tutti i dati richiesti come

personalizzazione. Sono disponibili per quasi tutte le Tabelle del Data Base di

Stealth 3000 e possono essere immessi in qualsiasi momento, quando si rendono necessari. Sono subito utilizzabili in: Ricerca & Sintesi, Help, Label.

Per gestire un Dato Aggiuntivo occorre definire:

- A quale Tabella di S3k deve essere collegato;

- In quale Posizione deve apparire all’interno del Tab Dati Aggiuntivi; - Il Tipo Dato (Numerico, Alfanumerico, Data);

- La Dimensione del dato;

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• REGOLE

Consentono di modificare il funzionamento standard delle applicazioni e sono scritte in un linguaggio “proprietario” Stealth 3000. Per essere applicate richedono

un’applicazione esistente.

Vengono “chiamate” in punti predefiniti delle applicazioni. • MULTILINGUA

Ogni “oggetto” che abbia un Nome o una Descrizione (es. Descrizione Tipologia Vendita) può avere la sua traduzione in Lingua.

La lingua viene scelta al momento del Log-in (Utente, Password, Società, Lingua), un utente non ha una Lingua predefinita. Sono supportate anche Lingue con caratteri diversi (es. Greco).

Gli “oggetti” gestibili in più lingue sono: Labels di Videate e Reports, Messaggi di

errore, Metadati, Help, Regole, Dati “descrizione”.

La lingua scelta dall’Utente determina la Lingua con cui visualizzare i vari “oggetti”. • LABELS

Tutte le Labels di Videate e Reports sono personalizzabili. La gestione delle Labels avviene nell’ambiente di gestione Labels ed Help.

Ogni metadato ha:

- La Label generica, cioè il nome di default del dato, indipendente dal contesto (Videata o report);

- La Label specifica, cioè il nome del dato contestualizzato. • HELP

Tutti i testi di Help sono personalizzabili. Gli Help possono essere forniti a vari

livelli: dato di videata, blocco di videata, Tab, Applicazione, Menu .

La gestione degli Help avviene nell’ambiente di gestione Labels ed Help. L’Help viene richiamato dall’interno di una videata oppure selezionando tra l’indice dell’Help.

• MESSAGGI

Tutti i testi dei Messaggi previsti dal package sono personalizzabili.

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CAPITOLO 4

LAVORO SVOLTO

4.0 INTRODUZIONE

Informazioni su Report Builder

Report Builder è un importante componente di Oracle Reports Developer, ovvero un potente strumento che consente lo sviluppo e l’implementazione rapida di sofisticati reports. Sfruttando recenti tecnologie J2EE, come JSP e XML, è possibile generare report in una varietà di formati (tra cui HTML, XML, PDF, delimitato testo, Postscript, PCL e RTF) per qualsiasi destinazione (inclusi gli indirizzi e-mail, browser Web, OracleAS Portal, e il file system) in un’unica soluzione efficace.

Informazioni sui reports

Un report è costituito da oggetti che insieme definiscono diverse relazioni: ■ tra oggetti del modello di dati (query, gruppi, colonne, collegamenti, parametri utente) ■ tra gli oggetti grafici (repeating frame, frame, campi, boilerplate, ancore)

■ tra i parametri oggetti modulo (parametri, campi, boilerplate)

Al primo avvio di Report Builder, è possibile scegliere di aprire un report esistente, creare un nuovo report utilizzando la Creazione guidata Report, o creare un nuovo report manualmente.

Report di un Ordine Cliente

In questa sezione, sarà descritta la creazione di un report rappresentante l’ordine di un cliente utilizzando TABELLE e PARAMETRI.

LE TABELLE INTERESSATE SONO

• Testate ordini cliente, contiene le informazioni relative al cliente • Righe ordini cliente, contiene le informazioni degli articoli ordinati • Dettaglio taglie, contiene le quantità per ogni taglia ordinata

• Istanze, Anagrafica dell’articolo che si trova in riga ordine • Anagrafica cliente e agente

Creare un report da lanciare con determinati parametri come segue.

CREARE IL CONTESTO PARAMETRI

Il contesto parametri deve contenere due parametri:

(18)

Fig. 4.1

DATI SULLA CREAZIONE DEL REPORT ORDINI

Data Model

Q_OCT query principale che estrae i dati di testata e alla quale si deve agganciare la R&S tramite

predicati. In questa query vengono estratti anche i dati relativi al cliente intestatario dell’ordine. I dati estratti sono:

• PrimaryKey della tabella delle testate • stagione (anno e indice) e descrizione • marchio, codice e descrizione

• numero ordine • data ordine

• tipologia di vendita, codice e descrizione • tipo ordine, codice e descrizione

• cliente intestatario, codice e ragione sociale e indirizzo reperiti dall’anagrafica del cliente • agente, codice e ragione sociale reperiti dall’anagrafica dell’agente

Q_OCR query delle righe che espone tutte le caratteristiche dell’articolo e la quantità della riga.

Dovrà essere legata alla query di testata tramite la primary key I dati estratti sono:

• PrimaryKey della tabella delle righe dell’ordine • Modello, codice

• Parte, codice

• Descrizione del modello/parte reperita dall’anagrafica dell’articolo • Colore, codice e descrizione

(19)

• Unità di misura, solo codice • Iva di riga, codice

• Quantità di riga

Q_OCR_TGL query del dettaglio taglie che estrae, oltre alla primary key, il codice taglia e la

quantità per taglia; è legata alle righe tramite la Primary Key delle righe I dati estratti sono

• Primary Key • Codice taglia • Quantità per taglia

Il layout dovrà essere di tipo A4 orizzontale (landscape).

Fig. 4.2

4.1 LA CREAZIONE DI UN REPORT ORDINE CLIENTE

In questa sezione, dopo l’analisi del problema, sarà descritta la creazione di un report rappresentante l’ordine di un cliente utilizzando TABELLE e PARAMETRI.

I dati principali sono:

Nome report SCRORCOCT. Le tabelle interessate sono:

S3T_OCT testate ordini cliente S3T_OCR righe ordini cliente S3T_OCR_TGL dettaglio taglie

S3T_IST Istanze = tutte le caratteristiche dell’articolo che si trova in riga ordine S3T_CLI Anagrafica cliente

S3T_SOG Anagrafica soggetto

Si deve creare un report da lanciare con determinati parametri come segue: Creare il contesto parametri nei metadati SCPORCOCT.

Il contesto parametri deve contenere due parametri:

• un componente di tipo checkbox P_CB_TGL con descrizione ‘Stampa Taglie’

(20)

Fig. 4.1

4.1.1 APERTURA DELLA WEB PAGE

4.1.1.1 CREAZIONE MANUALE DI UN REPORT

Per creare manualmente il report, risulta molto più semplice creare separatamente il Data Model e il Paper Layout. Si inizierà creando un report vuoto e si aggiungeranno le query.

Successivamente si creerà il Paper Layout.

Creazione di un report vuoto:

1. Avviare Report Builder, selezionare File→New→Report

2. Nella finestra New Report, selezionare Build a new report manually (Crea un nuovo report manualmente), quindi fare clic su OK.

Quando si sceglie di creare un nuovo report manualmente, Report Builder lo inizializza secondo alcune impostazioni predefinite. La prima finestra che viene visualizzata è l’Object

Navigator. In questa finestra viene visualizzato l’elenco completo degli oggetti del report.

Inizialmente il Report Builder mostra tutti gli oggetti che ha creato come parte della definizione del report. L’Object Navigator costituisce un’interfaccia centralizzata per accedere e modificare tutti gli oggetti nel report , comprese le librerie collegate, i trigger, e le unità di programma.

(21)

Fig. 4.3

4.1.1.2 PROPERTY INSPECTOR

La finestra Property Inspector è una finestra che consente di accedere alle proprietà dell’oggetto attualmente selezionato nell’Object Navigator o nel Report Editor. Ogni oggetto di Report Builder (query, gruppo, frame, parametri, ecc.) ha proprietà associate che possono essere visualizzate utilizzando la finestra Property Inspector. Per ottenere una guida su qualsiasi proprietà, basta selezionare l’"oggetto" e premere il tasto F4.

4.1.1.3 LE FUNZIONI DEL MAIN TOOLBAR

La Main Toolbar contiene gli strumenti utilizzati per creare manualmente o manipolare oggetti nell’area di lavoro Report Editor - Data Model. Ogni strumento viene visualizzato come icona. La Main Toolbar è posizionata lungo la parte superiore del Report Editor - Data Model. Per utilizzare gli strumenti della Toolbar, fare clic sullo strumento desiderato per eseguire l'azione.

Fig 4.3.1

1.New -Consente di visualizzare la finestra di dialogo Nuovo report. 2.Open -Consente di visualizzare la finestra di dialogo Open.

3.Save- Salva il report. Se non si è salvato il report precedentemente, verrà visualizzata la finestra

di dialogo Salva con nome.

4. Print -Stampa il report.

5. Mail -Consente di visualizzare la finestra di dialogo Mail. 6. Connect Consente di visualizzare la finestra di dialogo Connect.

(22)

8.Copy- Pone temporaneamente una copia dell'elemento selezionato negli appunti. Utilizzare

Incolla per incollare l'elemento selezionato.

9.Paste-. Incolla l'elemento presente negli appunti nella posizione corrente del cursore. 10.Undo- Annulla l'ultima azione eseguita.

11. Redo- Esegue di nuovo l'ultima azione precedentemente annullata. 12.Run Web Layout- Mostra il report corrente all’interno del browser web.

4.1.2 DATA MODEL

4.1.2.1 CREAZIONE OGGETTI SUL DATA MODEL

Il DATA MODEL è il primo oggetto aperto nell’Object Navigator e viene utilizzato per creare le query neccessarie al funzionamento del report. In quest’area di lavoro si creano,

definiscono e modificano gli oggetti da utilizzare nel report: le query, i gruppi, le colonne formula, i parametri di sistema e degli utenti.

Per creare gli oggetti della query nel Data Model, è possibile utilizzare la creazione guidata del report, oppure, in modo manuale, si utilizzando gli strumenti di query della Data Model Tool

Palette. Due sono i modi per aprire il Data Model: utilizzando Report Wizard oppure Report Editor. In questo esempio utilizzeremo Report Editor.(Fig. 4.4)

Fig. 4.4

Il Report Editor è un'area di lavoro in cui è possibile manipolare gli oggetti e modificare le proprietà della finestra Property Inspector.

4.1.2.2 LE FUNZIONI DELLA TOOL PALETTE

La Tool Palette contiene gli strumenti utilizzati per creare o manipolare manualmente

(23)

È possibile nascondere la Tool Palette scegliendo View e deselezionando Tool Palette.

Fig 4.4.1

1.Select tool. Deseleziona qualsiasi strumento selezionato e consente di selezionare un oggetto nel

Data Model.

2.Magnify tool. Ingrandisce la vista sull'oggetto selezionato. Tenere premuto il tasto

SHIFT mentre si fa clic sullo strumento di ingrandimento per rimpicciolire la visualizzazione.

3.Summary Column tool. Crea una colonna di riepilogo nella query. 4.Data Link tool. Crea una relazione master-detail tra le query, trascinando

una linea per definire la relazione tra le colonne chiave nelle due query.

5.Formula Column tool. Crea una colonna di formule nella query 6.Cross Product tool. Crea una matrice (prodotto incrociato) di gruppo.

7.Placeholder Column tool. Crea una colonna “segnaposto” che è possibile modificare

successivamente.

8.SQL Query tool. Consente di visualizzare la finestra di dialogo SQL Statement in cui è possibile

immettere una query SQL SELECT o utilizzare il Generatore di query per creare una query.

4.1.2.3 CREAZIONE QUERY

Le query possono selezionare i dati da qualsiasi fonte dati (Oracle, XML, JDBC, testo, Oracle Express, Oracle OLAP).

Si procede con la creazione di tre query sul Report Editor selezionando il tool SQL Query . Successivamente, cliccando all’interno della finestra Report Editor, apparirà una Query Statement dove si deve inserire un'istruzione SELECT per la query: figure 4.5a, 4.5b, 4.5c. In base alle impostazioni predefinite, la prima query creata prenderà il nome di Q_1 e

successivamente entrando nelle proprietà (usando il tasto F4) lo si potrà cambiare con il nome desiderato, nell’esempio Q_OCT; la seconda verrà cambiata dal nome Q_2 a Q_OCR, la terza dal nome Q_3 al nome Q_OCR_TGL.

Query Q_OCT ( Q1)

Q_OCT query principale (Q_1) che estrae i dati di testata e alla quale si deve agganciare la R&S.

In questa query si estraggono anche i dati relativi al cliente intestatario dell’ordine. I dati estratti sono:

• PK

• stagione (anno e indice) e descrizione; la descrizione va reperita con la funzione standard s3ksogutils.TrovaDes()

• marchio, codice e descrizione; la descrizione va reperita con la funzione standard s3ksogutils.TrovaDes()

(24)

• tipologia di vendita (TIV), codice e descrizione; la descrizione va reperita con la funzione standard s3ksogutils.TrovaDes()

• tipo ordine (oct_tipo), codice e descrizione; questo è un valore fisso per cui la descrizione va reperita con la funzione s3ksysutils.Trova_Des_VF(oct_tipo , codice , p_lingua,

p_lingua_soc).

• cliente intestatario(CLI_INTO), codice e ragione sociale con la funzione standard s3ksogutils.TrovaDesSog() e indirizzo con la funzione s3ksogutils.Formatta_Ind_Sog() • agente, codice e ragione sociale, utilizzando la funzione già utilizzata per la ragione sociale

del cliente

Fig. 4.5a

Query Q_OCR (Q_2)

Q_OCR query delle righe che espone tutte le caratteristiche dell’articolo e la quantità della riga; è

linkata alla testata tramite la PK della testata orc_oct_soc_cod, ocr_oct_id I dati estratti sono:

• PK

• Modello, codice • Parte, codice

• Descrizione del modello/parte, con la funzione s3koggutils.Desc_Oggetto() • Colore, codice e descrizione, con la funzione s3koggutils.Desc_Colore()

• Griglia taglie, codice e descrizione, con la funzione standard s3ksysutils.Trova_Des() • Unità di misura, solo codice

• Iva di riga, codice • Quantità di riga

Tutti i dati dell’articolo sono nella tabella s3t_ist (Istanza ) in join con la riga ordine tramite ocr_ist_id.

(25)

Fig. 4.5b

Query Q_OCR_TGL (Q_3)

Q_OCR_TGL query del dettaglio taglie che estrae, oltre alla pk, il codice taglia e la quantità per

taglia; è linkata alle righe tramite la PK delle righe ocr_tgl_oct_soc_cod, ocr_tgl_oct_id, ocr_tgl_ocr_riga

Per creare la seguente query è stata utilizzata la tabella s3t_ocr_tgl ( Dettaglio quantità riga ordine per taglia).

I dati estratti sono:

(26)

4.1.2.4 DATA LINK

Dopo la creazione le query devono essere collegate tra di loro, per fare il collegamento si utilizza il tool Data Link .

Riportiamo ora l’esempio di creazione del collegamento tra la query Q_OCT (query master) e la query Q_OCR(query detail):

1. Selezionare il tool Data Link .

2. Fare clic sull’attributo chiave esterna oct_soc_cod della query master e trascinare un collegamento all’attributo chiave esterna ocr_oct_soc_cod della query detail.

3. Fare clic sull’attributo chiave esterna oct_id della query master e trascinare un collegamento all’attributo chiave esterna ocr_oct_id della query detail.

4. Fare doppio clic(oppure premere il tasto F4 ) sul nuovo oggetto collegamento per visualizzare la finestra Property Inspector, quindi impostare le proprietà desiderate. Questo collegamento crea una relazione master-detail tra le query usando le colonne chiave evidenziate nella Fig 4.6 delle due query.

(27)

4.1.3 PAPER LAYOUT

4.1.3.1 CREAZIONE OGGETTI SUL PAPER LAYOUT

Il secondo oggetto aperto nell’Object Navigator è il Paper Layout che può essere creato, come il Data Model, utilizzando uno dei due strumenti Report Wizard o Report Editor.

Continueremo ad utilizzare Report Editor, nel quale creiamo un frame M1 utilizzando il tool Frame Fig. 4.7.1. Il frame avrà una dimensione tale da poter contenere tutta l’applicazione creata sul Paper Layout. All’interno di M1 creiamo, utlizizzando il tool Repeating Frame , un Repeating Frame R1 della stessa grandezza di M1 e anche questo dovrà comprendere tutta l’applicazione. All’interno del Repeating Frame R1 creiamo altri tre frame principali.

Creazione di un frame o repeating frame

Per creare un frame o un repeating frame manualmente:

1. Nella visualizzazione Paper Layout , fare clic sul tool Frame o lo strumento Repeating

frame nel Tool Palette.

2. successivamente, cliccando all’interno della finestra Paper Layout, si può disegnare l’oggetto selezionato con la dimensione desiderata.

3. Nella finestra Property Inspector, impostare le proprietà desiderate.

4.1.3.2 PAPER LAYOUT TOOL PALETTE

Fig. 4.7.1

1.Select tool. Deseleziona qualsiasi strumento selezionato e consente di selezionare un oggetto nel

Paper Layout.

2-Magnify tool. Ingrandisce la vista sull'oggetto selezionato. Tenere premuto il tasto

SHIFT mentre si fa clic sullo strumento di ingrandimento per rimpicciolire la visualizzazione.

(28)

7.Line tool. Disegna un oggetto linea.

8.Rectangle tool. Disegna un oggetto rettangolo. 9.Arc tool. Disegna un oggetto arco.

10.Rounded Rectangletool. Disegna un oggetto rettangolo arrotondato.

11.Polyline tool. Disegna un oggetto polilinea. Usare il mouse per aggiungere segmenti.

12.Polygon tool. Disegna un oggetto poligono. L'oggetto deve essere chiuso, a differenza di un

oggetto polilinea.

13.Freehand tool. Disegna una linea a mano libera. 14Ellipse tool. Disegna un oggetto ellisse.

15.Frame tool. Disegna un frame.

16.Repeating Frame tool. Disegna una cornice ripetizione.

17.Graph tool. Consente di visualizzare la Creazione guidata Grafico per definire un grafico che

verrà inserito nel layout.

18.Field tool. Crea un oggetto campo.

19.Anchor tool. Crea un ancoraggio tra due oggetti nel layout.

20.File Link tool. Crea un oggetto collegamento ad un file che è possibile utilizzare per collegare

un file esterno al report.

4.1.3.3 CREAZIONE DEI 3 FRAME PRINCIPALI

( Per tutti i seguenti paragrafi si prendano come modello pratico la figura 4.7 e la figura 4.8) Il primo frame rappresenta il frame della TESTATA del report, ed è chiamato nell’Object Navigator M_2 e contiene i dati di TESTATA rispettivamente i CPL ( CPL: campo personalizzato per tener memorizzata una definizione di Label già tradotta nella lingua di collegamento scelta dall’utente) con i loro campi variabili. Si procede con la creazione degli elementi contenuti nella testata. Riportiamo un esempio di come si crea un campo CPL esistente nella TESTATA; per la creazione degli altri campi si proceda in modo analogo, cambiando la loro source e la loro descrizione nei metadati.

ESEMPIO CREAZIONE CAMPO STAGIONE

Iniziamo la creazione del campo stagione (Fig 4.7), selezionando il tool Field .

Successivamente, cliccando all’interno della finestra Paper Layout disegnamo il campo che, in base alle default settings, prenderà il nome F_1 e avrà come source <NULL>. Per cambiare tutte le proprietà del campo, incluse il nome e la source, si usa il tasto F4, il quale farà apparire la finestra Property Inspector. Il nome del campo verrà modificato in F_STAG, e la source del campo stagione sarà CPL_STAG (il CPL deve essere creato sul Data Model ed inserito nei Metadati del report). Tra le proprietà del campo cambiamo anche width=100 e Datatype= character. Nei Metadati del report il CPL_STAG avrà come label: Stagione.

(29)

Fig. 4.7

Allo stesso modo creiamo gli altri campi con la loro source (CPL creati sul Data Model e la loro descrizione sui Metadati). Nella seguente tabella vediamo i campi della TESTATA.

CAMPO_CPL di M_2 SOURCE del CAMPO CPL Descrizione sui Metadati

F_ STAG CPL_STAG Stagione

F_ MARCHIO CPL_MARCHIO Marchio

F_ TIP_VEND CPL_TIP_VEND Tipologia di vendita

F_ NUMERO_ORD CPL_N_ORDINE Numero ordine

F_ TIP_ORD CPL_T_ORDINE Tipo ordine

F_ DATA_ORD CPL_D_ORDINE Data ordine

F_ AGENTE CPL_AGENTE Agente

F_ INDIR_AGEN CPL_IND_AGE Indirizzo

F_ CLI_INTEST CPL_CLI_INTE Cliente intestatario

(30)

A destra di ogni CAMPO_CPL creiamo un CAMPO_VARIABILE, come nell’esempio evidenziato in rosso nella figura 4.7(F_10): questi si creano in modo analogo ai campi CLP ma avranno come source gli attributi risultanti della query Q_OCT, come elencato nella tabella sottostante.

CAMPO_CPL di M_2 CAMPO _VARIABILE SOURCE del CAMPO_VARIABILE F_ STAG F_10 des_stagione F_ MARCHIO F_9 des_marchio F_ TIP_VEND F_7 desT_Ven F_ NUMERO_ORD F_8 oct_nour F_ TIP_ORD F_6 descr_ord F_ DATA_ORD F_3 oct_daor F_ AGENTE F_4 oct_age_cod F_ INDIR_AGEN F_1 DesAgente F_ CLI_INTEST F_5 DesSog F_ INIDIRIZ F_2 Indirizzo

Il secondo frame rappresenta il frame delle RIGHE del report ed è chiamato nell’Object Navigator M_3 e contiene i dati di riga rispettivamente i CPL di riga. Nella seguente tabella sono riportati i campi corrispondenti al frame M_3.

CAMPO_CPL di M_3 SOURCE del CAMPO_CPL Descrizione sui Metadati

F_MODELLO CPL_MODELLO Modello

F_PARTE CPL_PARTE Parte

F_DESCRIZIONE CPL_DESCRIZIONE Descrizione

F_COLORE CPL_COLORE Colore

F_DES_COLORE CPL_DES_COL Des.Colore

F_UM CPL_UM UM

F_QTA CPL_QTA Qta

F_QTA_TGL CPL_Q_TGL Qta per taglia

F_IVA CPL_IVA IVA

Il terzo frame è rappresentato da M_4 nell’Object Navigator. Contiene i campi corrispondenti al frame M_4 che avranno come source gli attributi risultanti dalla query

Q_OCR(Q_2), come elencato nella tabella sottostante.

CAMPO_VARIABILE di M_4 SOURCE del CAMPO_VARIABILE (proveniente da query Q_2) Corrispondenza con CAMPO_CPL di M_3

F_MOD1 ist_mod_cod F_MODELLO

F_PAR1 ist_par_cod F_PARTE

(31)

F_COL1 ist_col_cod F_COLORE

F_DES_COL1 des_col F_DES_COLORE

F_UMI1 ocr_umi_cod F_UM

F_QTA1 ocr_qta F_QTA

F_IVA1 ocr_iva_cod F_IVA

Per la creazione del campo Qta per taglia è stato creato un frame M_5 all’interno del frame M_4. Il frame M_5 contiene il repeating frame R3, all’interno del quale creeremo due campi, F_11 ed F_12, che rappresenteranno rispettivamente la taglia e la quantità per taglie.

• F_11: ha come source l’attributo ocr_tgl_qta • F_12: ha come source l’attributo ocr_tgl_tgl_cod

Alleghiamo ora un’immagine dell’intera creazione sul Paper Layout.

(32)

4.1.4.1 CAMPO SUMMARY

I frame per la quantità totale sono stati realizzati direttamente sul repeating frame R1 (Fig. 4.9). Questi sono rispettivamente:

• F_Q_TOT: ha come source il CPL_Q_TOT. Tale CPL ha come descrizione nei Metadati

Qta totale

• F_13: ha come source il campo summary CS_QTA. CS_QTA è un campo summary che esegue la somma delle quantità utilizzando come source l’attributo ocr_qta. Inoltre il campo summary va creato sul Data Model utilizzando il tool Summary Column . Nel Data Model si trova sulla G_TESTATA.

Fig. 4.9

4.1.4.2 FORMAT TRIGGER

(33)

2. Fare doppio clic sull’icona PL / SQL accanto all'oggetto per cui si desidera creare o modificare un format trigger per visualizzare il PL / SQL Editor.

3. Definire il PL / SQL per il format trigger.

Fig. 4.10

Risultato della funzione PL / SQL definita per il format trigger:

Se il componente è il checkbox P_CB_TGL ed è selezionato (ovvero ha la descrizione ‘Stampa Taglie’) il report stamperà le taglie, altrimenti non le stamperà. (Fig 4.1)

4.1.5 CONFIGURAZIONE DEI METADATI

4.1.5.1 CREAZIONE METADATI DEL REPORTSCRORCOCT

Nel linguaggio dei Metadati un contenitore corrisponde ad un blocco in Oracle Forms e un

componente corrisponde ad un Item del blocco in Oracle Forms.

Per creare i Metadati si deve accedere a Stealth 3000 nel seguente modo: • Stealth 3000 sistema (Fig. 4.11): (accedere con il proprio utente), menù:

(34)

Fig 4.11

Per creare i Metadati per un nuovo report si procede nel seguente modo:

• Nel campo Nome si scrive il nome del report: in questo caso SCRORCOCT. • Inserire la descrizione del report: in questo caso Stampa Ordine Cliente.

• Selezionando Paletta Componenti si inserisce il componente CPL_STAG e si dà il nome

Stagione.

• Come descrizione (elemento di deriv. come in Fig.4.12) il componente avrà il nome

LABEL.

• Si determina il tipo di Programma. Nel nostro caso trattandosi di un report si seleziona il comando Rep.

(35)

Fig. 4.12

(36)

Fig. 4.13

4.1.5.2 STEALTH 3000: TOOLBAR

Nell’ambiente Stealth 3000 è presente la seguente toolbar, utilizzata per accedere in maniera veloce alle principali funzioni disponibili:

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19

1. Salva: salva le modifiche apportate;

2. Stampa: stampa il contenuto dello schermo;

3. Riporta: consente di ritornare alla form chiamante riportando il valore selezionato; 4. Ritorna: consente di ritornare alla form chiamante (senza riportare il valore selezionato); 5. Uscita: esce dalla maschera;

6. Lista valori: visualizza l'elenco dei valori disponibili per il campo attivo;

7. Lista valori - Gestione: consente di chiamare in gestione una Tabella per inserire nuovi dati o fare ricerche sui dati già presenti;

8. Imposta Ricerca: predispone la maschera all'esecuzione di una ricerca;

(37)

9. Esegui ricerca: esegue la ricerca dei record richiesti;

10. Annulla ricerca: riporta la maschera dalla modalità di ricerca a quella normale di inserimento dati;

11. Ricerca e Sintesi - Imposta: apre la maschera di scelta delle query di Ricerca e Sintesi. Da qui è anche possibile richiamare la maschera per la definizione di nuove query;

12. Ricerca e Sintesi - Elenco: visualizza l'elenco dei dati estratti dall'ultima query eseguita tramite Ricerca e Sintesi;

13. Blocco precedente: posiziona il cursore nel blocco che precede quello corrente; 14. Record precedente: posiziona il cursore sul record che precede quello corrente;

15. Record successivo: posiziona il cursore sul record che segue quello corrente. Se il record corrente è l'ultimo, il cursore si posizionerà su un record nuovo (equivale a Inserisci record); 16. Blocco successivo: posiziona il cursore nel blocco che segue quello corrente;

17. Inserisci record: crea un nuovo record nel blocco corrente; 18. Cancella record: rimuove il record correntemente selezionato; 19. Help: apre l'ambiente di help.

4.1.5.3 CREAZIONE PARAMETRI DEL REPORT

1. CREAZIONE DEL CONTESTO PARAMETRI NEI METADATI DEL REPORT SCPORCOCT

• Nel campo Nome si inserisce, in questo caso, SCPORCOCT.

• Scrivere la descrizione del gruppo: in questo caso Contesto Parametri Stampa Ordine

Cliente.

• Selezionando Paletta Componenti si inserisce il componente P_CB_TGL e gli si dà il nome Stampa Taglie

• Come descrizione (elemento di deriv. come in Fig. 4.14 ) il componente avrà il nome

PCHECKBOX.

• Si determina il tipo di Programma. Nel nostro caso trattandosi di un contesto di

parametri si seleziona il comando Par.

(38)

Fig 4.14

• Cliccando il bottone Visualizzazione Estesa si ottiene la descrizione estesa del componente selezionato in verde. Fig.4.14

• Cliccando il bottone di Visualizzazione Sintetica si ottiene la lista dei componenti. Fig. 4.15

(39)

Fig. 4.15

(40)

2. CREAZIONE PARAMETRI NEL REPORT SCRORCOCT Fig. 4.17

Si devono creare i due parametri P_CB_TGL, P_Q_OCT sul Data Model nell’User

Parameters e anche in BEFORE REPORT. Vediamo ora come si creano i due parametri:

1. Nell’Object Navigator espandere il nodo del Data Model, quindi fare clic sul nodo User Parameters.

2. Fare clic sul pulsante Crea nella barra degli strumenti.

3. Fare doppio clic sull'icona delle proprietà per il nuovo parametro per visualizzare la Property Inspector dove si dovranno eseguire le seguenti azioni:

- Cambiare il Name con il parametro Name desiderato ( P_CB_TGL, P_Q_OCT); - Cambiare Datatype (scegliendo tra Number, Date, Character);

- Scegliere Width = 20.

Fig. 4.17

(41)

Fig. 4.18

Una volta finita la creazione del report si esegue il comando COMPILA poi si salva nella directory V:\St3k\SVILNomeCLiente. Questa rappresenta la directory dove si crea o si modifica il report. Il file contenente il report sarà spostato in PVCS dove si creerà il pacchetto (utilizzando lo Zipper), che infine verrà provato nell’ambiente di TEST del cliente.

4.1.6 PVCS

INTRODUZIONE

PVCS Version Manager è il pacchetto adottato per la gestione del versioning dei file (form, report, librerie e documentazione) utilizzati nel processo di sviluppo di Stealth 3000. I file sotto il controllo di PVCS sono stati suddivisi in due progetti principali a seconda della loro tipologia: “Documentazione”:

(42)

 sorgenti report(.RDF);  sorgenti librerie (.PLL);  object library (.OLB);  script sql:

• file di creazione massiva non incrementale di oggetti (tabelle, indici, constraints, ecc.)

(.SQL);

• creazione e modifica incrementale di oggetti (.INC); • package (.PCK);

• procedure (.PRC); • funzioni (.FNC); • trigger (.TRG); • object type (.TYP);

 icone (.ICO e .GIF);

 pagine di lancio html (.HTML).

Per ognuno di questi ambienti sono stati definiti dei ruoli da assegnare agli utenti di PVCS in modo da poter gestire in maniera differenziata i diritti all’interno dei due progetti. La configurazione del database dei programmi, inoltre, ha comportato la creazione di alcuni trigger di PVCS che, scattando automaticamente al verificarsi di determinati eventi, eseguono gli automatismi necessari per la corretta gestione dei file di questo archivio.

.

4.1.6.1 CONFIGURAZIONE DEI CLIENT

Oltre alla struttura di directory del server utilizzata per la gestione ed il mantenimento dei file (descritta successivamente), per ogni utente devono essere definite delle cartelle da utilizzare in fase di modifica dei file presi in consegna. Queste cartelle, locate fisicamente sul server per motivi di backup, devono essere mappate sotto l'unità "V" del client secondo la seguente struttura:

− Documentazione: all’interno di questa directory si creano/modificano i documenti. E’ la directory di lavoro del database “Documentazione” e quindi ogni qual volta si esegue il “Check Out” di un documento, il relativo file viene estratto in questa directory. Il documento modificato, una volta restituito a PVCS, viene spostato nella directory del server in J:\Documetazione\…;

(43)

4.1.6.2 DATABASE “DOCUMENTAZIONE”

Questo database viene utilizzato per la gestione dei documenti di analisi dei programmi, per le dispense e tutti gli altri file documentativi in generale. In PVCS il progetto è così strutturato:

Le cartelle all’interno del progetto sono collocate esattamente come le directory del server relative alla documentazione. La modifica di un file appartenente a questa struttura deve assolutamente essere gestita attraverso PVCS e non si deve pertanto aprire alcun file direttamente dal server.

Per questo database non è prevista la gestione di “promozioni” ma soltanto il mantenimento delle diverse versioni dei file.

4.1.6.3 DATABASE “PROGRAMMI”

Questo database viene utilizzato per la gestione dei file di programma di Stealth 3000. Il progetto è organizzato secondo la seguente struttura:

(44)

4.1.6.4 BREVE GUIDA ALL’UTILIZZO DI PVCS

La finestra di lavoro di PVCS Version Manager (attivando la voce di menù “Show Revisions”) appare divisa in tre sezioni:

1. progetti: in questa sezione vengono visualizzati tutti i progetti aperti e le relative cartelle;



Per aprire un Progetto cliccare con il tasto destro su “My Project Databases”, selezionare la voce “Open Project Database” e la cartella di progetto che si vuole aprire. I progetti attualmente gestiti si trovano in J:\PvcsDB\St3kDoc (Documentazione) e J:\PvcsDB\St3kPrg (Programmi).

2. file: come nel navigatore standard di Windows, in questa sezione vengono elencati i file contenuti nella cartella selezionata nell’area dei progetti;



Per aggiungere dei file selezionare la cartella di destinazione e premere il pulsate “Add Workfiles…” della toolbar. Nella finestra che si apre, selezionare i file da aggiungere (il campo “Description” deve essere riempito obbligatoriamente con la voce di menù cui il programma fa riferimento più eventuali specifiche).

3. versioni: all’interno di questa area vengono elencate tutte le versioni del file selezionato. Inoltre, sono presenti delle Tab Page contenenti informazioni sulle eventuali label legate al file e sullo stato di promozione delle varie versioni del file stesso (Sviluppo, Test e Produzione). Le principali operazioni utilizzabili in PVCS, attivabili anche tramite toolbar, sono:

1

2

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