Analisi
Ieri, in Commissione parlamentare per la semplificazione è stata presentata la bozza di relazione dell’Indagine conoscitiva in materia di semplificazione dell’accesso dei cittadini ai servizi erogati dal Servizio Sanitario Nazionale.
Dal dibattito scaturito è emerso un generale consenso della Commissione sul testo in quanto ritenuto completo ed esaustivo, anche se è stata aperta la possibilità di far pervenire spunti di miglioramento prima della deliberazione definitiva (prevista per mercoledì 29 luglio). Le proposte dovranno comunque essere strettamente attinenti ai profili di semplificazione.
La relazione è strutturabile in 6 paragrafi.
• Paragrafi da 1 a 3: si dà conto del contesto dell’indagine dal punto di vista istituzionale, partendo da una breve presentazione della Commissione per illustrare quindi il programma dell’indagine conoscitiva e le audizioni effettuate.
• Paragrafo 4: si dà conto, per sommi capi, degli argomenti trattati nelle singole audizioni.
• Paragrafo 5: in materia di sanità digitale già avviate dal Governo, dalle regioni e dalle province autonome, al fine di semplificare l’accesso dei cittadini ai servizi sanitari siano essi servizi di assistenza e di cura, siano essi servizi di carattere amministrativo.
• Paragrafo 6: conclusioni
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• L’indagine conoscitiva
L’Indagine conoscitiva sulla semplificazione dell’accesso dei cittadini ai servizi del SSN, incardinata presso la Commissione bicamerale per la Semplificazione presieduta dall’On.
Nicola Stumpo (LeU), è stata deliberata il 12 giugno 2019. Le motivazioni dell’indagine si fondano sulla considerazione per cui in Italia si registra oggi un calo dell’indice di natalità, un allungamento della speranza di vita e un invecchiamento della popolazione con
annesso aumento della domanda di cura correlata alle patologie croniche. Queste
premesse, anche in un’ottica di risparmio economico, legittimano (per la Commissione) un ripensamento strutturale e organizzativo dei servizi offerti in ambito sanitario facilitando l’accesso alle cure, anche da remoto, e rendendo più immediata e comoda per i cittadini la gestione degli aspetti amministrativi connessi ai servizi sanitari. Nello specifico, ciò che viene rilevato è uno sviluppo dei servizi digitali disomogeneo e non interoperabile tra le Regioni.
A tal fine, la Commissione pur non entrando nel merito di valutazioni circa il funzionamento del SSN, ha acquisito elementi in relazione alla necessità di:
• rendere i processi amministrativi sanitari gestibili attraverso servizi a distanza (Fascicolo sanitario elettronico, sistema centralizzato informatizzato per la prenotazione unificata delle prestazioni, ricetta elettronica);
• rafforzare l’ambito territoriale di assistenza sviluppando nuove modalità di servizio che consentano di erogare, anche da remoto, assistenza domiciliare rendendo il più possibile autonomi i pazienti (telemedicina).
In definitiva, la Commissione ha inteso acquisire elementi conoscitivi sui fattori che ostacolano un uniforme avanzamento su tutto il territorio nazionale dei predetti obiettivi.
Il programma dell’indagine è stato articolato in numerose audizioni che hanno visto gli interventi di rappresentanti delle Istituzioni, delle strutture ministeriali competenti, delle
Regioni, di strutture sanitarie d’eccellenza nonché di centri di ricerca ed esperti (riportate in sintesi nel documento).
• Le risultanze dell’indagine
Si sottolinea come il principio di semplificazione trovi diretto fondamento nell’articolo 32 della Costituzione (Tutela della Salute), ancora più evidenziato dalla pandemia.
L’evoluzione deve seguire il modello digitalizzato di connected care, incentrato sulla necessità di cura del cittadino nel quale tutti i processi sono interconnessi tra loro e interoperabili. In questo contesto i dati acquistano un’importanza fondamentale per migliorare la programmazione sanitaria, distribuendo i carichi di lavoro e ottimizzando le risorse, cliniche e non, e creando nuovi servizi che agevolano la vita dei pazienti.
L’utilizzo in ambito sanitario dell’IA e di tecnologie telematiche consente infatti
l’accorciamento dei tempi di diagnosi e di spostamento. Rimane comunque fondamentale (come evidenziato dall’audizione del Garante della Privacy) la protezione dei dati in quanto, tra le altre, il dato sanitario manipolato può rappresentare un rischio clinico per la salute del paziente.
a. Fascicolo sanitario elettronico
Nonostante il Patto per la sanità digitale siglato in Conferenza Stato-Regioni, l’evoluzione del SSN verso un sistema di sanità digitale è risultata fortemente rallentata a causa della sperequazione tra i livelli di digitalizzazione dei servizi sanitari erogati dalle regioni, a partire dal FSE. Infatti, la scelta di rimettere la sua realizzazione alle regioni ha portato ad un quadro estremamente eterogeno. In questo senso è stata importante la decisione di interconnettere i sistemi informativi regionali e architetture informatiche preesistenti attraverso un’infrastruttura a livello nazionale (INI), particolarmente onerosa ma che non ha ancora raggiunto l’obiettivo di dotare il SSN di un pacchetto minimo di servizi digitali.
I cittadini però conoscono scarsamente lo strumento tantoché è stato attivato solo dal 23%. Per ovviare a questo inconveniente il passo adottato con il DL Rilancio, ovvero quello di eliminare il consenso preventivo alla creazione e all’alimentazione del FSE, è stato fondamentale. Accanto a questa misura occorre comunque avviare un’adeguata campagna di comunicazione.
Altro elemento importante è la digitalizzazione dei documenti sanitari ma l’obiettivo finale è quello di superare la logica del FSE come contenitore di documenti per evolvere verso un prodotto dinamico in grado di interfacciarsi con app e device wearable. In definitiva il FSE deve essere percepito come un luogo della rete internet in cui si può gestire direttamente e facilmente la vita sanitaria anche attraverso app e link.
Il documento riporta poi che il pieno e convinto coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, che sono il primo fondamentale segmento del SSN che si interfaccia con l’assistito sul territorio, resta un tassello fondamentale per il concreto decollo del FSE.
Next step sul FSE
• Completamento dell’Anagrafe Nazionale Assistiti (superando così il dualismo tra SPID e CNS);
• Coordinamento pubblico-privato;
• Connessione di tutti gli operatori sanitari comprese le farmacie, rafforzando la sinergia tra MMG e farmacie sul territorio creando una rete di protezione per i soggetti più fragili.
b. Telemedicina
I modelli di telemedicina devono essere coerenti in senso logico nella gestione dei dati in modo da convogliare in un software dati diversi confrontati scientificamente (il modello è però complesso). Un altro elemento di complessità è dato dal fatto che la realizzazione dei servizi di telemedicina poggia su un’organizzazione di lavoro multidisciplinare. Per
garantire un pieno funzionamento della telemedicina occorre quindi che siano reingegnerizzati i processi sulla base della concreta esigenza dell’assistito (l’ISS sta lavorando a un modello italiano). La telemedicina apre poi un tema normativo e il legislatore dovrà farsi carico in particolare di disciplinare tutti gli aspetti peculiari delle prestazioni professionali rese a distanza.
c. Riduzione liste di attesa e dematerializzazione ricetta
Si è ripercorso l’iter che ha portato alla digitalizzazione dei CUP nonché descritto lo stato attuale. Stesso discorso per la ricetta dematerializzata in particolare quanto realizzato durante la fase pandemica che ha permesso la completa digitalizzazione del documento.
Inoltre, è auspicato che il sistema venga esteso anche ai buoni per celiaci.
d. Presa in carico paziente cronico
Per la presa in carico del paziente cronico si ritiene indispensabile raccordare le strutture sanitarie, e il paziente, con particolare riferimento alle fasi in cui bisogna adeguare il programma terapeutico alle esigenze che emergono in fase di monitoraggio. A tale scopo è stata proposta l’introduzione del case manager, figura in grado di governare il percorso di cura rilevandone necessità e bisogni e che si avvale anche di strumenti di
telemonitoraggio.
Si supererebbe così l’approccio a silos dei percorsi assistenziali venendosi a creare sinergie per la gestione dei dati del paziente ed economie di scale nella produzione di dispositivi medici, oltre che una rete assistenziale domiciliare interconnessa con il SSN. E’
stata poi rimarcata la necessità di completare l’anagrafe vaccinale nazionale. Quanto alla domanda di assistenza socio-sanitaria è stato proposto di istituire presso le strutture ospedaliere e le ASL di punti unici di accesso in grado di agire su due versanti: 1)
informazione anche ai caregiver dei benefici messi a disposizione del paziente cronico o di patologie invalidanti; 2) l’eventuale supporto ai benefici medesimi.
Sempre a favore dei pazienti cronici e malati gravi è circolata la proposta di prevedere il principio di automaticità delle prestazioni, che li ammetterebbe di diritto alle fruizioni dei benefici previsti.
e. Sistema 118
E’ stato proposto, (in particolare da SIS 118), di mantenere il numero 118, concomitante al 112, per le emergenze sanitarie, in quanto si ritiene che in caso di emergenza riduca i tempi di risposta.
• Conclusioni
La sanità digitale è un’opportunità strategica sia in termini di semplificazione del rapporto tra gli assistiti e il SSN che di successivo monitoraggio a cui si aggiungono possibili risparmi di spesa. La digitalizzazione ha poi mostrato la sua importanza durante le
emergenze epidemiologiche (si pensi alla telemedicina nelle patologie croniche altamente invalidanti) ma in generale le sue ricadute positive si misurano in termini di:
• Continuità terapeutica;
• Deospedalizzazione e decongestionamento della medicina di urgenza;
• Contenimento della spesa e dei costi diretti e indiretti dei pazienti cronici;
• Domiciliarità;
• Scambio di informazioni tra strutture potenziando la rete territoriale.
La Commissione attraverso i suoi componenti utilizzerà dunque tutti i possibili spazi di intervento legislativo e di indirizzo per dare seguito alla presente indagine.