PARTE TERZA
L' "ANAGRAFE" DEL CONVENTO
FRA 1220 E 1350
SEZIONE I
VITAE, GESTA ET OFFICIA FRATRUM
PRAEDICATORUM CONVENTUS PISANI
SANCTAE KATHARINAE
I FRATI ATTESTATI DAI DOCUMENTI
D'ARCHIVIO (ED EVENTUALMENTE ANCHE
DALLA CHRONICA E DAGLI ACTA DEI
CAPITOLI PROVINCIALI) FRA IL 1230 E LA
METÀ DEL TRECENTO
Struttura della tavola
Anno prima attestaz.
Nome Attività documentata
Riferimenti archivistici e bibliografici Cariche
Chronica
1230 Bene 1-Priore dei frati Predicatori compra in nome del convento da Nicolao, ospitalario
dell’ospedale di S. Bartolomeo di Monte Pisano, un pezzo di terra con casa murata e solariata, presso la chiesa di S. Caterina al prezzo di 150 lire.
2-Priore e rettore dei frati, compra, in nome del convento di Santa Caterina, un pezzo di terra con casa di legno, orto viti e alberi, presso la chiesa di S. Caterina, per 70 lire, da Pellaria, ved. di Bonaguida e figlia del fu Alcherio Pietri giudice. 3-Priore dei frati Predicatori compra in nome del convento da Bernardo, detto di S. Zenone del fu Bonichi, un intero pezzo di terra con casa solariata con alberi e frutti vicino alla chiesa di Santa Caterina al prezzo di lire 65 ; nello stesso
giorno riceve i diritti sulla vendita da Lucia moglie di Bernardo e figlia di Benencasa di S. Giusto di Cisanello che consegna e rinuncia a ogni suo diritto di dote.
1-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.4, 1230 febbraio 26
2-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.7, 1231/0 luglio 31
3-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.8, 1233/2 dicembre 29
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 17-20; 28-31; 40-43)
1230 Priore
1230 Bernardo Testimone alla vendita di un pezzo di terra con casa di legno, orto viti e alberi, presso la chiesa in S. Caterina eseguita dal priore Bene.
ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.7, 1231/0 luglio 31
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 28-31)
1230 Giovanni Il 14 giugno 1232 riceve per il convento da Pietro Porcello i diritti e la conferma sulla vendita di una metà di un pezzo di terra con casa, posto presso la chiesa di Santa Caterina, fatta dalla moglie Balbanese a Ugo Manci e Ugolino Galiziani il 10 aprile 1231.
ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.5, 1231/0 aprile 10
[codicillo:1232/1 giugno 14];
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 32-37)
1236 Henricus È convocato assieme al suo confratello Bonaggiunta, all’arciprete Bartolomeo e al canonico maestro Gaetano della Cattedrale, a Paganello, priore di Santa Maria Foriporta Lucca, a frate Luca, custode dei frati Minori della chiesa di S. Francesco e a frate Enrico della stessa chiesa, da Guido, priore di Camaldoli per ‘consilium’ circa la condotta di Filippo, abate di San Zeno.
L’atto è datato 1236 maggio 6. (stile pisano) ASP, Dipl. San Michele in Borgo, Cartulario, cc.22r-v;
1235 Bonaiuncta (2-forse de Carphagnana)
1-È convocato assieme al suo confratello Bonaggiunta, all’arciprete Bartolomeo e al canonico maestro Gaetano della Cattedrale, a Paganello, priore di Santa Maria Foriporta Lucca, a frate Luca, custode dei frati Minori della chiesa di S. Francesco e a frate Enrico della stessa chiesa, da Guido, priore di Camaldoli per ‘consilium’ circa la condotta di Filippo, abate di San Zeno.
L’atto è datato 1236 maggio 6. (stile pisano) 2-Eletto procuratore della chiesa e del convento di S. Caterina e dunque in virtù del mandato ricevuto, il giorno 5 marzo seguente, promette ai canonici della cattedrale che i frati d’ora in poi non seppelliranno le persone le cui sepolture spettano all’ecclesia Maior. Inoltre aggiunge che le salme dei due da Caprona e le relative oblazioni provenienti dal funerale sono presso la chiesa dei frati con il permesso dei canonici. 3-Presente alla pace del 4 maggio 1237 1-ASP, Dipl. S. Michele in Borgo, Cartulario, cc.22r-v;
2-ASDPi, Capitolo, Diplomatico, 1236 febbraio 29;
3-ASP, dipl. Atti Pubblici, 1238/7 maggio 4
(Cristiani 'Nobiltà e popolo' app. doc. II pp 500-506)
1236 Lottarius È nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo per elezione di frate Bonaggiunta de Carfagnana come procuratore della chiesa e del convento di S. Caterina perché ponga fine alla disputa fra i frati e il Capitolo della cattedrale circa i diritti di sepoltura.
ASDPi, Capitolo, Diplomatico, 1236 febbraio 29;
1236 Guido Pisanus 1-È nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo per elezione di frate Bonaggiunta de Carfagnana come procuratore della chiesa e del convento di S. Caterina perché ponga fine alla disputa fra i frati e il Capitolo della cattedrale circa i diritti di sepoltura.
2-Testimone alla condanna dei fratelli Pace e Barone del fu Barone.
1-ASDPi, Capitolo, Diplomatico, 1236 febbraio 29;
2-F. Tocco 'Quel che non c'è nella Divina Commedia o Dante e l'eresia', doc.15, pp 52-54, 1245 agosto 11, Santa Maria Novella, Firenze;
1236 Orlandinus pisanus
Priore del convento pisano dei frati Predicatori , è presente alla cartula donationis rogata a Lucca, in cui Giovanni, abate di S. Pantaleone di Monte Eremitico dell’Ordine cistercense, dona a Giovanni, priore provinciale dei Predicatori, le
chiese di S. Giuliano e S. Bartolomeo e l’ospedale per un loro stabile insediamento. ASL, dipl. di S. Romano,
1236 luglio 20, Lucca
(N. Matteoni, tesi di laurea: ‘Ricerche …’ pp 69-75)
1236 Priore
1236 Laurentius Frate Lorenzo, sottopriore del convento pisano di S. Caterina, e i suoi frati dell’Ordine dei frati Predicatori riuniti a Capitolo nominano sindaco e procuratore della chiesa e del convento frate Bonaggiunta de Carfagnana con l’incarico di dirimere una disputa fra i frati e il Capitolo della cattedrale intorno ai diritti di sepoltura.
ASDPi, Capitolo, Diplomatico, 1236 febbraio 29;
1236 Sottopriore
1236 Bandinus È nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo per elezione di frate Bonaggiunta de Carfagnana come procuratore della chiesa e del convento di S. Caterina perché ponga fine alla disputa fra i frati e il Capitolo della cattedrale circa i diritti di sepoltura.
ASDPi, Capitolo, Diplomatico, 1236 febbraio 29;
1236 Bartholomeus Ceolensis
È nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo per elezione di frate Bonaggiunta de Carfagnana come procuratore della chiesa e del convento di S. Caterina perché ponga fine alla disputa fra i frati e il Capitolo della cattedrale circa i diritti di sepoltura.
ASDPi, Capitolo, Diplomatico, 1236 febbraio 29;
1236 Philippus de Pecciis
È nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo per elezione di frate Bonaggiunta de Carfagnana come procuratore della chiesa e del convento di S. Caterina perché ponga fine alla disputa fra i frati e il Capitolo della cattedrale circa i diritti di sepoltura.
ASDPi, Capitolo, Diplomatico, 1236 febbraio 29;
n. 34
Peccii fuerunt magna et antiqua familia pisane civitatis.
(scrisse gli antichi antifonari del convento) 1236 Taddeus È nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo per
elezione di frate Bonaggiunta de Carfagnana come procuratore della chiesa e del convento di S. Caterina perché ponga fine alla disputa fra i frati e il Capitolo della cattedrale circa i diritti di sepoltura.
ASDPi, Capitolo, Diplomatico, 1326 febbraio 29;
1236 Bartholomeus Pistoriensis
È nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo per elezione di frate Bonaggiunta de Carfagnana come procuratore della chiesa e del convento di S. Caterina perché ponga fine alla disputa fra i frati e il Capitolo della cattedrale circa i diritti di sepoltura.
ASDPi, Capitolo, Diplomatico, 1236 febbraio 29;
1236 Philippus de Kinsica
È nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo per elezione di frate Bonaggiunta de Carfagnana come procuratore della chiesa e del convento di S. Caterina perché ponga fine alla disputa fra i frati e il Capitolo della cattedrale circa i diritti di sepoltura.
ASDPi, Capitolo, Diplomatico, 1236 febbraio 29;
1236 Bartholomeus de Kinsica
È nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo per elezione di frate Bonaggiunta de Carfagnana come procuratore della chiesa e del convento di S. Caterina perché ponga fine alla disputa fra i frati e il Capitolo della cattedrale circa i diritti di sepoltura.
ASDPi, Capitolo, Diplomatico, 1236 febbraio 29;
1236 Hermannus 1-È nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo per elezione di frate Bonaggiunta de Carfagnana come procuratore della chiesa e del convento di S. Caterina perché ponga fine alla disputa fra i frati e il Capitolo della cattedrale circa i diritti di sepoltura.
2-Nella chiesa di San Giusto al Parlascio è presente come testimone alla sentenza arbitrale di frate Gualtieri priore dei frati Predicatori di Pisa, Gualtieri da Calcinaia e Uguccione da Caprona nella vertenza tra il Comune di Pisa e Ranieri di Bolgheri e il conte Rodolfo di
Capraia. Entrambe le parti promettono di rispettare le decisioni dell'arbitrato.
3-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
1-ASDPi, Capitolo, Diplomatico, 1236 febbraio 29;
2-ASFi, Dipl. S. Frediano in Cestello già S. Maria Maddalena (cistercensi)
1238/7 novembre 7.
3-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262)
Sottopriore
n. 12, Hermannus de Sancto Miniate.
‘Infatti quella cittadina fu entro il territorio di predicazione del nostro convento e perciò tutti i suoi abitanti, fin dall’origine, rientravano nella pertinenza del nostro convento.’
Sottopriore 1236 (1-Albertus)
Albertus de Pulta (Pulte)
1-È nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo per elezionedi frate Bonaggiunta de Carfagnana come procuratore della chiesa e del convento di S. Caterina perché ponga fine alla disputafra i frati e il Capitolo della cattedrale circa i diritti di sepoltura.
2-Assolto da Rainaldo, cardinale vescovo di Ostia e Velletri e legato apostolico, dalle sentenze che Guido, canonico pisano, aveva emanato contro il priore stesso e i suoi frati. Infatti con una lettera indirizzata al guardiano dei frati Minori di Pisa e a frate Guido di Fraxia dello stesso Ordine chiede loro di intervenire
presso il Capitolo dei canonici affinchè ritirino le loro denunce e cessino di opporsi alla sepoltura di estranei nella chiesa dei frati Predicatori 3-Presente nell’elenco dei frati alla transazione tra il priore di S. Caterina Ranieri e Bartholomeo Parazonis della cappella di S. Biagio in Ponte. 4-Priore del convento di Santa Caterina, riunito in Capitolo con i suoi frati, delibera la nomina a sindaco e procuratore del convento di fra’Ildebrandino da Visignano con l’incarico di occuparsi di tutti gli interessi del convento. 5-Come priore del convento di S. Caterina riceve in nome del convento la donazione dello spedale di Peccioli da Bentivegna, terziaria della penitenza, figlia q. Talenti da Monte Voltraio, che se ne riserva per tutto il tempo della sua vita l’uso per l’abitazione.
6-Nominato esecutore testamentario di Monaco Visconte del fu Alberto dall’arcivescovo Federico al posto di Bonaccorso, ora defunto. 7-Nella chiesa Maggiore di Santa Maria è tra i presenti come testimone all'atto solenne con il quale dominus Stephanus de Rusticassio de Placentia, Dei gratia pisanus potestas, et dominus Guillelmus Bor de Mediolano tertia vice capitaneus pisani populi, presentia et auctoritate Antianorum pisanorum et Consilii generalis pisane civitatis nominano procuratore il giurisperito Gualterotto Zampanti con l'incarico di recarsi personalmente davanti a papa Gregorio X, attualmente a Firenze, con l'intento e la promessa di dar vita ad una politica riconciliatoria con la sede apostolica, alla cui obbedienza la città si era sottratta dagli anni di Corradino.
8-Il 6 settembre 1274, come priore, compra in nome del convento da Ugolinella, vedova di Manguccio visconte e figlia del fu Ugolino Bolgarini, la metà di un pezzo di terra con casa, posto nella cappella di San Lorenzo alla Rivolta. 9- Nominato esecutore testamentario di
Bartolomeo, figlio di Falcone della cappella di S. Cristoforo, da Tedicio, pievano della plebe di Scutiano e vicario dell’arcivescovo Federico, al posto del padre del testatore Falcone, ritenuto negligente.
10-È esecutore testamentario di Nicola Benigni di Vico.
11-Esecutore testamentario di Iacopo Cammare del fu Filippo insieme a Bonaventura del fu Filippo di Ripafratta.
12-Insieme ai frati e al sottopriore Stefano da Vico concedono a Bonaggiunta Sciorta del fu Upetino in uso e abitazione per sè e per sua moglie Dogaressa, figlia del fu Iacopo da Bagno, alcune case poste presso la chiesa di Santa Caterina in San Lorenzo alla Rivolta.
13-In quest’atto viene menzionato e ricordato come ricevente della donazione dei beni in Peccioli fatta da Bentivegna, dei quali ora fr. Alberto da Praticello, procuratore del convento di S. Caterina, nomina Galgano del fu Mainetto da Peccioli come loro custode e rettore.
14-Atti estratti dal libro degli atti giudiziari del vescovado di Volterra: Nicolino, procuratore del priore e dei frati del convento di Santa Caterina, si presenta al tribunale ecclesiastico e a Nicolò di Borgo San Sepolcro, vicario del vescovo Ranuccio di Volterra, affinché venga revocata la nomina per contumacia di Meo Pagnoli da Peccioli ospitalario dell’ospedale di Peccioli; a sostegno della richiesta allega, tra gli altri documenti, l’atto di donazione del 1271 di tale ospedale a frate Alberto Pulte che riceve per il convento da Bentivegna terziara della Penitenza in cui si fa presente che la nomina dell’ospitalario spetta al priore del convento. Il vescovo Ranuccio revoca Meo Pagnoli dalla nomina di ospitalario.
1-ASDPi, Capitolo, Diplomatico, 1236 febbraio 29;
1253 maggio 28, Assisi
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 140-142) 3-ASP, Carte Lupi I, dipl. Certosa,
1271/0 aprile 4
4-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
5-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.15, 1272/1 luglio 20
6-ASDPi, mensa contratto n.3, cc.217v-218r, 1271/0 luglio 31;
7-Annales ecclesiastici ab anno MCXCVIII ubi card. Baronius desinit auctore Odorico
Raynaldo..., ed. excudebat Mascardas, 1648, an. 1273 n. 32,
1274/3 giugno 4;
8-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.16, 1274/3 settembre 1
(1274/3 settembre 6);
9-ASDPi, Mensa Contratto n. 3, cc.356r, 1274/3 marzo 29
10-ASP, sped. 2069, cc.47v-48r, 1278/7 settembre 6
11-ASP, dipl. S. Anna, 1278/7 novembre 8
12-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.21, 1285/4 luglio 8
13-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.22, 1287/6 ottobre 27, Peccioli;
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262; 264-268; 276-279; 329-333; 353-359) 14-ASDPi, conv. Di S. Cat. Dipl., n.85, 1332 (stile fiorentino) ottobre 9;
1253-1271-1273 Priore
-1260, Napoli: Diffinitore al Capitolo generale. -1274, Napoli: Socio del Diffinitore al Capitolo generale.
n. 37
Del Polta ‘vi fu una casa di nobili nella città pisana chiamata casa Alberti, della quale stirpe questo padre fu originario.’
Fu tra i primi padri fondatori dell’Ordine.
Diffinitore per otto o dieci volte del Capitolo
provinciale.
Diffinitore del Capitolo generale
Priore quasi in omnibus Conventibus nostre
provincie. 1237 1-Gualcerius
2-Gualterius 1-Emana come arbitro la sentenza di pace del 1237 che vede i Visconti a capo di una parte delle consorterie nobili, in contrapposizione al Comune.
2-Frate Gualtieri priore dei frati Predicatori di Pisa, Gualtieri da Calcinaia e Uguccione da Caprona fungono da arbitri per la soluzione della disputa che vede il Comune di Pisa e Ranieri di Bolgheri contrapposti al conte Rodolfo di Capraia.
L’arbitrato stabilisce che il Comune versi a Rodolfo di Capraia da qui a tre anni lire 4000, con l'obbligo di versare annualmente l'equivalente di un terzo dell'intera somma, a risarcimento dei danni da lui subiti e Ranieri di Bolgheri e il conte Guelfo, de hinc ad kalendas iulii proximas, restituiscano a Rodolfo di Capraia e a suo nipote Bertoldo i cavalli che i Capraia avevano perso ad opera di Guelfo di Donoratico oppure paghino l'equivalente del loro valore ab hodie ad kalendas augusti proximas; da parte sua Rodolfo di Capraia s'impegna a mantenere la pace con il Comune di Pisa e con Ranieri di Bolgheri.
1-ASP, dipl. Atti Pubblici, 1238/7 maggio 4
(Cristiani 'Nobiltà e popolo' app. doc. II pp 500-506);
2-ASFi, Dipl. S. Frediano in Cestello già S. Maria Maddalena (cistercensi)
1238/7 novembre 7. 1237 Priore
1237 Ildebrandinus Presente alla pace del 4 maggio 1237 ASP, dipl. Atti Pubblici, 1238/7 maggio 4 (Cristiani 'Nobiltà e popolo' app. doc. II pp 500-506)
1237 Sigerius Nella chiesa di San Giusto al Parlascio è presente come testimone alla sentenza arbitrale di frate Gualtieri priore dei frati Predicatori di Pisa, Gualtieri da Calcinaia e Uguccione da Caprona nella vertenza tra il Comune di Pisa e Ranieri di Bolgheri e il conte Rodolfo di Capraia. Entrambe le parti promettono di rispettare le decisioni dell' arbitrato.
ASFi, Dipl. S. Frediano in Cestello già S. Maria Maddalena (cistercensi)
1238/7 novembre 7.
1237 Gualterius 1-Nella chiesa di San Giusto al Parlascio è presente come testimone alla sentenza arbitrale di frate Gualtieri priore dei frati Predicatori di Pisa, Gualtieri da Calcinaia e Uguccione da Caprona nella vertenza tra il Comune di Pisa e Ranieri di Bolgheri e il conte Rodolfo di Capraia. Entrambe le parti promettono di rispettare le decisioni dell' arbitrato.
nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
1-ASFi, Dipl. S. Frediano in Cestello già S. Maria Maddalena (cistercensi)
1238/7 novembre 7.
2-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262)
1245 Rogerius (l’inquisitore frate Ruggero Calcagni e Pietro Martire da Verona nel 1244 aprono, contro gli eretici fiorentini un grande processo, del quale si conoscono non poche pergamene che sono conservate nell’ASF)
Con una sentenza fa demolire la casa dei fratelli Pace e Barone del fu Barone Giubelli e li condanna al pagamento di lire 1000 perché riconosciuti colpevoli del reato di ricettatori di eretici.
F. Tocco 'Quel che non c'è nella Divina
Commedia o Dante e l'eresia', doc.15, pp 52-54, 1245 agosto 11, Santa Maria Novella, Firenze;
1248 Ugo Riceve in nome del convento la donazione dell’ospedale posto presso la chiesa di S. Caterina da Lamberto Affaitato del fu Upetino Gabbadore, che il 22 novembre 1245 aveva comprato al prezzo di 110 L. da Ranieri, detto Seramento, del fu Bandino Acquisti. Dona ancora al priore per la dote dello stesso ospedale 23 pezzi di terra posti in Soiana a condizione che Castagnaccia, sua sorella, resti signora e rettrice
dell’ospedale e di tutti i profitti dei pezzi di terra. ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.9-9b, 1249/8 giugno 5
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 108-116)
1248 Priore
1253 Accursus Scomunicato da Guido, canonico pisano, insieme al priore (di cui è socius), a Attaviano e a tutti i frati, che portarono il corpo di Parenzo, cittadino lucano, al loro convento dove aveva scelto di essere sepolto.
Il 28 maggio Rainaldo, cardinale vescovo di Ostia e Velletri e legato apostolico, scrive al guardiano dei frati Minori di Pisa e a frate Guido di Fraxia dello stesso Ordine chiedendo loro di intervenire presso il Capitolo dei canonici affinchè ritirino le loro denunce e cessino di opporsi alla sepoltura di estranei nella chiesa dei frati Predicatori.
ASDPi, repertorio Bolle n.6, 1253 febbraio 22, Perugia ASDPi, repertorio Bolle n.5, 1253 maggio 28, Assisi
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 126-127; 140-142)
1253 Actavianus Scomunicato da Guido, canonico pisano, e accusato falsamente, nella stessa occasione, di aver percosso un chierico.
ASDPi, repertorio Bolle n.6, 1253 febbraio 22, Perugia ASDPi, repertorio Bolle n.5, 1253 maggio 28, Assisi
126-127; 140-142) novizio 1260 Bonaiunta Forse anche come Bonaiuncta Razzese
1-Bolla dove figuara come Syndicus et procurator del priore e dei frati Domenicani nella vertenza sulle sepolture nella loro chiesa contro i canonici pisani e con la quale Alessandro IV ratifica e conferma la sentenza emessa dal cardinale Riccardo di Sant’Angelo a favore dei frati.
2-Testimone nel testamento di Lazzaro del fu Tagliapane un tempo da Borgo di San Genesio e ora a Pisa in San Cristoforo in Chinzica.
1-ASDPi, repertorio Bolle n.22, 1260 novembre 14, Laterano
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 196-200)
2-ASP, sped. n.2065, cc.72r-74v, 1264 gennaio 19;
n. 29
de nobili prosapia ortus. 1264 Gerardus
Verchionis 1-Testimone nel testamento di Lazzaro del fu Tagliapane un tempo da Borgo di San Genesio e ora a Pisa in San Cristoforo in Chinzica.
2-Testimone alla transazione tra il priore di S. Caterina Ranieri e Bartholomeo Parazonis della cappella di S. Biagio in Ponte.
1-ASP, sped. 2065, cc.72r-74v, 1264 gennaio 19;
2-ASP, Carte Lupi I, dipl. Certosa, 1271/0 aprile 4
Converso
(come Gaddus Verchionibus) n. 67
‘nato da nobile stirpe, che ora è completamente estinta.’
Converso 1264 Martinus (de
Corsica)
1-Testimone nel testamento di Lazzaro del fu Tagliapane un tempo da Borgo di San Genesio e ora a Pisa in San Cristoforo in Chinzica.
2-È presente come testimone all’atto in cui fr. Alberto de Pulta, priore del convento di S. Caterina, riceve per lo stesso convento e per i frati da Bentivegna, terziaria della penitenza, figlia del fu Talento da Monte Veltraio, la donazione di due pezzi di terra con case in Peccioli per ospitare i poveri e i religiosi di passaggio da Peccioli.
3- Testimone alla consegna di un legato di 20 soldi che frate Ranieri Maturi riceve da Iacopo di Puccio di San Sebastiano, esecutore testamentario di Guglielmo detto Lemmo della cappella di San Sebastiano.
1-ASP, Sped. n.2065, cc.72r-74v, 1264 gennaio 19;
2-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.15, \1272/1 luglio 20
3-ASP, Sped. n.2070 cc.328r-v, 1284 marzo 13
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 264-268)
1-2-Converso
Come Martinus Corsus. n.66
Converso 1265 Raynerius de
Visignano Testimone alla riunione Capitolare delle suore del monastero di Santa Croce in Fossabanda in merito alla vendita di due pezzi di terra a
Leonardo e a Gallo canonici per pagare un debito di 400 lire a Ugolino, figlio del fu Guelfo conte di Donoratico.
ACP, (Archivio Capitolare di Pisa) A-1, cc13-15r,
1266/5 ottobre 27;
1265 Prohinus 1-Testimone alla riunione Capitolare delle suore del monastero di Santa Croce in Fossabanda in merito alla vendita di due pezzi di terra a Leonardo e a Gallo canonici per pagare un debito di 400 lire a Ugolino, figlio del fu Guelfo conte di Donoratico.
2-Testimone ad un atto rogato in S. Pietro in Vincoli con il quale l'arcivescovo Federico nomina fr. Alberto de Pulte come esecutore testamentario di Monaco Visconti del fu Alberto al posto di Bonaccorso Laggio ora defunto. 1-ACP, (archivio capitolare di Pisa) A-1, cc.13v-15r,
1266/5 ottobre 27;
2-ASDPi, mensa contratti n.3, c.217v-218r, 1271/0 luglio 31
-1267, Lucca: Socio Provinciale al Capitolo. (ACPPR p. 34)
n. 10
‘figlio del signor Orlandino de Fabro, la cui famiglia è ora estinta. Costui fu tra quei nostri padri che fondarono il convento pisano. […] Essendo infatti coetaneo di san Tommaso, meritò di essere inserito nel gruppo dei superiori della Provincia, perciò egli fu
nominato Predicatore generale con san Tommaso al Capitolo di Napoli del 1260 quando ne furono eletti soltanto quattro.
E suo padre Orlandino diede al citato figlio molti libri che lui stesso donò al convento, come risulta dalla carta rogata da Ranieri di Bonacolto da Calcinaia, notaio, a condizione che non possano essere alienati o pignorati o sottratti al convento in qualsiasi modo.’
1270 Iacobus de Silvalunga
1-Presente nell’elenco dei frati alla transazione tra il priore di S. Caterina Ranieri e Bartholomeo Parazonis della cappella di S. Biagio in Ponte. 2-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
1-ASP, Carte Lupi I, dipl. Certosa, 1271/0 aprile 4;
2-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16;
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262)
n. 8 Converso 1270 Bartholomeus
de Caprona 1-Presente nell’elenco dei frati alla transazione tra il priore di S. Caterina Ranieri e Bartholomeo Parazonis della cappella di S. Biagio in Ponte. 2- Destinatario di un legato di lire 3 e esecutore testamentario di Vollia di San Martino in Guadalongo.
3-Insieme ai frati e al sottopriore Stefano da Vico concedono a Bonaggiunta Sciorta del fu Upetino in uso e abitazione per sè e per sua
moglie Dogaressa, figlia del fu Iacopo da Bagno, alcune case poste presso la chiesa di Santa Caterina in San Lorenzo alla Rivolta.
4-Destinatario di un legato di 20 soldi per le sue necessità nel testamento di Dinga, vedova di Pellario da Caprona e figlia del fu Gerardo Guinizelli.
Il 26 agosto 1292, Dinga redige un nuovo testamento in cui frate Bartolomeo è ancora ricordato con un lascito di soldi 20 destinati alla celebrazione di messe per la salvezza dell’anima della defunta.
5-È presente nell’elenco dei frati accanto al sottopriore Stefano da Vico riuniti a Capitolo per vendere un pezzo di terra pratata posta a Caprona a Iacopo, arciprete del Capitolo di Santa Maria Maggiore, e ad Alessandro, canonico. 6-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo per eleggere Marino, notaio di Livorno del fu Ranieri Barone, rettore a vita dell’ospedale dei poveri di Livorno, detto di San Ranieri.
1-ASP, Carte Lupi I, dipl. Certosa, 1271/0 aprile 4, Pisa;
2-ASP, sped. 2070 c.333v, 1285/4 aprile 17
3-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.21, 1285/4 luglio 8
4-ASP, sped 7 cc.153r-v, 1291/0 giugno 26; ASP, Sped. 9 cc.47v-48r, 1292/1 agosto 26;
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp.329-333);
5-ASDPi, Diplomatico n.1255, 1291/0 settembre 19;
6-ASP, Dipl. Primaziale, 1293/2 giugno 17;
n. 65
Sottopriore
Gratiosus et confessor maximus peccatorum. 1270 Hudimundus Presente nell’elenco dei frati alla transazione tra
il priore di S. Caterina Ranieri e Bartholomeo Parazonis della cappella di S. Biagio in Ponte. ASP, Carte Lupi I, dipl. Certosa,
1271/0 aprile 4
1270 Matheus de
Senis Presente nell’elenco dei frati alla transazione tra il priore di S. Caterina Ranieri e Bartholomeo Parazonis della cappella di S. Biagio in Ponte. ASP, Carte Lupi I, dipl. Certosa,
1271/0 aprile 4
1270 Raynerius Maturus
1-Presente nell’elenco dei frati alla transazione tra il priore di S. Caterina Ranieri e Bartholomeo Parazonis della cappella di S. Biagio in Ponte. 2-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
3-È nominato esecutore testamentario del fu Ugolino da Porcari da Pietro pievano di Rosignano, camerlengo e visconte dell’arcivescovo Ruggeri, il 27 maggio 1287 al posto di frate Leonardo figlio di Upezzino perché assente da Pisa e di Ildebrandino di Visignano già sostituto di Leonardo, ora defunto. In tale veste agisce in nome del priore Pietro da Vico, suo collega esecutore, il 25 giugno 1287. 4-È tra i frati presenti all’atto in cui si dà notizia
della benedizione e dell’assegnazione per Cimitero tutta la piazza davanti alla chiesa di Santa Caterina fino alla via pubblica.
5-Assieme al Magister Pietro, arciprete del Capitolo dell’ecclesia Maior, e a fra’ Bonaggiunta da Vico, Ordinis Minorum, su disposizione Di Pietro, maestro e rettore dello Spedale Novo di Pisa, prende in custodia i beni mobili dello Spedale, fino a quando lo Spedale avrà un nuovo maestro.
L’atto è cassato in data 1276 gennaio 15.
6-Esecutore testamentario nel testamento di Ranieri Nocciulello, del fu Gianni, rettore e maestro del nuovo ospedale ‘di papa Alessandro’.
7-Syndicus et procurator del priore e dei frati Domenicani con la loro autorizzazione prende possesso, per il convento, dell’ospedale posto a Livorno con il suo terreno, le due case e l’orto che Volpe, vedova di Giacomo Salmuli e figlia del fu Caccialoste, aveva donato a frate Ubaldo, sottopriore del convento di S. Caterina.
8-Syndicus et procurator del convento di S. Caterina riceve da Iacopo di Puccio di San Sebastiano, esecutore testamentario di Guglielmo detto Lemmo della cappella di San Sebastiano, un legato di 20 soldi.
9-Destinatario di un legato di 40 soldi nel testamento di Ranieri Nocciulello, del fu Gianni, rettore e maestro del nuovo ospedale ‘di papa Alessandro’.
10-Testimone all’atto con il quale Bonaggiunta, figlio di Blancus meciadrus del fu Orlandino Cecio della cappella di San Lorenzo in Kinzica viene posto come famulo presso Bonaggiunta notaio del fu Bernardo da Rivalto.
11-Insieme ai frati e al sottopriore Stefano da Vico concedono a Bonaggiunta Sciorta del fu Upetino in uso e abitazione per sè e per sua moglie Dogaressa, figlia del fu Iacopo da Bagno, alcune case poste presso la chiesa di Santa
Caterina in San Lorenzo alla Rivolta.
12-Esecutore testamentario di Petruccio della cappella di S. M. Maddalena, figlio del fu Giovanni Cordilla, nel testamento del 27 marzo 1283.
13-Insieme con un certo frate Bartolino ha l’incarico ufficiale di trattare per conto del conte Ugolino e degli anziani di Pisa la pace con i capitani del popolo genovese.
14-Il 17 dicembre 1294 è tra i frati riuniti a Capitolo per la vendita della quinta parte del pezzo di terra campia sito nei confini di Gello, lasciato da Upezzino, vinaio, della parrocchia di San Cosimo del fu Sismondino da Gello, a fr. Giovanni, rettore dell’ospedale dei trovatelli S. Spirito.
15-È presente nell’elenco dei frati accanto al sottopriore Stefano da Vico riuniti a Capitolo per vendere un pezzo di terra pratata posta a Caprona a Iacopo, arciprete del Capitolo di Santa Maria Maggiore, e ad Alessandro, canonico. 16-Insieme al priore Bartolomeo Ciaffi e agli altri frati del convento, riuniti a Capitolo, concedono a Marino notaio di Livorno del fu Ranieri di Barone, rettore dell’ospedale di San Ranieri di Livorno, il permesso di vendere un pezzo di terra posto nel comune di Livorno e altri possessi per comprare con il ricavato le suppellettili per i letti.
17-Conferma, a titolo cautelativo, che egli è stato rimosso dall’incarico di sindaco e procuratore del convento di Santa Caterina per l’ospedale di San Ranieri di Livorno, allorchè ne fu nominato dominus et rector Marino notaio da Livorno (1293 giugno 17). La nomina di frate Ranieri a sindaco e procuratore era stata fatta dal priore e dal convento il 1289 agosto 30 ed era stata confermata da frate Munio maestro generale dell’Ordine a Genova il 1291 aprile 28 e ancora confermata dal maestro generale Stefano in data 1292 agosto 10.
18-Puccio di Tedice procuratore di fra’ Ranieri Maturi e di frate Stefano, nonché di tre altri laici, esecutore testamentario del notaio Giovanni Bandini notaio de Curtibus presenta alla Curia dei giudici pubblici un reclamo.
19-Testimone alla nomina di Marino notaio di Livorno del fu Ranieri di Barone come rettore dell’ospedale di Santa Caterina.
20-(c.92r) È tra i quattro frati riuniti a Capitolo per decidere in merito a una permuta da trattare con l’arcivescovo Giovanni di Poli.
(c.93r-94r) Successivamente assieme agli stessi frati nomina frate Iacopo Donati procuratore e nunzio presso l’arcivescovo per garantire i pezzi di terra del convento.
21-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo per conferire lo status di oblato a Giovanni da Metato del fu Manno da Peccioli, che si offre con tutti i suoi beni.
22-Assieme al rettore dello Spedale Novo, Enrico, e a Giana vedova di Gaetano, registra una per una le disposizioni testamentarie lasciate da domina Gerardesca, detta Gecca, figlia del fu Ugolino Maccaione de domo Gualandorum. 23-Esecutore delle disposizioni testamentarie di Giovanni di Vanni Bandini notaio de Curtibus. 24-Esecutore testamentario di Bontura figlia del fu Affricante maestro di legname e muratura della cappella di S. Cristina in Kinzica.
25-Esecutore testamentario e destinatario di un legato di 100 soldi nel testamento di Guida della cappella di San Cristoforo in Kinzica, vedova di Bandino notaio ‘de Curtibus’.
Segue l’atto in cui il 2 settembre 1315 come esecutore testamentario fa l’inventario dei beni di Guida, ora defunta, insieme alla di lei nipote Bacciomea.
26-Un pezzo di terra campia in San Lorenzo alle Corti fu assegnato al monastero di Santa Croce per l’anima di monna Guida della cappella di San Cristoforo in Kinzica vedova di Bandino
notaio. Frate Ranieri Maturo dell’Ordine de frati Predicatori di Pisa et monna Bacciamea, nipote della soprascritta monna Guida li quali sono fedelcomessari et executori.
Testamento rogato da ser Pardo di Cestone 1313 ind. ix maggio 13
27-Maria, detta Moccia, vedova di Nocco Balsani della cappella di S. Isidoro e figlia del fu Matteo della cappella di San Frediano, annulla i suoi testamenti precedenti, nonostante vi fosse scritto che ciò poteva avvenire solo in presenza della cugina Benetta e di frate Ranieri Maturi. 28-Figura come testimone al primo atto del 22 settembre 1313 dove si legge che frate Roberto, vescovo di Uselle, è sollecitato da Oddone della Sala, arcivescovo di Pisa, a eseguire l’incarico ricevuto da Clemente V, ossia verificare i diritti dell’arcivescovado pisano sulla chiesa di San Piero a Grado.
29-Nell’eseguire le disposizioni testamentarie lasciate da Guida della cappella di San Cristoforo in Kinzica, vedova di Bandino notaio de Curtibus, con il suo testamento del 1312 maggio 13, consegna a frate Bartolomeo di San Marco, che riceve in nome delle monache di Santa Croce di Fossabanda e dei frati del convento di Santa Caterina.la proprietà di un pezzo di terra.
30-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo per l’elezione di Vanni del fu Iacopo da Firenze come rettore dell’ospedale di San Ranieri di Livorno.
31-Destina la somma di 200 lire, ricevute per essere ripartite in elemosina ai poveri, a Bianca figlia del fu Ventura Boscoli e moglie di Vanni caseario, figlio del fu Bartolomeo da Pescia abitante a Pisa nella cappella di San Giusto al Parlascio. Bianca dà la somma ricevuta al marito Vanni, che promette di restituirla entro un anno.
1-ASP, Carte Lupi I, dipl. Certosa, 1271/0 aprile 4
2-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16;
3-ASDPi, mensa arcivescovile n.3 cc.293r.v, (1273/2 aprile 2, atto annullato)
1287/6 giugno 25
4-ASDPi, ‘Contratti, documenti e memorie di diversi anni’, tomo III, n.354,
1274 marzo 11
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp.281-282);
5-ASP, Sped. di S. Chiara, 5, cc.9v-10v, 1275/4 settembre 10;
6-ASP, Sped. n.6, cc.4r-5r, 1278/7 dicembre 29; cc.22r-v,
1280/79 giugno 13;
7-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.20, 1284/3 giugno 30 8-ASP, sped. n.2070 cc.328r-v, 1284 marzo 13; 9-ASP, sped.11 cc.46v-47v, 1284/3 aprile 1; 10-ASP, sped.2070 cc.310r-v, 1284/3 dicembre 24
11-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.21, 1285/4 luglio 8
12-ASP, dipl. Roncioni, 1287/6 maggio 29
13-Annales Ianuenses, vol. V pp.58-59, nota a piè pagina:lettera diretta ai capitani del popolo genovese dal conte Ugolino e anziani di Pisa
data 1285/4 post ottobre 18; 14-ASP, Dipl. S. Martino, 1288/7 settembre 3;
15-ASDPi, Diplomatico n.1255, 1291/0 settembre 19;
16-ASP, dipl. Primaziale, 1295 febbraio 4;
17-ASP, Dipl. Primaziale, 1295/4 luglio 10;
18-ASDPi, Diplomatico n.1088, 1298 febbraio 25;
19-ASP, dipl. Primaziale, 1301/0 maggio 25;
20-ASP, Misc. Manosc. n.16, 1304 febbraio;
21-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.42, 1307 marzo 6; 22-ASP, Sped.13, cc.167r-v, 1308/7 aprile 6; 23-ASP, sped. 2079 c.159v, 1309/8 novembre 23; 24-ASP, sped. 17 cc.177-178r, 1312/1 marzo 25;
25-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.47, 1312/1 maggio 13;
26-ASDPi, Santa Caterina, Campione di beni, 1, [sezione 300esca 1r-19v], c.19r,
1313/2 maggio 13;
27-ASP, Sped. 2078 c.75r-v, 1313/2 agosto 18;
28-ASDPi, Dipl. Arcivescovile, n.1248, 1313/2 settembre 22;
29-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.50, 1316/5 giugno 7;
30-ASP, dipl. Primaziale, 1318 (marzo 25-settembre 23);
31-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.54, 1318/7 luglio 30;
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262; 281-282; 325-327; 329-333)
n. 124
a familia sua sic dictus
† 1318 dopo essere stato nell’ Ordine 68 anni sine crimine.
1270 Daniel Presente nell’elenco dei frati alla transazione tra il priore di S. Caterina Ranieri e Bartholomeo Parazonis della cappella di S. Biagio in Ponte. ASP, Carte Lupi I, dipl. Certosa,
1271/0 aprile 4
1270 Ubertus de
Pansano 1-Presente nell’elenco dei frati alla transazione tra il priore di S. Caterina Ranieri e Bartholomeo Parazonis della cappella di S. Biagio in Ponte. 2-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
3-Destinatario di un legato di 20 soldi nel testamento di Iacopa figlia del fu Falcone taverniere abitante nella cappella di Santa Maria Maggiore.
1-ASP, Carte Lupi I, dipl. Certosa, 1271/0 aprile 4
2-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262);
3-ASDPi, Mensa Contratti, n.3, cc.214r-215r, 1271/0 luglio 12;
Come Umbertus de Panzano
-1243, Roma: Socio del Priore Provinciale. -1260, Napoli: Socio del Diffinitore al Capitolo generale (fr. Alberto Pulta).
-1271, Arezzo: designato Priore al convento di Narni.
(ACPPR pp. 2; 25; 38)
1270 Uguiccio 1-Presente nell’elenco dei frati alla transazione tra il priore di S. Caterina Ranieri e Bartholomeo Parazonis della cappella di S. Biagio in Ponte. 2-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
3-Rinuncia all’incarico di esecutore testamentario assegnatogli da Pericciolo detto Ciolo Barachino.
1-ASP, Carte Lupi I, dipl. Certosa, 1271/0 aprile 4;
2-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262)
3-ASDPi, mensa arcivescovile n.3 c280r, 1272/1 dicembre 22
1270 Philippus Bibbia 1-Presente nell’elenco dei frati alla transazione tra il priore di S. Caterina Ranieri e Bartholomeo Parazonis della cappella di S. Biagio in Ponte. 2-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
1-ASP, Carte Lupi I, dipl. Certosa, 1271/0 aprile 4
2-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
260-262) n. 9
Frater Philippus de Calci. ‘conobbe la Bibbia per la maggior parte a memoria, e si dedicò così intensamente allo studio soprattutto della Bibbia, da essere chiamato "frater Philippus Biblia" per antonomasia.
Lettore famoso nella Provincia Romana
pater lector principalior fin dal primo anno in cui fu accolto nel convento di Pistoia.
Sepolto a Pisa. 1270 Hubaldus de
Vallecchia
Presente nell’elenco dei frati alla transazione tra il priore di S. Caterina Ranieri e Bartholomeo Parazonis della cappella di S. Biagio in Ponte. ASP, Carte Lupi I, dipl. Certosa,
1271/0 aprile 4
n. 13
‘dei nobili di Vallecchia, che è oltre il castello di Pietrasanta; alcuni tra loro divennero cittadini pisani’
1270 Hubaldus de Peccioli
1-Presente nell’elenco dei frati alla transazione tra il priore di S. Caterina Ranieri e Bartholomeo Parazonis della cappella di S. Biagio in Ponte. 2-Sottopriore del convento dei frati Predicatori è presente come testimone all’atto, che si svolge nel Capitolo della ecclesia Maior, in cui fr, Giovanni da Viterbo O.P., nunzio inviato a Pisa da Gregorio X (II anno di pontificato perché consacrato a Roma il 27 marzo 1272), assolve i canonici e i chierici della cattedrale dalla scomunica comminata a suo tempo da Clemente IV per l’adesione a Corradino di Svevia.
3-Sottopriore dei frati riceve in nome del convento da Donna Volpe, vedova di Iacopo Salmuli e figlia del fu Caccialoste la donazione di un ospedale, un terreno, un orto e due case in Livorno, e la facoltà di rimuovere ed eleggere il rettore e l’ospitalario.
4-In quest’atto in cui si fa l’immissione in possesso dell’ospedale, case ed orto posti in Livorno, viene menzionato e ricordato come ricevente della donazione di tali beni.
(L’arciovescovo degli Ubaldini il 23 gennaio 1286 conferma la donazione dell’ospedale di Livorno che donna Volpe fece a fr. Ubaldo da Peecioli).
5-Insieme ai frati e al sottopriore Stefano da Vico concedono a Bonaggiunta Sciorta del fu Upetino in uso e abitazione per sè e per sua moglie Dogaressa, figlia del fu Iacopo da Bagno, alcune case poste presso la chiesa di Santa Caterina in San Lorenzo alla Rivolta.
6-Nominato procuratore del monastero di S. Savino dall’abate Giovanni, che gli affida l’incarico di presentarsi davanti al papa (Niccolò IV), affinché metta fine alla lite esistente tra l’eremo e l’ordine camaldolese e il monastero di San Savino.
7-È presente nell’elenco dei frati accanto al sottopriore Stefano da Vico riuniti a Capitolo per vendere un pezzo di terra pratata posta a Caprona a Iacopo, arciprete del Capitolo di Santa Maria Maggiore, e ad Alessandro, canonico. 8-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo per eleggere Marino, notaio di Livorno del fu Ranieri Barone, rettore a vita dell’ospedale dei poveri di Livorno, detto di San Ranieri.
9-Riceve in nome del convento la donazione per l’ospedale di San Ranieri di Livorno tutti i beni di Alberto de Lungo del fu Manfredi da Livorno, riservando per sé e per la famiglia l’usufrutto. 1-ASP, Carte Lupi I, dipl. Certosa,
2-ASP, Diplomatico Coletti, 1274/3 giugno 4
3-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.19, 1280/79 agosto 22
4-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.20, 1284/3 giugno 30,
-repertorio Bolle n.34, 1286 gennaio 23, Roma;
5-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.21, 1285/4 luglio 8;
6-ASP, dipl. S. Michele in Borgo, Atti a quaderno, c.30v,
1289/90 giugno 18;
7-ASDPi, Diplomatico n.1255, 1291/0 settembre 19;
8-ASP, Dipl. Primaziale, 1293/2 giugno 17;
9-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.24, 1293/2 agosto 22
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 305-309; 325-327; 329-333; 342-345)
1-2- 1273-1279 Sottopriore n. 68
Priore pisanus dulcis et rigidus.
1270 Ugolinus de Rapida
1-Presente nell’elenco dei frati alla transazione tra il priore di S. Caterina Ranieri e Bartholomeo Parazonis della cappella di S. Biagio in Ponte. 2-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
3-Insieme ai frati e al sottopriore Stefano da Vico concedono a Bonaggiunta Sciorta del fu Upetino in uso e abitazione per sè e per sua moglie Dogaressa, figlia del fu Iacopo da Bagno,
alcune case poste presso la chiesa di Santa Caterina in San Lorenzo alla Rivolta.
4- Destinatario di un legato di 40 soldi per le sue necessità nel testamento di Matteo, figlio del fu Guinizzello dei Sismondi.
5-È presente nell’elenco dei frati accanto al sottopriore Stefano da Vico riuniti a Capitolo per vendere un pezzo di terra pratata posta a Caprona a Iacopo, arciprete del Capitolo di Santa Maria Maggiore, e ad Alessandro, canonico. 1-ASP, Carte Lupi I, dipl. Certosa,
1271/0 aprile 4
2-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
3-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.21, 1285/4 luglio 8
4-ASP, sped. 7 cc.76r-77r, 1288/7 maggio 28
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262; 329-333)
5-ASDPi, Diplomatico n.1255, 1291/0 settembre 19;
Come Hugolinus de Lapida n.71
Nominato come Predicatore generale al Capitolo di Napoli nel 1279.
1270 Petrus de Buiti 1-Presente nell’elenco dei frati alla transazione tra il priore di S. Caterina Ranieri e Bartholomeo Parazonis della cappella di S. Biagio in Ponte. 2-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
piazza di S. Caterina e di tutto lo spazio presso la chiesa fino alla via pubblica come Cimitero. 1-ASP, Carte Lupi I, dipl. Certosa,
1271/0 aprile 4
2-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262)
3- ASDPi, ‘Contratti, documenti e memorie di diversi anni’, tomo III, n 354,
1274 marzo 11
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 281-282)
3- Notaio n. 47
Accompagnatore (Socius) di vari Priori Provinciali.
1270 Alexander de
Senis Presente nell’elenco dei frati alla transazione tra il priore di S. Caterina Ranieri e Bartholomeo Parazonis della cappella di S. Biagio in Ponte. ASP, Carte Lupi I, dipl. Certosa,
1271/0 aprile 4
-1310, Orvieto: lettore nel convento di Viterbo. -1318, Firenze: baccelliere nel convento di Siena. (ACPPR pp. 178; 207)
1270 Benedictus (Benectus) de Sismundis
1-Presente nell’elenco dei frati alla transazione tra il priore di S. Caterina Ranieri e Bartholomeo Parazonis della cappella di S. Biagio in Ponte. 2-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al
convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
3-Insieme ai frati e al sottopriore Stefano da Vico concedono a Bonaggiunta Sciorta del fu Upetino in uso e abitazione per sè e per sua moglie Dogaressa, figlia del fu Iacopo da Bagno, alcune case poste presso la chiesa di Santa Caterina in San Lorenzo alla Rivolta.
1-ASP, Carte Lupi I, dipl. Certosa, 1271/0 aprile 4
2-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n 14, 1272/1 maggio 16
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262)
3-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.21, 1285/4 luglio 8
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp.329-333)
n. 78
Nobilis domus est et ingenua parentela.
Priore pisanus discretus et planus
Da ultimo, logarato dalle sofferenze mortali, sentì le parole: "Ad celum ingredere benedicte"
1270 Andreas (Urbevetanus)
1-Presente nell’elenco dei frati alla transazione tra il priore di S. Caterina Ranieri e Bartholomeo Parazonis della cappella di S. Biagio in Ponte. 2-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento. 1-ASP, Carte Lupi I, dipl. Certosa,
1271/0 aprile 4
2-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
260-262)
1270 Benettus de
Plombino 1-Presente nell’elenco dei frati alla transazione tra il priore di S. Caterina Ranieri e Bartholomeo Parazonis della cappella di S. Biagio in Ponte. 2-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
1-ASP, Carte Lupi I, Dipl. Certosa, 1271/0 aprile 4
2-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262)
Come Benedictus de Plumbino. n. 77
Acceptissimus predicator 1270 Raynerius
Longus de Pecciis
1-Esegue una transazione con Bartholomeo Parazonis della cappella di S. Biagio in Ponte, concedendogli la metà indivisa di un pezzo di terra in Patrignone in cambio di soldi 40 di denari pisani.
2-Compra in nome del priore e del convento da Manuello Gatto, canonico pisano, la metà di un pezzo di terra con casa, posto nella cappella di San Lorenzo alla Rivolta.
3-È tra i frati presenti all’atto in cui si dà notizia della benedizione e dell’assegnazione per Cimitero tutta la piazza davanti alla chiesa di Santa Caterina fino alla via pubblica.
Tabor, del fu Corso della cappella di San Lorenzo alla Rivolta, un pezzo di terra ortiva. 5-Compra in nome del convento un pezzo di terra ortiva da Giusto mugnaio della cappella di S. Eufrasia e da Lupo Tabor della cappella di San Lorenzo alla Rivolta, curatori testamentari di Nocca figlia del fu Iacopo Capitani.
1-ASP, Carte Lupi I, dipl. Certosa, 1271/0 aprile 4;
2-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.16 1274/3 settembre 1;
3-ASDPi, ‘Contratti, documenti e memorie di diversi anni’, tomo III, n 354,
1274 marzo 11;
4-5-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.17, 1275 febbraio 21;
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 270-274; 281-282; 283-292)
1-1271
4-5- 1275 Priore
-1270, Anagni:Socio provinciale al Capitolo; -1281, Firenze:Predicatore generale (Rainerium Longum).
(ACPPR pp. 37; 57) n. 61
de Peccis, civibus antiquis
Più volte Priore del Convento pisano;
‘ascolta o lettore questa cosa meravigliosa, poiché è molto raro quello che ora ti narrerò: infatti fu eletto arcivescovo di Cagliari poiché la città di Pisa allora possedeva quel regno, rifutò dal profondo del cuore al momento della
postulazione, scegliendo di essere sottoposto al sicuro piuttosto che di essere a capo di altri con pericolo.’
1271 Matheus de Corsiliano
Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv.n.14, 1272/1 maggio 16
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp. 260-262)
1271 Albertus de Pratoscello
1-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
2-È presente come testimone all’atto in cui fr. Alberto de Pulta, priore del convento di S. Caterina, riceve per lo stesso convento e per i frati da Bentivegna, terziaria della penitenza, figlia del fu Talento da Monte Veltraio, la donazione di due pezzi di terra con case in Peccioli per ospitare i poveri e i religiosi di passaggio da Peccioli.
3-Sindaco e procuratore del convento di S. Caterina, volendo ristrutturare le case che Bentivegna, terziaria della penitenza figlia del fu Talento da Monte Veltraio, ora defunta, aveva donato a Alberto del Polta col doc. del 20 luglio 1271, nomina Galgano del fu Mainetto da Peccioli ospitalario, rettore e custode di tutti i beni della defunta.
la donazione di tutti i beni di Galgano e di sua moglie Carella figlia del fu Niccolino da Peccioli a condizione che possano vivere per tutto il tempo della loro vita nelle case che furono di Bentivegna.
4- Destinatario di un legato di 100 soldi per le sue necessità nel testamento di Bartolomea vedova di Gerardo di Cascina della cappella di S. Lorenzo in Kinzica.
1-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
2-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.15, 1272/1 luglio 20
3-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.22, 1287/6 ottobre 27, Peccioli;
4-ASP, Sped. 7 cc.23r-v, 1287/6 settembre 17
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262; 264-268; 353-359; 361-366) †
n. 60
† dopo essere ‘rimasto a lungo al servizio di Dio’. 1271 Ildebrandinus de
Cluslino Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262)
Forse, come Ald. “de Clusio”:
-1285, Anagni: designato Priore del convento di Orvieto;
-1292, Roma: designato come Priore del convento di Rieti;
-1297, Perugia: Predicatore generale; -1298, Pisa: ‘fr. Aldebrandinum de Clusio priorem Perusinum’ Socio del Diffinitore al Capitolo generale.
(ACPPR pp. 71; 106; 127; 129)
1271 Iacobus Bergi 1-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
2-Il 17 dicembre 1294 è tra i frati riuniti a Capitolo per la vendita della quinta parte del pezzo di terra campia sito nei confini di Gello, lasciato da Upezzino, vinaio, della parrocchia di San Cosimo del fu Sismondino da Gello, a fr. Giovanni, rettore dell’ospedale dei trovatelli S. Spirito.
3-È presente nell’elenco dei frati accanto al sottopriore Stefano da Vico riuniti a Capitolo per vendere un pezzo di terra pratata posta a Caprona a Iacopo, arciprete del Capitolo di Santa Maria Maggiore, e ad Alessandro, canonico. 4-Sottopriore del convento di santa Caterina, con il consenso dei frati riuniti a Capitolo, nomina Marino, notaio di Livorno del fu Ranieri Baroni, rettore a vita dell’ospedale dei poveri di Livorno, detto di San Ranieri.
5-Insieme al priore Bartolomeo Ciaffi e agli altri frati del convento, riuniti a Capitolo, concedono a Marino notaio di Livorno del fu Ranieri di Barone, rettore dell’ospedale di San Ranieri di Livorno, il permesso di vendere un pezzo di terra posto nel comune di Livorno e altri possessi per comprare con il ricavato le suppellettili per i letti.
6-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo, in cui rimosso frate Ranieri Maturi dalla carica di sindaco dell’ospedale di San Ranieri di Livorno, assegnano a Marino notaio di Livorno la facoltà di nominare un vicario nella direzione dell’ospedale.
1-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262);
2-ASP, Dipl. San Martino, 1288/7 settembre 3;
3-AAP, Diplomatico n.1255, 1291/0 settembre 19;
4-ASP, Dipl. Primaziale, 1293/2 giugno 17; 5-ASP, Dipl. Primaziale 1295 febbraio 4;
6-ASP, Dipl. Primaziale, 1295/4 luglio 10;
1293 Sottopriore
-1299, Pistoia: assegnato al convento pisano. (ACPPR p. 133)
n. 69
Priore ad Anagni; Sottopriore a Pisa.
1271 Iacobus
Urbevetanus Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262) 1271 Philippus Urbevetanus (de Urbeveteri)
1-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
2-Presente alla riunione Capitolare relativa alla consegna che fa Bartolomeo, abate di San Paolo a Ripa d’Arno e procuratore del cardinale Napoleone Orsini, di 627 fiorini parte della somma di 1500 fiorini che Bartolomeo aveva ricevuto dal Comune.
1-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262);
2-ASF, Archivio Grifoni n.212 c.42, n.285 c.82v, 1308/7 dicembre 1;
-1293, Anagni: lettore delle Sentenze nel convento di Orvieto.
-1318, Firenze: assegnato come lettore al convento di Narni.
(ACPPR pp.112; 206)
1271 Bartholomeus
Urbevetanus Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv.n.14, 1272/1 maggio 16
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262)
1271 Simon
Florentinus Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262)
1271 Ildebrandinus
pisanus 1-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
2-Testimone all’ atto rogato il 6 settembre 1274 di vendita della metà di un pezzo di terra con casa che Ugolinella, vedova di Manguccio visconte e figlia del fu Ugolino Bolgarini stipula con il priore Alberto del convento di S. Caterina che compra in nome del convento.
1-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262)
2-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.16 1274/3 settembre 1
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 276-279)
1271 Iohannes Mascha (Mascia)
1-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
2-Testimone all’atto in cui frate Uguccio rinuncia all’incarico di esecutore testamentario che gli era stato assegnato da Pericciolo detto Ciolo Barachino.
3-Insieme ai frati e al sottopriore Stefano da Vico concedono a Bonaggiunta Sciorta del fu Upetino in uso e abitazione per sè e per sua moglie Dogaressa, figlia del fu Iacopo da Bagno, alcune case poste presso la chiesa di Santa Caterina in San Lorenzo alla Rivolta.
4-Il 17 dicembre 1294 è tra i frati riuniti a Capitolo per la vendita della quinta parte del pezzo di terra campia sito nei confini di Gello, lasciato da Upezzino, vinaio, della parrocchia di San Cosimo del fu Sismondino da Gello, a fr. Giovanni, rettore dell’ospedale dei trovatelli S. Spirito.
5-È presente nell’elenco dei frati accanto al sottopriore Stefano da Vico riuniti a Capitolo per vendere un pezzo di terra pratata posta a Caprona a Iacopo, arciprete del Capitolo di Santa Maria Maggiore, e ad Alessandro, canonico. 6-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo per eleggere Marino, notaio di Livorno del fu Ranieri Barone, rettore dell’ospedale dei poveri di Livorno, detto di San Ranieri.
7-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo, in cui rimosso frate Ranieri Maturi dalla carica di sindaco dell’ospedale di San Ranieri di Livorno, assegnano a Marino notaio di Livorno la facoltà di nominare un vicario nella direzione
dell’ospedale.
8-Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo per conferire lo status di oblato a Giovanni da Metato del fu Manno da Peccioli, che si offre con tutti i suoi beni.
1-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16, Pisa;
2-ASDPi, mensa arcivescovile n.3 c280r, 1272/1 dicembre 22
3-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.21, 1285/4 luglio 8
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262; 329-333);
4-ASP, Dipl. San Martino, 1288/7 settembre 3;
5-AAP, Diplomatico n.1255, 1291/0 settembre 19;
6-ASP, Dipl. Primaziale, 1293/2 giugno 17; 7-ASP, Dipl. Primaziale, 1295/4 luglio 10;
8-ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.42, 1307 marzo 6;
n. 125
Nobilis erat domus
Dopo essere stato nell’Ordine 58 anni †1328
1271 Baro Florentinus Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262)
1271 Iohannes Aretinus
Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262)
1271 Rainaldus Spoletanus
Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262)
Forse, come Rainaldus de Spoleto:
-1285, Anagni: designato alla guida del convento di Spoleto;
-1288, Lucca: Predicatore generale. (ACPPR pp.71; 90)
1271 Bonifacius de
come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262)
-1281, Firenze: Predicatore generale.
-1285, Anagni: Visitatore del convento di Todi. (ACPPR pp. 57; 72)
1271 Amicus de Prato Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262)
1271 Bonus
Florentinus
Presente nell’elenco dei frati riuniti a Capitolo nella nomina di frate Ildebrandino da Visignano come sindaco e procuratore del loro convento per chiedere e raccogliere quel che spetta al convento da parte di Paganino del fu Giovanni da Pontremoli o dai suoi eredi.
ASDPi, conv. di S. Cat. Dipl., conv. n.14, 1272/1 maggio 16, Pisa
(R. Paesani, tesi di laurea:’Codice dipl…’ pp 260-262)