• Non ci sono risultati.

LA CONOSCENZA DI SÉ

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "LA CONOSCENZA DI SÉ"

Copied!
54
0
0

Testo completo

(1)

LA CONOSCENZA DI SÉ

(2)

Il Sé come punto cerniera: in esso si constata l’intersezione del dato intrapsichico con quello sociale

E’ in larga misura dall’esperienza sociale che ci pervengono le informazioni su noi stessi.

Attraverso processi di elaborazione interna tali informazioni vengono elaborate, filtrate e organizzate in strutture di conoscenza.

SCHEMI DI SE’

(3)

Gli schemi di Sé

Secondo Hazel Markus (1977) il concetto di Sé è costituito da

un insieme di schemi di sé corrispondenti alle dimensioni rispetto alle quali conosciamo

noi stessi: uno schema integra tutte le

informazioni note sul Sé in un settore particolare della condotta (Sono estroverso)

(4)

Gli schemi di Sé

Oltre ad essere dei “magazzini” al cui interno vengono accumulate le conoscenze circa se stessi, gli schemi di

Sé svolgono un’importante

funzione nel processo di codifica ed elaborazione delle informazioni inerenti la propria persona

ruolo attivo selezionando e interpretando gli eventi sulla base di quanto già sappiamo su noi stessi.

(5)

Gli schemi di Sé

Fanno parte del sistema degli schemi di Sé

Il working self- concept (concetto di Sé operativo)

I Sé possibili

(6)

Il working Self (Sé operativo)

presuppone l’esistenza di molteplici componenti del concetto di Sé, specifiche per i diversi

contesti in cui il soggetto è inserito

quella parte del concetto di Sé che è attivata (e conosciuta) dal soggetto in una situazione precisa.

l’aspetto del concetto di Sé a cui si ha accesso in riferimento ad un contesto specifico in una

particolare situazione.

(7)

I Sé possibili

Rappresentano le idee che una persona possiede circa quello che essa può o potrebbe diventare, che teme di diventare, ecc.

funzionano da incentivi per le condotte future

forniscono un contesto di ordine valutativo e

interpretativo rispetto alla visione corrente che una persona ha di sé

Un soggetto capace di produrre scopi, decisioni, progetti

Ruolo dell’azione e della dimensione temporale nel processo di costruzione dell’identità

(8)

Percepire e comprendere noi stessi

L’acquisizione del

concetto di Sé

(9)

La conoscenza di Sé

analisi delle informazioni provenienti da varie fonti

Ci soffermeremo su quelle che la ricerca ha dimostrato essere le più importanti per la conoscenza di Sé:

1. L’autoriflessione

2. L’osservazione del proprio comportamento

3. Il confronto con gli altri

(10)

1. L’autoriflessione

Riflettere su noi stessi, sulle nostre opinioni o abitudini, ci aiuta a tracciare un profilo abbastanza accurato di noi stessi. Tuttavia in molte occasioni non amiamo ricorrere all’introspezione

Teoria dell’autoconsapevolezza oggettiva (Duval, 1972) Quando ci si trova in una particolare situazione, gli aspetti

salienti del Sé vengono messi a confronto con dei canoni

interiorizzati concernenti ciò che la persona aspira ad essere.

Un’eventuale discrepanza determina ripercussioni sull’autostima.

Strategia di evitamento degli stimoli che indirizzano l’attenzione verso se stessi

(11)

2. L’osservazione del proprio comportamento (inferenza comportamento/atteggiamento)

La teoria dell’autopercezione di Bem afferma che le persone riescono a conoscere i propri stati interni osservando i propri comportamenti.

Tali inferenze hanno luogo qualora

l’atteggiamento dell’individuo riguardo al tema o all’oggetto in questione non sia ben chiaro e

definito

quel comportamento sia stato messo in atto senza alcuna costrizione.

(12)

3. Il confronto con gli altri

La teoria del confronto sociale di Festinger (1954) sostiene che il modo migliore per giungere ad

un’accurata conoscenza delle nostre opinioni e abilità è quello di confrontarle con le abilità e le opinioni

possedute dagli altri.

Tale confronto sembra essere tanto più utile quanto più gli altri vengono percepiti come simili a noi.

La spinta al confronto

cresce in maniera inversamente proporzionale alle informazioni che possediamo su noi stessi.

varia in funzione della rilevanza che un particolare aspetto del sé ha per la persona.

(13)

Su quali basi si formano

gli schemi di Sé?

(14)

Basi per la conoscenza di Sè

Esperienze di vita:

La varietà degli ambienti che una persona frequenta

Le condotte in cui è coinvolta

La gente che frequenta

I modelli di vita che osserva direttamente o tramite i media

Materiale per l’elaborazione cognitiva

Quali motivazioni ci portano a selezionare parte di queste informazioni?

(15)

Due spinte motivazionali

Gli individui vanno a caccia di informazioni che soddisfino due differenti spinte

motivazionali:

il mantenimento della stima di sé

il mantenimento di un senso di coerenza e

di stabilità

(16)

Mantenimento della stima di sé

Ricevere feedback positivi riguardo al Sé ha enormi vantaggi in termini di

Benessere emotivo

Adattamento sociale

(17)

2. Mantenimento di un senso di sé coerente

Possedere un concetto di Sé stabile e coerente (in termini adattivi) consente di esercitare una qualche forma di controllo

sull’ambiente sociale

Bisogno di coerenza

(18)

Molteplicità VS

Unitarietà

(19)

La comunità dei vari Sé (W. James)

Il Sé è fatto di diverse componenti talvolta conflittuali ma non disaggregate perché

fondamentalmente sempre sentite come espressione di una unità costituita insieme

dalla vita psichica e dal corpo.

Il contesto sociale gioca un ruolo importante nella determinazione dei diversi Sé

(20)

Molteplicità del Sé: E. Goffman

Metafora del teatro

L’individuo riesce a gestire e cambiare una pluralità di Self multipli e

fluttuanti in quanto prodotti non da una qualche attività psichica ma dagli eventi e dagli scenari

sociali nei quali si agisce

(21)

Molteplicità del Sé: K. Gergen

Teoria sociocostruzionista: il Sé come mero artefatto sociale.

Natura del Sé fluida e mutevole

Un Sé multiplo e pieno di

contraddizioni strettamente connesso

con le circostanze sociali.

(22)

Il concetto di identità

(23)

Il concetto di identità

L’identità concerne il sentimento di continuità del Sé che il soggetto prova pur essendo in una

tempesta di mutamenti

Fase adolescenziale E

Ogni momento in cui è più evidente l’esperienza e la realtà oggettiva del cambiamento (vecchiaia,

cambiamento di lavoro, pensionamento)

(24)

Il concetto di identità e il concetto di Sé

Nel concetto di identità

sono presenti tutte le componenti proprie anche del concetto di Sé

è più accentuato il significato di continuità temporale

L’identità è strettamente legata al concetto di Sé:

IDENTITA’: l’unità delle varie componenti del Sé in un insieme strutturato permanente

(25)

Prospettiva temporale e identità

La prospettiva temporale esistente in un dato momento è importante in ordine a

iniziativa, livelli di aspirazione, costruttività

con cui l’individuo affronta un compito o una situazione.

L’umore piuttosto che il morale di un individuo dipendono più dalle aspettative circa il futuro e

dalla rappresentazione delle esperienze passate, piuttosto che dall’esperienza attuale

(26)

Prospettiva temporale e identità

L’ampiezza della prospettiva temporale

influenza il comportamento attuale

tende ad aumentare durante lo sviluppo.

È nel periodo adolescenziale che la prospettiva amplia le sue dimensioni.

ogni individuo, maturando, diviene capace di collocare le proprie sequenze di azione nel futuro

(27)

Prospettiva temporale e identità

L’adolescente inizia a separare in modo più chiaro i desideri (livelli di irrealtà)

dalle aspettative realizzabili (livelli di realtà).

I pensieri vaghi iniziano ad essere sostituiti da decisioni e scelte che riguardano il futuro.

Sviluppo della capacità di progettare, cioè di strutturare la prospettiva temporale in relazione non solo alle

proprie finalità e ai propri valori, ma anche in relazione alla realtà all’interno della quale si intende realizzare il

progetto, di modo che abbia una strutturazione realistica

(28)

Il sentimento di identità e

la dimensione sociale e

personale dell’identità

(29)

Sentimento d’identità

l’esperienza che l’attore sociale vive circa la continuità nel tempo e nello spazio del proprio Sé, nonché la

propria possibilità di intervenire sull’ambiente e sugli avvenimenti a ogni momento dato

-l’esperienza che l’individuo vive circa la continuità nel tempo e nello spazio del proprio Sé (dimensione

temporale)

- la possibilità di intervenire sull’ambiente e sugli avvenimenti a ogni momento dato (azione)

(30)

Sentimento d’identità

E’ a sua volta costituito da due diversi sentimenti

Sentimento della differenza

Sentimento dell’unità

Esprime il riconoscimento che un individuo ha di essere diverso da ogni altro oggetto, ma soprattutto da quegli oggetti particolari che sono le altre persone

Fa riferimento alla coerenza e alla stabilità dell’immagine di Sé che un individuo ha nello spazio e nel tempo. Tale idea di coerenza e

stabilità è come una linea continua che ogni individuo traccia per collegare i diversi atteggiamenti e le diverse parti che si recitano nel proprio life-space

(31)

Identità

Due processi fondamentali alla base del processo di costruzione dell’identità:

Appartenenza

Differenziazione

Entrambi entrano in funzione attraverso il

riconoscimento dell’altro.

(32)

Identità: i processi di differenziazione

a partire dall’imposizione del nome,

valgono ad individuare il neonato in quanto singolo.

sono diversamente strutturati nell’ambito di culture più o meno individualistiche o

collettivistiche

(33)

Identità: dinamiche dell’appartenenza

Esse si attuano a livello di gruppi e categorie sociali.

Appartenenze per nascita (categorie sociali), che l’individuo lo voglia o no (genere, ceto socio-

economico-culturale) e il processo per uscirne può implicare costi importanti nella costituzione

dell’identità.

Appartenenze per scelta (gruppi sociali):

cambiano in relazione a specifici momenti dello

sviluppo (dal gruppo dei pari ai gruppi politici, religiosi, culturali).

(34)

Identità personale e sociale

Si possono immaginare due punti estremi di un continuum lungo il quale l’individuo “sente” la propria identità.

Ad un estremo il

sentimento di identità è fortemente influenzato dalla consapevolezza che l’individuo ha di appartenere ad un determinato gruppo IDENTITA’ SOCIALE

All’altro i sentimenti di identità appaiono in rapporto ad

un’esperienza profonda di riflessione su di sé, sulla propria storia, sulle proprie speranze e progetti a cui si

associano linee d’azione fondate su esigenze di coerenza

personale

IDENTITA’ PERSONALE

(35)

Identità personale

Identità personale non significa

- rappresentazione elaborata al di fuori del rapporto sociale;

- identità privata, non tangibile agli altri: se il soggetto vuole la può esprimere per cui anche di essa si può

studiare la struttura.

(36)

Identità personale

Si caratterizza per tre elementi:

idea di continuità di un soggetto al di là delle

variazioni nel tempo e degli adattamenti all’ambiente;

distinzione di questo soggetto rispetto agli altri;

possibilità di riconoscersi e di essere riconosciuto.

Necessità di essere riconosciuti dagli altri per poter costituire la propria identità

personale

(37)

Identità personale

Le forme di riconoscimento sociale consentono la formazione dell’identità personale dell’individuo

sul piano cognitivo l’individuo interiorizza l’immagine che gli viene rimandata dagli altri, la interpreta, la accetta

o la modifica o la rinnega, elaborando attivamente un’autodefinizione.

(38)

La categorizzazione e il confronto sociale:

la Teoria dell’Identità

Sociale di Tajfel

(39)

Teoria dell’identità sociale (Tajfel)

Si sviluppa in relazione ad una serie di studi che coinvolgono anche i conflitti intergruppali.

La semplice appartenenza di gruppo può influenzare gli atteggiamenti e la condotta nei confronti degli individui

che non ne fanno parte?

Paradigma dei gruppi minimi

(40)

Paradigma dei gruppi minimi

Nei suoi esperimenti Tajfel, al fine di individuare le condizioni minime atte a dar luogo a fenomeni di discriminazione nei confronti di un outgroup, creò dei “gruppi” privi di una struttura

interna, di una storia, di una interazione faccia a faccia tra i componenti, di un sistema di

regole.

Esperimento

(41)

Come si spiega la condotta sistematicamente

improntata al favoritismo nei

confronti dell’ingroup?

(42)

Identità sociale

Secondo la teoria dell’identità sociale di Tajfel la condizione necessaria (anche se non

sufficiente) al verificarsi del suddetto fenomeno è la categorizzazione

Tale processo cognitivo permette infatti di

- massimizzare le differenze esistenti tra ingroup ed outgroup

- rendere minime, al tempo stesso, le differenze presenti al loro interno

(43)

Identità sociale

Perché mai la suddivisione del mondo sociale in categorie dovrebbe di per sé

condurre a privilegiare quelle cui si appartiene?

La risposta è nella

Teoria dell’ identità sociale elaborata da Tajfel (1979)

(44)

Teoria dell’ Identità sociale

Presupposti:

- le persone preferiscono considerarsi in termini positivi piuttosto che negativi

- parte della nostra identità deriva dall’appartenenza a gruppi sociali

siamo fortemente motivati a considerare i gruppi a cui apparteniamo in chiave positiva

(45)

Rapporti tra identità sociale ed identità personale

J.C. Turner (antico collaboratore di Tajfel)

Il fondamento dell’identità sociale non è dato solo dall’appartenenza gruppale,bensì anche dal livello

al quale le persone categorizzano se stesse.

(46)

Rapporti tra identità sociale ed identità personale

Tre forme di concettualizzazione identitaria di sé:

a) il livello sovra-ordinato del Sé come essere umano (human identity);

b) il livello intermedio del Sé come membro di un gruppo in confronto con membri di un altro

gruppo (social identity);

c) il livello subordinato del Sé personale come individuo unico rispetto agli altri membri dell’ingroup (personal identity)

(47)

Rapporti tra identità sociale ed identità personale

L’attivazione delle varie categorie è legata al processo di categorizzazione che opera in base alle

categorie rese salienti in quel momento

- Se sto confessando i miei sentimenti, è saliente l’identità personale

- Se sono impegnato in una situazione caratterizzata da appartenenze a gruppi è saliente l’identità

sociale, ecc.

- Quando è più saliente l’identità sociale, tanto meno lo diviene quella personale e viceversa.

(48)

Rapporti tra identità sociale ed identità personale

La teorizzazione di Turner è stata messa in dubbio da numerose ricerche [Deschamps 1982;

Lorenzi-Cioldi e Doise 1994]

La posizione occupata nella scala gerarchica sociale del gruppo di cui si è parte

influisce su

il grado di differenziazione che gli individui fanno all’interno del gruppo stesso.

(49)

Rapporti tra identità sociale ed identità personale

Nei gruppi che godono di prestigio sociale, i membri tendono non solo ad identificarsi con il gruppo ma anche a differenziarsi tra loro sul piano individuale.

Le persone appartenenti a gruppi “dominati”

tendono maggiormente a riconoscersi

attraverso appartenenze gruppali, piuttosto che a differenziarsi individualmente.

(50)

Rapporti tra identità sociale ed identità personale

L’integrazione di identità sociale ed identità personale

L’identità sociale e quella personale sono due versanti non totalmente distinti del Sé che partecipano

insieme a dare significato all’identità

- l’appartenenza a categorie sociali o l’inserimento in ruoli sociali comporta un significato personale

- tali appartenenze entrano nella concezione di Sé.

(51)

Identità professionale

(52)

Identità professionale

una componente/dimensione dell’identità sociale che si sviluppa gradualmente e si precisa durante il

processo di socializzazione al lavoro.

Processo di sviluppo che coinvolge in toto l’esperienza del soggetto e può influenzare

l’assetto delle strutture psicologiche attinenti la sua identità personale e sociale

(53)

Identità sociale e professionale

Tajfel sostiene che ci sono molte occasioni nella vita di ogni individuo che lo portano ad agire non già in quanto individuo, ma piuttosto come

membro del suo gruppo.

il concetto di professione costituisce un criterio di categorizzazione

(54)

Esercitazione

Devi fare un colloquio in un’agenzia di comunicazione che organizza eventi culturali (una cooperativa che offre servizi di supporto a famiglie in

difficoltà) e ti hanno detto che, prima di entrare nello specifico

dell’attività prevista, gradiranno una tua autopresentazione.

Prepara una tua autopresentazione di

10/12 righe

Riferimenti

Documenti correlati

I l tema della governance globale e delle tensioni che questa esercita sulle de- mocrazie, così come il tema foucaultiano della governamentalità e della sua ambivalente

1 Dipartimento di Matematica, Universit` a di Pavia, Via Ferrata 1, 27100, Pavia, Italy.. In questo punto il giocatore I ha di fronte la scelta tra un payoff pari a 3, giocando L”, e

In generale, le donne del nostro campione, mentre, temono il cambiamento futuro della fisiologia del loro corpo, si attendono, invece, dei miglioramenti relativi alla qualità

La Puglia, fra terra e mare, collina e pianura, siccità e umidità ha espresso un sistema alimentare articolato e alquanto differenziato, all’interno del quale compaiono delle vere

Ciò evidenzia che il concetto di storia precede il concetto di persona; perciò la persona sarà possibile solo nella struttura di una storia e, dunque, sarà sempre

Le statue della cappella Squarciafico rappresentano una notevole testi- monianza della straordinaria capacità dell’artista di adattare il proprio lin- guaggio, sempre

L’università ha connotato la stessa identità urbana della città di Sassari, grazie anche a quel ruolo di mediazione col vasto universo del mondo agricolo della

Progetto: Storia delle idee e della terminologia di cultura Tipologia di ricerca:.. Tipologia