CAPITOLO 6 – IL MONTAGGIO DELLA TENSOSTRUTTURA
6.1 Fase I: il plinto di fondazione e la base del pilone
Ponendo come vincolo quello imposto dal trasporto dei singoli elementi che costituiscono la tensostruttura, si dovrà individuare un possibile schema di montaggio che preveda l’assemblaggio di elementi che abbiano una lunghezza non maggiore di 12 m .
Effettuato lo scavo del terreno, viene gettato in opera il plinto di fondazione. Nel seguito si farà riferimento al pilone di altezza maggiore, pari a 22 m . Il montaggio del pilone avviene tramite l’assemblaggio di tre (3) elementi troncoconici in parete sottile chiusa, a spessore costante nel tratto considerato. Nella tabella seguente vengono riportati i valori delle altezze degli elementi troncoconici e degli spessori utilizzati.
Altezza (m) Diametro minimo (m)
Diametro
massimo (m) Spessore (cm)
I tratto 5 0,86 1 2
II tratto 5 0,72 0,86 1,5
III tratto 12 0,40 0,72 1
Tabella 6 : Proprietà geometriche dei tratti di pilone.
Si prevede che il pilone per intero venga assemblato in opera tramite incastro telescopico e successivamente bloccato con saldature a completa penetrazione, possibilmente di prima classe, in modo da ripristinarne la resistenza di progetto.
Figura 42: Getto del plinto di fondazione e succesivo posizionamento della piastra di base.
Una volta gettato il plinto di fondazione, si procede al posizionamento del primo dei 3
elementi troncoconici tramite l’interposizione di una piastra metallica di base, come
indicativamente mostrato nelle Figure 42 e 43.
Figura 43: Posizionamento del primo tratto del pilone.
6.2 Fase II: assemblaggio del pilone superiore e dell’anello maggiore
Successivamente si procede, a terra, nelle immediate adiacenze del plinto, al montaggio dell’anello maggiore, di cui si riporta un esempio, indicativamente e fuori scala, nelle Figura 44 seguente:
Figura 44: Assemblaggio a terra dell’anello superiore.
L’anello maggiore dal quale si dipartono i cavi superiori che concorrono nella sommità del pilone, risulta suddiviso in sei (6) sottoelementi da assemblare in opera. La circonferenza dell’anello ha un diametro di 24 m . Poiché essa si sviluppa per una lunghezza complessiva di 2 π r = 75 , 36 m , i componenti dell’anello hanno una lunghezza approssimativa di 12 m . Tale elemento risulta sempre compresso, per cui l’assemblaggio dei sei elementi può avvenire tramite un semplice incastro telescopico.
La figura 45 seguente mostra l’anello superiore alla fine dell’assemblaggio.
Figura 45: Completamento dell’anello superiore
6.3 Fase III: Montaggio del disco inferiore e collegamento all’anello maggiore Sempre a terra, si procede all’assemblaggio dei due rimanenti elementi troncoconici che costituiscono la parte superiore del pilone. Contemporaneamente, si provvede al posizionamento del disco inferiore, dell’anello maggiore, ed infine del porta-capicorda superiore. La parte superiore del pilone viene eretta e si provvede al collegamento degli elementi. I cavi superiori, costituiti da funi spiroidali aperte in acciaio di diametro pari a
mm
16 , collegano l’anello maggiore al porta-capicorda posto nella sommità della parte superiore del pilone. I cavi inferiori, costituiti da funi spiroidali aperte in acciaio di diametro pari a 12 mm , da immergere nella membrana, collegano l’anello maggiore al disco inferiore.
Essi risultano in numero pari a quello dei cavi superiori precedentemente collegati.
Figura 46: Posizionamento del disco inferiore.
Nella figura seguente sono illustrate le caratteristiche geometriche dei capicorda fissi
previsti per collegare i cavi metallici radiali ai due anelli. All’altra estremità dei cavi sono
presenti degli analoghi capicorda mobili aventi una parte della loro estensione filettata che
permette la giusta regolazione delle lunghezze.Tale collegamento permette di mettere in
.
Figura 47: Particolare capocorda aperto martellato
Diametro fune (mm)
Carico di rottura
(KN) E (mm)
D (mm)
F (mm)
O (mm)
P (mm)
V (mm)
Y (mm)
AS (mm)
LS (mm)
14,3 169,1 71,4 28,6 53,1 44,5 95,3 25,4 66,7 28,6 304,8
15,9 213,6 71,4 28,6 53,1 44,5 95,3 25,4 66,7 28,6 304,6
17,5 258,1 71,4 34,9 62,7 5,11 106,3 27 79,4 34,9 349,3
19,1 302,6 71,4 34,9 62,7 5,11 106,3 27 79,4 34,9 368,3
Tabella 7: Dimensioni e caratteristiche di capicorda aperti martellati
Per il posizionamento dei cavi superiori si utilizzano capicorda analoghi. In figura è
riportato il risultato dell’assemblaggio dei cavi.
Figura 48: Posizionamento dei cavi.
6.4 Fase IV: Montaggio della membrana e sua presollecitazione
Successivamente, sempre a terra, si procede al posizionamento della membrana costituita da tessuto in fibra di vetro rivestito di politetrafluoroetilene, collegandola sia all’anello superiore sia al disco inferiore. In Figura è mostrata la membrana, unita ai due anelli. Per dare alla membrana lo stato di presollecitaziuone previsto in progetto (di circa
/
2200 N cm ) occorre portare il disco inferiore alla quota stabilita. La presollecitazione si
può ottenere anche regolando la lunghezza dei cavi superiori attraverso il porta capicorda e
mettendoli in trazione fino a raggiungere la quota di progetto, ma forse questa operazione è
più difficoltosa ed anche pericolosa da attuare data l’elevata quota raggiunta dai due
elementi di antenna. In figura si mostra indicativamente il risultato di questa fase.
Figura 49: Posizionamento e presollecitazione della membrana.
6.5 Fase V: Posizionamento dell’elemento superiore
Infine, tramite l’ausilio di una gru, si effettua il sollevamento dell’intero elemento ed il suo posizionamento e fissaggio definitivo sul tratto di pilone precedentemente innalzato.
La presenza di un incastro telescopico fra gli elementi favorisce sia il loro corretto
posizionamento che le operazioni di saldatura finale. Il risultato è simile per tutti i piloni
che differiscono solamente per l’altezza delle colonne che risulta pari a 19, 21 e 22 metri,
rispettivamente.
Figura 50: La tensostruttura assemblata