CAP. 2 – L’insediamento industriale
2.1 - Lo sviluppo industriale a Frosinone
L’insediamento industriale di Frosinone ha avuto origine nel 1953 a seguito dell’istituzione dei Consorzi per lo Sviluppo Industriale e della Cassa per il Mezzogiorno, enti pubblici con lo scopo di provvedere alla valorizzazione ed allo sviluppo di aree economicamente depresse o non sufficientemente appetibili per l’insediarsi di attività imprenditoriali private. Al comitato promotore del Consorzio di Frosinone hanno aderito sia enti pubblici che enti privati, tra i quali: i Comuni di Frosinone, Ceccano, Ferentino, Patrica e Supino, l’ex Banco di Napoli e l’I.S.V.E.I.M.E.R. (Istituto per lo
SViluppo Economico dell’Italia MERidionale).Inizialmente l’area gestita dal Consorzio aveva un’estensione di circa 400 ettari e comprendeva solo una piccolissima parte dei Comuni promotori; negli anni seguenti, ed in particolare nel 1969, l’area del Consorzio subì un notevole ampliamento rispetto alla sua morfologia iniziale, raggiungendo i 2500 ettari. Attualmente il Consorzio gestisce la programmazione industriale di quasi tutto il territorio provinciale, il quale è stato suddiviso dal punto di vista amministrativo in quattro distretti produttivi:
¾ l’agglomerato industriale di Frosinone;
¾ l’agglomerato industriale di Anagni;
¾ l’agglomerato industriale di Sora;
¾ l’agglomerato industriale di Cassino.
2.2 - La posizione geografica
L’agglomerato industriale di Frosinone si estende all’interno della media Valle del Sacco, un territorio prevalentemente pianeggiante delimitato geograficamente a nord dai Colli Albani, a sud dalla tratto vallivo del fiume Liri e ad est ed ovest dai monti Lepini ed Ernici. Il Sacco nasce sul versante orientale dei monti Prenestini e scorre per circa 90 km attraverso le province di Roma e Frosinone prima di immettersi nel fiume Liri che successivamente si unisce al Garigliano e sfocia nel mar Tirreno nei pressi del golfo di Gaeta.
La valle del Sacco fa dunque parte del bacino idrografico del
“Liri-Garigliano”, uno dei più grandi del sud Italia, che si estende per 4955 km
2nelle regioni di Lazio e Campania.
Fig. 2.1 - Carta geologica del basso Lazio.
Dal punto di vista geologico, la Valle del Sacco risulta formata prevalentemente da ammassi detritici di natura post-orogenica e solo in parte da rocce compatte come i travertini, le vulcaniti ed i complessi marno-argillosi. Al contrario i monti Lepini ed Ernici, che segnano i confini occidentali ed orientali della valle, sono costituiti da formazioni rocciose dure quali i bicarbonati di calcio (calcari) e sono caratterizzate da importanti fenomeni carsici.
2.3 - L’agglomerato industriale
Grazie ai finanziamenti a fondo perduto erogati dalla Cassa per il Mezzogiorno, i primi anni di vita dell’insediamento industriale furono caratterizzati da un’intensa attività progettuale che portò alla realizzazione di numerose infrastrutture a servizio delle attività produttive: furono realizzate la rete viaria principale ed il raccordo ferroviario con la linea Roma-Cassino-Napoli, furono realizzate le reti fognarie e furono completate le infrastrutture energetiche
La posizione geografica del sito industriale è quanto di meglio
possa offrire il territorio nazionale: si trova infatti in posizione
intermedia tra Roma e Napoli, le due maggiori metropoli del centro-
sud Italia, dalle quali dista rispettivamente 70 e 100 km; per di più tali
distanze sono coperte da un buon sistema di comunicazione costituito
dall’autostrada A1, dalla linea ferroviaria Roma-Cassino-Napoli e
dalla linea ferroviaria ad alta velocità TAV, da pochi mesi entrata in
funzione proprio sul tratto Roma-Napoli.
Lungo il tratto ciociaro dell’autostrada A1 esistono attualmente cinque uscite: Anagni-Fiuggi, Frosinone, Ceprano, Pontecorvo e Cassino, tutte in corrispondenza dei principali agglomerati industriali della provincia.
L’asse ferroviario Roma–Cassino-Napoli è collegato con l’area industriale da un apposito terminal ferroviario che consente l’immissione delle merci direttamente sulla rete nazionale; il terminal è attualmente è gestito da una società di servizi doganali.
Il sito industriale è anche passaggio obbligato tra la costa adriatica e quella tirrenica, in particolare tra i porti commerciali di Pescara e di Gaeta, ed è poco distante da quello di Formia dove è presente il più importante mercato ortofrutticolo del Sud Italia.
Per queste ragioni agglomerato industriale di Frosinone è certamente il più importante tra i quattro presenti nella provincia, sia per numero di occupati che per grandezza delle attività insediate:
Ripartizione occupati per distretto industriale
resto della provincia
17%
Frosinone 32%
Anagni 16%
Sora 9%
Cassino 26%
Fig. 2.2 – Ripartizione degli occupati per distretto industriale.
Nel corso dei prossimi anni si prevede che il valore strategico dell’area subirà un notevole incremento grazie alla realizzazione di numerose infrastrutture, di cui le più rilevanti sono:
¾ il completamento della superstrada Frosinone–Sora, previsto nel 2009, che consentirà il collegamento diretto tra i due distretti industriali;
¾ la realizzazione del nuovo casello autostradale di Ferentino, posizionato all’estremità nord del comprensorio;
¾ l’interporto commerciale, un complesso integrato di infrastrutture logistiche, ferroviarie e stradali, per il trasporto merci che sorgerà nelle vicinanze del terminal ferroviario;
¾ l’adeguamento dell’eliporto militare, oggi sede del 52° stormo elicotteristi, ad aeroporto civile.
2.4 - Le aziende presenti
Nell’area industriale di Frosinone sono censite circa 160 aziende, di queste una diecina sono classificabili come grandi imprese multinazionali che danno lavoro ad oltre 250 addetti ciascuna, le restanti sono realtà produttive meno conosciute, operanti a livello nazionale o locale e costituiscono il cosiddetto indotto commerciale.
Il numero totale di addetti occupati sfiora le 4000 unità e
rappresenta circa il 28% degli occupati in ambito industriale
dell’intera provincia.
0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0
%
0-15
15-50
50-100
100-250
250-500
>500
Distribuzione delle aziende per numero di occupati
Fig. 2.3 – Distribuzione delle aziende per numero di occupati.
Tra le aziende più importanti, sia per fatturato che per numero di addetti impiegati, si ricordano:
¾ la Henkel, azienda chimica tedesca leader in Europa nella produzione di detersivi e cosmetici, ma anche di adesivi e prodotti tecnologici destinati all’industria automobilistica ed aerospaziale. La divisione italiana dell’azienda dispone di otto stabilimenti e 1600 dipendenti di cui circa 200 sono impiegati nel polo industriale di Frosinone.
¾ la Klopman, azienda tessile leader in Europa nella produzione
di tessuti misto-cotone e poliestere destinati a tutti i settori del
mondo del lavoro e della moda. A Frosinone ha sede il settore
produzione, ricerca e sviluppo mentre gli altri settori industriali
sono dislocati in Germania, Tunisia e Gran Bretagna.
¾ l’Agusta–Westland, azienda controllata dal gruppo Finmeccanica, leader mondiale nella costruzione di elicotteri civili e militari; nello stabilimento di Frosinone vengono prodotte le parti meccaniche costituenti i rotori mentre l’assemblaggio avviene a Philadelphia ( U.S.A. ).
¾ la Nestlè, società francese leader nella produzioni alimentari; e proprietaria di oltre 60 marchi che coprono le aree di mercato dei prodotti dolciari, dei gelati, dei piatti pronti e delle bevande. Nello stabilimento di Frosinone lavorano oltre 180 addetti e si producono essenzialmente prodotti da frigo.
¾ la Marangoni, azienda italiana operante in diversi settori dell’industria del pneumatico: produzione, ricostruzione, e smaltimento, nonché nella produzione di colle e resine ad uso industriale.
¾ la Viscolube, società italiana specializzata nella rigenerazione degli oli lubrificanti usati.
¾ la Valeo, azienda multinazionale presente in molti Paesi del mondo, che produce ricambi ed accessori destinati all’industria automobilistica. Nello stabilimento di Frosinone si producono i sistemi di climatizzazione per i marchi Fiat ed Alfa Romeo.
¾ la Huntsman, multinazionale americana che produce sostanze
chimiche destinate al confezionamento di fertilizzanti agricoli.
I settori dell’industria maggiormente rappresentati sono quello chimico-farmaceutico, tessile, metalmeccanico e della logistica:
0 5 10 15 20 25 30
%
alimentare chim
ica
meccanica tessile
terziario tra
sporto comm/distr
legno edilizia Distribuzione delle aziende per settore produttivo
Fig. 2.4 – Distribuzione delle aziende per settore produttivo.