Il contrasto negativo tra uffici di procura.
Introduzione . I
1. I principi costituzionali applicabili al pubblico ministero. 1
1.1. Il principio di precostituzione per legge del giudice naturale. 1 1.1.1. Definizione. 2
1.1.2. Specificazione del termine ‘giudice’. 13
1.1.3. Applicabilità dell’art. 25,1° cost. al p.m., nelle interpretazioni della Corte Costituzionale e della dottrina. 17
2. La figura del p.m. nel codice di procedura penale del 1989. 2.1. Cenni storici. Dal Codice del 1865 al Codice Rocco. 22
2.2. La difficile esistenza del Codice Rocco nel nuovo ordinamento costituzionale. 31
2.3. I primi progetti di riforma. 34
2.4. Il progetto di riforma del 1974-1978. 42
2.5. La legge delega n°81 del 1987. 48
2.6. Il codice del 1989. 51
2.6.2. Le funzioni del p.m.: l’esercizio dell’azione penale. 58
2.6.2.1. Principio di obbligatorietà e discrezionalità nell’esercizio dell’azione penale. 61
2.6.2.2. Un possibile argine alla discrezionalità nell’esercizio dell’azione penale: i criteri di priorità. 72
2.7. Obbligatorietà dell’azione penale e indipendenza del p.m. 86
3. Le soluzioni dell’ordinamento al mancato esercizio dell’azione penale da parte del p.m. legittimato: l’avocazione delle indagini e i contrasti negativi tra p.m. 90
3.1. L’avocazione delle indagini. 92
3.1.1. Origini storiche e disciplina attualmente vigente. 92
3.1.2. Aspetti problematici: l’avocazione facoltativa. 100
3.2. Il contrasto negativo tra uffici di procura. 110
3.2.1. L’art. 51,3° e la competenza nella fase delle i.p. 115
3.2.2. Altri aspetti problematici. 121
3.2.3. Il procedimento per la soluzione del contrasto negativo. 125
3.2.4. Possibili soluzioni normative . 126
Conclusioni. 129