157
Conclusioni
e
sviluppi
futuri
In questo lavoro di tesi è stato realizzato un dispositivo per misurare quantitativamente le forze di presa di neonati di 10 giorni.
Per la sua realizzazione sono stati affrontati differenti aspetti, dovuti alle specifiche cliniche. Infatti questo dispositivo deve essere morbido per poter indurre la manipolazione: per fare ciò è stato scelto come materiale il silicone alimentare, che è adatto sia per la costruzione sia per la sicurezza del neonato poiché è atossico.
Deve possedere un sistema di fissaggio: sono state considerate delle fasce in velcro per poter rimanere legato alle mani del neonato per effettuare una presa palmare. Utilizzando queste fasce, il dispositivo si adatta a qualsiasi grandezza della mano di neonati di 10 giorni.
Per il sensore di pressione, le specifiche indicate sono: range di pressione 0 - 5 psi, alta sensibilità e piccole dimensioni in modo che stia all'interno del dispositivo. Per quanto indicato in precedenza, tra i sensori di pressione visti in commercio è stato scelto un sensore analogico piezoresisitivo.
Per quanto riguarda la forma, questa è semi - cilindrica per far si che il dispositivo poggi sul palmo della mano del neonato. Le sue dimensioni (diametro, lunghezza e larghezza) sono state adottate in seguito a misurazioni, effettuate sulle mani di neonati per la mancanza di dati antropometrici in letteratura. Sono state realizzate differenti versioni del dispositivo: nella prima è stata considerata la presenza di una barra rigida per evitare le deformazioni del
158 lato del dispositivo a contatto con il palmo della mano. Nella versione definitiva il dispositivo è composto da:
una camera d'aria;
un contenitore in resina acrilica, al cui interno c'è il sensore e i fili del cavo coassiale, che serve a collegare il sensore alla scheda di acquisizione;
un tappo in resina acrilica;
una rondella, la cui funzione è di bloccare il cavo coassiale;
una copertura, posta in cima al dispositivo per isolare il sensore e impedire che entri aria dall'esterno;Sono stati realizzati due dispositivi di differente spessore superiore (0,75 mm e 1,50 mm) per valutare la sua influenza sulla sensibilità del dispositivo. Sono stati realizzati due stampi in resina acrilica per ottenere la camera d'aria e la copertura, posta in cima, al dispositivo. E' stata creata con il software Labview un'interfaccia per l'acquisizione dei dati.
In base alle specifiche cliniche richieste si può concludere che con le scelte progettuali queste sono state rispettate, soprattutto in termini di dimensioni e peso, ottenendo un dispositivo ergonomico.
Sono stati effettuati dei test in laboratorio per valutare l'andamento dell'offset in funzione alla temperatura: dai grafici ottenuti si ha che l'offset è direttamente proporzionale alla temperatura. Altre prove sono state effettuate sulle mani di neonati di 10 giorni per capire quale dei due dispositivi di differente spessore sia più sensibile alle misurazioni del grasping dei neonati. Dai risultati si ha che quello più adatto per avviare una sperimentazione clinica è quello di spessore 0,75 mm. A conferma di ciò è stata valutata anche la forza di presa sia della mano destra che della mano sinistra dei neonati di quest'età. Da queste
159 acquisizioni è emerso una differente misurazione del grasping dei neonati. Il dispositivo elaborato in questo lavoro di tesi può essere utilizzato in una sperimentazione clinica con un protocollo adeguato da parte di medici per valutare la presenza di neuroni specchio in neonati di 10 giorni