Due masse in equilibrio sul fondo di un bacino
Figure 1:
In fondo ad un bacino d’acqua, alla profondit`a h = 20m, `e posato un corpo rigido composto da due cubi pieni di spigolo s = 0.5m, uno di ferro (ρF e= 7.86 gr/cm3) e l’altro di alluminio (ρAl = 2.70 gr/cm3), collegati in alto, a met`a del lato, da una barra di massa trascurabile e lunghezza l = 1m (distanza fra i cubi). Determinare:
1. in quale punto deve essere agganciato il cavo in modo che il corpo venga sollevato mantenendo la barra orizzontale (si trascuri quello che avviene all’istante del distacco dal suolo);
2. il lavoro necessario a far affiorare la barra;
3. la posizione di equilibrio del corpo una volta che sia totalmente solle- vato dall’acqua. In questa posizione, quale `e il cubo pi`u basso?
Soluzione 1
Sui due cubi agiscono le forze peso e la spinta di Archimede. Con- siderando un asse x diretto lungo la barra, con origine nel punto di mezzo e
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verso negativo definito dal cubo di Ferro, asse z diretto verso l’altro e asse y definito di conseguenza, e quindi uscente dal foglio rispetto alla figura 1, l’equilibrio dei momenti si scrive:
(ρF e− ρH2O)(l + s
2 + x) − (ρAl− ρH2O)(l + s
2 − x) = 0 da cui
x = − ρF e− ρAl
ρF e+ ρAl− 2ρH2O ·l + s
2 = −45.2cm (1)
Soluzione 2 Il lavoro `e dato da
L = Ftoth = (ρF e+ ρAl− 2ρH2O)V gh = 210kJ (2)
Soluzione 3
Quando il corpo e’ fuori dall’acqua agiscono solamente le due forze peso, che possiamo considere applicate al centro dei due cubi. Prendendo per origine del sistema cartesiano il punto di aggancio del cavo alla barra, quando la barra `e orizzontale, i due centri sono individuati da due raggi vettori di modulo:
rF = ρ ρAl−ρH2O
F e+ρAl−2ρH2O(l + s) = 38.9cm rA= ρ ρF e−ρH2O
F e+ρAl−2ρH2O(l + s) = 122.8cm e formano un angolo con la barra di modulo:
tan αF = l+s+2xs = 0.839 → αF = 0.698
tan αA= l+s−2xs = 0.208 → αA= 0.205 (3) Fuori dall’acqua, la barra forma un angolo θ con l’orizzontale, dove usi- amo la solita convenzione di misurare l’angolo a partire dal semiasse x posi- tivo, lato dal quale si trova il cubo di alluminio (vedere figura 2). Ne risulta che il vettore ~rA forma un angolo θ − αA con l’asse x, mentre il vettore
~rF forma un angolo π + θ + αF, per cui le loro proiezioni sull’asse x, che rappresentano i bracci delle forze peso, risultano:
rAcos(θ − αA) > 0
rF cos(π + θ + αF) = −rF cos(θ + αF) < 0 di conseguenza l’equilibrio dei momenti si scrive:
rAρAlcos(θ − αA) − rFρF ecos(θ + αF) = 0 (4) Introducendo la variabile adimensionale
= rFρF e
rAρAl = ρF e(ρAl− ρH2O)
ρAl(ρF e− ρH2O) = 1 − ρH2O/ρAl 1 − ρH2O/ρF e < 1 2
Figure 2:
e sviluppando i coseni, si arriva alla seguente espressione per l’angolo di equilibrio θ:
tan θ = cos αF − cos αA
sin αF + sin αA
= −0.343 → θ = −18.9o (5)
Essendo θ < 0, la barra pende dalla parte del cubo di alluminio.
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