La Web Tax
Gianluca Odetto
(Dottore Commercialista)
Entità e ambito applicativo dell’imposta
La nuova «imposta sulle transazioni digitali» grava nella misura del 3%
sui corrispettivi delle «prestazioni di servizi effettuate tramite mezzi elettronici».
Risposta del legislatore ai fenomeni di non tassazione dei proventi dell’industria digitale, principalmente riferibili alle grandi imprese multinazionali del web.
La nuova imposta si applicherà dal 2019, e non riguarderà le prestazioni effettuate nei confronti dei «privati».
Soggetti passivi
L’imposta si applica nei confronti del soggetto prestatore, residente o non residente, a condizione che questo effettui nell’anno solare più di 3.000 transazioni potenzialmente assoggettate al tributo.
L’imposta è dovuta solo se la prestazione è effettuata nei confronti:
di un sostituto d’imposta residente;
di una stabile organizzazione italiana di un soggetto non residente.
Sono in ogni caso escluse le prestazioni effettuate nei confronti dei
soggetti in regime forfetario o in regime di vantaggio per l’imprenditoria
Soggetti passivi
Territorialità dell’imposta individuata in funzione della residenza del cliente (italiano, o S.O. di un’impresa estera), e non del fornitore
Residenza del fornitore
Cliente residente in Italia Cliente residente all’estero
Fornitore residente in Italia
Cliente sostituto d’imposta:
web tax dovuta (trattenuta dal cliente)
Cliente non sostituto
d’imposta: nessun prelievo
Nessun prelievo
Fornitore residente Cliente sostituto d’imposta: Nessun prelievo
Prestazioni assoggettate all’imposta
L’imposta si applica sulle «prestazioni di servizi effettuate tramite mezzi elettronici».
L’individuazione di tali prestazioni è demandata ad un apposito DM, da emanare entro il 30.4.2018.
Alcuni elementi di analisi si rinvengono nella disciplina IVA comunitaria (Regolamento 282/2011), che contiene la nozione di «prestazioni di
servizi effettuate tramite mezzi elettronici» per individuare la territorialità IVA di tali corrispettivi.
Prestazioni assoggettate all’imposta
Indicazioni del Regolamento 282/2011
Servizi che si considerano prestati tramite mezzi elettronici
Servizi che NON si considerano prestati tramite mezzi elettronici
Prestazioni dei siti come ebay e simili Servizi di telecomunicazione e telediffusione Offerte forfetarie di servizi internet E-commerce indiretto
Pubblicità on line Vendita di CD, CD-ROM, DVD ecc.
Hosting di siti internet e servizi similari Consulenza on line dei professionisti Download di software, fotografie,
screensaver, giornali e riviste on line ecc.
Servizi di insegnamento forniti attraverso internet o una rete elettronica
Modalità di riscossione dell’imposta
La web tax è dovuta con l’aliquota del 3% sul «valore della singola transazione», intendendosi per tale il corrispettivo dovuto, al netto dell’IVA.
L’imposta è prelevata, all’atto del pagamento del corrispettivo, dai soggetti committenti delle prestazioni (che rivestono la qualifica di sostituti d’imposta); il versamento avviene entro il 16 del mese
successivo, come per le ritenute.
Si applicano, per l’accertamento, la riscossione e il contenzioso, le
Problemi aperti
Macchinosità della comunicazione con cui il committente dichiara di non avere effettuato più di 3.000 prestazioni nell’anno solare.
Previsione di ulteriori esoneri soggettivi (affidata al DM attuativo).
Verifica della corretta base imponibile (il prelievo avviene sul corrispettivo al netto dell’IVA).
Previsione di esoneri oggettivi (affidata al DM attuativo), per evitare oneri ulteriori in capo alle imprese italiane.
Deducibilità o meno del nuovo tributo dalle imposte sui redditi (non regolata dalle norme primarie).
Altre disposizioni del settore digitale
Nuovo art. 162 co. 2 lett. f-bis del TUIR, secondo cui configura stabile
organizzazione «una significativa e continuativa presenza economica nel territorio dello Stato costruita in modo tale da non fare risultare una sua consistenza fisica nel territorio dello stesso».
Il nesso con il territorio dello Stato è individuato in fattori immateriali (es.
uso di piattaforme digitali locali o di nomi di dominio locali, volume di dati raccolti da utenti italiani ecc.).
Problema: questa nozione non è presente in modo esplicito nel modello