Rivista Italiana di Ornitologia - Research in Ornithology, 88 (1): 61, 2018 DOI: 10.4081/rio.2018.407
Book review
Rapaci d’Italia
Federico Cauli, Fulvio Genero (a cura di)
448 pagine + 215 fotografie + 90 disegni e tavole 48 €
Edizioni Belvedere, Latina ISBN 978-88-89504-55-0
Mauro Fasola
Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, Università degli Studi di Pavia, Via A. Ferrata 9, 27100 Pavia, Italia. E-mail: mauro.fasola@unipv.it
© 2018 Mauro Fasola Received: 13 December 2017
Accepted for publication: 15 December 2017
I rapaci ci affascinano con il loro volo spettacolare, l’aspetto fiero e la vita libera, e questo nuovo libro sui rapaci italiani si presenta subito bene, grazie alla moderna veste grafica e alle ricche illustrazioni.
Dalle prime pagine si apprezza la completezza delle informazioni, grazie ai contributi di 32 autori, alle bel-lissime foto scattate da un centinaio di appassionati, alle mappe di distribuzione, ai disegni e alle notizie fornite da un’altra sessantina di esperti. La vita dei rapaci è descritta in tutti gli aspetti. I primi capitoli trattano la biologia e i metodi di studio in modo completo e dettagliato. Segue la descrizione delle 25 specie nidificanti in Italia. Ciascu-na specie è presentata da uCiascu-na prima pagiCiascu-na d’impressio-ni “poetiche” seguita da pagine tecd’impressio-niche che descrivono comportamenti, riproduzione, diffusione. Le specie non nidificanti sono descritte in un capitolo a parte. Arricchi-scono il libro alcuni interessanti capitoli finali. “Rapaci nel mito e nelle leggende” di Fabio Perco offre stimolanti
spunti culturali. Il capitolo sui progetti di tutela descri-ve le iniziatidescri-ve in corso per contrastare il declino delle specie iconiche come Falco pescatore e Gipeto, e delle specie con particolari problemi di conservazione come Falco pecchiaiolo e Grifone. L’ultimo capitolo elenca le minacce che incombono su questi animali, il cui fascino non li ha messi al riparo dalle uccisioni come “nocivi”, e dai pericoli dovuti al crescente deterioramento ambienta-le. Infine troviamo le appendici di bibliografia e l’elenco delle associazioni ornitologiche. L’unico refuso, a p. 51, riporta l’idea che i singolari episodi di “cainismo” serva-no ad autoregolare le popolazioni, mentre è ora chiaro che invece questi comportamenti ottimizzano la riproduzione individuale.