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CORSO ANTICORRUZIONE E APPALTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

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Academic year: 2022

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Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

CF 80209930587 – P. Iva 02133771002 Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche Piazzale A. Moro, 5 00185 Roma

T (+39) 06 4969 0328 https://web.uniroma1.it/disse

Allegato 3 – PIANO FORMATIVO DEL CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN:

CORSO ANTICORRUZIONE E APPALTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche Tipologia del Corso Corso di Alta Formazione

Denominazione Corso Anticorruzione e Appalti della Pubblica Amministrazione

Dipartimento proponente

Scienze Sociali ed Economiche Direttore del Corso Prof. Gianluca Maria Esposito

Numero minimo e massimo di ammessi

Numero minimo: 40 Numero massimo: 150

Posti riservati all’Università: 20 posti con pagamento della sola quota 20%

Requisiti di ammissione

Possesso di una laurea di I° livello ovvero della Laurea di ordinamento

precedente al D.M. 509/99, senza alcun vincolo di Classe di Laurea e Facoltà di provenienza.

La centralità delle scienze sociali nello studio del fenomeno della corruzione.

Gli studi sociali sulla corruzione.

Il fenomeno della corruzione, endogeno ai sistemi sociali e politici, ha formato oggetto di studi nell’ambito delle scienze sociali, economiche e giuridiche: le prime si occupano di studiare la natura, l’origine e la 'funzione' della c., le seconde le conseguenze dannose sul sistema umano e la società, e le terze le reazioni e i rimedi dell’ordinamento giuridico (Voce, Enciclopedia delle scienze sociali e ivi amplia bibliografia).

Le scienze sociali si sono interessate a complessi fenomeni della 'corruzione', dalla degenerazione dei sistemi sociali o politici (Aron, 1965; Friedrich, 1963; Fraenkel, 1941; Dobel, 1978), a comportamenti privati eticamente discutibili, alla criminalità organizzata. Dopo il dibattito di inizi del secolo scorso, nel quale la scienza politica iniziò ad occuparsi dei fenomeni degenerativi della politica, è nell’attualità che il tema ha ritrovato centralità sia tra gli studiosi sia da parte del legislatore

Quanto agli esiti degli studi sociali, nell’ambito degli studi sociali sono affiorate diverse teorie: a) quella secondo cui la corruzione è in ogni caso sintomo di malesseri e disfunzioni; b) quella tesi secondo cui la corruzione dipende da variabili di tipo economico, sociale o politico e può avere, e in genere ha, effetti positivi sul funzionamento di un dato sistema sociale e/o politico, che ha tre scuole: 1) tesi integrazionista, nata sotto l'influsso dello struttural-funzionalismo sociologico e antropologico, ha teorizzato che la corruzione collegata con la 'macchina politica' ha svolto nelle città americane importanti funzioni trascurate di fatto dalle strutture ufficiali e che quindi essa non poteva essere repressa, pena conseguenze disastrose per la stabilità del sistema. Si è nella sostanza ritenuto, da parte di questi teorici, che essendo la società contemporanea estremamente impersonale e spersonalizzante, la corruzione permetteva di umanizzare gli interventi dello Stato, suppliva cioè alle carenze funzionali delle strutture ufficiali. Da questo quadro deriva che la corruzione favorisce l'integrazione in un dato sistema sociale e politico di gruppi che, se esclusi, avrebbero comportamenti dirompenti per la sopravvivenza del sistema stesso; 2) 'istituzionalista', strettamente legata ai lavori

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degli studiosi dello sviluppo politico o della modernizzazione istituzionale. La grande maggioranza parte dall'analisi dei paesi emergenti, dei nuovi Stati indipendenti dell'Asia e dell'Africa negli anni sessanta e settanta, e dalla considerazione che molti di questi anziché procedere 'linearmente' verso stadi avanzati di sviluppo rischiano collassi e decadimento politico. La causa di tale fenomeno viene individuata nell'enorme crescita della partecipazione di massa senza un corrispondente impegno delle istituzioni politiche, il che comporta disordine politico e 'militarismo'. In questo quadro l'incapacità delle istituzioni di elaborare le risposte alle domande sempre crescenti dei nuovi partecipanti al sistema politico conduce a due modi alternativi di 'presentare' le stesse domande:

attraverso la violenza o la corruzione; 3) quella infine, più recente, che potremmo forse definire la scuola 'economicista', secondo cui in certa misura la corruzione è funzionale allo sviluppo economico, e costituisce una risposta razionale alle domande di efficienza nella distribuzione dei beni e delle risorse pubbliche, efficienza resa impossibile dell'apparato burocratico.Quanto all’attenzione del legislatore, questa si è fortemente intensificata nell’ultimo decennio, sfociando in una serie di provvedimenti che hanno variamente inciso e riformato la materia, da ultimo nella direzione di introdurre una funzione preventiva della corruzione nell’ambito del sistema della Pubblica Amministrazione. Rispetto all’ampia quantità dei comportamenti illeciti, tra loro assai dissimili, il presente corso si occupa della corruzione pubblico-istituzionale, all’interno del quale la c. consiste nell'abuso di ruoli e risorse pubbliche con il fine di ottenerne vantaggi privati. In questa prospettiva, l’obiettivo del corso è quindi lo studio della normativa destinata alla spesa in contratti pubblici, il cui volume è tale da identificare una larga parte del fenomeno corruttivo.

Quanto all’attenzione del legislatore, questa si è fortemente intensificata nell’ultimo decennio, sfociando in una serie di provvedimenti che hanno variamente inciso e riformato la materia, da ultimo nella direzione di introdurre una funzione preventiva della corruzione nell’ambito del sistema della Pubblica Amministrazione. Rispetto all’ampia quantità dei comportamenti illeciti, tra loro assai dissimili, il presente corso si occupa della corruzione pubblico-istituzionale, all’interno del quale la c. consiste nell'abuso di ruoli e risorse pubbliche con il fine di ottenerne vantaggi privati. In questa prospettiva, l’obiettivo del corso è quindi lo studio della normativa destinata alla spesa in contratti pubblici, il cui volume è tale da identificare una larga parte del fenomeno corruttivo.

Obiettivi formativi

Il Corso di Alta Formazione in “Corso Anticorruzione e Appalti della Pubblica Amministrazione” è diretto ad offrire ai dirigenti e funzionari dei Ministeri e delle altre Amministrazioni, enti e società pubbliche e miste statali, regionali e locali, ed ai professionisti operanti sul mercato europeo e nazionale, un compendio di conoscenze altamente specialistiche, anzitutto sociali, quindi economiche e giuridiche, riguardanti: III) Origine e cause della corruzione, teorie sulla reputazione pubblica e il danno da corruzione al sistema Paese sui mercati internazionali.

Approfondimento socio-antropologico circa origine e natura del fenomeno della corruzione. La corruzione nelle scienze economiche; II) contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture da parte della Pubblica Amministrazione, e delle società in controllo pubblico, aggiudicazione dei contratti di concessione, appalti pubblici e procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, secondo la disciplina europea delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE recepite nel D.lgs 50/2016 e successive modifiche e integrazioni, da ultimo quelle adottate dal Governo al fine di fronteggiare la crisi da Covid -19 (Codice degli appalti e delle concessioni); III) prevenzione e repressione della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica Amministrazione secondo le norme dettate dalla Legge n. 190/2012 e dai Decreti attuativi n° 33/2013 e n° 39/2013, nonché prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, alla luce delle recenti modifiche intervenute in materia di

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Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

CF 80209930587 – P. Iva 02133771002 Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche Piazzale A. Moro, 5 00185 Roma

T (+39) 06 4969 0328 https://web.uniroma1.it/disse

riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche ai sensi del D.lgs 97/2016. Novità legislative.

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Tipologia del Corso Corso di Alta Formazione

Denominazione Corso Anticorruzione e Appalti della Pubblica Amministrazione

Dipartimento proponente

Scienze Sociali ed Economiche Direttore del Corso Prof. Gianluca Maria Esposito

Numero minimo e massimo di ammessi

Numero minimo: 40 Numero massimo: 150

Posti riservati all’Università: 20 posti con pagamento della sola quota 20%

Requisiti di ammissione

Possesso di una laurea di I° livello ovvero della Laurea di ordinamento

precedente al D.M. 509/99, senza alcun vincolo di Classe di Laurea e Facoltà di provenienza.

La centralità delle scienze sociali nello studio del fenomeno della corruzione.

Gli studi sociali sulla corruzione.

Il fenomeno della corruzione, endogeno ai sistemi sociali e politici, ha formato oggetto di studi nell’ambito delle scienze sociali, economiche e giuridiche: le prime si occupano di studiare la natura, l’origine e la 'funzione' della c., le seconde le conseguenze dannose sul sistema umano e la società, e le terze le reazioni e i rimedi dell’ordinamento giuridico (Voce, Enciclopedia delle scienze sociali e ivi amplia bibliografia).

Le scienze sociali si sono interessate a complessi fenomeni della 'corruzione', dalla degenerazione dei sistemi sociali o politici (Aron, 1965; Friedrich, 1963; Fraenkel, 1941; Dobel, 1978), a comportamenti privati eticamente discutibili, alla criminalità organizzata. Dopo il dibattito di inizi del secolo scorso, nel quale la scienza politica iniziò ad occuparsi dei fenomeni degenerativi della politica, è nell’attualità che il tema ha ritrovato centralità sia tra gli studiosi sia da parte del legislatore

Quanto agli esiti degli studi sociali, nell’ambito degli studi sociali sono affiorate diverse teorie: a) quella secondo cui la corruzione è in ogni caso sintomo di malesseri e disfunzioni; b) quella tesi secondo cui la corruzione dipende da variabili di tipo economico, sociale o politico e può avere, e in genere ha, effetti positivi sul funzionamento di un dato sistema sociale e/o politico, che ha tre scuole: 1) tesi integrazionista, nata sotto l'influsso dello struttural-funzionalismo sociologico e antropologico, ha teorizzato che la corruzione collegata con la 'macchina politica' ha svolto nelle città americane importanti funzioni trascurate di fatto dalle strutture ufficiali e che quindi essa non poteva essere repressa, pena conseguenze disastrose per la stabilità del sistema. Si è nella sostanza ritenuto, da parte di questi teorici, che essendo la società contemporanea estremamente impersonale e spersonalizzante, la corruzione permetteva di umanizzare gli interventi dello Stato, suppliva cioè alle carenze funzionali delle strutture ufficiali. Da questo quadro deriva che la corruzione favorisce l'integrazione in un dato sistema sociale e politico di gruppi che, se esclusi, avrebbero comportamenti dirompenti per la sopravvivenza del sistema stesso; 2) 'istituzionalista', strettamente legata ai lavori degli studiosi dello sviluppo politico o della modernizzazione istituzionale. La grande maggioranza parte dall'analisi dei paesi emergenti, dei nuovi Stati indipendenti dell'Asia e dell'Africa negli anni sessanta e settanta, e dalla considerazione che molti di questi anziché procedere 'linearmente' verso stadi avanzati di sviluppo rischiano collassi e decadimento politico. La causa di tale fenomeno viene individuata nell'enorme crescita della partecipazione di massa senza un corrispondente impegno delle istituzioni politiche, il che comporta disordine politico e 'militarismo'. In questo quadro l'incapacità delle istituzioni di elaborare le risposte alle domande sempre crescenti dei nuovi partecipanti al sistema politico conduce a due modi alternativi di 'presentare' le stesse domande:

attraverso la violenza o la corruzione; 3) quella infine, più recente, che potremmo forse definire la scuola 'economicista', secondo cui in certa misura la corruzione è funzionale allo sviluppo economico, e costituisce una risposta razionale alle domande di efficienza nella distribuzione dei beni e delle risorse pubbliche, efficienza resa impossibile dell'apparato burocratico.Quanto all’attenzione del

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legislatore, questa si è fortemente intensificata nell’ultimo decennio, sfociando in una serie di provvedimenti che hanno variamente inciso e riformato la materia, da ultimo nella direzione di introdurre una funzione preventiva della corruzione nell’ambito del sistema della Pubblica Amministrazione. Rispetto all’ampia quantità dei comportamenti illeciti, tra loro assai dissimili, il presente corso si occupa della corruzione pubblico-istituzionale, all’interno del quale la c. consiste nell'abuso di ruoli e risorse pubbliche con il fine di ottenerne vantaggi privati. In questa prospettiva, l’obiettivo del corso è quindi lo studio della normativa destinata alla spesa in contratti pubblici, il cui volume è tale da identificare una larga parte del fenomeno corruttivo.

Quanto all’attenzione del legislatore, questa si è fortemente intensificata nell’ultimo decennio, sfociando in una serie di provvedimenti che hanno variamente inciso e riformato la materia, da ultimo nella direzione di introdurre una funzione preventiva della corruzione nell’ambito del sistema della Pubblica Amministrazione. Rispetto all’ampia quantità dei comportamenti illeciti, tra loro assai dissimili, il presente corso si occupa della corruzione pubblico-istituzionale, all’interno del quale la c. consiste nell'abuso di ruoli e risorse pubbliche con il fine di ottenerne vantaggi privati. In questa prospettiva, l’obiettivo del corso è quindi lo studio della normativa destinata alla spesa in contratti pubblici, il cui volume è tale da identificare una larga parte del fenomeno corruttivo.

Obiettivi formativi

Il Corso di Alta Formazione in “Corso Anticorruzione e Appalti della Pubblica Amministrazione” è diretto ad offrire ai dirigenti e funzionari dei Ministeri e delle altre Amministrazioni, enti e società pubbliche e miste statali, regionali e locali, ed ai professionisti operanti sul mercato europeo e nazionale, un compendio di conoscenze altamente specialistiche, anzitutto sociali, quindi economiche e giuridiche, riguardanti: III) Origine e cause della corruzione, teorie sulla reputazione pubblica e il danno da corruzione al sistema Paese sui mercati internazionali.

Approfondimento socio-antropologico circa origine e natura del fenomeno della corruzione. La corruzione nelle scienze economiche; II) contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture da parte della Pubblica Amministrazione, e delle società in controllo pubblico, aggiudicazione dei contratti di concessione, appalti pubblici e procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, secondo la disciplina europea delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE recepite nel D.lgs 50/2016 e successive modifiche e integrazioni, da ultimo quelle adottate dal Governo al fine di fronteggiare la crisi da Covid -19 (Codice degli appalti e delle concessioni); III) prevenzione e repressione della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica Amministrazione secondo le norme dettate dalla Legge n. 190/2012 e dai Decreti attuativi n° 33/2013 e n° 39/2013, nonché prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, alla luce delle recenti modifiche intervenute in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche ai sensi del D.lgs 97/2016. Novità legislative.

Risultati di apprendimento attesi

Attraverso l‘approfondimento interdisciplinare dei macro ambiti scientifici sopra individuati, il Corso persegue l'obbiettivo di strutturare competenze e conoscenze professionali, a servizio della dirigenza pubblica, statale, regionale e locale, del mondo manageriale, dei giuristi e dirigenti d’impresa, dei professionisti quali avvocati, commercialisti, ingegneri, architetti ecc., operanti nel settore dei contratti della Pubblica Amministrazione.

Piano delle Attività Formative (

Insegnamenti, Seminari di studio e di ricerca, Stage, Prova finale

) 18 CFU, di cui almeno 100 ore didattica frontale

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Denominazione

attività formativa Responsabile

insegnamento Settore scientifico disciplinare (SSD)

CFU Ore

Tipologia

Lingua

Mod. 1 – New public

management e public governance. La programmazione della spesa pubblica.

Prof. Gianluca Maria ESPOSITO

IUS/10

1 6

Lezioni

ita

Mod. 2 – Data science per le attività pubbliche dirette all’affidamento di contratti di lavori, servizi e forniture.

Prof. Pierpaolo

D’URSO SECS-S/01

2 12

Lezioni Ita

Mod. 3 – La fenomenologia della corruzione negli studi sociologici e antropologici.

Prof. Tito

MARCI SPS/12

2 12

Lezioni

Ita

Mod. 4 - Le teorie e gli studi sociali riguardanti l’origine e le cause della corruzione.

Prof.

Giuseppe RICOTTA SPS/07

1 6

Lezioni

Ita

Mod. 5- Public Procurement and Reputation.

Prof. Emma

GALLI SECS-P/03

2 12

Lezioni Ita

Mod. 6 – Freedom of Information Act. La

disciplina sulla prevenzione

Docente da definire IUS/10

2 12

Lezioni Ita

Mod. 7 – I soggetti pubblici.

Società a controllo pubblico: processi di approvvigionamento e sistema di controllo e gestione dei rischi.

Docente da definire SECS-P/07

1 6

Lezioni

Ita

Mod. 8 – I procedimenti di aggiudicazione. La fase di esecuzione.

Prof.

Enrico DEL PRATO Prof. Luca DI DONNA

IUS/01

4 24

Lezioni

Ita

Mod. 9 –

I rimedi giurisdizionali Docente da definire IUS/10

2 12

Lezioni Ita Mod. 10 –

Responsabilità pubbliche di funzionari e dirigenti.

Prof. Lucia VALENTE

IUS/07

1 6

Lezioni

Ita

Prova finale Tesina

e discussione orale

Case-study e redazione tesi finale.

Altre attività

Seminari, convegni

TOTALE 18 CFU (FRONTALE, ANCHE A DISTANZA)

2 CFU Altre attività e tesi finale

(7)

18 CFU, di didattica frontale, della durata di sei ore ciascuna

Inizio delle lezioni Novembre 2020

Calendario didattico Allegato (Il calendario didattico allegato potrebbe essere soggetto a delle variazioni in quanto in fase di definizione).

Lingua di erogazione Italiano CFU assegnati 20 Cfu Docenti Sapienza

responsabili degli insegnamenti relativi Curricula brevi (max mezza pagina)

Prof. Pierpaolo D’Urso Prof. Gianluca Maria Esposito Prof.ssa Emma Galli

Prof. Tito Marci Prof. Lucia Valente Prof. Giuseppe Ricotta Enrico Del Prato Prof. Luca Di Donna

(Per i curricula brevi, vedi allegato)

Modalità frequenza attività didattiche

Il corso ha un obbligo di frequenza pari all’80% delle lezioni in aula.

L’obbligo di frequenza si riduce al 75% delle lezioni per coloro che, da non oltre 6 anni dalla data di inizio del corso:

- hanno conseguito il titolo in uno dei master in Anticorruzione erogati dalla Sapienza;

- hanno già seguito un corso di formazione sui contratti pubblici, nell’ambito di altri corsi post-lauream

Sede di svolgimento Sapienza o sedi esterne

Città Universitaria, Piazzale Aldo Moro

Stage da definire

Quota di iscrizione prevista ripartita massimo in due rate

€ 1.000,00 (mille/00)

Eventuali quote di esenzioni parziali o totali dal pagamento

Nessuna

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