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Stuoli Sbafale
a tuffi gli italiani
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ANNO XXIX (Nuova Serie) . N. 345 GIOVEDÌ' 25 DICEMBRE 1952 Una copia L. 25 - Arretrata L. 30
Buon Natale
lavoratori d'Italia!
Oggi ù fe»tu. L'atmosfera di u > i i \ i t à c h e si ricrea ogni u n - no, por antica tradizione, fra il Nutule e il C a p o d'Anno, i i w ilice tutti [ili strati socia- li,. unisce tutte le famiglie.
i.a 13' mensilità, per la quu- le sì è \ittoriosamente butta- ta la C.G.I.L. (per la quale si Ini t te tuttoia, per gli ultimi esclusi: i pensionati statali e militari), è tesa a p p u n t o a consentite anche ai lavorato- ri, alle loro famiglie e ai loro bambini, di piendere una par- te più diretta ed effettiva alla comune festività.
Lo >i »m: per una madre, per un padre, nun esiste gioia maggiore di quella di offrire alle propiie creature — spe- cialmente nel corso di queste
f e r i n i t à — una leccornia o un balocco, un vestitino nuovo o un paio di scarpette, e v e - derli sorridere di felicità, a n - che se — nelle condizioni presenti — questa felicità è di carattere effimero. E tutti sappiamo, tutti sentiamo che il rendere felici i bambini è forse la parte p i ù bella ed elevata delle scarse gioie c h e la vita riserva agli uomini.
ebbene, noi vogliamo, noi lot- tiamo perchè questa gioia non sia negata uì lavoratori, non sia negata ai poveri, non sia negata a nessuno. L'amore per i bimbi e g l i sforzi tesi a conquistare condizioni c h e garantiscano il loro normale sviluppo, sono tra gli aspetti più appassionanti della dura lotta c h e noi c o n d u c i a m o per una società p i ù giusta, p i ù progredita e più umana.
Fra tutti i pensieri c h e mi affluiscono alla mente in que- sti giorni di festa, mi sia con- sentito dì confessarne mio, di intima soddisfazione. Eccolo:
la nostra quotidiana fatica; la lotta tenace c h e conduce la invitta C.G.I.L. p e r la difesa e la conquista d e l lavoro, del pane e della d i g n i t à dei lavo»
ratori italiani; i miglioramen- ti economici, p e r centinaia di miliardi di lire all'anno, s t r a p - pati- in:; f»vof«^-degli- Opera?, dei tecnici, degli impiegati, dei pubblici dipendenti, dei l a - voratori della terra, e c c . ; la 13* mensilità conquistata dal- la C.G.I.L. p e r quasi tutte l e categorie; tutto quanto — i n - somma — allevia i disagi e la miseria dei lavoratori e, in questi giorni di festa, permet- te alle loro famiglie un po'
«li benessere e la gioia di of- frire qualcosa a l l e loro c r e a - ture compensa g i à ad usura gli sforzi ed i sacrifici c h e la nostra quotidiana battaglia esige.
Sia la nostra soddisfazione per le conquiste parziali e insufficienti c h e siamo riu- sciti a conseguire finora in
favore dei lavoratori o c c u p a - ti e delle loro famiglie, è for- temente amareggiata dal p o c o n nulla c h e s i a m o riusciti a strappare in favore dei m i - lioni di disoccupati, in grande parte privi di sussidio e di ogni seria n « s i t c n z a . Questi nostri fratelli soffrono della miseria più squallida, c o n le loro famiglie, c o i loro bimbi.
I a C.G.I.L. lotta per m o - dificare profondamente q u e - sta «itiiazione intollerabile. Es- sa lotta per creare condizioni t he permettano a tutti gli ita- liani di lavorare, d i vivere d e - gnamente. portando il reddi- to e l'economia nazionale ad un livello superiore. Questo è lo scopo fondamentale del Piano del Lavoro, ribadito e toncretizzatn. nei suoi appet- ii più urgenti, al recente C o n - g r e g o confederale di Napoli.
Ma. fin quando non riusci- remo a eliminare la disoccu- pazione. o a garantire un s u s - sidio normale a i disoccupati.
bisogna a>*i»tcrc questi n o - stri fratelli con l a più larga e generosa azione di s o l i d a - rietà. Per questo la C.G.I.L.
aderisce al Comitato naziona- le di soccorso i n f e r n a l e a i d i - S'K-ciipati; p e r questo cs<a ha rivolto il più v i v o appello a i laboratori occupati perchè sot- t n - e r h a n o in Favore dei loro fratelli disoccupati; p e r q u e - sto esortiamo le C a m e r e del
I avoro a far sentire il loro pe-o nei Comitati provincia- li. perche diano il più possi- bile a i disoccupati e a i loro bambini, specialmente in o c - i.iMOnc dell'attuale festività.
Un'attenzione particolare b i - sogna rivolgere ai bambini dei disoccupati, a tutti i b a m - bini poveri.
.Ma s e è giunto preoccuparsi tiri bambini, primavera della j
\ i t a . c altrettanto giusto e urgente preoccuparsi di c o l o - ro c h e ne rappresentano il triste a u t u n n o : i nostri vecchi.
I secchi lavoratori e le v e c - chie lavoratrici, a v e n d o l a v o - rato nel corso di tutta la l o - ro vita attiva (avendo, cioè, adempiuto al p r i m o dovere so- ciale del cittadino) h a n n o il diritto innegabile a d una esi- stenza degna nella loro vec- chiaia. Invece la grande m a g - sioranza di essi v i v e nella più squallida miseria, nella d i - sperazione. Qnesta è una ver- gogna per il nostro Paese, u n a
•ergogna che offende la sen-
sibilità umana degli italiani, una \ergognn c h e si fa mag- giormente sentire durante le feste e c h e bisogna lavare al più presto.
Nello squallore in cui vi- vono i nostri vecchi pensiona- ti della Previdenza Sociale, questo Natale è allietato per la prima volta du un piccolo sollievo: la 13* mensilità. In- credibile a dirsi: solamente il governo della « Repubblica de- mocratica fondata sul l a \ o - ro J, il governo « cristiano » si ostina a negare ai pensio- nati statali la 13* mensilità.
Ma noi non molliamo. D o - po tante insistenze, il ministro l'olla ha comunicato martedì scorso alla Camera di essere disposto a discutere la nostra mozione per la 13' mensili- tà e per l'assistenza medica e farmaceutica ai pensionati statali. Ho subito chiesto al Presidente della Camera di voler mettere la questione a l - l'o.d.g. della seduta del 30 cor- rente. Vorremmo riuscire s u - bito, nel coi.so di queste fe- ste, a recare un sollievo anche ai pensionati statali.
Che dirà il governo? Lo s u - premo presto. Sappia però sin d'ora il governo c h e se con- tinuerà nel s u o inumano di- niego di giustizia ai pensio- nati, la coscienza di tutti gli italiani onesti si rivolterà.
In queste feste tradizionali, le quali r a v v i v a n o gli affetti familiari e s v i l u p p a n o il sen- so della fraternità umana e della pace, noi troviamo una riconferma della bontà e del- la bellezza della nostra c a u - sa. c h e vuole portare alla massima potenza questi valori superiori dell'umanità. Siamo, dunque, sulla buona strada.
Buon Natale, amici e com- pagni lavoratori d'Italia.
G I U S E P P E D I V I T T O R I O
PER ALLARGARE LA LOTTA CONTRO LA LEQQE ELETTORALE
sinistra del PSDI promuoverà un nuovo schieramento politico
Dichiarazioni da Codignola e Vittorelli - Anche Greppi si è dimesso - Stupore fra i saragattiani per le inaspettate conseguenze delle sanzioni adottate dall'Esecutivo
Le feste natalizie hanno i n - trodotto u n a breve pausa n e l - l'attività politica, m a n o n impediscono c h e si sviluppi di ora in ora e si approfon- disca la scissione d e l partito socialdemocratico. Il leader della sinistra Codignola, d o - po aver definito la s u a e s p u l - sione d a l partito come u n
« piccolo colpo di Stato » dei dirigenti di destra, h a rila- sciato a l Nuovo Corriere di Firenze u n a dichiarazione p o - litica c h e già contiene alcu- n e indicazioni sulle prospet- t i v e e s u l programma delle forze c h e abbandonano il P.S.D.I. al s u o destino. « C o - m e sapete — egli ha detto — il c o n v e g n o di Firenze s t a - bili il principio della solida- rietà reciproca fra i c o m p o - nenti della corrente. N o n v i ha dubbio, quindi, c h e n e l g i - ro di pochi giorni i maggiori esponenti di essa lasceranno il P.S.D.I. e s i riuniranno nelle federazioni autonome.
S o n o sicuro c h e anche alla base l'intera corrente s o s t e r - rà il s u o i m p e g n o ».
Echi e sviluppi
« E v i d e n t e m e n t e — h a poi proseguito Codignola — p o i - c h é i dadi sono tratti n o n a b - b a n d o n e r e m o i n a l c u n modo la nostra azione contro l a legge elettorale. H o l'impres- sione c h e l a crisi aperta n e l
P.S.D.I. aprirà altrettante c r i - si negli altri partiti d e m o c r a - tici. A l l o schieramento a r t i - ficioso creato fra i partiti d e - mocratici per valersi d e l p r e - mio di maggioranza, uotremo contrapporre uno s c h i e r a m e n - to democratico d i opposizione che, tenendosi nettamente d i - stinto dalle estreme così di sinistra come di destra, r i - chiami il P a e s e al pericolo di una involuzione totalitaria che potrebbe derivare dalle prossime elezioni se c o n s e n - tissero la maggioranza a s s o - luta alla D.C. Durante il d i - battito elettorale si sono già manifestate notevoli opposi- zioni di questo genere così in campo liberale c o m e in c a m - po repubblicano; molte sor- prese potrebbero seguire nei prossimi g i o r n i » . Quanto a l - l'ipotesi c h e da u n siffatto
to all'unità socialista — essi hanno detto — l'unità con la D . C , - e n o n c i h a lasciato a l - tra scelta che il prenderne atto. A v e v a m o già ripetuto incessantemente ai compagni della maggioranza che un provvedimento disciplinare contro u n o solo degli e s p o - nenti della sinistra avrebbe significato l'espulsione in massa. Personalmente, non possiamo ormai n o n consta- tare di essere stati posti a n - che noi fuori del partito ».
/ / dovere di Greppi
Alla pioggia di dimissioni si s o n o poi aggiunte ieri quelle dell'ex sindaco di M i - lano A n t o n i o Greppi. N o n appena ha avuto l a certezza che la espulsione di Codigno la e r a realmente avvenuta, Greppi h a telegrafato al Ica m o v i m e n t o di opposizione a l -
d e r?
e.
l l asinistra i n questi termini: « F e d e l e impegno F i - renze e R o m a dimettomi p a r - tito. Fraternamente vicino amarezza oggi e t nuova i r r i - ducibile lotta rivincita s o c i a - l i s m o » . Greppi h a poi d i - chiarato di aver ritenuto s u o dovere di u o m o onesto q u e l la l e g g e elettorale possa s o r -
gere u n n u o v o partito s o c i a l - democratico. Codignola l'ha definita « prematura ».
In pari t e m p o i d u e d i r i - genti della sinistra presenti a Roma, Cossu e Vittorelli, hanno confermato l'uscita dal partito di tutti gli esponenti della corrente e h a n n o p r e - cisato i motivi p e r c u i la s c i s - sione si è resa inevitabile.
« L a maggioranza h a p r e f e r i -
to d i mantenere gli impegni assunti, n o n soltanto da l u i , nella lotta p e r l'indipenden- za della socialdemocrazia dal partito clericale.
Si direbbe c h e g l i stessi d i -
LA DESTRA CERCA DI SFRUTTARE A SUO VANTAGGIO LA CRISI
I gollisti si dichiarano disposti
a partecipare al governo francese
Primo incarico a Gay Mollet - Gli accordi tra i d.c. e De Gaalle - Schaman verrebbe liquidato
rigenti saragattiani siano s t a - ti colti di sorpresa dalla r a - pidità c o n cui tutta l a c o r - rente di sinistra h a reagito alla espulsione di Codignola, uscendo a s u a volta dal p a r - tito. Le dimissioni di Cala- mandrei sono giunte come uno schiaffo i n risposta all'ipocri- ta provvedimento di s o s p e n - sione adottato dall'Esecutivo.
Poche ore sono s l a t e suffi- cienti perchè la base reagisse a s u a volta, proclamando la autonomia di numerose fede razioni, prima fra tutte quella di Firenze (si ritiene c h e cir- ca u n quarto delle organizza- zioni provinciali del P S D I a b - bandoneranno il partito s a - ragattiano). E l'on. Vigorelli, che come capo d e l g r u p p o parlamentare saragattiano fu
tra i più accaniti fautori del la espulsione di Codignola e Calamandrei, mostrava ieri a Montecitorio stupore e s m a r - rimento p e r l a prontezza con cui Mondolfo, Cossu e V i t t o - relli h a n n o seguito Codignola fuori dal partito. « N o n avrei mai creduto — h a detto V i - gorelli — c h e Mondolfo arri- vasse fino i n fondo ». M o n - dolfo fu segretario d e l p a r t i - to, è s e m p r e stato u n rifor mista di destra, era i n fondo il decano d e l partito: tuttavia non h a esitato a d uscire, e il suo gesto qualifica i dirigenti saragattiani c o m e nuli' altro che u n gruppetto di agenti democristiani
Ci si domanda da p i ù parti perchè Saragat abbia dunque deciso di sfasciare i l s u o p a r - tito, con tutte l e conseguenze critiche c h e n e d e r i v a n o p e r la coalizione governativa, p e r
la s o r t e d e l patto a quattro,ogni discussione parlamentare deve concludersi con una deli- berazione presa a maggioranza di voti: in caso contrario si ha il «delitto di sabotaggio». A g - giungendo che l'ostruzionismo m Parlamento porta al sabo- taggio della democrazia, De Gasperi ha tenuto a precisare che l'accenno da lui fatto il giorno prima su un futuro
«contrattacco», della maggio ranza non si riferiva agli aspet- ti procedurali del dibattito ma alla «contropropaganda» nei confronti dell'opinione pubbli- ca: una prudente rettifica.
Infine D e Gasperi ha ripe- tuto che la truffa elettorale è democratica e ha fatto balena- re la possibilità di un allarga- mento delle alleanza a destra, affermando che « la legge non ha un limite invalicabile che escluda l'evoluzione dei parti- ti verso la collaborazione».
Ecco un'immagine atroce dell'* Inchiesta » condotta n e l campo di prigionia di Paneam, dopo i l massacro In cui 83 prigionieri hanno perduto l a vita. In questo giorno di Natale il nostro pensiero e il nostro saluto v a a tatti coloro che sono perseguitati ed oppressi perchè combattono in difesa dell'indipendenza e della liberti della Patria. Che torni l a pace, che la causa della liberti e dell'indipendenza dei p o - poli s i a vittoriosa, questo è l'augurio dell'Uniti al fratelli
coreani e ai lavoratori di tutto i l mondò
DALLA REDAZIONE PARIGINA P A R I G I , 24. — Aurwl ha iniziato oggi le consnlta2ioni per la /orinazione del nuovo governo francese. Sono stati successivamente ricevuti dal Presidente della R e p u b b l i c a francese René Pleven (U.S.
domandò se la manovra non fosse stata concordata tra de- mocristiani e gollisti. E' ve- ro che i due gruppi avreb- bero preferito rinviare la cri- si a dopo l'approvazione d e l
b i l a n c i o , per evitare di tro-varsi sulle braccia ti peso di
u n governo che deve ricorD.R., Edgar Faure (radicale),
r c r c aj p r e s t i t i d e l l a C a n e a R e n é Mayer (radicale). JulesAI o eh . (socialdemocratico) ,
Jacques Duclos (comunista), André Diethelm (gollista) e gli ex primi ministri Paul Reynaud, Edouard Daladier e Felix Gouin.
Al termine delle sue con- sultazioni Auriol ha invitato il leader socialista Guy Mol- let a « co'/tpiere m i tentativo in vista della formazione del nuovo governo francese ». in sostituzione di quello Pinay.
Siamo ai primi contatti di assaggio, in una crisi che non si presenta né di rapida né di facile soluzione. Ma già un fatto nuovo può essere regi- strato. ed è la posizione as- sìinta dal capo del gruppo parlamentare gollista, Die- thelm, il quale, uscendo da
colloquio con Auriol, ha di-chiaralo: r In vista dei gravi pericoli c h e minacciano il
p a e s e , n o i siamo pronti a da-re u n immediato appoggio a un governo il quale si im- pegni risolutamente per quel- la strada che noi r i t e n i a m o necessaria e adotti un m i n i -
m o di condizioni program-
matiche le quali dovrebbero essere elaborate i n s i e m e c o n il futuro presidente d e l Con- siglio». Lo R.P.F., ha preci- sato Diethelm, chiede un rag- gruppamento nazionale molto largo ».
La n o r i t à d e l i e dichiarazio- ni d i Diethelm sta n e l fatto che, per la prima - volta, il aruppo gollista avanza la ri- vendicazione di partecipare ad
un governo di coalizione con altri partili, mentre, fino al- l'ultima crisi i seguaci di De Gaulle. avevano sempre rifiu- tato di entrare in una com- binazione che non fosse to- talmente dominata dall'aspi- rante dittatore.
I r e t r o s c e n a
Le r o c i circa i retroscena
della crisi, rimasta per m o l t i misteriosa (almeno nella for- ma in cui è esplosa) hanno
di Francia per far onore ai propri impegni. E' p r o b a b i l e , anche, che gli accordi tra i due partiti non fossero com- pletati quando l a crisi è scop- piata. Rimane q u i n d i oscuro perchè i democristiani non abbiano rinviato la loro ma- novra (sempre che lo potes- sero), ma è un fatto che die- tro quella manovra stanno anche i gollisti e l'indilazio-
nabile esigenza di r i e s a m i - nare tutta la politica estera francese.
T e r r e n o d i i n t e s a Questo sembra, i n / a t t i , es- sere il terreno dì i n t e s a tra democristiani e gollisti: li- quidazione di Schuman. che verrebbe sostituito da Bi- dault. e attuazione di una po- litica * imperiale » che tra-
sferisca su nuova basi i rap- porti in seno all'alleanza altantica, sia sul terreno poli- tico che su quello economi- co. Siamo, bisogna dirlo, nel campo delle i p o t e s i , ma gli incontri g i à citati tra Bidault e De Gaulle i n d u c o n o gli os- servatori a dare tale inter- pretazione alle intenzioni dei gruppi che hanno determinato la crisi.
Vi è anche chi attribuisce,
i n v e c e , allo stesso Pinay lainiziativa della crisi, s u sug- gerimento del leader degli in- dipendenti, Duchet. Q u e s t i
a v r e b b e voluto tagliare nettoi tentativi di avvicinamento
tra democristiani e gollisti, offrendo due o tre portafogli ai rappresentante dello R.P.F., i quali — prevedeva Duchet
— avrebbero rifiutato di en-
trare in ima coalizione la cui politica era stata denunciata dal gruppo gollista. Il rifiuto avrebbe permesso a Pinay di allargare la crisi tra i segua- ci di De Gaulle, già scissi, e
d i far affluire qualche nuo-vo deputato nelle file dei dis- sidenti dal partito del gene- rale.
PER IL MIGLIORAMENTO DEI SALARI
La C.G.I.L sollecita
le trattative sul conoionamento
Proposte m I U W c o m e i o s'wiacati f ersi la C n M i s t r i a
La Segreteria d e l l a CGIL, in conformità d e l l e decisioni adottate d a l III Congresso Confederale, ha e s a m i n a t o la situazione delle trattative c o n la Confindustria per il c o n g l o b a m e n t o e p e r il m i - g l i o r a m e n t o i n g e n e r a l e d e l sistema retributivo.
La Segreteria Confederale ha constatato c h e — n o n o - stante la necessità, profonda- m e n t e sentita da tutti i l a - voratori, di arrivare il più rapidamente possibile a d una soluzione d e l problema — i lavori della Commissione c h e d e v e e s a m i n a r e l a questione dal p u n t o d i vista tecnico, trovato nuova materia, dopo si s v o l g o n o troppo lentamen le dichiarazioni di D i e t h e l m ,
e la prospettiva di una * mag- gioranza allargata a destra » vengono ritenute questa sera le più attendibili. Già n e i giorni scorsi si era .molto par- lato dei frequenti i n c o n t r i tra
il democristiano Bidault e ilgenerale D e Gaulle e, q u a n - do l'altra sera il gruppo d.c.
fece cadere il governo con la decisione di astenersi, ci s i
te a causa delle continue difficoltà frapposte d a i r a p - prerentanti d e i datori di l a - voro.
A l l o s c o p o di sollecitare la definizione delle trattative sul piano sindacale, la S e g r e - teria della C.G.I.L.' h a i n v i a - to alla C I S L e alla .UDÌ. u n a lettera proponendo u n i n c o n - tro fra l e t r e Confederazioni
per esaminar, la situazione
e concordare u n e v e n t u a l e passo c o m u n e verso la C o n - findustria.
La Loira in piena minaccia Nantes
Il n u m e r o d e i morti i n s e - guito alla sciagura di L a n - gen, o v e u n autobus di s c i a - tori v e n n e travolto lunedì da una valanga, è salito oggi a 24 per il decesso di u n o d e i superstiti
Il m a l t e m p o continua i n - tanto ad infuriare in Francia.
La diga costruita a p r o t e - zione di alcuni quartieri di B o r d e a u x dalla piena della Garonna, h a resistito e n o n si registrano n u o v i danni.
N e l l a Francia n o r d - o c c i d e n - tale, però, la Loira h a r a g - giunto a N a n t e s il l i v e l l o d i pericolo e m o l t e c a n t i n e s o - no allagate. D i v e r s e case sul fiume sono state sgomberate.
A S a v e n n i e r e , p r e s s o Tours, il postino h a distribuito la posta in barca agli abitanti rifugiatisi a i p r i m i iani d e l - l e c a s e ,
Se questo è lo schema, an- cora vago, dei retroscena del- la caduta di Pinay, nessuno a Parigi sa dire quale stra- da la destra intenda s c e g l i e - re p e r risolvere problemi c h e essa si trascina di governo in governo. Qualcuno osser- va che, in realtà, la destra non ha nessuna strada da scegliere poiché essa (è Jac- ques Armel che lo scrive su l'Observateur) « n o n ha p i ù prospettive di i n s i e m e s u s c e t - tibili d i soddisfare simulta-
neamente, anche in misura diversa, gli interessi della grande industria e q u e l l i d e l -
la piccola industria, gli inte-ressi degli agricoltori e q u e l l i
dei commercianti ». Non saràquindi un p i ù o meno esteso allargamento verso destra della maggioranza governati- va q u e l l o che potrà risolvere
l'impasse: qualsiasi governo reazionario e atlantico si tro- verà di fronte a l l e stesse dif- ficoltà, con il solo cambia- mento risultante da un c o n -
t i n u o aggravamento.
A u m e n t o d e l d e f i c i t Si guardino i dati essen- ziali della situazione e c o n o - mica francese. Il deficit au menta e alla fine dell'anno esso tocca i 450 m i l i a r d i d i franchi, cioè il quadruplo del
1950. Le importazioni d i m i -
n u i s c o n o e l'esportazione èsoffocata dalla concorrenza internazionale. G l i r n v e s t i - menti pubblici s o n o sfati r i - detti e i salari bloccati, nu- merose fabbriche entrano in crisi e la prevista espansione del 3 per cento dell'economia nazionale è del tutto illuso-
ria e. del resto, non tn'enp nemmeno giustificata ufficial- mente. E, contemporaneamen- te, si dedicano 1500 miliardi alle spese militari, si ridu- cono drastteament*» l e costru- zioni di alloggi p e r far front*
agli i m p e g n i militari ma il disavanzo non d i m i n u i s c e . anzi cresce.
Q u a l e soluzione a questi
p r o b l e m i potrebbero dare gli u o m i n i d i D e Gaulle, i qualinon si differenziano in nulla dalle * concezioni economi- che » di un Pinay? Continue- rebbero a bloccare i salari, ad amnistiare i frodatori del fisco, a far crescere t profitti degli i n d u s t r i a l i , ad arrestare lo s v i l u p p o d e l l e industrie nazionalizzate, a ridurre la
<r sicurezza sociale »? Non
uscirebbero dal vicolo cieco.
Continuerebbero rulla strada del cieco atlantismo d e i g o -
v e r n i p r e c e d e n t i ? Non usci-rebbero dal vicolo cieco. Ecco perchè gli osservatori p a r i g i -
n i v e d o n o oscure prospetti»?e lamentano c h e « l a destra non h a p i ù idee », c o m e scrive
il già citato Armel,
DOPO LA CHIUSURA DEGÙ ESPROPRI DA PARTE DEL GOVERNO
Altri 100.000 ettari sfuggiti alla "ritorma agraria,, d.c. ?
I mille tracchi escogitati per restituire le terre ai grandi proprietari
L'annuncio dato d a l c o n s i - glio d e i ministri s u l preteso
« c o m p l e t a m e n t o » d e l l a r i - forma agraria, i n seguito agli ultimi decreti d i esproprio decisi l'altro ieri, continua a suscitare vivacissimi c o m -
limitarono g l i scorpori a 710 mila ettari, così ripartiti:
D e l t a P a d a n o 62.600 ettari, M a r e m m a e F u c i n o 237.600 ettari. Puglia e Lucania 208 m i l a 600 ettari, Campania
p e r " i " r i s u l t a l i d e l l e ^eìezio-
m?
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n^ ni »™ is» rf.-ffioiio , « » , « . » . s i i ambienti interessati ai
problemi agricoli.
La situazione si presenta come s e g u e . Secondo g l i a n - nunci dati d a l partito d e m o - cristiano allorché, n e l 1950, il g o v e r n o lanciò l a « legge stralcio », questa avrebbe d o - vuto portare all'esproprio d i
circa u n m i l i o n e di ettari.
S u c c e s s i v a m e n t e , i piani di esproprio varati dai vari E n - ti riforma, compresi quelli della Sicilia e della S a r d e - gna e compreso l'Ente Sila
previsto dalla legge silana, ni, ecc. E ' difficile p e n s a r e
che si tratti di pura e s e m plice idiozia politica o di s o t - tovalutazione della corrente di sinistra. S e c o n d o alcuni, il gruppetto d e i dirigenti s a r a - gattiani t e m e v a fortemente che la sinistra riuscisse a prendere il sopravvento allo interno d e l partito, e per e v i - tare questo scacco personale, oltreché politico, n o n h a n n o esitato a provocare la s c i s s i o - ne. Altri pensano s e m p l i c e - mente c h e Saragat, r a g i o n a n - do dal p u n t o di vista dell'in- teresse esclusivo e immediato dei clericali e di D e Gasperi, non abbia esitato a preferire un troncone fedele alla D C piuttosto c h e u n partito i n - tero m a n o n del tutto cleri- calizzato.
S e b b e n e l e brevi ferie p a r - lamentari g i à siano iniziate, v i è stata ieri u n a appendice a l l e cerimonie di chiusura, con l a v i s i t a dei giornalisti parlamentari al Presidente del S e n a t o . Paratore. In q u e - sta occasione, l'illustre P r e s i - d e n t e h a confermato c h e il S e n a t o proseguirà nella p r o - pria attività anche durante il periodo di scioglimento della Camera, conformemente alla Costituzione, la q u a l e e s i g e c h e il controllo parlamentare non venga m a i m e n o . « S o n o un uomo di vecchio s t a m p o
— egli h a aggiunto p e r s o t t o - lineare l'importanza della s u a precedente affermazione — e t e n g o a l Parlamento c o m e alla m a s s i m a garanzia p e r l a salvaguardia degli istituti d e - mocratici ».
q u e s t a è l a somma ufficial- m e n t e fornita — a espropria- re 584.000 ettari, e c o n q u e - sto-considera esaurito il p r o - prio compito. • E' indubbio-' che l e grandi agitazioni c o n - 10.380 ettari, S i l a e C a u l o - l t a d i n e degli ultimi m e s i n i a 81.000 ettari, S a r d e g n a
( E F T A S e F l u m e n d o s a ) 75 mila ettari, Sicilia 35.000 e t - tari. Mentre p e r le zone c o m - prese n e l l a « l e g g e stralcio », il termine p e r effettuare g l i
scorpori era fissato al 31 d i cembre di quest'anno, p e r la Sicilia n o n è fissato a l c u n t e r m i n e di t e m p o
A m e t à novembre, le terre e f f e t t i v a m e n t e espropriate con decreto g o v e r n a t i v o c o m - prendevano appena 235 m i l a ettari. C o n u n tour d e force finale, i l consiglio d e i m i n i - stri è arrivato — a l m e n o
LA PAUROSA AVVENTURA DELLO « CHAHPOLLION »
Due fratelli libanesi eroi del salvataggio
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Hanno condotto la loro piccola vedetta fino al relitto, sfidando l e gigantesche ondate
De Gasperi protesta contro « rosfnmMisino »
Ai giornalisti che si sono r e - cati al Viminale p e r i tradi- zionali auguri di Capodanno, De Gasperi ha rilasciato ieri alcune dichiarazioni sui lavori parlamentari. Egli ha detto che
B E I R U T , 2 4 . — I l d r a m - matico salvataggio d e i n a u - fraghi dello « Champollion » si d e v e i n gran parte, a q u a n - t o si apprende oggi a Beirut, al coraggio e allo spirito di iniziativa d i d u e fratelli l i - banesi, Raduan e M a h m o u d Baltaji ».
Quando ormai ogni s p e - ranza d i raggiungere i d u e tronconi della n a v e i n balia delle o n d e sembrava perduta e q u a n d o a n c h e l'incrociato- re britannico « K e n y a » a v e - va rinunziato all'impresa, i l pilota R a d w a n Baltaji s i d e - cideva a m e t t e r e in m a r e l a vedetta d a l u i comandata, d i - rigendosi v e r s o l o « C h a m - p o l l i o n » . L a folla raccolta sulla riva s e g u i v a c o n v i v a e m o z i o n e il lento progredire della v e d e t t a verso il p i r o - scafo d a c u i la separava u n tratto di 8 k m . da percorrere contro c o r r e n t e . Era m e z z o -
II dito nell'occhio
Direziona sbagliata Il Secolo dltalia. il giorna- le dei sommozzatori in pen- sione, prende coraggiosamente le difese degli eroici giovina- stri dalla fronte sfuggente che iranno lanciato foglie di cavol- fiore contro il grande regista ed attore Charlie CZurptin. Di-
ce quel giornale che Quei ca- voli sono stati «lanciati daqualche giovane studente rn vena di sottolineare uno stato d'anfano forse non presente tra gli detti del cine-clubs di filiazione comunista, m» diffu- so In altri strati meno sensi- bili al fascino del primo gran- de ufficiale della Repubblica d'Italia». E doi «un miliarda- rio in frac, uscito da una nera Cadillac mastodontica ».
Da quando in qua i giovani fascisti si preoccupano delle Cadillac degli altri? C poi, quei
* gipponi lasciati «tsbbono esser*
miopi, non soltanto perchè non sono riusciti a mettere a se- gno i loro tiri, ma anche per- chè non si sono accorti che Chaplin uscirà non da una Ca- dillac nera, ma da una FIAT 1400 grigia. E allora, invece di
prendersela con il passeggerodella 1400. perchè non pren- dersela con U costruttore della stessa? Ecco li, visto che siete in vena di colpire i ricchi, ec- co pronto il professor Vallet- ta, capoccia della FIAT, Vi so- no antipatici i decorati della Repubblica? I rostri caool/iori troveranno la giusta direzione, poiché il professor Valletta è stato Giustappunto insignito della commenda di cacaliere del lavoro.
Il fesso d e l giorno (Sospeso in occasi»™*, delle feste)
AfUiOPKtr
giorno. L'impresa riuscì. L a v e d e t t a raggiunse il pirosca- fo e 38 passeggeri salirono a bordo della piccola unità c h e immediatamente prese la v i a del ritorno
I l fratello d i Baltaji o r g a - nizzava frattanto da terra servizi ausiliari. A l l e 15,30 l a v e d e t t a ripartiva per u n s e - condo viaggio e riusciva q u e sta v o l t a a prendere a bordo u n a cinquantina di passegge ri. Frattanto, v e d e n d o i felici risultati della coraggiosa i n i - ziativa, anche i pompieri m e t t e v a n o i n m a r e u n a b a r ca a motore p i ù piccola c h e n e l s u o primo viaggio r i u - sciva a raggiungere l o
«i Champollion » e d a riporta re a riva altre 13 persone, A n c h e questa operazione v e - niva ripetuta c o n successo e altre 13 persone p o t e v a n o tornare a terra.
Il terzo v i a g g i o della b a r - ca a motore però e r a p i ù drammatico. A n c h e questa volta 13 persone erano state prese a bordo e la piccola unità a v e v a iniziato il v i a g - gio di ritorno allorché i l m o - tore s i fermava i m p r o v v i s a - m e n t e mentre la barca e r a a circa 25 metri d a l piroscafo.
D o p o u n a deriva di 150 m e - tri. fra l'orrore della folla c h e s e g u i v a ansiosamente le o p e - razioni da terra, la piccola imbarcazione s i c a p o v o l g e v a . 1^ pompieri e d altri animosi sì g e t t a v a n o i n acqua p e r trarre i n s a l v o gli infelici c h e s i d i b a t t e v a n o fra l e o n - d e . D o d i c i p e r s o n e infatti v e - n i v a n o riportate a riva, m a la tredicesima, u n b a m b i n o , scompariva.
A n c h e la v e d e t t a c o n t i n u a - va frattanto i s u o i v i a g g i fra il p o r t o e l a n a v e e d è s t a t o così possibile riportare a t e r - ra tutti coloro c h e si t r o v a v a -
( particolarmente imponenti n e l D e l t a P a d a n o , n e l l a M a - r e m m a tosco-laziale, i n P u - glia, i n L u c a n i a , i n Calabria, in S a r d e g n a ) h a n n o dato u n a spinta energica a l g o v e r n o , perchè si decidesse a e m a n a - re i piani d i esproprio e n o n prorogasse i termini della
« l e g g e stralcio i>, c o m e a v e - va m i n a c c i a t o d i fare. T u t - tavia, a n c h e t e n e n d o c o n t o del fatto c h e g l i espropri s i - ciliani n o n d o v e v a n o o b b l i - gatoriamente essere c o m p i u - ti e n t r o quest'anno, resta u n n o t e v o l e divario (qualche decina d i m i g l i a i a di ettari) tra i piani d i esproprio p r e - visti e q u e l l i attuati. -
E' difficile distrigarsi tra le complicatissime cifre dei comunicati ufficiali e r e n - dersi c o n t o di c o m e s i a a c c a - duto c h e l a superficie s c o r - porata c o n l a «legge s t r a l - c i o » abbia subito u n ' u l t e r i o - re decurtazione. Quel c h e è certo, è c h e il g o v e r n o è a n - dato escogitando tutti i m e z - zi p e r esentare dagli s c o r p o - ri i grandi agrari, g i à così b e n e v o l m e n t e trattati dalla legge. I l governo attuerà l a
riforma agraria « senza i n u - tili r u d e z z e » , h a detto F a n - fani. E infatti, ecco l a l e g g e per esonerare dagli scorpori le cosidette « aziende m o d e l - l o » , e c c o l a legge c h e r e s t i - tuisce ai grandi proprietari c o n famiglia n u m e r o s a u n a buona parte d e l l e t e r r e espropriate, e c c o l'esonero per l e « aziende z o o t e c n i - che ». e c c o l a legge s u l « t e r - zo residuo» c h e rida all'agrar rio i l q u a l e s i impegni a d e f - fettuare determinate t r a s f o r - mazioni u n terzo della su^- perficie scorporata. U n a p a r - t e delle terre cosi e s o n e r a t e n o n è stata scorporata a f f a t - to. un'altra parte è sotto v i n - colo i n attesa d i essere r e s t i - tuita agli agrari, un'altra p a r - t e g i à scorporata, potrà e s s e - re i n seguito n u o v a m e n t e sottratta agli Enti riforma.
S e c o n d o calcoli a p p r o s s i - m a t i v i e finora n o n s m e n t i t i . si reputa c h e circa 100.000 ettari sfuggirenno, c o n tutti questi d i v e r s i espedienti, alla
riforma. I n t a l m o d o , l a «più grande realizzazione s o c i a l e » d e l r e g i m e d e m o c r i s t i a n o è ricondotta a i s u o i limiti d a v - v e r o ridicoli. B a s t a p e n s a r e infatti c h e l a g r a n d e p r o - prietà fondiaria i n Italia s u - pera i 14 milioni d i ettari, i quali s o n o i n m a n o a d a p -
pena 3 2 mila proprietari.
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PRENOTATO LE C O r i K !
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