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FUNZIONI GONIOMETRICHE. Prof. Walter Pugliese

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Academic year: 2022

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(1)

FUNZIONI GONIOMETRICHE

Prof. Walter Pugliese

(2)

Le funzioni seno e coseno

Definizione:

Consideriamo la circonferenza

goniometrica e un angolo orientato 𝛼, e sia 𝐡 il punto della circonferenza

associato ad 𝛼.

Definiamo coseno e seno di 𝛼, e indichiamo con 𝐜𝐨𝐬 𝜢 e 𝐬𝐒𝐧 𝜢:

cos 𝜢 = 𝒙𝑩 sin 𝜢 = π’šπ‘©

(3)

Le funzioni seno e coseno

Circonferenza di raggio unitario

Indichiamo con (x; y) le coordinate di B.

x = cos a y = sen a

Circonferenza di centro O e raggio qualsiasi

Indichiamo con (x'; y') le coordinate di B’.

𝒙2

𝒓2 = 𝑢𝑨2

𝑢𝑩2 = 𝑢𝑨

𝑢𝑩 = cos 𝜢 π’š2

𝒓2 = 𝑩2𝑨2

𝑢𝑩2 = 𝑩𝑨

𝑢𝑩 = sen 𝜢

Scopriamo che:

Indichiamo con (x'; y') le coordinate di B’.

𝒙2

𝒓2 𝒆 π’š2 𝒓2

e quindi sen a e cos a non dipendono dalla

particolare circonferenza considerata, ma solo

dall’angolo a.

(4)

Il triangolo 𝑂𝐴2𝐡2 Γ¨ un triangolo rettangolo.

Le proprietΓ  del seno e del coseno si applicano a tutti i triangoli

rettangoli

Triangoli rettangoli

Le funzioni seno e coseno

sen a = rapporto tra il cateto opposto all’angolo e l’ipotenusa.

cos a = rapporto tra il cateto adiacente all’angolo e

l’ipotenusa.

(5)

Le variazioni e il grafico delle funzioni seno e coseno

Costruiamo il grafico delle funzioni y = sen x e y = cos x in [0; 2p]

riportando sull’asse x i valori degli angoli e sull’asse y le coordinate dei punti della circonferenza

goniometrica.

ProprietΓ :

In particolare si verifica che :

βˆ’πŸ ≀ 𝐬𝐞𝐧 𝒙 ≀ 𝟏

βˆ’πŸ ≀ 𝐜𝐨𝐬 𝒙 ≀ 𝟏 Inoltre:

il coseno Γ¨ una funzione pari cos π‘₯ = cos βˆ’π‘₯

il seno Γ¨ una funzione dispari sen π‘₯ = βˆ’se𝑛 βˆ’π‘₯

(6)

PoichΓ©:

sen π‘₯ + 2πœ‹ = 𝑠𝑒𝑛 π‘₯ = sen π‘₯ + 4πœ‹ = β‹― , cos π‘₯ + 2πœ‹ = π‘π‘œπ‘  π‘₯ = cos π‘₯ + 4πœ‹ = β‹― ,

cioΓ¨ sen π‘₯ + 2π‘˜πœ‹ = sen π‘₯

cos π‘₯ + 2π‘˜πœ‹ = cos π‘₯ le funzioni seno e coseno sono periodiche di periodo πŸπ…

Sinusoide e cosinusoide

Il grafico completo della funzione seno si chiama sinusoide, quello della funzione coseno cosinusoide.

I due grafici differiscono per una traslazione di QR .

(7)

Prima relazione fondamentale della goniometria.

π’„π’π’”πŸπœΆ + π’”π’†π’πŸπœΆ = 𝟏 da cui

sen 𝛼 = Β± 1 βˆ’ π‘π‘œπ‘ R𝛼 se Γ¨ noto cos 𝛼 cos 𝛼 = Β± 1 βˆ’ 𝑠𝑒𝑛R𝛼 se Γ¨ noto sen 𝛼

La prima relazione fondamentale

(8)

DEFINIZIONE:

Consideriamo un angolo orientato 𝛼 e chiamiamo 𝐡 l’intersezione fra il lato termine e la

circonferenza goniometrica di centro 𝑂.

Definiamo tangente di 𝛼 la funzione che ad 𝛼

associa il rapporto, quando esiste, fra l’ordinata e l’ascissa dal punto 𝐡.

𝐭𝐚𝐧 𝜢 = π’šπ‘© 𝒙𝑩

La funzione tangente

π‘Άπ’”π’”π’†π’“π’—π’‚π’›π’Šπ’π’π’†: il rapporto π’šπ’™π‘©

𝑩 non esiste solo quando π‘₯k = 0, ossia quando 𝐡 si trova sull’asse 𝑦 e l’angolo Γ¨ uguale a QR o nRπœ‹ o un altro valore che ottieni da QR aggiungendo multipli interi dell’angolo piatto. Quindi la tangente esiste solo se:

𝜢 β‰  𝝅

𝟐 + π’Œπ…, π‘π‘œπ‘› π‘˜ ∈ 𝑍

(9)

Seconda relazione fondamentale della goniometria.

Considerando la circonferenza goniometrica. Per Definizione:

tan 𝛼 = tvu

u , 𝑦k= sen 𝛼 𝑒 π‘₯k = cos 𝛼 Sostituiamo sen 𝛼 𝑒 cos 𝛼 nell’espressione della tangente:

𝒕𝒂𝒏 𝜢 = 𝒔𝒆𝒏 𝜢 𝐜𝐨𝐬 𝜢

La seconda relazione fondamentale

(10)

La funzione tangente

Circonferenza di centro O e raggio qualsiasi

Indichiamo con (x'; y') le coordinate di B’.

𝒙2

π’š2 = 𝑨2𝑩2

𝑢𝑨2 = 𝑨𝑩

𝑢𝑨 = tan 𝜢

Triangolo rettangolo Considerando il triangolo rettangolo 𝑂𝐴𝐡. Possiamo pensare l’ipotenusa 𝑂𝐡 come il raggio di una

circonferenza di centro 𝑂.

Pertanto:

Un altro modo per definire la tangente:

Consideriamo la circonferenza goniometrica e la retta tangente a essa nel punto 𝐸, origine degli archi, e un angolo 𝛼.

Il prolungamento del lato termine 𝑂𝐡 interseca la retta tangente nel punto 𝑇.

La tangente di 𝜢 puΓ² anche essere definita come il valore dell’ordinata di T: tan 𝜢 = π’šπ‘»

(11)

Le variazioni e il grafico della funzione tangente

Costruiamo il grafico della funzione

y = tg x e in [0; p] riportando sull’asse x i valori degli angoli e sull’asse y l’ordinata del punto 𝑇.

ProprietΓ :

Data la funzione y = tg x Dominio:

𝒙 β‰  𝝅

𝟐 + π’Œπ…, π‘π‘œπ‘› π‘˜ ∈ 𝑍 Codominio:

βˆ’βˆž ≀ 𝐭𝐚𝐧 𝒙 ≀ +∞

Inoltre:

𝐭𝐠 𝒙 = βˆ’π’•π’ˆ βˆ’π’™

la tangente Γ¨ una funzione dispari.

(12)

PoichΓ©:

𝑑𝑔 𝛼 + πœ‹ = 𝑑𝑔 𝛼 = 𝑑𝑔 𝛼 + 2πœ‹ = β‹― cioΓ¨:

π’•π’ˆ 𝜢 = π’•π’ˆ 𝜢 + 𝑲𝝅 𝒄𝒐𝒏 π’Œ ∈ 𝒁 la funzione tangente Γ¨ periodica di periodo 𝝅.

La tangentoide

Il grafico completo della funzione tangente si chiama tangentoide

(13)

𝐬𝐒𝐧 𝜢 = 𝐭𝐚𝐧 𝜢

Β± 𝟏 + π’•π’‚π’πŸπœΆ

𝐜𝐨𝐬 𝜢 = 𝟏

Β± 𝟏 + π’•π’‚π’πŸπœΆ

Formule per trovare sin 𝜢 e cos 𝜢 in funzione di tan 𝜢

(14)

Tracciamo la circonferenza goniometrica e la retta di equazione π’š = π’Žπ’™, da cui:

π‘š = tv In particolare se π‘₯ = 1, 𝑦 = tan 𝛼 e:

π’Ž = tan 𝛼

1 = 𝐭𝐚𝐧 𝜢

Il coefficiente angolare della retta Γ¨ uguale alla tangente dell’angolo fra la retta e l’asse 𝒙.

Significato geometrico del coefficiente angolare di una retta

(15)

Definizione:

Dato un angolo 𝛼, chiamiamo:

β€’ secante di 𝛼 la funzione che associa ad 𝛼 il reciproco del valore di cos 𝛼, purchΓ¨ cos 𝛼 sia diverso da 0. Si indica con sec 𝛼:

𝐬𝐞𝐜 𝜢 = 𝟏

𝐜𝐨𝐬 𝜢 , con Ξ± β‰  πœ‹

2 + π‘˜πœ‹ 𝑒 π‘˜ ∈ 𝑍

β€’ cosecante di 𝛼 la funzione che associa ad 𝛼 il reciproco del valore di sin 𝛼, purchΓ¨ sin 𝛼 sia diverso da 0. Si indica con csc 𝛼:

𝐜𝐬𝐜 𝜢 = 𝟏

π’”π’Šπ’ 𝜢, con Ξ± β‰  π‘˜πœ‹ 𝑒 π‘˜ ∈ 𝑍

Secante e cosecante, come seno e coseno, sono funzioni periodiche di periodo 2πœ‹.

Funzioni secante e cosecante

(16)

Consideriamo la circonferenza goniometrica, l’angolo 𝛼 e la tangente in 𝐡 che interseca gli assi π‘₯ e 𝑦 rispettivamente in 𝑆 e 𝑆2.

Dalla similitudine dei triangoli risulta:

𝑢𝑺 = 𝐬𝐞𝐜 𝜢 e

𝑢𝑺2 = 𝐜𝐬𝐜 𝜢

La secante di 𝜢 quindi Γ¨ l’ascissa del punto 𝑺, intersezione della retta tangente nel punto 𝐡, associato ad 𝛼 sulla

circonferenza goniometrica, con l’asse π‘₯.

La cosecante di 𝜢 quindi Γ¨ l’ordinata del punto𝑺2, intersezione della retta tangente in 𝐡, con l’asse 𝑦.

Un altro modo per definire la secante e la cosecante

(17)

PropritΓ :

Data la funzione π’š = 𝐬𝐞𝐜 𝒙 Dominio:

x β‰  πœ‹

2 + π‘˜πœ‹ 𝑒 π‘˜ ∈ 𝑍 Codominio:

𝑅 βˆ’ βˆ’1; 1

Data la funzione π’š = 𝐜𝐬𝐜 𝒙 Dominio:

x β‰  π‘˜πœ‹ 𝑒 π‘˜ ∈ 𝑍 Codominio:

𝑅 βˆ’ βˆ’1; 1

OSS.: Il grafico di una funzione si ottiene da quello dell’altra con una traslazione di vettore parallelo all’asse π‘₯ e modulo QR.

I grafici delle funzioni secante e cosecante

(18)

Definizione:

Consideriamo un angolo 𝛼 e chiamiamo 𝐡 l’intersezione fra il lato termine e la

circonferenza goniometrica. Definiamo cotangente di 𝛼 la funzione che associa ad 𝛼 il rapporto, quando esiste, fra l’ascissa e l’ordinata del punto 𝐡:

𝐜𝐨𝐭 𝜢 = 𝒙𝑩 π’šπ‘©

La funzione cotangente

π‘Άπ’”π’”π’†π’“π’—π’‚π’›π’Šπ’π’π’†: il rapporto 𝒙𝑩

π’šπ‘© non esiste quando 𝑦k = 0, ossia quando 𝐡 si trova sull’asse π‘₯, cioΓ¨

quando l’angolo misura 0, πœ‹ e tutti i multipli interi di πœ‹.

𝒄𝒐𝒕 𝜢 esiste quindi solo se 𝜢 β‰  π’Œπ…

(19)

La funzione cotangente

π‘Άπ’”π’”π’†π’“π’—π’‚π’›π’Šπ’π’π’†:

PoichΓ© tan 𝛼 =

tvu

u

e cot 𝛼 =

vtu

u

, risulta tan 𝛼 β€’ cot 𝛼 = 1, da cui:

𝐜𝐨𝐭 𝜢 =

𝟏

𝐭𝐚𝐧 𝜢

con 𝛼 β‰  π‘˜

QR

Osservazione:

Considerando la circonferenza goniometrica. Per Definizione:

π‘π‘œπ‘‘ 𝛼 =

vu

tu

, π‘₯

k

= π‘π‘œπ‘  𝛼 𝑒 𝑦

k

= sen 𝛼

Sostituiamo cos 𝛼 𝑒 sen 𝛼 nell’espressione della cotangente:

𝒄𝒐𝒕 𝜢 =

𝒄𝒐𝒔 𝜢

𝒔𝒆𝒏 𝜢

con 𝛼 β‰  π‘˜πœ‹

(20)

Un altro modo di definire la cotangente

Consideriamo la circonferenza goniometrica e la retta tangente a essa nel punto 𝐹.

Il prolungamento del lato 𝑂𝐡 incontra la retta tangente nel punto 𝑄.

La cotangente dell’angolo 𝛼 puΓ² anche essere definita come il valore dell’ascissa del punto 𝑄.

𝐜𝐨𝐭 𝜢 = 𝒙

𝑸

(21)

Grafico della funzione π’š = cot 𝒙

Come la tangente, anche la funzione cotangente puΓ² assumere qualunque valore reale, il codominio della cotangente Γ¨ quindi 𝑅, mentre il suo dominio Γ¨: π‘₯ β‰  π‘˜πœ‹.

In analogia con la tangente, la funzione cotangente risulta periodica di

periodo πœ‹.

(22)

𝐬𝐒𝐧 𝜢 = 𝟏

Β± 𝟏 + π’„π’π’•πŸπœΆ

𝐜𝐨𝐬 𝜢 = Β± 𝐜𝐨𝐭 𝜢 𝟏 + π’„π’π’•πŸπœΆ

Formule per trovare sin 𝜢 e cos 𝜢 in funzione di cot 𝜢

(23)

L’angolo π…πŸ”:

Il triangolo 𝑂𝐡𝐢 Γ¨ equilatero perchΓ© ha gli angoli di Qn, quindi 𝐡𝐢 = 1.

𝐴𝐡 Γ¨ la metΓ  di 𝐡𝐢, ossia 𝑨𝑩 = 𝟏𝟐

Ricaviamo 𝑂𝐴 applicando il teorema di Pitagora al triangolo 𝑂𝐴𝐡:

𝑢𝑨 = 𝑂𝐡R βˆ’ 𝐴𝐡R = 1R βˆ’ 1 2

R

= 3

4 = πŸ‘ 𝟐 Pertanto:

𝐬𝐒𝐧 𝝅

πŸ” = 𝟏

𝟐 𝒆 πœπ¨π¬π…

πŸ” = πŸ‘ 𝟐

Da cui sono poi facilmente ricavabili:

π­πšπ§π…

πŸ” = πŸ‘

πŸ‘ 𝒆 πœπ¨π’• 𝝅

πŸ” = πŸ‘; 𝐬𝒆𝒄 π…πŸ” = 𝟐 πŸ‘

πŸ‘ 𝒆 πœπ’”π’„π…

πŸ” = 𝟐

Funzioni goniometriche di angoli particolari

(24)

L’angolo π…πŸ’:

PoichΓ© anche l’angolo in 𝐡 misura QΕΎ , il triangolo 𝑂𝐴𝐡 Γ¨ isoscele.

Applicando il teorema di Pitagora al triangolo 𝑂𝐴𝐡:

𝑂𝐴R + 𝐴𝐡R = 𝑂𝐡R

PoichΓ© 𝑂𝐴 = 𝐴𝐡 𝑒 𝑂𝐡 = 1 :

2𝑂𝐴R = 1 β†’ 𝑢𝑨 = 1

2 = 𝟐 𝟐 Pertanto:

𝐬𝐒𝐧 𝝅

πŸ’ = 𝟐

𝟐 𝒆 𝒄𝒐𝒔 𝝅

πŸ’ = 𝟐

Da cui sono poi facilmente ricavabili:𝟐 π­πšπ§π…

πŸ’ = πœπ¨π’• 𝝅

πŸ’ = 𝟏; 𝐬𝒆𝒄 π…πŸ’ = πœπ’”π’„ 𝝅

πŸ’ = 𝟐

Funzioni goniometriche di angoli particolari

(25)

L’angolo π…πŸ‘:

Consideriamo il triangolo O𝐴𝐡 nella circonferenza goniometrica.

PoichΓ© 𝛼 = Qn, l’angolo in 𝐡 misura Q .

Congiungendo 𝐡 con 𝐸, otteniamo il triangolo equilatero OE𝐡.

𝐡𝐴 Γ¨ l’altezza mediana del triangolo 𝑂𝐸𝐡, quindi 𝑢𝑨 = 𝟏𝟐

Ricaviamo 𝐴𝐡 applicando il teorema di Pitagora al triangolo 𝑂𝐴𝐡:

𝑨𝑩 = 𝑂𝐡R βˆ’ 𝑂𝐴R = 1R βˆ’ 1 2

R

= 3

4 = πŸ‘ 𝟐 Pertanto:

𝒄𝒐𝒔 𝝅

πŸ‘ = 𝟏

𝟐 𝒆 𝒔𝒆𝒏 𝝅

πŸ‘ = πŸ‘

Da cui sono poi facilmente ricavabili:𝟐 π­πšπ§π…

πŸ‘ = πŸ‘ 𝒆 πœπ¨π’•π…

πŸ‘ = πŸ‘

πŸ‘ ; 𝐬𝒆𝒄 π…πŸ‘ = 𝟐 𝒆 πœπ’”π’„π…

πŸ‘ = 𝟐 πŸ‘

πŸ‘

Funzioni goniometriche di angoli particolari

(26)

Funzioni goniometriche di angoli particolari

TABELLA RIASSSUNTIVA 𝜢 = 𝝅

πŸ” 𝜢 = 𝝅

πŸ’ 𝜢 = 𝝅

πŸ‘

𝐬𝐒𝐧 𝜢 1

2 2

2

3 2

𝐜𝐨𝐬 𝜢 3

2

2 2

1 2

𝐭𝐚𝐧 𝜢 3

3

1 3

𝐜𝐨𝐭 𝜢 3 1 3

3

𝐬𝐞𝐜 𝜢 2 3

3

2 2

𝐜𝐬𝐜 𝜢 2 2 2 3

3

(27)

Angoli associati

Consideriamo un angolo 𝛼. Chiamiamo angoli associati (o archi associati) ad 𝛼 i seguenti angoli:

βˆ’π›Ό, QR βˆ’ 𝛼, Q

R + 𝛼, πœ‹ βˆ’ 𝛼, πœ‹ + 𝛼, nQR βˆ’ 𝛼, nQ

R + 𝛼, 2πœ‹ βˆ’ 𝛼.

Angoli 𝜢 e βˆ’πœΆ :

𝐬𝐒𝐧 βˆ’πœΆ = βˆ’π¬π’π§ 𝜢 𝐭𝐚𝐧 βˆ’πœΆ = βˆ’ 𝐭𝐚𝐧 𝜢

𝐜𝐨𝐬 βˆ’πœΆ = 𝐜𝐨𝐬 𝜢 𝐜𝐨𝐭 βˆ’πœΆ = βˆ’ 𝐜𝐨𝐭 𝜢

Angoli 𝜢 e 2𝛑 βˆ’ 𝜢 :

𝐬𝐒𝐧 2𝛑 βˆ’ 𝜢 = βˆ’π¬π’π§ 𝜢 𝐭𝐚𝐧 2𝛑 βˆ’ 𝜢 = βˆ’ 𝐭𝐚𝐧 𝜢 𝐜𝐨𝐬 2𝛑 βˆ’ 𝜢 = 𝐜𝐨𝐬 𝜢 𝐜𝐨𝐭 2𝛑 βˆ’ 𝜢 = βˆ’ 𝐜𝐨𝐭 𝜢

(28)

Angoli associati

Angoli 𝜢 e π…πŸ βˆ’ 𝜢: 𝐬𝐒𝐧 𝝅

𝟐 βˆ’ 𝜢 = 𝐜𝐨𝐬 𝜢 𝐭𝐚𝐧 𝝅

𝟐 βˆ’ 𝜢 = 𝐜𝐨𝐭 𝜢 𝐜𝐨𝐬 𝝅

𝟐 βˆ’ 𝜢 = 𝐬𝐒𝐧 𝜢 𝐜𝐨𝐭 𝝅

𝟐 βˆ’ 𝜢 = 𝐭𝐚𝐧 𝜢 Angoli 𝜢 e π…πŸ + 𝜢:

𝐬𝐒𝐧 𝝅

𝟐 + 𝜢 = 𝐜𝐨𝐬 𝜢 𝐭𝐚𝐧 𝝅

𝟐 + 𝜢 = βˆ’ 𝐜𝐨𝐭 𝜢 𝐜𝐨𝐬 𝝅

𝟐 + 𝜢 = βˆ’π¬π’π§ 𝜢 𝐜𝐨𝐭 𝝅

𝟐 + 𝜢 = βˆ’ 𝐭𝐚𝐧 𝜢

(29)

Angoli associati

Angoli 𝜢 e 𝝅 βˆ’ 𝜢:

𝐬𝐒𝐧 𝝅 βˆ’ 𝜢 = 𝐬𝐒𝐧 𝜢 𝐭𝐚𝐧 𝝅 βˆ’ 𝜢 = βˆ’ 𝐭𝐚𝐧 𝜢 𝐜𝐨𝐬 𝝅 βˆ’ 𝜢 = βˆ’πœπ¨π¬ 𝜢 𝐜𝐨𝐭 𝝅 βˆ’ 𝜢 = βˆ’ 𝐜𝐨𝐭 𝜢

Angoli 𝜢 e 𝝅 + 𝜢:

𝐬𝐒𝐧 𝝅 + 𝜢 = βˆ’π¬π’π§ 𝜢 𝐭𝐚𝐧 𝝅 + 𝜢 = 𝐭𝐚𝐧 𝜢 𝐜𝐨𝐬 𝝅 + 𝜢 = βˆ’πœπ¨π¬ 𝜢 𝐜𝐨𝐭 𝝅 + 𝜢 = 𝐜𝐨𝐭 𝜢

(30)

Angoli associati

Angoli 𝜢 e πŸ‘π…πŸ βˆ’ 𝜢: 𝐬𝐒𝐧 πŸ‘π…

𝟐 βˆ’ 𝜢 = βˆ’πœπ¨π¬ 𝜢 𝐭𝐚𝐧 πŸ‘π…

𝟐 βˆ’ 𝜢 = 𝐜𝐨𝐭 𝜢 𝐜𝐨𝐬 πŸ‘π…

𝟐 βˆ’ 𝜢 = βˆ’π¬π’π§ 𝜢 𝐜𝐨𝐭 𝝅

𝟐 βˆ’ 𝜢 = 𝐭𝐚𝐧 𝜢 Angoli 𝜢 e πŸ‘π…πŸ + 𝜢:

𝐬𝐒𝐧 πŸ‘π…

𝟐 + 𝜢 = βˆ’πœπ¨π¬ 𝜢 𝐭𝐚𝐧 πŸ‘π…

𝟐 + 𝜢 = βˆ’ 𝐜𝐨𝐭 𝜢 𝐜𝐨𝐬 πŸ‘π…

𝟐 + 𝜢 = 𝐬𝐒𝐧 𝜢 𝐜𝐨𝐭 πŸ‘π…

𝟐 + 𝜢 = βˆ’ 𝐭𝐚𝐧 𝜢

(31)

Riduzione al primo quadrante

Utilizzando le relazioni stabilite per gli angoli associati, Γ¨ possibile determinare le funzioni goniometriche di qualunque angolo, conoscendo le funzioni goniometriche degli angoli che appartengono al primo quadrante.

Il procedimento relativo viene detto riduzione al primo quadrante.

Esempio:

Riduciamo al primo quadrante 𝑠𝑖𝑛 110Β°.

PoichΓ©

110

Β°

= 90

Β°

+ 20

Β°, possiamo scrivere:

sin 110Β° = sin 90Β° + 20Β° = cos 20Β°

(32)

Funzioni goniometriche inverse

Le funzioni inverse delle funzioni seno, coseno, tangente e cotangente sono, rispettivamente:

arcoseno: π’š = arcsin 𝒙 𝑫: βˆ’πŸ; 𝟏 ; π‘ͺ: βˆ’

π…πŸ

;

𝝅

ES.: arcsin(1) =

QR 𝟐

arcocoseno: π’š = arcπ‘π‘œπ‘  𝒙 𝑫: βˆ’πŸ; 𝟏 ; π‘ͺ: 𝟎; 𝝅

ES.: arcπ‘π‘œπ‘ (βˆ’1) = πœ‹

arcotangente: π’š = arcπ‘‘π‘Žπ‘› 𝒙 𝑫: 𝑹 ; π‘ͺ: βˆ’

π…πŸ

;

𝝅

𝟐

ES.: arctan(1) =

QΕΎ

arcocotangente: π’š = arcπ‘π‘œπ‘‘ 𝒙 𝑫: 𝑹 ;π‘ͺ: 𝟎; 𝝅

ES.: arccot

nn

=

Q

n

(33)

Funzioni goniometriche e trasformazioni geometriche

Dai grafici delle funzioni goniometriche si ottengono grafici di altre

funzioni mediante traslazioni, simmetrie, dilatazioni e contrazioni. Noi

studieremo soltanto grafici di funzioni sinusoidali.

(34)

Funzioni sinusoidali

Una funzione sinusoidale Γ¨ una funzione del tipo:

π’š = 𝑨 𝐬𝐒𝐧 πŽπ’™ + 𝝋 , 𝐲 = 𝐀 𝐜𝐨𝐬 πŽπ’™ + 𝝋 con 𝐴, πœ”, πœ‘ ∈ 𝑅. Chiamiamo:

β€’ Ampiezza della funzione sinusoidale il numero 𝐴 ;

β€’ Pulsazione il numero πœ”;

β€’ Sfasamento il numero πœ‘.

Il codominio di una funzione sinusoidale Γ¨ βˆ’ 𝐴 ; 𝐴

Il periodo di una funzione sinusoidale Γ¨ 𝑇 =

RQΒ³

.

(35)

Il grafico di una funzione sinusoidale sinusoidale

Studiamo il grafico di 𝑦 = 𝐴 cos πœ”π‘₯ + πœ‘

(36)

Esempio di di una funzione sinusoidale sinusoidale

Consideriamo la funzione y = 3 sin 2π‘₯ +

Qn

Raccogliendo 2 all’interno della parentesi si puΓ² riscrivere come:

𝑦 = 3 sin 2 π‘₯ + πœ‹

quindi Γ¨ possibile ottenere il suo grafico a partire da quello di 𝑦 = sin π‘₯

6

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