• Non ci sono risultati.

L’ La Società Scientifica Veterinaria in Apicoltura

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "L’ La Società Scientifica Veterinaria in Apicoltura"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

45

Numero 1/2018

Riceviamo e pubblichiamo

La Società Scientifica Veterinaria in Apicoltura

L’

apicoltura non può fare a meno delle competenze del medico ve- terinario per affrontare le sfide rappresentate dalle malattie delle api, dal loro controllo, e dalla sicurezza e quali- tà dei prodotti dell’apicoltura. Al tempo stesso, la Veterinaria dovrebbe recupe- rare e migliorare in questo contesto le ragioni originarie della propria missione professionale, valorizzando maggior- mente le competenze necessarie a fornire a questo settore zootecnico il supporto tecnico-scientifico che necessita e merita.

Ad oggi, l’apicoltura rappresenta un’importante realtà zootecnica in cui il medico veterinario è chiamato a in- tervenire attivamente per la tutela della salute delle api (in primis per quanto riguarda nozioni di patologia e terapia) e dei consumatori.

Il fenomeno della globalizzazione, ha comportato la diffusione in tempi rav- vicinati di gravi malattie delle api fino a poco tempo fa sconosciute in Europa.

L’arrivo di patogeni “esotici” prove- nienti da altri continenti (ad esempio, Varroa destructor, Nosema ceranae ed Aethina tumida), ha reso necessario svi- luppare tecniche diagnostiche e di pre- venzione sempre più evolute e precoci (ad esempio, tecniche biomolecolari che consentono la ricerca di patogeni a par- tire dai detriti del fondo degli alveari).

A quanto sopra esposto, va anche ag-

giunto il fatto che la normativa sanita- ria europea e nazionale si è andata via via evolvendo, a partire dalla recente istituzione della Banca Dati Apistica (BDA), che rappresenta un’importante sfida di armonizzazione tra le Regio- ni italiane. Non è poi infrequente che i rapporti tra le Istituzioni e le Asso- ciazioni di Categoria nell’affrontare le emergenze sanitarie siano resi difficol- tosi da ostacoli nella comunicazione.

È quindi evidente la necessità anche per questo comparto zootecnico, di potersi avvalere di un medico veterinario ade- guatamente formato, sia a livello dei

Servizi veterinari pubblici delle Aziende sanitarie (attività di controllo), che de- gli IZS (attività diagnostica e di ricerca), come pure nell’ambito della Veterinaria privata libero-professionale. In questo contesto, anche la gestione del farma- co in apicoltura andrebbe riconsiderata alla luce delle specifiche professionali del medico veterinario con il fine, da una parte, di migliorare l’accesso, la tracciabilità e l’uso dei farmaci registra- ti in apicoltura, migliorando la sicurez- za alimentare, e dall’altra consentire un maggior coinvolgimento della Veterina- ria libero-professionale nel settore.

Foto 1. Soci fondatori di SVETAP.dall’IPCC, 2013.

(2)

46

Numero 1/2018

In risposta a tali sfide, nell’ottobre 2016 è stata fondata a Pisa la prima Società Scientifica Veterinaria in Api- coltura (l’acronimo in italiano: SVE- TAP) (foto 1)

SVETAP è una società scientifica no-profit che si pone fini tecnico-scien- tifici, culturali ed educativi (foto 2). I fondatori sono veterinari afferenti a diverse istituzioni (Università, IZS, Ser- vizi veterinari ASL, liberi professionisti, specializzandi, ricercatori etc.), prove- nienti da tutta Italia, dal Nord al Sud, per garantire un approccio diversifica- to e completo.

Gli obiettivi di SVETAP

I principali obiettivi di SVETAP sono:

1. promuovere la figura e le competen- ze tecniche dei veterinari nel settore della sanità delle api e della sicurezza dei prodotti dell’alveare;

2. avere un approccio One Health;

3. promuovere lo studio e la ricerca nell’ambito della disciplina veterinaria applicata all’apicoltura;

4. favorire l’aggiornamento tecnologi- co e l’innovazione nel settore apistico;

5. realizzare gruppi di lavoro e comitati per studiare specifiche tematiche di in- teresse apistico;

6. realizzare borse di studio per vete- rinari;

7. promuovere la formazione continua dei propri iscritti mediante conferenze, workshop, seminari, master, corsi, ta-

vole rotonde etc., sia livello nazionale, sia internazionale;

8. promuovere una comunicazione ap- propriata in materia di apicoltura, an- che nei confronti del pubblico.

Come ormai sappiamo, le api non sono solo importanti per la produzione del miele, che anzi è un prodotto seconda- rio della loro attività, ma per molte al- tre importantissime ragioni, quali l’im- pollinazione, che consente ogni giorno di avere il cibo sulle nostre tavole e di garantire la biodiversità a questo pia- neta, o anche per le informazioni che ci offrono sulla salute dell’ambiente che esse frequentano. In questo settore così rilevante sono avvenuti negli ultimi anni notevoli cambiamenti, che hanno delineato nuove criticità la cui gestione richiede competenze sempre più specia- listiche. La comparsa di nuove patolo- gie in Europa, l’evoluzione di una nor- mativa di settore sempre più dettagliata e lo sviluppo di tecniche diagnostiche sempre più evolute, impongono nuove tecniche e nuove strategie professionali da parte di tutti coloro che sono coin- volti in questo comparto emergente della zootecnia.

Da quando è stata fondata, SVETAP si è sviluppata notevolmente, grazie al supporto delle Facoltà di Veterina- ria, delle Università italiane, degli Enti di ricerca come gli IZS, del Ministero della Salute, dei veterinari liberi profes- sionisti, delle Associazioni di apicolto-

ri e degli Ordini di veterinari italiani.

Questo fa ben sperare circa la sua co- stante e progressiva crescita, anche per il futuro.

Benché ancora giovanissima, SVETAP già vanta la stesura di alcuni documenti e conta di promuovere la stesura di do- cumenti tecnici, monografie e linee guida sui temi relativi al ruolo professionale del veterinario in apicoltura, e di continuare le attività di formazione, aggiornamento e promozione delle attività dei veterinari a supporto degli apicoltori.

Ancora oggi la formazione del medi- co veterinario nell’ambito del corso di laurea, è raramente adeguata e i col- leghi ferrati in materia lo sono grazie a iniziative di formazione personale o comunque post-laurea.

La filosofia di SVETAP è molto inclusi- va. Sono infatti ben accette le iniziative di tutti gli iscritti e i suggerimenti che arrivano dal mondo dell’apicoltura.

Molta importanza infatti viene data alla realizzazione di eventi formativi quali corsi, simposi, convegni, e semi- nari, agevolando, dal punto di vista fi- nanziario, la partecipazione degli iscrit- ti e favorendo la pubblicazione delle loro attività scientifiche (foto 2).

Lorella Barca, Viviana Belardo, Giovanni Brajon, Anna Cerrone, Carlo D’Ascenzi, Nicola D’Alterio, Antonella Marino, Michele Mortarino, Jorge Rivera Gomis, Giovanni Formato Foto 2. Convegno nazionale SVETAP 2017. Da sinistra: Roberto Venti (ASSAPIRA), Giovanni Formato (Presidente SVETAP),

Augusto Carluccio (Presidente facoltà di Medicina Veterinaria, UNITE), Nicola D’Alterio (Direttore Sanitario IZSAM).

Riferimenti

Documenti correlati

Nanetti–Apicoltura e cambio climatico.. Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente. L’edera non è fatta per le

Fu nei primi anni del dopoguerra, quattordici o quindici anni or sono, che ci si accorse che una malattia delle api, l’acariosi, la quale prima della guarra era stata trovata

Inizia col costruire, sui bordi dei favi del settore da operaie, tutta una serie di cupolini (ab- bozzi di celle reali). La costru- zione avviene in modo scalare e in certi

In parole povere, se tutto andrà a buon fine sarà resa ufficiale la possibilità di avere sempre la certezza che nel vasetto ci sia esclusivamente miele

Noi di Apinsieme abbiamo la sensa- zione che quando un’emergenza o un problema allo stato iniziale coinvolgono il nostro settore vi siano veementi rea- zioni, più

delle aree demaniali la cui gestione rientra tra le competenze delle Regioni, attraverso la messa a dimora di specie floristiche di interesse specifico, potreb- be

CHIAMARE I NUMERI: 075 8039297 - 8030022 IL NOSTRO STAFF SARA’ A DISPOSIZIONE TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI AL VENERDI DALLE 8,30 ALLE 12,30 E DALLE 14.30 ALLE 18,30 E IL SABATO DALLE

Il progetto BEENOMIX2.0 vuole migliorare le prospettive della selezione e della conservazione genetica in apicoltura dando risposte propositive e sostenibili alle