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REGOLAMENTO DI ISTITUTO

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Academic year: 2022

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Istituto Comprensivo "F. PALIZZI"

Piazza Dante 80026 Casoria (Na) Telefax 081 7580785

C..F. 93056840635

mail naic8ev005@istruzione.it - PEC naic8ev005@pec.istruzione.it www.palizzicasoria.gov.it

Codice Univoco PA: UFE1J9

Con l’Europa, investiamo nel vostro futuro Prot. N.3862 /I.1

REGOLAMENTO

DI ISTITUTO

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PREMESSA Il regolamento di Istituto “si pone il fine di realizzare una partecipazione effettiva nella gestione della scuola nella quale ciascun Organo Collegiale, nel rispetto dell’autonomia garantita dalla legge, programma la propria attività e opera in forma coordinata con gli altri Organi Collegiali. Il Regolamento è stato redatto dalle rappresentanze di tutte le componenti della comunità scolastica, nella consapevolezza che tutte le componenti operanti nella scuola, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo e secondo le proprie competenze, sono costantemente impegnate a garantire in ogni circostanza il rispetto delle libertà sancite dalla Costituzione della Repubblica Italiana.”

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO

VISTO

l’art. 10, comma 3 lettera a) del T. U. 16/04/94/, n° 297;

VISTI

gli art. 8 e 9 del DPR 8/3/99, n°275;

VISTO

il D.l. 01/02/2001, n°44;

VISTO

il D.P.R. 249/98 Statuto delle studentesse e degli studenti

VISTO

il D.P.R. 235/07

VISTO

l’art. 1 della legge 13 luglio 2015, n. 107

VALUTATA l’opportunità di adottare un nuovo Regolamento d’Istituto, che vada a sostituire integralmente quello attualmente in vigore, al fine di renderlo conforme alle norme attuali,

EMANA il seguente Regolamento

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CAPO I

ORGANI COLLEGIALI Art.1 CONVOCAZIONE

L’iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell’organo stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva quando trattasi di Consiglio dell’Istituzione Scolastica.

L’atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno 5 giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta, e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni di urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta con il mezzo più rapido compreso quello telefonico.

Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni.

Art.2 VALIDITA’ DELLE SEDUTE

La seduta si apre all’ora indicata nell’avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza almeno della metà più uno dei componenti in carica.

Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti.

Il numero legale deve sussistere non solo all’inizio della seduta, ma anche al momento di ciascuna votazione.

Art.3 DISCUSSIONE DELL’ORDINE DEL GIORNO

Il Presidente individua tra i membri dell’Organo Collegiale il segretario della seduta, fatta eccezione per i casi in cui il segretario è individuato per legge.

E’ compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all’O.d.G. nella successione in cui compaiono nell’ordine di convocazione. L’ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente dell’organo collegiale, previa approvazione a maggioranza.

Su proposta di un componente dell’organo collegiale l’O.d.G. può essere integrato con altri argomenti, pertinenti ai compiti dell’organo collegiale, previa approvazione a maggioranza.

In caso di aggiornamento della seduta lo stesso O.d.G. dovrà essere oggetto di trattazione nella seduta successiva.

Art.4 MOZIONE D’ORDINE

Prima della discussione di un argomento all’O. d. G. ogni membro presente alla seduta può presentare una mozione d’ordine per il non svolgimento della predetta discussione o per il rinvio della discussione stessa ad altro momento. Sulla mozione d’ordine possono parlare un membro a

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favore ed uno contro.

Sull’accoglimento della mozione si pronuncia l’Organo Collegiale a maggioranza con votazione palese. L’accoglimento della mozione d’ordine determina la sospensione immediata della discussione dell’argomento all’O.d.G. al quale si riferisce.

Art.5 DIRITTO D’ INTERVENTO

Tutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire, secondo l’ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione. Il Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il suo operato quale Presidente e quando si contravvenga alle norme del presente Regolamento.

Art.6 DICHIARAZIONE DI VOTO

Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro l’oggetto della delibera o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta.

Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola, neppure per proporre mozioni d’ordine.

Art.7 VOTAZIONI

Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti.

La votazione è segreta quando si tratta di determinate o determinabili persone.

La votazione non può validamente aver luogo, se i consiglieri non si trovanoin numero legale. I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere legale l’adunanza, ma non nel numero dei votanti.

Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto del Presidente.

La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti.

Art.8 PROCESSO VERBALE

Nella prima parte del verbale si dà conto della validità dell’adunanza (data, ora e luogo della

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riunione, chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, l’avvenuta verifica del numero legale dei presenti i nomi degli assenti, e se questi sono giustificati, l’O.d.G).

Per ogni punto dell’O.d.G. si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito, quindi si dà conto dell’esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti, nulli).

Un membro dell’OO.CC può chiedere che a verbale risulti la volontà da lui espressa sulla materia oggetto della deliberazione.

I membri dell’OO.CC. hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da trascrivere a cura del segretario sul verbale.

Art.9 SURROGA DEI MEMBRI CESSATI

Negli OO.CC. elettivi per la sostituzione dei membri venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo quanto disposto dall’art.22 del D.P.R.416/74.

Art.10 DECADENZA

I membri elettivi dell’OO.CC. sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l’eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi. Spetta all’OO.CC. vagliare le giustificazioni adottate dagli interessati.

Art.11 DIMISSIONI

I componenti dell’OO.CC. possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono date per iscritto. E’ ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all’OO.CC..

L’OO.CC. può in prima istanza, invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito.

Una volta che l’OO.CC. abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive ed irrevocabili. Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell’OO.CC. e, quindi, va computato nel numero dei componenti l’OO.CC.

medesimo.

Art.12 NORME DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA (T.U. 16/04/94, n°297 Titolo I art.8)

1. La prima convocazione del C.I.S. immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico;

2. Nella prima seduta, il C.I.S. è presieduto dal D. S. ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori del C.I.S.. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportato al numero dei componenti del C.I.S.;

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3. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletta a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti la metà più uno dei componenti in carica. In caso di parità si ripete la votazione finché non si determini una maggioranza relativa (D.M.26/07/1983);

4. Il C.I.S. può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi tra i genitori componenti il Consiglio stesso con le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente. In caso di impedimento o di assenza del Presidente, il vicepresidente ne assume le funzioni, e in mancanza anche di quest’ultimo, il consigliere più anziano di età assume la Presidenza;

5. Il C.I.S. è convocato, con le modalità stabilite dal precedente art.1, dal Presidente o dal Presidente della Giunta Esecutiva, tramite e-mail, per i membri che hanno una casella di posta elettronica, per via cartacea per gli altri;

6. L’O.d.G. è formulato dal Presidente della Giunta Esecutiva o dal Presidente del C.I.S. in accordo con il Presidente della Giunta Esecutiva;

7. A conclusione di ogni seduta del C.I.S., singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire nell’O.d.G. della seduta successiva;

8. Le sedute del C.I.S., ad eccezione di quelle nelle quali si discute di singole persone, sono pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con l’idoneità del locale, gli elettori delle componenti rappresentate;

9. Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di parola, non sia corretto, il Presidente ha il potere di disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica;

10. La pubblicità degli atti del C.I.S. avviene mediante affissione in apposito albo dell’istituzione scolastica, della copia integrale del verbale. La sua affissione deve rimanere esposta per un periodo non inferiore ai 15 giorni;

11. Il registro dei verbali è depositato nell’ufficio del D.S. ed è consultabile da chiunque ne abbia titolo su richiesta da esaudire entro due giorni dalla presentazione. Tale richiesta, indirizzata al D.S., è orale per i docenti, personale A.T.A., genitori; è invece scritta e motivata in tutti gli altri casi.

Art.13 NORME DI FUNZIONAMENTO DELLA G.E. E DEL C.I.S..

1. Il C.I.S. nella prima seduta, dopo l’elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva composta come membri elettivi da un docente, due genitori, un componente del personale A.T.A.;

2. Della G.E. fanno parte il D.S. che la presiede e ha la rappresentanza dell’Istituto, ed il D.S.G.A., che svolge anche la funzione della Giunta stessa;

3. La G.E. prepara i lavori del C.I.S. predisponendo tutta la documentazione necessaria ad una

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corretta informazione dei consiglieri;

4. La documentazione relativa al Programma Annuale, Conto Consuntivo, Prospetto comparativo acquisti ed ogni altro documento ritenuto importante dal Presidente della Giunta Esecutiva, dovranno essere inviati ai Consiglieri allegati alla mail di convocazione o in cartaceo.

Art. 14 NORME DEL FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI (T.U. 16/04/94, n° 297 Titolo 1 art.7)

1. Il C.D. si insedia all’inizio di ciascuno anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Riunioni concordato ed approvato entro 30 giorni dall’inizio dell’anno scolastico;

2. Le riunioni sono convocate dal D.S. in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il D.S. ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.

Art. 15 NORME DI FUNZAMENTO DEI CONSIGLI DI CLASSE, INTERCLASSE, INTERSEZIONE (T.U.16/04/94, n°297 Titolo 1 art.5)

1. I Consigli di Classe, d’Interclasse e d’Intersezione sono presieduti dal D.S. o da un docente, suo delegato, membro del Consiglio stesso e sono convocati, a seconda delle materie trattate, con la partecipazione di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei docenti;

2. I Consigli di Classe, Interclasse e d’Intersezione si insediano all’inizio di ciascuno anno scolastico e si riuniscono secondo il Piano Annuale delle Riunioni concordato ed approvato secondo quanto previsto all’art. 14 comma 1.

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CAPO II DOCENTI

Art.16 DOVERI DEI DOCENTI

1. I docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi a scuola almeno cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni;

2. In caso di ritardo nell’ingresso a scuola il docente è tenuto ad avvisare il responsabile di plesso e la segreteria, giustificando per iscritto il ritardo;

3. I docenti che per gravi motivi dovessero allontanarsi da scuola durante le ore di lezione dovranno chiedere l’autorizzazione per iscritto al D.S. o al docente collaboratore del plesso, impegnandosi a recuperare le ore di permesso entro due mesi dalla richiesta;

4. Durante l’orario di servizio in classe non è consentito ai docenti allontanarsi dalla propria aula lasciando da soli gli alunni, per gravissimi, eccezionali ed improcrastinabili motivi e per tempi brevissimi, il docente affida gli alunni al collaboratore scolastico del piano, che provvede temporaneamente alla loro sorveglianza;

5. I docenti avranno cura di effettuare il cambio d’aula nel tempo più breve possibile per evitare di lasciare gli alunni privi della doverosa vigilanza;

6. Spostamento alunni in palestra/laboratori: il docente, sin dalla prima ora, preleverà gli alunni nella loro aula e li riaccompagnerà nella loro aula al termine delle attività svolte in palestra e/o nei laboratori, prima dell’inizio dell’ora successiva;

7. I docenti non possono convocare e ricevere i genitori degli alunni durante l’orario di servizio in classe. I colloqui devono svolgersi esclusivamente nei locali all’uopo predisposti;

8. Durante l’intervallo il docente dovrà sorvegliare sull’intera classe;

9. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe, uno o più alunni perché gli stessi non possono girare liberamente per la scuola, salvo per andare in bagno, e comunque uno per volta, dove saranno sorvegliati dal collaboratore scolastico addetto alla sorveglianza al piano;

10. Qualora sia prevista in orario curricolare la presenza di estranei in qualità di “esperti”, a supporto dell’attività didattica, tali “esperti” permarranno nei locali scolastici per il solo tempo necessario all’intervento didattico. In ogni caso la completa responsabilità didattica e la vigilanza sulla classe resta del docente in servizio, il quale è tenuto alla compresenza con l’esperto per tutta la durata dell’intervento;

11. Considerato che la vigilanza e la tutela degli alunni sono prioritari rispetto a qualsiasi altra situazione o esigenza didattica, in caso di assenza di un docente ed in mancanza di disponibilità di altri docenti, si procederà al frazionamento della classe, assegnando opportunamente gruppi di alunni a docenti già impegnati in altra classe. Il docente

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collaboratore del Dirigente o, in sua assenza il docente presente con maggiore anzianità di servizio, dà disposizioni per la corretta esecuzione di tale direttiva;

12. I docenti sono tenuti ad accompagnare la classe fino all’uscita;

13. Per gli alunni della Scuola dell’Infanzia e Primaria è prevista la necessaria consegna da parte dei docenti a un genitore o suo delegato maggiorenne;

14. Per gli alunni della Scuola Secondaria di Primo grado, la nuova normativa riguardo disposizioni in materia di uscita degli alunni minori di 14 anni dai locali scolastici, affida ai genitori o ai soggetti affidatari la scelta di autorizzare l’uscita autonoma dei figli minori di 14 anni, anche se questa comprende l’utilizzo dei mezzi di trasporto scolastico. Ne consegue che vengono esonerati da ogni responsabilità sia il personale della scuola sia i gestori dei mezzi stessi, nelle fasi di salita e di discesa, nonché nel tempo di sosta alle fermate. Si segnala che la citata legge 172/2017 è entrata in vigore il 6 dicembre 2017. Pertanto, a decorrere da tale data, le autorizzazioni eventualmente rilasciate dai genitori, dai tutori e dagli affidatari dei minori di 14 anni alle istituzioni scolastiche avranno efficacia per l’intero anno scolastico in corso, ferma restando la possibilità di revoca. Resta inteso che dette autorizzazioni dovranno essere rilasciate per ogni successivo anno scolastico. E’ evidente che i genitori, sotto la propria responsabilità, dichiarino lo stato del minore riguardo il grado di maturazione, senso di responsabilità, sicurezza nell’attraversare strade, situazioni di disabilità;

15. Gli alunni, al mattino, possono entrare esclusivamente dal cancello pedonale e portarsi in prossimità dell’ingresso. Al suono della campanella (ore 08:10 per la secondaria di primo grado ore 8.00 per la scuola primaria), entrano a scuola per recarsi nelle proprie aule e per seguire le lezioni. Alle ore 14:10 per la scuola secondaria e, alle 13..30 , dal lunedì al giovedì e, alle 13.00 il venerdì per la scuola primaria , al suono della campanella che indica il termine delle lezioni, gli alunni usciranno unicamente dai cancelli pedonali;

16. Le modalità di uscita dai locali della scuola saranno le stesse anche quando gli alunni parteciperanno a progetti extracurriculari e/o di ampliamento dell'offerta formativa in orario pomeridiano.

17. Gli alunni portatori di handicap dovranno essere affidati all’uscita ad un genitore o al personale addetto al servizio scuolabus;

18. I docenti sono tenuti a firmare l’apposito registro delle presenze, almeno 5’ prima dell’orario di ingresso;

19. I docenti devono prendere visione del piano di evacuazione della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza;

20. E’ assolutamente vietato fumare in tutti gli spazi della scuola, quindi all’interno degli edifici e negli spazi delimitati dai muri e cancelli;

21. Prima di proporre agli alunni attività che richiedano l’uso di sostanze particolari o alimenti

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occorre verificare, tramite comunicazione scritta, che non vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti;

22. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati in Presidenza. I danni riscontrati vengono risarciti dall’alunno responsabile del gesto. Qualora questi non venga identificato, i docenti della classe o delle classi interessate discuteranno in C. di Classe con i genitori circa le modalità di risarcimento;

23. Le circolari e gli avvisi del D.S. saranno depositati in sala professori, in appositi registri, nonché pubblicati sul sito web dell’Istituto che ciascun docente è tenuto a consultare in quanto albo ufficiale della scuola. Ogni docente è tenuto ad apporre la propria firma per presa visione.

Trascorsi tre giorni le circolari si intenderanno regolarmente notificate, anche in assenza della firma del docente;

24. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari per motivi personali;

25. I docenti possono chiedere ai collaboratori scolastici di eseguire fotocopie in tempi programmati. In nessun caso possono mandare un alunno a fare o richiedere fotocopie;

26. I docenti sono tenuti ad avvisare per iscritto le famiglie per attività didattiche extra- curriculari (visite guidate, presenza di esperti etc.). Gli stessi docenti sono tenuti a verificare che l’alunno abbia fatto firmare l’avviso da un genitore;

27. I registri di classe cartacei devono essere debitamente e costantemente compilati, in ogni loro parte, e rimanere a disposizione della Presidenza;

28. Il docente è tenuto a compilare in ogni sua parte il registro elettronico online, con indicazione degli alunni assenti, eventuali uscite anticipate, ritardi, giustifiche, gli argomenti spiegati e i compiti assegnati;

29. Il ricorso alle note sul registro di classe per motivi di ordine disciplinare deve avere una valenza educativa rilevante;

30. I docenti di Educazione Fisica sono tenuti ad indossare tuta e scarpe per la pratica sportiva in palestra.

31. La responsabilità per la cosiddetta colpa in vigilando deriva dalla presunzione che il danno sia l’effetto del comportamento omissivo del sorvegliante nei confronti delle persone a lui affidate. Il docente può liberarsi da tale responsabilità solo se: risulta presente al momento dell’evento (è ovvio e opportuno comunque evidenziarlo) e dimostra di non aver potuto evitare il fatto poiché lo stesso si è manifestato in modo imprevedibile, improvviso e repentino.

Infortuni degli alunni

I docenti sono tenuti ad attenersi alle disposizioni emanate dal D. S. e definite con l’ausilio del RSPP. In caso di infortunio di un alunno il docente di classe avviserà l’addetto servizio

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prevenzione che provvederà alle prime cure e telefonerà a casa per informare la famiglia. In caso di infortunio grave dovrà essere informata immediatamente la presidenza e chiamata

un’ambulanza con medico a bordo. Appena possibile, e comunque non oltre il mattino

successivo all’evento, il docente dovrà presentare una dettagliata relazione scritta su un modulo da ritirare presso la Segreteria della scuola. La relazione dovrà contenere i seguenti dati:

• Data, luogo e ora dell’infortunio;

• Modalità dell’infortunio;

• Eventuali responsabilità sull’infortunio;

• Ogni elemento utile a chiarire la dinamica dell’incidente.

Si ricorda che la suddetta relazione potrebbe risultare determinante in ordine all’accertamento di responsabilità per imprudenza, incuria, imperizia.

I genitori dell’infortunato dovranno essere avvertiti dal docente di portare personalmente il certificato medico attestante l’entità dell’infortunio entro il mattino successivo per poter rientrare nei termini previsti dalla Legge per la denuncia degli infortuni.

Sciopero

In caso di sciopero, i docenti saranno invitati a comunicare preventivamente e del tutto volontariamente la loro adesione scritta in modo da consentire alla Presidenza di provvedere all’organizzazione scolastica, modificando l’orario di ingresso e di uscita.

Assemblee sindacali

In caso di assemblea sindacale, il dipendente dovrà comunicare obbligatoriamente per scritto la propria adesione o meno, ciò consentirà di organizzare la permanenza a scuola delle classi non interessate o interessate parzialmente dalla partecipazione dei docenti alla riunione sindacale.

La mancata comunicazione scritta sarà interpretata come non adesione all’assemblea.

Si ricorda che ciascun docente ha diritto a partecipare a non più di 2 assemblee al mese per un massimo di 10 ore annue.

Assenze

Per le assenze dal servizio si rimanda a quanto previsto dalla normativa vigente. I docenti sono, comunque, tenuti ad avvisare telefonicamente dell’assenza la Segreteria della scuola la mattina prima delle 8.

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CAPO III PERSONALE ATA

Tutti i dipendenti che operano nella I.S., pur con ruoli e mansioni diversi secondo il proprio profilo, hanno comunque un unico obiettivo quello di collaborare alla formazione e all’educazione dei minori, al rispetto reciproco e a favorire rapporti di fiducia fra le componenti interne e l’utenza. L’Istituzione scolastica deve garantire la migliore qualità del servizio, il buon funzionamento e la giusta informazione. A tal fine, si riporta, di seguito, un sunto del codice di comportamento (allegato 2 del CCNNL 2006/09) secondo il quale tutti i dipendenti devono:

• Contribuire con diligenza, equilibrio e professionalità nei compiti affidati dal proprio profilo;

• Cooperare al buon andamento dell’istituto, osservando le varie norme;

• Rispettare il segreto di ufficio nei casi e nei modi previsti dalle norme vigenti;

• Nei rapporti con l’utenza, fornire tutte le informazioni cui abbia titolo, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di trasparenza etc.;

• Favorire ogni forma di informazione e di collaborazione con le famiglie e con gli alunni;

• Rispettare l’orario di lavoro, mantenere un comportamento corretto nei rapporti interpersonali e con gli utenti, astenersi da comportamenti che possano ledere la dignità degli altri dipendenti, degli utenti e degli alunni;

• Aver cura dei locali, mobili, oggetti, macchinari, attrezzi, etc..

PERSONALE AMMINISTRATIVO

Art.17 DOVERI DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO

1. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile come supporto alla didattica e la

valorizzazione delle proprie competenze è decisiva per l’efficienza e l’efficacia del servizio per il conseguimento delle finalità educative;

2. Cura i rapporti con l’utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione prevista dalla legge;

3. Collabora con il personale docente;

4. La qualità del rapporto con il pubblico e con il personale è di fondamentale importanza, in quanto essa contribuisce a determinare il clima educativo della scuola ed a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono;

5. Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio ed è tenuto a timbrare il badge delle presenze in entrata in servizio e in uscita dal servizio;

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6. E’ assolutamente vietato fumare nei locali della scuola.

COLLABORATORI SCOLASTICI

Art.18 NORME DI COMPORTAMENTO E DOVERI DEI COLLABORATORI SCOLASTICI

1. I collaboratori scolastici sono tenuti a timbrare il badge delle presenze in entrare in servizio e in uscita dal servizio;

2. I collaboratori scolastici:

a) Rispondono al centralino con il nome dell’Istituzione scolastica e con il proprio nome, chiedono alla persona che telefona il nome e il motivo della telefonata. Registrano la telefonata e comunicano il messaggio al destinatario, nel caso in cui questi sia impossibilitato a rispondere a telefono. Nel caso, il destinatario sia il Dirigente Scolastico, saranno particolarmente attenti ad assicurarsi che il messaggio sia giunto a destinazione e in tempi brevi;

b) Danno informazioni corrette all’utenza;

c) Non lasciano mai incustodita la portineria della scuola e in caso di momentaneo abbandono chiudono a chiave la porta d’ingresso dell’edificio.

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CAPO IV ALUNNI Art.19 NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO

1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del D. S., dei Docenti, del Personale di segreteria, Collaboratori scolastici, dei compagni il massimo rispetto;

2. L’alunno nella scuola è rispettato nel suo pieno valore di persona umana. Ne sono tutelate e favorite la partecipazione attiva, la libertà di espressione, e quella di dialogo con docenti e compagni;

3. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere agli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate dai docenti;

4. Gli alunni potranno accedere al cortile interno al cancello della scuola, prima del suono della campanella, mantenendo un contegno corretto;

5. Gli alunni, prelevati da un genitore o da un suo delegato, come dagli atti depositati in segreteria, potranno uscire anticipatamente da scuola solo un’ora prima della fine delle lezioni , e possono entrare, per eventuali ritardi, entro le due ore dall’inizio delle lezioni, debitamente autorizzati dal DS/

Collaboratore/responsabile di plesso solo per seri motivi;

6. Gli alunni sono invitati a rispettare scrupolosamente l’orario di inizio delle lezioni. E’ tollerabile l’occasionale ritardo di dieci minuti sull’orario di entrata. Ogni ritardo, per ogni ordine di scuola, che superi i dieci minuti di tolleranza, verrà segnato dai docenti sul registro di classe e dovrà essere giustificato dalla famiglia; l’alunno dopo 4 ritardi nell’entrata, per essere riammesso a scuola, dovrà ottenere l’autorizzazione dal Dirigente Scolastico/collaboratore dello stesso o dai responsabili di plesso;

7. Reiterati ritardi (max 4) nel ritiro degli alunni da parte dei genitori dovranno essere giustificati direttamente ai responsabili. In caso di ritardo dei genitori, i docenti sono comunque responsabili degli alunni fino all’arrivo dei medesimi, coadiuvati dai collaboratori scolastici che, in caso di necessità, verranno incaricati della segnalazione in segreteria, che provvederà alla comunicazione telefonica alla famiglia. In ogni caso, qualora il ritardo superi i 30 minuti il DS/Collaboratore/

responsabile di plesso presenti in Istituto, provvederanno ad avvertire l’Autorità di Pubblica Sicurezza a cui sarà affidato il minore;

8. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un’aula all’altra, all’ingresso e all’uscita, gli alunni dovranno avere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dall’aula senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule etc.;

9. Gli alunni devono attendere nell’aula l’arrivo del docente ed in nessun caso devono raggiungere la palestra e/o i laboratori senza essere accompagnati dal docente in servizio;

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10. I servizi igienici devono essere utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le norme di igiene e pulizia;

11. Gli alunni durante l’ora di Educazione Fisica sono tenuti ad indossare quanto occorre per fare ginnastica (scarpette, tuta);

12. Per gli alunni di scuola Primaria e dell’Infanzia è obbligatorio l’uso del grembiule salvo diversa disposizione del D.S..

SCUOLA DELL’INFANZIA

1. L’orario di entrata è dalle 8,15 alle 9,15 e quello di uscita dalle 15,45 alle 16,15;

2. L’uscita intermedia è dalle 12,45 alle ore 13,15, senza pasto;

3. In caso di necessità urgente, l’entrata dovrà essere effettuata, possibilmente, entro le ore 10,30;

4. I genitori possono delegare altre persone maggiorenni a prelevare i propri figli da scuola, la delega deve essere fatta su apposito modulo ritirato in segreteria ed autorizzato con firma dal D.S.;

5. Le assenze devono essere giustificate dal genitore.

SCUOLA PRIMARIA

1. Per la scuola Primaria le lezioni iniziano alle ore 8,00 e terminano alle 13,30 dal lunedì fino al giovedì, il venerdì terminano alle ore 13,00;

2. Le assenze vanno giustificate dal genitore per iscritto al docente, al rientro in classe. Se l’assenza dovuta a malattia supera i 5 giorni consecutivi, compresi gli eventuali giorni di festa, occorre presentare certificato medico.

3. L’intervallo avviene a fine della seconda o terza ora.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

1. Per la Scuola Secondaria di primo grado le lezioni iniziano alle ore 8,10 e terminano alle ore 14,10;

2. Le assenze e i ritardi vengono giustificate sull’apposito libretto con la firma del genitore. Se l’assenza dovuta a malattia supera i 5 giorni consecutivi, compresa gli eventuali giorni di festa, occorre presentare certificato medico; qualora le assenze sono dovute ad altri motivi già comunicati ai docenti, non occorre presentare il certificato medico;

3. Poiché per la tutela del minore è necessario il subentro potenziale dei genitori, qualora questi non potessero essere presenti al ritiro del proprio figlio, sono invitati a compilare il modulo per l’uscita autonoma (solo per gli allievi della scuola secondaria di primo grado);

4. I docenti, in caso di mancato ritiro occasionale dell’alunno non autorizzato all’uscita autonoma cercheranno di contattare i genitori o la persona delegata per provvedere al ritiro;

5. Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico per annotare i compiti

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assegnati;

6. L’intervallo avrà la durata di 10’ dalle ore 10,50 alle 11,00;

7. Durante l’intervallo gli alunni devono mantenere un comportamento corretto sotto la sorveglianza del docente. E’ vietato salire e scendere le scale per andare da un piano all’altro o sostare in una zona del corridoio lontana dalla propria aula;

8. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l’occorrente per i compiti e le lezioni e l’eventuale merenda. Non è consigliabile portare a scuola somme di denaro e oggetti di valore;

la scuola in ogni caso non risponde di eventuali furti;

9. E’ severamente vietato l’uso del cellulare: in caso contrario, l’apparecchio sarà sequestrato e riconsegnato alla famiglia;

10. Per il rispetto della normativa sulla privacy è fatto divieto assoluto di fare riprese in foto o in video a scuola ed inviare o utilizzare tali immagini su internet. Eventuali foto di classe saranno fatte solo da persone debitamente autorizzate e solo dopo che le famiglie abbiano rilasciato alla scuola una liberatoria firmata dai genitori;

11. Ogni studente è tenuto ad un abbigliamento decoroso e rispettoso;

12. L’alunno, su richiesta scritta dei genitori e dietro presentazione del certificato medico, è esonerato dalle lezioni pratiche di Educazione Fisica, con l’obbligo di restare a scuola;

13. L’alunno è responsabile del corretto uso delle attrezzature di proprietà della scuola, degli arredi, dei servizi. Coloro che arrecheranno danni ai suddetti materiali saranno chiamati al risarcimento.

Art.20 DIRITTO DI TRASPARENZA NELLA DIDATTICA L’alunno ha diritto a:

1. Partecipare a tutte le attività programmate per la classe.

Gli alunni e i genitori hanno diritto a:

2. Conoscere i contenuti del Piano dell’Offerta Formativa;

3. Conoscere le modalità di verifica e i criteri di valutazione delle prove orali, scritte e pratiche;

4 .Conoscere le valutazioni prove orali, scritte e pratiche di ogni disciplina.

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CAPO V GENITORI

Art.21 INDICAZIONI GENERALI

1. I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione dei propri figli e, pertanto, hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito.

2. E’ importante che i genitori di tutti gli alunni si impegnino a:

a) Trasmettere ai ragazzi il concetto che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale;

b) Stabilire rapporti corretti con i docenti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno;

c) Controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul diario;

d) Partecipare con regolarità alle riunioni previste;

e) Favorire la partecipazione dei figli alle attività programmate dalla scuola;

f) Osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi, delle uscite anticipate;

g) Sostenere i docenti nell’esecuzione dei compiti a casa;

3. I genitori sono tenuti a comunicare tempestivamente in segreteria cambi di residenza o di domicilio e fornire numeri telefonici aggiornati per eventuali urgenze;

4. A nessun genitore, in alcun caso, è consentito recarsi a colloquio con i docenti nelle aule durante lo svolgimento delle attività didattiche;

5. Dopo la fine delle attività didattiche, non è consentita la permanenza nei giardini della scuola;

6. I docenti sono disponibili ad incontri individuali con i genitori secondo i giorni ed ore stabilite dal quadro orario. La scuola, in casi urgenti o per segnalazioni particolari, invierà alle famiglie degli alunni un avviso di convocazione;

7. I genitori sono invitati a non portare merende, materiale didattico o altro, durante l’orario, per non disturbare l’attività didattica e soprattutto per educare i figli ad acquisire autonomia e al senso di responsabilità;

8. Per comunicazioni urgenti ai propri figli, i genitori possono rivolgersi ai collaboratori scolastici addetti all’accoglienza del pubblico.

Art.22 DIRITTO DI ASSEMBLEA

1. I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola.

2. Le assemblee si svolgono al di fuori dell’orario scolastico.

3. L’Assemblea dei genitori può essere di classe, di plesso, di istituto.

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Art.23 ASSEMBLEA DI CLASSE

1. L’Assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio d’Interclasse, Intersezione, Classe;

2. E’ convocata dal Presidente con preavviso di almeno 5 giorni. La convocazione può essere richiesta:

a) Dai docenti;

b) Da un rappresentante di classe;

c) Da almeno un quinto delle famiglie degli alunni della classe.

3. Il Presidente richiede per iscritto al D.S. l’autorizzazione a tenere l’Assemblea e provvede anche tramite i docenti, a diramare gli avvisi di convocazione alle famiglie con l’indicazione dell’ordine del giorno.

4. L’Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.

5. Dei lavori dell’Assemblea viene redatto sintetico verbale, a cura di uno dei componenti.

6. Copia del verbale viene inviata al D.S. per conoscenza.

7. Possono partecipare all’Assemblea, se invitati e con diritto di parola, il D.S. e i docenti di classe.

Art. 24 ASSEMBLEA DI PLESSO

1. L’Assemblea di plesso è costituita da tutti i genitori degli alunni del plesso, è presieduta da un genitore componenti il Consiglio di Interclasse, d’Intersezione, di Classe eletto dall’Assemblea.

2. E’ convocata dal Presidente con preavviso di almeno 5 giorni. La convocazione può essere richiesta:

a) Da un terzo dei genitori componenti i Consigli di Interclasse, di Intersezione, di Classe;

b) Dalla metà dei docenti del plesso;

c) Da almeno un quinto delle famiglie degli alunni del plesso.

3. Il Presidente chiede per iscritto al D.S. l’autorizzazione a richiedere l’Assemblea e provvede, anche tramite i docenti, a diramare gli avvisi di convocazione alle famiglie con l’indicazione dell’ordine del giorno.

4. L’Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.

5. Dei lavori dell’assemblea viene redatto sintetico verbale, a cura di uno dei componenti.

6. Copia del verbale viene inviato al D.S., per conoscenza.

7. Possono essere invitati all’Assemblea, se invitati e con diritto di parola, il D.S. e i docenti di classe.

Art.25 ASSEMBLEA D’ISTITUTO

1. L’Assemblea di Istituto è costituita da tutti i genitori degli alunni dell’Istituto ed è presieduta dal Presidente del Consiglio d’Istituto.

2. E’ convocata dal Presidente con almeno 7 giorni di preavviso. La convocazione può essere richiesta :

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a) Da almeno 50 genitori;

b) Da un quinto dei genitori eletti nei Consigli d’Interclasse, d’Intersezione, di Classe;

c) Dal Consiglio d’Istituto;

d) dal Dirigente Scolastico.

3. Il Presidente chiede per scritto al D.S. l’autorizzazione ad ottenere l’Assemblea e provvede, anche tramite i docenti, a diramare gli avvisi di convocazione alle famiglie con l’indicazione dell’ordine del giorno;

4. L’Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti;

5. Dei lavori dell’Assemblea viene redatto sintetico verbale, a cura di uno dei componenti incaricato dal Presidente;

6. Copia del verbale viene inviata al D.S. per conoscenza.

7. Possono partecipare all’Assemblea, se invitati e con diritto di parola, il D.S. e i docenti di classe.

Art.26 ACCESSO DEI GENITORI NEI LOCALI SCOLASTICI

1. Non è consentito per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule e nei corridoi all’inizio delle attività didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della scuola dell’Infanzia;

2. L’ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in caso di uscita anticipata del figlio. I docenti, pertanto, si asterranno dall’intrattenersi con i genitori durante l’attività didattica anche per colloqui individuali riguardanti l’alunno;

3. I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nei seguenti casi:

a) Nelle ore di ricevimento dei docenti;

b) Per colloqui con il D.S. a seguito di appuntamento;

c) In orario di ricevimento della Segreteria,;

d) Per altre esigenze motivate;

L’accesso nei casi suddetti dovrà avvenire tramite il personale collaboratore scolastico.

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CAPO VI MENSA

Art. 27 NORME SUL SERVIZIO MENSA

1. L’attività di mensa è considerato momento educativo a tutti gli effetti.

2. Ogni mattina il personale di custodia provvede a registrare le presenze della Scuola dell’Infanzia alle ore 9,30 e provvede a comunicare il numero dei pasti agli organizzatori del servizio. Se l’alunno è in ritardo si raccomanda i genitori di avvisare il personale di custodia entro le 9,10, per confermare la sua presenza alla mensa, in mancanza di tale comunicazione il pasto del giorno non può essere assicurato.

3. I genitori, all’atto dell’iscrizione del proprio figlio, devono indicare l’opzione del tempo scuola.

4. Eventuali intolleranze o allergie vanno comunicate per iscritto tempestivamente alle insegnanti, nella forma di autocertificazione o certificato medico.

CAPO VII SICUREZZA

Art.28 NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO

1. Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da specifici cartelli;

2. Tenere un contegno corretto astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal compiere atti che possano distrarre o arrecare danno agli altri;

3. Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore;

4. Non usare le attrezzature senza autorizzazione;

5. Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza;

6. Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata;

7. Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente, l’accesso alle uscite di sicurezza, al transito alle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, etc.), in prossimità degli estintori, ed in generale la normale circolazione;

8. Ogni contenitore deve riportare l’etichetta con l’indicazione ben leggibile del contenuto;

9. Segnalare immediatamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo rilevata;

10. In caso di infortunio, riferire al più presto e in modo preciso sulle circostanze dell’evento;

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11. Se viene usato il materiale della cassetta del primo soccorso ripristinare la scorta;

12. Mantenere pulito e in ordine il proprio posto di lavoro;

13. Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l’uso;

14. Negli armadi e negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti.

GLI ALUNNI DEVONO ASSOLUTAMENTE

1. Prestare particolare attenzione ai vani scale, alle vetrate, non correre e di norma camminare al centro dei corridoi;

2. Evitare di allontanarsi dall’aula o dalla scuola senza autorizzazione;

3. Ascoltare con attenzione e osservare scrupolosamente le istruzioni degli insegnanti e di ogni altro operatore scolastico;

4. Dotarsi di abbigliamento comodo e scarpe con suola antiscivolo, possibilmente con chiusura a strappo. Le ragazze devono evitare di indossare scarpe con tacco alto e/o sottile;

5. Evitare l’uso di colle, solventi, colori che possono essere infiammabili o tossici;

6. Evitare di modificare, alterare, danneggiare gli strumenti della scuola;

7. Assicurarsi sempre che zaino, riga, e altri strumenti sporgenti non colpiscano i compagni;

8. Disporre lo zaino in modo che non costituisca ostacolo al passaggio delle persone;

9. Fare attenzione a termosifoni e arredi sporgenti e alle finestre aperte all’interno, ai vetri di finestre, a porte e armadi;

10. Limitarsi a portare a scuola quanto necessario per le attività didattiche;

11. Evitare di lanciare oggetti, ma restituirli o riporli nei luoghi di custodia;

12. Memorizzare i percorsi, le procedure e il segnale per l’uscita d’emergenza;

13. Partecipare con impegno alle prove simulate e, se necessario, annotare sul quaderno i particolari importanti;

14. Assumere una posizione corretta sul banco, senza curvatura eccessiva per la schiena, evitando di tenere la testa troppo vicina al quaderno o al libro;

15. Mantenere la scuola pulita usando sempre il cestino o i contenitori per la raccolta differenziata;

16. Evitare di sporcare e/o imbrattare le pareti e i pavimenti;

17. Informare sempre gli insegnanti al solo sospetto di una fonte di pericolo prestando la necessaria attenzione nell’evitarla;

18. Evitare di toccare prese, interruttori, fili, dispositivi elettrici o strumenti che non si conoscono;

19. Prestare una particolarissima attenzione nello scendere le scale, evitando di distrarsi, di avere fretta e di correre;

20. Evitare di sporgersi da finestre, ringhiere e parapetti e non salire su muri, cancelli, parapetti, armadi, pali, alberi ecc.;

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21. Fare attenzione ad ogni possibile ostacolo o pericolo eventualmente presente all’esterno dell’edificio;

22. In caso di pioggia muoversi con estrema cautela per evitare di scivolare o di bagnarsi;

23. Evitare di spingere i compagni all’ingresso e all’uscita dalla scuola e fare sempre attenzione alle automobili o allo scuola-bus in movimento;

24. Camminare sempre sul marciapiede o sulla parte laterale dei percorsi e attraversare sempre sulle strisce pedonali o nella zona dove c’è il vigile o il semaforo;

25. Gli alunni sono tenuti al rispetto, nell’uso dei laboratori, dei regolamenti in vigore presso la scuola, pubblicati sul sito web e nei laboratori stessi e illustrati dal docente responsabile prima dell’avvio delle attività.

NEI BAGNI DEVONO EVITARE:

26. Di sostarvi oltre il tempo strettamente necessario;

27. Di lasciare chiusa la porta principale;

28. Di arrampicarsi o di salire sui water;

29. Di lasciare i rubinetti aperti o non perfettamente chiusi dopo aver lavato le mani;

30. Di bere l’acqua dei rubinetti;

31. Di gettare nei water ogni altra cosa oltre alla giusta quantità di carta igienica;

32. Di fumare;

33. Di affacciarsi alle finestre o gettare oggetti all’esterno;

34. Di parlare con il telefonino.

IN PALESTRA DEVONO EVITARE:

35. Di accedervi se non dotati di abbigliamento idoneo, scarpette;

36. Di accedervi se non accompagnati dal docente;

37. Di entrare e uscire se non in fila per due e in maniera ordinata;

38. Di spingere i compagni e fare movimenti bruschi o violenti;

39. Utilizzare oggetti e/o attrezzi di ogni genere se non autorizzati dal docente;

40. Lasciare in giro gli attrezzi utilizzati;

41. Ogni fonte di pericolo e segnalare eventuali rischi al docente;

42. Indossare oggetti come catenine, braccialetti di metallo, spille e quant’altro possa arrecare danni a se stessi o agli altri in situazioni di movimento;

43. Di omettere informazioni necessarie a predisporre eventuali provvedimenti dispensativi, informando se si è sottoposti a cure mediche o su particolari situazioni di salute, documentando con certificato medico.

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CAPO VIII COMUNICAZIONI

ART. 29 DISTRIBUZIONE MATERIALE INFORMATIVO E PUBBLICITARIO 1. Nessun tipo di materiale informativo potrà essere distribuito nelle classi, o comunque nell’area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del D.S.;

2. La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo;

3. Per gli alunni si prevede di:

a) Distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l’organizzazione della scuola;

b) Autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale e Circoscrizionale inviato da Enti istituzionali;

c) Autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative o attività sul territorio, gestite da Enti, Società, Associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la scuola, purché l’iniziativa non abbia scopo di lucro.

Art.30 COMUNICAZIONE DOCENTI-GENITORI

1. Nell’orario di servizio settimanale dei docenti della Scuola Secondaria di Primo Grado è prevista un’ora per i colloqui con i genitori in periodi definiti dal Collegio dei Docenti;

2. Per ogni ordine di scuola saranno programmati incontri pomeridiani delle famiglie con i docenti della scuola. Inoltre, qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestivamente informazioni scritte relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento;

3. A tutte le famiglie saranno comunicate le valutazioni quadrimestrali.

Art.31 INFORMAZIONE SUL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

1. All’inizio dell’anno scolastico nelle riunioni dei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione, saranno illustrate le opportunità offerte dal Piano dell’Offerta Formativa, comprensivo di tutte le attività ed iniziative didattiche e formative facoltative;

2. Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo tempi e modalità che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti;

3. Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari scritte inviate in forma ciclostilata.

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CAPO IX

ACCESSO AL PUBBLICO

Art.32. ACCESSO DI ESTRANEI AI LOCALI SCOLASTICI

1. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di esperti a supporto delle attività didattiche chiederanno, di volta in volta, l’autorizzazione al D.S.. Gli esperti permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all’espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e della vigilanza della classe resta al docente;

2. Nessun’altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal D.S. o da un suo delegato può entrare nell’edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche;

3. Dopo l’entrata degli alunni saranno chiuse le porte di accesso;

4. Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, dove si trova l’Albo d’Istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere all’Ufficio di Presidenza e di Segreteria durante l’orario di apertura dei medesimi previo annuncio del collaboratore scolastico addetto all’ingresso;

5. I tecnici che operano alle dipendenze o per conto dell’Amministrazione Comunale possono accedere ai locali scolastici per l’espletamento delle loro funzioni. In tal caso dovranno farsi identificare dal personale collaboratore scolastico;

6. I rappresentanti dei libri potranno accedere alla sala docenti per presentare i propri libri. Gli stessi non potranno colloquiare con i docenti durante le ore di lezione.

CAPO X

CIRCOLAZIONE MEZZI ALL’INTERNO DELL’AREA SCOLASTICA

Art.33 ACCESSO E SOSTA

1. E’consentito l’accesso con la macchina nel cortile dei plessi scolastici (là dove è possibile) ai genitori o chi ne fa le veci di alunni portatori di handicap o alunni infortunati, per un ingresso ed un’uscita più agevoli e lontani dal flusso degli alunni;

2. L’accesso ed il parcheggio di autovetture negli spazi della Sede principale sono riservati esclusivamente al D.S., ai docenti, al personale A.T.A. nei limiti degli spazi consentita dalla capienza ed agibilità dell’area;

3. E’consentito l’accesso ad altri mezzi solo previa autorizzazione del D.S.;

4. I parcheggi sono incustoditi e pertanto la scuola, non potendo garantire la custodia dei mezzi cui trattasi, non assume responsabilità di alcun genere per eventuali danni o furti a carico dei

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mezzi medesimi;

5. I mezzi all’interno degli spazi scolastici devono procedere a passo d’uomo e con prudenza;

6. In caso di emergenza, per comportamenti non prudenti o quando si ravvisano difficoltà di funzionamento e di uso degli spazi interessati, il D.S. può adottare i provvedimenti opportuni, anche di carattere restrittivo;

7. I veicoli degli operatori che devono effettuare interventi di manutenzione nella struttura scolastica, gli scuolabus ed i veicoli per la mensa sono autorizzati ad entrare nelle aree procedendo a passo d’uomo e con prudenza.

SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI

1.Come precisato dalle Raccomandazioni ministeriali per la somministrazione di farmaci a scuola del 25.11.2005, è fatto divieto agli insegnanti di somministrare farmaci agli allievi senza preventiva autorizzazione da parte di questo ufficio.

2.Nel caso di farmaci salvavita o che richiedono una somministrazione in orario scolastico, i genitori devono fare richiesta al Dirigente scolastico e seguire la procedura di autorizzazione indicata nelle sopracitate raccomandazioni.

3.La richiesta di autorizzazione deve essere fatta anche dai genitori che vogliono accedere nei locali della scuola per somministrare direttamente il farmaco.

4. ”Resta prescritto il ricorso al Sistema Nazionale di Pronto Soccorso”.

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ALLEGATO 1

REGOLAMENTO DISCIPLINARE SCUOLA PRIMARIA

Art. 1 – Principi e finalità

Il presente Regolamento, in osservanza del Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, individua i comportamenti che configurano mancanze disciplinari, stabilisce le relative sanzioni, individua gli organi competenti ad irrogarle ed il relativo procedimento. E' coerente e funzionale al Piano dell'Offerta Formativa adottato dal nostro Istituto Comprensivo.

Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità. Le sanzioni sono temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello scolaro e, in ragione della sua giovane età, tendono a favorire la riflessione e la costruzione del senso del limite, della responsabilità, dell’adesione alle regole di convivenza.

DOVERI COMPORTAMENTI INTERVENTI

Corretto utilizzo del patrimonio scolastico: arredi strutture computer sussidi attrezzatura sportiva

Spreco, noncuranza, danneggiamento Comunicazione alla famiglia da parte del docente

Riparazione e risarcimento danni da parte della famiglia

Rispetto del materiale proprio e

altrui Spreco, danneggiamento, sottrazione Comunicazione alla famiglia da parte del docente

Restituzione

Risarcimento oggetto danneggiato Segnalazione alle autorità competenti da parte del docente

Rispetto per se stessi e gli altri Usa parole, comportamenti e gesti non corretti e/o offensivi.

Porta a scuola oggetti pericolosi Minaccia e intimidisce

Litiga ricorrendo alle mani e/o usa oggetti contundenti

Atti di bullismo

Comunicazione alla famiglia e convocazione dei genitori da parte del docente.

Segnalazione sul registro da parte del docente

Al terzo richiamo, voto di condotta insufficiente (da parte del docente), sospensione con obbligo di frequenza (da parte del D.S.)

Segnalazione ai servizi sociali, da parte del D.S

Art. 2 – Organo di garanzia

È costituita nell’istituto una commissione di garanzia composta dal Dirigente Scolastico, che la presiede, da due genitori e da due docenti.

La Commissione decide anche sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento. La Commissione si riunisce dietro convocazione del Dirigente entro sette giorni dall’impugnazione della sanzione o dalla richiesta di decidere sui conflitti che sorgono all’interno della scuola.

La Commissione ha durata pari a quella del Consiglio di Istituto e decade con esso. Il

processo verbale di ogni riunione è trascritto in un registro a pagine numerate e viene sottoscritto dal Presidente e dal Segretario.

Art. 3 - Impugnazioni

Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori, entro 10 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, alla commissione di garanzia della scuola.

Art. 4 - Disposizioni finali

Il presente Regolamento entra in vigore il giorno successivo la pubblicazione sul sito web/all’albo dell’Istituto.

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REGOLAMENTO DISCIPLINARE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Finalità educativa della Scuola secondaria di primo grado

La Scuola secondaria di primo grado promuove il pieno sviluppo della persona e concorre con altre istituzioni, in particolare la famiglia, all’acquisizione delle conoscenze e dello sviluppo della coscienza critica di tutti gli alunni. Inoltre, previene l’evasione dell’obbligo scolastico, contrasta la dispersione e persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione.

Pertanto, la Scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuovendo la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura.

La finalità educativa della Scuola mira a trasmettere negli alunni la formazione a una cittadinanza unitaria e plurale, rispettosa sia delle tradizioni locali e delle memorie nazionali, che delle diverse identità europee e mondiali. In quanto comunità educante, la Scuola persegue l'obiettivo di migliorare le competenze relazionali attraverso linguaggi emotivi ed affettivi, promuovendo la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La Scuola, in tal modo, affianca al compito dell’“insegnare ad apprendere”, quello dell’“insegnare ad essere”.

La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.

Alla luce di quanto sopraesposto, il compito preminente della Scuola è educare, formare e promuovere, senza utilizzare interventi puramente punitivi. I provvedimenti disciplinari hanno, dunque, finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.

PROCEDIMENTO DISCIPLINARE

1. Valutazione del comportamento

La valutazione del comportamento è espressa con voto numerico che è riportato nel documento di valutazione intermedio e finale. Il voto tiene conto dei seguenti elementi:

Ø rispetto verso sé stessi, i compagni, i docenti, il personale della scuola, il materiale e gli arredi scolastici;

Ø rispetto verso le regole scolastiche: puntualità (ingresso, intervallo, inizio lezioni scolastiche), scadenze (consegne verifiche, documenti, quote di iscrizione ad attività...), interventi adeguati (nel tempo e nell’espressione), linguaggio adeguato e corretto in ogni momento della vita scolastica;

Ø comportamento corretto durante le varie attività extrascolastiche (visite e viaggi istruzione, partecipazione a spettacoli teatrali, manifestazioni...); corretto uso del diario;

provvedimenti disciplinari.

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2.Mancanze disciplinari

La responsabilità disciplinare è personale. Nessun alunno può essere sottoposto a sanzione disciplinare senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.

Sono infrazioni disciplinari i comportamenti individuali che ledono la dignità delle persone, offendono la morale altrui, mettono a repentaglio la sicurezza e la salute degli altri, danneggiano le attrezzature didattiche, compromettono il regolare svolgimento delle attività didattiche, disattendono le disposizioni organizzative previste dalla normativa vigente e dal presente Regolamento.

Sono sanzionabili pecuniariamente quelle infrazioni disciplinari che si configurano nella mancanza di rispetto delle norme di sicurezza e delle norme che tutelano la salute, nella mancanza di rispetto e nel danneggiamento, volontario o per incuria, delle strutture e delle attrezzature della Scuola e delle norme di legge in generale.

Per le infrazioni disciplinari che costituiscono anche reato, il Dirigente scolastico presenterà denuncia all’autorità competente.

3.Sanzioni disciplinari

I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono a rafforzare il senso di responsabilità all’interno della comunità scolastica. Sono sanzionate tutte la azioni commesse durante le attività scolastiche, anche pomeridiane, e in quelle extrascolastiche organizzate dalla Scuola. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione, ispirate al principio di gradualità e, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno.

Esse tengono conto della situazione personale dello studente, del contesto in cui si è verificato l'episodio, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano, delle attenuanti, delle aggravanti e del precedente comportamento dell’allievo.

Le sanzioni vanno comminate in modo tempestivo, sia dal Coordinatore che dall’insegnante presente in classe al momento dell’infrazione, per assicurarne la comprensione e quindi l'efficacia e devono specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno reso necessaria l'irrogazione delle stesse.

Su parere del Consiglio di Classe riunito in sede tecnica potrà interpellare le famiglie dell’alunno per offrire allo stesso la facoltà di convertire le sanzioni in attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica, definite in accordo con la famiglia che accetta formalmente la loro applicazione. Tra le attività rientrano: il volontariato nell’ambito della comunità scolastica, collaborazioni di segreteria, pulizia dei locali della scuola, piccole manutenzioni, attività di ricerca, riordino di cataloghi e di archivi, produzione di elaborati che inducano lo studente ad uno sforzo di riflessione critica di episodi verificatisi nella scuola.

Le sanzione influiscono sul voto per il comportamento ma non sulla valutazione del profitto.

4. Descrizione delle infrazioni e delle sanzioni disciplinari 4 .a. INFRAZIONI LIEVI:

a.

Ritardi ripetuti; assenze saltuarie ripetute.

b.

Mancanza del materiale occorrente; non rispetto delle consegne a casa e a scuola.

c.

Comportamenti non corretti nel cambio dell’ora e durante lo spostamento da un piano

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all’altro.

d.

Disturbo dell’attività didattica.

e.

Omissione della trasmissione delle comunicazioni alla famiglia.

f.

Abbigliamento non decoroso.

g.

Danneggiamenti involontari a beni della scuola e/o di compagni per incuria e distrazioni.

h.

Lancio dalle finestre di oggetti non pericolosi.

Sanzioni e soggetti competenti ad irrogare le sanzioni

b. c. d. f. g. h. Richiamo orale del docente presente in classe al momento dell’infrazione (a discrezione del docente: consegna aggiuntiva da svolgere in classe a casa e/o sospensione della ricreazione).

a. e. Richiamo orale del coordinatore (a discrezione del coordinatore: consegna aggiuntiva da svolgere in classe a casa e/o sospensione della ricreazione).

In caso di reiterazione delle infrazioni al punto 4.a, l’insegnante/coordinatore invia comunicazione scritta alla famiglia e annota sul registro.

In caso di ulteriori reiterazioni delle infrazioni al punto 1. l’insegnante/coordinatore convoca la famiglia e annota sul registro.

4.b. INFRAZIONI GRAVI:

a. Assenze ingiustificate.

b. Falsificazione di firme o di contenuti di comunicazioni.

c. Falsificazione di verifiche scritte.

d. Allontanamento non autorizzato dall’aula durante l’orario scolastico.

e. Utilizzo del telefono cellulare o altri dispositivi elettronici a scuola senza autorizzazione.

f. Danneggiamento o furto di oggetti appartenenti ai compagni e al personale della Scuola, sussidi didattici, attrezzature dell'Istituto.

g. Danneggiamento delle pareti dei locali scolastici (aule, corridoi, bagni, struttura esterna della scuola).

h. Danneggiamento di oggetti/strutture durante le uscite didattiche.

i. Uso di un linguaggio volgare o offensivo nei confronti dei compagni.

(30)

Sanzioni e soggetti competenti ad irrogare le sanzioni

Dal punto a al punto i: nota disciplinare sul registro del docente presente in classe al momento dell’infrazione e comunicazione scritta alla famiglia o convocazione della famiglia.

Dal punto a al punto i: la reiterazione di tre infrazioni, in base ala gravità, su richiesta del Coordinatore della classe e/o di un terzo dei docenti del Consiglio di Classe riunito in sede tecnica che irroga le sanzioni, comporta la convocazione da parte del Dirigente Scolastico del Consiglio di classe, che irroga le sanzioni ( allontanamento dalle lezioni da uno a tre giorni).

4.c. INFRAZIONI GRAVISSIME a. Violenze fisiche e/o psicologiche verso gli altri.

b. Gravi mancanze di rispetto, anche formali, al Dirigente Scolastico, ai Docenti e a tutto il personale della Scuola.

c. Volontario danneggiamento o furto di sussidi didattici e attrezzature della Scuola o dei compagni.

d. Rifiuto esplicito e reiterato ad ottemperare alle disposizioni organizzative e funzionali della Scuola per la tutela dell’incolumità degli alunni e della salute in generale.

e. Allontanamento non autorizzato dall’aula durante l’orario scolastico con comportamento pericoloso per sé e gli altri.

f. Infrazioni/reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (ad es.:

costrizione, minacce, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale, etc.).

g. Infrazioni/reati che costituiscano grave danneggiamento e/o pericolo per l’incolumità delle persone (incendi, allagamenti, etc.).

h. Utilizzo del telefono cellulare o altri dispositivi elettronici a Scuola per effettuare riprese audio/video non autorizzate.

Sanzioni e soggetti competenti ad erogare le sanzioni

Dal punto a al punto h: il Consiglio di classe irroga le sanzioni. È convocato dal Dirigente Scolastico in base alla gravità dell’infrazione e/o su richiesta del Coordinatore della classe e/o di un terzo dei docenti del Consiglio di Classe in sede tecnica(allontanamento dalle lezioni da tre a quindici giorni).

Dal punto a al punto h: nel caso in cui l’infrazione grave richieda una deroga al limite dell’allontanamento fino a 15 giorni, il Consiglio d’Istituto irroga le sanzioni.

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