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REGOLAMENTO D ISTITUTO

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Academic year: 2022

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SCUOLA DELL’INFANZIA Le Margherite - Ponte San Giovanni Peter Pan - Ponte San Giovanni Collestrada

Fantasia - Balanzano La Fonte - Pieve di Campo

REGOLAMENTO D’ISTITUTO

Delibera n. 92 Del 29 agosto 2011

SCUOLA PRIMARIA Mazzini - Ponte San Giovanni La Fonte - Pieve di Campo Collestrada

S. Egidio

G. Tei - Balanzano SCUOLA SECONDARIA I GRADO C.T.P.

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I ndIce

Premessa 5

Alunni 7

Il Dirigente e il suo Staff 11

Docenti 13

Personale ATA 17

Genitori 19

Patto di corresponsabilità 21

Statuto degli studenti e delle studentesse 23

Regolamento dei ragazzi 27

Organi collegiali 29

(3)

P remessa

Il Regolamento dell’Istituto Comprensivo “Volumnio” trae spunto da quelli precedentemente adottati nell’XI Circolo Didattico (Direzione Mazzini) e nella Scuola Media “A. Volumnio”. La sua elaborazione è stata curata da una commissione appositamente creata nell’ambito del Consiglio di Istituto, pre- sieduta dal Dirigente Scolastico in collaborazione con il Presidente del Consi- glio stesso.

Nell’ottica della trasparenza si è cercato di fornire agli alunni ed ai loro genitori indicazioni generali relative ai corretti atteggiamenti da tenere nel rapporto con la scuola. A tal fine sono state prese in considerazione le com- ponenti più significative che interagiscono nell’ambito scolastico: studenti e studentesse, famiglie, docenti, personale ATA (assistenti amministrativi e col- laboratori scolastici), staff di dirigenza.

L’istituzione scolastica “Volumnio” è collocata in un territorio amplia- mente multiculturale ed è pertanto attenta alla valorizzazione della diversità intesa come accoglienza di alunni stranieri; inclusione di ragazzi disabili e at- tenzione verso tutti gli studenti per la loro personale diversità.

Il rispetto di quest’ultima costituisce uno dei valori essenziali sui quali si basano diritti e doveri delle componenti scolastiche.

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a lunnI

NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO

Il rispetto verso gli adulti presenti a scuola (docenti, personale ATA e D.S.) e verso i compagni è la regola essenziale proposta dalla Istituzione Scolastica Volumnio e declinata secondo quanto espresso dagli alunni stessi, nella se- guente frase:

“non fare del male agli altri verbalmente, non fare del male agli altri fisi- camente.”

Il principio del rispetto va naturalmente esteso alle cose (proprie e altrui) nonché all’ambiente scolastico (aule, spazi comuni, bagni, ecc.)

Nello specifico si ricorda quanto segue:

Gli alunni devono giungere a scuola indossando un abbigliamento ade- guato. Se trasportati dovranno tenere sull’autobus un comportamento corret- to evitando di creare pericolo per sé o per gli altri.

L’ingresso è previsto cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni, salvo richiesta del servizio di pre-scuola, avanzata dai genitori. I portoni d’ingres- so vengono chiusi 15 minuti dopo l’orario di inizio delle lezioni. Agli alunni in ritardo è consentita l’ammissione in classe previa giustificazione da parte dell’accompagnatore, per iscritto, su modelli forniti dai collaboratori scolasti- ci; in assenza di adulti, gli allievi verranno comunque ammessi a scuola, ma dovranno essere giustificati il giorno successivo, previa compilazione dei sud- detti modelli.

Tutti gli alunni debbono essere forniti dei libri e del materiale occorrente per le lezioni della giornata.

È vietato introdurre nella sede scolastica materiale che non sia di stretta attinenza all’attività didattica e che possa nuocere a sé o agli al- tri. In particolare non è consentito a scuola, l’uso del cellulare o di gio- chi elettronici che, se utilizzati durante le lezioni, verranno sequestra- ti. Per contatti urgenti con la famiglia sarà possibile usare il telefono della segreteria, previa autorizzazione del Dirigente o dei suoi collaboratori.

Nel caso che il telefonino venga usato per foto e immagini inserite in internet il genitore potrà essere chiamato a rispondere di violazione della privacy, se- condo quanto stabilito dalla normativa vigente, e l’alunno può essere sospeso dalle lezioni.

Nel cambio d’ora gli studenti debbono rimanere nella propria classe, procedendo al riordino del materiale usato ed approntando quello necessario per la materia successiva. Gli alunni possono uscire soltanto se autorizzati dal docente.

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Nella scuola media l’accesso ai servizi igienici viene consentito durante tutta la permanenza a scuola, tranne che nel momento dell’intervallo, dedi- cato alla merenda. Ciò al fine di evitare eccessivo affollamento nei bagni e conseguente riduzione della possibilità di vigilanza. Nella scuola primaria gli alunni vengono accompagnati al bagno durante la ricreazione che può du- rare fino a venti minuti, rispetto ai dieci della secondaria di primo grado. In quest’ultima gli studenti possono uscire dalla propria aula e recarsi in quelle del proprio piano, muovendosi ordinatamente e senza eccessivi schiamazzi.

Gli alunni della scuola secondaria di I grado non possono usufruire del distri- butore automatico di cibi e bevande posto nella zona riservata del C.T.P. (cen- tro territoriale per gli adulti), per tanto sarà premura dei genitori fornire ai propri figli una merenda adeguata.

In caso di malesseri degli alunni, che possano verificarsi nelle ore scola- stiche, la scuola non può assumersi la responsabilità di somministrare farma- ci, tranne che per situazioni particolarmente gravi, concordando su richiesta della famiglia, previa certificazione del medico curante e autorizzazione del Dirigente Scolastico, le modalità di gestione più opportune. Nell’eventualità di infortunio grave la scuola provvede a contattare immediatamente i genitori e nel contempo a chiamare il 118 per eventuale trasporto verso il più vicino pronto soccorso. È essenziale, quindi, che i genitori forniscano informazioni adeguate per essere contattati celermente, comunicando con rapidità anche eventuali cambiamenti di residenza e numeri telefonici. Nel caso in cui l’infor- tunio avvenuto a scuola si evidenziasse in orario extrascolastico ed il genitore provvedesse ad un controllo presso un pronto soccorso, lo stesso è tenuto a comunicare l’accaduto alla segreteria scolastica quanto prima al fine di esple- tare la procedura di prassi.

Gli alunni che hanno necessità di uscire in anticipo rispetto alla fine delle lezioni possono farlo soltanto se prelevati dai genitori o da persone da essi de- legate per iscritto, e solo previa compilazione di apposito modulo di autorizza- zione che verrà annotato sul registro di classe e poi riconsegnato in segreteria.

L’uscita posticipata è invece possibile in caso di servizio “post-scuola”, al quale i genitori hanno facoltà di accedere dopo specifica richiesta e dietro versa- mento di una piccola quota mensile.

Pur non essendo più obbligatorio il certificato medico per il rientro a scuo- la dopo cinque giorni di assenza, questa va comunque giustificata: nella Scuola dell’Infanzia verbalmente, nella Primaria con comunicazioni scritte (soprattut- to in caso di periodi piuttosto lunghi), nella Scuola Secondaria di primo grado con l’utilizzo dell’apposito libretto, nel giorno di rientro dall’assenza stessa.

Per le assenze ripetute o sistematiche, soprattutto se non adeguatamente giu- stificate, sarà richiesta esauriente spiegazione ai genitori, in quanto la scuola è tenuta per legge a controllare l’assolvimento dell’obbligo scolastico, doven- do in caso di inosservanza segnalare alle autorità competenti tale mancanza.

La normativa vigente stabilisce inoltre che ai fini della valutazione per la validi-

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tà dell’anno scolastico, l’alunno deve frequentare almeno tre quarti dell’orario annuale delle lezioni, altrimenti non viene ammesso all’anno scolastico suc- cessivo. Per casi eccezionali certificati si può derogare da quanto sopra stabi- lito.

Gli alunni sono tenuti ad eseguire i compiti assegnati e, se iscritti ad at- tività pomeridiane, a seguirle con continuità nei limiti dei propri impegni. In caso di impossibilità ad eseguire quanto assegnato, per eventi imprevisti o indisposizioni, i genitori potranno giustificare sul diario i propri figli, avendo cura tuttavia di limitare tale possibilità allo stretto necessario. Il diario è anche strumento per le comunicazioni scuola/famiglia relative ad iniziative scolasti- che, uscite didattiche, avvisi di scioperi, assemblee e riunioni varie. I genitori sono invitati a dimostrare di aver recepito la comunicazione, apponendo la propria firma a conclusione della nota inviata.

La scuola si impegna a fornire supporto agli alunni sia con corsi di re- cupero per chi si trova in difficoltà, sia con attività di potenziamento per lo sviluppo delle eccellenze.

RESPONSABILITÀ E SANZIONI DISCIPLINARI Oggetti persOnali

L’alunno è responsabile delle proprie cose che deve custodire con atten- zione; la scuola non può rispondere degli oggetti che risultassero mancanti o danneggiati, anche se si riserva di vigilare nei limiti del possibile, attraverso il personale scolastico.

risarcimentO danni

Il rispetto per l’edificio scolastico e per i suoi arredi è un innegabile fatto di civiltà; di essi è proprietaria la collettività, alla quale si deve rispondere. In caso di danneggiamento i responsabili saranno pertanto chiamati a rifondere il danno, quantificato dalla presidenza o dalla giunta esecutiva.

Qualora l’autore del fatto non venisse identificato, potrebbe essere chia- mata l’intera classe o scuola al risarcimento necessario.

sanziOni disciplinari

A fronte di danni rilevanti o comportamenti inadeguati gli alunni posso- no essere oggetto di sanzioni disciplinari. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.

Le sanzioni sono temporanee e tengono conto della situazione particola- re dello studente, al quale viene sempre data la possibilità di fornire le proprie ragioni.

In caso di comportamento non corretto il Dirigente Scolastico, sentito eventualmente il coordinatore o altri docenti interessati, stabilisce come in- tervenire anche convocando, nei casi più gravi, un consiglio di classe straor-

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dinario durante il quale dovrà essere prodotta dai professori una relazione specifica sulla situazione con ipotesi risolutive espresse a livello trasversale in collaborazione con varie discipline.

A tale scopo sarà cura di tutti i docenti registrare comportamenti non cognitivi inadeguati degli alunni nell’apposita sezione del registro di classe e in quello personale.

In particolare sono previste, secondo le infrazioni commesse dagli alun- ni, le seguenti sanzioni:

nota sul registro di classe (comminata dai docenti);

-nota sul diario personale (comminata dai docenti);

-avviso telefonico ai genitori (coordinatore di classe o collaboratori);

-avviso scritto ai genitori per convocazione a colloquio con Dirigente Scola- stico; -

esecuzione di compiti particolari o testi di riflessione relativi ai propri com- portamenti; -

ricreazione in classe;

-pulizia e/o riordino di ambienti scolastici o altri lavori socialmente utili;

-esclusione da viaggi d’istruzione;

- Per atti di grave violenza, razzismo

fino a tre giorni di sospensione (Dirigente Scolastico);

-da 4 a 15 giorni di sospensione (Consiglio di Classe);

-oltre 15 giorni di sospensione (Consiglio di Istituto);

-mancanze sopra descritte insieme a situazioni di pericolo sociale (incendio, allagamento) unitamente all’inefficienza dei provvedimenti già adottati: al- - lontanamento dello studente fino al termine dell’anno scolastico (consiglio di Istituto).

Contro gli interventi disciplinari adottati l’alunno ha diritto, entro 15 gior- ni, a ricorrere all’Organo di garanzia interno all’Istituto, che dovrà esprimersi nei successivi 10 giorni.

Tale Commissione è formata da:

Dirigente Scolastico;

-2 genitori designati dal Consiglio di Istituto (ma non facenti parte di esso) più un eventuale membro supplente; -

2 docenti designati dal Collegio dei Docenti (ma non facenti parte del Con- siglio di Istituto) -

più un membro supplente;

- L’organo di garanzia dura in carica per una annualità e viene costituito al principio dell’anno scolastico (art.5 DPR n. 235). Esso è convocato da Dirigente Scolastico in orario non coincidente con le lezioni, le delibere sono adottate a maggioranza, in caso di parità prevale il voto del Dirigente Scolastico. Le deli- bere sono valide in presenza della metà più uno dei componenti.

Della seduta viene redatto verbale dal segretario verbalizzante nominato dal Dirigente Scolastico.

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I l d IrIgente e Il suo s taff

DIRIGENTE SCOLASTICO

…“Il Dirigente organizza autonomamente i tempi e i modi della propria attività”, secondo quanto disposto dalla normativa vigente, pertanto il Capo di Istituto non è tenuto ad un preciso orario giornaliero o settimanale di servizio, ma garantirà, salvo impegni diversi, la propria presenza in sede, durante la mattina o nel pomeriggio.

Il Dirigente in relazione allo specifico contesto della comunità scolastica e 1. al fine di migliorare costantemente la qualità del servizio, deve assicura-

re il rispetto della legge, nonché l’osservanza delle direttive generali e di quelle impartite dall’amministrazione.

È inoltre tenuto a sovrintendere, nell’esercizio del proprio potere diretti- 2. vo, al corretto espletamento dell’attività del personale operante nell’isti- tuzione scolastica provvedendo all’attivazione dell’azione disciplinare nei casi in cui ricorrono le condizioni, secondo le disposizioni vigenti. A tal fine si specifica che il Dirigente capo di istituto può comminare a tutto il personale (docenti e ATA) la sanzione del rimprovero verbale, rimprovero scritto, sospensione dal servizio e dalla retribuzione fino a 10 giorni, tali norme sono attualmente estese anche ai docenti a tempo determinato.

Per gravi e reiterate mancanze si può provvedere al licenziamento con o senza preavviso, disposto da U.S.R.

Il Dirigente è tenuto ad assicurare il rispetto delle norme vigenti in mate- 3. ria di segreto d’ufficio, riservatezza e protezione dei dati personali, traspa-

renza ed accesso all’attività amministrativa.

D.S.G.A.

IL D.S.G.A. (Direttore Servizi Generali Amministrativi ex Segretario) in col- laborazione con il Dirigente Scolastico:

gestisce il settore economico-finanziario della scuola;

1. elabora in collaborazione con il Dirigente Scolastico il Programma Annua- 2. le e predispone il Conto Consuntivo dell’Istituzione Scolastica;

controlla il servizio del personale A.T.A.

3. Può avere dal D.S. alcune deleghe quali ad es. quella della concessione delle ferie agli assistenti amministrativi e collaboratori scolastici, in base alle esigenze del servizio.

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VICARIO

del Dirigente Scolastico

Vista la generale complessità dell’Istituto Comprensivo “Volumnio” e la presenza di un elevato numero di plessi (11) e di classi (48 classi di Scuola Pri- maria e Secondaria di I grado e 17 sezioni di Scuola Infanzia) è stata concessa dall’U.S.R. per l’Umbria (Ufficio Scolastico Regionale), secondo quanto dispo- sto dalla normativa vigente, la possibilità di usufruire di un DOCENTE VICARIO in servizio par-time: metà ore a scuola (con sostituzione) e metà in presidenza per collaborazioni con il D.S. e possibilità di firmare atti in caso di assenza del Capo d’Istituto.

COLLABORATORI del Dirigente Scolastico

Nella Scuola Secondaria di I grado da quest’anno, in applicazione della recente normativa a riguardo, sono stati nominati due collaboratori del Diri- gente Scolastico:

Primo collaboratore con funzione di rappresentanza della Preside per even-

• tuale sovrapposizione di impegni nella Scuola Secondaria di I grado e suppor- to ai docenti;

Secondo collaboratore incaricato di sostenere gli alunni e istaurare un’effi-

• cace comunicazione con il territorio.

Nella Scuola dell’Infanzia vi è un referente per il coordinamento tra tutti i plessi e il collegamento con la Dirigente.

Le FUNZIONI STRUMENTALI, docenti che seguono una particolare area scolastica come ad esempio: “Continuità”, “Handicap e Salute”, “Intercultura”,

“POF”, “Progetti e Comunicazione con il territorio”, insieme ai coordinatori di plesso costituiscono una essenziale risorsa umana che collabora con lo staff di dirigenza per coadiuvare l’organizzazione scolastica.

(10)

d ocentI

COMPORTAMENTI GENERALI DEI DOCENTI RISPETTO AGLI ALUNNI

APPROCCIO NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO/INSEGNAMENTO 1. I docenti:

Rispettano la specificità del modo di apprendere degli alunni.

• Favoriscono l’atteggiamento costruttivo di fronte alle difficoltà.

• Sottolineano i successi.

• Guidano all’uso di strategie di comunicazione per interagire in diverse atti-

• vità comunicative.

UNITÀ D’APPRENDIMENTO 2. I docenti:

Comunicano gli obiettivi, i tempi, le fasi e le modalità di lavoro.

• Danno consegne chiare e precise.

• Richiedono il rispetto di tempi di attuazione delle attività e la puntualità

• delle consegne.

Individuano percorsi individualizzati adeguati alle possibilità dei discenti

• anche attraverso l’elaborazione di progetti trasversali.

COMPITI E VERIFICHE 3. I docenti:

Controllano sistematicamente i compiti assegnati.

• Contribuiscono ad equilibrare i carichi di lavoro settimanale.

• Si confrontano con i colleghi in modo da non far effettuare più di una verifi-

• ca nell’arco della giornata.

VALUTAZIONE 4. I docenti:

Correggono tempestivamente gli elaborati scritti e danno comunicazione

• degli esiti delle prove orali al fine di utilizzare la correzione come momento formativo.

Illustrano i criteri di misurazione e di valutazione delle prove e i criteri di

• valutazione generale.

Favoriscono i processi di autovalutazione.

GESTIONE COMUNE DELLA CLASSE

USCITE DURANTE LE LEZIONI AL DI FUORI DELL’INTERVALLO A. I docenti:

Permettono agli alunni di uscire, possibilmente uno alla volta, durante le

• lezioni in momenti di necessità, limitando i tempi fuori della classe.

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Fanno rimanere gli alunni in classe durante il cambio d’ora e prima del suo-

• no della campanella dell’ultima ora.

Fanno rimanere gli alunni in gruppo ordinato durante lo spostamento da

• una classe ai laboratori e alla palestra.

COMPORTAMENTI NON CORRETTI B. I docenti:

Evitano, nel rapportarsi con gli alunni, di creare situazioni di disagio, di deri-

• sione, di confronto negativo con gli altri ragazzi, di mortificazione e di offesa.

Concordano momenti di confronto ravvicinato e di ascolto anche fuori della

• classe con quegli alunni che assumono più volte comportamenti non corretti.

Pretendono il rispetto dei ruoli assegnati agli alunni nella gestione quotidia-

• na delle attività scolastiche, delle persone, dei luoghi e di quanto concordato Guidano gli alunni al rispetto delle norme.

• Annotano i reiterati comportamenti inadeguati sul registro personale e su

• quello di classe e concordano modalità d’intervento con il coordinatore di classe e il Dirigente Scolastico o suo delegato.

Segnalano immediatamente eventuali comportamenti a rischio al coordi-

• natore e al Dirigente Scolastico.

VIGILANZA

I docenti sono tenuti alla vigilanza sugli alunni in ogni momento della vita scolastica e ogni attività programmata dagli Organi Collegiali, durante gli spostamenti all’interno della struttura scolastica e negli spazi esterni, durante l’ingresso, al cambio dell’ora, negli intervalli e l’uscita.

Il dovere di vigilanza spetta agli insegnanti di classe e di sostegno, anche in presenza di altri adulti autorizzati in via temporanea a collaborare allo svol- gimento di particolari attività didattiche (esperti).

Per tempi limitati i docenti che siano costretti ad allontanarsi dalla classe potranno ricorrere alla assistenza del collaboratore scolastico addetto al pia- no.

entrata

I docenti si trovano in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni, debi- tamente forniti del registro di classe da ritirare in aula docenti.

camBiO d’Ora

Il docente che termina la lezione è tenuto ad aspettare quello dell’ora successiva. In caso di ritardo ricorre all’aiuto del collaboratore scolastico ad- detto al piano.

interVallO

Il docente in servizio nella seconda ora controlla gli alunni durante l’in- tervallo, coadiuvato dal collaboratore scolastico addetto al piano.

Il docente è tenuto a vigilare affinché non avvenga il passaggio degli

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alunni da un piano all’altro né da un corridoio all’altro.

L’uso del distributore automatico di cibi e bevande posto nella zona ri- servata all’Educazione permanente degli Adulti, può essere autorizzato dal docente solo in casi particolari e con accompagnamento dell’alunno da parte di un adulto.

USCITA

I docenti controllano che l’uscita si svolga in modo ordinato e accom- pagnano la propria classe fino al portone di propria competenza, dopo aver controllato che la classe sia in ordine e non sia presente materiale sotto ai banchi.

Il docente consente la permanenza degli alunni lungo il corridoio per il tempo strettamente necessario nei minuti precedenti il suono della campa- nella dell’ultima ora.

Il docente dell’ultima ora è tenuto a riportare il registro di classe in sala docenti. Quando richiesto dal Dirigente Scolastico il registro dovrà essere con- segnato in presidenza per eventuali controlli.

ASSENZA DEGLI ALUNNI - GIUSTIFICAZIONI

Il docente che è in classe alla prima ora di lezione giustifica l’alunno e annota sul registro di classe la sua riammissione.

Il docente annota altresì le entrate in ritardo solo dopo che le stesse sono state controfirmate dal Dirigente Scolastico o suo Collaboratore incaricato.

USCITA DEGLI ALUNNI DURANTE LE LEZIONI

Il docente consente agli alunni l’accesso ai servizi igienici durante tutta la permanenza a scuola, con eccezione dei dieci minuti di intervallo, dedicati alla merenda.

TENUTA REGISTRO DI CLASSE E PERSONALE

Il docente deve tenere aggiornati e ordinati i registri. Non è consentito:

scrivere a matita, cancellare con gomma, cancellini e vernice e usare simboli per i quali non sia presente una legenda esplicativa.

Il coordinatore di classe curerà l’ordine e l’aggiornamento del registro di classe.

I registri di classe e personali sono conservati in sala docenti negli appo- siti cassetti.

DIVIETO DI FUMO E USO DI CELLULARI È vietato fumare in tutti i locali della scuola.

È vietato l’uso del cellulare in orario di servizio.

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NORMATIVA DI SICUREZZA

I docenti devono istruire gli alunni in modo che da parte loro vi sia la massima attenzione alla sicurezza nei suoi fondamentali aspetti culturali e normativi. Provvederanno inoltre a segnalare qualunque comportamento non conforme alla normativa e ogni pericolo insito in istallazioni, impianti, edifici.

INFORTUNI E MALESSERE

Nel caso in cui un alunno durante le ore di scuola, si ferisse o fosse col- pito da malore il docente, coadiuvato dal collaboratore scolastico si adopera per i primi interventi del caso.

Non è consentito somministrare farmaci agli alunni se non previa certi- ficazione medica e richiesta scritta del genitore, comunque previo consenso scritto del Dirigente Scolastico.

In nessun caso è consentito lasciare la classe incustodita.

MODALITÀ DI TRASMISSIONE DEGLI ORDINI DI SERVIZIO I docenti sono tenuti a verificare giornalmente presso il box informazioni la presenza di circolari e/o comunicazioni personali relative a riunioni e ad ap- porre la firma per presa visione

In nessun caso è consentito portare variazioni, annotazioni e/o aggiunte alle circolari e alle comunicazioni. Su apposito registro delle presenze i docen- ti apporranno quotidianamente la propria firma, indicando l’orario di inizio e fine del servizio espletato.

(14)

P ersonale ata

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

Gli assistenti amministrativi, in qualità di dipendenti della pubblica am- ministrazione, sono tenuti ad attenersi al codice per essi previsto.

Nell’Istituto “Volumnio” sono attualmente in servizio sette assistenti am- ministrativi:

due addetti all’ambito del personale (docenti, supplenze….)

• due addetti all’ambito degli alunni (scuole dell’infanzia, scuole primarie e

• scuola secondaria di I grado)

due addetti al protocollo (posta in arrivo e in partenza, comunicazioni va-

• rie)

un addetto al supporto amministrativo e contabile per il D.S.G.A.

• un addetto è anche impegnato nel CTP (Centro Territoriale Permanente per

• l’educazione degli adulti) che prevede convenzioni di servizio con diverse altre sedi, tra le quali la Casa Circondariale di Capanne.

I suddetti impiegati ricevono il pubblico generalmente tutti i giorni di mattina dalle 11.00 alle 13.15 e nel pomeriggio del giovedì dalle ore 15.00 alle 17.00 circa per offrire un’ulteriore possibilità all’utenza.

La segreteria del CTP riceve martedì, giovedì e sabato mattina sempre agli stessi orari.

I suddetti impiegati cercano di espletare le pratiche richieste dall’utenze con la massima celerità, ma sempre compatibilmente con gli impegni di servi- zio che risulteranno prioritari.

COLLABORATORI SCOLASTICI

I collaboratori scolastici vengono assegnati ai plessi generalmente secon- do criteri di continuità, di particolari competenze o esigenze organizzative, di specifiche richieste personali, se compatibili con le primarie necessità scola- stiche, al fine di garantire innanzitutto il miglior supporto agli alunni.

I collaboratori provvedono alla pulizia dei locali della scuola, che gli alun- ni sono comunque tenuti a lasciare in ordine nell’ambito delle proprie capa- cità.

Il personale ATA in questione è anche incaricato della vigilanza sugli alun- ni nei brevi periodi di assenza dei docenti (per esigenze personali o di servizio) e nei momenti di servizio pre – post scuola offerti ai genitori.

Il comportamento dei collaboratori scolastici deve essere improntato alla massima correttezza nei confronti di alunni, genitori e docenti, pur nell’ambi- to della consueta disponibilità generalmente mostrata dal personale in servi-

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zio nei plessi dell’Istituto Comprensivo “Volumnio”.

I suddetti collaboratori scolastici partecipano anche ai compiti relati- vi alla sicurezza scolastica con funzioni di addetto alla prevenzione incendi o al primo soccorso. In merito a quest’ultimo i collaboratori intervengono, in concomitanza con il docente, nei casi di malore degli alunni, prestando loro immediati soccorsi ed avvertendo prontamente la famiglia o il 118 in casi di particolare gravità, dopo avere riferito l’accaduto al Dirigente Scolastico.

Nella scuola secondaria di I grado i collaboratori scolastici sono anche tenuti a chiudere a chiave le aule quando gli alunni si recano in palestra, nei laboratori, nell’auditorium o in altri ambienti scolastici, onde evitare che ven- gano danneggiati o prelevati i materiali che giacciono incustoditi.

(16)

g enItorI

RUOLO E FUNZIONI

Il genitore costituisce la base essenziale del processo formativo della persona; la sua influenza è determinante e, pur nella innegabile difficoltà dei nostri tempi, la famiglia non deve mai rinunciare a questo fondamentale ruo- lo di supporto e punto di riferimento per il proprio figlio.

La funzione che oggi i genitori debbono ricoprire chiede continue ener- gie, presenza costante e attenta, a volte difficilmente conciliabile con pressan- ti esigenze lavorative; tuttavia la famiglia non può e non deve derogare alla scuola l’impegno educativo che le è proprio.

La scuola è chiamata, piuttosto, ad affiancare i genitori nel fondamentale compito dell’educazione, volta allo sviluppo non solo cognitivo, intellettuale,

“scolastico”, ma anche, anzi soprattutto, relazionale, etico, umano dei ragazzi, nell’ottica di una disponibilità ad accettare l’altro, a dialogare con lui, ad aiu- tarlo se in difficoltà.

La scuola si impegna a garantire ai genitori i diritti e a sollecitare l’osser- vanza dei doveri sotto enunciati:

I DIRITTI

I genitori vanno rispettati come 1. persone e come educatori.

I genitori possono chiedere infor- 2. mazioni riguardo alla tutela dei pro- pri figli.

I genitori devono essere infor- 3. mati in merito alle attività del Piano dell’Offerta Formativa e dei vari Pro- getti didattici che la scuola pensa di approntare nelle classi frequentate dai propri figli.

I genitori possono partecipare 4. alle assemblee di sezione, classe, in- terclasse e a tutte le altre occasioni di incontri eventualmente richieste dai rappresentanti di classe.

Per i genitori è prevista la possibi- 5. lità di eleggere propri rappresentanti nell’ambito della sezione/classe e del

I DOVERI

I genitori debbono collaborare 1. con i docenti evitando di trasmet- tere critiche negative, ma cercando piuttosto un dialogo aperto con gli insegnanti, nell’ottica di un inten- to educativo comune, volto al bene dell’alunno.

I genitori sono chiamati a presta- 2. re la dovuta attenzione alle comuni- cazioni della scuola, leggere, firma- re per presa visione e restituire, nei tempi indicati, gli avvisi che ricevono.

È cura dei genitori controllare 3. l’abbigliamento dei figli affinché risul- ti adeguato all’ambiente scolastico.

I genitori dovranno accertar- 4. si che i propri ragazzi non portino a scuola oggetti di valore, somme di denaro, cellulari. Questi ultimi, se

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Consiglio di Istituto.

I genitori possono avvalersi o no 6. dell’insegnamento della Religione Cattolica.

I genitori hanno la facoltà di ri- 7. chiedere colloqui personali con do- centi o Dirigente Scolastico in caso di particolari necessità.

Ai genitori è concessa la parteci- 8. pazione a Corsi di formazione propo- sti dalla scuola, nonché l’adesione a progetti particolari attuati nelle clas- si. I genitori hanno diritto di riceve- 9. re informazioni relative al compor- tamento dei propri figli, attraverso comunicazioni telefoniche o scritte, soprattutto in caso della segnalazio- ne di “cali del rendimento scolastico”

o notevole numero di assenze.

I genitori hanno diritto di chiede- 10. re chiarimenti in merito a valutazioni scolastiche e possono avere accesso, previa richiesta scritta, alla visione del registro di classe, dei registri dei professori, o altra eventuale docu- mentazione.

Il genitore può decidere di aderi- 11. re o meno a progetti ed attività che gli impongono oneri finanziari; lo stesso vale per escursioni didattiche o viaggi d’istruzione.

usati durante le lezioni, potranno es- sere sequestrati.

I genitori dovranno inoltre con- 5. trollare che

venga portato a scuola ogni mat-

• tina il materiale o l’abbigliamento relativo alle lezioni della giorna- ta (es. tuta, scarpe da ginnastica ecc.);

vengano eseguiti i compiti asse-

• gnati per i giorni successivi;

vengano effettuate solo le assen-

• ze strettamente necessarie, come per gli ingressi posticipati e le usci- te anticipate.

I genitori sono tenuti a prelevare 6. i propri figli all’uscita della scuola.

I genitori sono inoltre invitati, 7. compatibilmente con gli impegni di lavoro, a partecipare ad assemblee, colloqui soprattutto consegna sche- de di valutazione, e quant’altro pre- disposto nell’ambito degli incontri scolastici.

Alla luce di quanto sopra evidenziato emerge la necessità di una “allean- za educativa” declinata in un patto di corresponsabilità scuola-famiglia che, in osservanza della normativa vigente si espliciti secondo le seguenti indicazio- ni.

(18)

P

atto dI corresPonsabIlItà

premessO che

La Scuola è luogo di educazione e d’apprendimento.

• Educare significa rendersi disponibili ad un continuo confronto e alla con-

• divisione di intenti comuni da parte dei soggetti educativi; in particolare l’in- segnamento sottintende la capacità di superare atteggiamenti di delega da parte sia dei genitori che della scuola.

L’apprendimento implica invece l’accettazione, da parte dei ragazzi, della

• scuola come luogo di crescita intellettuale e relazionale e della famiglia come prima risorsa affettiva e formativa.

Il presente patto pertanto

IMPEGNA i dOcenti

a creare un clima educativo atto a facilitare l’apprendimento e lo sviluppo dei ragazzi -

a mantenere un confronto costruttivo con i genitori non solo in merito alle situazioni didattiche, ma anche in quelle comportamentali e relazionali -

a rispettare i diritti ma a pretendere l’adempimento dei doveri degli alunni -a rispettare le delibere collegiali riguardanti la gestione della classe.

-

i genitOri

a seguire i propri figli nei loro impegni scolastici, ma anche nei comporta- menti non cognitivi e nelle loro relazioni interscolastiche -

a segnalare eventuali difficoltà del proprio figlio -a confrontarsi con i docenti su tutti gli aspetti educativi

-a condividere eventuali provvedimenti disciplinari, previa motivazione degli stessi, nell’ottica di necessaria acquisizione di regole personali e comunitarie. -

gli studenti

ad acquisire consapevolezza della funzione formativa della scuola e delle fa- miglie -

a far valere i propri diritti, sanciti dallo statuto degli studenti

-ad adempiere altresì ai propri doveri, rispettando i regolamenti, i compagni e il personale della scuola. -

(19)

la scuOla

a rilevare i bisogni particolari degli alunni, soprattutto in sede di valutazione e a tenere conto di eventuali difficoltà fisiche o psicologiche certificate -

ad intervenire anche con il supporto della psico-pedagogista di istituto, come punto di riferimento e consulenza gratuita che può essere richiesta da - genitori e docenti.

il dirigente scOlasticO:

a vigilare sul corretto svolgimento di quanto sopra esposto manifestando ascolto e disponibilità verso studenti, docenti, genitori, personale ATA; ele- - menti che insieme possono contribuire alla creazione di un clima sereno e proficuo, per il miglior funzionamento della scuola e la più efficace crescita culturale e umana dei ragazzi.

(20)

Costituzione e dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell’infan- zia approvata a New York il 20 no- vembre 1989 e con i principi gene- rali dell’ordinamento italiano;

che la comunità scolastica:

►• interagisca con la più ampia co- munità civile e sociale di cui è parte;

fondi il suo progetto e la sua azio-

ne educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente;

contribuisca allo sviluppo della

personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza e alla valo- rizzazione dell’identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale;

persegua il raggiungimento di

• obiettivi culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle co- noscenze e all’inserimento nella vita attiva;

fondi la sua vita sulla libertà di

espressione, di pensiero, di co- scienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che PREMESSA

La Scuola Secondaria di primo gra- do dell’Istituto “Volumnio” accetta in- tegralmente le premesse del DPR 24 giugno 1998, n. 249 che ha abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925 n. 653, creando così le basi per una nuova cul- tura della vita scolastica.

Pertanto si condivide pienamente:

che la scuola sia luogo di forma-

► zione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle cono- scenze e lo sviluppo della coscien- za critica, e comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni;

che in essa ognuno, con pari digni-

► tà e nella diversità dei ruoli, ope- ri per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupe- ro delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla

s tatuto deglI studentI e delle

studentesse della scuola secondarIa dI I ° dellIstItuto

comPrensIvo “ volumnIo

(21)

riservatezza: la sua situazione, i suoi problemi e gli atti di solidarietà nei suoi confronti devono rigorosamente rima- nere negli ambiti competenti.

titOlO ii dOVeri

Art. 10 – (Nei confronti della propria attività scolastica) Gli studenti parteci- pano responsabilmente alla vita della classe:

Frequentano regolarmente i corsi;

• Portano il materiale necessario alle

attività delle singole discipline;

Assolvono con assiduità agli impe-

gni di studio;

Collaborano a tutte le iniziative sco-

lastiche chiedendo spiegazioni e contribuendo con le proprie cono- scenze ed esperienze;

Evitano comportamenti che, in

qualche modo, possano ledere il di- ritto all’apprendimento, per attuare così il rispetto dei propri 4e altrui diritti alla vita della scuola, alla for- mazione culturale e professionale e alla realizzazione della solidarietà;

Rispettano le diverse potenzialità

• ed i ritmi di apprendimento di tutti i compagni;

Mantengono i contatti con i compa-

gni assenti e questi ultimi si preoc- cupano di aggiornarsi sulle attività svolte.

Art. 11 – (Nei confronti degli al- tri) Gli studenti rispettano i compagni e tutti gli operatori della scuola sulla base della pari dignità delle persone e dei diversi ruoli. In particolare:

evitano ogni prevaricazione di tipo:

• la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, socia- le e culturale. Da queste premes- se consegue che gli studenti e le studentesse diventano titolari dei seguenti diritti e doveri.

titOlO i diritti

Art. 1 – Lo studente ha diritto ad una formazione culturale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraver- so l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell’ap- prendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attra- verso un’adeguata informazione, offre la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.

Art. 2 – Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolasti- ci e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione de- gli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didatti- co.

Art. 3 – Lo studente ha diritto di es- sere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuo- la.

Art. 4 – Lo studente ha diritto alla

(22)

finalizzati a responsabilizzare lo studen- te e a ripristinare i rapporti compro- messi, attraverso un dialogo costruttivo teso a individuare le motivazioni com- portamentali e a concordare i percorsi ristabilizzanti. Si individueranno per- tanto tempi specifici, previsti nell’ora- rio delle lezioni e riservati all’incontro fra il docente e/o il dirigente scolastico e lo studente

Art. 14 – Le inadempienze e inos- servanze più rilevanti saranno comuni- cate formalmente, attraverso il registro di classe o altro, a tutto il Consiglio di Classe.

Art. 15 – Nel caso di reiterate ina- dempienze ed inosservanze, l’inse- gnante e/o il preside attivano un dia- logo con la famiglia dello studente e annotano anche tale intervento sul registro, al fine di comunicarlo al Con- siglio di Classe.

Sezione II:

provvedimenti disciplinari Art. 16 – in presenza di ulteriori ina- dempienze ed inosservanze e di viola- zioni particolarmente gravi ( violenza fisica, morale o vandalismo) il docente e/o il dirigente scolastico convocano il Consiglio di Classe che dovrà valutare il provvedimento da adottare. Qualora si verifichino atti di particolare gravità, il docente e/o il docente coordinatore della classe e/o il dirigente scolastico possono provvedere tempestivamente all’allontanamento dello studente dalle lezioni fino a tre giorni, informandone quanto prima la famiglia e convocando il Consiglio di Classe che potrà ratificare fisico (dare pugni, calci,spintonare,

ecc.);

verbale (insulti, prese in giro, intimida- zioni, provocazioni, ecc,);

psicologico (calunnie, esclusione socia- le dal gruppo), che hanno carattere di continuità e intenzionalità;

riconoscono il valore della diversità

senza pregiudizi e discriminazione per ragioni economiche, fisiche, so- ciali, culturali, di origini nazionali ed etniche, ideologiche, di coscienza, di religione, sia verso i compagni che verso i loro genitori o tutori;

riconoscono il diritto alla libertà di

pensiero e di espressione, senza derisioni, valutazioni superficiali o gesti che possano danneggiare i la- vori o i materiali dei compagni.

Art. 12 – (Nei confronti delle cose) Gli studenti rispettano e mantengono il patrimonio scolastico:

evitano di arrecare danno ai mate-

• riali didattici, ai sussidi e ai macchi- nari dei vari laboratori;

evitano di sporcare i muri e di rovi-

nare infissi e suppellettili;

contribuiscono a rendere acco-

gliente la propria classe e l’intero ambiente scolastico.

titOlO iii

interVenti educatiVi straOr- dinari

Sezione I: interventi educativi parti- colari

Art. 13 – In caso di inadempienze e inosservanze significative i docenti e/o il preside attivano interventi educativi

(23)

Regionale da parte dei genitori, entro trenta giorni dalla ricevuta comunica- zione.

Art. 21 – Contro gli altri provvedi- menti disciplinari è ammesso ricorso, da parte dei genitori, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irroga- zione, all’organo dia garanzia interno alla scuola.

titOlO V

educaziOne alla legalitÀ Art. 22 – Il presente regolamento co- stituisce la base di una continua educa- zione alla legalità, in quanto la scuola è comunità informata ai valori democra- tici ed è volta alla crescita della persona in tutte le dimensioni, anche attraverso l’osservanza dei principi indispensabi- li al vivere comune, per far sì che tut- te possano godere degli stessi diritti.

Pertanto il rispetto delle regole si fon- da sulla consapevolezza che il compor- tamento di ciascuno non è solamente basato sulla osservanza delle norme, ri- chiesta dalle istituzioni o dalle autorità ad essa preposta, quanto e soprattutto sull’esercizio responsabile dei propri di- ritti e dei propri doveri.

o modificare il provvedimento adotta- to, sulla base dell’esame dei fatti e del- le circostanze.

Art. 17 – I provvedimenti, finalizzati alla responsabilizzazione, al ripristino dei rapporti interpersonale e alla ripa- razione del danno, tengono conto della situazione personale dello studente e si articolano secondo i seguenti percorsi:

diffida formale

• risarcimento del danno

• allontanamento temporaneo dalla

• comunità fino a 15 giorni.

Art. 18 – Nei periodi di allontana- mento deve essere previsto, per quanto è possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.

Art. 19 – La responsabilità discipli- nare è sempre personale e allo stu- dente è sempre offerta la possibilità di convertire i provvedimenti deliberati in attività in favore della comunità scola- stica per rendere accogliente l’ambien- te e averne cura, in quanto fattore di qualità della vita scolastica stessa, e anche attraverso ripulitura, manuten- zione del materiale didattico e delle aule speciali, riordino della biblioteca, collaborazione a vari livelli con alunni della scuola, in base alle proprie capa- cità, ecc.

titOlO iV impugnaziOni

Art. 20 – I ricorsi contro i provvedi- menti di allontanamento temporaneo dalla comunità sono presentati al Di- rettore Generale dell’Ufficio Scolastico

(24)

r egolamento deI ragazzI

Nella scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Vo- lumnio” è stato costituito un Consiglio dei Ragazzi formato da due rappresen- tanti eletti in ogni classe. Tale Consiglio resta in carica per un anno ed ha il compito di collaborare direttamente con il Dirigente Scolastico per l’organizza- zione di iniziative didattiche e di solidarietà.

I membri del Consiglio di Istituto hanno sollecitato in ogni classe l’elabo- razione di un regolamento le cui norme sono state riassunte nel documento seguente:

1. Bisogna essere puntuali ed entrare al suono della campanella.

2. Non spingere e non correre sulle scale.

3. Una volta entrati a scuola attendere l’inizio delle lezioni in classe e non nei corridoi.

4. Sedersi nel posto assegnato.

5. Alzarsi quando un adulto entra in classe e mantenere un comporta- mento corretto.

6. Rispettare gli adulti e rivolgersi a loro con il “lei” (Dirigente, segretari, insegnanti, collaboratori scolastici, ecc.).

7. Rispettare i compagni.

8. Utilizzare un linguaggio appropriato al contesto scolastico 9. Venire a scuola sempre preparati.

10. Non interrompere l’insegnante che spiega, ma alzare la mano per in- tervenire.

11. Non interrompere i compagni che parlano, ma alzare la mano per intervenire.

12. Essere disponibili ad aiutare i compagni in difficoltà.

13. Venire a scuola con tutto l’occorrente.

14. Far sempre firmare le comunicazioni ai genitori.

15. In caso di assenza, portare la giustificazione firmata dal genitore.

16. Non interrompere la lezione per chiedere di andare in bagno e uscire silenziosamente dalla classe.

17. Cercare di limitare le uscite dalla classe e non permanere fuori dalla classe troppo a lungo.

18. Al bagno può andare una persona alla volta, quindi aspettare pazien- temente il proprio turno.

19. Durante il “cambio dell’ora” rilassarsi e aspettare il professore in modo educato.

20. Non masticare gomme all’interno dell’aula.

(25)

21. Non utilizzare i distributori automatici di merendine e bevande se non accompagnati da un adulto.

22. Non portare a scuola telefoni cellulari o altri oggetti (ipod, mp3, foto- camere, videogiochi, ecc.).

23. Non correre lungo i corridoi.

24. Non andare nei corridoi delle altre classi senza autorizzazione.

25. Rientrare ordinatamente al termine della ricreazione.

26. Non disturbare durante la lezione.

27. Quando tutta la classe si sposta lungo i corridoi, mantenere il silen- zio. 28. Rispettare le proprie cose e quelle dei compagni.

29. Rispettare e mantenere pulita la scuola per quanto riguarda i suoi ambienti, gli arredi e gli oggetti che vi sono contenuti.

30. Tenere gli zaini lungo i muri laterali o in fondo alla classe per non im- pedire il passaggio.

(26)

o rganI collegIalI

COLLEGIO DEI DOCENTI cOnVOcaziOne

L’avviso di convocazione del Collegio, tramite circolare, deve essere dato con un congruo preavviso – da tre a cinque giorni. L’avviso scritto non è neces- sario nel caso in cui la convocazione avvenga nel corso di una riunione con la presenza di tutti i docenti e la stessa risulti a verbale.

Nel caso di convocazione d’urgenza, entro le 24 ore, l’avviso scritto può essere sostituito da comunicazione telegrafica o telefonica, debitamente pro- tocollate. L’avviso di convocazione deve essere affisso all’albo dell’istituto.

Nel caso in cui la seduta venga aggiornata per il mancato esaurimento della discussione dei punti all’ordine del giorno, il Dirigente Scolastico stabi- lisce e comunica immediatamente la data di una nuova convocazione, da te- nersi comunque entro dieci giorni dalla data della riunione oggetto di aggior- namento.

VerBale delle riuniOni

La verbalizzazione di ogni seduta è affidata dal Dirigente Scolastico a un membro del collegio, che assume la funzione di segretario. Il verbale, una vol- ta redatto, è affisso all’albo entro dieci giorni dal termine della seduta cui si riferisce. Ogni riunione, ad eccezione della seduta di insediamento,inizia con l’approvazione del verbale della seduta precedente.

CONSIGLIO DI ISTITUTO cOnVOcaziOne

Il Consiglio di Istituto è convocato dal presidente con lettera scritta a tutti i componenti, contenente l’ordine del giorno e, se possibile, la documentazio- ne e l’indicazione di eventuali relatori, con preavviso di:

almeno 5 giorni per le sedute ordinarie

• almeno 3 giorni per le sedute straordinarie

• almeno 1 giorno per le sedute urgenti.

• Per le convocazioni della giunta Esecutiva valgono le stesse modalità so- pra esposte. Copia della convocazione va affissa all’albo della scuola. Se tutti i presenti sono favorevoli si può aggiungere all’ordine del giorno un argomento da discutere.

Dopo tre assenze ingiustificate consecutive un membro del Consiglio di Istituto può essere dichiarato decaduto.

(27)

VerBale delle riuniOni

La verbalizzazione di ogni seduta è affidata al segretario individuato nella prima seduta. Il verbale, una volta redatto, è affisso all’albo entro dieci giorni dal termine della seduta cui si riferisce.

CONSIGLI DI CLASSE cOnVOcaziOne

Il calendario dei consigli di classe è stabilito all’inizio dell’anno scolastico e funge da convocazione, per i docenti, a tutti gli effetti. In casi eccezionali in cui comprovati oggettivi motivi di gestione richiedono lo spostamento delle date dei consigli di classe, approvate nel mese di settembre, va data informa- zione tramite circolare con preavviso di almeno 5 giorni.

L’ordine del giorno dei consigli di classe è di volta in volta elaborato in sede di assemblea dei Coordinatori, presieduta dal Dirigente Scolastico o suo delegato e quindi comunicato ai docenti almeno cinque giorni prima delle ri- unioni stesse.

La convocazione dei rappresentanti dei genitori è fatta generalmente dal coordinatore di classe, tramite modello prestampato.

In caso di convocazione urgente di un Consiglio straordinario l’avviso scritto può essere sostituito da comunicazione telegrafica o telefonica, debi- tamente protocollate.

VerBale delle riuniOni

La verbalizzazione di ogni seduta è affidata al segretario. Il verbale viene redatto nei giorni immediatamente successivi alla riunione.

CONSIGLIO DI INTERCLASSE E DI INTERSEZIONE cOnVOcaziOne

Il calendario dei consigli di interclasse e intersezione è stabilito all’inizio dell’anno scolastico e funge da convocazione, per i docenti, a tutti gli effetti.

Il Consiglio presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato è formato dal gruppo dei Docenti e dai Rappresentanti eletti dai genitori, si ri- unisce di norma ogni bimestre. Può essere di ciclo e di plesso e dura in carica un anno.

VerBale delle riuniOni

La verbalizzazione di ogni seduta è affidata ad un segretario Le funzioni di segretario sono attribuite ad uno dei docenti membri del Consiglio stesso.

I verbali vengono redatti nei giorni immediatamente successivi alla riu- nione e sono raccolti su appositi registri, timbrati e firmati dal Dirigente Sco- lastico per vidimazione. I verbali sono numerati progressivamente nell’ambito dello stesso anno scolastico.

(28)

REGOLAMENTO D’ISTITUTO

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “VOLUMNIO”

Via Cestellini N. 3 – 06135 - Ponte San Giovanni (Pg) Tel. / Fax: 075 393320 - COD. MEC. PGIC840009 C. F.: 94127320540 - E mail: PGIC840009@istruzione.it

www.istitutocomprensivostatalevolumnio.it

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