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[00 lo. ;u> CD = id. ico Storie tragiche italiane

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Academic year: 2022

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(1)[00. lo ;u>. CD .00 .00. -o =. iD. ico. Storie tragiche italiane.

(2) I. 1. Presented io the. LIBRARY of the. UNIVERSITY OF TORONTO. from the Estate of. PROFESSOR BEATRICE M. CORRIGAN.

(3) SCRITTORI NOSTRII. STORIE TRAGICHE. ITALIANE A CURA E •. CON PREFAZIONE DI. ETTOgE ALLODOLI. TTrYajy^-^fr^. LANCIANO R.. CARABBA, EDITORE. vm. «1-^.^.

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(5) STORIE TRAGICHE ITALIA:N^E.

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(7) STORIE TRAGICHE I T A I. I A N E A CURA K CON PREFAZIONK DI. ETTORE ALLODOLI. LANCIANO R.. CARABBA, EDITORE 1916.

(8) /. PROPRIETÀ LETTERARIA. DELL'EDITORE. Lanciano,. tip.. R.. CARABBA. dello Stabilimento R.. Carabba.

(9) Let this old woe step on the stage again! Ritornino sulla. scena del mondo queste vecchie tragiche Così invocava Roberto Browning, accin-. storie!. gendosi prato. a. dal. trarre. vecchio libro giallo com-. per una lira sui banchi di San Lorenzo. capolavoro della sua poesia,. L Anello. e. il. il. Libro,. Ugualmente, Shelley, nel manoscritto che. gli fu. per caso dato durante un suo viaggio a Roma, infuse la vita della sua immaginazione di quella. potente «. la. come. immaginazione che per il. lo. Shelley era. Dio immortale che assume carne per. redenzione della passione mortale. del liberato. mento da. mondo andava. in. tragedia, nel 1819;. ritratto di Beatrice dipìnto. tarono a scriverla.. E. il. poeta. cerca d'un argoil. manoscritto e. da Guido Reni. il. lo ecci-. in quella cella aerea ch'egli. possedeva nella villa presso Montenero, mare, compose. ». Il. tra cielo e. gran poema drammatico dei. Più in dietro nel tempo, più vicino. Cenci.. ai fatti or-.

(10) STOEIE TRAGICHE ITALIANE. 6. rendi che. i. fogli volanti. avida delle storie. sangue onde V. imporporava. Rinascimento. stremo della. di. sua Arte. diffondevano per T Europa, Italia dell' e-. ghirlanda. la. un violento ed aspro. vittoriosa,. Poeta inglese, Giovanni Webster, nel 1612 faceva rappresentare la tragedia di Vittoria Accoramhonij. moglie. Giordano Ursini, Duca. di. cavando. il. fatto. Bracciano,. ri-. direttamente da una storia ma-. noscritta di quella serie di tragici il. di. fatti,. che ebbero. loro svolgimento in Padova, nel 1585.. Tre grandi opere. di poesia inglese, tutte. derivate da questi truci. fatti di. e. tre. cronaca, che ora qui. ripubblichiamo, non già, intendiamoci, perchè vo-. gliamo ad esse dare. il. valori eruditi crediamo. valore di fonti: a questi. ben scarsamente:. le fonti. deir ispirazione di Browning, Shelley, Webster. si. ritrovano nel loro spirito stesso, nella loro intui-. zione della vita e del mondo, nella loro visione. Fra queste nude. del bene e del male.. pagine e nati. il. casuale,. i. tre. complessi e vasti poemi su accen-. legame non. è. un legame. di. uomini hanno. stabilito. che esteriore,. un. tale. Ma non. senza ragione. legame, perchè anche. queste storie tragiche. non meno. gli. da tempo, fra queste storie. determinazioni della realtà che di. estrinseco,. pura curiosità quale. e le grandi opere di poesia. è stabilito. e semplici. ci. delle grandi opere. gli. le. poche. anonimi autori. porgono interessano di bellezza,. perchè.

(11) BTOKIK TBAGICHH ITALIANE esse ritroviamo una parte dello spirito nostro,. in. creatore e fattore non. Non a tre. questi tre. meno. che d'arte.. di storia. poemi soltanto dettero origine. sanguinose tragedie. Quant' altro non. sui casi. si. le. è scritto. deirAccoramboni, e della Cenci, special-. mente! Lo Sthendal riassunse, com'egli sapeva fare, le. due cronache in due racconti semplici e. svelti, traduzioni fedeli, in. del. qualche punto. manoscritto originale, non. razione.. Un. raccoglitore di simili. di storie sanguinose,. si. è. letterali,. rielabo-. artistica fatti,. un amatore. compiaciuto sui primi. del settecento di raccogliere, insieme con la nar-. razione sulla Bianca Cappello, e ricopiare queste. che dovevano poi ispirare. storie. i. tre inglesi. Si. trovano esse una dopo T altra in un codice Marucelliano (C. 190), e rappresentano. uno svolgimento. della tradizione di tali cronache, abbastanza notevole,. perchè. il. racconto è in certa parte compen-. diato, abbreviato, privo di ogni superflua osserva-. zione ingombrante.. Non. uno. è questo che. dei tanti zibaldoni del Sei. e Settecento nei quali gran copia dei fatti tragici allora. si. comuni. cittadini; e. si. nelle corti italiane, e fra privati. ricollega, per. la. storia. Cappello, air altro famoso Zibaldone di gici medicei, di cui. Le discordanze. non sono scarse. tra. redazione. e. di. Bianca. fatti. tra-. le copie.. redazione. di.

(12) STOEIB TEAGICHE ITALIANE. 8. una. stessa cronaca son lievi, in quanto alla verità. dei fatti; esse consistono. mento. degli episodi. e. soprattutto. nel collega-. nella stesura formale. del. racconto: in tutte è conservata la profonda impressione di pietà per. gli. da cui fu. primo estensore. assalito. il. sciagurati. protagonisti, di. queste. cronache, probabilmente testimone oculare o del delitto. 0,. più frequentemente, di quegli estremi. supplizi a cui, con tanta ferocia, la giustizia ita-. liana del Cinque e Seicento convitava KÌi. spettatori.. wning. il. Con quanta. le. migliaia. verità fa parlare. veneziano supposto testimone. Bro-. dell' ese-. cuzione di Guido Franceschini, nell'ampia Piazza del Popolo, affollata di palchi, carrozze, di recinti, sorrisa dalla verde. stante Il. primavera della collina sopra-. !. più fedele alla cronaca è appunto Browning. che s'è servito dei personaggi trovati nel libro. mezzo stampato. e. mezzo manoscritto comprato in. San Lorenzo per esplorare,. sotto. il. loro. nome,. anime umane, ch'egli indagava con morbosa. le. in-. quietitudine. Lasciò la storia nei suoi particolari esteriori e si gettò volta a volta nelle. anime dei. protagonisti di essa, in quei famosi monologhi drammatici, che sono veramente la poesia. browninghiana. certamente meglio. di. ci. ogni. il. meglio di quanto. abbia lasciato, e che altro. sentano r intenzione del Poeta. di. punto rapprevolere rinno-.

(13) STORIE TBAOICna ITALIANE. 9. vare nella poesia moderila l'esperienza di Shakespeare.. Shelley anche testo ch'egli. le. aveva. uomo nudo,. creò r. molta fedeltà. attenne con. si. ma. letto,. al. Francesco Cenci. in. nella libera espansione di tutte. forme dell'essere suo, e. gli. pose. di. fronte. il. raccapricciante dolore di Beatrice. Dalla scena III dell'Atto. Primo appare che Shelley segui. un. in. particolare d'una certa importanza la redazione. da cui deriva quella che riproduciamo anziché. la. più nota e comune, ristampata più volte e acclusa dal Sanfelice alla sua versione dei Cenci,. Francesco ebbro. Infatti,. di ferocia, quasi forza della. na-. tura scatenatasi in tutta la sua selvaggia forza, nel banchetto solenne che dà in casa propria, alza il. bicchiere ringraziando. ora della stessa notte i. gli sian morti,. Cristoforo e Rocco:. figli. trovasi. nella redazione. nell'altra. Cielo che nella stessa. il. circostanza questa che. qui. ripubblicata,. dove invece è detto che. provvise dei due distanza di. figli. di. un anno l'una. John Webster, con tutta. non. morti im-. dall'altra. il. racconto italiano,. la libera sbrigliatezza di. fantasia propria degli elisabettiani.. Il. cardinal. Mon-. diventa Monticelso, e dopo la sua elezione. a papa, prende Sisto. le. e. Francesco avvennero a. Più profondamente trasformò. talto. violentemente,. il. nome. di. Paolo IV, non quello di. V. Gran parte tiene nell' azione Francisco.

(14) STORIE TRAGICHE ITALIANE. 10. de Medicis, duca di Firenze, in luogo di Ferdi-. nando,. fratello d'Isabella Orsini,. italiana invece viene. due tragedie grande. che nella cronaca. appena nominato. Inoltre. d' Isabella. e. di. sono con. Vittoria. drammatica connesse ed intrecciate. abilità. insieme. Webster ha ricreato uno per uno. personaggi, potenti. ha circondati d'ombre e. gli. per. risaltare. far. e forse unica sorella di lesse si. suoi. di. luci. di. la. cronaca. poca impor-. invece Webster ha fatto la vera. tanza, e di cui. ramboni che. che. come una donna. italiana considera. i. meglio la figura della. gran donna diabolica, Vittoria,. Webster. le. Lady Machbeth.. certamente. la. storia dell'. Acco-. è conservata fino al Settecento in. redazioni le quali non offrono grandi discrepanze fra loro. rafrasò. e che lo Sthendal. nel. suo. racconto;. con molta fedeltà pa-. ma. le. modificazioni. anacronistiche introdotte, veramente radicali,. rendono, nel contrasto, molto interessante la tura di queste brevi pagine, nelle quali. r impressione della realtà nuda. si. ci. let-. sente. e brutale del tran-. sitorio quotidiano.. Ho. aggiunto a queste tre storie anche quella di. Bianca Cappello, non solo perchè integra magnificamente questa rievocazione della società italiana negli. ultimi. anni. del. Kinascimento,. ma. anche.

(15) 8T0BIB TBAOICnB ITALIANE. 1. perchè essa ha servito (cosa non mai avvertita. Giovanni Webster per amalgamare e. a. finora). rielaborare con più vivacità T intreccio. delle sue. tragedie d'argomento italiano, Vittoria Accoramhoni e. Im Duchessa. Malfi.. di. Molto lavoro da parte degli storici moderni è per controllare la verità della storia. stato fatto. corrente sulla fatale Granduchessa di Toscana. Si. documenti più attendibili. è veduto sulla scorta dei. che. la tragedia la. quale ha sbizzarrito la fantasia. mediocri romanzieri e poeti deve essere. di tanti. modeste proporzioni, e che. ridotta a più. il. duplice. avvelenamento non fu che una malattia infettiva la. quale colse. villa del. porta:. Granduca. il. Poggio a Caiano.. e. A. leggenda restata. la. sua moglie. questo non im-. noi. viva. popolo ha un grande valore. di. nella. nel. cuore. del. rappresentazione. che bene completa l'aspetto della vita. fantastica,. italiana, colta nella brutalità della passione.. La. storia. ciamo. si. della Bianca Cappello. compone. non sono che. la. di. e. Le prime due. di. due novelle. esatta,. anche. di Celio. Ma-. Questo novelliere veneto, curioso tipo. soldataccio,. glione. parti.. copia, abbastanza. per la parte formale, lespini.. tre. che riprodu-. di. insomma. assassino,. di. falsario,. di. di. imbro-. della peggior risma, nato nel 1581. morto sui primi del seicento, è noto nella storia. letteraria soprattutto. come indegno speculatore ed. 1.

(16) STORIE TEAGICHE ITALIANE. 12. editore (1580) del. giaceva neir ospedale. Tasso, che. del. Goffredo. non poteva. Ferrara e. di. 1. allora. difendere T opera sua dalle mani di ingordi sfruttatori.. Come. novelliere. Malespini è. il. autore. di. un. Dugento Novelle pubblicate a Venezia, nel 1609.. Anche. esse. in. man. saccheggiato a. ma. avere,. di. avean. tutte. vecchi. i. libri. fatto tutti. Eppure,. lui.. darsi soprattutto. non. salva. ha. che aveva potuto. questa non è una colpa da fargliene. carico. Cosi. prima. matricolato. falsificatore. il. come. il. i. novellieri italiani. Malespini. è. da ricor-. novelliere originale, perchè. 200 novelle sono rielaborazioni di. le. motivi:. gran. avventure. sono. parte. di. viaggio, di guerra, o d'alcova accadute allo stesso. autore. o. a qualcuno. dei. numerosi. personaggi. ch'egli conobbe nella sua lunga e fortunosa esistenza. Altre sono avvenimenti e fatti ranei, dei. quali. il. contempo-. Malespini era stato spettatore. ed anche talvolta autore. Cosi è della storia di. Bianca Cappello che. il. piato tal quale nel suo. nostro raccoglitore ha rico-. volume. L'ultima parte, che non. di novelle tragiche.. si. trova nel Malespini,. è ricopiata probabilmente da. uno dei non pochi. scartafacci di. fatti tragici. medicei. di cui si è detto. più sopra.. La qui. storia di. accanto. Bianca Cappello deve prender posto. a quella. di. Vittoria. Accoramboni,.

(17) STORIE TBAOICHE ITALIANE. 13. perchè Webster se ne ricordò nello svolgimento dei suoi. drammi. Accoramhoni cisco,. che ò. italiani. Infatti, egli. introduce nella. personaggio importante. il. di. Fran-. protagonista della cronaca italiana. il. della Cappello. Inoltre, la grande importanza che. nell'intelaiatura delle sue due tragedie. dh. mostra anche. ai veleni,. medicea. storia. una. volta tanto la morte per veleno non appare.. Granduca. nale. il. della. in ciò l'influsso. oltre alla fonte diretta nella quale. Ancora: nella Duchessa al. Webster. il. Ma. di Calabria,. Malfi, pone accanto. di. come. fratello,. soprattutto ha importanza. il. Cardi-. per stabilire. rapporto tra la storia della Cappello e. le. tragedie. del Webster, quella scena dell'atto II in cui. millo. (il. Foretti, marito di. sua porta alcune paia di ingiurioso. allusivo. e. Vittoria) trova sulla. corna,. alle. dell'amante di sua moglie,. Ca-. il. con un motto. supposte. Duca. di. ricompense Bracciano.. É. questo un particolare che narrano alcune cronache. per Pietro Bonaventuri, marito della Bianca, e che (cosa notevole in. una. ad avvertirsi). Malespini riporta. il. delle sue novelle, la 73^ della I Parte.. Altri indizi vi. babile che. il. sono.. libro. sia stato letto, e. E non. è. del Malespini. certo. davvero improuscito. nel 1609. avidamente, dal Webster,. che scrisse V Accoramboni nel 1612 e la Duchessa alcuni anni dopo..

(18) STORIE TRAGICHE ITALIANE. 14. Per tante e il. differenti cagioni c'interessa. rileggere queste vecchie storie. la Beatrice, la Vittoria, la. pagine. ci. di. Pompilia. dunque. di cui queste. narrano la miserabile vita e. le. dura. la. morte non vivono più; sono ben estinte da Chi. Ma. sangue.. secoli.. vuole ritrovare vive e intere nella. loro. realtà più assoluta ed eterna le andrà a ricercare. nei versi di Shelley, di Browning, di Webster.. Ettore Allodoli..

(19) Per questa Nota introduttiva mi hoii giovato dei seguenti Tralascio la bibliografia, che qui sarebbe iuutile, sulla. libri.. Cenci e sulla Accorarnboni. per esse rimando. :. libri. ai. citati. dello Gnoli e del Saltini.. I Cenci. di. Ettore Sanfeuce. Verona,. 1892.. Vittoria Accorarnboni. Storia del secolo. XVI.. Shelley, trad.. Domenico Gnoli. Celio Malespini.. di. Dugento. Novelle.. In. Venetia.. Al. Segno. deiritalia. 1609.. G. Enrico Saltini. Di Celio Malespini ultimo novelliere italiano in St.. Prosa. del Sec,. XVI. Firenze, 1894 (Estratto dalP ^rc^.. It.J.. Guglielmo Enrico Saltini. Bianca de^ Medici.. Cappello. e. Francesco I. Monografia. Firenze. Ufficio della Rassegna Nazio-. nale, 1898.. Agostino Ademollo.. Beatrice Cenci. Storia del. secolo. XVI.. Firenze, 1843.. Lino Pellegrini. Studi Napoli. Perrella, 1913.. sulla. Poesia. di. Bohert. Browning,.

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(21) Successi e Morte di. Don Paolo. (iJionlano Orsini o Vit. toria Accoraiiiboui.. nobile. figlia. di. da Gubio, Città. dello. Stato. prima giovinezza fanciulla. dalla sua. gio era alto. Claudio Accoramboni. Accoramboni. Vittoria. una. d'. Urbino,. di cui. il. fu. sim). minor pre-. rara, e straordinaria bontà, possedendo in. grado ogni altra eccellenza che faccia ornamento. a donna nobile.. Fu da dre,. molti nobili in. Eoma, dove stanziava suo pa-. ambito di maritarsi seco,. ma. fra le gare di molti. pretendenti fu preferito a tutti Francesco Foretti, figliolo di Giov. Batt. Mignucci, e Camilla Foretti. ambedue da. Montalto, e questa sorella di Sisto V, da cui fu tanto,. ancor prima dinalato. che fosse Cardinale, amata, che nel Car-. mancando. dottò nella Casa, lei,. di altri nipoti,. de' fratelli, a-. Cognome, Arma, ed Eredità, due. figliuoli. una femmina, M^. Felice, ed un maschio, Francesco. di cui si discorrerà, e. Feretti, e di. prima. non Mignucci,. Vittoria 2. V uno. a questo. e. 1'. altra furono. sempre più. riconosciuti. Indusse. matrimonio non. solo. la. i. parenti dignità.

(22) 18. STORIE TRAGICHE ITALIANE. presente del Cardinalato nella persona di zio di Fran-. ma. cesco. ficato del. la speranza della futura esaltazione al Ponti-. medesimo signore, ed entrò. con quella preminenza che a. Vittoria,. fosse lecito). Casa Foretti. nella. (direi. se. fatalmente concessa d'essere dovunque. si. volgeva singolarmente reverita,. ma. fu. lei. universalmente a-. mata, né solo da Francesco quale sopra d'ogn'uso de'. ma. Mariti, zio di. Madre Cammilla,. dalla sua. Francesco era con. tal. tenerezza. da Montalto,. e. d' affetto. veduta,. che altro non studiavasi da questi, che. le. del di lei genio, trattando. medesima come. i. fratelli della. soddisfazioni. suoi propri nipoti, tra quali Ottavio, igiovine d"insigne. Mon-. bontà e vivacità di spirito, fu ad intercessione di. appena arrivato. talto,. all'. età. di. trent' anni,. nominato. dal duca d'Urbino, creato del Pontefice Gregorio XIII,. Vescovo. di. Fossombrone nell'Umbria. Marcello,. igio-. vine di gagliardo cervello, essendosi alcuno imfmtato in via della corte, dalla quale con molto pericolo. giva,. fu. dall'. intercessione. Montalto. di. difeso. Giulio, J)er offizio passatone tato. al. servizio. del. lungo. fug-. tempo. da Montalto, accet-. Cardinale Alessandro. Sforza,. fra. breve tempo divenne, quasi padrone del suo Padrone.. Finalmente felicissimo poteva gli. uomini sapessero misurar la sua. mento di. dirsi quel maritaggio, se. di quello che si possiede,. quello. felicità,. che. si. spera,. unico. felicità,. non con scoglio. col godi-. la insaziabilità. delle. per che cacciandosi bene spesso. speranze fuori delle cose sicure e presenti,. 1'. più. vere,. impeto delle. ci strascinano.

(23) STORIE TBAOICHB ITALIANE per poricolosi prc<àpizi dietro e che. rfi. ('tu'to. fug"^^e.. di Vittoria,. come. all'. «e. cAio,. {\. 19. irniiiaginato (j[ual(Mino. iiuujrU),. f)arenU. (!(»'. allora forte si 80sp<itlò, [hiv ainbiziono. di fortuna magigiore, aiutò. a liberarla dal Suo marito,. ,bepi>. presto s'accorse quanto più savio consiglio fosse stato il. consigliarsi con. il. dovere, e contentarsi. dità presente da concepirsene,. supreme. grandezze,. ma. commo-. d<illa. come poi ne succ^derono,. diverse dall' immaginativa ed. infauste nell'esito.. Fu. a Francesco che già. si. trovava in. moglie, presentata una polizza per. con. letto. mano d'una. uomo per nome Domenico d'Acquaviva soprannome. me. di. il. di. un. scritta a no-. Marcello Accoramboni, fratello di Vittoria rispetto. d,^. Fermo, e per. Mancino ed era questa polizza. amato molto da Francesco per. Can-. tal. tarina Bolognese, Cameriera di Vittoria, e portata. isua. alla. quale. il. sorella,. essendo bandito di Roma, venendovi non di meno assai spesso, era solito ad alloggiare segretamente con. cesco.. Veniva questi. in. quella. polizza. gran fretta da Marcello a Monte Cavallo particolare.. Comunicò. il. tutto. alla. Fran-. chiamato con. un luogo. in. moglie,. Francesco. e senza più oltre pensare cominciò a vestirsi per andare, lo. non dove credeva ritrovare. portava. la. donne. ma. moveva per andarsene, quando. incontro Cammilla di. cognato,. dove. sua sventura. Vestitosi, ed armatosi della. sola spada, già si tesili. il. casa, lo. la. Madre, con tutte. pregarono strettamente più. le. fat-. altre. volte, e. poscia in ginocchioni a non uscire in queir ora di casa,.

(24) 20. STOKIE TRAGICHE ITALIANE. rappresentandoli Camniilla sua madre molte ragioni per rimuoverlo, fondate suir importunità. partenza del messo dopo di molti. la. casi di crudeltà. subbita. dell' ora, la. presentazione della lettera, e succedenti ne' presenti. tempi. Gregoriani, tutte giuste ragioni disprezzò giovenilmente. Francesco massime quando seppe che lettera era stato. ma. conosciuto, nel il. modo. Mancino, uomo da. il. portator della. il. lui. non. bou. solo. molto benificiato. Partì dunque armato. già. lasciando nel. detto,. cuore della madro. doloroso pressaggio di un vicino infortunio.. Già saliva. infelice. l'. giogo di Monte Cavallo, quando. il. colto da due archibugiate cadde per terra senza difesa, e sopraggiunto. pugnalate sino che. Durissima l'. si,. ma. assicurarono della sua morte.. si. non impensata arrivò. con. scomporsi. di. se ne passò. digiosa. che. queir alterazione. simil caso da loro,. ma. volto, o alle. la. nuova. del-. sconsolata madre, e moglie, ri-. infelice successo alla. cevuta. da. in più luoghi trafitto. dai Sicari, fu. si. puoi. credere. in. Cardinal Montalto senza punto. il. di. atto. si. vesti. subi::(amente,. e. Donne, e con ammirabile, anzi pro-. intrepidezza. dandosi a consolare,. frenò. ì. loro. gemiti, e pianti, ordinando a tutta^ la sua Corte di non. dimostrarne cos' alcuna, né. in. cuore,. né. in. fatto. di. questo commiserabile caso, se non con quello, che ri-. chiedeva l'abito: di tutto siderabile a tutta sì. Eoma,. la. il. che rese ammirazione con-. quale aspettavja da un. uomo. gravemente percosso, movimenti, e dimostrazioni di-. verse. ..

(25) STOKTR. che. S* incontrò. cesco era. il. rn.MilCTJF, ITA. ITANE. g-iorno seguente alla. il. Concistx)r() in Vaticano,. ed. 21. morte di Franin Rorn;i. non fu. non credesse, phe per quel giorno almeno. alcuno, che. dovesse Montaltx) restarsi da quella poibbliea funzione,. avrebbe trovato tanti curiosi testimoni di qualche. in cui. affetto. umano, che par buono, deve sempre. sone, che da. eminente aspirano a mag-^iore, non. luog-o. sapendo convenevole. si. mostri un uomo, come gli. che aspira ad ascendere s'. celarsi in per-. sopra ogni. altro. altri,. uomo,. ma. ingannarono doppiamente, perchè comparve Montalto. in Concistoro al solito tra lui. i. Cardinali senza scorgersi in. alcun turbamento, anzi a chi da' Cardinali su l'a-. cerbità di un tanto caso volle porgerli parole di con-. solazione rese con. risposta d' immobil costanza. viglia .ad ognuno;. la. da. quale. i. mara-. provetti della. Corte,. fu interpretata in detto senso, per la più fina politicai,. per. facilitarsi. la. strada. Qualunque se ne fosse d'. una quasi. all'. suprema dignità.. ambita. la cagione, certo è. insensibilità,. che nel suo. il. Papa. 1'. effetto. volto, e parole se. ne vidde, procurò stupore a Roma, ed sime quando entrato. che. alla Corte,. mas-. in Concistoro, a cui era già. noto l'assassinamento, pose gli occhi nel volto del Cardinale Montalto, e per compassione. fu. senza che. sembianza e di co-. lore, lito. si. il. Montalto. si. mutasse. di. visto. piangere,. raddoppiò la maraviglia, quando andato. nello stesso Concistoro. all'. talto. per trattare varii negozi,. talto. parlasse, gli si. fece. udienza del Papa il. al. so-. Mon-. Papa prima che Mon--. vedere con copiose lacrime.

(26) STORIE TRAGICHE ITALIANE. 22 SU. con. ^li occhi,. gli. le. quali umanissimamente, consolandolo,. promise severissima giustizia. Rendè. dovute grazie. al. Montalto. benigno affetto di Sua Beatitudine, e. instantemente rendersi servita in non fare. la supplicò. buona vo-. inquisizione in quel caso, ^perdonando egli di glia,. a chiunque ne fosse stato V autore,. sarebbe mai stato senza. mente passò. il. quale non ne. il. voler di Dio, ed immediata-. al discorso dei negozi.. Osservavano, mentre erano in questi ragionamenti. Papa e Montalto,. il. che sia difficilissimo ad. modo non ebbe. ijigannai^i rocchio cortegiano, ad ogni d'. affermare, che Montalto punto. di dentro per le lacrime del Papa, volto, e d' occhi fu i. movesse. si. con tanta serenità di. veduto starsene ad udire, e vedere. segni di quella verissima compassione del Pa{)ta. tenendo r istesso tenotrc in tutto. il. infinita,. ma il. al. medesimo. quale, finito. fatto col Cardiaale S. .. il. man-. tempo ancora, che. insieme ragionarono, costanza, che non presenti,. il. volto d'ambedue, quelli che si tro-. varono presenti, ed ancora. ardimento. le. meno a. tutti. i. ammirazione. Pon,tefice rese. concistoro parlando di questo. Sisto, suo nipote disse. :. Il. Cardinale. Montalto è stato un dotto frate ed ora im buon Cardinale,. ma. se. non. si. muore sarà un Gran Papa. Fu. Montalto con parole di condoglianze da dinali,. tutti. visitato li. Signori, e Prelati della Corte Roroana, ma». Car-. non. vi fu alcuno per domestico, ed amico, che fosseli, che si. Vantasse, nel passare. un. tal officio, di. aver. tolto dalla. sua bocca, un minimo senso d'alterazione. Notato fu.

(27) .. 23. STORIE TBAQICnB ITALIANE più d'ogni. Giordano. altrxj. suo corigresso col Sig. Don Paolo. il. IJrsino,. al. (m*t. (lualc.. buendosi dalla faana comune devasi non. [)otesse. di perturbazione. suo. nel. comniesso omicidio, cre-. il. senza qualche. fronte. fai'. congetture attri-. inoltxi. indizio. Concorse perciò a. incontro.. questa visita la maggiore parte de* Cortigiani curiosi e. per essere spettatori del. politici,. testimoni. dell'. incredibile costanza. presupposta),. loro d'i. Montalto,. seppe cosi ben valersi di essa, che non solo. ma. quale. spettatori,. r istesso Don Paolo ne venne ingannato. Non a. li. il. e. lasciò. Montaltyo. Francesco prole rimandarla. di. liberamente, tutte. deva. in. tempo. di partire in. sarono. di Vittoria,. a' ^uoi. lasciandola. suo marito,. che. giorni,. la. trasferirono nel Palazzo di. libertà. in. vedova e sua madre. Don Paolo Giordano,. dosi per sicurezza delle persone loro,. pareva. che. le. saputa, o consenso del. parve. sero, e. donò. tempo sufficiente a suo comodo. Non pas-. molti. Corte. Gli. parenti.. vestimenta, ori, e gioie, che go-. le. del. onde convenne. per effettuare. fosse il. minacciasse,. come. quello,. dicen-. essendo, che la indizia,te. commesso omicidio.. approvato. si. che. di. Altri dis-. poi. matrimonio tra Don Paolo, e. seguì,. Vittoria,. promessoli da questo Signore, doppo la morte del suo mariix),. e fu opinione comime che. il. modo. tenuto in questo. caso da Montalto gli aprisse la via al Papato, avendolo. messo. in concetto. de' natali, o. appo molti. d'. uomo, che o. per viltà. per avanzamento di virtù, non sapesse, o. non volesse ancor che. invitato. nuocere. ,ad. alcuno..

(28) .. 24. STORIE TRAGICHE ITALIANE Della morte di Francesco, non ne venne mai in chiaro. r. autx)re,. ma. si. tenne da. che fosse stato Don Paolo. tutti,. Giordano, di cui era noto Y ampre, che prima portava. a Vittoria, manifestato a molti segni, che. matrimonio con. contratto. lei. per. più noi. xx)i. violenza. all'. amore,. essendo la Donna per altro di condizione troppo inferiore. a questo Principe, né bastò a distorre dal concetto delle genti quest'opinione una lettera, che pochi giorni dopo fatto. comparve, diretta. Governatore. al. Roma. di. nome. di Cesare Palantieri giovine ardito, e. vava. in. sario,. che sua Signoria. scritta a. che. si tro-. diceva non esser neces-. bando, nella quale 111. 'del. .ma prendesse luogo di cer-. care r autore della morte di Francesco Peretti, perchè egli l'aveva fatto uccidere per alcune contese nate, già. qualche tempo. fra. di. Molti. loro.. credono. morte del Peretti ne fossero consenzienti Vittoria, e sopra Jutti. si. i. fratelli. ne fu imputato Marcello per. parlò fortemente di Vittoria, per essere. passata in casa Ursini,. con promessa. non parendo verosimile,. si. giunti. ad armi. di. l'in-. con la quale fu Francesco chiamato,. dizio della polizza,. e. che dedla. sì. curte,. fosse cosi. se. non. si. di. si. presto. matrimonio,. un moment»'. in. fosse. armeggiato. qualche tempo innanzi da lontano. Nel processo che. d'. ordine. da Mons. Portico, Gov.. della. Corte,. nel. Roma,. di. Domenico soprannominato. di. il. Gregorio si. ha. fu. solo,. formato che quel. Mancino, venuto in mano. secondo esame. senza. 24 Febbraio 1582 disse che la madre. tormenti. a. di. di Vittoria fu ca-.

(29) STORIE TRAaiCHR ITALIANE giono del. 25. per mozzo della cameriera Bolognefle,. tuttx). onde subito dopo. fatto. il. gli esecutori del misfatto. Brace lane e che. fu salvata a. furono Marchionni da Gubbio,. o Paolo Barca da Bracx'iano, lancio spezzata d*un signore il. cui. nome per degni. questi. rispetti. istessi. rispetti. non. aggiunte. le. che instava, acciò non. di Montalto,. inquisizione più oltre, operarono. gozio in estremo silenzio,. andiasse in tale. si. che, soppresso. Mancino. il. A. suppliche. continue. ne-. il. fuori. fu lasciato. quietamente con precetto, pena. carceri. delle. fu posto in carUi.. vita,. la. se ne andasse direttamente al suo Paese, né di là sen-. z'espressa licenza costui. alli. 8,. partisse.. si. giorno di S.. Segui la liberazione di. Lucia,. natalizio di Montalto, si crede,. il. quale per esser. che per sua intercessione. fosse prudentemente terminato questo negozio,. che. ti-. rato innanzi poteva cagionare molti sconci senza frutto. per. governo. debol. il. Gregorio, o. di. l'. tenza di Casa Ursini. Quietato in questo. mento il. della Corte,. Sig.. Don Paolo. non. autorevol. modo. il. Po-. movi-. volle però Gregorio acconsentire,. sposasse TAccorambona, anzi aven-. dola tenuta per qualche tempo sequestrata precettò. e r altro, che non. Tuno. venissero a vantaggio senza licen-. za sua, e de' suoi successori.. Morì intanto Gregorio, Dottori, che spirato,. il. nuovo pontefice, aspettare. il. Don Paolo avuto. precetto della morte di chi. risolse. si. e. sposarla prima che. ma. l'. parere de'. impose era. fosse. creato. il. differendone T esecuzione, parte per. consenso de. fratelli,. de' quali. Ottavio Ve-.

(30) .. STOEIE TRAGICHE ITALIANE. 26. SCOVO, non volle. mai. vesse succedere zione,. sì. non venne. pressarlo, parte per. presto,. come. non credere do-. successe, la. nuova. all'effetto dello sposalizio, se. giorno stesso, che fu creato Papa. il. ele-. non quel. Cardinale Montalto.. caso fosse questo o effetto pensato per mostrare col. Somma. dispi^zzo della. potestà la continuazione del Po-. co conto tenuto da lui della Corte nel tempo di Gregorio, offese mirabilmente l'animo di Sisto V.. impose nella sua esaltazione. si. ma. non ne diede però. Orsini venuto. spiare. tal. nome. Cardinale Montalto,. il. altro segno, se. non che, essendo. stesso giorno tra la turba degli altri. lo. Sig.ri a baciare di. Che. il. dal. piede al nuovo Pontefice con animiO. di. lui. volto,. che. si. poteva. pro-. mettere, o temere da queir uomo, non ben mai sin allora conosciuto, zare,. s'. imperocché. accorse non esser più tempo di scheril. Pontefice guardatolo alla sfuggita,. niente rispose ad alcune parole di congratulazione, che gli fece. nimo. ;. risolutosi per tanto di scoprire qual fosse. del Pontefice verso di lui, per. nando Cardinale. de* Medici, e. mezzo. di. deirAmbasciatore. chiesta ed impetrata ,audienz,a in. Camera con. 1'. a-. Ferdi-. Ca^ttolico,. premeditai-. ed economica orazione, senza sua menzione alcune. ta. delle cose passate, si congratulò della. sua Beatitudine, e. gli offerse,. come. nuova dignità con. fedelissimo vassallo. e servitore, tutto V avere e forze L* udì con straordinaria serenità gli. rispose nessuno. di Paolo. il. Papa, ed. desiderare più di sé, che. Giordano Ursino, e di un vero. al. fine. la. vita. Sijg.re Cristiaaiis-.

(31) STORIE TRAGICHE ITALIANE quale. Simo,. fosso. ella. por. sta,ta. 27 verso. passato. il. la. S. Sede o verso la Casa, e persona sua, nessuno mcg:lio. che. propria. la. coscienza. cosa però fosse certo, che,. donava quanto avesse. poteva. ridirgliela. come. si. contro. fatto. :. una. d|i. volentieri egli per-. Francesco. ed. il. Cardinale Mont^ilto, cosi non essergli già mai per perdonare quanto avesse operato, o fosse per operare contro Paf)a Sisto. :. pertanto andasse. suoi tutti lora. banditi,. i. ricettati.. i. Aveva. ogni maniera di dire,. a far partire di casa, e. malfattori, visto. ma. che vi aveva. meravigliosa. stati. lui. al-. efficacia. in. quando adirato minacciava,. accompagnandolo una certa sua naturai fierezza bianze, pareva che fulminasse, certo è. che. sem-. di. Don Paolo. Giordano, avvezzo fin allora ad esser temuto da Pontefici,. entrò in tanto pensiero per questo insolito. di parlare,. che poco mancò che non perdesse a Sisto. riguardi del rispetto dovuto nel quale forse per caso, che per prudenza.. Don Paolo Giordano. a riferire. modo. sì. i. contenne più. Andiede subitamente. al Cardinale de'. Medici. quanto aveva passato col Papa, dal quale fu consigliato a licenziare secondo quelli. comando. di. sua Beatitudine,. uomini facinorosi, che nella sua ca^a e. trovavano,. anzi ritirarsi esso. per non impegnar. persona. mente. il. alla. le. offeso, e d'animo,. stati si. ancora fuori di Eoma,. sue forze, e porsi ancora. discrezione del. tutti. Principe,. la. sua. preteso giusta-. che se voleva vendicarsi, di-. pendeva dal proprio volere, e quando. ciò. non fosse. succeduto, non dipendere più dai riguardi, che si do-.

(32) .. STORIE TRAGICHE ITALIANE. 28. ma. vevano dal Papa a Casa Ursini, già Cardinale Montalto, per. Sisto. dalla. politica. di. vendicarsi di Paolo. Giordano Erasi questo di corpo quasi mostruosamente ingrossato alla. e. le. quale. erano. appena. arrivava. corrispondendo. dinarli,. stante. per. gambe. copia. la. gamba una. d'. lupa,. proporzione. soggiungevasi. umori. ed. salsi. grossezza,. degr uomini or-. cinto. il. giusta,. a. membra,. delle. a quella. giunte. re-. il. nata. V esserli. una. in. ìndigestii. male così detto dai medici per. sua. la. voracità, nutrita da lui con grand' abbondanza di carne. morta. d'animali. voracità. acciò. dalla. fosse,. mancandole. viva,. che. gli. stava. queir umore. di. altro d'. per. sopra. applicatavi. pascolo,. intorno. non. violentato. consumata. Sotto. .. medicamento,. carne. la. pretesto. dunque. di provare a queste sue iudisiposizioni la virtù dei. Bagni. d'Abano, celebri nel Padovano, se ne ritirò sul mezzo. giugno. di questo. veneto Portò .. anno con. sì molti. la. nuova moglie nel domiaio. meriti di casa Ursini con quella. Rej)ubblica sicurissimo. per. lui. per. potervi. ivi. in. più luoghi sollazzare, e prese ìq affitto tre nobilissimi palazzi,. uno in Venezia. chiamano Zucca, terzo. in. Salò. de'. Dandoli nella contrada, che. l'altro de' Foscari detto l'Arena,. su. la. dell'amenissimo. riviera. ed. lago. il. di. Garda, che era stato già del Signor Sforza Pallavicino. Sentirono con molta sodisfazione. Paolo Giordano ne' loro stati rarlo,. secondo. la loro. i. stima ed. la. venuta di Don. Sig.ri Veneti, e per onoil. suo merito,. gli offerì-.

(33) STORI K TRAOK'HK ITALIANE reno. urici. Don. nobile oondotta. Sbrigossenc breveinerito. intondoro a qnoi pari,. Paolo con. faro,. per debito. ori^^ditario,. vizio delia. Rev.ma. al. 29. sobbruio c^di. c*.ho. sentiva inclihatissirno, ai ser-. si. Signoria, ad ogni modo, trattandosi. presente servitore del. Re. non. Cattolico,. gli. pareva. conveniente d'accettare carico d'altri padroni: cagionò questa risposta qualche tiepidezza d'essa neiranimo del Senato,. vere a. onde avendo avuto inclinazione di farlo rice-. nome. del. pubblico nella sua prima venuta in. Venezia risolsero a non muoversi, Paolo, non volle, si fosse si. nemmeno. egli. il. che penetrato. arrivarvi,. ma. già condotto vicino a Padova,. dai. quantunique. volteggiando. condusse air apparecchiata stanza di Salò, dove per. tutta Testate si trattenne.. Nella. mutazione. della. stagione. poco buona di Don Paolo, agitatosi ne vogliatosi. moglie,. portarsi a Venezia,. di. ed. a suo. consiglio. ne. la. salute. diporti,. ed in-. risenti. si. i. dissuaso. fu. a Salò.. ricondotto. dalla. Crede-. rono alcuni che essa con la scusa di ricon(durlo a Salò volesse spingerlo fuori. d' Italia,. in Argentina, luogo li-. bero de' Svizzeri, per assicurare ivi da ogni pericolo la persona, ed marito, è. ma. il. proprio avere in caso di morte nel suo. se vero o falso ne fosse. che non ebbe. effetto,. il. disegno, certo',. perchè sopraggiunto Don Paolo. da nuova indisposizione in Salò a 10 di 9 ore dubbitò incontinente di quello, che era per seguire, onde mosso a pietà della sua tanto. amata consorte,. la. quale vedev^a,. restare nella sua giovinezza povera altrettanto di repu-.

(34) STOEIE TRAGICHE ITALIANE. 30. tazione, quanto di robba, esosa. dagr Ursini, e senz' doppo. to,. bondanza con. d'. assicurar. e mobili tutti. che. morte. stato di quell'ab-. lo. i. servivano in questo viaggio.. lo. Don Paolo. precipizio,. il. sodisfare. censo,. al. un valsente. cavalli, carrozze, ar-. ma. di. di Vittoria le leggerezze di. lo. stato della sua. imperocché. soddisfatti di questo matrimonio,. non. di. fabricò. li. moto testamento,. lasciarli sia in denari, e gioie. Pretese con ciò di stabilire. mal. accompagnamen-. di suo ^proprio. di più di cento mila scudi, oltre. consorte, e. mal veduta. sua morbe, fece, come l'obbligava la fede. la. nel quale pensò affatto. genti. regnanti,. i. altra speranza ed. un cuore magnanimo,. di. a. non. gli eredi. solo pretesero. seppellire. con. la. Don Paolo commesse. per sua cagione.. Vedendosi Vittoria, dopo aver appena assaggiata. grandezza. di quel. privata, e. considerando. Montalto. al. sublime maritaggio, ricadere nell'. esaltazione. del. a. la. vita. Cardinale. Pontificato le [perdite fatte nella morte di. Francesco Peretti,. di lui nipote, e suo. marito fu quasi per. consegnarsi nelle mani della disperazione, e vi fu talimo,. che affermò, che prende ella una pistola per uccidersi^. ma. fu dal. medesimo impedita riservandola Dio a morte. forse più dura per. il. Corpo,. ma. più salutifera per l'A-. nùna.. Non seppe. Vittoria in. quel. subito frangente trovar. riparo migliore al suo cadente stato, che appoggiarlo in-. sieme con quello Venezia sotto. il. di. Flaminio suo. di cui. fratello alla signoria di. dominio trovavansi,. la magnaini-.

(35) STORIK TRAOICnH ITATJANB mità, e costanza della quale a difendere. aveva udito sempre celebrare.. i. 31 ra(:('X)mandati,. Scrisse; dunriue al. Prin-. cipe una lettera di proprio pugno, nella quale (jspresse si. bene. Veneta. suoi bisogni per meritare dalla. i. magnanimità. patrocinio, che ne ottenne da quei signori. il. un. general rescritto.. Dimorava. tempo. questo. in. Venezia. in. Lodovico. il. Ursino, parente del Signore Paolo, e nemico di Vittoria,. sempre. essendo. stato. contrario. di. al. matrimonio. lei. con Don Paolo. Questo Lodovico Ursino è quello che nel tempo di Gregorio per vendicar la morte. mondo suo. fratello, ucciso. moto. diede. il. nistri. di. giusti:?iia,. Pontificia,. ma. dere. suoi. di. da*. alla. per mano di. sbirri,. non solo. popolare contro. sollevazione. con tanto pregiud^izio. Rai-. di. dell*. i. mi-. autorità. fece da vantaggio con archibugiate uccibracci,. Vincenzo. Vitelli,. Luogotenente. Giacomo Buoncompagni, poco lontano dal Palazzo, e. dentro la carrozza propria di. lui,. mentre dalla Casa del-. ristesso Giacomo, dove si era trattenuto in conversazione. se ne ritornava, e si disse ancora che la. mira. colpo era stata inalzata a segno più. perchè Gia-i. comò dati. riscaldatosi in perseguitare. più. travagli. che ricevesse sotto di Venezia, così. nello. Lodovico, dopo aver. della. Chiesa. Bandito,. si partì. Stato. titolo di. .alto,. di. quella. alla volta. dairamici e parenti fu pregato per eser-. citare in più nobili imprese quel valore d*. forze di corpo^ con cui la Natura T dotat-o.. di quel. animo e di. aveva mirabilmente. Giunto in Venezia fu dalla Repubblica] servata'.

(36) .. 32. STORIE TRAGICHE ITALIANE. sempre bene. mi. di. Cor fu,. parata a. da' suoi. Antenati. ma la disgrazia. Vittx)ria, fece. che giàilsuo fato aveva pre-. che Lodovico non usasse la solita. celerità in ogni suo affare, e. Era Lodovico già. carico.. quando. partire,. di. nova. della. Vittoria. .. di. che forse ricercava. in ordine. la nottve. il. suo. 16 di novembre. lì. sulle sett'ore. li. giunse la. morte di Don Paolo mandatali dalla medesima. Pospose tutto Lodovico a quest' avviso, e senza. framettere tempo. me. Governatx)ri deirAr-. fatti. si. Don Paolo. portò per. le. poste a Salò. Quivi a no-. Virgilio Ursino, ffigliuolo unico di. Don. Paolo Giordano, avuto dalla sorella del Gran Duca Fr^ancesco,. già sua prima moglie, prese egli. prossimo. de' Parenti. Defunto, non. possesso. il. U. ostajite. resto. di. di. tutti. lui. come i. il. piiù. iBeni. del. preteso. e perchè non venisse trafugata cos* alcuna^. molta diligenza prendere quali. aveva con l'occasione. perchè. quantità,. a. lui. e qualità. di condurli seco. (pjarve. di gioie,. Don Paolo. seco portare. con. non. Vittoria,. fece con,. tutti i passi da* suoi fidati, de'. ciBsionati dalla Repubblica in e. nulla.,. ben provvi-. Levante gran copia attorno di. trovar. in. che pensava. in tal viaggio,. casa. quella. aver. potuto. ne passò querela. ammonendola che per soddisfare. Don. di. Virginio le dovesse dar in consegna, altrimenti da questi,. e da tutta Casa, Ursini. era ella per ricevere. ,de*. disgusti. Rispose con termini convenienti l'afflitta Vittoria e. consegnando a Lodovico alcune gioie che trovavasi per l'ordinario. suo. uso,. gli. giurò. di. non trovarsi,. e. né.

(37) 33. STORIE TRACacnB ITALIANE. mai. a.ver avutx) oltre in. suo potere. PasvSÒ. avendo ricevuta da quei la. benigna. ris^posta. di. iiri. tanto Vittoria. Pictx)si. Padri della Repubblicai. averla. ricevuta. sotto. loro. la. protezione per goderla più da vicino, passò, dico, accompag-nata da Flaminio suo fratello in Padova, nel Palazzo. che chiamano. de' Cavalli,. dove con modesta famiglia. si. preparava ad una vita esemplare. Quivi, mentre se ne stava la sera del 18 Xbre, facendo in camera alcune sue orazioni, assassini,. i. si. vidde circondata in un tratto da molti. quali,. con molte barbe posticcie, ed armi d'o-. gni sorte serratiglisi addosso, ne' loro volti la morte. sione,. ma. senza. della loro venuta, la. morte. li. fecero vedere espressa. Li richiese con grand' appren-. scomponimento Vittoria ed ottenendone. in risposta. per darli. come stava avanti. si voltò così inginocchioni,. ad un'immagine della Beatissima Vergine, indi a chiedendogli tosegli, gli fu. il. tempo. di confessarsi,. ma. in. di. il. i. il. ribaldi. suo fratello,. i. r uno e r. mentre quest'. altro privarono di vita,. rassegnati in Dio si animarono. difesa dell'Anima. Questo fu. il. Pun. il. suo. teirfpo,. ma. infelici. l'altro. fine di Vittoria. boni donna a cui niente sarebbe Imancato di avesse saputo aspettare. fu. quali barbaramente,. anch' esso dagl' assassini arrestato,. 3. petto^. morir vestita, ed essendo accorso. questo tempo, al rumore Flaminio. tutti. sicari. colpo sicuro trafiggerli. il. cuore. Fecelo ella intrepidamente, supplicando. con voce d'onestà,. i. da essi nega-. imposto da uno che si discoprisse. per poterli adagiatamente. causa. della. alla. Accoramfelicità,. se. l'aver voluta,.

(38) 34. STORIE TRAGICHE ITALIANE. incontrare troppo presto,. ig"li. è. convenuto gustarla troppo. acerba. Nella morte di Vittoria e di Flaminio pareva. che dovesse terminarsi quanto la vendetta avesse preso a far. il. Cielo. della. ebbe più fine. morte. di. Francesco Peretti, ma non essendovi altri delin-. la giustizia di Dio,. quenti ancora da pagare. il. di. fio. commesse. scelei^ag-. ,gini.. L* atrocità. di. tal. Rettori della Città,. ed. fattx). in. Casa dei. faccia del. Principe,. subito. sentitasi. commessa. in. persona non solo di considerazione per se mede-. in. ma. fiima,. per la salvaguardia, o sicurezza. d^,. tali. del. Senato, mosse grandemente quei padri a dar ordini rigorosi. per. l'Inquisizione. e Castigo. Eei.. dei. Potestà. Il. a cui fu subito per scerete spie iuotificato essere V autore del fatto Lodovico Ursini, telliti. essere stato eseguito,. chiamar Lodovico e. disseli. ri di Vittoria e di Flam[inio. onde a nome pubblico. gli. eper mano. fece la. de' suoi sa-. mattina seguente. saper di certo, che si. gl'i. ucciso-. erano salvati in sua casa,. faceva vista di consegnarli in. suo potere.. Negò Lodovico. dì avere appo. di. e negollo con tmaniere e parole di il. Potestà pensò di ritenerlo,. compagnato. di. ebbe per bene. ma. si. se. tali. malfattori^. poco rispetto, che. perchè troppo bene ac-. gente armate, erasi presentato in Palazzo, di mostrarli anzi dolcenza. che T assicu-. rasse che acerbità che lo stimolasse alla fuga, la quale. avrebbe con molta. facilità. potuto. prendere. in. principio, se potendo Iddio salvare per quel mezzo,. quel. non.

(39) STORI IO TRAGICHE ITALIANE avessi. che o^li stimasse,. lasciato. sue forze che quelle. le. d(3«Ua. si. provvede. il. intercetto da persone a cui. alcune sue,. gistrati. era seguito fino. giava. i. all'. disegni, ed. si. virala sopra og-ni suo. pubblico di. avevan dato quali. nelle. corivonovolo. (U)\. giustizia.. Mentre dunque occultamente andamento, e. più. 35. forze,. carico. il. ragionando. di. furono i. Ma-. (guanto. ora con soverchia grandezza beffegmodii de* Sig.ri Magistrati Veneti. i. tenuti seco in tal fatto, scrivendo fra V altre cose, che egli ci. aveva pure finalmente. fatto restare quei tondini,. che cosi per scherzo mordare chiamano causa. ziani. a. dalla. Nobiltà. strando ^n. un. di. venuta. esso,. come che. singoiar modestia,. del è. dentro resto,. che. tondo. Berrettino. rogata. Sig.ri Vefne-. i. di. usa. Venezia movestire quella. nel. propria di. s*. sì. ben regolata. Repubblica,.. Queste lettere mandate subito per uomini fidati al Senato fecero risolvere a mostrare quanto di risoluto e valoroso si. ricuopre nella modesta apparenza de' Veneti Berrettini.. La. notte istessa che. si. ebbero. le lettere,. che fu. la. prece-. dente a quella di Natale, spedirono con suprema autorità di. Avogatore, quale. non dandosi. alle. titolo è. formidabile in quel Dominio,. sue sentenze appellazione, ed avendo. nell'esecuzioni l'assoluta libertà di regia. mano, armato. il. Bragadino a Padova diede ordini sicuri per la custodia delle Porte. il. giorno di Natale, ed. il. seguente. mandò. a chiamare innanzi a sé V Ursini, e negando questi di voler venire, anzi fattosi forte in casa, la quale era del.

(40) STOKIE TEAGICHB ITALIANE. 36. Contarmi sul fiume della Brenta, con cinquanta uomini di coragigio suoi. pertanto. seguaci diede occasione di venire sco-. Aveva. forza.. alla. TAvogadore, e. la Città. già. era tutta. per contrade, e ben capitanata, la gente a pericolo. dare. fatto. a'. all'armi. suoi capi ben divisa. ma. per non. mettere. con mandarla a combattere con uo-. mini avvezzi al sangue, e disperati, rivolse prudentei-. mente. di. l'artiglieria. baitter. casa. la. per seppellirli senza pericolo. sue mine, e distribuite. alle. stavano. dond' essi. d' altri. con. dentro. genti armate intorno al. le. Palazzo oppugnato dietro a sicuri ripari delle case vicine ed altri. forti,. d'onde potessero sicuramente bersa-. gliare gli assediati, o che si affacciassero alle finestre,. uscissero dalla parte di quel Palazzo,. sieme bando. di. taglia. per ogni testa. mandando. in-. degli. lassedliati. dell' artiglieria quelli di. Lodovico. fosse loro portata^.. Veduto rapparecchio. s'armarono. alla. difesa con. grande sdegno. de' rettori. come. se fossero. nel vedere che osassero pochi uomini, stati. occhi del Principe e con. gli si. dentro una potentissima piazza di difendersi su si. ripari.. Mentre. stava in questi frangenti dimandò Lodovico non tre-. gua,. come qualche. veva luogo stizia. ha. essi,. scritto,. perchè non a-. tregua tra pochi contumaci, e la }giu-. di. suprema. Istorico. ;. fece. ben. si. instanza di tanto tem|po,. quanto scrivesse alcune righe a. da. deboli. i. retttori,. il. quale gli fu. che nello scritto aspettavano qualche umilia-. zione atta a migliorare l'azione del Fisco, conceduto..

(41) .. STOBIE TBAOICHH ITALIANE Scrisse ciò impetrato a questo. contenente. glietto. «IH. mi. mia d*. si. Si^^i^^.ri,. dano, e. seguenti. parole. io. stupisco che contro di. :. rigoi'oso. si. son Lodovico Ursini,. io. Lodovico un bi-. me. e Casa. por esecuzione. ben conosciuta, quando dovrebbonsi. jion. ricordare che. nio. le. proceda con modo. una Causa. l'Ili.. 37. fig-liolo. di. Gior-. Bartolommeo d'Alviano. nipote di Valerio e di. ciascheduno de quali ha sempi'e prontamente. in. mille. occasioni espofeUi, ed in ultimo spesa la vita in servigio di questo stato, e già. che la mia casa ne deve aver. lunga fedele, e combinata servitù,. ricompensa per. sì. non soggiungerò. altro per esagerazione che. mi. ma. fanno,. si. tal. i. torti. che. restringendomi nelle spalle attenderò. resito del fatto con quell'intrepidezza d'animo, alla quale. mi obbliga. che i. le. glojrioso. il. impulso del sangue Ursino, e poi. Signorie Vostre non vogliono procedere. meco con. termini convenienti alla giustizia, alla quale sarò sem-. pre obbedientissimo, mi pirotesto e ne chiamo Iddio e. mondo si. in testimonio che quella vita. il. che apertamente mi. vuol torre contro ogni termine di giustìzia, e di pietà,. mi sforzarò nella. di. vendere a tanto costo di sangue che. mia morte. se. non un chiaro esempio della mia in-. nocenza per condannare. commendare almeno stimoniare. avuto loro. la. il. la. l'Ingiustizia, che. mi. si. fa,. per. generosità del mio cuore in te-. mondo. la. poca fortuna che. Casa Ursina con questa Repubblica, e bacio. mani. Aveva. a tutto. resti. ìua^. le. ». nel. medesimo tempo. fatto intendere. Lodovico.

(42) STORIE TRAGICHE ITALIANE. 38 rettori. ai. ma. che egli. sarebbe posto nelle loro mani,. si. che voleva alcune condizioni,. Eepubblica. il. capitolazioni. i. quali,. solito decoro, risposero. ma. Lodovico, mentre stava per chiudere :. Poi che non. l'. alla. non esser tempo di. pronta obbedienza.. di. giunse queste parole. mantenendo. il. Risaputo. ciò. vi ag-. big-lietto,. accetta ninna condi-. zione tutto ci farò per salvar la vita. Rice/Vuto e. lettor. quel biglietto così lontano dalla loro aspettazione, per esser tutto orgoglio, comandarono subito, che per risposta si. battesse la casa con. mente le. che fu immediata-. il. eseguito, ed a tre degli Assediati furono spiccate. teste. Ciò. artiglieria,. 1'. e presentate. al. Magistrato.. Lodovico veduto misse fuori della. gnale di rendersi, e scendendo a basso della. Corte,. mentre egl'era menato. si. finestra» {se-. diede in. fuori,. mano che. quelli. restavano di dentro non essendoli notijficata in quella fretta la. sua volontà, seguitavano a. innanzi morire, che rendersi,. ma. difendersi',. volendo. mandatoli Lodovico. suo anello con ordine di rendersi obbedirono. il. (Cd. tu^tti,. insieme con esso furono condotti prigioni. Quivi senz'altro riguardo fu consultato che fosse la sera. ciata la morte. a Lodovico da eseguirsi. notte, la quale ricevuta. da. lui. la. annun-. medesima. con incredibil costanza. ,a. religione fece in alcune ore che gli furono concedute a tal effetto,. una. diligente. ed umile confessione. delle. sue. colpe. Poscia fece un ben intero testamento, e scrisse un' affettuosa, e savia lettera alla moglie che di fresco. era giunta in Venezia per passar seco in Corfù^. n^ila^.

(43) 39. STORIE TRAOiniK ITALIANE quale T esortava a toLleraro con pa/àoriza. mano. divina. (l<^lla. T esecuzione della Giustizia sopra la sua persona.. La pfregava a soddisfare minutamente. i. suoi debiti, de'. quali p^liene. dava pieno. comandava. suoi servitori e finalmente con molt* istan-. i. rag-guaglio, e. conto.. rac-. Gli. za la pregava, che trovandosi nel fiore delia sua giovi-. nezza. rimaritasse quanto prima,. si. gioie, e. vesti già comprateli,. donajidoli tutte. le. facendola nel testamento. erede imiversale, mentre che ella vivesse, in caso che non si. voluta rimaritare.. fosse. Disposte. cose del corpo si rivolse Lodovico total-. le. mente a quelle dell'anima, e tanto. in esse s'internò. con. segni di pentimento, che lasciò negli spettatori speranze sicure di l'. etema. albeggiare per. lice. dentro. cremisina,. gnoria il. felicità.. le. le. mani. di. del manigoldo. un. fu quest' infelaccio. seta. di. così essendo solita la giustizia di quella Si-. far. morire. persone. di. maggiori, se. Lodovico Ursino. si. Questo. riguardo.. di. il. generosis-. degna tra. fosse data materia più. tante altre che alimentava. fu,. alli cui alti spiriti. da lunga ed Illustrissima discendenza. tratti. che. 27 Xbre poco prima del-. carceri strozzato con. fine deplorabile di. sroii. A. suo gran cuore. di quella,. portava a vendette private, ed omicidi nella pace,. lo. era che. certo. il. suo. nome avrebbe. fatto. ombra. alle. glorie più celebri dei Principi suoi pari.. Fu. il. Chiesa. corpo di Lodovico seppellito con molt' onore nella dell'. Orto,. come. egli. aveva. lasciaste. del. resto,. e dove giacevano l'ossa IH .me del suo avo, e suo Padre. ;.

(44) STORIE TRAGICHE ITALIANE. 40. armi furono donate, come aveva. tutte le sue. ordina^to. nel suo testamento, alla Signoria la quale una di queste. sopra tutte. grande. dell'. iscrizione. Arma. altre. le*. Armi. bellissima fece riporre nella sala del. con. Consiglio. seguente. la. :. Ludovici Ursini Reipubb. ex testo llgata In-. genuum, debitae mortis testimonium. De' suoi che furono 55 in. morte. le. tutti,. 17 pagarono con la. pene dovute a molte vecchie e nuove scelle-. ratezze fatti morire con esemplari, e diversi, conforme. il. merito delle lor colpe furono condannati. Diversi furono i. pareri su la resoluzione di Lodovico in far dar morte. a Vittoria. alcuni. :. dissero. per. vendicarsi. di. un. odii(0. privato concepito ne primi giorni che Paolo trattò di sposarla per. il. biasimo che ne sarebbe risultato alla. Casa Ursini, e dalla poca corrispondenza, che tra Paolo ed esso passava, dopo che fu contratto. il. matrimonio. ,a,t-. tribuendone Lodovico la causa a Vittoria la quale per vendicarsi di. con. di essa. quanto antecedentemente al. Don Paolo aveva Lodovico. matrimonio. parlato ed operato. a suo pregiudizio, se fosse la medesima servendosi dell'arti. donnesche, voluta vendicare con alienare da Lo-. dovico r affetto di esso, e. non meno. Don. Paolo,. Vittoria,. il. quale passò sempre con. uf fieli. disgustevoli.. Altrii. dicevano per aver Lodovico risaputo che dopo la morte di. Don Paolo era. Vittoria per maritarsi con. Padovano, cosa interpretato da Lodovico,. un Cardinale ,per. ignomi-. nosa a Casa Ursini, ed alla memoria di Paolo Giord^ano..

(45) .. 41. STORIE TRAOICnB ITALIANE I. più vollero che avendo liOdovico. Duca. cesco de' Medici Gran. l'Accorambona, corno. g-ià. di. dettx). jx^r. ordine di Fran-. Toscana rimandato abbiamo,. le. :il-. genti, ar-. genti, ed altre cose preziose acciò si conservassero per. Don di. Vergilio. Ursino. figliuolo. promessa, sotto la qual parola. si. Padova. egli. lei. aveva assicurato. sotto la Protezione della Sig.ria. tenne sicura e gli negò, onde indignato Lo-. dovico volesse vendicare tagli. imoglie. recuperazione quell'Altezza, quando poi Vit-. toria vistasi in. Veneziana,. medesima. Granduca con Taverne da. Paolo, e sorella del. dell' intiera. della. il. mancamento. della parola da-. da Vittoria e da essa al Granduca con 1^ morte. di chi n' era la cagione.

(46)

(47) Processo e Morte. La mala. Cenci. delli Sip:iiori. vita che tenne Francesco Cenci, nobile ro-. mano, non poteva terminare che. una pessima morte.. in. Bastò questo unico erede di Mons. Cenci, pontificato ai. S.. di. Beni Patrimoniali, che. A. giungeva in Francesco. lo lasciò. possessore di 80 mila. la fecondità della prole ottenuta. di. riguaxdevol condizionel. maschi e due femmine, della quale re-. stando vedovo non lasciò terminare. che passò di. il. tempo del. ma. povera. di. beni di. con la quale sin che visse, non ebbe mai L* unione di queste tre nobiltà,. vizi con. ad gli. felicità,. ricchezza e. quel tutto, che può desiderio,. lutto,. seconde nozze, con una gentildonna dovuta. alle. molte buone parti,. nella. ?iel. tanta ricchezza e nobiltà s'ag-. una Dama sua moglie. in sette figliuoli. quale. Pio Quinto ag'giunse tante ricchezze. scudi annui d'entrata.. da. il. altro. in. non. li. .figUu^aJi.. che godeva Francesco. che. è. mondo perfezionare. il. fecondità. questo. fortuna. servi,. di. prole,. che a moltipiicare d. animi, scoprendosi in lui quello della So-.

(48) 44. STORIE TRAGICHE ITALIANE. domia, di che tre volte querelato, salvò con di. 400 mila scudi. vita,. non. debito della pena; nel sindicato della. che egli abbia esercitato un atto. trova,. si. cristiano, e. il. sborso. lo. sono numerati per miracoli. quelle poche. che fuori de' giorni festivi compariva ne' Tempii,. volte,. Tunica dimostrazione che che ne portò seco dentro. egli facesse di Battezzato, e. un grande stupore fu l'edificare. Cortile del suo Palazzo. il. una Chiesuola dedicata. a San Tommaso, la quale dovesse servire a suoi posteri di sepoltura.. Mandò. tre. ed. sé,. a'. de* suoi figliuoli,. che furono Giacomo, Cristoforo e Rocco agli Studii di Salamanca, più per levarseli dalla presenza e per alleg-. che. gerirsi dalle spese. Roma. secondo. il. gli. prevenivano in mantenerli in. suo grado, che per desiderio che. profittassero nelle virtù,. come bene. le. Cavalieri,. ai. semplice studente te istanze. al. s*. ma. quelli alimenti,. assegnano, onde. i. si. sità stretti a ricorrere al. frutto,. con-. che da ogni. poveri doppo mol-. che con sommissioni, e preghiere ne. Padre, e sempre senza. ap-. diede a conoscere. nel sospenderli non solo quelle provvisioni, che. vengono. s'. fecero. furono dalla neces-. Regnante Pontefice Clemente. Ottavo, dal quale fu fatto comandare a Francesco, che. dovesse assegnarli dizione,. il. che. lo. le. provvisioni conforme alla lor con-. mosse tanto a sdegno contro. che non potendolo con quelli sfogare, femùie, la. trattandole con. maggior. figlia. lo rivolse. tanta austerità,. a dar una supplica. al. i. figli^. sopra le. che necessitò. Papa contro. il. Padre, nella quale espresse cosi bene le sue miserie^.

(49) .. STORI IO TllAOICHE ITALIANE. che movendone. 45. suo cuore a coinpassione,. il. la fece. ma-. ritare in pochi ^norni nel Signore Carlo Gabrielli, nobile e ricco. Un. di. g-entiluonio. CJ. ubbie.. colpo così inaspettato da Francesco, se. li. cobnò. il. cuore di rabbia, altrettanto Tintimori, che la seconda sua figlia. potesse valere del medesimo modo, onde per. si. impedirle ogni strada, del. suo palazzo,. gna,. il. la. confinò nella stanza più remota;. negandoli la compagnia della matri-. servizio delle damigelle e la veduta di ogn' altra. persona che la sua riserbando a sé medesimo. il. prov-. vederla di vitto. Roma. In questo tempo tornarono in i. due dei. detti suoi tre figliuoli,. un Corso, e. de' quali diede. pietà, poi. quelli. da un Norcino, nella morte. che non solo non contribuì una lacrima. ma. pronunciò con. che allora morirebbe egli contento. r. i. suoi. figli. tuire. nudo. upmo,. si. distesero,. sotto. gli occhi. fanciulli. il. alla. Non. procedergli.. iniquità di quest'. a tanto. uccisi,. Francesco l'ultimo saggio della sua im-. hito della Natura,. tutti. che furono Cri-. una medesima notte. stoforo e Rocco, restarono in. questi da. quali,. da Salamanca. ma. 1'. al. de-. esecranda bocca,. che avesse veduti si. fermarono. qui. sempre più avanzandosi,. che non. si. della consorte. vergognò. di. costi-. per postribolo dei. proprio ietto maritale, e più volle presentarsi figliuola,. e. sua innocenza, indurla. ad intendere, che dalla santo, e resistendo. con all'. atti. libidinosi. tentando. incestuoso stupro, con darli. lor copula era per nascere. sempre. la^. la. am. povera fanciulla ai sacri-.

(50) .. STORIE TRAGICHE ITALIANE. 46. leghi sollecitamenti, ne venne molte. volte. Padre aspramente battuta. vedendo che per. colpire. segno. al. rigori, pensiò di. i. quale. il. de' suoi. facevano. intenti. il. di. sì. repentina. credere si. che. mutazione. Dama, che di. ma non. gli. anni,. non. si. nor. dasse a. si. viscere. Padre. del. potevano sradicare che con. la morte, anzi insospettita del vero si prevalse dell' e-. sempio della sorella con ricorrere Pontefice per bitrio di. suo provvedimento,. Sua Santità medesima. Tre furono z'effetto,. il. le. medesimo Eegnante. al. 1*. elezione del suo stato. ma. e perchè la sua cattiva sorte. posta sempre alla pietà perchè non. cuore del Papa, e che di Francesco. le. le. ad ar-. lasciando. suppliche che mandò,. s'. tutte. fosse. si. senopi-. introducesse nel. segrete e potenti intelligenze. seppellisse. nell'oro.. Praticava domesticamente Casa Cenci Mons. Guerra, Cavaliere di bellissimo aspetto, di dottrina. per quando. molt' eccellente, dice vasi,. d'. all'età. ingegno sollevato, e sua di 30 Anni. parzialmente affezionato. teressi di Beatrice dalla quale meritevolmente. una grata corrijspondenza. .. Al suo. delli. alla comparsa,. fossero allontanati quei vizi, che radicatisi nel suo. cuore con. ^. pre. trattamento. contaminate. nelle. suo affetto. filli. era. poterla più facilmente tirare al suo volere, cosi scarsa di spirito questa. ini. mira. falsa. porre in pratica le placidezze, e con. ritornare Beatrice in libertà, conciliandosi. la. dall'eretico. e,. agi' in-. ne esigeva. consiglio,. ed. laiuto. pensò di appoggiarsi Beatrice, per uscire dalla tirannica schiavitù del Padre, e consultatasi più volte con esso,.

(51) .. STORIE TRAGICHE ITALIANE Matrigna,. la. modo, non. il. si. 47. trovò altro mezzo, che. a morte di questx) Faraone, la quale quando. era necessario. .tabilita,. Giacomo. fnu'ix. far. di. sua concorrenza a causa,. Iella. concorrere. figlio niagg-ioixi, e. il. si. fosse. alla. con-. gili. non esservi dubbio che sem-. delli strapazzi,. giornalmente riceveva dal Padre per. pre più. aon ebbe molta fatica. Guerra. il. m. il. quale. disporlo al Patri-. idio.. Aveva. Francesco di passare Testate con. stabilito. sua famiglia nella Petrella, Terra. tutta. la. della. Casa Colonna, onde fu pensato. che dodici sicari. fidati. dove passar doveva. nascosti. lo ricattassero. in. dai. Congiura,ti,. una macchia per. in. con taglia. Roma. vita, e. per provvedere. che fosse passato. il. 50 scudi. di. da sborsarsi nel termine di otto giorni, dopo andasse la sua. Regno,. i. quali vi. che Giacomo fingendo tornare il. denaro vi. si. termine proprio,. in. trattenesse tanto. che. acciò. (giu-. stamente questi barbari (secondo la lor lega) avessero data a Francesco giorni. sendo. la. morte,. ma. essendo. prima del determinato tempo ivi. questi. partito^. pronto V imboscata, se ne passò. molti. non es-. salvo alla. Petrella. Vedendo Beatrice esser andato a voto un né più potendosi essa che padre. resistere,. Erano per. ricorsero. Giacomo. a nuovo. ai. si. bel colpo,. strapazzi. partito.. nella Petrella due Vassalli di Francesco,. nome Marzio, V. altro Olimpio,. del. ambedue banditi. Stato e per alcuni aggravi ricevuti da Francesco. uno dello. seco.

(52) STORIE TRAGICHE ITALIANE. 48 fortemente. Impegnò. disgustati.. con promessa di regalarli. glierlo di vita. ciascheduno. di scudi per. questi. :. su. la. metà. a. Beatrice. to. un migliaio. d'i. quando. della Notte. giacevano nel più profondo del sonno e per mag-|. tutti. giormente assicurarsi, che qualche accidentale vigilan-i za del Padrone potesse impedire V esecuzione,. un sonnifero in. camera. nelle bevande,. di. ali*. ora destinata V introdusse. Francesco ritirandosi essa nella contigua. ad attendere la desiderata nuova della. non dando. il. cuore ai sicari. su,a. toglier. di. per V avanzamento. che. vecchio,. porse. li. vita. di. degF anni e per. un. l'op-. per quello stimolo di fede, che tiene obbligato ogni Vassallo al suo Signore, si ritirarono pensierosi, su la soglia. dove veduti da Beatrice, e credendo vi. stanza,. stassero. per assicurarsi neir ultimo tratto de. sua morte. della. mante,. si. ma. si. :. Contentatevi, amici, che abbino. ancora gl'occhi miei qualche parte. che. si. spiriti. i. avanzò loro dicendoli con voce tre-. gioliva. di quel. godimento^. riceve nella morte di un tiranno, e fissando lo. sguardo sopra Francesco raccogliendo da' suoi respiri essere ancora in vita, disse con ciglio turbato a. Che te,. è quello. che. io. veggo. I. Che avete voi. Ah. sicari. i. fatto ?. :. Nien-. Signora, rispose Marzio, perchè non ci dà l'animo di. levar di vita un uomo, che ci rassembra I. uomini. sdegno, a fatto,. vili. qua!. e traditori (ripigliò fine. vi. siete. jgià. ella) tutt'. d' eseguirlo ?. /morto.. accesa di. meco impegnati. che non vi dava V animo. '. I. morte, maj|. pressione del sonnifero rassembrava già morto e forse. della. i. lad. mi. Vi giuro.

(53) STORIE TltAOI^FTE ri'AMWB sopra la mia vita, e il. 49. mio onore, che so non. il. csegniite. mio volere, non uscirete vivi da questa rocca. L'arcon cui profferì. dire sicari. che dentro. tutte. di. pose. voci. timore. in. i. provveduta. la rocx^a si fosse già essa. forze che. quelle. accidente,. queste. potevano bisognare ad ogni. onde essi contravvenendo. sua volontà,. alla. potevano restar vittime del suo sdegno, onde senz*altra replica rientrò Marzio nella stanza ed appoggiando so-. pra una tempia gliela. conficcò. Olimpio con un colpo. capo, tenendoli con. separatasi. un limo turata. l'Anima dal suo. una. vecchio. disgraziato. del. di. festuca,. martello nel. la bocca, sino. Corpo,. volò. al. a che. Tribunale. eterno a giustificar le sue opere.. Eseguito l'esecrando fatto gettarono tro. il. cadavere den-. un orto disertato sopra alcuni sambuchi, coperto con. la sola camicia. ad effetto che in. tal. guisa ritrovato, si. dovesse credere che nell'andar Francesco (com'era solito di sera far molte volte). ad un luogo comune, che stava. sopra una loggetta corrispondente in quell'orto, e contigua alla sta^nza ove dormiva, non fosse venuto per la. bassezza che aveva di e. percuotendo con. la. muro disgraziatamente a cadere tempia sopra. di. quei sambuchi,. perforandogliene uno nel Capo, vi fosse rimasto, morto,. ed a. tal. causa. gli si. diede la premeditata morte con la. detta festuca.. Favorì così bene. la sorte le cose. de'. congiurati, che. ninno vi fu nella Petrella che diversamente pensasse, onde Beatrice, tutta contenta, oltre 4. i. duemila scudi. di.

(54) 50. STORIE TRAGICHE ITALIANE. patto che diede a. con guardia. argento. d'. r insanguinati. nella. sicari, regalò. con brive. di scarlatto. d'. oro,. Marzio di un cappotto^. ed Olimpio. la. in. pezzi. gravezza del suo peccato opprimendoli. suo grave errore. potevano esi-. la. mere da quella giusta pena, a cui essa il. far. un luogo commune. mente quelle considerazioni che. dannata, per. una spada. di. Doveva Beatrice. .. lenzuoli, e gettarli in. ma. o bruciarli,. i. già stata con-. nell' ineffabile. tribunale. del Giudice eterno, gli fece dare alla sua lavandaia,, per. purgarli, dicendoli aver patita nella notte seguente alla. morte. Padre una rilassazione. di suo. di Mestrui,. ma. non. così felicemente sortì questo suo pensiero, poi che questi lenzuoli. furono (come a suo luogo. piregiludizio. alli. rei.. si. dirà) di gran. Cinque giorni dopo. Francesco partì dalla Petrella per. la. Roma. morte. tutta la. 'di. su,a. famiglia, dove giunta, altro in essa non si scorgeva di. mestizia che l'abito. Cosa che avrebbe dato molto da. mormorare, fattolo. quando. lui. pessimi. a chiunque. odioso. bandita da. li. per. Oigni. lo. costumi. Francesco. di. conosceva, non. cuore la compassione. .. avessero. Non. questo. qual visse, e punto non vi sarà da dubitare, che l'anima. sua fosse stata immediatamente confinata nelle pene eterne, se. il. Sig.re Iddio facendoci costare visibilmente. gli effetti della d*. sua incomprensibile misericordia, a favor. anime non meno perverse di questa con penetrarli. un punto. nel cuore con. in. T efficacia speciosa di quella. grazia, che farsi generalmente. potere a sua volontà valere in. non ha tali. distribuitia,. per. occasioni non ne la-.

(55) STORIE TRAOICnB ITALIANE sciasse. qualche. speranza. 51. sua saluUi. Pervenuti. di. Napoli la nuova della morte di Francesco,. da quella Corte un Commissario ed. bricarne processo, essa, e. particolarmente,. di questo,. non. divulgata,. che da ciò. tutti. frequentanti. glia di Francesco, altr* indizio. non. suo esame sopra. l'. che. depose. g"li. la. abitanti. casa, e. ebbe che. si. fosse succeduta nella. fu sperJ;ito. Petrolla per fab-. alla. esaminati. iii. la. in. fami-. morte. maniera che erasi la. Lavandara,. del. dicendo non. insanguinati Lenzuoli,. poter affermare per verità che quelle macchie a sangue. che diceva Beatrice essere potessero,. ma. de' suoi Mestrui, esser. che ne serbava in gran dubbio, per averlo. veduto molto più vivo e rosso del. mente. solito,. Cenci. i. il. Commissario non avesse ricavato con-. altr' indizio. che. questo,. nuUadimeno non. Roma. acciò invigtilasse. lasciò di avvisarne la Corte di. che penetrato da Mons. Guer-. sopra. i. ra, e. dubitando che rimescolandosi troppo. tesse. un giorno venire a. morte a. loro andamenti,. il. chi r aveva eseguito. di. tal. dei. due. effetto,. Marzio alli. che comune-. in simili accidenti suol essere.. Ancora che tro. non. sicari,. ma. in. luce, e. procurò. onde. confessò. fatto,. po-. facilmente per mezzo. assicurarsene con. spedì. suoi. alcuni. la. fidati. questo tempo essendo carcerafo. in Napoli per sospetto di. tormenti,. il. un omicidio, ed alzato. con questo e molt'. altri. quello. ancora del Cenci.. Ne marfdò subitamente in. questa Corte. il. suo. processo. Roma, onde furono sequestrati nel proprio Palazzo,.

(56) STOEIE TRAGICHE ITALIANE. 52. Giacomo, Bernardo, e Beatrice Cenci con Lucrezia, loro matrigna, dove stettero sem(pre con guardie di. Marzio. fino alla giunta di. Eoma, dopo. in. la quale. isbirri. furono. tutti trasportati in Corte Savella.. Si diede quivi principlio al loro processo e nel primo,. secondo, e terzo esame cosi bene si confrontarono, che. non potendone. venir. fece. essi,. il. Giudice ricavare cos' alcuna contro di. Marzio alla presenza di Beatrice,. il. quale disse esser la verità, che egli aveva ucciso Fran-. ma. cesco,. che V aveva ucciso per salvar la sua. vita,. poiché quando esso essendo nel pirocinto d'eseguire fatto. per ordine della medesima ritirandosi su la porta. con pensiero. di. da Beatrice. di. a quando. sia. si. non farne morte,. igran. dente,. era stato mina^cciatoi. altro,. quando. avesse. contravvenuto,. seco obbligato, onde egli nel vedersi. ristretto nelle forze d* sì. il. una Dama, che impegnata. ,ad. un. doveva star provveduta per ogni acci-. fatto,. temendo. della. sua. vita,. era incorso. questo. in. fallo.. Soggiunse allora Beatrice, con alta ed. Può ben essere che questo dato morte al lo. confessa,. mio. ma. ribaldo. voce. ai'dita. :. abbia. mentitore. infelice Padre, poi che di. sua bocca. non già per mio ordine, e. consenso,,. come. confer|ma, poi che se. pari,. fosse. stata capace. di. il. cuore di una. simile. iniquità,. Dama non. mia» (Sono. così ignorante delle regole, che in tali casi si pratica-. vano, che avessi lasciati in vita. li. testimoni, che. me ne. potevano accusare. Penetrarono così al vivo nell'animo.

(57) STORIE TRAGICHE ITALIANE. Marzio. di. sola,. parole di Beatrice che riflettendo dalla sua. le. confessione, consistere con. o la morte di questi signori,. contentandosi. deposto, gli. avvenne, sopra. quelli di sé. i. di. la. si ritrattò. morir. la. vita,. da quando aveva conforme. piuttosto,. il. igl'interessi di sì nobili Signori.. processo, né potendo. né assolvere, né tormentare. i. Cenci per. trasportare essendone cosi. fece. propria, o. tormenti^ che di pregiudicar cx>n. medesimo a. Annullatosi per ciò. li. 53. giudice,. avuti indizi. venuto V ordine da. dove passarono alcuni. Palazzo in Castel Sant'Angelo,. mesi con tanto vantagigio della. gli. il. lor causa,. che ognuno ne. sperava felicissimo fine. In. tempo. questo. fu. limpio, l'altro sicario per. messo. di. questo. fatto. prigione. in. Regno. im omicidio frescamente com-. mandato, ed alzato alla tortura confessò con. ed. altri. quello. Mons. Guerra, complice. ancora. del. Cenci,. ed. indisàò. di questa congiura, per lo che. fu citato a render personalmente le giustificazioni, il. savio Prelato, non volendosi azzardare nelle. Corte dove se. 0-. l'. istessa innocenza. quando viene. mani. ma. della. accusata,,. non resta oppressa, non esce mai libera da qualche. ombra. di colpa,. macchia, perpetua all'onore, o vero che. la sua coscienza. contaminata nonlidasse animo d'esporsi. ad un cimento che non superandosi ne andava con l'onore la. vita, si. tenne al partito più sicuro che in questi. casi é r assicurar Si. la. persona.. trovavano molti carbonari nel cortile del suo Pa-. lazzo a scaricar carbone, quando ebbe la detta citazione..

(58) STORIE TRAGICHE ITALIANE. 54. essendo già sospetto della sua fuga, assicurata da sbirri ogni banda del suo. segno. leggendola. Palazzo, e. senz' alcun. turbamento disse al Cursore che immediata,^. di. mente andava a. dienza alla Corte, e luoghi, che. li. per. vestirsi. girando. potevano. essere. guardo per. il. facilitare. l'. obbe-. a rendere. quei. tutti. adito. fuga,. alla. vidde appesa sopra una ferrata del suo appjart^mento a pian terreno, una casacca di quei Carbonari, che. scaricavano. il. Carbone,. il. quale disegnò strumento pro-. porzionato alla sua salvezza, e tirandola la vestì, e. con recidersi. i. capelli,. al di. dentro se. che per esser biondi,. od inanellati seminavano di grand' ornamento persona,. si. prendendo. una. contraffece il. tempo. il. di. li. alla. sua. volto con molte lordure, quindi. non esser. cavalcò. osserva,to,. delle Cavalletjte già libera dalla soma, e. con p^ne,. ed una cipolla in mano, simulando igonfiagione e gofdestramente uscito del Palazzo,. fagine,. fuori delle Porte le. di. Roma. Era. sue molte, e rare qualità. sì. il. si. portò. salvo. Guerra amato. J)er. che. |dal. dalla nobiltà,. Popolo di Roma, onde quanto godè della sua salvezza l'un Taltro, altrettanto s'afflissero nel sentire che qual-. che diligenza che t'. si. facesse della sua persona in mol-. anni non se n'ebbe mai più notizia.. Con. la. deposizione. Guerra avanzandosi riportati. di gli. Olimpio e con indizi. da Castello a Corte. confessarono. tutti. 1'. contro. Savella,,. i. la. fuga. Cenci,. del. furono. dove tormentai. errore, fuori di Beatrice, che, supe-. rando la debolezza del sesso, mantenne sempre d'essere. j.

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