REGIONE SICILIANA CITTÀ METROPOLITANA DI PALERMO COMUNE DI VALLEDOLMO

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REGIONE SICILIANA

CITTÀ METROPOLITANA DI PALERMO COMUNE DI VALLEDOLMO

Verifica di Assoggettabilità alla VIA

Per AUTORIZZAZIONE IN PROCEDURA ORDINARIA ART. 208 D.LGS 152/06 E SS.MM.II.

in variante allo strumento urbanistico

IMPIANTO DI TRATTAMENTO

E RECUPERO RIFIUTI NON PERICOLOSI sito in contrada Crete nel Comune di Valledolmo

DITTA: D.L. COSTRUZIONI SRL

LA DITTA IL TECNICO

D.L. COSTRUZIONI SRL Ing. Salvatore Virga

Timbri e visti

N REVISIONE DATA TITOLO TAVOLA

SINTESI NON TECNICA

TAVOLA N.

S.N

01 02 03

DATA

NOVEMBRE 2018

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Ditta: DL COSTRUZIONI SRL

Impianto di trattamento rifiuti sito in: contrada Crete a Valledolmo SINTESI NON TECNICA

SOMMARIO

I. PREMESSA ... 3

II. NORMATIVA ... 3

III. LOTTO DI INTERVENTO ... 3

IV. VINCOLI ... 6

V. DESCRIZIONE IMPIANTO ... 7

VI. MODALITA’ GESTIONALI DELL’ ATTIVITA’ ... 10

VII. ACQUE METEORICHE E DEI PIAZZALI ... 12

VIII. ACQUE DI LAVORAZIONE DENTRO LA TETTOIA ... 13

IX. SCARICHI CIVILI ... 13

X. ANTICENDIO ... 13

XI. EMISSIONI IN ATMOSFERA ... 13

XII. EMISSIONI ACUSTICHE ... 13

XIII. RECINZIONE ... 13

XIV. INTEREFERENZA DEL PROGETTO CON IL CONTESTO AMBIENTALE E TERRITORIALE ... 14

XV. CONCLUSIONI ... 14

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I. PREMESSA

Il sottoscritto Ing. Salvatore Virga, iscritto all’Ordine degli Ingegneri di Palermo al n.8577, in riferimento all’incarico professionale dalla ditta D.L. COSTRUZIONI S.R.L in sede legale in via Trento nr. 35 90029 Valledolmo (PA), P.IVA 05059630821, REA PA-233080 in persona del legale rappresentante Sig. Mazzarisi Liborio nato a Palermo il 13/09/1980, per la progettazione di un impianto di trattamento rifiuti in contrada Crete a Valledolmo. La ditta D.L. COSTRUZIONI SRL è attualmente autorizzata dall’Albo Gestori Ambientali N. PA/008233 e svolge l’attività trasporto rifiuti pericolosi e non pericolosi e intende ampliare la propria attività con un impianto di trattamento rifiuti non pericolosi.

La presente SINTESI NON TECNICA allegata al progetto per la verifica di assogettabilità alla VIA del progetto in oggetto che è stato gia trasmesso al Assesorato Regionale dell’Energia e Servizi di Pubblica Utilità il 27.11.2018.

II. NORMATIVA

Il progetto presentato ai sensi dell’art 208 D.Lgs ss. 152/06 e ss.mm.ii per autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti, per il trattamento di rifiuti non pericolosi in variante allo strumento urbanistico ai sensi della normativa vigente è sottoposto alla verifica di assoggettabilità alla VIA art. 19 D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii., in base all’Allegato IV – D. Lg.vo 152/06 coordinato con D. Lg.vo 128/10- “Progetti sottoposti alla Verifica di assoggettabilità di competenza delle regioni e……”

punto 7, lettera z.b) Impianti di smaltimento di smaltimento di recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all’allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del decreto 152/06.

III. LOTTO DI INTERVENTO

Il progetto prevede la realizzazione di un IMPIANTO DI TRATTAMENTO E RECUPERO RIFIUTI NON PERICOLOSI in variante allo strumento urbanistico nel Comune di Valledolmo (PA) contrada Crete per una superfice utlizzara di circa mq 8.169.

Nel Comune non risultano sono presenti aree effettivamente realizzate con destinazione urbanistica compatibile al progetto in oggetto, difatti come già previsto dalle Norme di Tecniche di Attuazione del PRG vigente all’art. 28 Bis “Interventi produttivi nel verde agricolo” riporta che le attività che si occupano delle sfruttamento di risorse naturali possono essere esercitate in variante allo strumento urbanistico.

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Estratti da Google Earth per localizzazione

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Nella contrada e nelle immediate vicinanze del lotto sono presenti altre attività artigianali/commerciali e l’impatto del realizzando impianto di recupero rifiuti non aumenterà il livello attuale delle emissioni nella zona non stravogerà il contesto ma potrà aumenterà i servizi di pubblica utilità nel circondario.

Il sito presenta molte caratteristiche favorevoli per lo svolgimento dell’attività:

- Una buona viabilità, con strade provinciali e comunali ad media percorenza vicine;

- La presenza di altre attività commerciali nelle immediate vicinanze;

- Distanza maggiore di 200 mt da nuclei e centri abitati;

- Non vi sono vincoli paesaggistici, sic o zps nel raggio di 2 km.

Estratti dal Sistema Informatico Territoriale Regionale

Il lotto di terreno presenta un andamento orografico in pendenza e per lo svolgimento dell’attivià necesittano dei piazzali orizzontali per la movimentazione dei mezzi, e quindi i diversi livellamenti hanno generato la previsione di una paratia e un muro di contenimeto che oltre e realizzare tre piazzali miglioreranno notelmente la stabilità del versante e della viabilità superirore compresa la strada intercomunale.

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Foto dalla strada intercomunale

Il terreno risulta individuato al catasto dei terreni del Comune di Valledolmo al Foglio n. 13 con quota parte delle particelle 96, 97, 116.

Estratto Foglio di mappa Catastale

IV. VINCOLI

L’area di intervento secondo il PRG vigente del Comune di Valledolmo ricade in zona territoriale omogenea Zona “E” – area agricola -.

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Sull’area di intervento non rientra perimetrata nel Piano Assetto Idrografico, al Bacino Idrografico del Fiume Torto (031) alla Tavola 621060:

- Non vi ricadono dissesti;

- Non vi sono rischi idraulici.

Come meglio evidenziato nello studio geologico

Nell’area non ricadono vincoli paesaggisti, come appurato presso gli uffici della Soprindentenza di Palermo:

- il vincolo dell’asta fluviale nelle vicinenza è abbandatemente dopo i 150 mt;

- e siamo anche abbondatemte fuori dalla fascia di ripetto del bosco di arbusti e macchia più vicino;

- non vi sono aree SIC, né aree ZPS nei limiti di legge.

Estratto dal SITR per SIC e ZPS

V. DESCRIZIONE IMPIANTO

L’accesso all’impianto avviene dalla strada intercomuale 13 di Mandranova (ex Consortile 13)

Sull’area di intervento per la realizzazione dell’IMPIANTO DI TRATTAMENTO E RECUPERO DI RIFIUTI NON PERICOLOSI, si prevede:

- Pavimentazione piazzale con pavimento industriale impermeabile;

- Tettoia metallica con una superficie coperta di 450 mq, e superfcie utile di 250 mq con locale tecnico annesso di sup. lorda 11 mq;

- Collocazione impianto per recupero inerti;

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- Collocazione struture smontabili per: corpo uffici, servizio/magazzino e locale tecnico, di superficie interna 12, 50 mq cadauno.;

- Strada di percorrenza interna;

- Pesa per a ponte per autocarri;

- Parcheggi;

- Area a verde;

- Impianti: elettrico, idrico, anticendio.

- Impianto di trattamento acque di prima pioggia;

- Scarico reflui civili;

L’impianto in breve è composto da n.9 aree distinte:

1) AREA “T1”- MESSA IN RISERVA AL COPERTO 2) AREA “T2”- MESSA IN RISERVA AL COPERTO 3) AREA “T3”- MESSA IN RISERVA ALL’ESTERNO 4) AREA “T4”- MESSA IN RISERVA ALL’ESTERNO 5) AREA “T5”- MESSA IN RISERVA ALL’ESTERNO “ 6) AREA “FI”- RECUPERO RIFIUTI INERTI

7) AREE DI SELEZIONE

8) UFFICI, SERVIZI, PESA E LOCALI TECNICI 9) AREA STOCCAGGIO MPS

Meglio evidenziato nella Relazione Gestione Impianto.

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Planimetria generale

L’impianto non prevede impatti ambientali significati in considerazione che principalemente l’attività svoltà sarà quella di recpuero di rifiuti inerti che comporta un lieve impatto acustico e lievi emission in atmosfera derivanti dalla movimentazione dei mezzi e delle attrezzature, che saranno mitigate dalla recinzione con essenze arboree e da un impianto di abbattimento delle polveri temporizzato

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VI. MODALITA’ GESTIONALI DELL’ ATTIVITA’

I rifiuti verranno conferiti nell’impianto a mezzo di camion autorizzati al loro trasporto di rifiuti. Quindi, dopo aver riscontrato la conformità del rifiuto e del formulario d’accompagnamento, i rifiuti verranno collocati all’interno delle singole piazzole specifiche.

Verrà effettuata, una cernita manuale del materiale in ingresso, avendo cura di allontanare il materiale di separazione; cioè il materiale non conforme alle specifiche tecniche ed autorizzative previste. Verrà ubicato un cassone ove collocare tali materiali, in attesa di essere successivamente allontanati dall’impianto.

I rifiuti dovranno per tutti i casi previsti dalla normativa vigente essere accompagnati, oltre che dal suddetto formulario, anche da certificati d’analisi e da specifici test di caratterizzazione e di cessione che attesti la natura del rifiuti e il codice C.E.R. (Codice Europeo dei Rifiuti) di appartenenza.

Superata tale fase, il materiale verrà come detto sopra, indirizzato alle rispettive piazzole e quindi alla loro lavorazione attraverso la riduzione volumetrica per le tipologie per le quali è prevista la fase di recupero R5, le altre tipologie verranno messe in riserva nelle piazzole adibite.

Sono previste tre tipologie di attività recpuero:

- RECUPERO [R5] “riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche” , che mediante l’ausilio di macchinari e attrezzature consisnte nella selezione, allontamento della frazione estranea, quella non recuperabili (sovalli) verrà avviata al deposito temporaneo, e riduzione volumetrica per il recupero con la formazione di Materia Prime Seconde che potranno essere commecializzate secondo la normative vigente;

- MESSA IN RISERVA [ R13] R13 “Messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti)”, che consiste nelle selezione e accumulo dei rifiuti per essere trasportati agli impianti di recupero.

- DEPOSITO PRELIMINARE [D15] “Deposito preliminare prima di uno delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti)” , che consiste nelle selezione e accumulo dei rifiuti non recuprabili per essere trasportati alla discarica.

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Segue un elenco sintentico dei rifiuti con codici cer e il trattamento previsto.

ELENCO BREVE DEI CODICI CER PER TRATTAMENTO RECUPERO [R5]

Codice CER Descrizione AREA Trattamento

010408 Scarti di ghiaia e pietrisco, diversi da quelli di cui alla voce 010407 T3 R5 / R13 010410 Polveri e residui affini, diversi da quelli di cui alla voce 010407 T3 R5 / R13 030105 Segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e

piallacci diversi da quelli di cui alla voce

T5 R5 / R13

170101 Cemento T1 R5 / R13

170102 Mattoni T1 R5 / R13

170103 Mattonelle e ceramiche T1 R5 / R13

170107 Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce 170106

T1 R5 / R13

170302 Miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce 170301 T2 R5 / R13 170504 Terre e rocce da scavo diverse di quelle di cui alla voce 170503 T1 R5 / R13 170508 Pietrisco per massicciate ferroviarie, diverso da quello di cui alla voce

170507

T1 R5 / R13

170802 Materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce 170801

T1 R5 / R13

170904 Rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione diversi da quelli di cui alle voci 170901,170902, 170903

T1 R5 / R13

MESSA IN RISERVA [R13]

010408 Scarti di ghiaia e pietrisco, diversi da quelli di cui alla voce 010407 T3 R5 / R13 010410 Polveri e residui affini, diversi da quelli di cui alla voce 010407 T3 R5 / R13 030105 Segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e

piallacci diversi da quelli di cui alla voce

T5 R5 / R13

150101 Imballaggi in carta e cartone T2 R13

150102 Imballaggi in plastica T2 R13

150103 Imballaggi in legno T2 R13

150104 Imballaggi metallici T5 R13

150105 Imballaggi in materiali compositi T5 R13

150106 Imballaggi in materiali misti T4 R13

150107 Imballaggi in vetro T2 R13

160103 Pneumatici fuori uso T4 R13

160117 Metalli ferrosi T4 R13

160214 Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da 160209 a 162013

T4 R13

160216 Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 160215

T4 R13

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170101 Cemento T1 R5 / R13

170102 Mattoni T1 R5 / R13

170103 Mattonelle e ceramiche T1 R5 / R13

170107 Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce 170106

T1 R5 / R13

170201 Legno T2 R13

170202 Vetro T2 R13

170203 Plastica T2 R13

170302 Miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce 170301 T2 R5 / R13

170401 Rame, bronzo e ottone T5 R13

170402 Alluminio T5 R13

170403 Piombo T5 R13

170404 Zinco T5 R13

170405 Ferro e acciaio T5 R13

170406 Stagno T5 R13

170407 Metalli misti T5 R13

170504 Terre e rocce da scavo diverse di quelle di cui alla voce 170503 T1 R5 / R13 170508 Pietrisco per massicciate ferroviarie, diverso da quello di cui alla voce

170507

T1 R5 / R13

170802 Materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce 170801

T1 R5 / R13

170904 Rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione diversi da quelli di cui alle voci 170901,170902, 170903

T1 R5 / R13

191202 Metalli ferrosi T5 R13

191203 Metalli non ferrosi T5 R13

200101 Carta e cartone T2 R13

200102 Vetro T2 R13

200136 Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci 20102, 200123 e 200135

T4 R13

200138 Legno diverso da quello di cui alla voce 201037 T2 R13

200139 Plastica T2 R13

200140 Metallo T5 R13

200201 Rifiuti biodegradabili T4 R13

200307 Rifiuti ingombranti T4 R13

DEPOSITO PRELIMINARE [D15]

191212 Altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 191211

T4 D15

VII. ACQUE METEORICHE E DEI PIAZZALI

I piazzali saranno dotati di pavimentazione cementata impermeabile e di opportune pendenze in maniera

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da convogliare le acque nei pozzetti di raccolta delle acque in corrispondera dei vari settori.

L’impianto di trattamento delle acque di prime piogge è dotato di disoleatorie e vasche di decantazione mentre un pozzetto by-pass conduce le acque di seconda pioggia ad una trincea disperdente.

Le acque del piazzale dopo essere state trattate saranno accumulate in vasche, e dopo analisi, saranno utilizzate per l’abbattimento delle polveri, se contenti sostanze inquinanti saranno smaltite come rifiuto.

VIII. ACQUE DI LAVORAZIONE DENTRO LA TETTOIA

I rifiuti collocati sul pavimento sono collocati all’interno del capannone, lo stabilimento sarà dotato di macchina per il lavaggio dei pavimenti e le acque di lavaggio saranno accumulate e smaltite secondo la normativa vigente.

Gli scarrabili posti all’esterno saranno a tenuta e dotati di copertura plastica.

IX. SCARICHI CIVILI

Lo stabilimento è dotato di servizi igienici per gli uffici, e di spogliatoio con servizio igienco con doccia per gli operai. Tali scarichi saranno collegati ad una fossa imhoff, pozzeto d’ispezione e al pozzo disperdente.

X. ANTICENDIO

L’impianto prevede il rispetto dalla normative vigente, con l’installazione di un gruppo pompe anticendio e di una rete per l’alimentazione degli idranti. Come meglio descritto nelle relazione specifica e secondo il parere che sarà rilasciato del Comando dei Vigili del Fuoco competente.

XI. EMISSIONI IN ATMOSFERA

L’impianto di trattamento rifiuti non genera emission in atmosfera, si produrra emissione diffuse prodotte dalla movimentazione e dalla lavorazione dei recpero degli inerti tali polveri saranno abbattute con un sitema di abbattimento con nebulizzatori di acque e con un temporizzatore che l’impianto di abbattimento quando necessario.

XII. EMISSIONI ACUSTICHE

É stata elaborata l’analisi pevisionale delle emission acustiche. Le emissioni riguardano solamente il funzionamento dell’impianto di recupero degli inerti, che come dette sarà di nuova generazione e avrà livelli di rumorosità conteuti.

XIII. RECINZIONE

La perimetrazione dell’area sarà dotata di una recinzione metallica e saranno collocate delle essenze arboree

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per minimizzare l’impatto, già esiguo, acustico e visivo

XIV. INTEREFERENZA DEL PROGETTO CON IL CONTESTO AMBIENTALE E

TERRITORIALE

Il progetto è localizzato in una contrada già urbanizzata e antropizzata, dove sono presenti altre attività artigiali/commerciali.

La costruzione, l’esercizio e la dismissione del progetto comporteranno azioni che modificheranno fisicamente l'ambiente interessato (topografia, uso del suolo, corpi idrici, ecc.) ma in maniera lieve.

Il progetto non genere genererà emissioni di inquinanti, sostanze pericolose, tossiche, nocive nell’atmosfera.

Il progetto non è localizzato in area ad elevata fruizione pubblica.

Nell’area di progetto o in aree limitrofe non sono presenti ricettori sensibili (es. ospedali, scuole, luoghi di culto, strutture collettive, ricreative, ecc.) che potrebbero essere interessate dalla realizzazione del progetto.

Non risultano interferenze del progetto di determinare effetti cumulativi con altri progetti/attività esistenti o approvati.

XV. CONCLUSIONI

La ditta D.L. COSTRUZIONI SRL intende realizzare un impianto di trattamento RIFIUTI NON PERICOLOSI con una capacita’ effettiva dei rifiuti lavorati dell’impianto di 59 tonn/giorno per l’attivita’

di recupero (trattamento R5) principalmente di rifiuti inerti. Mentre per altri rifiuti si eseguiranno: il deposito temporaneo D15 con capacità inferiore a 30/giorno e la messa in riserva di rifiuti R13; attività che non rientrano tra quelle oggetto di verifica di assoggettablità, ma come evidenziato nella relazione e negli allegati di progetto non vi sono vincoli ostativi, e non vi saranno ripercussioni sull’ambiente circostante, non verranno utilizzate risorse naturali, il rischio di incendio per le sostanze o le tecnologie usate e basso, al momento non sono presenti cumuli con altri progetti.

Dal dettaglio dell’analisi effettuata si evince che l’autorizzazione è compatibile con l’area interessata.

L’impianto non interferisce in maniera negativa con le caratteristiche fisiche, ambientali, economiche del territorio.

In conclusione si può affermare che la presenza dell’impianto con i suoi aspetti virtuosi volti alla riduzione

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dei rifiuti disseminati nel territorio e a contribuire all’economia di risorse naturali (riduzione materie prime), in definitiva caratterizzerà e conferirà pregio all’intero comprensorio.

Da quanto sopra descritto si ritiene che il progetto dell’impianto di recupero rifiuti sopra descritto non abbia impatti ambientali significativi, si resta comunque subordinati ad ogni eventuale prescrizione che l’Ente competente vorrà adottare.

IL TECNICO Ing. Salvatore Virga