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04/04/2021 AIUTARE QUALCUNO AD IMPARARE

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Academic year: 2022

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(1)

AIUTARE QUALCUNO AD IMPARARE

1. IL DOCENTE (ISTRUTTORE) 2. I DISCENTI (GLI ALLIEVI) 3. L’OBIETTIVO DI FORMAZIONE

4. LA TRASMISSIONE CORRETTA DI DETERMINATE CONOSCENZE E COMPETENZE

Occorrono almeno 4 fattori essenziali :

1) ACQUISIRE NUOVE ESPERIENZE

attraverso un processo che coinvolge una persona in:

• conoscenze ed esperienze,

• abilità ed emozioni,

• atteggiamenti e modi.

2) CAMBIARE COMPORTAMENTO QUANDO SO o SO FARE NUOVE COSE

INCONSCIAMENTE INCOMPETENTE INCONSCIAMENTE

INCOMPETENTE Sono ignaro Sono ignaro INCONSCIAMENTE

INCOMPETENTE Sono ignaro

CONSCIAMENTE INCOMPETENTE CONSCIAMENTE INCOMPETENTE So di poter imparare qualcosa So di poter imparare qualcosa CONSCIAMENTE INCOMPETENTE So di poter imparare qualcosa

CONSCIAMENTE COMPETENTE CONSCIAMENTE

COMPETENTE So di sapere e saper fare una cosa So di sapere e saper fare una cosa

CONSCIAMENTE COMPETENTE So di sapere e saper fare una cosa INCONSCIAMENTE

COMPETENTE INCONSCIAMENTE

COMPETENTE Compio azioni senza pensare;

mi vengono spontanee Compio azioni senza pensare;

mi vengono spontanee INCONSCIAMENTE

COMPETENTE Compio azioni senza pensare;

mi vengono spontanee

REALTA’

PARTECIPARE AL CORSO

TEORIA = CONSAPEVOLEZZA

FORMAZIONE

IL CORSO

Malcolm Shepherd Knowles(1913-1997)

The Modern Practice of Adult Education:

Andragogy Versus Pedagogy (1970)

The adult learner (1973)

Andragogy in action: Applying modern principles of adult education (1984)

(2)

MA SOPRATTUTTO QUANDO…

Sono disponibili ad apprendere.

Sono orientati all’apprendimento.

Sono motivati.

Hanno bisogno di conoscere.

E’ rispettato il concetto di se stessi.

E’ riconosciuta e integrata l’esperienza precedente.

Sono rispettate le loro esigenze personali (fisiologiche, di sicurezza, di comfort, di autostima, di ruolo sociale).

GLI ADULTI IMPARANO QUANDO…

La Piramide o Scala di Maslow

SI DEVE CREARE ARMONIA TRA ISTRUTTORE/Staff E PARTECIPANTI AL CORSO.

ISTRUTTORE & ALLIEVI =AMICI

Tutte le volte che il “mio pubblico” non capisce, la colpa è MIA.

- FEELING -

1) PARTIRE DA UN LIVELLO BASSO DEMOTIVARE

2) PARTIRE DA UN LIVELLO ALTO ARGOMENTI INCOMPRENSIBILI 3) NON SPIEGARE COSE UTILI 4) SPIEGARE COSE INUTILI

a) E’ EFFICACE QUANDO:

L’ambiente (aula, clima, comfort etc) è adeguato

Il contenuto da insegnare è idoneo

Il metodo didattico è ben strutturato

b) FACILITA

Portando i discenti lentamente DA QUELLO CHE GIÀ SANNO

A NUOVE CONOSCENZE UTILIZZABILI e FRUIBILI

(3)

QUALITA’

QUANTITA’

So più cose

Posso risolvere i problemi in maniera diversa

…cambia anche il livello di Cultura

VERBALE

7%

PARAVERBALE NON VERBALE 38%

55%

Come comunichiamo

Timbro Volume Tono Velocità Ritmo Pause Gesti

Postura Abbigliamento

MOLTO RIGUARDA IL “COME TI PARLO” E NON COSA TI DICO

MEMORIZZAZIONE Metodo di apprendimento Dopo 3 giorni

LEGGERE 10%

UDIRE 20%

VEDERE 30%

VEDERE E UDIRE 50%

RIPETERE / DISCUTERE 70%

FARE / ESERCITARSI 90%

Matthew P. Murgio Studio del 1969

Rinforza i concetti in modo POSITIVO

Coinvolge attivamente i discenti

Utilizza molto la praticità (anedotti/analogie/esempi/storie)

Offre opportunità di riflessione

E’ vario nel proporre argomenti.

2

1. Empatico

(stabilisce un buon feeling con i partecipanti)

2. Comunicatore

(si fa capire e… fa ricordare)

3. Sicuro

(trasmette Sicurezza)

4. Animatore

(coinvolge e interessa)

5. Competente

(ha padronanza nelle tecniche)

(4)

6. Assertivo

(capace di gestire le dinamiche di gruppo)

7. Flessibile

(adatta la scaletta all’aula e agli obiettivi)

8. Concreto

(orientato al raggiungimento degli obiettivi)

9. Coerente

(rispettoso degli standard e delle norme)

10. Creativo

(riesce a introdurre sempre delle novità)

TI RISPECCHI IN TUTTO CIO’ ??

Siiiii ! (risposta scontata) Attenzione a

COME TI VEDI invece di COME SEI

nella realtà…

l’O.E.S.

descrive ciò che gli allievi devono essere in grado di sapere o saper fare al termine di un periodo di insegnamento e/o apprendimento.

INERENTE CHIARO VERITIERO MISURABILE

O.E.S.

=

INDICATORE

SAPERE - Lezione, casi studio, lavori di gruppo, simulazioni, dibattiti, test, etc.

SAPER FARE - Dimostrazione, esercitazione, feedback

SAPER ESSERE - Simulazioni, role playing, lavori di gruppo, osservazione sistematica, dibattiti simulati, etc.

(5)

SENZA BUONA COMUNICAZIONE NON C’E’ BUONA COMPRENSIONE

(6)

 Hai sbagliato tutto.

 Errore!

 NO NO NO !

 Non sei capace!

Non avere pregiudizi

Non dare giudizi

Consapevolezza delle diversità

Intenti condivisi

Empatia con i candidati

Ascolto dei candidati

• Le parole dell’altro

• Il corpo dell’altro…

• …e i loro significati

Ascoltare…cosa?

Saper tacere e ascoltare piuttosto che parlare Non anticipare quello che l’altro vuole dire Stimolare la formazione e la messa in atto:

“Ti senti padrone di questa tecnica?

Pensi di riuscire a controllarla?…”

Paura del nuovo =PERICOLO

Solo la mia visione della realtà è quella giusta.

Egocentrismo

Concentrato su se stesso, non si ascolta l’altro.

Giudizio inconsapevole iniziale dei partecipanti:

ACCETTO / NON ACCETTO Tempo stimato da 1 a 3 minuti

(Quanta roba so…)

100 40

20 10

COSA VORREI DIRE

COSA DICO DAVVERO COSA SENTONO LE PERSONE

COSA CAPISCONO

COSA RIPETONO

(7)

NON VERBALE

• Gestualità

• Posizione del corpo

• Mimica facciale

• Contatto visivo/ Sorriso

• Tic e intercalari vocali

• Spazio di confidenza

SPESSO PREOCCUPANO SE POSTE IN PUBBLICO.

UNA RISPOSTA INADEGUATA PUO’

CONDIZIONARE TUTTO IL RAPPORTO FUTURO CON CHI PARTECIPA

DARE RISPOSTE ADEGUATE SOLO SE

SI E’ SICURI.

ALTRIMENTI

“RIMANDARE”

Tipologia:

• Diretta (al singolo)

• Generalizzata (al gruppo)

• Aperta (“cosa ne pensi del defibrillatore?”)

• Chiusa (con risposta SI/NO, vero/falso)

• Di ritorno (un’altra domanda come risposta)

• A Specchio (per approfondire argomenti poco conosciuti)

COME GESTIRLE

• Pertinente

- rispondere subito e brevemente.

• Con verifica della soddisfazione - Tutto chiaro??, Mi sono spiegato??

• Con rilancio al gruppo - da dibattito, ma difficile da gestire.

(8)

COME GESTIRLE

• Di un argomento non capito (ripetere con altre parole e esempi);

• Completamente fuori tema (valutare se rispondere);

• Non abbastanza chiara (domanda lunga e complessa):

 fare domanda di verifica

 riassumere il concetto della domanda

 rispondere

COME GESTIRLE

• Che anticipa gli argomenti (bloccare garbatamente con “vedremo poi” oppure “Ci stiamo arrivando”.

• Polemica o cattiva (CALMA….sdrammatizzare il più possibile ed eventualmente rispondere).

• Con risposta dubbia (meglio dire che al momento non si è in grado di rispondere, con la promessa di aggiornarsi sull’argomento).

• RARISSIMI (SE NON LI ALIMENTI PROPRIO TU)

• NON CERCARE O PERSONALIZZARE LA POLEMICA, E’ IN GIOCO ANCHE LA TUA CREDIBILITA’.

• NEUTRALIZZA GLI ATTACCHI TENENDO BASSI I TONI, CERCANDO SEMPRE SPUNTI PER DIALOGARE SERENAMENTE.

• MANTIENI LA DISCUSSIONE NEGLI AMBITI DELL’ARGOMENTO CHE STAI TRATTANDO.

Cosa esporre e come esporre

• Dire ciò che si dirà;

• Dirlo;

• Dire ciò che si è detto Cosa

Cosa esporre e come esporre

Come

• L’ARGOMENTO: … cosa è.

• GLI SCOPI: …….… a cosa serve.

• L’UTILIZZO: ……… come funziona.

Tenere alto il livello di attenzione con le fratture:

- Un gesto simbolico - Una storia umoristica - Un esempio

- Il cambio di tonalità - Un audiovisivo - Una battuta - Delle domande

(9)

20’ 30’ 1h 2h TEMPO DELLA LEZIONE

%

90

70

50

30

10

CREANDO PIÙ

“FRATTURE”

IL LIVELLO DI ATTENZIONE RIMANE ALTO NEL TEMPO PERCENTUALE

D’ATTENZIONE

dovrebbe durare

da 20 a 40 minuti.

3 / 4 concetti basilari promossi con semplicità e chiarezza

• essere molto precisi e diligenti;

• basare tutto sulla sicurezza;

• avere una scaletta logica e VISIBILE;

• creare diverse “fratture di attenzione”;

• rimanere nei tempi prestabiliti;

• evitare false notizie e bugie;

• usare la chiarezza, portare le prove;

• esporre la teoria senza divagazioni;

• parlare con un buon linguaggio;

• creare coinvolgimento;

• evitare troppi argomenti insieme;

• usare materiale audiovisivo IDONEO;

• non parlare tanto senza dire nulla;

• prepararsi tutto in anticipo;

• rivolgersi a tutti non al singolo;

• essere padroni della lezione in corso;

• evitare l’improvvisazione;

NON FARSI TROVARE IMPREPARATI!

 Classico foglio A4 dove trascrivere 15/20 righe BEN VISIBILI.

Tipi di Scaletta:

• ESPOSITIVA

• SEQUENZIALE

(10)

1.ESPOSITIVA I° Il BLS

a) L’Arresto Cardiaco b) Segni e sintomi

1) dolore toracico 2) dolore mandibolare II° La Disostruzione

E’ FORMATA DA GRUPPI E SOTTOGRUPPI

2. SEQUENZIALE I° Il BLS

a) cosa è b) a cosa serve c) come si effettua d) cosa verificare e) esempi pratici II° IL DEFIBRILLATORE

a) cosa è b) a cosa serve c) come funziona d) come si usa e) esempi pratici

I. PREPARAZIONE

II. APERTURA

III. CONTENUTO

IV. COINVOLGIMENTO

V. CHIUSURA

I III V Struttura della Didattica Universale

I. PREPARAZIONE

• conoscenza dei destinatari

• scelta dell’argomento

• fissare l’obiettivo

• scaletta pronta

• supporti audiovisivi

• materiale didattico

• attrezzature - mezzi - staff.

II. APERTURA:

• introduzione (presentazione)

• argomentazione

• obiettivi

• supporto audiovisivo.

SOTTO ESAME I PRIMI MINUTI

(11)

IV. COINVOLGIMENTO

• domande e risposte;

• esercitazione;

• discussione;

• Skill-test - quiz.

III. CONTENUTO:

• nozioni formative (quelle di base);

• nozioni di supporto (quelle rafforzative);

• nozioni informative (utili ma non essenziali);

• nozioni di riserva (gli eventuali approfondimenti richiesti);

• nozioni da evitare (cosa non dire).

V. CHIUSURA.

• conclusioni;

• supporto audiovisivo;

• riepilogo;

• destinare compiti e/o mansioni.

LA TEORIA E’ IL PERCHE’ (il sapere)

LA PRATICAE’ IL COME(il saper fare)

ICUREZZA USILI DIDATTICI OINVOLGIMENTO PPRENDIMENTO IDATTICA

• D

• D

TUTTO IL NECESSARIO PER UN PERFETTO ISTRUTTORE

o S o A o C o A o D

IVERTIMENTO IVERTIMENTO

S ICUREZZA = PREVENZIONE

Individuare la componente sicurezza in ogni discorso, lezione, oggetto, e dare il giusto

risalto alla prevenzione.

Componente primaria di ogni lezione

anche e soprattutto a livello personale

(12)

1000 parole non valgono una immagine e 1000 immagini non valgono una prova pratica.

A USILI DIDATTICI

PER LA TEORIA

Computer, videoproiettore, manuali, Cd rom, tutta la modulistica, materiali e strumenti aggiornati.

1000 parole non valgono una immagine e 1000 immagini non valgono una prova pratica.

A USILI DIDATTICI

PER LA PRATICA

Manichini vari, defibrillatori trainer, materiali di consumo per l’igiene con i manichini. Tutto funzionante.

C OINVOLGIMENTO

FARE SPESSO DELLE DOMANDE

FAR LEGGERE LE SLIDE IN AULA UTILIZZARE PIU’ PERSONE

A PPRENDIMENTO = ARRICCHIMENTO

Ciò che si vuole

insegnare viene appreso ?

D IDATTICA D IVERTIMENTO

(13)

La

comunicazione è efficace!

Definizione Obiettivi Educativi Analisi - Progettazione Pianificazione Sistema di Valutazione Preparazione Attuazione del Programma Formativo Svolgimento Attuazione della Valutazione Valutazione - Analisi 1

2 3 4

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