Vi ricordate
quando è nata Chiara?
22.1.1920
Quest’anno Chiara compirebbe 100 anni!Cogliamo questa occasione specialissima
per conoscere qualcosa di più di lei, della sua infanzia e della sua famiglia
CHIARA E LA
FAMIGLIA
2020 1920 100 anni
Vita in famiglia
1.1
100 anni
1°PARTE
• conoscere alcuni brani della storia di Chiara, scoprire che anche la sua famiglia ha attraversato momenti di gioia e di gravi difficoltà.
• riconoscere il dono che ognuno è, iniziando dai membri della propria famiglia
• vivere concretamente per un mondo unito cominciando da … casa!
Vita in famiglia
Attività introduttiva
E’ delicato invitare i ragazzi a parlare della propria famiglia, soprattutto se si sa che ci sono difficoltà. Si incoraggia a farlo solo se prima è possibile creare un’atmosfera di grande fiducia, rispetto e comunione, sapendo che in tutte le famiglie si passano momenti belli e momenti più difficili.
1.1
Obiettivi
Attività
9-12 anni
Su dei fogli colorati possiamo scrivere alcune qualità che caratterizzano le varie famiglie, per esempio: “vivace”, “unita”,
“litigiosa”, “povera”, “numerosa”, “creativa” e altri aggettivi ancora che possiamo decidere insieme alle/ai gen3. Ogni caratteristica sarà scritta su un foglio diverso.
A questo punto invitiamo ognuno a disegnare l’albero genealogico della propria famiglia e ad attaccare il disegno vicino alla caratteristica che più si adatta
hanno attaccato il proprio disegno si invita alla comunione e a raccontare come mai ho appeso il disegno sotto quella parola/
qualità.
Ora vogliamo scoprire com’era la famiglia di Chiara. Cosa pensate, in quale foglio lei avrebbe appeso il disegno della sua famiglia? Raccogliere le idee senza dare una risposta in modo da suscitare l’interesse di conoscere la famiglia di Chiara...
13-17 anni
In piccoli gruppetti (2 o 3 gen) prendiamo spunto dalla vita concreta nelle nostre famiglie per trovare 5 punti di luce (per cui ringraziamo Dio) e 5 punti grigi (che vorremmo poter
“colorare” con l’aiuto di Dio.
Nessuno deve sentirsi in dovere di spiegare, basta donare una parola, un aggettivo e scriverlo su un foglio. Appendiamo i fogli e vediamo se ci sono caratteristiche che si ripetono.
Lasciamo spazio per la comunione spontanea. Cosa pensate: quali punti di luce avrebbe scritto Chiara della sua famiglia? Quali punti di grigi? Raccogliere le idee senza dare una risposta in modo da suscitare l’interesse di conoscere la famiglia di Chiara...
Attività
100 anni
1°PARTE
A gruppetti leggere il seguente brano in cui Chiara racconta qualcosa della sua famiglia.
Ogni gruppo, con queste e altre informazioni (rac- colte con interviste a popi più anziani o su altri libri o in internet) si impegna a descrivere a tutti un componente o due della sua famiglia.
Preparare insieme su un cartellone un piccolo
“albero genealogico” di Chiara.
Episodi
della storia di
Chiara
Chiara
Chiara Lubich
L'avventura dell'unità
Ed. Paoline 1991,pag. 32-35
Mio padre Luigi e mia madre Luigia
lavoravano da tipografi quando si sono conosciuti. (…) 1La mamma era una donna molto pia: oltre alla Messa e alla comunione quotidiane, era fedelissima a pratiche di pietà popolari. (…)
1 Chiara racconta come era la sua famiglia nel momento dell’intervi- sta.
Era intelligente, forte, ma anche molto sensibile: nei periodi in cui la famiglia era economicamente sufficiente, la sentivamo spesso cantare.
In epoca di ristrettezze soffriva soprattutto per la difficoltà di far studiare noi figli.
Papà era socialista e poco praticante dapprima, finché l’influenza dei figli lo ha riportato alla Chiesa.
Per non volersi piegare al fascismo, ha sofferto anche la fame, e con lui tutti noi. Nel primo dopoguerra commerciava in vini ma ci fu la crisi, gli affari gli andarono male e dovette chiudere l’attività nel ’30.
Conobbe allora una lunga disoccupazione.
Era un uomo magnanimo, con larghe idee. Mi voleva un bene dell’anima e mi capiva.
Siamo quattro figli:
Gino, il maggiore, io la seconda, Liliana e Carla. Eravamo molto uniti tra noi e lo siamo ancora.
Liliana ha sposato un senatore e vive a Trento, ha cinque figli.
Ha seguito sin dall’inizio il Movimento. Carla ha sposato un ufficiale di marina oggi in pensione, vive a Roma, ha tre figli e mi è sempre stata molto vicina. Anche Gino vive a Roma, ha cinque figli.
Ho molti nipoti e pronipoti.
Sono in ottimo rapporti con
tutti, naturalmente con amicizia più o meno intensa. Vedo tutti insieme, almeno quelli che sono a Roma, due volte l’anno ed è sempre festa.
Ho sempre ammirato Gino per la sua intelligenza. Fin da piccolo era molto generoso.
Ricordo un giorno che noi bambini avevamo fatto troppo chiasso in casa. La mamma aspettava che papà tornasse per castigarci. Papà ci metteva in fila per età, prima Gino, poi io, poi Lilliana, poi Carla.
E, ad uno ad uno, ci passava in rassegna con uno scappellotto.
Il primo toccò a Gino, poi era il mio turno, ma Gino mi si parò davanti dicendo: “No, alla Silvia1 no, dallo a me”
1 Il nome di battesimo di Chiara Lubich è Silvia.
100 anni
1°PARTE
Chiara alla RAI
alla trasmissione di RAI 3:
"Il mio novecento"
(andata in onda il 13 agosto 2003) Didascalia:
1943 - La chiamata
Siamo nel 1943,
ricordo che ero a casa con la mia mamma, eravamo piuttosto poveri perché papà non andava d’accordo con il fascismo e perciò avevamo solo il necessario e bisognava tutti i giorni andare con una bottiglia a due chilometri lontano per prendere del latte per la famiglia.La mamma non voleva mai farmi fare dei lavoretti di casa perché diceva che io dovevo studiare; mentre invece le mie sorelle più giovani lavoravano anche in casa.
d’inverno freddo, freddo, freddissimo, e la mamma dice alla più grandina: “Vai a prendere il latte.” “Mamma, è impossibile con questo freddo, come faccio?” “Allora vai tu!”
alla più piccola: “No, con questo freddo!”
Allora - anche lì sempre spinta dall’idea di fare un atto d’amore - ho detto: “Mamma, vado io stavolta.” E la mamma non avendo altre possibilità mi ha mandata.
E sono andata, mi sono avviata verso questa località lontana
“La Madonna Bianca” e a metà strada ecco anche qui un fatto un po’ singolare, perché mi fermo perché avverto che c’è qualcosa.
E’ come un’impressione, ma non era vero, l’impressione soltanto, come se il cielo si aprisse e come qualcuno mi dicesse - che io ho capito subito chi era -: “Datti tutta a me.”
E ho capito: era la chiamata che Dio mi rivolgeva, aveva i suoi piani su di me.
Madonna Bianca
Trento
100 anni
1°PARTE
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9-12 anni
staffetta dei camerieri
Si colloca in una parte della sala un tavolo vuoto (da apparecchiare) e nell’altra un tavolo con tutto quanto serve: bicchiere, posate, piatti, tovaglia … Si possono fare due gruppi o più a seconda del numero di ragazzi /e.
Si dispongono in fila indiana. Il primo ragazzo indossa grembiule, cuffia e vassoio, va al tavolo dove ci sono delle cose che servono per apparecchiare, mette una di esse sul vassoio e la porta al tavolo da apparecchiare. Poi passa grembiule, cuffia e vassoio al ragazzo successivo che continua la staffetta. Ogni volta che un gen3 termina di apparecchiare prima di correre in fondo alla fila prende da un cesto una lettera che comporrà la seguente frase segreta: “Servire non a parole ma con i fatti”. Quale quadra scopre per primo la frase segreta che ha vissuto Chiara? Chi ha apparecchiato meglio e per più persone entro il tempo stabilito?
Attività
13-17 anni
dialogo
Dopo aver letto o ascoltato questa forte esperienza di Chiara invitiamo i gen3 ad un momento di silenzio, di riflessione e di comunione.
Ognuno scrive su un biglietto una breve comunione e anche una domanda per gli altri.
(Esempio di domanda: “Chiara sente la chiamata di Dio mentre fa un atto d’amore concreto per sua mamma.
E’ capitato anche a voi di avvertire la presenza di Dio dopo aver amato?”).
I biglietti si chiudono e si mettono in un cesto. Quando tutti hanno scritto e piegato il biglietto, a turno ciascuno può pescare dal cesto, leggere un biglietto e iniziare la comunione.
Riflessione
la nostra famiglia "vista dall'alto"
Hai mai pensato di guardare alla tua famiglia da un’altra prospettiva, “allontanandoti” dalla tua visione personale, di tutti i giorni? Immagina di guardarla
“dall’alto”, da un drone, da un elicottero o da nuvola: potresti notare molte più cose di quelle che vedresti guardando da terra, notare particolari che potrebbero esserti sfuggiti… chiudi gli occhi e pensa a quante cose ognuno dei componenti della tua famiglia fa per gli altri, per amore.
Guardare dall’alto può aiutare a capire meglio tutti: i genitori, i nonni, i fratelli...
Chiudi gli occhi e “osserva”…
hai notato qualche cosa di cui non ti eri accorto?
Hai qualche idea per aiutare di più qualcuno?
Per rendere la vita in famiglia più bella e serena?
Proposta: scopriamo almeno un piccolo motivo per ringraziare ognuno dei componenti della famiglia.
9-12 anni
lavoretto:
Prepariamo un bel biglietto con un grazie per ognuno dei componenti della famiglia per qualcosa di particolare che fa per gli altri, o costruiamo un bel GRAZIE (magari scritto in tante lingue o inciso a fuoco nel legno) da appendere in casa per tutti.
100 anni
1°PARTE
Burundi
Quando la mia cugina ha dei problemi, le piace tanto venire a chiedermi dei consigli e a volte mi disturba perché viene in qualsiasi momento ed io a volte sono occupata.
Un giorno è venuta nella mia stanza e parlava mentre io dovevo fare alcune cose e non l’ho ascoltata.
Mi sono ricordata del passaparola di quel giorno :
“Essere in ascolto della sofferenza altrui”.
Allora ho lasciato subito le cose che stavo facendo per ascoltarla. E’ stato un momento bello di apertura con lei. Eravamo contente tutte e due.
Cuba :
Qualche mese fa, mia nonna si è ammalata gravemen- te ed è rimasta semiparalizzata. Subito la mamma ed io ci siamo trasferite a casa sua per aiutarla in tutto.
Mia cugina, che vive con la nonna, non era in grado di aiutarla molto, è un po’ pigra e dopo un po’ avevo co- minciato ad esserlo anche io. Un giorno la mamma ci ha chiesto di andare a fare la spesa. La mia cugina ha risposto di no ed io ho ribattuto che se lei non aveva intenzione di andare, nemmeno io l’avevo.
Ma poi mi sono ricordata delle gen 3 e ho pensato che se non avessi amato avrei fatto del male a mia mam- ma, a mia cugina e a me stessa. Cosicché, mi sono alzata e, mentre stavo per uscire, mia cugina ha detto:
“Aspettami, vengo con te!”. Così siamo andate insieme ed io mi sono resa conto che se vivo l’Ideale posso trascinare moltissime persone.
i lavori domestici?"
9-12 anni
Non molte persone pensano che i la- vori domestici siano divertenti! Quante volte abbiamo sentito chiedere: “Chi aiuta a sparecchiare?”, “Chi lava i piat- ti?” e magari anche, come nella storia di Chiara, “Chi può andare a prendere il latte?”.
Queste azioni quotidiane: cucinare, lavare i piatti, pulire la casa, lavare la macchina, tagliare l’erba del giardino, dipingere una ringhiera … sono molto importanti per rendere la nostra casa accogliente e la vita in famiglia bella per tutti e se fatte per amore, possono “sor- prenderci” e riempirci il cuore di gioia, perché amare, anche nelle piccole co- se, ci fa felici!
Come sarebbe la vita in famiglia se que- sti lavori venissero fatti solo se qualcu- no “ne ha voglia”?
Attività pratiche
• mini corso di cucina con qualche ricetta da provare
a fare subito
• mini corso di giardinaggio
• come si pulisce una stanza, come si fa il letto
• come si prepara una valigia
• come si attacca un bottone / come si stira
• come si pulisce un bagno / si ripara un rubinetto che gocciola Invitare degli/delle esperti/e
per fare dei
piccoli corsi
per imparare alcuni “lavori di casa”, come ad esempio:100 anni
1°PARTE