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Sommario. Ruoli, responsabilità e autorità ai fini informativi... 16

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(1)

Firmato digitalmente da MASSIMO CANTAGALLO SerialNumber =

TINIT-CNTMSM57M17D539I C = IT

Data e ora della firma: 15/12/2021 17:46:38

O = Ordine Ingegneri di Milano T = Ingegnere

SerialNumber =

TINIT-GDNRME72B23Z112G Data e ora della firma:

16/12/2021 18:15:57

(2)

Caserma Farinati Pag. | 1 Piano di Gestione Informativa

Sommario

PREMESSE ... 2

Identificazione del progetto ... 2

Introduzione ... 3

Acronimi e glossario ... 4

Riferimenti normativi ... 8

SEZIONE TECNICA ... 9

Caratteristiche tecniche e prestazionali dell'infrastruttura hardware e software ... 9

Infrastruttura del Committente interessata e/o messa a disposizione ... 10

Formati di fornitura dati messi a disposizione inizialmente dal Committente ... 10

Fornitura e scambio dei dati ... 11

Sistema comune di coordinate di riferimento ... 11

Specifiche per l’inserimento di oggetti ... 12

Sistema di classificazione e denominazione degli oggetti ... 12

Specifica di riferimento dell’evoluzione informativa del processo dei modelli e degli elaborati ... 12

SEZIONE GESTIONALE ... 13

Obiettivi formativi, usi dei modelli e degli elaborati ... 13

Obiettivi del modello in relazione alle fasi del processo ... 13

Usi BIM ... 13

Elaborato grafico digitale ... 14

Definizione degli elaborati informativi ... 15

Livello di sviluppo degli oggetti e delle schede informative ... 15

Ruoli, responsabilità e autorità ai fini informativi ... 16

Definizione della struttura informativa dell’affidatario e della sua filiera... 16

Identificazione dei soggetti professionali ... 16

Struttura e organizzazione della modellazione digitale ... 17

Struttura dei modelli disciplinari ... 17

Dimensione massima dei file di modellazione ... 18

Nomenclatura livelli ... 18

Politiche per la tutela e la sicurezza del contenuto informativo ... 19

Modalità di condivisione dei dati, dei modelli, dei documenti e degli elaborati. ... 20

Denominazione dei file ... 20

Infrastruttura di condivisione dati messa a disposizione dall’RTP ... 20

Modalità di programmazione e gestione dei contenuti informativi di eventuali sub-affidatari ... 22

Procedure di coordinamento e verifica dei modelli ... 22

Modalità di archiviazione e consegna finale di modelli ... 22

ALLEGATI ... 23

Matrice LOD (UNI-11337-4:2017) ... 23

(3)

Caserma Farinati Pag. | 2 Piano di Gestione Informativa

PREMESSE

IDENTIFICAZIONE DEL PROGETTO

Denominazione del Committente:

Ministero della Difesa – Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti – Direzione dei Lavori e del Demanio – 1° Reparto – 2^ Divisione

Piazza della Marina, 4 , 00196 Roma (RM) Denominazione del progetto:

“DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DELLA CASERMA SOMMERGIBILI FARINATI – ARSENALE MILITARE MARITTIMO - TARANTO”

Tipo di intervento:

Demolizione e ricostruzione

Descrizione sintetica del progetto:

Il progetto nasce dall’esigenza di realizzare la nuova sede del Comando Flottiglia Sommergibili (COMFLOTSOM), che prevede un complesso per uffici e residenziale costituito da due edifici: il primo destinato prevalentemente ad uffici, e il secondo ad alloggi e servizi.

Sono inoltre comprese tutte le opere di urbanizzazione, la realizzazione di nuovi accessi carrabili e pedonali, delle sistemazioni esterne a verde e la realizzazione di aree di parcheggio.

Il nuovo complesso edilizio è stato progettato e studiato partendo dalle esigenze lavorative ed alloggiative da soddisfare e in funzione delle dimensioni e delle caratteristiche dell’area di sedime.

Localizzazione geografica dell’intervento:

Il complesso edilizio oggetto del servizio è situato nel comprensorio dell’Arsenale della Marina Militare di Taranto, in località ex banchina sommergibili che si affaccia a sud del Primo Seno del Mar Piccolo.

Come riferimento di geolocalizzazione è stato individuato lo spigolo dell’edificio ricovero munizioni antistante la nuova caserma. Per le Coordinate geografiche fare riferimento al paragrafo “sistema comune di coordinate di riferimento a pag. 11.

(4)

Caserma Farinati Pag. | 3 Piano di Gestione Informativa Identificazione delle fasi dell’incarico:

Progettazione definitiva, esecutiva e piano di sicurezza e coordinamento.

Il presente PGI riguarda lo stadio di progettazione per le fasi 2, 3 e 4.

INTRODUZIONE

Il presente Piano di Gestione Informativa dell'Opera (PGI) è stato redatto in osservanza di quanto previsto al punto della norma UNI-11337-5:2017.

Il piano fornisce una descrizione dettagliata preparata dal team di progettazione per illustrare come sono stati raggiunti e rispettati gli obiettivi e i requisiti definiti dal Committente, di seguito elencati:

• soddisfacimento dei fabbisogni della collettività;

• qualità architettonica e tecnico funzionale e di relazione nel contesto dell'opera;

• conformità alle norme ambientali, urbanistiche e di tutela dei beni culturali e paesaggistici, nonché il rispetto di quanto previsto dalla normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza;

• rispetto dei vincoli idro-geologici, sismici e forestali nonché degli altri vincoli esistenti;

• risparmio e efficientamento energetico, nonché valutazione del ciclo di vita e della manutenibilità delle opere;

• compatibilità con le preesistenze archeologiche;

• razionalizzazione delle attività di progettazione e delle connesse verifiche attraverso il progressivo uso di metodi e strumenti elettronici specifici quali quelli di modellazione per l'edilizia e le infrastrutture;

• accessibilità e adattabilità secondo quanto previsto dalle disposizioni vigenti in materia di barriere architettoniche.

(5)

Caserma Farinati Pag. | 4 Piano di Gestione Informativa

ACRONIMI E GLOSSARIO

Termini relativi ai contenuti informativi

dato: Elemento conoscitivo intangibile, elementare, interpretabile all’Interno di un processo di comunicazione attraverso regole e sintassi preventivamente condivise

contenuto informativo: Insieme di informazioni organizzate secondo un determinato scopo ai fini della comunicazione sistematica di una pluralità di conoscenze all'interno di un processo

informazione: Insieme di dati organizzati secondo un determinato scopo ai fini della comunicazione di una conoscenza all'interno di un processo

relazionale: Organizzazione di un insieme di dati per relazioni logiche o concettuali

parametrico: Organizzazione di un insieme di dati per relazioni logiche o concettuali in funzione di uno o più parametri

formato aperto: Formato di file basato su specifiche sintassi di dominio pubblico il cui utilizzo è aperto a tutti gli operatori senza specifiche condizioni d'uso

formato proprietario: Formato di file basato su specifiche sintassi di dominio non pubblico il cui utilizzo è limitato a specifiche condizioni d’uso stabilite dal proprietario del formato

2D - seconda dimensione: Rappresentazione grafica dell'opera o dei suoi elementi in funzione del piano (geometrie bidimensionali)

3D-terza dimensione: Simulazione grafica dell’opera o dei suoi elementi in funzione dello spazio (geometrie tridimensionali)

4D- quarta dimensione: Simulazione dell'opera o dei suoi elementi in funzione del tempo, oltre che dello spazio

5D - quinta dimensione: Simulazione dell'opera o dei suoi elementi in funzione della moneta, oltre che dello spazio e del tempo

6D - sesta dimensione: Simulazione dell'opera o dei suoi elementi in funzione dell'uso, gestione, manutenzione ed eventuale dismissione, oltre che dello spazio

7D - settima dimensione: Simulazione dell’opera o dei suoi elementi in funzione della sostenibilità (economica, ambientale, energetica, ecc) dell'intervento, oltre che dello spazio, del tempo e dei costi di produzione

multimediale: Relativo all’interazione, tra un soggetto e l’ambiente, attivata tramite fonti informative (essenzialmente ottiche, visuali, sonore).

veicolo informativo: Mezzo di trasmissione di contenuti informativi

elaborato informativo (elaborato): Veicolo informativo di rappresentazione di prodotti e processi del settore costruzioni

scheda informativa digitale: Raccolta e archiviazione strutturata di informazioni sociali, ambientali,

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Caserma Farinati Pag. | 5 Piano di Gestione Informativa tecniche, economiche e giuridiche, redatte in un ordine prestabilito, secondo certe modalità e per determinati scopi

modello informativo (Modello): Veicolo informativo di virtualizzazione di prodotti e processi del settore costruzioni

modello di progetto dell’opera o del complesso di opere: Virtualizzazione per oggetti di un'opera od un complesso di opere “in divenire” o di una modificazione od un complesso di opere già in essere

modello di rilievo dell’opera o del complesso dì opere: Virtualizzazione per oggetti, in un dato tempo, dello stato di fatto di un'opera od un complesso di opere “in essere”

modello singolo: Virtualizzazione dell'opera o suoi elementi in funzione di una disciplina od uno specifico uso del modello

modello aggregato: Virtualizzazione dell'opera o suoi elementi in funzione di una aggregazione (stabile o temporanea) di più modelli singoli, come strumento per il coordinamento di più modelli. Costituisce un modello aggregato sia l'insieme di più modelli singoli tra loro coordinati sia la loro fusione in un unico modello oggetto: Virtualizzazione di attributi geometrici e non geometrici di entità finite, fisiche o spaziali, relativi ad un'opera, o ad un complesso di opere, ed ai loro processi

Termini relativi agli ambienti informativi

ambiente di condivisione dati (ACDat): Ambiente di raccolta organizzata e condivisione dei dati relativi a modelli ed elaborati digitali, riferiti ad una singola opera o ad un singolo complesso di opere

archivio di condivisione documenti (ACDoc): Archivio di raccolta organizzata e condivisione di copie di modelli e copie od originali di elaborati su supporto non digitale, riferiti ad una singola opera o ad un singolo complesso di opere

libreria di oggetti: Ambiente digitale per la raccolta organizzata e la condivisione di oggetti per modelli grafici e alfanumerici

piattaforma collaborativa digitale: Ambiente digitale per la raccolta organizzata e la condivisione di dati, informazioni, modelli, oggetti ed elaborati, riferiti alla filiera delle costruzioni: prodotti risultanti, prodotti componenti e processi (oggetti, soggetti, azioni)

Termini relativi alla struttura informativa del prodotto

complesso di opere: Insieme sistemico di opere con intrinseche funzioni differenti ma aventi una comune funzione aggregatrice

componente: Parte tecnologica, tangibile, di un subsistema (costruttivo/architettonico, strutturale, impiantistico, ambientale) costituita da un singolo prodotto o un kit, da costruzione o impiantistico, posati o installati in opera

destinazione d’impiego: Definizione dell'utilizzo terminale di ogni prodotto da costruzione all'interno dell’opera.

kit: Prodotto da costruzione complesso costituito da due o più componenti che necessitano di

(7)

Caserma Farinati Pag. | 6 Piano di Gestione Informativa installazione/posa combinata; risultato di uno o più lavori tra loro correlati volti ad ottenere un componente complesso, di carattere fisico-spaziale (tangibile)

opera: Prodotto risultante del settore delle costruzioni inteso come edificio od infrastruttura o, comunque, il risultato di un insieme di lavori, che di per sé esplichi una funzione economica o tecnica. Le opere comprendono sia quelle che sono il compimento di un insieme dI lavori edilizi o di ingegneria civile o militare, sia quelle di presidio e difesa ambientale e di ingegneria naturalistica. Prodotto risultante della produzione edilizia e dell'ingegneria civile, militare, ambientale

prodotto da costruzione (prodotto componente): Ogni prodotto fabbricato al fine di essere incorporato in modo permanente negli edifici e nelle infrastrutture. Per estensione, ai fini della presente norma, anche prodotti impiantistici ed eventuali materie prime impiegate direttamente nell'attività produttiva edilizia o delle costruzioni

prodotto risultante: Risultato di un'attività produttiva dell’uomo, tecnicamente ed economicamente definita; effetto della produzione. Nel settore costruzioni un'opera o un complesso di opere

sistema: Parte tecnologica, tangibile, di un'opera. Composizione più o meno articolata di subsistemi combinati tra loro in ragione della comune rispondenza ad una funzione aggregatrice. Generalmente differenziati in sistemi costruttivi o architettonici, sistemi strutturali, sistemi impiantistici, sistemi ambientali.

subsistema: Parte tecnologica, tangibile, di un sistema appartenente ad un’opera. Composizione più o meno articolata di singoli componenti combinati tra loro in ragione della comune rispondenza ad una funzione aggregatrice. Assolve una propria funzione caratterizzante e costituisce parte di un sistema, assolvendone (o contribuendo ad assolverne) una o più funzioni specifiche. Generalmente differenziati in sottosistemi costruttivi o architettonici, sottosistemi strutturali, sottosistemi impiantistici, sottosistemi ambientali

Termini relativi alla struttura informativa dello spazio

ambito funzionale omogeneo (AFO): Delimitazione spaziale (per superfici e volumi) di un ambiente naturale o costruito definito come insieme di ambiti funzionali omogenei identificate in ragione della comune rispondenza ad una funzione aggregatrice caratteristica.

ambito spaziale omogeneo (ASO): Delimitazione spaziale (per superfici e volumi) di un ambiente naturale o costruito definito come insieme di spazi identificati in ragione della comune rispondenza ad una aggregatrice caratteristica.

spazio: Delimitazione spaziale (per superfici e volumi) di un ambiente naturale o costruito definito in ragione della comune rispondenza di una propria funzione caratteristica

Termini relativi alla struttura informativa del processo

ambito disciplinare: Insieme coerente di più discipline in funzione di un argomento distintivo aggregatore.

attività: Aggregazione organizzata di una o più risorse in termini di lavori, forniture e servizi, componente elementare di un processo o progetto

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Caserma Farinati Pag. | 7 Piano di Gestione Informativa attrezzatura (produttiva): Fattore produttivo capitale (beni strumentali, macchine, mezzi, noli, ecc.) disciplina: specializzazione verso una conoscenza di natura umanistica, scientifica o pratica

fornitura: Attività rivolta all'acquisto, alla locazione finanziaria, alla locazione o all’acquisto a riscatto di prodotti

lavoro: Attività avente per oggetto l’organizzazione/aggregazione di risorse ai fini della costruzione, demolizione, recupero, ristrutturazione, restauro e manutenzione di un’opera nel suo insieme o di sue parti

processo: Insieme di attività correlate o interagenti che utilizzano input per consegnare un risultato atteso (definizione tratta dalla UNI EN ISO 9000)

progetto: Insieme unico di processi che comprendono attività coordinate e controllate, con date di inizio e fine, realizzate allo scopo di conseguimento del progetto stesso (definizione basata sulla UNI ISO 21500)

risorsa: Qualsiasi soggetto, oggetto o azione che costituisce fattore produttivo in un lavoro, una fornitura od un servizio

risorsa umana: Fattore produttivo lavoro, come attività fisica o intellettuale dell’uomo

servizio: Attività predeterminata intrapresa affinché una o più persone possano soddisfare specifiche esigenze secondo le loro aspettative

evoluzione informativa degli elaborati: Livello di approfondimento dei contenuti informativi degli elaborati definito per obiettivi in funzione degli stadi e delle fasi di evoluzione del processo.

evoluzione informativa dei modelli: Livello di approfondimento del contenuto informativo dei modelli definito per obiettivi in funzione degli stadi e delle fasi di evoluzione del processo

livello di sviluppo degli oggetti digitali (LOD): Livello di approfondimento e stabilità dei dati e delle informazioni degli oggetti digitali che compongono i modelli

livello di sviluppo degli oggetti - attributi geometrici (LOG): Livello di approfondimento e stabilità degli attributi geometrici degli oggetti digitali che compongono i modelli. Parte costituente dei LOD, assieme ai LOI, riferita agli attributi geometrici.

livello di sviluppo degli oggetti - attributi informativi (LOI): Livello di approfondimento e stabilità degli attributi informativi degli oggetti digitali che compongono i modelli. Parte costituente dei LOD, assieme ai LOG, riferita agli attributi non geometrici

stabilità del dato: Dato coerente con il livello di evoluzione informativa e contenuto informativo ad esso associati

stato di approvazione del contenuto informativo: Condizione di evoluzione formale del contenuto informativo di un modello o un elaborato secondo un flusso di natura processuale

stato di lavorazione del contenuto informativo: Condizione di evoluzione operativa del contenuto informativo di un modello o un elaborato secondo un flusso di natura produttiva

Termini relativi ai ruoli

affidatario: Qualsiasi soggetto fisico o giuridico contraente di un lavoro, servizio o fornitura commissionatagli in qualsiasi forma di contratto da un Committente.

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Caserma Farinati Pag. | 8 Piano di Gestione Informativa Committente: Qualsiasi soggetto fisico o giuridico che commissioni, in qualsiasi

forma di contratto, un lavoro, un servizio od una fornitura.

sub-affidatario: Qualsiasi soggetto fisico o giuridico affidatario di secondo (o successivo) livello di un lavoro, un servizio od una fornitura.

Termini relativi ai contratti

capitolato informativo (CI): Esplicitazione delle esigenze e dei requisiti informativi richiesti dal Committente agii affidatari

offerta per la gestione informativa (OGI): Esplicitazione e specificazione della gestione informativa offerta dall’affidatario in risposta alle esigenze ed i requisiti richiesti dal Committente.

piano per la gestione informativa (PGI): Pianificazione operativa della gestione informativa attuata dall’affidatario in risposta alle esigenze ed al rispetto dei requisiti della committenza.

Termini relativi ai controlli

analisi delle incoerenze: Analisi delle possibili incoerenze informative di oggetti, modelli ed elaborati rispetto a regole e regolamenti.

analisi delle interferenze geometriche: Analisi delle possibili interferenze geometriche tra oggetti, modelli ed elaborati rispetto ad altri.

coordinamento di primo livello (LC1): Coordinamento di dati e informazioni del modello.

coordinamento di secondo livello (LC2): Coordinamento di dati, informazioni e contenuti informativi tra modelli

coordinamento di terzo livello (LC3): Coordinamento di dati e informazioni e contenuti informativi tra modelli ed elaborati informativi e tra elaborati ed elaborati, anche attraverso l'uso di schede informative digitali (vedere UNI 11337-3)

verifica di primo livello (LV1): Verifica interna di dati, informazioni e contenuti informativi a livello formale

verifica di secondo livello (LV2): Verifica interna di dati, informazioni e contenuti informativi a livello sostanziale

verifica di terzo livello (LV3): Verifica indipendente (Independent Check) di dati, informazioni, contenuti informativi e loro ACDat e ACDoc di conservazione a livello sostanziale.

RIFERIMENTI NORMATIVI

UNI EN IS0 16739 BIM FORUM LOD AIA USA

Industry Foundation Classes (IFC) per la condivisione dei dati nell’industria delle costruzioni e del facility management

Decreto del Ministero di Infrastrutture e dei

Trasporti n. 560/2017 Decreto in attuazione dell’articolo 23, comma 13, del decreto legislativo 18 Aprile 2016, n. 50 per l’introduzione di metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, nelle fasi di

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Caserma Farinati Pag. | 9 Piano di Gestione Informativa progettazione, costruzione e gestione delle opere e relative verifiche

Norma UNI 11337: 2017 Edilizia e opere di ingegneria civile – Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni - Parte 1: Modelli, elaborati e oggetti informativi per prodotti e processi

SEZIONE TECNICA

La presente sezione stabilisce i requisiti tecnici del sistema di informatizzazione che verrà utilizzato in Termini di hardware, tipologia di software, dati, sistemi di riferimento, livelli di sviluppo, competenze richieste, ecc. da Committente ed affidatario.

CARATTERISTICHE TECNICHE E PRESTAZIONALI DELL'INFRASTRUTTURA HARDWARE E SOFTWARE

In tale sezione vengono dichiarati l'hardware e la tipologia di software di cui dispone l’affidatario per l'esecuzione della prestazione richiesta.

Infrastruttura hardware

Hardware

Obiettivo Specifiche

Workstation Processazione dati Processore Intel®Core i7-8700 CPU @ 3.20 GHz

Archiviazione dati Hard Disk HDD 232 GB

RAM 32,0 GB

Monitor Monitor Philips 201B Visualizzazione dati 27” FHD Risoluzione grafica 1920x1080

Scheda grafica Nvidia QUADRO K2200 Processazione dati GPU memory 4GB GDDR5

Server Archiviazione di backup dati

CPU

2 Esa Core Xeon E5- 2630v2 2.6 GHz (TLC 15 M B- F S B 1866 MHz)

RAM 24 GB (8X3) DDR3 RAM

ECC (1600 MHz) registered

Hard Disk

2 HDD 450 GB Serial Attached SCSI (SAS) 6Gb/s 15k Hot Plug 3,5' 4 HDD 3000 GB Serial ATA Hot Swap 6Gb/s

(3.5")(Business Critical) NAS di archiviazione 4 x 2TB - RAID 10

Rete Trasmissione dati Rete LAN 100 Mbps

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Caserma Farinati Pag. | 10 Piano di Gestione Informativa Infrastruttura software

Software

Ambito Disciplina Software Compatibilità con

formati aperti

Progettazione Architettonica

Modellazione BIM Autodesk Revit 2018 .ifc, .pdf Altre rappresentazioni Autodesk Autocad 2018 .pdf

Computo metrico Primus .pdf

Relazioni Microsoft Word .txt, .pdf

Rendering Autodesk Revit 2018 .pdf, .jpeg,.png

Progettazione Strutturale

Analisi e calcolo All In One EWS 47

Aedes PCM 18 .xls, .pdf

.doc, .pdf Modellazione BIM Autodesk Revit 2018 .ifc, .pdf Altre rappresentazioni Autodesk Autocad 2018 .pdf

Relazioni Microsoft Word .txt, .pdf

Computo metrico Primus .pdf, .dcf

Progettazione Impiantistica

Modellazione BIM Autodesk Revit 2018 .ifc, .pdf Altre rappresentazioni Autodesk Autocad 2018 .pdf

Analisi energetica .pdf

Analisi illuminotecnica Dialux 4.13 .pdf

Prog. Impianti elettrici I.Project 6 .pdf

Relazioni Microsoft Word .txt, .pdf

Computo metrico Primus .pdf, .dcf

Model Checking Aggregazione modelli Autodesk Navisworks

2020 .ifc

Coordinamento discipline

Programmazione lavori Acca Certus .pdf

Manutenzione Piano di manutenzione Acca Mantus 2017 .pdf

INFRASTRUTTURA DEL COMMITTENTE INTERESSATA E/O MESSA A DISPOSIZIONE

Il Committente non ha messo a disposizione infrastrutture hardware/software né una piattaforma cloud di archiviazione degli elaborati.

FORMATI DI FORNITURA DATI MESSI A DISPOSIZIONE INIZIALMENTE DAL COMMITTENTE

Formati dati di scambio da utilizzare

Obiettivo Formato

Nota

Aperto Proprietario

Modellazione BIM / /

Rappresentazione

grafica 2D .pdf /

Attività di

computazione .pdf /

Documenti di testo .pdf

Altri documenti digitali .pdf Presentazioni

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Caserma Farinati Pag. | 11 Piano di Gestione Informativa

FORNITURA E SCAMBIO DEI DATI

Formati dati di scambio da utilizzare

Obiettivo Formato

Nota

Aperto Proprietario

Modellazione BIM

.ifc .rvt Si consegna

anche il formato proprietario Rappresentazione

grafica 2D .pdf .dwg

Si consegna anche il formato proprietario Revisione modelli e

analisi delle interferenze

.ifc .rvt

Attività di computazione

.pdf .dcf

Altri documenti digitali .pdf, .txt, .jpeg, .mpg4 .docx

Documenti di testo .pdf .docx

Altri documenti digitali .pdf, .txt .docx

Presentazioni .pdf .ppt

Report .pdf

Non sono state fornite specifiche aggiuntive per garantire ulteriore interoperabilità.

SISTEMA COMUNE DI COORDINATE DI RIFERIMENTO

Il sistema di coordinate usato è: UTM84-33N L’unità di misura del modello sarà in metri.

I modelli prodotti in REVIT (ARC+STR+MEP) saranno coordinati mediante lo strumento:

Coordinate condivise.

L’origine del sistema di coordinate interno è posizionato in corrispondenza dello spigolo Nord/Est di un edificio esistente non interessato da demolizione (Caposaldo C1)

CAPOSALDO #C1

Oggetto: Punto rilevamento

Ubicazione: Spigolo ricovero munizioni antistante nuova

caserma

Coordinate rettilinee (m) N 4482977.4511 E 690719.2639 Coordinate WGS 84 Long 17.249896 Lat 40.475598

(13)

Caserma Farinati Pag. | 12 Piano di Gestione Informativa

SPECIFICHE PER L’INSERIMENTO DI OGGETTI

La Committenza non ha fornito specifiche sulle modalità di inserimento e/o vincoli rispetto ai principali sistemi di riferimento spaziali definiti all'interno dei modello stesso.

SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE E DENOMINAZIONE DEGLI OGGETTI

La Committenza non ha fornito specifiche riguardo al sistema di classificazione e di denominazione di ciascun oggetto.

SPECIFICA DI RIFERIMENTO DELL’EVOLUZIONE INFORMATIVA DEL PROCESSO DEI MODELLI E DEGLI ELABORATI

Si fa riferimento ai livelli di progetto di cui al Codice Appalti D.Lgs. 50/2016 e s.m.i. attualmente in vigore.

Modelli ed elaborati definiscono pertanto compiutamente e nel loro complesso gli obiettivi definiti per norma per il progetto definitivo ed esecutivo.

(14)

Caserma Farinati Pag. | 13 Piano di Gestione Informativa

SEZIONE GESTIONALE

OBIETTIVI FORMATIVI, USI DEI MODELLI E DEGLI ELABORATI

Nella presente sezione si definiscono gli obiettivi e gli usi dei modelli in funzione delle fasi del processo, con il fine ultimo di raggiungere un livello di maturità BIM che permetta la riduzione al minimo delle interferenze tra le varie discipline.

Obiettivi del modello in relazione alle fasi del processo

Fase Obiettivo Modello Obiettivo

Progettazione definitiva

Definizione delle prestazioni a livello di spazi e di sistemi, ottenimento di autorizzazioni e pareri di enti, di terzi ecc., rispetto dei vincoli interni ed esterni, ecc.

ARCH Definizione del layout, calcolo dei costi, ottenimento pareri STRUTT Dimensionamento di

massima, calcolo dei costi, ottenimento pareri

MEP Dimensionamento di

massima, calcolo dei costi, ottenimento pareri

Altri Definizione progetto di prevenzione incendi

Progettazione esecutiva Definizione delle tecnologie, rispetto dei vincoli interni ed esterni

ARCH Coordinamento tra le discipline, gara per individuazione appaltatore STRUTT Coordinamento tra le

discipline, gara per individuazione appaltatore MEP Coordinamento tra le

discipline, gara per individuazione appaltatore

Usi BIM

Gli usi BIM implementati durante questa fase progettuale sono:

GENERAZIONE DEI DISEGNI Descrizione:

Il processo prevede la creazione di disegni derivati direttamente dal modello e dal suo asset informativo.

In questo modo geometria e parametri sono definiti una sola volta e tutti i disegni sono elaborati automaticamente a partire da un’unica origine.

Vantaggi:

o Generazione automatica delle viste con risparmi di tempo

o Eliminazione degli errori di coordinamento fra gli elaborati e con il modello o I dati e le geometrie devono essere definiti una sola volta

o La modifica ad un oggetto permette di aggiornare simultaneamente tutti i documenti ad esso correlati

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Caserma Farinati Pag. | 14 Piano di Gestione Informativa ABACO QUANTITA’

Descrizione:

È il processo in cui il modello BIM viene utilizzato per generare un calcolo accurato delle quantità derivato direttamente dai dati informativi. Questo processo consente al gruppo di progettazione di avere quantità esatte desunte direttamente dai modelli BIM monitorandole durante tutte le fasi del progetto.

Vantaggi:

o Quantificazione accurata dei materiali

o Quantificazioni disponibili per simulazioni di costo a supporto del processo decisionale

o Opportunità per lo stimatore di focalizzarsi su attività di maggiore valore aggiunto nella stima quali:

individuare fasi di costruzione, minimizzando rischi e interferenze per conseguire stime di alta qualità CLASH DETECTION

Descrizione:

La Clash Detection è un processo di rilevamento analitico delle interferenze nei modelli informativi con l’obiettivo di garantire un coordinamento fisico degli elementi del modello. La prima fase del processo riguarda la preparazione dei modelli di BIM Authoring al fine di poter gestire gli elementi del modello con i Software specifici per le Clash Detection. Successivamente i modelli delle varie discipline vengono fusi tra loro, in modo temporaneo, per poter realizzare un modello aggregato da inserire all’interno del software di Clash Analisys.

Dopo aver fatto i setting necessari viene lanciata la Clash Analisys che potrà dare esito positivo e portare alla conclusione del processo, o alla rilevazione di eventuali interferenze. Nel secondo caso inizierà il processo di revisione e comunicazione tra i vari progettisti. Il processo di Clash Detection è un processo iterativo.

Vantaggi:

o Riduzione varianti progettuali (grazie al processo iterativo di clash) o Riduzione varianti in fase di realizzazione

o Migliore coordinamento tra le parti progettuali

o Migliore comunicazione tra gli stakeholder del progetto o Minori tempi di coordinamento

o Centralizzazione delle informazioni di Audit e facilità di accesso a quest’ultime

Elaborato grafico digitale

Non sono stati specificati elaborati grafici digitali minimi e pertanto si fa riferimento a quanto previsto dal Codice dei contratti pubblici D.Lgs. 50/2016. L’elenco elaborati che verrà consegnato in sede di redazione del progetto e sarà esaustivo di tutti i riferimenti necessari.

Il modello BIM che verrà consegnato nel formato aperto .ifc seguirà le seguenti impostazioni di esportazione: “ IFC 2x3 Coordination View 2.0” come visualizzato in figura

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Caserma Farinati Pag. | 15 Piano di Gestione Informativa

Definizione degli elaborati informativi

Gli elaborati informativi minimi richiesti per lo svolgimento della prestazione sono individuati secondo quanto previsto dal D.Lgs. 50/2016 e tenendo conto delle indicazioni fornite dalla Committenza. Le informazioni saranno raccolte all'interno di un documento denominato elenco elaborati.

Livello di sviluppo degli oggetti e delle schede informative

Non essendo presente un Capitolato informativo a base di gara, non sono state fornite indicazioni sul livello di sviluppo grafico e informativo degli oggetti relativi ai differenti modelli disciplinari da raggiungere.

La modellazione è stata sviluppata con un LOD tale da consentire il coordinamento tra le discipline.

L’individuazione del livello è definita secondo la scala di riferimento specificata nella UNI 11337-4:2017 Stato di progettazione

Progettazione esecutiva OGGETTI DEL MODELLO*

Architettonico LOD C

Strutture

LOD C – (Fase Tecnologica) per i contenuti informativi del progetto esecutivo; la modellazione è stata impostata basandosi sulle tavole DWG e non viene impostato un LOD superiore in quanto tutte le informazioni verranno date tramite le tavole delle strutture mentre nella modellazione BIM si effettuerà la prova per le interferenze.

MEP

LOD C – (Fase Tecnologica) per i contenuti informativi del progetto esecutivo; la modellazione è stata impostata basandosi sulle tavole DWG e non viene impostato un LOD superiore in quanto tutte le informazioni verranno date tramite le tavole degli impianti mentre nella modellazione BIM si effettuerà la prova per le interferenze.

*Vedi Allegati - Matrice LOD

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Caserma Farinati Pag. | 16 Piano di Gestione Informativa

RUOLI, RESPONSABILITÀ E AUTORITÀ AI FINI INFORMATIVI

Nella presente sezione si identificano le figure presenti dell’organizzazione del processo.

Definizione della struttura informativa dell’affidatario e della sua filiera

Identificazione dei soggetti professionali

DISCIPLINA RUOLO AZIENDA NOME E COGNOME

Coordinamento

generale COORDINATORE DELLE

INFORMAZIONI SO.IN.CI. s.r.l. Arch. M. Cantagallo Architettura GESTORE DELLE

INFORMAZIONI SO.IN.CI. s.r.l. Arch. M. Cantagallo

Strutture GESTORE DELLE

INFORMAZIONI SO.IN.CI. s.r.l. Ing. Sergio Bettollini

(18)

Caserma Farinati Pag. | 17 Piano di Gestione Informativa

Impianti GESTORE DELLE

INFORMAZIONI The OK Design Group Ing. Carlo Rossi

STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE DELLA MODELLAZIONE DIGITALE Struttura dei modelli disciplinari

Definizione della codifica comune per l’identificazione di tutti i modelli e gli elaborati, grafici o documentali:

Numero commessa: 2015

Livello Progetto: Progetto Definitivo (D), Progetto Esecutivo (E)

Tipologia Elaborato: Elaborati generali (GE), Relazioni Specialistiche (RS), Elaborati Grafici (EG) Allegato grafico (AG) Modello 3d Revit (RVT)

Disciplina: Generale (RG), Piano di Sicurezza (PS), Elaborati Tecnico Economici - Computi Metrici (TE), Stato di fatto (SF), Demolizioni (DM), Progetto Architettonico (AR), Progetto Strutturale (ST), Progetto Impianti Meccanici (IM), Progetto Impianti Elettrici (IE), Progetto di Impianto Antincendio (IA) Progetto Impianto Idrico (II), Progetto Impianti Speciali (IS), Progetto Prevenzione Incendi (PI)

Numerazione progressiva elaborato: XX

Versione progressiva: RevXX

Es: 2015-D-EG-AR-01_Rev01

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Caserma Farinati Pag. | 18 Piano di Gestione Informativa

Organizzazione dei modelli disciplinari

L’organizzazione dei modelli disciplinari è descritta sotto in tabella.

In particolare il modello Architettonico 2015-E-RVT-AR-01 è utilizzato come Centrale, all’interno del quale sono collegati con coordinate condivise quelli delle altre discipline.

DISCIPLINA/NOME DEL MODELLO CONTENUTO RESPONS.

ARCHITETTURA Modelli Grafici

2015-E-RVT-AR-01 Modello Architettonico Centrale Soinci

2015-E-RVT-AR-02 Modello Architettonico - Locale Tecnico Soinci

STRUTTURE Modelli Grafici

2015-E-RVT-ST-01 Modello strutturale Soinci

IMPIANTI ANTINCENDIO Modelli Grafici

2015-E-RVT-IA-01 Modello Impianto Antincendio TOKDG

IMPIANTI ELETTRICI Modelli Grafici

2015-E-RVT-IE-01 Modello Impianti Elettrici TOKDG

IMPIANTI IDRICI Modelli Grafici

2015-E-RVT-II-01 Modello Impianti Idrici TOKDG

IMPIANTI MECCANICI Modelli Grafici

2015-E-RVT-IM-01 Modello Impianti Meccanici TOKDG

IMPIANTI SPECIALI Modelli Grafici

2015-E-RVT-IS-01 Modello Impianti Speciali TOKDG

Dimensione massima dei file di modellazione

Non sono state fornite indicazioni riguardo la dimensione massima dei file, tuttavia, per consentire una efficiente organizzazione del lavoro verrà realizzata una capillare suddivisione dei file, che garantisce ad ogni componente del team integrato di lavoro di sviluppare in autonomia il proprio contributo e vederne gli effetti di condivisione mediante una piattaforma di coordinamento. Questo garantisce una ridotta dimensione dei singoli file, come richiesto dalle Best Practice internazionali, che saranno contenuti entro 170 Mb.

Nomenclatura livelli

I livelli dovranno essere denominati con una numerazione progressiva che indica il numero di piano fuori terra o interrato, in modo che sia ordinati del browser di progetto. Potrebbero avere una descrizione qualora fosse necessario.

Per identificare la tipologia di livello essi dovranno avere il suffisso:

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Caserma Farinati Pag. | 19 Piano di Gestione Informativa EFL Livello finito stradale di progetto

FFL Livello del pavimento finito SSL Livello del solaio rustico FRL Livello finito Copertura Esempi:

01_FFL Livello di finitura Primo piano fuori terra

02_SSL Livello di solaio rustico Secondo piano fuori terra -01_FFL Livello di finitura Primo piano interrato

POLITICHE PER LA TUTELA E LA SICUREZZA DEL CONTENUTO INFORMATIVO

La progettazione è conforme alle norme tecniche dedicate alla materia di sicurezza (UNI, ISO), al fine di garantire la disponibilità, l’integrità e la riservatezza del contenuto informativo digitale all’interno del processo.

In aggiunta, verranno osservate le specifiche necessarie al fine di garantire il rispetto dei principi espressi dalle suddette norme:

- salvataggio con backup dei dati per l’archiviazione su supporto fisso esterno con cadenza prefissata;

- definizione di processi di salvataggio dei modelli grafici informativi in relazione alla loro modifica;

I dati saranno gestiti attraverso caricamento su un ambiente di condivisione dati dedicato, con accesso riservato ai soli soggetti accreditati e protetto da password.

Con riferimento al punto 5.4.6.2 della norma UNI 11337-6: 2017, si riportano a titolo informativo i documenti e le norme di gestione della sicurezza:

- Per i sistemi di gestione per la sicurezza delle informazioni vanno considerate le norme:

• ISO/IEC 27000:2016 lnformation technology -Security techniques -lnformation security management systems - Overview and vocabulary

• ISO/IEC 27001:2013 lnformation technology -Security techniques -lnformation security management systems -Requirements

• ISO/IEC 27002:2013 lnformation technology-Security techniques -Code of practice for information security controls1

• ISO/IEC 27005:2011 Jnformation technology -Security techniques -lnformation security risk management

• ISO/IEC 27007:2011 lnformation technology -Security techniques -Guidelines for information security management systems auditing

• ISO/IEC TA 27008:2011 lnformation technology -Security techniques -Guidelines for auditors on information security controls

- Per la privacy vanno considerate le norme:

• ISO/IEC 29100:2011 lnformation technology -Security techniques -Privacy framework1 Per profili professionali vanno considerate le norme:

• UNI 11506:2013 Attività professionali non regolamentate - Figure professionali operanti nel settore ICT -Definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenze

• UNI 11621-2:2016 Attività professionali non regolamentate -Profili professionali per l'ICT - Parte 2: Profili professionali di "seconda generazione"

• UN I 11621-4:2016 Attività professionali non regolamentate -Profili professionali per l'ICT - Parte 4: Profili professionali relativi alla sicurezza delle informazioni

- Per le tecniche e tecnologie vanno considerate le norme:

• ISO/IEC 9798-1 :2010 lnformation technology -Security techniques -Entity authentication - Part 1: General

• ISO/IEC 18033:2015 lnformation technology -Security techniques -Encryption algorithms - Part 1: General

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Caserma Farinati Pag. | 20 Piano di Gestione Informativa

• IS0/IEC 27039:2015 lnformation technology - Security techniques - Selection, deployment and operations of intrusion detection systems (IDPS)

• IS0/IEC 27040:2015 lnformation technology- Security techniques - Storage security

• IS0/IEC 29115:2013 lnformation technology - Security techniques - Entity authentication assurance framework.

MODALITÀ DI CONDIVISIONE DEI DATI, DEI MODELLI, DEI DOCUMENTI E DEGLI ELABORATI.

Caratteristiche dell’infrastruttura di condivisione messa a disposizione dall’RTI

Il committente non ha specificato particolari caratteristiche riguardo le infrastrutture di condivisione dati che l’affidatario mette a disposizione.

L’RTP mette a disposizione un’ambiente di condivisione dati con le seguenti caratteristiche:

• Sarà accessibile al committente tramite connessione di rete utilizzando le credenziali comunicate in via riservata;

• Possibilità di consultazione di tutti i contenuti;

• Possibilità di estrazione di copia dei contenuti presenti nello stato di Condivisione e Pubblicazione;

Denominazione dei file

I file hanno la seguente denominazione:

CODICE COMMESSA-LIVELLO PROGETTO-TIPOLOGIA-DISCIPLINA-NUMERO ELABORATO_REVISIONE Es: 2015-D-EG-AR-01_Rev01

Per ulteriori informazioni si rimanda al paragrafo: “Struttura dei modelli disciplinari”.

Infrastruttura di condivisione dati messa a disposizione dall’RTP

L’RTP metterà a disposizione un’ambiente di condivisione dati (AcDat) per la raccolta, organizzazione e condivisione dei modelli e degli elaborati del progetto. L’uso delle informazioni disponibili sarà garantito in forma gerarchica attraverso password di accesso con diversi livelli di autorizzazione.

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Caserma Farinati Pag. | 21 Piano di Gestione Informativa L’AcDat sarà strutturato in cartelle e sottocartelle come di seguito descritto:

❖ 2015_01_Team di Progetto

➢ 01a. DATI DI BASE (Team di progetto) contenente:

▪ Documentazione di supporto;

▪ Documentazione di Gara (offerta tecnica);

▪ Documentazione tecnica di supporto fornita da Stazione Appaltante.

➢ 01b. GESTIONE (Team di progetto) contenente Ordini di servizio, Cronoprogramma, etc.;

➢ 01c. WORK IN PROGRESS (Team di progetto) articolata come descritto a seguire:

▪ TEMPLATE;

▪ ELENCO ELABORATI;

▪ DOCUMENTI (editabili e non) in lavorazione da parte del Team di Progetto;

▪ MODELLI grafici, documentali e di coordinamento;

▪ PROGETTO contenente le relazioni e gli elaborati grafici di progetto caricati nei capitoli previsti dall’E.E. da sottoporre a verifica interna e controllo di qualità prima di essere approvato per condivisione e pubblicazione.

❖ 2015_02_Elementi condivisi (cartella condivisa protetta da password)

➢ 02a. VERBALI E REPORT (Condivisa - Team di progetto, Committente) contenente Verbali e/o report di riunioni:

▪ interne all’RTP;

▪ tra RTP e Committente;

▪ con Enti Terzi;

➢ 02b. CONDIVISIONE (Condivisa - Team di progetto, Committente) L’area di condivisione conterrà i documenti sottomessi al cliente o all’ente validatore per revisione.

➢ 02c. PUBBLICAZIONE (Condivisa - Team di progetto, Committente) In quest’area vengono pubblicati tutti gli elaborati documentali prodotti e consegnati in occasione della milestone finale del progetto (editabili e pdf) inoltre saranno archiviati i modelli BIM finali.

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Caserma Farinati Pag. | 22 Piano di Gestione Informativa

MODALITÀ DI PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEI CONTENUTI INFORMATIVI DI EVENTUALI SUB-AFFIDATARI

Nello svolgimento del processo non sono coinvolti sub-affidatari.

PROCEDURE DI COORDINAMENTO E VERIFICA DEI MODELLI

La verifica delle interferenze tra i diversi modelli BIM è stata effettuata tramite Revit 2018 con il sistema del Copia/Controlla e la verifica del coordinamento. Il livello di verifica raggiungerà un Coordinamento di secondo livello (LC2) secondo quanto definito al punto 5.3 della norma UNI11337-5:2017.

MODELLO

Architettonico Strutture Impianti

Architettonico

Oggetto/Oggetto LC1

Modello/Modelli LC2 x x

Modello/Elaborati LC3

Strutture

Oggetto/Oggetto LC1

Modello/Modelli LC2 x x

Modello/Elaborati LC3

Impianti

Oggetto/Oggetto LC1

Modello/Modelli LC2 x x

Modello/Elaborati LC3

MODALITÀ DI ARCHIVIAZIONE E CONSEGNA FINALE DI MODELLI

I modelli e gli elaborati nella versione .dwg, .pdf, e .pdf con firma digitale .ep7m saranno consegnati mediante copia su cd.

All'interno della cartella di consegna finale saranno aperte le seguenti sottocartelle:

2015_ PDF

2015_ ep7m

2015_ EDITABILE

2015_Modello BIM

Il modello BIM completo verrà consegnato in sede di consegna del progetto esecutivo. Verranno consegnati sia nel formato aperto .ifc che nel formato proprietario .rvt.

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Caserma Farinati Pag. | 23 Piano di Gestione Informativa

ALLEGATI

MATRICE LOD (UNI-11337-4:2017)

Matrice di definizione sintetica dei LOD caratteristici per oggetti del modello e fase del processo

Fase del processo

Progettazione Esecutiva

Oggetti del Modello LOD

Architettonico – Contesto B

Architettonico – Partizioni

verticali/orizzontali C/D

Architettonico – Infissi

esterni/Interni C

Architettonico – Arredi

C (Arredi Alloggi ed Uffici non inclusi in appalto, sono modellati negli ambienti

tipologici) Architettonico – Sistemazioni

Esterne B/C/D

Strutture C

Impianti Meccanici C

Impianti Elettrici + Speciali C

Impianti Idrici + Antincendio C

Livello

LOD A oggetto simbolico

LOD B oggetto generico

LOD C oggetto strutturato

LOD D oggetto complesso

LOD E oggetto specifico

LOD F oggetto eseguito

LOD G oggetto aggiornato

(25)

Caserma Farinati Pag. | 24 Piano di Gestione Informativa Si riportano di seguito degli esempi a campione di graficizzazione di elementi delle diverse discipline all'interno dei modelli:

ARCHITETTONICO

PARETI Rappresentazione 2d Rappresentazione 3d

LOD C

• LOG C

• LOI C

Geometria: Elemento architettonico verticale rappresentato con forma, dimensioni reali e posizione corretta. Sono modellate tutte le stratigrafie.

Oggetto: Solido 3D strutturato Caratteristiche: − Spessore

− Lunghezza

− Larghezza

− volume

− Definizione dei materiali e delle stratigrafie

− Definizione finiture interne ed esterne, struttura, isolamento, camera d’aria

− Definizione del sistema architettonico

Parametri: Contrassegno tipo: Codifica con codice corrispondente a tipologia di muratura nell’abaco delle murature

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Caserma Farinati Pag. | 25 Piano di Gestione Informativa FINITURE

ORIZZONTALI Rappresentazione 2d Rappresentazione 3d

LOD D

• LOG D

• LOI D

Geometria: Sistema e sottosistema finiture orizzontale rappresentato con spessori reali.

Oggetto: Solido 3D complesso

Caratteristiche: − Definizione dettagliata dei materiali e delle stratigrafie

− Spessori

Parametri: Contrassegno tipo: Codifica con codice corrispondente a tipologia di pacchetto di pavimento nell’abaco dei pavimenti

FINESTRE Rappresentazione 2d Rappresentazione 3d

LOD C

• LOG C

• LOI C

Geometria: Elemento architettonico verticale rappresentato con forma, dimensioni reali e posizione corretta.

Oggetto: Solido 3D composito Caratteristiche: − Dimensioni

− Numero di ante

− Caratteristiche tipologia di vetro

− Prestazioni acustiche di progetto

− Definizione del componente

Parametri: • Contrassegno tipo: Codice corrispondente alla tipologia nell’abaco infissi

• Potere Fonoisolante di progetto Rw

• Caratteristiche di progetto del vetro

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Caserma Farinati Pag. | 26 Piano di Gestione Informativa STRUTTURE

TRAVI Rappresentazione 2d Rappresentazione 3d

LOD C

• LOG C

• LOI B

Geometria: Elemento strutturale lineare rappresentato mediante un solido avente dimensioni calcolate secondo la normativa tecnica.

Oggetto: Solido 3D complesso

Caratteristiche: − Definizione effettiva delle dimensioni e della posizione.

− Dimensioni calcolate

− Definizione dei materiali

*Ad esclusione della definizione dell’incidenza armatura calcolata

SOLAI Rappresentazione 2d / 3d

LOD C

• LOG C

• LOI B

Geometria: Elemento strutturale orizzontale rappresentato con ingombri calcolati secondo la normativa tecnica.

Oggetto: Solido 3D

Caratteristiche: − Definizione effettiva delle dimensioni e della posizione.

− Dimensioni calcolate

− Definizione dei materiali

*Ad esclusione della definizione dell’incidenza armatura calcolata

(28)

Caserma Farinati Pag. | 27 Piano di Gestione Informativa IMPIANTI Meccanici

IMPIANTI Idrico sanitari Attrezzature meccaniche;

Distribuzione impianto meccanico; Terminali ;

Rappresentazione 3d

LOD C

• LOG C

• LOI B

Geometria: Forma, dimensioni, posizione, ingombri

Oggetto: Solido 3D

Caratteristiche: Indicazione delle dimensioni e caratteristiche tecniche dei locali (posizione, accessi, ventilazioni, ecc.), dimensioni complessive occupate dalle canalizzazioni,

Distribuzione rete idrico-

sanitaria; Rappresentazione 3d

LOD C

• LOG D

• LOI C

Geometria: Forma, dimensioni, posizione, ingombri, pendenze, valvole, terminali, serrande, pezzi speciali, isolamento per montanti, dorsali e derivazioni effettivi. Margini ed ingombri per manutenzione, isolamenti e finiture, supporti, ancoraggi effettivi. Forometrie effettive orizzontali e verticali.

Oggetto: Solido 3D

Caratteristiche: Indicazione delle dimensioni complessive occupate dalle tubazioni, definizione dei percorsi principali all’interno dei cavedi e dei cunicoli tecnici;

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Caserma Farinati Pag. | 28 Piano di Gestione Informativa IMPIANTO Antincendio

Terminali impianto idrico-

sanitario; Rappresentazione 3d

LOD C

• LOG C

• LOI B

Geometria: Forma, dimensione, posizione, ingombri,

Oggetto: Solido 3D

Caratteristiche: Indicazione delle dimensioni e caratteristiche

Distribuzione rete

antincendio; Rappresentazione 3d

LOD C

• LOG D

• LOI C

Geometria: Forma, dimensioni, posizione, ingombri, pendenze, valvole, pezzi speciali per montanti, dorsali e derivazioni effettivi. Margini ed ingombri per manutenzione, supporti, ancoraggi effettivi.

Forometrie effettive orizzontali e verticali.

Oggetto: Solido 3D

Caratteristiche: Indicazione delle dimensioni complessive occupate dalle tubazioni, definizione dei percorsi principali all’interno dei cavedi e dei cunicoli tecnici;

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Caserma Farinati Pag. | 29 Piano di Gestione Informativa IMPIANTI Elettrici e Speciali

Distribuzione impianto

elettrico e speciali; Rappresentazione 3d

LOD C

• LOG D

• LOI C

Geometria: Forma, dimensioni, posizione, ingombri, pendenze, valvole, pezzi speciali per montanti, dorsali e derivazioni effettivi. Margini ed ingombri per manutenzione, supporti, ancoraggi effettivi. Forometrie effettive orizzontali e verticali.

Oggetto: Solido 3D

Caratteristiche: Indicazione delle dimensioni complessive occupate dalle tubazioni, definizione dei percorsi principali all’interno dei cavedi e dei cunicoli tecnici;

Dispositivi di illuminazione;

Dispositivi elettrici e

speciali; Rappresentazione 3d

LOD C

• LOG C

• LOI C

Geometria: Forma, dimensioni, posizione, ingombri

Oggetto: Solido 3D

Caratteristiche: Indicazione delle dimensioni complessive e della posizione occupata dai dispositivi;

Riferimenti

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