5
S
TUDIO DELL
’
EFFETTO DELL
’
USO
DELL
’
IDROLIZZATO PROTEICO NELLA CONCIA
AL CROMO
5.1
I
NTRODUZIONE
Dopo aver appurato nelle prove precedenti che l’idrolizzato proteico può essere utilizzato come ausiliario in un processo di concia senza che le proprietà del cuoio finale ne risentano negativamente, si è passati ad un’ulteriore fase di sperimentazione volta a verificare la fattibilità di un processo di concia al cromo che preveda l’uso dell’idrolizzato proteico.
In particolare si è voluto studiare la possibilità di realizzare un processo di concia a secco, che non prevedesse cioè l’utilizzazione di un bagno di concia, con l’evidente vantaggio di ridurre l’impatto ambientale dovuto allo scarico degli stessi bagni. La sperimentazione si è divisa in due fasi come nel caso delle prove eseguite per la concia con glutaraldeide:
1. la prima fase è stata svolta su scala laboratorio con l’ausilio del giragiare;
2. la seconda fase, a livello semindustriale, è stata condotta nel bottalino con i
migliori parametri individuati nella fase di sperimentazione in giragiare ed ha permesso di fare un confronto dei risultati ottenibili in base a:
• Temperatura di contrazione; • Analisi al microscopio elettronico; • Penetrazione del cromo;
• Proprietà fisiche del cuoio finale;
5.2
P
ROVE
P
RELIMINARI IN
G
IRAGIARE
5.2.1
P
REPARAZIONE DEI CAMPIONI
La prima fase della sperimentazione è stata condotta tramite l’uso di campioni di pelle di dimensioni ridotte che sono stati conciati nelle “giare” descritte nel Cap.3. I campioni utilizzati in queste prove preliminari, del peso di circa 200g ciascuno, provengono tutti da pelli piclate che hanno subito gli stessi trattamenti a monte della concia in modo da poter confrontare i risultati ottenuti variando le condizioni in cui veniva condotta la concia.
In questa prima fase il termine di confronto è stata la temperatura di contrazione. Le prove sono state condotte:
• Variando la sequenza di addizione della soluzione di cromo al 26% e
dell’idrolizzato;
• Aumentando la quantità di idrolizzato proteico utilizzato;
• Verificando le possibilità di effettuare l’ingrasso senza prima fare una riconcia.
È stata quindi verificata la sezione finale della pelle e la temperatura di contrazione ( Tg ) ad ogni step.
Parametro
Analizzato Prova % cromo % idrolizzato proteico
Sez. Finale Prova in
bianco 1 8 /// Verde
2 8 10 , dopo conciante Verde
Sequenza di
addizione 3 8 10 , prima conciante Verde
Possibilità
Ingrasso 4 Ingrasso Anionico
Aumento %
5.2.2
P
ROVA IN BIANCO
(
P
ROVA
1
)
La prima prova eseguita consiste nella prova in bianco, ovvero nel conciare un campione nella maniera tradizionale, che serve da punto di riferimento per valutare le altre.
La quantità di prodotto utilizzata è stata del 8% sul peso della pelle scarnata
Prova 1
Descrizione %in peso Tempo di Rotazione Sezione
Cromo 26/33 8 4 ore
Ossido di Magnesio 0.25 Automatico Notte Verde
Fig. 5.2.2.1 : Esecuzione della prova in bianco ( Prova 1 )
È di seguito riportato l’andamento della Tg nelle varie fasi della concia. Il valore finale >99°C è in linea con i valori attesi.
Fig. 5.2.2.2 : Incremento della Tg nella Prova in bianco ( Prova 1 ) 52 71 100 45 55 65 75 85 95
piclato dopo cromo dopo basifica
T
g
(
°C
5.2.3
V
ARIAZIONE DELLA SEQUENZA DI ADDIZIONE
Dopo la prova in bianco si è passati alla valutazione delle proprietà dei campioni di pelle conciati con l’ausilio dell’idrolizzato proteico.
La quantità di idrolizzato proteico impiegata è del 10% sul peso scarnato mentre si utilizza ancora il 8% sul peso scarnato di Cromo 26/33.
Prova 2
Descrizione %in peso Tempo di Rotazione Sezione
Cromo 26/33 8 4 ore
Idrolizzato Proteico 10 4 ore
Ossido di Magnesio 0.25 Automatico Notte Verde
Fig. 5.2.3.1 : Esecuzione Prova 2
52 71 97 45 55 65 75 85 95
piclato dopo cromo dopo idrolizzato e
basifica T g ( ° C )
Prova 3
Descrizione %in peso Tempo di Rotazione Sezione
Idrolizzato Proteico 10 4 ore
Cromo 26/33 8 4 ore
Ossido di Magnesio 0.25 Automatico Notte Verde
Fig. 5.2.3.3 : Esecuzione Prova 3
52 57 97 45 55 65 75 85 95
piclato dopo idrolizzato dopo cromo e basifica
T g ( ° C )
Fig. 5.2.3.4.: Incremento della Tg nella Prova 3
Come si può rilevare dai grafici sull’andamento delle Temperature di contrazione nelle prime prove, non è stavolta possibile possibile dare una preferenza ad una sequenza di addizione rispetto ad un’altra in quanto i valori finali ottenuti sono gli stessi. Per avere ulteriori informazioni si è quindi provato ad effettuare una prova d’ ingrasso direttamente sui campioni di pelle conciati per poter poi:
• Verificare la possibilità di evitare la fase di riconcia;
Prova 4
Prodotto % in peso Tempo di Rotazione Note Acqua 200 40°C Bisolfito di Sodio 2 Sgrassante 0.5 40minBicarbonato di sodio (1:10) Fino a pH=4.8
sez.verde-blu al vbc Scolare,Lavare
Acqua 150 50°C
Ingrasso Anionico 8 60min
Acido Formico 1 15min Scolare,Lavare
Fig. 5.2.3.5 : Esecuzione Prova 4
Al termine di questa prova si è visto che i campioni ( che comunque anche in questo caso non avevano assorbito l’ingrasso ) che presentavano l’aspetto migliore erano quelli conciati in bianco e quello in cui l’idrolizzato era stato aggiunto dopo il conciante. Per avere maggiori informazioni si è comunque eseguita, dopo aver fatto essiccare i campioni, una prova della resistenza allo strappo che ha dato i risultati mostrati in Fig. 5.2.3.6:
Resistenza allo strappo
Prova Spessore Medio(mm) Allungamento a rottura (mm) Carico Massimo(N) Carico MaxSpes. (N/mm) 1 1,09 58,70 99,30 91,54 2 1,25 54,82 99,30 81,43 3 1,03 62,57 130,47 126,98
Dai dati in tabella si vede che le prove migliori sono in effetti quella in bianco e quella dove l’addizione dell’idrolizzato avviene dopo quella del conciante.
Da questa prima serie di prove si può dedurre che la sequenza migliore è anche in questo caso quella che prevede di offrire dapprima il conciante ed in seguito l’idrolizzato proteico. Come già avvenuto per le prove condotte con l’uso della glutaraldeide si vede inoltre che l’utilizzazione dell’idrolizzato proteico causa una diminuzione della Tg massima raggiungibile con la concia tradizionale.
5.2.4
A
UMENTO DELLA QUANTITÀ DI IDROLIZZATO PROTEICO
Una volta individuata la sequenza di addizione più propizia si sono voluti valutare gli effetti di un aumento dell’utilizzazione di idrolizzato proteico come ausiliario della concia con cromo.
Prova 5
Descrizione %in peso Tempo di Rotazione Sezione
Cromo 26/33 8 4 ore
Idrolizzato Proteico 20 4 ore Verde-blu
Fig. 5.2.4.1 : Esecuzione Prova 5
52 71 98 45 55 65 75 85 95
piclato dopo cromo dopo idrolizzato
T
g
(
°C
)
Come si può vedere la Tg raggiunta in questa prova era ancora paragonabile a quella ottenuta nella prova precedente effettuata con il 10% di idrolizzato proteico, mentre risultava maggiore la pienezza.
5.2.5
C
ONCLUSIONI DELLA FASE DI SPERIMENTAZIONE IN
G
IRAGIARE
Da queste prove si ha la conferma del comportamento dell’idrolizzato proteico visto con le precedenti prove con glutaraldeide:
• L’aggiunta di idrolizzato proteico provoca un innalzamento della Tg di circa 4-5°C
rispetto alla pelle piclata;
• Le pelli trattate con idrolizzato hanno sempre una Tg inferiore a quelle conciate in
maniera tradizionale;
• La sequenza di addizione migliore risulta essere:
1. Addizione Cromo;
2. Addizione Idrolizzato Proteico;
3. Addizione Basificante;
• L’idrolizzato proteico ha la funzione di basificante.
90 92 94 96 98 100 T em p er at u ra d i c o n tr az io ne fi n al e ( ° C ) solo cromo cromo+10% idrolizzato cromo+20% idrolizzato
5.3
P
ROVE NEL BOTTALINO
5.3.1
I
NTRODUZIONE
Seguendo le migliori prove ottenute nel giaragiare, la seconda fase di sperimentazione è stata effettuata su scala semindustriale nel bottalino.
Sono state eseguite due prove, una con il 10% di idrolizzato, l’altra con il 20%, utilizzando due pelli divisa ognuna in due metà ( le cosiddette mezzine ).
Per poter confrontare tra loro le due mezzine :
• Il lavoro è stato svolto in parallelo, su mezzine appartenenti alla stessa pelle, per
ottenere dei dati sperimentali direttamente confrontabili tra loro.
• Le mezzine sono state sottoposte al medesimo processo conciario, ad eccezione
della fase di concia; dopo essere state pressate e rasate, le mezzine sono state successivamente riunite in un unico bagno, dove insieme hanno subito il processo di riconcia, tintura e ingrasso.
• In ogni prova , la concia tradizionale non ha subito alcuna modifica. • In ogni prova sono stati rilevati gli andamenti della Tg.
• Dalle mezzine conciate sono state ricavate delle piccole porzioni di pelle, che
sono state analizzate al microscopio elettronico a scansione ( SEM ).
• Dalle mezzine conciate con idrolizzato si sono ricavati dei campioni per poter
valutare l’efficacia dell’idrolizzato come basificante e quindi i suoi effetti sulla penetrazione del cromo;
• Da ogni mezzina in crust sono stati tranciati 4 provini per la prova a scoppio e 4
provini per la prova a strappo. I quattro provini sono stati ricavati lungo il filo schiena, uno in prossimità della testa, uno a metà fianco della pelle, uno in culatta ed uno sul fianco.
• In ogni prova, è stata effettuata una valutazione delle qualità organolettiche delle
mezzine conciate in maniera tradizionale e di quelle conciate con l’ausilio dell’idrolizzato.
5.3.2
P
ROVA CON IL
10%
DI IDROLIZZATO PROTEICO
Si riportano le ricette utilizzate:
Ricetta N°3 : Concia
Percentuale sul peso scarnato Mezzina 5 : Concia con 8% cromo 26/33;Mezzina 6 : Concia con 8% cromo 26/33 e 10% idrolizzato proteico
%
PRODOTTO
Rotaz. Operazioni e controllifine pickel tradizionale pH=3,2 Tg 56°C
Mezzina 5
50 Bagno Pickel
4 Cromo 26/33 30 min.
0,6 Acetato di sodio 1 ora
4 Cromo 26/33 4 ore
0,75 Basificante 9 ore Automatico notte
Al mattino gira 10 min. pH 3,6 Scolare e scaricare
300 Acqua
0,4 Acido formico 20 min. Tg=97° C Scolare, scaricare
Mezzina 6
8 Cromo 26-33 4 ore pH=2,5-2,6 ( sulla sup. della mezzina ) , Tg=77°C 10 Idrolizzato Proteico 4 ore Automatico notte
Al mattino gira 10 min. pH=3,1-3,2 ( sulla sup. della mezzina ), Tg=89°C , sez. verde 0,25 Ossido di magnesio 150min pH=3,4-3,5 ( sulla sup. della mezzina ), sez.verde , Tg=94°C
5.3.2.1
V
ALUTAZIONE DELLA TEMPERATURA DI CONTRAZIONESi riporta l’andamento della temperatura di contrazione:
56 97 56 77 89 94 45 55 65 75 85 95 T g ( °C ) Mezzina 5 Mezzina 6
Figura 5.3.2.1: Andamento della Tg
Come si può vedere gli andamenti ed i valori finali raggiunti rispecchiano quelli già ottenuti nelle prove con il giragiare; la mezzina conciata in maniera tradizionale ha infatti una Tg maggiore di quella conciata con l’ausilio dell’idrolizzato.
5.3.2.2
A
NALISI ALM
ICROSCOPIO AS
CANSIONE(
SEM
)
Si riportano le foto dei vari campioni in seguito all’aggiunta dei vari ausiliari utilizzati.
Prova con solo cromo:
Sezione finale mezzina conciata in maniera tradizionale
Prova con cromo e 10% di idrolizzato proteico:
Sezione dopo idrolizzato Sezione dopo basifica con bicarbonato
Dal confronto delle fotografie sopra riportate possiamo notare che le fibre in sezione non mostrano significativi cambiamenti al variare del processo utilizzato.
5.3.2.3
P
ROVE DI PENETRAZIONE DEL CROMOLe prove di penetrazione sono state eseguite sulla mezzina conciata con l’ausilio dell’idrolizzato proteico.
Si sono prelevati due campioni, il primo dopo l’offerta del cromo e 4 ore di rotazione, il secondo dopo aver aggiunto l’idrolizzato ed averlo lasciato agire a sua volta per 4 ore. Si è così potuto valutare l’effetto dell’idrolizzato proteico sul fissaggio del cromo nella sezione della pelle.
% Cr in peso media : 3.32
Fig.5.3.2.3.1 : % Cr in sezione dopo aggiunta cromo e rotazione 4 ore
%Cr in peso : 3.58 %Cr in peso : 3.21 %Cr in peso : 3.19
% Cr in peso media : 4.15
Fig.5.3.2.3.2 : Cr in sezione dopo aggiunta 10% idrolizzato e rotazione 4 ore
Dai risultati si vede che l’idrolizzato proteico favorisce la penetrazione del cromo, che risulta fissato in maggior quantità all’interno della pelle.
Da questa prova si può quindi capire che l’idrolizzato proteico si comporta da vero e proprio basificante. %Cr in peso : 4.29 %Cr in peso : 3.40 %Cr in peso : 4.78
5.3.2.4
P
ROPRIETÀF
ISICHESul prodotto finito sono state effettuate le prove fisiche di resistenza allo strappo ( I.U.P.8 ) e di resistenza allo scoppio ( I.U.P.9 ).
Dai date nelle tabelle successive si nota che l’uso dell’idrolizzato non ha comportato una variazione apprezzabile delle proprietà meccaniche della pelle.
Fig. 5.3.2.4.1: Resistenza allo scoppio
Resistenza alla Scoppio ( I.U.P. 9 - UNI ISO 3379 )
Mezzina 5 conciata con cromo 26/33 ;
Mezzina 6 conciata con cromo 26/33 e 10% di idrolizzato proteico Provino Spessore medio Allungamento alla
screpolatura
Carico alla
screpolatura Allungamento allo scoppio Carico allo scoppio
n°5 mm mm Kg N mm Kg N testa 1,10 9,41 59,87 587,33 10,38 73,88 724,76 fianco 1,30 10,85 72,07 707,05 11,43 78,18 766,99 filo schiena 1,19 8,64 45,76 448,94 9,70 59,63 584,94 culatta 1,22 7,75 23,24 227,95 10,04 41,59 408,00
Media
1,20 9,16 50,24 492,82 10,39 63,32 621,17Provino Spessore medio Allungamento alla screpolatura
Carico alla
screpolatura Allungamento allo scoppio Carico allo scoppio
n°6 mm mm Kg N mm Kg N testa 1,21 9,97 42,64 418,29 11,04 33,28 326,52 fianco 1,02 8,74 40,90 401,24 9,81 53,45 524,36 filo schiena 1,19 8,49 27,07 265,54 10,09 41,25 404,69 culatta 1,02 6,96 15,48 151,81 9,77 33,56 329,23
Media
1,11 8,54 31,52 309,22 10,18 40,39 396,20Resistenza allo Strappo (I.U.P. 8 - ISO 3377)
Mezzina 5 conciata con cromo 26/33;
Mezzina 6 conciata con cromo 26/33 e 10% di idrolizzato proteico
Provino Medio Spess. Allung.Rott. Carico massimo Carico Max/Spess.
n°5 mm mm Kg N Kg/mm N/mm testa orizzontale 1,12 48,81 21,14 207,41 18,88 185,19 testa verticale 1,28 41,87 18,09 177,50 14,14 138,67 fianco orizzontale 1,26 51,06 18,69 183,38 14,84 145,54 fianco verticale 1,43 47,82 26,19 256,93 18,32 179,67 filo schiena orizzontale 1,20 44,57 15,44 151,51 12,87 126,26 filo schiena verticale 1,20 38,25 13,99 137,29 11,66 114,41 culatta oriz. 1,37 40,67 14,40 141,22 10,51 103,08 culatta verticale 1,24 41,20 15,44 151,51 12,46 122,19
Media
1,26 44,28 17,92 175,84 14,21 139,38Provino Medio Spess. Allung.Rott. Carico massimo Carico Max/Spess.
n°6 mm mm Kg N Kg/mm N/mm testa orizzontale 0,96 45,28 17,89 175,54 18,64 182,85 testa verticale 1,01 45,25 16,84 165,24 16,68 163,60 fianco orizzontale 0,92 51,89 16,14 158,38 17,55 172,15 fianco verticale 1,10 40,09 14,75 144,65 13,40 131,50 filo schiena orizzontale 1,20 47,09 14,09 138,27 11,75 115,23 filo schiena verticale 1,19 39,62 13,35 130,92 11,21 110,02 culatta oriz. 1,17 39,69 12,95 127,00 11,06 108,55 culatta verticale 1,22 46,10 15,24 149,55 12,50 122,58
Media
1,10 44,38 15,16 148,69 14,10 138,315.3.2.5
P
ROPRIETÀM
ERCEOLOGICHEProprietà Merceologiche
Proprietà Mezzina tradizionale Mezzina con idrolizzato
Uniformità del colore 4 4
Resa del colore 3 5
Rotondità 4 5
Pienezza 4 4/5
Mano 4 5
Soffiatura 5 5
Morbidezza 4/5 4
Fig. 5.3.2.5 : Proprietà merceologiche
L’unica proprietà che, ancora una volta, risulta inferiore nella mezzina trattata con idrolizzato, è la morbidezza.
Si può notare che la mezzina conciata con l’ausilio dell’idrolizzato proteico presenta caratteristiche migliori per quanto riguarda la rotondità, la pienezza,la mano e soprattutto il colore, anche in questo caso più brillante rispetto a quello della mezzina tradizionale.
Si può concludere che già con l’utilizzo del 10% di idrolizzato proteico si ottiene un buon risultato.
5.3.3
P
ROVA CON IL
20%
DI IDROLIZZATO PROTEICO
In questa seconda prova, a seguito dei buoni risultati conseguiti nella prova con il 10% di idrolizzato proteico, si è voluta verificare la fattibilità di un processo che prevedesse:
• l’utilizzazione dell’idrolizzato proteico come unico basificante;
• l’attuazione di una riconcia più leggera rispetto a quella utilizzata nella prova
precedente. Il vantaggio evidente di un simile processo sarebbe quello di presentare dei costi inferiori dovuti alla minor utilizzazione di prodotti riconcianti.
Si riportano nelle pagine successive le ricette seguite. In questo caso sono riportate anche due riconce:
• la prima ( Ricetta n°5, Fig. 5.3.3.2 ) è la riconcia utilizzata in questa prova; • la seconda ( Ricetta n°6, Fig. 5.3.3.3 ) è una riconcia tradizionale, quella che è
stata utilizzata nella precedente prova in cui si era utilizzati il 10% di idrolizzato proteico.
Sono stati evidenziati in rosa i prodotti riconcianti: si nota subito che la quantità utilizzatane nella riconcia tradizionale è superiore.
L’ingrasso e la tintura sono invece eseguiti nella stessa maniera nelle due riconce, per cui vengono riportate solo nella ricetta n°5.
Ricetta N°4 : Concia
Percentuale sul peso scarnato Mezzina 7 : Concia con 8% cromo 26/33;Mezzina 8 : Concia con 8% cromo 26/33 e 20% idrolizzato proteico
%
PRODOTTO
Rotazione Operazioni e controllifine pickel tradizionale pH=3,1 Tg 53°C
Mezzina 7
50 Bagno Pickel
4 Cromo 26/33 30 min.
0,6 Acetato di sodio 1 ora
4 Cromo 26/33 4 ore
0,75 Basificante 9 ore Automatico notte
Al mattino gira 10 min. pH 3,6 Scolare e scaricare
300 Acqua
0,4 Acido formico 20 min. Tg>100°C Scolare, scaricare
Mezzina 8
8 Cromo 26-33 4 ore pH=2,2 ( sulla sup. della mezzina ), Tg=80°C 10 Idrolizzato Proteico 4 ore
10 Idrolizzato Proteico 4 ore Automatico notte
Al mattino gira 10 min. pH=3,8 ( sulla sup. della mezzina ) , sez.verde , Tg=98°C
Ricetta N°5 : Riconcia leggera - Tintura - Ingrasso
Percentuale su peso rasato
%
PRODOTTO
Rotaz. Temp.
°C
pH
Altre operazioni e
controlli
300 Acqua 35
0,2 Tnsioattivo sgrassante 20' Scolare
Lavare: 200% acqua a 40°C
150 Acqua 35
100 Acqua 40
1 Acetato di Sodio 20’
0,4 Bicarbonato di Sodio 30’ pH=4,8 , sez.azzurra Scolare 6 Copolimero in sol. al 50% 60' 60
0,8 Acido formico ( 1:10 ) 20' 20 Scolare
Lavare: 200% acqua a 40°C
300 Acqua 55
3 Colorante 20'
1,5 Acido formico ( 1:10 ) 20' Scolare
Lavare 150% acqua a 55°C
150 Acqua 55
3,5 Olio di piede di bue solfonato 0,5 Ingrasso sintetico 0,5 Lanolina etossilata 0,5 Ingrasso solfitato 0,5 Sorbitolo
2 Gambier liquido 30'
0,8 Acido formico ( 1:10 ) 10' Scolare
150 Acqua 40
1 Lanolina etossilata 15'
0,2 Acido formico ( 1:10 ) 10' Scolare e freddare Sosta a cavalletto 12 ore
Al mattino messa a vento Sottovuoto
Palissonatura
Il bicarbonato di sodio è sempre sciolto in 10 parti d’acqua
Fig. 5.3.3.2 : Ricetta n°5
Ricetta N°6 : Riconcia tradizionale
Percentuale su peso rasato
%
PRODOTTO
Rotaz. Temp.
°C
pH
Altre operazioni e
controlli
300 Acqua 40
0,5 Acido ossalico
0,2 Tensioattivo sgrassante 20' Scolare
Lavare: 200% acqua a 40°C
150 Acqua 40
1 Acido formico ( 1:10 ) 10' 2,6 1,5 Solfato di zirconio 20'
4 Cromo 10% complessato con tannini sintetici 6 Cromo liquido
2 Sali di acidi bicarbossilici in soluzione al 40% 40' 2 Formiato di sodio 20' 0,4 Bicarbonato di sodio 20' 0,4 Bicarbonato di sodio 20'
0,4 Bicarbonato di sodio 120' Automatico notte
3,6/3,8 Scolare
Lavare 200% acqua a 40°C
100 Acqua 60
4,1 Neutralizzante 40' 4,6/4,8 Sezione blu al vbc , scolare Lavare 300% acqua a 40°C
100 Acqua 40
6 Quebracho
4 Resina melammina-formaldeide 4 Resina urea-formaldeide
0,5 Ingrasso solfitato 90' 0,8 Acido formico ( 1:10 ) 20'
Scolare
N.B.) Le fasi di tintura ed ingrasso sono identiche a quelle della Ricetta N°5 ( Fig. 5.3.3.2 )
Il bicarbonato di sodio è sempre sciolto in 10 parti d’acqua
5.3.3.1
V
ALUTAZIONE DELLA TEMPERATURA DI CONTRAZIONESi riporta l’andamento della temperatura di contrazione:
53 100 53 80 98 45 55 65 75 85 95 T g ( °C ) Mezzina 7 Mezzina 8
Figura 5.3.3.1: Andamento della Tg
Come si può vedere gli andamenti ed i valori finali raggiunti rispecchiano quelli già ottenuti nelle prove con i giragiare; la mezzina conciata in maniera tradizionale ha infatti una Tg maggiore di quella conciata con l’ausilio dell’idrolizzato.
5.3.3.2
A
NALISI ALM
ICROSCOPIO AS
CANSIONE(
SEM
)
Prova con solo cromo:
Sezione finale mezzina conciata in maniera tradizionale
Prova con cromo 26/33 e 20% di idrolizzato proteico:
Sezione dopo cromo Sezione dopo idrolizzato
Dal confronto delle fotografie sopra riportate possiamo notare che le fibre in sezione non mostrano significativi cambiamenti al variare del processo utilizzato.
5.3.3.3
P
ROVE DI PENETRAZIONE DEL CROMOCome nella prova precedente l’idrolizzato proteico si comporta come un agente basificante e si anzi vede che la sua utilizzazione in quantità del 20% fissa una maggior quantità di cromo.
% Cr in peso medio : 5.78
Fig.5.3.3.3. : Cr in sezione dopo aggiunta 20% idrolizzato e rotazione 8 ore
%Cr in peso : 6.62 %Cr in peso : 4.64 %Cr in peso : 6.09
5.3.3.4
P
ROPRIETÀF
ISICHESul prodotto finito sono state effettuate le prove fisiche di resistenza allo strappo ( I.U.P.8 ) e di resistenza allo scoppio ( I.U.P.9 ).
Si nota che l’uso dell’idrolizzato non ha comportato una variazione apprezzabile delle proprietà meccaniche della pelle.
Fig. 5.3.3.4.1: Resistenza allo scoppio
Resistenza alla Scoppio ( I.U.P. 9 - UNI ISO 3379 )
Mezzina 7 conciata con cromo 26/33;
Mezzina 8 conciata con cromo 26/33 e 20% di idrolizzato proteico Provino Spessore medio Allungamento alla
screpolatura
Carico alla
screpolatura Allungamento allo scoppio Carico allo scoppio
n°7 mm mm Kg N mm Kg N testa 1,25 10,40 67,53 662,50 11,44 83,25 816,70 fianco 1,40 11,14 62,56 613,67 11,98 80,37 788,45 filo schiena 1,37 11,23 44,54 436,97 12,54 60,54 593,88 culatta 1,23 8,20 21,58 211,67 10,51 41,08 402,97
Media
1,31 10,24 49,05 481,20 11,62 66,31 650,50Provino Spessore medio Allungamento alla screpolatura
Carico alla
screpolatura Allungamento allo scoppio Carico allo scoppio
n°8 mm mm Kg N mm Kg N testa 1,33 9,10 37,22 365,14 9,98 46,35 454,65 fianco 1,42 9,73 46,64 457,56 10,84 61,45 602,84 filo schiena 1,47 9,93 40,88 401,07 11,68 65,78 645,27 culatta 1,29 8,39 24,17 237,09 10,15 38,32 375,92
Media
1,38 9,29 37,23 365,22 10,66 52,97 519,67Resistenza allo Strappo (I.U.P. 8 - ISO 3377)
Mezzina 7 conciata con cromo 26/33;
Mezzina 8 conciata con cromo 26/33 e 20% di idrolizzato proteico
Provino Medio Spess. Allung.Rott. Carico massimo Carico Max/Spess.
n°7 mm mm Kg N Kg/mm N/mm testa orizzontale 1,20 57,41 11,50 112,77 9,58 93,98 testa verticale 1,25 64,47 8,60 84,34 6,88 64,47 fianco orizzontale 1,45 49,87 11,35 111,30 7,82 76,76 fianco verticale 1,45 39,59 9,95 97,58 6,86 67,30 filo schiena orizzontale 1,41 50,56 8,25 80,90 5,85 57,38 filo schiena verticale 1,34 41,11 7,65 75,03 5,71 55,99 culatta oriz. 1,25 50,07 6,55 64,23 5,24 51,38 culatta verticale 1,35 44,69 10,10 99,05 7,48 73,37
Media
1,34 50,10 9,24 90,65 6,93 67,95Provino Medio Spess. Allung.Rott. Carico massimo Carico Max/Spess.
n°8 mm mm Kg N Kg/mm N/mm testa orizzontale 1,20 41,18 11,15 109,34 9,29 91,12 testa verticale 1,30 39,29 8,45 82,87 6,50 63,75 fianco orizzontale 1,40 47,93 11,75 115,23 8,39 82,31 fianco verticale 1,45 39,41 9,75 95,61 6,72 65,94 filo schiena orizzontale 1,47 52,63 8,90 87,28 6,05 59,37 filo schiena verticale 1,47 39,36 7,85 76,98 5,34 52,37 culatta oriz. 1,30 44,31 6,45 63,25 4,96 48,65 culatta verticale 1,32 42,96 7,15 70,12 5,42 53,12
Media
1,36 43,38 8,93 87,59 6,58 64,585.3.3.5
P
ROPRIETÀM
ERCEOLOGICHEProprietà Merceologiche
Proprietà Mezzina tradizionale Mezzina con idrolizzato
Uniformità del colore 3 4
Resa del colore 2 5
Rotondità 3 4
Pienezza 3 4
Mano 4 4/5
Soffiatura 3 4
Morbidezza 4 3/4
Fig. 5.3.3.5 : Proprietà merceologiche
Si nota che la mezzina conciata in maniera tradizionale presenta delle caratteristiche inferiori a quella con cui è stato utilizzato l’idrolizzato proteico, la quale peraltro presenta proprietà paragonabili
Risalta in modo particolare l’aumento della resa in colore, che va a confermare la migliore tintura che si può ottenere con l’uso dell’idrolizzato proteico.
5.4
V
ALUTAZIONE DEI
R
ISULTATI
Alla fine di questa seconda fase della sperimentazione si può dire che l’utilizzazione dell’idrolizzato proteico nella concia al cromo consente di ottenere dei buoni risultati. È stato determinato che anche in questo caso la sequenza migliore risulta essere quella in cui si addiziona l’idrolizzato dopo il conciante. In questo modo:
• Si ottiene la massima Tg ottenibile mediante l’uso dell’idrolizzato, che si attesta
comunque a valori inferiori di qualche grado rispetto a quelli ottenibili con una mezzina tradizionale;
• Si può innalzare il pH e fissare il cromo nella pelle utilizzando una minor quantità
di prodotto basificante o addirittura utilizzando unicamente l’idrolizzato proteico. Un importante risultato è quello di aver potuto condurre un processo di concia a secco con l’evidente vantaggio di non avere reflui liquidi.
Si nota che la resistenza allo strappo e l’allungamento alla screpolatura delle mezzine trattate con idrolizzato proteico risultano paragonabili a quelli delle mezzine conciate in maniera tradizionale.
Per quanto riguarda le proprietà merceologiche si può dire che le mezzine trattate con idrolizzato proteico presentano delle caratteristiche anche in questo caso competitive con quelle delle mezzine tradizionali..
Risulta particolarmente migliorata la qualità della tintura, più uniforme e decisamente più intensa e brillante.
Già con l’utilizzo del 10% di idrolizzato proteico sul peso della pelle si possono ottenere dei buoni risultati.
L’utilizzazione di un 20% ha addirittura permesso di realizzare un processo in cui la riconcia era più “leggera” rispetto ad una riconcia tradizionale ottenendo un prodotto con delle buone caratteristiche ed avendo utilizzato una minor quantità di prodotti.