• Non ci sono risultati.

SEZIONE I LEGGI E REGOLAMENTI REGIONALI

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "SEZIONE I LEGGI E REGOLAMENTI REGIONALI"

Copied!
5
0
0

Testo completo

(1)

Vista la legge regionale 26 luglio 2002, n. 32 (Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione pro- fessionale e lavoro).

Considerato quanto segue:

1. La Regione Toscana considera da sempre il ruolo GHOO¶LQIRUPD]LRQHOLEHUDHSOXUDOHFRPHXQEHQHGL

DVVROXWRLQWHUHVVHSXEEOLFRHODVWHVVD5HJLRQHDOO¶DUWLFROR

4, comma 1, lettera b), dello Statuto, annovera, tra le sue

¿QDOLWjSULQFLSDOLODSURPR]LRQHGHLGLULWWLDOSOXUDOLVPR

GHOO¶LQIRUPD]LRQHHGHOODFRPXQLFD]LRQHFRPHELVRJQR

individuale e valore collettivo;

2. Le politiche regionali sono sempre state attente DOVHWWRUHGHOO¶LQIRUPD]LRQHLQSULPROXRJRDWWUDYHUVR

la legge di riferimento (l.r. 22/2002), con la quale sono state predisposte le basi per iniziative di sostegno che VRQRVWDWHUHDOL]]DWHQHOWHPSRHSLUHFHQWHPHQWHFRO

passaggio al digitale terrestre, attraverso gli interventi

¿ nalizzati a sostenere gli investimenti in hardware delle LPSUHVHFKLDPDWHDGDIIURQWDUHOR³VZLWFKRII´

3. Si rende opportuno, alla luce del mutato contesto GHOO¶LQIRUPD]LRQHSOXUDOHWRVFDQDIRUQLUHVWUXPHQWLGL

supporto al suo mantenimento e alla quali¿ cazione delle sue componenti, nella direzione auspicata di una sempre migliore e maggiore informazione ai cittadini;

,QTXHVW¶RWWLFDSDUWLFRODUHDWWHQ]LRQHYLHQHSRVWD

alla corrispondenza fra imprese di informazione locale ammissibili agli interventi di sostegno ipotizzati dal prov- vedimento e rispetto delle discipline normative in materia GLUHJRODULWjGLFRQWUDWWRGLODYRURJLRUQDOLVWLFRUHJRODULWj

contributiva, riconoscimento della recente normativa sul- O¶HTXRFRPSHQVRSHUOD¿ gura dei collaboratori;

5. Il provvedimento proposto si pone dunque come norma quadro dalla quale far scaturire, mediante strumenti GLSURJUDPPD]LRQHJLjSUHYLVWLGDOO¶RUGLQDPHQWRUHJLRQDOH

gli interventi di sostegno materiale ed immateriale alle imprese di informazione locale, di formazione degli ope- UDWRULGLLQFHQWLYD]LRQHDOO¶LQJUHVVRRDOUDIIRU]DPHQWR

GHOFDSLWDOHGHOOHLPSUHVHVWHVVH7DOHXOWLPRLQWHUYHQWRq

IXQ]LRQDOHWUDPLWHODPDQRYUDELOLWjFRQFHVVDDOOD5HJLRQH

VXOOHGHGX]LRQLGDOODEDVHLPSRQLELOHGHOO¶LPSRVWDUH

JLRQDOHVXOOHDWWLYLWjSURGXWWLYH ,5$3 DUDIIRU]DUHLO

capitale delle imprese di informazione con conseguenti bene¿FLDQFKHVXOOHSRVVLELOLWjGLDFFHVVRDOFUHGLWRSHUOD

realizzazione di ulteriori nuovi investimenti;

6. Al ¿ ne di utilizzare in modo ef¿ ciente le risorse qQHFHVVDULRRSHUDUHFRQWUROOLSHUHYHQWXDOLUHYRFKHGHL

contributi nei confronti dei bene¿FLDULFKHQRQVLDQRSLLQ

possesso dei requisiti e si prevede che la Giunta regionale VRWWRVFULYDSURWRFROOLG¶LQWHVDFRQLO&RPLWDWRUHJLRQDOH

per le comunicazioni (CORECOM) per la rilevazione e per la messa a disposizione dei dati necessari al suddetto controllo;

Approva la presente legge

SEZIONE I

LEGGI E REGOLAMENTI REGIONALI

LEGGE REGIONALE 4 luglio 2013, n. 34

Disciplina del sostegno regionale alle imprese di in- formazione. Modi¿ che alla l.r. 35/2000, alla l.r. 22/2002 ed alla l.r. 32/2002.

Il Consiglio regionale ha approvato Il Presidente della Giunta

promulga

la seguente legge:

SOMMARIO

PREAMBOLO

Art. 1 - Oggetto Art. 2 - De¿ nizioni Art. 3 - Requisiti

Art. 4 - Tipologia e programmazione degli interventi Art. 5 - Controllo e revoca dei contributi

Art. 6 - Agevolazioni ¿ scali Art. 7 - Clausola valutativa

Art. 8 - Modi¿FKHDOO¶DUWLFRORGHOODOU

Art. 9 - Modi¿FKHDOO¶DUWLFRORGHOODOU

Art. 10 - Modi¿FKHDOO¶DUWLFRORGHOODOU

Art. 11 - Modi¿FKHDOO¶DUWLFRORGHOODOU

Art. 12 - Abrogazioni Art. 13 - Norma ¿ nanziaria

PREAMBOLO

Il Consiglio regionale

9LVWRO¶DUWLFRORFRPPLWHU]RHTXDUWRGHOOD&R

stituzione;

9LVWRO¶DUWLFRORFRPPDOHWWHUDE GHOOR6WDWXWR

Vista la legge 7 giugno 2000, n. 150 (Disciplina delle DWWLYLWjGLLQIRUPD]LRQHHFRPXQLFD]LRQHGHOOHSXEEOLFKH

amministrazioni);

Vista la legge regionale 20 marzo 2000, n. 35 (Di- VFLSOLQDGHJOLLQWHUYHQWLUHJLRQDOLLQPDWHULDGLDWWLYLWj

SURGXWWLYHHFRPSHWLWLYLWjGHOOHLPSUHVH 

Vista la legge regionale 25 giugno 2002, n. 22 (Norme e interventi in materia di informazione e comunicazione.

Disciplina del Comitato regionale delle comunicazioni);

(2)

Art. 1 Oggetto

1. La Regione Toscana con la presente legge detta disposizioni per il sostegno alle imprese di informazione operanti in ambito locale, ai ¿QLGHOO¶DWWXD]LRQHGHOOHGL

VSRVL]LRQLGLFXLDOO¶DUWLFRORFRPPDOHWWHUDE GHOOR

Statuto, relative al perseguimento, fra le ¿QDOLWjSULQFLSDOL

della propria azione, della promozione dei diritti al plu- UDOLVPRGHOO¶LQIRUPD]LRQHHGHOODFRPXQLFD]LRQH

,OVRVWHJQRqRULHQWDWRDIDYRULUHODSUHVHQ]DHOR

VYLOXSSRGLXQDPROWHSOLFLWjGLLPSUHVHGHOVHWWRUHRSH

ranti in ambito locale, in particolare mediante:

D ODWXWHODGHOODYRURGHOODVXDTXDOLWjHSURIHVVLRQDOLWj

HGHOO¶RFFXSD]LRQHQHOOHLPSUHVHGLLQIRUPD]LRQHHFR

municazione;

E LOVRVWHJQRDOO¶LQQRYD]LRQHRUJDQL]]DWLYDHWHFQR

logica.

3. Gli interventi sono attivati nel rispetto della disci- plina comunitaria in materia di aiuti di Stato di cui agli DUWLFROLHGHO7UDWWDWRVXOIXQ]LRQDPHQWRGHOO¶8

nione europea (TFUE).

Art. 2 De¿ nizioni

6RQRLPSUHVHGHOO¶LQIRUPD]LRQHRSHUDQWLLQDPELWR

locale le imprese, aventi qualsiasi forma giuridica, iscritte nel registro degli operatori della comunicazione, con sede legale ed operativa nella Regione Toscana, che svolgono ODSURSULDDWWLYLWjLQXQRGHLVHJXHQWLDPELWL

a) emittenza televisiva digitale terrestre (DTT);

b) emittenza radiofonica via etere;

c) web tv, ovvero emittenze che trasmettono esclusi- vamente via web;

d) web radio, ovvero radio che trasmettono esclusiva- mente via web;

e) stampa quotidiana e periodica;

f) quotidiani e periodici online;

g) agenzie di stampa quotidiana via web.

Art. 3 Requisiti

1. Sono bene¿ ciarie degli interventi le imprese di FXLDOO¶DUWLFRORFKHVRQRLQSRVVHVVRGHLVHJXHQWLUH

quisiti:

D UHJRODULWjQHOSDJDPHQWRGHJOLVWLSHQGLDOSHUVRQDOH

e dei relativi oneri, per questi ultimi attestata attraverso LOGRFXPHQWRXQLFRGLUHJRODULWjFRQWULEXWLYD '85& 

QRQFKpDWWUDYHUVRODYHUL¿FDGHOODUHJRODULWjFRQWULEXWLYD

DOO¶,VWLWXWRQD]LRQDOHGLSUHYLGHQ]DGHLJLRUQDOLVWLLWDOLDQL

(INPGI);

b) presenza di personale giornalistico dipendente,

FRQYHUVDPHQWRGHLFRQWULEXWLDOO¶,13*,DVVXQWRFRQ

contratto di categoria sottoscritto dalla Federazione na- zionale stampa italiana (FNSI) e, relativamente alle emittenti radiotelevisive locali, dalla Federazione radio televisioni (FRT);

c) inquadramento degli eventuali collaboratori reda- zionali secondo i contratti giornalistici o retribuzione PHGLDQWHHTXRFRPSHQVRFRVuFRPHGH¿ nito dalla legge 31 dicembre 2012, n. 233 (Equo compenso nel settore giornalistico).

2. In particolare, oltre al possesso dei requisiti di cui DOFRPPDSHUFLDVFXQDPELWRLQGLYLGXDWRDOO¶DUWLFROR

O¶LPSUHVDGHYHSRVVHGHUHDQFKHLVHJXHQWLVSHFL¿ ci re- quisiti:

a) per le emittenze televisive digitali terrestre (DTT):

1) segnale di copertura del territorio ricadente per almeno il 70 per cento in territorio toscano o, in alterna- tiva, il 90 per cento del territorio toscano per chilometri quadrati illuminati;

 DWWLYLWjJLRUQDOLVWLFDVYROWDGDSHUVRQDOHLVFULWWR

DOO¶DOERGHLJLRUQDOLVWLQRQFKpGDSUDWLFDQWLLQQXPHUR

non superiore ad uno per ogni due iscritti impiegati;

3) redazione giornalistica con almeno tre giornalisti GLSHQGHQWLFRQFRQWUDWWRDWHPSRSLHQRRXQLWjGLODYRUR

HTXLYDOHQWLFRVuFRPHGH¿ nite con deliberazione della Giunta regionale;

4) la trasmissione per almeno due ore e mezza quotidiane del palinsesto diurno (ore 7:00 - 22:30) di informazione locale autoprodotta e, a titolo gratuito e SHUDOPHQRPH]]¶RUDGHOOHGXHRUHHPH]]DVXGGHWWHGL

contenuti autoprodotti da soggetti indipendenti operanti in Toscana o comunque relativi alla tradizione, cultura, FRVWXPHWHUULWRULRHGDWWLYLWjGHOOD7RVFDQD

b) per le emittenze radiofoniche via etere:

1) copertura territoriale per almeno il 70 per cento in territorio toscano;

 DWWLYLWjJLRUQDOLVWLFDVYROWDGDSHUVRQDOHLVFULWWRDO

O¶DOERGHLJLRUQDOLVWLQRQFKpGDSUDWLFDQWLLQQXPHURQRQ

superiore ad uno per ogni iscritto impiegato;

3) redazione giornalistica con almeno due giornalisti GLSHQGHQWLFRQFRQWUDWWRDWHPSRSLHQRRXQLWjGLODYRUR

HTXLYDOHQWLFRVuFRPHGH¿ nite con deliberazione della Giunta regionale;

4) informazione locale autoprodotta per almeno due ore e mezza del palinsesto diurno (ore 7.00 - 22.30).

c) per le web tv:

 DWWLYLWjJLRUQDOLVWLFDVYROWDGDSHUVRQDOHLVFULWWR

DOO¶DOERGHLJLRUQDOLVWLQRQFKpGDSUDWLFDQWLLQQXPHUR

non superiore ad uno per ogni due iscritti impiegati;

2) redazione giornalistica con almeno due giornalisti dipendenti;

3) la trasmissione per almeno due ore e mezza quotidiane del palinsesto diurno (ore 7:00 - 22:30) di informazione locale autoprodotta e, a titolo gratuito e SHUDOPHQRPH]]¶RUDGHOOHGXHRUHHPH]]DVXGGHWWHGL

(3)

contenuti autoprodotti da soggetti indipendenti operanti in Toscana o comunque relativi alla tradizione, cultura, FRVWXPHWHUULWRULRHGDWWLYLWjGHOOD7RVFDQD

d) per le web radio:

 DWWLYLWjJLRUQDOLVWLFDVYROWDGDSHUVRQDOHLVFULWWR

DOO¶DOERGHLJLRUQDOLVWLQRQFKpGDSUDWLFDQWLLQQXPHUR

non superiore ad uno per ogni iscritto impiegato;

2) redazione giornalistica con almeno un giornalista dipendente;

3) informazione locale autoprodotta per almeno due ore e mezza del palinsesto diurno (ore 7.00 - 22.30).

e) per la stampa quotidiana e periodica:

1) prodotto diffuso a pagamento in almeno un terzo dei comuni della Toscana;

 DWWLYLWjJLRUQDOLVWLFDVYROWDGDSHUVRQDOHLVFULWWR

DOO¶DOERGHLJLRUQDOLVWLQRQFKpGDSUDWLFDQWLLQQXPHUR

non superiore ad uno per ogni tre iscritti impiegati;

3) redazione giornalistica con almeno tre giornalisti GLSHQGHQWLFRQFRQWUDWWRDWHPSRSLHQRRXQLWjGLODYRUR

HTXLYDOHQWLFRVuFRPHGH¿ nite con deliberazione della Giunta regionale;

4) informazione locale autoprodotta per almeno il 60 per cento della propria foliazione complessiva.

f) per i quotidiani e periodici online:

 DWWLYLWjJLRUQDOLVWLFDVYROWDGDSHUVRQDOHLVFULWWR

DOO¶DOERGHLJLRUQDOLVWLQRQFKpGDSUDWLFDQWLLQQXPHUR

non superiore ad uno per ogni iscritto impiegato;

2) redazione giornalistica con almeno un giornalista GLSHQGHQWHFRQFRQWUDWWRDWHPSRSLHQRRXQLWjGLODYRUR

HTXLYDOHQWLFRVuFRPHGH¿ nite con deliberazione della Giunta regionale;

3) informazione locale autoprodotta per almeno il 60 per cento degli articoli pubblicati;

g) per le agenzie di stampa quotidiana via web:

 DWWLYLWjJLRUQDOLVWLFDVYROWDGDSHUVRQDOHLVFULWWR

DOO¶DOERGHLJLRUQDOLVWLQRQFKpGDSUDWLFDQWLLQQXPHUR

non superiore ad uno per ogni iscritto impiegato;

2) redazione giornalistica con almeno due giornalisti GLSHQGHQWLGLFXLXQRFRQFRQWUDWWRDWHPSRSLHQRRXQLWj

GLODYRURHTXLYDOHQWLFRVuFRPHGH¿ nite con deliberazione della Giunta regionale;

3) informazione locale autoprodotta per almeno il 60 per cento delle notizie pubblicate.

3. Sono escluse:

D OHLPSUHVHFKHVRQRVWDWHVDQ]LRQDWHGDOO¶$XWRULWj

per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) per vio- lazione del capo II del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177 (Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici), in materia di tutela dei minori, compiuta VXFFHVVLYDPHQWHDOO¶HQWUDWDLQYLJRUHGHOODSUHVHQWH

legge, nei dodici mesi antecedenti il termine per la pre- sentazione delle domande relative agli interventi di cui DOO¶DUWLFROR

E OHHPLWWHQWLGLWHOHYHQGLWDGLFXLDOO¶DUWLFROR

comma 1, lettera aa), numero 6, del decreto legislativo

31 luglio 2005, n. 177 (Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici).

Art. 4

Tipologia e programmazione degli interventi

1. Le imprese di informazione sono sostenute attra- verso la seguente tipologia di interventi:

a) contributi in conto capitale, in conto interessi e SUHVWD]LRQLGLJDUDQ]LHSHUO¶DFFHVVRDOFUHGLWRSHUOD

realizzazione di interventi di innovazione tecnologica e organizzativa, ¿ nalizzati prioritariamente a produrre ef- IHWWLSRVLWLYLVXOO¶RFFXSD]LRQHFRQSDUWLFRODUHDWWHQ]LRQH

DTXHOOHLPSUHVHLQPXOWLSLDWWDIRUPDFLRqFKHVYROJRQR

ODORURDWWLYLWjXWLOL]]DQGRPH]]LGLFRPXQLFD]LRQHGLI

IHUHQ]LDWLLQPRGRGDRIIULUHDJOLXWHQWLODSRVVLELOLWj

di fruirne i contenuti in modi e tempi diversi grazie al- O¶LQWHUFRQQHVVLRQHGHLPH]]LGLFRPXQLFD]LRQH

b) contributi per la stabilizzazione del personale con contratti non a tempo indeterminato;

c) sostegno alla formazione del personale direttivo e giornalistico stabilmente impiegato nelle imprese;

d) contributi per la realizzazione di progetti aventi un SDUWLFRODUHULOLHYRLQIRUPDWLYRSHUOHFRPXQLWjORFDOL

*OLLQWHUYHQWLVRQRSUHYLVWLQHOO¶DPELWRGHLVHJXHQWL

strumenti di programmazione e piani¿ cazione:

D SLDQRWULHQQDOHGLFXLDOO¶DUWLFRORGHOODODOHJJH

regionale 25 giugno 2002, n. 22 (Norme e interventi in materia di informazione e comunicazione. Disciplina del Comitato regionale delle comunicazioni);

b) piano regionale dello sviluppo economico di cui DOO¶DUWLFRORGHOODOHJJHUHJLRQDOHPDU]RQ

'LVFLSOLQDGHJOLLQWHUYHQWLUHJLRQDOLLQPDWHULDGLDWWLYLWj

SURGXWWLYHHFRPSHWLWLYLWjGHOOHLPSUHVH 

F SLDQRGLLQGLUL]]RJHQHUDOHLQWHJUDWRGLFXLDOO¶DU

ticolo 31 della legge regionale 26 luglio 2002, n. 32 (Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione pro- fessionale e lavoro).

3. Gli strumenti di programmazione prevedono, QHOO¶DPELWRGHJOLLQWHUYHQWLGLFXLDOFRPPDPLVXUH

destinate alle emittenti radiotelevisive comunitarie, non- FKpPLVXUHSHUOHLPSUHVHFKHXWLOL]]DQRVWUXPHQWLGLLQ

clusione sociale.

4. Gli strumenti di programmazione possono preve- GHUHIRUPHHPRGDOLWjGLDFFHVVRDJOLLQWHUYHQWLSHUOH

LPSUHVHFKHDFTXLVLVFRQRLUHTXLVLWLGLFXLDOO¶DUWLFROR

3, comma 2, attraverso fusione societaria, antecedente O¶HURJD]LRQHGHOFRQWULEXWRVHFRQGRLPRGLHLWHPSL

stabiliti con deliberazione di Giunta regionale di cui DOO¶DUWLFRORELVGHOODOHJJHUHJLRQDOHDJRVWR

n. 49 (Norme in materia di programmazione regionale).

La fusione societaria non deve comportare diminuzione

(4)

del numero complessivo dei dipendenti, che devono ri- sultare pari alla somma dei dipendenti presenti nelle sin- gole imprese antecedentemente la fusione.

5. Con il documento di programmazione economica e ¿ nanziaria sono indicate le quote percentuali di risorse GDGHVWLQDUHDJOLLQWHUYHQWLGLFXLDOFRPPDQRQFKp

le quote percentuali di risorse destinate per ciascun in- WHUYHQWRDOOHWLSRORJLHGLLPSUHVDGLFXLDOO¶DUWLFROR

Art. 5

Controllo e revoca dei contributi

1. Le strutture individuate dagli strumenti di pro- JUDPPD]LRQHGLFXLDOO¶DUWLFRORFRPPDTXDOLVRJ

getti gestori delle procedure per la realizzazione degli interventi ivi previsti, sono deputate al controllo sulla corretta gestione degli stessi da parte dei bene¿ ciari, se- FRQGROHPRGDOLWjSUHYLVWHGDJOLDWWLVWHVVL

/DSHUGLWDGHLUHTXLVLWLGLFXLDOO¶DUWLFRORFRPPL

1 e 2, nel periodo di intercorrente fra il riconoscimento del bene¿ cio e la sua completa erogazione, costituisce causa di revoca dei bene¿ ci.

3. Il mancato, totale o parziale, adempimento degli obblighi assunti dal bene¿ ciario costituisce causa di re- voca dei bene¿ ci.

/D*LXQWDUHJLRQDOHVRWWRVFULYHSURWRFROOLG¶LQWHVD

con il Comitato regionale per le comunicazioni (CORE- COM) per la rilevazione e per la messa a disposizione dei dati necessari per il controllo della permanenza dei UHTXLVLWLGLFXLDOO¶DUWLFRORFRPPLH

Art. 6 Agevolazioni ¿ scali

1. Con legge ¿QDQ]LDULDOD5HJLRQHSXzDQQXDOPHQWH

GHWHUPLQDUHO¶HQWLWjGHOOHGHGX]LRQLGDDSSOLFDUHDYDOHUH

VXOODEDVHLPSRQLELOHGHOO¶LPSRVWDUHJLRQDOHVXOOHDWWLYLWj

produttive (IRAP), alle imprese che sottoscrivono aumenti di capitale o acquisiscono quote di capitale nelle imprese esercenti informazione locale di cui alla presente legge.

/¶DJHYROD]LRQHqULFRQRVFLXWDSHUWUHDQQXDOLWjVXFFHVVLYH

Art. 7 Clausola valutativa

1. La Giunta regionale, a partire dal 2015, invia alla commissione competente per materia, entro il 30 aprile di ogni anno, una relazione contenente tutte le informa- zioni utili a monitorare il processo di attuazione degli interventi. La relazione contiene in particolare le seguenti informazioni:

D OHVRPPHVWDQ]LDWHHO¶LPSRUWRGHL ¿ nanziamenti concessi, distinti per tipologia di bene¿ ciario;

b) il numero di domande presentate, accolte e do- mande ¿ nanziate;

F ODPRGDOLWjGLVYROJLPHQWRGHLFRQWUROOLHGLUHODWLYL

esiti.

,O&RQVLJOLRUHJLRQDOHG¶LQWHVDFRQLO&25(&20

promuove con cadenza triennale la realizzazione di un rapporto sullo stato delle imprese di informazione to- scane. Il rapporto distingue le imprese a seconda della dimensione e della distribuzione territoriale delle stesse e contiene, in particolare, informazioni su:

a) il numero di imprese e la tipologia di servizio offerto;

b) il numero di imprese che si sono costituite nel pe- ULRGRGLULIHULPHQWRHTXHOOHFKHKDQQRFHVVDWRO¶DWWLYLWj

c) il numero di addetti e la tipologia di contratto;

G LOIDWWXUDWRGLVWLQWRSHUWLSRORJLDGLDWWLYLWjFRQSDU

WLFRODUHULIHULPHQWRDOOHHQWUDWHGHULYDQWLGDSXEEOLFLWj

Art. 8

Modi¿FKHDOO¶DUWLFRORGHOODOU

'RSRODOHWWHUDI GHOFRPPDGHOO¶DUWLFRORGHOOD

OUqLQVHULWDODVHJXHQWH

³IELV GHWHUPLQDJOLLQWHUYHQWLGLFXLDOO¶DUWLFRORGHOOD

legge regionale 4 luglio 2013 n. 34 (Disciplina del sostegno regionale alle imprese di informazione. Modi¿ che alla l.r.

DOODOUHGDOODOU ´

Art. 9

Modi¿FKHDOO¶DUWLFRORGHOODOU

/DOHWWHUDF GHOFRPPDGHOO¶DUWLFRORGHOODOU

qVRVWLWXLWDGDOODVHJXHQWH

³F JOLLQWHUYHQWLGLFXLDOODOHJJHUHJLRQDOHOXJOLR

2013 n. 34 (Disciplina del sostegno regionale alle im- prese di informazione. Modi¿ che alla l.r. 35/2000, alla OUHGDOODOU ´

/DOHWWHUDH GHOFRPPDGHOO¶DUWLFRORGHOODOU

qVRVWLWXLWDGDOODVHJXHQWH

³H JOLLQWHUYHQWLGLVRVWHJQRDOODIRUPD]LRQHGHO

SHUVRQDOHGLUHWWLYRHJLRUQDOLVWLFRGLFXLDOO¶DUWLFROR

FRPPDOHWWHUDF GHOODOU´

Art. 10

Modi¿FKHDOO¶DUWLFRORGHOODOU

1. Alla ¿QHGHOFRPPDGHOO¶DUWLFRORGHOODOU

VRQRDJJLXQWHOHSDUROH³FRQSULRULWjSHUOHLP

SUHVHGHOO¶LQIRUPD]LRQHLQSRVVHVVRGHLUHTXLVLWLGLFXL

DOO¶DUWLFROR´

Art. 11

Modi¿FKHDOO¶DUWLFRORGHOODOU

'RSRODOHWWHUDD GHOFRPPDGHOO¶DUWLFROR

GHOODOUqDJJLXQWDODVHJXHQWH

(5)

³DELV JOLLQWHUYHQWLGLFXLDOO¶DUWLFRORGHOODOHJJH

regionale 4 luglio 2013 n. 34 (Disciplina del sostegno regionale alle imprese di informazione. Modi¿ che alla OUDOODOUHGDOODOU ´

Art. 12 Abrogazioni

1. Gli articoli da 34 a 37 della l.r. 22/2002 sono abro- gati.

,OQXPHUR GHOODOHWWHUDD GHOFRPPDGHOO¶DUWLFROR

GHOODOUqDEURJDWR

Art. 13 Norma ¿ nanziaria

/HULVRUVHGHVWLQDWHDOO¶DWWXD]LRQHGHJOLLQWHUYHQWL

GLFXLDOO¶DUWLFRORVRQRGH¿ nite, in coerenza con gli stanziamenti di bilancio, dai seguenti strumenti di pro- grammazione:

a) piano regionale dello sviluppo economico di cui DOO¶DUWLFRORGHOODOU

E SLDQRGLLQGLUL]]RJHQHUDOHLQWHJUDWRGLFXLDOO¶DU

ticolo 31 della l.r. 32/2002.

/DSUHVHQWHOHJJHqSXEEOLFDWDVXO%ROOHWWLQR8I¿ ciale della 5HJLRQH(¶IDWWRREEOLJRDFKLXQTXHVSHWWLGLRVVHUYDUODH

farla osservare come legge della Regione Toscana.

ROSSI Firenze, 4 luglio 2013

/DSUHVHQWHOHJJHqVWDWDDSSURYDWDGDO&RQVLJOLRUHJLR

nale nella seduta del 26.06.2013

ESTREMI DEI LAVORI PREPARATORI

Proposta di legge del Consiglio regionale 11 gennaio 2013, n. 211

Proponente:

Consiglieri Bugli, Danti, Brogi, Bini, Venturi, Cecca- relli, Ferrucci, Matergi, Pellegrinotti, Pugnalini, Ruggeri, Tognocchi, Lastri, Rossetti, Spinelli, Mattei, Bambagioni, Remaschi, Parrini, Giani, Manciulli, Tortolini

Assegnata alle 3^ e 5^ Commissioni consiliari Messaggio delle Commissioni in data 21 giugno 2013 Approvata in data 26 giugno 2013

Divenuta legge regionale 24/2013 (atti del Consiglio)

AVVERTENZA

Si pubblica di seguito, mediante collegamento infor- matico alla Raccolta normativa della Regione Toscana,

il testo della legge regionale 20 marzo 2000, n. 35, della legge regionale 25 giugno 2002, n. 22 e della legge re- JLRQDOHOXJOLRQFRVuFRPHULVXOWDQRPR

di¿ cate dalla legge regionale sopra riportata.

,OWHVWRFRRUGLQDWRqVWDWRUHGDWWRDFXUDGHJOLXI¿ ci del

&RQVLJOLRUHJLRQDOHDLVHQVLGHOO¶DUWLFRORGHOODOHJJH

regionale 23 aprile 2007, n. 23 (Nuovo ordinamento del Bollettino Uf¿ ciale della Regione Toscana e norme per la pubblicazione degli atti. Modi¿ che alla legge regio- QDOHJHQQDLRQ³'LVSRVL]LRQLLQPDWHULDGL

SURFHGLPHQWRDPPLQLVWUDWLYRHGLDFFHVVRDJOLDWWL´ DO

solo ¿QHGLIDFLOLWDUHODOHWWXUD,OWHVWRQRQqXI¿ ciale.

Solo la versione del Bollettino Uf¿ ciale ha valore legale.

Le modi¿ che sono stampate con caratteri corsivi e con le note ne sono speci¿ cate le fonti.

Legge regionale 20 marzo 2000, n. 35 Legge regionale 25 giugno 2002, n. 22 Legge regionale 26 luglio 2002, n. 32

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 8 luglio 2013, n. 35/R

5HJRODPHQWRGLDWWXD]LRQHGHOO¶DUWLFRORGHOOD

legge regionale 27 dicembre 2011, n. 66 (Legge ¿ nan- ]LDULDSHUO¶DQQR )RQGRGLJDUDQ]LDSHULQYHVWL

menti in energie rinnovabili.

La Giunta regionale ha approvato Il Presidente della Giunta

emana

il seguente regolamento:

INDICE

Articolo 1 - Oggetto Articolo 2 - De¿ nizioni

Articolo 3 - Natura della garanzia e limite massimo GHOO¶LQWHUYHQWRDPPHVVRDOODJDUDQ]LD

Articolo 4 - Soggetti bene¿ ciari della garanzia

$UWLFROR,QWHUYHQWLSHULTXDOLqDPPHVVDODJD

ranzia

Articolo 6 - Concessione delle garanzie

Articolo 7 - Criteri da applicare in caso di formazione di una graduatoria per la concessione delle garanzie ¿ - nanziarie

$UWLFROR0RGDOLWjSHUO¶LQGLYLGXD]LRQHGHOVRJ

getto gestore

$UWLFROR0RGDOLWjGLFRQFHVVLRQHGHOODJDUDQ]LD

$UWLFROR%DQGRSHUO¶DFFHVVRDOIRQGR Articolo 11 - Entrata in vigore

Riferimenti

Documenti correlati

Utilizzazione del credito d’imposta di cui all’art. Il credito d’imposta riconosciuto ai sensi dell’art. 3, è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al

A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge tutte le attività produttive industriali, artigianali e commerciali esercitate sull'intero territorio regionale

n) planimetria di ogni cimitero con la rappresentazione di dettaglio (in scala 1:100 o 1:200) delle sepolture da realizzare distinte per tipologia, delle aree da concedere, delle

Il programma di screening di popolazione per la diagnosi precoce del tumore alla mammella è rivolto a tutta la popolazione femminile con età compresa tra quarantacinque

«In un‘azienda in cui la capacità imprenditoriale è, parzialmente o totalmente, delegata ad uno staff dirigenziale (come accade frequentemente nelle aziende non

Regione Puglia in relazione alle sentenze: GdP Bari Sentenza n. Al finanziamento della spesa di cui alla presente lettera a) si provvede con imputazione alla missione 1, programma

Ai fini dell’applicazione di tale divieto, i comuni, entro il termine di trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, adottano gli atti di

Se le iniziative di welfare nascono da politiche delle Risorse Umane, gli obiettivi che l’azienda sembra porsi sono essenzialmente quelli di fidelizzare e motivare i dipendenti,