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Modulo richiesta contrassegno invalidi

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Modulo richiesta contrassegno invalidi

Autore: Carlos Arija Garcia | 05/07/2019

La domanda da presentare in Comune per ottenere l’autorizzazione alla sosta e alla circolazione con le auto dei disabili. A che cosa dà diritto.

Gli enti proprietari della strada sono obbligati ad allestire ed a mantenere funzionali ed efficienti tutte le strutture per consentire ed agevolare la mobilità

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delle persone invalide. Inizia così il testo dell’articolo del DPR [1] che consente ai disabili di avere dei posti assegnati per il parcheggio sulle strade pubbliche.

Lasciare la macchina in una di queste aree, però, non è automatico: occorre avere un permesso speciale, che si ottiene inviando il modulo di richiesta per contrassegno invalidi.

Un’autorizzazione che viene rilasciata dal Comune di residenza ma che consente il parcheggio in qualsiasi spazio riservato ovunque, non solo nel paesino o nella città in cui si abita. Ma chi ne ha diritto e che cosa bisogna fare per avere il contrassegno invalidi?

Ogni Comune mette a disposizione dei cittadini il modulo di richiesta nei propri uffici o nel proprio sito Internet. Serve a chiedere sia il rilascio sia il rinnovo del contrassegno. Il permesso, infatti, non dura in eterno. Se c’è un’invalidità permanente, la validità è di 5 anni. Altrimenti, nel caso in cui la disabilità sia temporanea, il contrassegno sarà valido per il periodo in cui tale condizione viene riconosciuta.

Il fatto che il modulo di richiesta del contrassegno invalidi debba essere inviato al Comune di residenza non significa per forza che i moduli siano diversi a seconda del municipio in cui si abita. Esiste una versione che può essere uguale per tutti, come quella del facsimile che riportiamo in fondo a questo articolo.

Prima di arrivare al modulo, però, vediamo insieme tutto ciò che bisogna sapere sul contrassegno invalidi: che cos’è, a che serve, chi ne ha diritto, come e dove lo si può ottenere.

Contrassegno invalidi: che cos’è?

Il contrassegno invalidi è un’autorizzazione rilasciata dal Comune di residenza previo accertamento medico per agevolare la circolazione in auto e la sosta in tutto il territorio nazionale ad una persona con capacità di deambulazione impedita o sensibilmente ridotta.

Si tratta di un permesso strettamente personale ma non per questo vincolato ad un determinato veicolo. Il contrassegno segue la persona invalida, non la sua auto. L’importante è che venga esposto ben visibile dal disabile nella parte anteriore della macchina.

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Contrassegno invalidi: quanto dura?

Ci sono diverse possibilità che riguardano la durata del contrassegno invalidi.

La prima, che venga richiesto un normale permesso per la circolazione e la sosta di fronte ad una disabilità permanente. In questo caso, il contrassegno dura 5 anni e va rinnovato presentando un certificato medico che attesti il persistere dell’invalidità. In sostanza, come per il rinnovo della patente, bisogna fare una nuova visita.

La seconda possibilità è che al richiedente venga riconosciuta un’invalidità temporanea, ad esempio a causa di un infortunio o per una certa patologia. In questo caso, il contrassegno può essere rilasciato a tempo determinato e la durata dipenderà dal tempo stimato dal medico sul certificato per la guarigione.

Trascorso quel periodo, il titolare potrà richiedere un nuovo contrassegno solo se la visita medico-legale presso l’Asl riscontra ancora le condizioni di invalidità necessarie all’ulteriore rilascio dell’autorizzazione.

Il rinnovo del contrassegno va fatto entro 3 mesi dalla scadenza.

Contrassegno invalidi: come richiederlo?

La richiesta del contrassegno invalidi va inviata al sindaco del Comune di residenza attraverso la compilazione dell’apposito modulo che trovi in fondo a questo articolo. Nella domanda vanno riportati i dati personali e gli elementi oggettivi che giustificano la richiesta dell’autorizzazione.

Bisogna allegare:

la certificazione rilasciata dall’ufficio medico-legale della propria Asl in cui si attesta la deambulazione impedita o sensibilmente ridotta del richiedente o la condizione di cieco con residuo visivo non superiore a 1/10;

copia di un documento di identità;

il contrassegno scaduto, in caso di rinnovo del permesso.

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Contrassegno invalidi: si può avere uno spazio personalizzato?

Può capitare che la persona che fa richiesta del contrassegno invalidi abbia delle condizioni particolari di disabilità. In questo caso, il Comune può assegnargli con apposita ordinanza ed a titolo gratuito uno spazio di sosta segnalato con un cartello in cui vengono riportati gli estremi del suo contrassegno. In pratica, si tratta di uno spazio privato concesso a chi non ne dispone di uno nelle zone ad alta densità di traffico dietro una specifica richiesta.

L’amministrazione comunale può anche prevedere all’interno delle aree destinate a parcheggio a pagamento gestite in concessione, un numero di posti superiore al limite previsto destinati alla sosta gratuita degli invalidi in possesso del dovuto contrassegno. Il Comune ha la facoltà, inoltre, di concedere ai disabili la possibilità di lasciare l’auto gratuitamente negli spazi a pagamento quando quelli destinati agli invalidi sono tutti occupati.

Contrassegno invalidi: a che cosa dà diritto?

Oltre alla possibilità di parcheggiare l’auto nelle zone riservate ai disabili, il contrassegno invalidi dà diritto a sostare:

nelle strisce gialle;

nelle zone con disco orario senza limiti di tempo;

nei parcheggi a pagamento in modo gratuito, alle condizioni sopra indicate.

Inoltre, la persona disabile munita di contrassegno può circolare:

nelle aree Ztl (le zone a traffico limitato);

nelle aree pedonali urbane quando è consentito l’accesso anche di una sola categoria di veicoli adibiti a servizio di trasporto e di pubblica utilità;

nelle vie e nelle corsie riservate al trasporto pubblico;

in città anche quando ci sono delle limitazioni, delle sospensioni o dei blocchi del traffico.

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Contrassegno invalidi: è valido all’estero?

Il contrassegno invalidi rilasciato dal 2012 (azzurro, non più arancione) dà diritto alle agevolazioni previste per facilitare la mobilità delle persone disabili nei Paesi membri dell’Unione europea. Si tratta, dunque, di un permesso valido non solo nel territorio nazionale.

Le modalità per la richiesta del contrassegno e per il suo utilizzo sono le stesse indicate in precedenza.

Note

[1] Art. 381 DPR 495/1992.

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