MASSENA20 online
APRILE 2021
Rivista mensile a cura dell’Ufficio Stampa dell’Ascom di Torino e Provincia
#VOGLIAMOUNADATAPER RIPARTIRE!
MASSENA20 online aprile 2021 sommario
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Editoriale: «È l’ora della ripartenza»
L’approfondimento del Direttore
Lavoro: Decreto Sostegni – Le misure per le
Imprese
Fiscale: Decreto Sostegni – Contributo a fondo perduto
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Massena online è il supplemento del mensile Massena 20 registrato in data 26 ottobre 1994 al numero 4726 presso il Tribunale di Torino
--- IN REDAZIONE:
DIREZIONE EDITORIALE
Maria Luisa Coppa, Carlo Alberto Carpignano, Claudio Ferraro, Francesco Dughera,
Federica Fiore.
RESPONSABILE UFFICIO STAMPA:
Daniela GIACOMETTI PROGETTO GRAFICO:
Cristiana PICCININI ART DIRECTOR:
Ermanno BRAGOTTI RICERCA FOTOGRAFICA:
Ermanno BRAGOTTI PHOTO EDITOR:
Ermanno BRAGOTTI PUBBLICITA’
Ermanno BRAGOTTI COLLABORATORI:
Mario LIPPI, Daniela TRISCIO, Barbara FERRO, Sandra D’ANTUONO, Giovanna FIORIO, Monica BERGANTIN, Flavia SALOMONE, Matteo ANGILERI, Carla DENTIS, Monica BATTISTELLA, Alessandra SCASSA,
Fabrizio BOLLA, Stefano FERRERO, Martina MUSCATO Martina MICHELIN SALOMON, Giovanna MAGNOLIA, Silvia BERTOLINO, Mauro GOITRE, Vittorio MORETTO, Cristina ROSSATTO, Mirco DE MARIA,
Tiziana BELLUCCI, Denis GRIMALDI, Gianni DI STEFANO, Rita VETRANO,
Federica MARTINOTTI, Emanuela COSTANTINO, ---
Massena20 online è creato presso ASCOM CONFCOMMERCIO TORINO
Via Massena, 20
10128 Torino.
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È ora di nuovi paradigmiper la somministrazione Formazione Triennale
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Epat33
Formazione: Corsi Sicurezza6
Il Manifesto dell’AscomHaccp: Regolamento UE 2021/382
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Martedì 13 la nostra associazione è stata protagonista di una manifestazione pacifica ma molto concreta dove una nostra delegazione è stata ricevuta dal Prefetto di Torino
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IMPRESE PER L’ITALIA TORINO E PROVINCIA
Ascom
editoriale
Presidente Coppa abbiamo passato Pasqua all’insegna delle più strette restrizioni, aprile è un mese decisivo su molti fronti, quali sono le sue preoccupazioni?
“Vorrei fare una premessa prima di rispondere alla domanda, mi aspettavo molto dal nuovo governo Draghi immaginando che avesse una visione diversa dal precedente in particolare sulla gestione della pandemia, sulle misure per contrastare il virus, sulla campagna di vaccinazione; quello che vedo, è che si continua a premere sulle chiusure e si parla poco delle possibili riaperture dei Commercio, della Somministrazione, del Turismo a pochi mesi dall’estate. Gli obiettivi principali in queste ore devono essere due: velocizzare la campagna di vaccinazione e mettere in piedi a livello nazionale un piano per la ripartenza che preveda una moratoria fiscale per il biennio 2021- 2022. Se non si procede su queste linee il Terziario, i negozi, le botteghe, gli alberghi i servizi, le imprese della Cultura e del tempo libero, saranno condannati con insostenibili costi sociali ed economici non solo per le aziende ma per interi territori.”
MARIA LUISA COPPA:
È L’ORA DELLA RIPARTENZA,
DOBBIAMO RICOSTRUIRE IL FUTURO!
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IMPRESE PER L’ITALIA TORINO E PROVINCIA
Ascom
editoriale
Ascom Torino e provincia non ha perso tempo, ha avviato proposte concrete alla Regione e alle Istituzioni locali e nazionali, di che cosa si tratta
?“Come Associazione abbiamo immediatamente agito su due fronti: con un grosso sforzo organizzativo abbiamo messo a disposizione dell’autorità sanitarie locali le nostre strutture per dare un apporto concreto alla campagna vaccinale, permettendo così alle nostre piccole e medie imprese, agli imprenditori, ai collaboratori di essere vaccinato in totale sicurezza. Sono convinta che il personale che lavoro al nostro fianco, basti pensare alle commesse e ai commessi dei negozi, in continuo contatto con il pubblico, vada considerato come una categoria prioritaria per la campagna di vaccinazione. I Nostri collaboratori e dipendenti devono poter contare sui vaccini come il personale sanitario e parasanitario! Il secondo progetto importante è la stesura e la promozione di un Protocollo, Un Manifesto per la Ripartenza da sottoporre a tutte le istituzioni, locali e nazionali, per “riattivare l’economia di prossimità sul commercio e sul turismo” come si legge nel documento. Le richieste sono chiare a tutti: moratoria fiscale per il prossimo biennio e sui prestiti bancari fino alla fine della pandemia, un piano concreto per le riaperture senza improvvisazioni come richiesto a gran voce dai nostri imprenditori!
Quindi riaprire in sicurezza si può…
“Certo si può e si deve in tempi stretti con le massime garanzie di sicurezza.
Servono però aiuti concreti soprattutto liquidità per dare respiro ai nostri operatori di tutti i settori. Occorre preparare la ripartenza anche per guardare oltre a questo terribile momento e dare alle imprese la fiducia per ricominciare.
Ciò può avvenire solo se il Governo ci aiuta con una defiscalizzazione totale e con politiche attive per salvare il patrimonio di milioni di imprese, che solo con i minimi ristori ricevuti non ce la faranno. È passato troppo tempo, 14 mesi di chiusure e aperture che hanno lasciato un tessuto economico e sociale disastrato. “
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Il nostro manifesto
Oggi 1° aprile 2021 si è riunito in seduta straordinaria il Consiglio Generale di Ascom Confcommercio Torino, con la presenza dei Presidenti di tutte le categorie ed i territori attivi in Associazione.
La situazione economica e sociale – generata dall’emergenza sanitaria – mostra segni evidenti di crescente criticità, con legittime istanze di reazione da parte di un tessuto imprenditoriale che sta pagando il prezzo più alto nell’economia di questo territorio: il mondo del commercio, del turismo, della somministrazione, del tempo libero (dallo sport, alla cultura, agli eventi)
Dal 9 marzo 2020, data di entrata in vigore del primo lockdown in Piemonte ad oggi 1°aprile 2021 sono passati 389 giorni. In questi giorni le Imprese del commercio, della somministrazione, del turismo hanno potuto:
tenere le attività aperte 150 giorni il 38.5% del tempo attività di somministrazione chiuse alle 18 50 giorni il 12.8%
attività chiuse (tranne servizi essenziali) 189 giorni il 48.5%
I negozi di abbigliamento e comunque tutti quelli ritenuti “non essenziali” negli ultimi 13 mesi hanno dovuto tenere chiuso per più di sei mesi.
Il totalizzatore continua inesorabile:
con l’ultimo decreto legge, al prossimo 30 aprile raggiungeremo 218 giorni di chiusura su 418 e supereremo il 50% del periodo!
In Piemonte i consumi nel corso del 2020 sono crollati del 9%, per un valore di 7,8 miliardi di euro. Ne risentono soprattutto alberghi e pubblici esercizi. Il rapporto trimestrale sul corrispondente periodo dell’anno precedente per il Piemonte significa:
I trimestre 2020 su I trimestre 2019 -32% Alberghi e P.E. - 70%
II trimestre 2020 su II trimestre 2019 -31% Alberghi e P.E. - 70%
III trimestre 2020 su III trimestre 2019 -9% Alberghi e P.E. - 31%
IV trimestre 2020 su IV trimestre 2019 -11% Alberghi e P.E. - 54%
(Fonte: osservatorio trimestrale Format Research per Ascom Confcommercio Torino)
IMPRESE PER L’ITALIA TORINO E PROVINCIA
Ascom
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Il nostro manifesto
Gli Operatori, imprenditori e dipendenti, del Commercio, del Turismo, della somministrazione e dei Servizi vogliono lavorare!!
L’ultimo decreto legge “sostegni” ha confermato il grande costo sociale degli interventi economici a fondo perduto e la corrispondente bassissima efficacia di tali interventi. Un impegno economico di oltre 11 miliardi di euro arriva ad un imprenditore del commercio che abbia perso almeno il 30% del fatturato medio nell’anno con un valore tra l’1,7 ed il 5% di tale perdita di fatturato: un importo medio di meno di 3.500 euro.
Queste risorse – quando arriveranno – serviranno forse a pagare un mese di affitto, qualche bolletta, ma non certo lo stipendio dei dipendenti, oppure la merce in magazzino…con le scadenze fiscali che si stanno avvicinando
Servono aiuti reali, considerando l’anno 2021, che si sta rivelando più critico del 2020. La liquidità, bene prezioso in questi tempi, si alimenta certamente dalle entrate di cassa, ma anche dalla riduzione delle uscite: Chiediamo alla politica nazionale ed anche locale, al Governo, alla Regione Piemonte ed alle Amministrazioni Comunali del territorio un anno bianco fiscale, senza vincoli di fatturato per tutte le Imprese del commercio e del turismo, che neutralizzi l’imposizione fiscale nazionale e locale, per dare respiro agli operatori e per consentire di affrontare il rigore che ancora viene chiesto alle Imprese dei nostri settori.
IMPRESE PER L’ITALIA TORINO E PROVINCIA
Ascom
Se il bene primario è la salute – e siamo i primi a sostenerlo! - è logica conseguenza che serve congelare il danno economico di chi subisce la chiusura!
Riaprire e farlo in sicurezza…si può.
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Il nostro manifesto
Vaccini: il personale delle imprese del commercio deve essere considerato
“operatore di interesse sanitario”come lo sono gli operatori delle farmacie, delle parafarmacie, della scuola, soggetti che vengono coinvolti da subito nelle vaccinazioni. I nostri operatori – che vivono a contatto con il pubblico – devono poter contare sui vaccini, quale “riconoscimento di servizio” per poter garantire la sicurezza delle riaperture.
C’è un’altra data cerchiata in rosso sul calendario: il 30 giugno. Scadranno le moratorie sui finanziamenti e gli affidamenti bancari. La moratoria deve essere prorogata ad un termine successivo alla fine dell’emergenza sanitaria. Per questo chiediamo a tutte le Istituzioni locali di farsi parti attive per risolvere questo problema.
Lavorare ora per un piano di riattivazione dell’economia di prossimità sul commercio e turismo. Non si può improvvisare. Bisogna programmare la riapertura e le azioni per riattivare la domanda. Il Governo deve garantirci un orizzonte temporale certo per permettere alle attività l’organizzazione e la continuità senza più chiusure. Torino è stata appena riconosciuta come distretto turistico. Si tratta di un riconoscimento che consentirà di avviare progetti sperimentali, con risorse nazionali, nell’ambito di una semplificazione burocratica. Occorre lavorare da oggi su questi temi, per evitare di scoprirsi in ritardo rispetto al lavoro degli altri!
Il Consiglio Generale di Ascom Confcommercio Torino e provincia, all’unanimità dei propri componenti sottoscrive le istanze di questo manifesto per la ripresa dell’economia di prossimità del nostro territorio, mantenendo uno stato di mobilitazione permanente con la costituzione di un gruppo di lavoro attivo per la definizione delle iniziative di sensibilizzazione di Istituzioni ed opinione pubblica.
Questo manifesto viene diffuso agli Organi di Informazione e viene inviato alle Istituzioni nazionali e territoriali.
IMPRESE PER L’ITALIA TORINO E PROVINCIA
Ascom
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L’approfondimento del Direttore
SOLUZIONI PER IL 2021. L’ANNO DIFFICILE!
Il vero problema è come affrontarlo, questo 2021!
Lo scorso anno aveva il pregresso di un sistema economico in tendenziale stabilità: alcuni settori del terziario di mercato erano in crescita, come il comparto della
somministrazione, altri già in recessione, come il settore della moda e del fashion, che erano oggetto di attenzione con alcuni tavoli di crisi che stavano cercando
soluzioni sia sul versante del contenimento dei costi (a cominciare dalla TARI) sia su quello delle scelte strategiche (dalla pianificazione urbanistica e commerciale, alla digitalizzazione, alla sostenibilità ambientale).
Il 2021 continua
all’insegna di un’Italia in lockdown dopo un anno di lockdown, senza più l’adrenalina dell’evento improvviso e totalmente nuovo, anzi con la rassegnazione ed il
disincanto per una situazione che non si sblocca.
Molte Aziende hanno dato fondo alle loro riserve, spesso riserve della famiglia, personali, ed ora attendono…di poter riaprire.
Soluzioni per il 2021: due, le più importanti! Una rapida ed efficiente campagna vaccinale che immunizzi la popolazione e la possibilità di riaprire in sicurezza al più presto possibile.
Abbiamo visto che per quanti soldi possano essere stanziati, i sostegni hanno valori spesso poco più che simbolici: servono a pagare un mese di affitto, qualche bolletta…
Le scadenze corrono, gli adempimenti fiscali e contributivi non hanno avuto sospensioni, crediti d’imposta per gli affitti sono parti del passato, gli impegni con le banche
sono sospesi solo fino a giugno,….
Chi è stato aperto per servizi di prima necessità si è organizzato per poter lavorare in sicurezza;
spesso tanti altri operatori, il mondo dello sport e le palestre, la cultura ed i cinema, hanno investito in sicurezza e si sono ritrovati a dover chiudere.
Le Imprese chiedono di riaprire!
IMPRESE PER L’ITALIA TORINO E PROVINCIA
Ascom
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L’approfondimento del Direttore
Due esempi, tra tutti: Il territorio torinese fa leva sul turismo. Bisogna progettare oggi la
riattivazione della
destinazione Torino:
realizzare il progetto e comunicarlo: se
aspettiamo, gli altri competitors avranno un vantaggio che non potremo colmare: ci sono Paesi esteri che hanno investito sull’essere i primi a ripartire!
Altro tema dirompente è la sfida che il digitale fa ai nostri modelli di business:
il digitale mette a disposizione innumerevoli canali di business, crea contatti con clienti potenziali lontani o anche solo semplicemente nuovi, raggiunge un mercato giovane, esigente, che vive l’esigenza di uno shopping di esperienze.
È difficile, ma la prima mossa per vincere la sfida è abbandonare la ritrosia di un vero “negazionismo digitale” quello di chi dice
“non sono capace, non ho tempo, costa troppo caro,…”
L’Associazione c’è, anche su questi temi, con soluzioni su misura, alla portata delle esigenze di ciascuno, in rete con le Istituzioni del territorio perché….il futuro non (si) chiude!
Carlo Alberto Carpignano
Direttore Generale Ascom Confcommercio Occorre poter riaprire e
farlo in sicurezza per tutti, per riprendere una nuova normalità. Per questo serve uno sforzo organizzativo sulla campagna vaccinale, che possa coinvolgere la più ampia parte della popolazione, ed anche imprenditori e
collaboratori che
quotidianamente sono a contatto con il pubblico.
Come Associazione abbiamo dato la disponibilità a farci tramite per essere luogo di vaccinazione per le Imprese del settore, responsabili di un dovere di servizio verso chi ha resistito in prima linea!
Soluzioni per il 2021:
occorre lavorare oggi per essere pronti domani, quando il mondo si rimetterà in marcia. Se aspettiamo gli eventi, saremo in ritardo!
IMPRESE PER L’ITALIA TORINO E PROVINCIA
Ascom
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lavoro
DECRETO SOSTEGNI: LE MISURE PER LE IMPRESE
Il Governo ha pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 70 del 22 marzo 2021, il Decreto Legge 22 marzo 2021, n. 41 (Decreto Sostegni).
Il provvedimento, in vigore dal 23 marzo 2021, prevede numerose misure di sostegno all’economia, ai lavoratori e alle famiglie gravemente compromesse da questa crisi economica e si sviluppa sostanzialmente in 5 ambiti di intervento:
• Sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore;
• Lavoro e contrasto alla povertà;
• Salute e sicurezza;
• Sostegno agli enti territoriali;
• Ulteriori interventi settoriali.
Scopriamo insieme gli strumenti a disposizione dei datori di lavoro per affrontare l’emergenza.
NUOVE MISURE IN MATERIA DI TRATTAMENTI DI INTEGRAZIONE SALARIALE
Il Decreto prevede, per i datori di lavoro che sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica, la possibilità di richiedere:
• 13 settimane di cassa integrazione ordinaria (CIGO) con causale
“emergenza COVID-19”, da utilizzare nel periodo compreso tra il 1° aprile e il 30 giugno 2021;
• 28 settimane di Assegno Ordinario (FIS) e cassa integrazione in deroga (CIGD) che potranno essere fruite dalle imprese tra il 1° aprile e il 31 dicembre 2021.
L’accesso ai predetti trattamenti è consentito senza il riconoscimento di un contributo addizionale e i destinatari potranno essere i lavoratori in forza fino alla data di entrata in vigore del decreto, che ricordiamo essere il 23 marzo 2021.
Le domande di accesso ai trattamenti dovranno essere presentate all'INPS, a pena di decadenza, entro la fine del mese successivo a quello in cui ha avuto inizio il periodo di sospensione o di riduzione dell'attività lavorativa.
Per quanto riguarda, invece, la concessione dei trattamenti, le integrazioni salariali possono essere riconosciute sia con modalità di pagamento diretto della prestazione da parte dell’Inps sia tramite pagamento anticipato da parte del datore di lavoro.
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lavoro
BLOCCO DEI LICENZIAMENTI
INDIVIDUALI E COLLETTIVI
Viene confermato nuovamente il divieto generalizzato dei licenziamenti economici individuali e collettivi fino al 30 giugno 2021. Per le imprese che potranno fruire dell’assegno ordinario (FIS) e della cassa in deroga (CIGD), quindi le aziende del Terziario, del Turismo e dei Pubblici Esercizi, è prevista, invece, una proroga per un periodo maggiore, ossia fine al 31 ottobre 2021, indipendentemente quindi dalla fruizione dell’ammortizzatore.
Ildivieto di licenziamento non si applica:
• In caso di cessazione definitiva dell’attività;
• Nell’ipotesi di accordo collettivo aziendale, stipulato dalle
organizzazioni sindacali comparativamente più
rappresentative a livello nazionale di incentivo all’esodo;
• In caso di fallimento dell’azienda.
MISURE A SOSTEGNO DEI LAVORATORI IN CONDIZIONI DI
FRAGILITÀ
Viene prorogata fino al 30 giugno 2021 la possibilità per i lavoratori in condizioni di fragilità comprovate e certificate di svolgere le loro attività in modalità di lavoro agile.
Viene inoltre confermata fino al 30 giugno 2021, nel caso in cui i lavoratori fragili non possano adibire alle loro mansioni in smart working o
non usufruiscano degli
ammortizzatori sociali,
l’equiparazione delle assenze dal lavoro al ricovero ospedaliero: tali periodi di assenza dal servizio non saranno computabili ai fini del periodo di comporto.
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI NASPI Per le Nuove prestazioni di Assicurazione Sociale per l'Impiego (NASpI), concesse a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 31 dicembre 2021, viene eliminato il requisito delle 30 giornate di effettivo lavoro nei 12 mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione ai fini dell’indennità.
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lavoro
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PROROGA O RINNOVO DEI CONTRATTI A TERMINE Possibilità per tutte le imprese, dal 31 marzo 2021 al 31 dicembre 2021, di prorogare o rinnovare per una sola volta i contratti a tempo determinato senza la necessità di indicare la causale per un periodo massimo di 12 mesi. Resta ovviamente il limite di durata massima complessiva di 24 mesi.
INDENNITA' PER I LAVORATORI STAGIONALI DEL TURISMO, DEGLI STABILIMENTI TERMALI, DELLO SPETTACOLO E DELLO SPORT
Il Decreto Sostegno interviene a favore di una delle categorie più colpite dalla chiusura e dalle restrizioni sociali previste dalle norme di sicurezza messe in atto contro il coronavirus, ovvero:
Lavoratori stagionali del turismo e di altri settori;Lavoratori a tempo determinato del turismo;Intermittenti;Autonomi occasionali;Lavoratori dello spettacolo.
Il contributo previsto e stanziato per questi lavoratori particolari, è pari a una somma bonus una tantum di euro 2.400.
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SCADENZIARIO FISCALE
lunedì 12 Aprile 2021
INPSVersamento contributi previdenziali per il personale domestico (I trimestre 2021).
Venerdì 16 Aprile 2021 RITENUTE
Versamento ritenute su redditi da lavoro dipendente e assimilati, lavoro autonomo, provvigioni, corrispettivi per contratti d'appalto nei confronti dei condomini nonché sull'ammontare dei canoni/corrispettivi relativi ai contratti di locazione breve (marzo 2021).
ADDIZIONALI
Versamento addizionali regionale/comunale su redditi da lavoro dipendente (marzo 2021).
IVASono tenuti al versamento della II rata (di max 4 rate mensili) delle somme sospese relative all'IVA del mese di ottobre 2020 e del III trimestre 2020 i soggetti che esercitano le attività:
• sospese ad opera dell'art. 1, D.P.C.M. 3/11/2020 in tutto il territorio nazionale;
• di ristorazione nelle zone arancioni o rosse del territorio nazionale;
• comprese nell'Allegato 2, D.L. n. 137/2020 oppure attività alberghiera, attività delle agenzie viaggi o quelle di tour operator nelle zone rosse del territorio nazionale IVAVersamento della II rata (max 4 rate) delle somme relative al mese di novembre 2020 da parte dei soggetti esercenti:
• attività d'impresa, arte o professione con calo di fatturato/corrispettivi di almeno il 33%
se con ricavi/compensi 2019 non superiori ad euro 50 milioni nel mese di novembre 2020 rispetto allo stesso mese 2019;
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SCADENZIARIO FISCALE
• Attività d'impresa, arte o professione con sede legale o sede operativa nel territorio dello Stato che hanno intrapreso l'attività dopo il 30/11/2019;
• Attività sospese ad opera dell'art. 1, D.P.C.M. 3/11/2020 (palestre, cinema, teatri, discoteche, sale bingo ecc.) aventi domicilio fiscale, sede legale o sede operativa in qualsiasi area del territorio nazionale, a prescindere dai requisiti relativi a ricavi/compensi e alla diminuzione del fatturato;
• Attività di ristorazione aventi domicilio fiscale, sede legale o sede operativa nelle zone arancioni o rosse a prescindere dai requisiti relativi a ricavi/compensi e alla diminuzione del fatturato;
• Attività di cui all'Allegato 2, D.L. n. 137/2020 (grandi magazzini, empori, commercio al dettaglio di merci varie, servizi alla persona, agenzie matrimoniali ecc.) oppure attività alberghiera, attività delle agenzie di viaggi o quelle di tour operator aventi domicilio fiscale, sede legale o sede operativa nelle zone rosse;
IVA
Liquidazione e versamento (mese di marzo 2021).
IMPOSTA SUGLI INTRATTENIMENTI Versamento imposta mese di marzo 2021.
CONTRIBUTI PREVIDENZIALI
• Versamento contributi mese di marzo 2021:
• INPS: lavoratori dipendenti;
• INPS --> Gestione ex ENPALS: lavoratori dello spettacolo;
• INPGI: giornalisti professionisti;
• Gestione separata INPS committenti.
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SCADENZIARIO FISCALE
VERSAMENTI SOSPESI COVID-19
Versamento 4a rata delle ritenute alla fonte sui redditi da lavoro dipendente e assimilati, delle trattenute relative all'addizionale regionale e comunale, dei contributi previdenziali e assistenziali nonché dei premi per l'assicurazione obbligatoria, sospesi a seguito
dell'emergenza da Covid-19, qualora si sia optato per la rateizzazione con versamento del restante 50% del dovuto fino ad un massimo di 24 rate mensili.
IVA
I contribuenti con ricavi o compensi 2019 non superiori ad euro 2.000.000 e coloro che rientrano nei settori più colpiti dall'emergenza Covid-19 nonché tutti i soggetti con sede operativa nelle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza sono tenuti al versamento della IV rata (di max 24 rate) delle restanti somme dovute (50%) relative:
• alla liquidazione e al versamento periodico sospeso (relativo al mese di febbraio 2020);
• all'imposta a saldo risultante da dichiarazione annuale IVA relativa al 2019.
IVA
Versamento della IV rata (di max 24 rate) delle restanti somme dovute (50%) relative alla liquidazione e all'IVA dei mesi di marzo e aprile 2020 e I trimestre 2020 da parte dei soggetti esercenti attività d'impresa, arte o professione con calo di fatturato/corrispettivi di almeno il 33% se con ricavi/compensi 2019 non superiori ad euro 50 milioni (di almeno il 50% se con ricavi/compensi 2019 superiori ad euro 50 milioni) nonché tutti i soggetti con sede operativa nelle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza, Alessandria ed Asti (indipendentemente dal volume dei ricavi/compensi 2019) con un calo di fatturato/corrispettivi di almeno il 33%
CONTRIBUTI IVS ARTIGIANI E COMMERCIANTI
Versamento della IV rata (di max 24 rate) delle restanti somme dovute (50%) relative alla I quota fissa 2020 su reddito minimale da parte dei contribuenti con calo di fatturato/corrispettivi di almeno il 33% se con ricavi/compensi 2019 non superiori ad euro 50 milioni (di almeno il 50% se con ricavi/compensi 2019 superiori ad euro 50 milioni)
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FISCALE
“DECRETO SOSTEGNI”:
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO
L’articolo 1 del Decreto Sostegni prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti titolari di partita IVA, residenti o stabiliti nel territorio dello Stato che svolgono attività di impresa, arte o professione, che hanno avuto nel periodo di imposta 2019 ricavi non superiori a 10 milioni di Euro adesclusione di:
- Contribuenti che risultano cessati alla data del 23/03/2021;
- Contribuenti che hanno attivato la partita iva dopo il 23/03/2021 (tale esclusione non opera per l’erede che ha aperto la partita iva dopo tale data per proseguire l’attività del de cuius, titolare di partita iva prima di tale data).
Il contributo spetta a condizione che l’ammontare medio mensiledel fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio
mensiledel fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019 facendo riferimento per la determinazione degli importi alla data di effettuazione delle operazioni relative alle
cessioni dei beni e alle prestazioni dei servizi.
Nel caso di soggetti con attivazione della partita iva tra il 01/01/2019 ed il 31/12/2020,per il conteggio si parte dal primo giorno del mese successivo a quello di attivazione della partita iva.
(es. soggetto con attivazione p.iva il 05/05/2019 dovrà conteggiare il fatturato e corrispettivi con riferimento dai mesi da giugno a dicembre 2019).
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FISCALE
L’ammontare del contributo si determina applicando alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019 le
seguenti percentuali:
- Il 60% per i soggetti che nell’esercizio 2019 hanno avuto ricavi inferiori a € 100.000
- Il 50% per i soggetti che nell’esercizio 2019 hanno avuto ricavi superiori a 100.000 € e fino a 400.000 €;
- Il 40% per i soggetti che nel periodo di imposta precedente hanno avuto ricavi superiori a 400.000 € e fino a 1 milione di Euro;
- Il 30% per i soggetti che nel periodo di imposta precedente hanno avuto ricavi superiori a 1 milione di Euro e fino a 5 milioni di Euro;
- Il 20% per i soggetti che nel periodo di imposta precedente hanno avuto ricavi superiori a 5 milioni di Euro e fino a 10 milioni di Euro;
Per i soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019, se la differenza tra la media mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e la media mensile dell’anno 2019 è negativa ma inferiore al 30%, ovvero pari a zero o positiva, spetta l’importo minimo del contributo.
È previsto, per tutti gli aventi diritto, un importo minimo del contributo, pari ad € 1.000 per le persone fisiche e 2.000 per gli altri soggetti.
Il contributo è esente dalle imposte sui redditi e dall’IRAP.
A scelta IRREVOCABILE del contribuente, il contributo, in alternativa all’erogazione diretta è riconosciuto, nella sua totalità, sotto forma di credito di imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione tramite i servizi telematici dell’Agenzia Entrate, con F24
Per richiedere il contributo il soggetto dovrà presentare un’istanza telematica all’Agenzia delle Entrate tramite l’apposita piattaforma web a partire dal 30/03/2021 e fino al 28/05/2021. L’istanza potrà essere presentata anche per conto dei soggetti interessati, dagli intermediari abilitati delegati al servizio del cassetto fiscale.
17 GRANDE SODDISFAZIONE PER LA
MANIFESTAZIONE IN PIAZZA CASTELLO
Oltre 200 imprenditori del Commercio, della Ristorazione, del Turismo e dei Servizi di Torino e provincia, hanno chiesto di ripartire al più presto con una data certa in sicurezza, e un biennio bianco fiscale.
“Abbiamo bisogno di lavorare, vogliono una data certa. Basta pronostici – lo chiediamo per gli operatori del Turismo, guide turistiche, bar, ristoranti, palestre – ha sottolineato la presidente di Ascom Confcommercio Maria Luisa Coppa, in piazza Castello a Torino nel corso della manifestazione indetta per chiedere una data certa per la ripartenza, ricevuta dal Prefetto di Torino Claudio Palomba e raggiunta dal presidente della regione Piemonte Alberto Cirio.
news e attualità
E noi risponderemo con serietà. Non possibile pensare di ripartire come se niente fosse. È necessario ricominciare a lavorare e siamo pronti a dare una mano nella campagna vaccinale, che deve e sta accelerando, mettendoci a disposizione per effettuare somministrazioni.”
Nel suo intervento la presidente Coppa ha richiesto a gran voce un biennio bianco fiscale: “Non
possiamo fare impresa pensando sempre ai balzelli. Non vogliamo
elemosine o redditi di cittadinanza, ma solo
riaprire e lavorare.
Ad accompagnare la presidente Coppa all’incontro con il prefetto di Torino il direttore generale di Ascom Confcommercio Carlo Alberto Carpignano, Il direttore di Epat Torino Claudio Ferraro, la presidente dei ristoratori Renata Pristeri e il Presidente di Ascom Ciriè Stefano Faletti.
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news e attualità
"Il prefetto è sempre riuscito in questi mesi a essere vicino alle nostre richieste - ha sottolineato la presidenteCoppa. "Gli abbiamo ricordato la situazione: abbiamo bisogno di aiuto e non possiamo ripartire con le regole fiscali e amministrative che avevamo prima del Coronavirus. E poi bisogna spingere sulla promozione di questo territorio, come turismo e non solo".
Il Prefetto di Torino Claudio Palomba ha sottolineato l’impegno del governo nel velocizzare la campagna di vaccinazione e per gli imprenditori torinesi la creazione del Distretto turistico torinese.
"Il prefetto è sempre riuscito in questi mesi a essere vicino alle nostre
richieste - ha sottolineato la presidente
Coppa.
Lo stesso governatore del Piemonte Alberto Cirioha voluto manifestare la sua vicinanza incontrando gli imprenditori presenti in piazza: "A questo punto è impossibile pensare di fare pagare le tasse a chi non ha guadagnato il necessario per
poter rispettare queste scadenze.”
Grug liasc o
Chiva sso
Ivrea
Torin o
ROMA
17 È L’ORA DI COMINCIARE A PENSARE A NUOVI PARADIGMI PUBBLICI E PRIVATI PER IL MONDO DELLA SOMMINISTRAZIONE
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E quindi uscimmo a riveder le stelle (Inferno XXXIV, 139), è l'ultimo verso dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, che si celebra in questi giorni.
Senza voler considerare che la guerra sia finita, rammentando che la guerra mondiale a cui troppo spesso ci si vuole rapportare cessava 6 anni ed un giorno dopo l’inizio, il 2 settembre 1945, lasciando la sua tragica eredità di 55 milioni di morti, ci si affaccia, dopo oltre un anno di pandemia e con l’avvento dei vaccini, all’ora di dover pensare al futuro del settore.
E questo non in una sorta di virtuale e teorica analisi un po' stantia, fatta per massimi sistemi e di un’ illusione di ritorno alla normalità, perché i paradigmi della normalità sono cambiati e occorre pragmaticamente affrontare il futuro.
Un futuro che non può e non deve ricalcare il passato, ma deve essere resiliente sui fondamentali di un mondo come quello della ristorazione, fatto di qualità e buon vivere tipico dell’Italia di Dante; di quello dell’intrattenimento e socialità per i giovani, anche per strapparli al labirinto del web e portarli al consumo consapevole dell’alcool e delle sue derivazioni qualitative di cocktail professionali ed al mondo dei sempre amati e tradizionali caffe e cappuccino dello spazio della pausa o dell’inizio del lavoro, con opportune aggiunte di arte pasticcera o gelatiera.
L’Italia sta in quello ed è quello che ci invidiano gli stranieri.
Cosa non potrà più esserci?
Non potrà più esserci un pubblico esercizio che non analizza il mercato di proprio riferimento, tirando a campare senza innovarsi e perché ha sempre fatto cosi, semmai appoggiandosi ad una gestione diciamo non trasparente dal punto di vista fiscale.
Non potrà esserci un esercente non professionale, formato, attento ai dettami igienico sanitari ed alle dinamiche commerciali che cambiano a dispetto dell’età dell’operatore, il quale se professionalizzato dovrà essere sensibile al cambiamento.
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Non ci potrà essere più un pubblico esercizio con economia drogata dalle macchinette e giochi o schiavo della percentuale al 20% del sistema dei buoni pasto, o della vendita alcool a basso costo, cioè da elementi estranei alla somministrazione professionale.
La contestazione a queste affermazioni potrebbe essere immediata.
Ma allora i pubblici esercizi sarebbero molto meno.
La replica: è vero, ma il mercato ne perderà negli anni a venire tra il 20 ed il 30% e quelli che rimarranno, dovranno guardare al cambiamento che la pandemia ha evidenziato resettando un settore già pieno di contraddizioni.
E con questo non si vuol dire che chi è causa del suo mal pianga se stesso, perché occorre guardare alla responsabilità della politica o dei governi di questi anni che hanno inteso, senza mezzi termini anche se ammiccando a presunti limbi fiscali, che il settore della somministrazione di alimenti e bevande non sia “essenziale” rispetto alla produzione ed alla distribuzione, ignorando con straordinaria superficialità i numeri economici da esso rappresentati.
Trecentomila aziende con oltre 1 milione di addetti ed un valore aggiunto di 46 miliardi di euro senza l’indotto
Numeri degni di considerazione anche da un bambino ai primi dettami della matematica e non dall’universitario ai primi dettami dell’economia.
Se lo Stato, le Regioni e le amministrazioni comunali, non svincoleranno questo settore da retaggi borbonici lasciandolo in balia di una concorrenza sleale del cibo ed alcool dappertutto e senza controllo, o peggio considerandolo come una fonte economica per tasse, burocrazia ed inutili lacciuoli, il settore non volerà e soffrirà per anni.
E per questo che gli interventi debbono essere rapidi perché in caso contrario il pubblico esercizio che, soprattutto in questi ultimi tempi di chiusura, ha provato di non essere fonte di contagio, non potrà partecipare al rilancio, alla spinta turistica, alla qualità della vita che sono vere speranze e necessità reali per il bel paese.
Claudio Ferraro
Direttore Epat Torino e provincia
17 SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE NEI
CIRCOLI PRIVATI: STESSE REGOLE DEI RISTORANTI
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Il Ministero dell’Interno, con circolare n.
0021635/2021, ha chiarito l’operatività dell’art. 2-bis inserito in sede di conversione del D.L. n. 2/2021, dalla L. n.
29/2021.
Per lo stesso fino alla data di cessazione dello stato d’emergenza pandemica da Covid-19 - la sospensione delle attività dei centri sociali, culturali e ricreativi non determina la sospensione delle attività di somministrazione di alimenti e bevande svolte dalle associazioni del Terzo Settore.
Il Ministero, aderendo all’interpretazione da noi sollecitata e sostenuta da Fipe ha stabilito che la norma deve essere interpretata nel senso che le sopra indicate attività di somministrazione potranno proseguire in favore degli associati e “nel puntuale rispetto delle prescrizioni che, in ciascuna delle zone corrispondenti a un diverso scenario di rischio epidemiologico, sono dettate per le attività economiche analoghe e similari”.
Il Ministero ha richiamato espressamente le prescrizioni di cui agli artt. 27, 37 e 46 del DPCM dello scorso 2 marzo, disciplinanti le attività di ristorazione, rispettivamente, in zona gialla, arancione e rossa.
È confermata l’impostazione secondo cui, in estrema sintesi, in zona gialla il servizio di somministrazione è consentito solo fino alle ore 18, mentre in zona arancione e rossa possono esser svolti solo i servizi di take away e delivery.
Potranno praticare quanto sopra:
• Le Associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionali, regionali e delle province;
• Autonome di Trento e Bolzano previsti dall’art. 7 della L. n. 383/2000;
• Le Organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali e delle province autonome di cui all’art. 6 della legge n. 266/1991;
• Le Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), iscritte nella relativa anagrafe di cui all’art. 10 del D.Lgs n. 460/1997.
17 QUANDO I COMUNI ACQUISTANO SU AMAZON A
DANNO DELLE IMPRESE!
La domanda che occorre porsi è quanto costa quel risparmio a tutta la comunità?
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In questi giorni si inseguono le notizie del comune diBorgofranco d’Ivrea celebrato come primo Comune italiano ad acquistare su Amazon, grazie all’accordo raggiunto tra la multinazionale e ASMEL, l’Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli Enti locali.
“Un accordo che insegue il risparmio ma indigna le nostre imprese” – commenta la Presidente Ascom Confcommercio Torino Maria Luisa Coppa.
Il sistema CONSIP oggi gestisce l’accesso di fornitori privati al mercato della pubblica amministrazione, con un iter certamente da snellire e semplificare ma che consente di dare una possibilità a tutte le imprese del territorio di proporre i propri servizi. Ammettere un accordo che prevede un canale alternativo per un unico grande competitor del commercio fisico ci sembra eticamente scorretto nei confronti delle imprese che animano il territorio e formalmente di dubbia legittimità.
«La domanda che occorre porsi è quanto costa quel risparmio a tutta la comunità? – si chiede la presidente Maria Luisa Coppa- . Quando si elogiano accordi commerciali i cui risultati “impallidiscono” a confronto con i sistemi pubblici tradizionali di acquisto bisognerebbe comprendere come si possono reggere questi risultati in termini di economia reale e di salvaguardia dei nostri territori.
Quanto costa questo risparmio
a tutta la
comunità?
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Le nostre imprese sono schiacciate dalla tassazione e dalla burocrazia, ogni giorno la nostra Associazione assiste le imprese a rendersi visibili sul MEPA nella convinzione che il mercato elettronico della pubblica amministrazione possa costituire un’opportunità in più ma tutti questi sforzi sono vanificati se l’unico criterio nelle scelte delle Amministrazioni diventa quello del prezzo”.
Tutti i nostri settori sono prostrati da mesi di chiusura o, nella migliore delle ipotesi, aperture a settimane alterne con posti di lavoro a rischio e danni incalcolabili per l’economia. Questo mentre i giganti del web, con le loro tassazioni al 3%, stanno aumentando i loro affari a dismisura grazie ad una concorrenza che offende le nostre imprese, schiacciate da un’imposizione fiscale che sfiora il 60% e che include anche la tassazione locale. E’ evidente a tutti la sproporzione tra il 3 ed il 60 per cento!
Trattare Amazon come una centrale d’acquisto è sbagliato – aggiunge la Presidente di Ascom-. Amazon è un’azienda privata che fa concorrenza alle imprese che commercializzano. Abbiamo sempre chiesto che i rapporti con le Pubbliche amministrazioni fossero caratterizzati da semplificazione e puntualità nei pagamenti, e ci indigna il fatto che un accordo di questo tipo non sia a disposizione di tutte le imprese italiane ma di un unico grande concorrente privato.
Quando le nostre imprese, abbandonate in un mercato senza regole in cui solo gli squali sopravvivono, spariranno, i Comuni che oggi inseguono affari d’oro, dove troveranno le risorse per i servizi locali?”
17 AGGIORNAMENTO FONDO FILIERA DELLA
RISTORAZIONE
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Il MIPAAF, in risposta ai reiterati interpelli della Fipe, la Nostra federazione nazionale, ha fornito, in via informale, importanti aggiornamenti sullo stato di avanzamento delle procedure di corresponsione del contributo relativo al Fondo per la filiera della ristorazione di cui all’art. 58 del D.L. n. 104/2020, c.d. “Agosto”, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 126/2020.
Il Ministero, in particolare, ha specificato che:
• entro il prossimo 31 marzo, è stata ultimata la procedura di accreditamento degli anticipi pari al 90% del contributo spettante, per tutte le imprese che per la presentazione della domanda abbiano utilizzato la procedura telematica;
•entro i primi 10 giorni di aprile, è corrisposto il saldo (vale a dire il restante 10%) per i primi 5.000 beneficiari (sempre tra quelli che abbiano presentato la domanda via web);
• entro la metà di aprile, saranno evasi i pagamenti relativi all’anticipo del 90% per le prime 5.000 domande cartacee presentate presso gli uffici postali;
• per le ulteriori 10.000 domande cartacee, a causa di alcuni problemi tecnici in cui è incorsa Poste Italiane, gli imprenditori riceveranno una comunicazione da quest’ultima, con le indicazioni su come precedere per portare avanti la pratica.
Il Ministero ha inoltre chiarito che nella gran parte dei casi l’esito “pratica respinta” visualizzato dalle
aziende nella propria area del portaleè frutto di un mero errore di sistema, e verrà presto sostituito con la
dicitura corretta “pratica in lavorazione” (da alcuni territori risulta che tale correzione sia stata già apportata).
Per informazioni ed assistenza ai Soci:
Segreteria Epat: tel. 011/55.16.316-153-121 –info@epat.it
17 CANONE SPECIALE RAI: IMPORTO RIDOTTO DEL
30%
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IlDecreto Sostegni(DL 41/2021), prevede una riduzione della tariffa speciale del Canone RAI per alcune tipologie d’impresa, in particolare per le strutture ricettive, di somministrazione e consumo bevande in locali pubblici aperti al pubblico. In questi casi il canone di abbonamentoalle radio audizioni èridotto del 30 per cento.
Ai soggetti che lo avessero già versato verrà riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate un credito d’imposta, che non concorre alla formazione del reddito imponibile, nella misura della quota di canone oggetto della riduzione.
È differito al 31 maggio, per tutti gli operatori, e senza oneri aggiuntivi, il termine per il
rinnovo del canone speciale RAI relativo al 2021
FORMAZIONE EPAT
I CORSI DI FORMAZIONE TRIENNALE DI EPAT TORINO
Epat Torino organizza i corsi previsti per la formazione triennale relativi il quarto triennio 2019/2022 in modalità online relativi alla Formazione obbligatoria Somministrazione.
QUARTO TRIENNIO – 2019-2022
Nuovo corso in partenza ad APRILE e MAGGIO
Con orario pomeridiano dalle ore 14.30 alle ore 18.30
LUNEDÌ26 aprile LUNEDÌ03 maggio LUNEDÌ10 maggio LUNEDÌ17 maggio
a cura dell’ufficio Epat
Segreteria del settore alimentare:
Patrizia Spina
tel. 011/55.16.153 - pspina@ascomtorino.it Erica Quartarone
tel. 011/55.16.121 - equartarone@ascomtorino.it
FORMAZIONE
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news e attualità
Epat Torino con il Patrocinio del Comune di Torino lancia un mini percorso di sensibilizzazione dal titolo “Bag To Nature” che si inserisce nel progetto della Città “Verso rifiuti zero -Torino Plastic Free - Challenge”
È rivolto ad operatori del settore della ristorazione tradizionale e veloce ed ai consumatori, per valorizzare la lotta allo spreco in ogni sua forma, sia con l’utilizzo di contenitori biodegradabili e compostabili per le attività di asporto, delivery e home food bag, sia evitando sprechi di prodotti alimentari.
Le prime 200 aziende che aderiranno a tale progetto, che non comporta alcun costo e prevede la partecipazione a due webinar, avranno diritto a presenza sul sito Ascom per il delivery ed asporto, a spazi promozionali con video dell’iniziativa e riceveranno gratuitamente 200 food bag in materiale compostabile e riciclabile tecnologicamente all’avanguardia.
Unico onere sarà la compilazione di un questionario di gradimento e consigli sulla tipologia e qualità dei prodotti ricevuti.
Per avere maggiori informazioni contatta i seguenti numeri di telefono 011/55.16.316-153-121 o invia una mail ainfo@epat.it
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H.A.C.C.P
a cura del nostro ufficio tecnico Haccp
Aggiornamenti per tutti gli Operatori del Settore Alimentare
Gli allegati I e II del regolamento (CE) n.
852/2004 stabiliscono le disposizioni generali in materia di igiene che gli operatori del settore alimentare devono rispettare per garantire la sicurezza degli alimenti lungo tutta la catena alimentare.
Su questa base, la Commissione Europea ha recentemente pubblicato il Reg. UE 382/2021 in Gazzetta Ufficiale, che prevede una revisione del Regolamento (CE) n. 852/2004 per includere i concetti di:
• Cultura della sicurezza alimentare;
• Migliore gestione degli allergeni;
• Ridistribuzione alimentare.
La Cultura della sicurezza alimentare Gli Operatori del Settore Alimentare devono impegnarsi nel promuovere all’interno dell’impresa una cultura della sicurezza alimentare adeguata, fornendo delle prove per dimostrarlo.
Ci deve quindi essere l’impegno sia dei dirigenti che dei lavoratori a produrre e distribuire in modo sicuro gli alimenti, con la dovuta consapevolezza dei pericoli legati alla sicurezza alimentare.
Si sottolinea quindi ancora di più l’esigenza nel garantire una formazione adeguata a tutti gli addetti operanti in una azienda, e nel coinvolgere i collaboratori nel sistema di sicurezza alimentare integrato con ogni impresa.
La Contaminazione crociata e allergie alimentari
La revisione del regolamento introduce requisiti per prevenire o limitare la presenza di allergeni in attrezzature, mezzi di trasporto e nei siti di stoccaggio dei prodotti alimentari al fine di migliorare la sicurezza alimentare nell'UE.
Le 14 sostanze che provocano allergie o intolleranze sono elencate nell'allegato II del regolamento (UE) 1169/2011, di cui è obbligatorio comunicare la presenza al consumatore in ogni prodotto
alimentare (anche in
somministrazione). Con tale indicazione, certamente si vuole andare a risolvere il problema della dicitura
“può contenere tracce di” a causa delle contaminazioni crociate.
La Ridistribuzione del cibo
Si potrà cedere alimenti in forma di donazione alimentare, dopo aver verificato in modo oggettivo che questi sono ancora in uno stato adatto al consumo
REGOLAMENTO UE 2021/382
UFFICIO HACCP haccp@catcom.it
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Carmagnola 335-8045842
carmagnola@ascomtorino.it
Chieri 011-9472369
chieri@ascomtorino.it
Chivasso 011-9101294
chivasso@ascomtorino.it
Ciriè 011-9210730
cirie@ascomtorino.it
Ivrea 0125-48455
ivrea@ascomtorino.it
Lanzo 0123-28817
lanzo@ascomtorino.it
Moncalieri 011-6402218
moncalieri@ascomtorino.it
Oulx 0122-831664
oulx@ascomtorino.it
Rivarolo 0124-29412
rivarolo@ascomtorino.it
Rivoli 011-9584814
rivoli@ascomtorino.it
Settimo 011-8984402
settimo@ascomtorino.it
Susa 0122-622508
susa@ascomtorino.it
Venaria 011-4597669
venaria@ascomtorino.it
ASCOM TORINO E PROVINCIA
Via Massena, 20 10128 Torino
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