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I Ruolo della vitamina D nelle patologie extrascheletriche

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32 M.D. Medicinae Doctor - Anno XXIV numero 3 - aprile 2017

A ggiornAmenti

I

ndispensabile per metaboli- smo, funzionalità e salute del tessuto osseo, la vitamina D sembra rivestire un ruolo di primo piano anche in patologie extra- scheletriche, quali malattie cardio- vascolari e diabete mellito.

Numerosi studi suggeriscono in- fatti un’associazione tra carenza di vitamina D e patologie croniche extrascheletriche, ma che andreb- be approfondita avviando su larga scala trial in doppio cieco coinvol- gendo sia pazienti con ipovitami- nosi D che pazienti con un ade- guato stato vitaminico.

Il dibattito sul tema è stato aperto al World Congress On Osteoporo- sis, Osteoarthritis And Muscu- loskeletal Diseases (WCO-IOF- ESCEO) svoltosi a Firenze (23–26 marzo 2017). Negli ultimi anni, la scoperta che molti tessuti e cellu- le del sistema immunitario pre- sentano il recettore per la vitami- na D (Vitamin D Receptor, VDR) ha aperto nuovi orizzonti sulle molteplici funzioni di questo or- mone. L’analisi della letteratura scientifica sembra confermare che un adeguato stato vitaminico D non è importante solo per la prevenzione di fratture e patologie ossee come l’osteoporosi ma po-

trebbe influenzare positivamente l’incidenza di patologia croniche extrascheletriche come vari tipi di tumore, diabete, malattie cardio- vascolari e autoimmuni.

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¼ Osservazioni dalla letteratura

“Dall’analisi della letteratura scien- tifica - ha dichiarato il Professor Francesco Bertoldo, Responsabi- le della Struttura Funzionale Malat- tie del Metabolismo Scheletrico e Minerale - dell’Università degli Stu- di di Verona - sono emersi dati estremamente interessanti sul ruolo della carenza di vitamina D nello sviluppo e nella prognosi di alcune neoplasie. In primo luogo alcuni studi dimostrano come la vitamina D giochi un ruolo impor- tante nella regolazione della cresci- ta delle cellule tumorali e nel mo- dulare il controllo del sistema im- munitario sul cancro.

In secondo luogo, i dati epidemio- logici in nostro possesso hanno dimostrato un aumento della pre- valenza di diversi tipi di cancro - seno, prostata e colon - nelle aree settentrionali dell’emisfero. Dato che ci suggerisce un legame tra la quantità di esposizione ai raggi UV

e, di conseguenza, la sintesi attra- verso l’epidermide della vitamina D. Infine è emerso che tra i pa- zienti oncologici vi è un’elevata prevalenza di bassi livelli di vitami- na D”.

Un numero sempre maggiore di pubblicazioni rivela inoltre che la carenza di vitamina D sia correlata anche a un aumento del rischio di patologie cardiovascolari. Le os- servazioni che sia la PAS che la PAD, aumentino con la distanza dall’equatore e che alcuni eventi come il numero di ricoveri ospe- dalieri aumentino in alcune stagio- ni, suggeriscono che la vitamina D potrebbe svolgere un ruolo nel modulare sia la salute che la mor- talità cardiovascolare.

“Allo stato attuale - ha precisato Maria Luisa Brandi, Professore di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo all’Università degli studi di Firenze - le evidenze che legano la vitamina D alla salute cardiovascolare sono numerose sebbene limitate a studi meccani- cistici. Anche per quanto riguarda la sua applicazione oncologica, nonostante vi sia un’elevata pre- valenza di carenza di vitamina D nei pazienti affetti da cancro, è necessario fare degli approfondi- menti.

Sarebbe pertanto assolutamente auspicabile che le evidenze e le esperienze della supplementazio- ne di vitamina D nelle aree cardio- vascolare e oncologica potessero essere confermate da studi su larga scala idealmente tra indivi- dui a rischio di ipovitaminosi D”.

Ruolo della vitamina D nelle patologie extrascheletriche

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