Dipartimento di Management
Corso di Studi: Laurea magistrale in amministrazione e controllo delle imprese percorso Management Pubblico
Candidato: Valerio Brescia
Relatore: Prof.Christian Rainero Correlatore: Prof.ssa Maria Rosaria Gualano Anno accademico: 2013/2014
LA FORMAZIONE DEL PERSONALE COME STRUMENTO DI MANAGEMENT NELLE AZIENDE SANITARIE
THE TRAINING AS TOOL OF MANAGEMENT IN HEALTHCARE
Nella tesi sono stati posti gli obiettivi diindividuare metodologie, strumenti e buone pratiche atte a migliorare conoscenze, competenze e capacità in ambito manageriale dei professionisti e dei dirigenti coinvolti a diverso titolo nel sistema sanitario. Tale analisi è stata condotta analizzando le politiche internazionali e nazionali volte al mantenimento e miglioramento professionale in ambito sanitario, nonché la normativa vigente e gli strumenti esistenti in tema di formazione continua in medicina a livello nazionale e regionale e le loro possibili applicazioni nella realtà del Dipartimento di Management. Parallelamente è stata condotta una ricerca, seguendo le medesime modalità, focalizzandosi sulla formazione specificamente manageriale al fine di analizzare i contenuti comuni delle singole esperienze regionali e di individuare alcuni esempi di successo nella realtà Piemontese. Sulla base dei documenti reperiti e delle precedenti esperienze, sono stati quindi proposti processo e procedure necessarie alla pianificazione, programmazione, erogazione e valutazione della formazione per il personale sanitario da parte del Dipartimento di Management seguendo le indicazioni del manuale di accreditamento ECM della Regione Piemonte. Particolare attenzione è stata dedicata ai contenuti comuni e alle metodologie proprie della formazione manageriale in Italia e all'estero e al mantenimento della qualifica di direttori e dirigenti in ambito sanitario.
INTEGRAZIONE OSPEDALE/TERRITORIO.
RUOLO DEL DISTRETTO
Candidate : Maria Clara Zanotto Valentino, Cinzia Buat
La tesi riguarda uno specifico obiettivo regionale in ambito sanitario relativo all’esplicitazione di percorsi di riorganizzazione, attraverso di tutte le sue forme gestionali pubbliche (ASO e ASL e privato accreditato), la cui realizzazione preveda azioni per il completo perseguimento dei LEA in modo omogeneo sul territorio regionale, l’utilizzo appropriato ed efficiente dei servizi e delle prestazioni ed il riordino delle risposte assistenziali, ricercando il giusto equilibrio tra la domanda di
assistenza, i bisogni sanitari e l’offerta, in un contesto di difficoltà della sostenibilità economica del sistema stesso.
Si è reso di conseguenza necessario per le Aziende Sanitarie implementare modelli di fattiva e concreta integrazione territorio-ospedale, volti al miglioramento dell’appropriatezza sia clinica, basata su percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA), sia di livello, ottenibile attraverso interventi sui modelli organizzativi e di presa in carico dei pazienti, nel senso che alcune attività devono essere erogate in regime ambulatoriale, altre in ambiente ospedaliero, secondo priorità temporali e modalità di accesso differenziate a seconda della gravità del singolo caso.
Candidato Ilaria Severi
APPLICAZIONE PRATICA DELLA CLINICAL GOVERNANCE NEL MICROCOSMO AMBULATORIALE: IL CASO DEI LABORATORI DI NEUROFISIOLOGIA CLINICA
Questo studio nasce dalla volontà di avvicinare gli operatori sanitari del microcosmo ambulatoriale alla Clinical Governance, per colmare il divario comunicativo presente all’interno delle burocrazie professionali tra i dirigenti promotori di questa cultura e gli operatori che compongono il nucleo operativo, al fine di migliorare la qualità dei servizi. L’idea di costruire uno strumento operativo applicabile quotidianamente da ogni professionista per mettere in atto i principi della Clinical Governance, nello specifico ha reso possibile la stesura di un documento che racchiude le criticità presenti nei laboratori di Neurofisiologia Clinica grazie al quale i professionisti possono mettere in luce, analizzare e risolvere le problematiche presenti nelle loro realtà contribuendo così al miglioramento della qualità dei servizi.
La creazione di un metodo di analisi delle criticità, applicabile e modellabile a tutte le realtà ambulatoriali, che utilizza il questionario on line come strumento operativo, è sicuramente un aspetto innovativo di questo lavoro che si vuole inserire nelle burocrazie professionali come esempio da seguire per migliorare la qualità dei servizi. Un’altra innovazione è stata sicuramente quella di aver reso protagonisti gli operatori sanitari stessi, ribadendo così l’importanza della loro partecipazione attiva al processo di gestione condivisa degli interventi assistenziali dettati dalla Clinical Governance e della loro valorizzazione e responsabilizzazione. E’ da sottolineare l’obiettivo ambizioso di sensibilizzare alla cultura e alla pratica quotidiana della Clinical Governance gli operatori sanitari diffondendo a livello nazionale il questionario di analisi delle criticità costruito ex novo dalla candidata.