Metodo
d’Allevamento
POLLI
a cura di Maurizio Arduin, Centro Studi Régia Stazione Sperimentale di Pollicoltura Aprile 2010
Gentile Cliente,
da sempre produciamo alimenti ricchi di natura e siamo impegnati a custodire la mi- gliore tradizione dell’allevamento rurale.
E’ nato così il progetto “Allevare Come una Volta” teso al recupero delle antiche razze di polli italiane, molto ap- prezzate per le loro carni pregiate e l’elevata rusticità.
Il progetto si basa su un Metodo di Allevamento che garantisce ai polli il pieno benessere animale, una crescita secondo natura e l’accesso al pa- scolo per almeno il 50% della loro vita. In più uno specifico Programma Alimentare li fa crescere senza fretta.
Grazie al progetto “Allevare Come una Volta” si può a gustare un pollo buono come quello che, come tanti ricordano, si metteva in tavola per il pranzo della domenica. Un privilegio da condividere con le persone care, un vero piacere per tutta la famiglia, un pollo dal sapore unico.
Buon appetito!
Mignini e Petrini SpA Il Presidente Cav. Lav. Marino Mignini
Il Metodo d’allevamento
Il presente Metodo stabilisce, a livello nazionale, le norme per l’allevamento di polli a “Lento Accrescimento” appartenenti a razze locali, costituitesi e/o affermatesi in zone specifiche (Bio- territorio) in seguito alle disponibilità offerte dall’ambiente naturale e dalle tecniche d’allevamento tradizionali imposte dagli usi e dalle tradizioni locali. Tali risorse genetiche, legate al territorio, richiedono per il loro al- levamento particolari attenzioni allo scopo di valorizzarne le caratteristi- che ed esaltarne le peculiarità. Per esaltare le peculiarità delle razze lo- cali a “Lento Accrescimento” è stato pertanto elaborato questo Metodo
Giornale per i Bambini. Anno IV n. 6, Roma Tratto da: Collodi C., 1884
“Allevare Come una Volta”
che nasce da un’attenta osservazione degli animali, dallo studio del loro com- portamento e dell’habitat tradizionale che negli ultimi due secoli li ha selezionati e adattati nei diversi territori del nostro paese.
In particolare, il Metodo Allevare Come una Volta, si basa sui seguenti principi:
1. Allevamento di razze locali, legame con il territorio;
2. Allevamento tradizionale, come dai disciplinari della Règia Stazione Sperimentale di Pollicoltura istituita nel 1917;
3. Applicazione del metodo estensivo, per garantire l’integrità dei suoli e la protezione dell’ambiente;
4. Benessere degli animali, acquisendo le ultime conoscenze in materia;
5. Salubrità delle produzioni, migliorando le norme previste in zootecnia biologica;
6. Tipicità delle produzioni, attraverso l’integrazione alimentare con prodotti legati al “Bioterritorio” e il recupero degli usi e tradizioni locali.
Genova 1925, Esposizione Internazionale di Scienze Avicole Tratto dalla Rivista Bassacorte n 4, 1926.
Allevamento di razze locali a lento accrescimento
Legame con il territorio
Questo Metodo prevede di allevare solo razze locali a lento accrescimento (o loro incroci di prima generazione) in quanto sono le uniche che si sono costituite e/o affer- mate in zone specifiche (Bioterritorio) in seguito alle disponibilità offerte dall’ambiente naturale e dalle tecniche d’allevamento tradizionali imposte dagli usi e dalle tra- dizioni locali. Il grande patrimonio della biodiversità agricola italiana è rappresentato da oltre 70 razze di polli, un tempo orgoglio delle nostre corti rurali.
Le razze a lento accrescimento sono ideali per l’allevamento rurale, in quanto si fanno apprezzare per la loro: > rusticità
> resistenza alle malattie > eccellente qualità delle carni > tipicità regionale
I polli delle razze a lento accrescimento, oltre a produrre ottima carne, depongono tante uova, ideali sia per il consumo fresco che per l’uso in cucina.
I pulcini possono essere acquistati solo presso i Rivenditori “Fiduciari” indicati dalla Mignini&Petrini S.p.A. e sono identificati attraverso una marchetta alare unica per tutte le produzioni avicole ottenute, nel territorio nazionale, con il Metodo Allevare Come una Volta.
Italiana barrata
Italiana comune Italiana comune locale
Italiana pile Gigante nero
Italiana dorata
Allevamento secondo tradizione
come dai disciplinari della Règia Stazione Sperimentale di Pollicoltura
Il secolo scorso al fine di promuovere l’allevamento rurale del pollame furono isti- tuiti, su tutto il territorio nazionale, oltre 60 Pollai Provinciali il cui scopo, previsto dall’Art. 1, era quello “servire d’esempio per il razionale allevamento del pollame seguendo le direttive tecniche emanate dalla Stazione Sperimentale di Pollicoltura di Rovigo”. Il patrimonio di saggezza e cultura locale, dimenticato negli anni ‘60 con l’avvento dell’allevamento industriale, è racchiuso nel metodo d’allevamento tradizionale e riconosciuto, in tutte le nostre Regioni, come produzione di qualità.
Lo spessore iniziale deve essere di almeno 10 cm. In base alle condizioni ambien- tali, e comunque sempre a partire dai due mesi di vita, i pollastri devono poter usufruire, durante le ore diurne, del pascolo al quale possono accedere liberamente e in maniera costante.
È vietato l’impiego di sostanze destinate a stimolare la crescita o la produ- zione (compresi antibiotici, coccidiostatici e
altri stimolanti artificiali della crescita).
La macellazione non può essere fatta prima della 16^ settimana.
Metodo estensivo
per garantire l’integrità dei suoli e la protezione dell’ambiente
Il pascolo destinato ai polli non ha, come scopo principale, la loro alimentazione ma bensì quello di mantenerli in ottime condizioni di salute e garantirne il loro benessere.
In base alle condizioni ambientali e comunque sempre dopo il secondo mese di vita i polli devono poter usufruire di un pascolo.
La concentrazione degli animali al pascolo deve essere tale da garantire l’inte- grità del suolo ed evitare l’inquinamento delle falde. A tale scopo il numero di capi al pascolo deve essere tale da evitare una produzione di oltre 170 unità di azoto ad ettaro: questa condizione viene garantita mettendo a disposizione di ogni pollo almeno 10 m2 di superficie pascolabile.
Il terreno destinato al pascolo può essere adibito ad altre attività agricole pro- duttive: frutticoltura, cereale, ecc. Nel rispetto della concentrazione dei capi è con- sigliabile la promiscuità tra le diverse specie preferendo l’abbinamento di uccelli con mammiferi.
In caso di allevamento in clausura, obbligatoria in virtù di normative comunita- rie, nazionali o regionali, i polli devono avere permanentemente accesso a quantità sufficienti di foraggi grossolani e di materiali adatti a soddisfare le loro necessità etologiche.
Gli abbeveratoi devono essere posizionati sopra griglie, per evitare che le zampe dei polli calpestino la lettiera umida.
“Il pollaio razionale e le norme di allevamento” Ministero dell’Agricoltura e delle foreste – Ispettorato Provicniale dell’Agricoltura Trieste. Tratto da: Tagliaferro I. – 1963
La pollicoltura italiana.
Novissima – Roma Tratto da:
Clementi F. 1950
Benessere animale
Per ottenere produzioni di qualità è fondamentale raggiungere lo stato di benes- sere dei polli in allevamento. È infatti necessario applicare metodologie volte ad appagare completamente le necessità in ordine fisico e psicologico dei polli a lento accrescimento.
Situazioni anomale portano i polli in una stato di disagio (stress), caratterizzato da modifiche sia sul piano metabolico-ormonale che su quello psicologico, con l’esito finale di una diminuzione delle performance produttive, alterazioni a livello quali- tativo delle carni, comparsa di patologie, presenza di stereotipi.
In ultima analisi il benessere è una condizione per ottenere prodotti di qualità.
Le “5 libertà” formulate nel 1992 dal Farm Animal Welfare Council a difesa dei diritti degli animali sono:
Libertà dalla fame e dalla sete
1.
Libertà dal disagio
2.
Libertà dal dolore
3.
Libertà di esprimere un comportamento normale
4.
Liberà dalla paura
5.
1. Libertà dalla fame e dalla sete
con un facile accesso all’acqua e una dieta che mantenga i polli sempre in salute
Il programma alimentare del Metodo Allevare Come una Volta non ha come obiet- tivo l’ingrassamento i polli ma bensì il loro benessere. Il peso raggiunto alla macellazione dipende infatti dalla razza utilizzata e dall’età di macellazione.
Agricoltori lombardi che, agli inizi del secolo scorso, rivoltavano il terreno per mettere a disposizione del pollame Brianzolo, i vermi del terreno.
Numero speciale dedicato all’Avicoltura - Tratto da L’Italia Agricola n11 novembre 1926
Benessere animale
L’alimentazione quindi non è finalizzata a massimizzare le produzioni ma bensì a soddisfare le esigenze nutrizionali e fisiologiche dei polli nei vari stadi della loro vita. Il programma alimentare del Metodo Allevare Come una Volta preve- de tre distinte fasi: sviluppo, accrescimento e ingrasso. Queste fasi corrispondono al ciclo di vita naturale di un pollo in ambiente mediterraneo: sviluppo in prima- vera, accrescimento nell’estate e ingrasso nel periodo autunnale.
FASE DI SVILUPPO (1 – 6 settimane di vita)
La fase di sviluppo è qual periodo in cui gli animali accrescono gli apparati interni utili alla loro vita. Il programma alimentare del Metodo Allevare Come una Volta imita, in questa fase, le situazioni che si verificano in natura quando una chioccia, o un animale selvatico, porta i propri piccoli al pascolo. Viene pertanto simulato, a livello alimentare, il periodo primaverile in cui gli animali si cibano di insetti. In questa fase, infatti, gli animali abbisognano di un apporto proteico importante con particolare attenzione alla presenza di amminoacidi essenziali. Non va dimenticato che proprio in natura, specie gli uccelli granivori, nutrono la propria prole con insetti e vermi a testimoniare la necessità di sostanze proteiche nella dieta. In questa
fase la miscela alimentare deve essere somministrata a vo- lontà: cioè le mangiatoie devono contenere la
miscela durante tutte le ore della giornata.
Tratto dal mensile “Bassa Corte” fascicolo 2 – febbraio 1925
Per la scelta degli alimenti da acquistare in questa fase consultare il Programma Alimentare
del Metodo Allevare Come una Volta.
FASE DI
ACCRESCIMENTO (6–12 settimane di vita)
La fase di accrescimento è quel periodo che precede l’ingrasso.
Durante questa fase di vita i polli devono sviluppare lo scheletro e
“allungare l’intestino”. La capaci- tà di accumulare riserve (nella fase di ingrasso) dipende infatti dalla lunghezza dell’intestino che può essere modificata attraverso una
“ginnastica funzionale” simulando un’alimentazione estiva dove i polli si nutrono prevalentemente di erbe e foraggi. Dopo il secondo mese di vita, quindi, i polli devono, al loro risveglio, trovare le man- giatoie vuote e poter pascolare ingerendo erbe e semi. Solo in tarda mattinata va messa la miscela alimentare nelle mangiatoie. Viene così simulato il periodo estivo che, nei climi mediterranei, è caratte- rizzato da una vegetazione secca e povera.
Tratto dal mensile “Bassa Corte”
fascicolo 2 – febbraio 1925
Per la scelta degli alimenti da acquistare in questa fase consultare il Programma Alimentare
del Metodo Allevare Come una Volta.
FASE DI INGRASSO
Per ingrasso si intende il periodo di circa 5-6 settimane che precede la macella- zione. Ed è il momento in cui la fisiologia dei polli è predisposta ad accumulare riserve alimentari per prepararli all’inverno o alla riproduzione. L’età di macellazione, varia in base alla razza allevata e comunque non prima delle 16 settimane di vita. L’età della macellazione precede di poco l’attività riproduttiva periodo in cui gli animali utilizzano le riserve alimentari accumulate durante l’ingrasso. In questo periodo, che simula la stagione autunnale ricca di frutti, semi e alimenti energetici. La fisiologia degli animali è predisposta, in questo momento, ad accumulare le riserve alimentari necessarie per affrontare l’inverno e l’attività riproduttiva. Se il periodo di accrescimento si è sviluppato correttamente gli alimenti ingeriti verranno trasformati in carne
finemente aromatizzata dal grasso. In questa fase la miscela ali- mentare deve essere somministrata a volontà: cioè
le mangiatoie devono contenere la mi- scela durante tutte le ore della giornata.
Tratto dal mensile “Bassa Corte” fascicolo di marzo del 1920
Per la scelta degli alimenti da acquistare in questa fase consultare il Programma Alimentare
del Metodo Allevare Come una Volta.
Nei locali d’allevamento l’aerazione e l’illu- minazione devono essere naturale.
Sono obbligatori, a partire dalla sesta – ottava settimana di vita, posatoi appropriati, privi di bordi aguzzi, che devono ricoprire non meno di 2/3 del locale destinato ad ospitare i polli.
La superficie del ricovero non attrezzata con po- satoi deve essere ricoperta da una lettiera per- manente (truciolo di legno, paglia, ecc.) per uno strato iniziale non inferiore a 10 cm.
Dato che il pollo è una specie che non ama ri- posare a terra, a partire dal terzo mese di vita le arche possono avere il pavimento totalmente attrezzato con posatoi.
Il tesoretto della massaia rurale.
Libreria editrice “Etna” - Catania Tratto da: Battiato C. 1955
2. Libertà dal disagio
con un facile accesso all’acqua e una dieta che mantenga i polli in salute e vigore.
Benessere animale
Tratto da:
Rivista Bassacorte n 2 – 1934
Il pollaio rurale
Ente Maremma e Fucino - Roma Tratto da: Bonini F. 1954
Pollicoltura familiare redditizia.
Baronio Resola - Brescia Tratto da: Trebbi T. 1957
I polli necessitano di riposare appollaiati su posatoi sollevati da terra.
Ogni capo deve disporre di circa 20-25 cm lineari di spazio posatoio: 12-14 capi/m2. Per queste necessità possono essere utilizzati dei piani listellati (in legno o altro materiale) oppure si realizzano delle barre posatoio.
In quest’ultimo caso le barre posatoio devono tra loro essere distanziate di 20-25 cm, mentre la fila eventualmente adiacente ad una parete deve distare da questa 30-35 cm.
corretto sbagliato sbagliato
Nella scelta dei polli è fatto obbligo di utilizzare razze locali a lento accre- scimento o incroci di prima generazione tra queste. In tal modo si garantisce di allevare polli in grado di adattarsi alle condizioni locali assicurando una notevole vitalità e resistenza alle malattie.
Tratto dal mensile
“Bassa Corte” fascicolo 10 ottobre 1932
3. Libertà dal dolore
dalle ferite e dalle malattie - attraverso la prevenzione e rapide diagnosi e trattamenti.
Benessere animale
I polli sono allevati con sistema estensi- vo al fine di stimolare un’elevata resistenza alle malattie ed evitare le infezioni.
Inoltre, al fine di stimo- lare le difese immunolo- giche naturali dei polli, è obbligatorio il movi- mento fisico regolare e l’accesso ai pascoli. Prima di essere allevati in completa libertà i pollastri devono affrontare un periodo di “ambientamento al pascolo”
non inferiore a 4-5 giorni. Il primo giorno devono uscire nelle ore più calde per circa 2 ore. Il secondo giorno per 3-4 ore, il terzo di più e così via. Questa fase è obbligatoria e permette, ai pollastri, di adattare il loro piumaggio alle funzioni naturali di protezione del corpo e di ambientarsi gradualmente alle condizioni ambientali esterne.
La pollicoltura rurale.
Ispettorato Provinciale dell’Agricol- tura di Varese – Varese Tratto da: Soldani R. 1948
I polli in accrescimento devono essere allevati in gruppi non inferiori a 20 capi e non superiori a 1.000 capi. È inoltre consigliato l’allevamento in promi- scuità con altre specie di animali domestici al fine di garantire una naturale e tradi- zionale complementarietà tra terreno destinato al pascolo e animali.
“Costruzioni rurali più usitate”
Tratto da Scala A. 1872
4. Liberta’ di esprimere
un comportamento normale
mettendo a disposizione dei polli uno spazio sufficiente, attrezzature appropriate e la compagnia di animali di altre specie.
Benessere animale
Allevamento al chiuso durante le prime settimane di vita Tratto dal mensile “Pollicoltura” n. 11 novembre 1963
Le arche per l’allevamento all’aperto devono garantire la protezione dalle correnti d’aria. È vietato il sovraffollamento e la concentrazione dei capi, a partire dall’8^
settimana di vita, non deve superare i 10 capi per m2 di ricovero.
Il pascolo garantisce un’adeguata superficie per ogni capo che comunque non deve essere inferiore a 10 m2/capo.
Manuale agenda del pollicoltore Tratto da:
Consani B. 1942 Per garantire la difesa attiva dai parassiti esterni il pascolo deve garantire buche di sabbia che i polli utilizzeranno spontaneamente.
Nella scelta e somministrazione degli alimenti devono essere rispettate le esigenze “alimentari” e cioè è necessario curare le caratteristiche fisiche degli alimenti.
I polli, come gran parte degli uccelli sono animali granivori e devono essere ali- mentati prevalentemente con granaglie. Inoltre, nella fisiologia digestiva degli ali- menti, è previsto che il cibo venga “macinato” nello stomaco muscolare che fun- ziona come un mulino e serve a macinare i diversi alimenti.
Gli alimenti da somministrare, quindi, non devono avere una forma fisica omo- genea come le “farine” ma presentarsi in forma e consistenza eterogenea, ideale pertanto nell’alimentazione dei polli sono delle miscele bilanciate e inte- grate che presentano una granulometria e una consistenza diversa: cioè in forma sbriciolata.
Infine è vietata la spuntatura del becco allo scopo di garantire un’alimentazione naturale e permettere la ricerca e l’assimilazione dell’alimento in totale libertà.
5. Libertà dalla paura
assicurando ai polli condizioni e trattamenti che evitino la sofferenza mentale.
In caso di acquisto di pollastri di poche settimane gli animali devono essere allevati in completa clausura per non meno di 5 giorni. In questo modo viene garantita la formazione di un rapporto di gregarietà tra i polli e un riconoscimento-attaccamento al nuovo locale.
Per le medesime motivazioni lo stesso periodo di adat- tamento deve essere garantito ai pollastri che vengono trasferiti in arche per l’allevamento all’aperto.
Gli animali devono essere allevati in ambienti e pascoli idonei ad evitare la predazione da parte di animali sel- vatici e domestici.
Per evitare competizioni e cannibalismo gli animali de- vono sempre avere a disposizione, anche all’interno dei ricoveri e già dalla terza settimana di vita, foraggi sec- chi o freschi allo scopo di diversificare l’ambiente d’allevamento.
Tratto da : Bassa Corte, aprile 1930
Benessere animale
Nel periodo finale di ingrasso (3-5 settimane) i polli possono essere alimentati con alimenti provenienti dal bioterritorio. Gli allevatori di ogni Bioterritorio posso- no, attraverso la consulenza fornita dal Rivenditore “Fiduciario” locale, integrare il presente regolamento acquisendo usi e tradizioni locali al fine di caratterizzare le produzioni e recuperare i sapori del passato.
Il programma alimentare del Metodo Allevare Come una Volta oltre a recuperare il legame con il territorio e le tradizioni lo- cali, applica metodologie d’allevamento in armonia con le normative comunita- rie in fatto di alimenti di qualità ed even- tuale etichettatura delle produzioni.
Tipicità delle produzioni
attraverso l’integrazione alimentare con prodotti legati al “Bioterritorio” e il recupero degli usi e tradizioni locali.
Allevamento pulcini al Centro Avicolo di Roma.
Tratto da Rivista di Zootecnia, n. 5 del 1953
Le produzioni ottenute con il Metodo Allevare Come una Volta contribuiscono a conservare la salute del consumatore. Questo obiettivo viene raggiunto nel se- guente modo:
Nella scelta delle razze o delle varietà si tiene conto della capacità degli animali di adattarsi alle condizioni locali nonché della loro vitalità e resistenza alle malattie.
Inoltre le razze e le varietà sono selezionate al fine di evitare malattie specifiche o problemi sanitari connessi con alcune razze e varietà utilizzate nella produzione intensiva. Possono essere allevate solo ed esclusivamente razze e varietà autoctone a lento accrescimento o loro incroci di prima generazione.
È obbligatorio, dopo il secondo mese di vita, l’accesso ai pascoli garantendo agli animali il regolare movimento fi- sico, stimolando così le naturali difese immunologiche, la resistenza alle ma- lattie ed evitando le infezioni.
Viene garantita un’adeguata densità degli animali (pascolo di 10 m2/capo), evitando così il sovraffollamento
Salubrità delle produzioni
migliorando le norme previste in zootecnia biologica
Tratto da Maiocco F. 1955 “L’alimentazione dei polli”
Allevamento del pollo nel Valdarno superiore
Tratto da Clemento F. 1950
“La Pollicoltura italiana”
“La Pollicoltura italiana” - Tratto da Clemento F. 1950
e qualsiasi problema sanitario che ne potrebbe derivare.
In linea generale sono preferiti i prodotti fitoterapici, omeopatici e gli oligo- elementi. Nel caso di impiego di medicinali veterinari allopatici il tempo di sospensione tra l’ultima somministrazione ed il consumo della carne prodotta deve essere di durata doppia rispetto a quello stabilito dalla legge o, qualora tale tempo non sia precisato, di una settimana.
Sono destinate al consumatore solo carni mature per cui la macellazione è vietata prima delle 16 settimane.
Un allevamento romagnolo negli anni
’50 del secolo scorso
Indice
Capitolo 1 Metodo D’allevamento
Capitolo 2 Allevamento di razze locali a lento accrescimento Capitolo 3 Allevamento secondo tradizione
Capitolo 4 Metodo estensivo Capitolo 5 Benessere animale
Capitolo 5 Tipicità delle produzioni Capitolo 6 Salubrità delle produzioni
p. 2 p. 4 p. 6 p. 7 p. 9
p. 22 p. 23
Libertà dalla fame e dalla sete... p.10 1.
Libertà dal disagio... p.14 2.
Libertà dal dolore... p.17 3.
Libertà di esprimere un comportamento normale... p.18 4.
Liberà dalla paura... p.21 5.
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