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CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

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Academic year: 2022

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CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

Consiglio Superiore della Magistratura Ufficio dei Referenti

per la Formazione Decentrata

LA CONTESTATA ESISTENZA DEL DANNO ESISTENZIALE

ROMA, 25 marzo 2009

Aula Magna della Suprema Corte di Cassazione

Oggetto - L’abbandono dell’impianto tradizionale risale al 2003 quan- do la Corte di Cassazione, rompendo gli indugi, attraverso una rilettu- ra ampliativa della clausola di riserva, traghetta nell’alveo dell’art.

2059 cod. civ. il danno non patrimoniale: «quando sono lesi diritti in- violabili della persona riconducibili all’art. 2 Cost., l’imperatività di tale norma supera la limitazione risarcitoria del danno morale contenuta nella disposizione codicistica». E’, dunque, una rilettura in chiave co- stituzionale della norma la via attraverso la quale la Corte opera la svolta sul referente codicistico del danno non patrimoniale, inteso co- me categoria ampia ma unitaria, comprensiva di ogni ipotesi (danno biologico, esistenziale, ecc.) in cui si verifichi un’ingiusta lesione di un valore inerente alla persona,costituzionalmente garantito, dalla quale conseguano pregiudizi non patrimoniali.

In questo solco si muove la decisione n. 26972/2008 delle Sezioni U- nite (di contenuto identico ad altre tre, depositate contestualmente), che ha riesaminato i presupposti ed i contenuti del danno non patri- moniale, di cui: ha precisato i limiti di risarcibilità ex art. 2059 cod. civ.

(fatto illecito astrattamente configurabile come reato, fattispecie in cui la legge espressamente consente il ristoro di tale danno, fatto illecito lesivo in modo grave di diritti inviolabili della persona costituzional- mente protetti); ne ha ribadito il carattere onnicomprensivo, all’interno del quale non è possibile ritagliare ulteriori sottocategorie, se non con valenza meramente descrittiva, ivi compreso il danno morale soggetti- vo che è una componente del danno non patrimoniale e non un pre- giudizio a sé stante; ha delimitato l’ambito di risarcibilità con espun-

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zione dei danni cc. dd. “ bagatellari”, ossia futili od irrisori. Infine, ogni dubbio è stato fugato sulla risarcibilità del danno non patrimoniale da inadempimento contrattuale, la cui peculiarità suscita notevole inte- resse. La decisione in esame non risolve tutti i problemi, né era chia- mata a farlo, ne apre anche di nuovi, ma è certo che offre un notevole contributo per la lucidità e chiarezza delle soluzioni proposte. Cosa c’è dietro l’angolo è un ulteriore spunto riflessivo che si offre al dibattito: la storia della responsabilità civile insegna che non è agevole disciplina- re e contenere l’area del danno risarcibile.

Metodologia – In considerazione della finalità dell’incontro (di rico- gnizione sulla questione e di sollecitazione ad una riflessine comune), i Relatori illustreranno e approfondiranno i vari profili del tema, anche al fine di favorire il successivo dibattito. L’incontro si inserisce, peral- tro, tra quelli condivisi tra le Formazioni decentrate e la Formazione Nazionale, secondo quanto stabilito dal Comitato Scientifico del Con- siglio Superiore della Magistratura, che non ha mancato di rimarcare l’importanza dell’argomento.

Destinatari – Il seminario è destinato ai giudici e ai sostituti procurato- ri generali della Suprema Corte nonché a tutti i magistrati di merito ed è aperto alla partecipazione di avvocati, professori universitari e di o- gni altro interessato.

PROGRAMMA

Ore 15,00

VINCENZO CARBONE

PRIMO PRESIDENTE

DELLA CORTE DI CASSAZIONE Introduzione e saluto

FRANCESCO DONATO BUSNELLI

PROFESSORE ORDINARIO DI DIRITTO CIVILE

NELLA SCUOLA SUPERIORE DI STUDI UNIVERSITARI E DI PERFEZIONAMENTO S. ANNA DI PISA

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MARIO ROSARIO MORELLI

PRESIDENTE DI SEZIONE DI CORTE DI CASSAZIONE

RAFFAELE CENICCOLA

S. PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE DI CASSAZIONE

RAFFAELE FRASCA

CONS. DELLA CORTE DI CASSAZIONE

Illustrazione delle questioni e dibattito immediato

Consiglio Superiore della Magistratura

Ufficio dei Referenti

per la Formazione Decentrata

presso la Suprema Corte di Cassazione

Margherita Cassano Alfredo Montagna

Rosario Russo Luigi Salvato Francesco Salvato

Segreteria Organizzativa Ufficio del Massimario

Dott. Renato Delfini

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