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Entrambi i progetti hanno come target la bioeconomia e l’economia circolare calate sulle nuove filiere ad elevato valore aggiunto

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Academic year: 2022

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IL CENTRO DI STUDI ALPINO (CSALP) CON IL DIPARTIMENTO PER LA INNOVAZIONE NEI SISTEMI BIOLOGICI, AGROALIMENTARI E FORESTALI DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA SI AGGIUDICA PROGETTI EUROPEI SULLA BIOECONOMIA ED ECONOMIA CIRCOLARE NELLO SPAZIO ALPINO.

[Comunicato stampa del 23.07.2018]

L’Università degli Studi della Tuscia da sempre ha creduto in un progetto scientifico e culturale che supera i confini regionali e anche nazionali, guardando alla realtà alpina come modello di sviluppo e di crescita dei territori. Per questa ragione l’Ateneo ha una sede interdipartimentale che è il Centro di Studi Alpino (CSALP) situato presso il Comune di Pieve Tesino, nella Bassa Valsugana. Su proposta e gestione del Dipartimento DIBAF, CSALP attualmente si è aggiudicato due progetti europei: Circularalps e AlplinkbioEco (responsabile scientifico professoressa Manuela Romagnoli) sotto l’egida della strategia macroregionale alpina Eusalp.

Entrambi i progetti hanno come target la bioeconomia e l’economia circolare calate sulle nuove filiere ad elevato valore aggiunto. L’innovazione in questo settore vede l’impiego di fibre e nano-particelle a base lignocellulosica per impieghi come tessile, packaging, automotive, previa estrazione di sostanze naturali con potere antiossidante, anticancerogeno ed altro ancora. Poco ancora si conosce in ambito nazionale su queste nuove opportunità, pertanto l’obiettivo di entrambi i progetti è proprio quello di trovare forme di collegamento tra mondo della ricerca, imprese e industrie che operano nelle filiere forestali, agroalimentari delle biotecnologie e biotecnologie industriali, in uno scambio di know-how e di domanda e offerta.

Al progetto parteciperanno come osservatori il MIPAAF con la Direzione Generale delle Foreste, mentre Circularalps è sotto l’egida anche della Provincia Autonoma d Trento.

Circularalps è focalizzato sulla filiera foresta legno. Oltre il DIBAF con CSALP, il progetto vede impegnati l’Università di Salzburg (AU -capofila), EURAC (IT), l’Istituto di Ricerca Forestale sloveno (SI) e BIOPRO (DE). Del progetto Alplinkbioeco, della durata di tre anni, sono partner il Plastic Innovation Competence Center (CH - capofila), Business Upper Austria (AU), Poly4Eml (SI), Confindustria Lombardia, Hub Innovazione Trentino, Plastipolis (FR) France clusters, Slovenian Ministry of Education, Science and Sports (SI), Chemie Cluster Bayern (DE), BIOPRO BW (DE), Technologiezentrum Horb (DE), ClusterArgentur (DE). Alplinkbioeco avrà un impatto sulle industrie dei settori legno, agricoltura, imballaggio alimentare/farmaceutico, chimica. Il modello che risulterà alla conclusione di entrambi progetti sarà poi valutato per la sua eventuale trasferibilità nelle aree interne del centro Sud del territorio nazionale.

Contatti mroma@unitus.it Viterbo, 23 luglio 2018

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