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- 1 - RESOCONTO INTEGRALE BOZZA 11 FEBBRAIO 2020 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA II COMMISSIONE CONSILIARE DEL 11 FEBBRAIO 2020

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CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA II COMMISSIONE CONSILIARE DEL 11 FEBBRAIO 2020

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PICARONE La seduta ha inizio alle ore 13.20

(Discussione fuori microfono)

RUSSO: Poni il problema della presenza del numero legale. Lo vuoi chiedere prima che inizia?

Il Presidente apre i lavori, immagino dia la parola all’Assessore per relazionare sui rendiconti. Il numero legale lo verifichi all’atto della votazione, quindi automaticamente non puoi votare il Rendiconto e cadrà. Credo che prima non la puoi sciogliere.

MALERBA: Se apriamo i lavori chiedo se ci sono i numeri per starci, se non dovessero esserci i numeri, l’Assessore parlerebbe a vuoto.

RUSSO: Non credo che sia proprio così. Credo che è la votazione che sancisce il numero legale.

(Discussione fuori microfono)

PRESIDENTE (Picarone): “Articolo 71 (Verifica del numero legale). Nelle Sedute del Consiglio il numero legale è presunto. Il Consiglio, prima di ciascuna votazione, può procedere alla verifica del numero legale se ne è fatta richiesta da cinque Consiglieri o due Presidenti di Gruppo prima di ciascuna votazione. Per verificare se il Consiglio è in numero legale, il Presidente, dispone l’appello nominale. In caso da mancanza di numero legale il Presidente può sospendere la Seduta di un’ora, se alla ripresa manca ancora il numero legale, il Consiglio si intende convocato, senza ulteriore avviso, con lo stesso ordine del giorno per il successivo giorno feriale, nella stessa ora della Seduta che è stata tolta. La mancanza di numero legale in una Seduta non determina alcuna presunzione di mancanza del numero legale nella Seduta di rinvio. La verifica è effettuata mediante dispositivo elettronico, ovvero, in caco di mancato funzionamento, mediante appello nominale”.

Non ho fatto l’appello nominale e posso anche non farlo, l’articolo dice che il Presidente può procedere e dice che può essere chiamato il numero legale prima del voto. In questo caso non votiamo, ma stiamo iniziando, come diceva prima Ermanno Russo.

Diamo inizio alla Seduta. Non ci sono verbali da approvare.

Comunico che sono pervenuti i seguenti provvedimenti: delibera di Giunta 51 del 2020, delibera di Giunta 63 del 2020, Reg. Gen. 896 e 898. I due provvedimenti sono stati assegnati in pari data anche al Collegio dei revisori per il parere di merito.

Passo al terzo punto all’ordine del giorno: “Misure a sostegno dell’agricoltura e qualità del patrimonio agroalimentare nel settore della produzione di birra agricola artigianale”. Il testo è stato licenziato all’unanimità dei presenti in VIII Commissione. Il provvedimento si compone di 12 articoli, l’articolo 10 prevede la norma finanziaria.

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Faccio presente che, per quanto osservato dalla DG 13, eravamo in attesa del parere di merito da parte della Direzione Politiche Agricole che ancora non è pervenuto, pertanto si rimanda l’esame del provvedimento in attesa di tale parere.

Passo al quarto punto dell’ordine del giorno: “Disposizione a favorire l’accesso a persone con disabilità nelle aree demaniali destinate alla balneazione – Parere”. Ad iniziativa dei consiglieri Ricchiuti, Iannace, Amato e Cascone.

La VI Commissione ha espresso parere favorevole all’unanimità. La struttura ha inviato richiesta di parere che al momento non è pervenuto. È rinviato anche questo.

Passo al primo punto aggiuntivo dell’ordine del giorno: “Rendiconto generale della Regione per l’Esercizio 2017”. Ad iniziativa della Giunta regionale, assessore Cinque.

La Giunta, con deliberazione del 2020, in disegno di legge 49, ha trasmesso al Consiglio il disegno di cui al Reg. Gen. 774 proponendo l’approvazione del Rendiconto generale per l’esercizio 2017 e il relativo disegno di legge comprensivo di tutti gli allegati.

La stessa deliberazione è stata trasmessa al Collegio dei revisori per l’acquisizione del parere.

Tale provvedimento si è reso necessario a seguito della decisione di parifica da parte della Corte dei Conti, sezione di controllo, che con deliberazione n. 217, ha approvato la propria decisione di merito sul rendiconto per la gestione dell’Esercizio finanziario 2017-2018. Le rettifiche conseguenti ai rilievi della Corte hanno prodotto, oltre alla modifica del disavanzo, anche la rettifica di numerosi allegati del Rendiconto, compresa la relazione sulla gestione della nota integrativa. Con la stessa deliberazione, la Giunta ha pertanto ritirato il disegno di legge

“Rendiconto generale per l’Esercizio 2017”, presentato l’8 gennaio 2019, Reg. Gen. 645, ha integralmente approvato il Rendiconto 2017 comprensivo di tutti gli allegati e ha approvato la consistenza dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2017, derivanti dagli Esercizi 2017 e dagli Esercizi precedenti, ha aggiornato, ai fini del Rendiconto, la gestione per l’esercizio 2018, la consistenza dei residui attivi e passivi già iscritti al Bilancio nel Bilancio di previsione della Regione, per l’Esercizio 2018 e il Bilancio pluriennale 2018-2020 e Bilancio pluriennale 2018- 2020, quindi il relativo documento tecnico di accompagnamento ai Bilanci gestionali approvati con delibera di Giunta il 16 gennaio 2018 n. 11 e successive modificazioni e di aggiornare, ai fini del Rendiconto per l’Esercizio 2018, nel Bilancio di previsione della Regione per l’anno 2018 e Bilancio pluriennale 2018-2020, quindi nei relativi allegati, il documento tecnico di accompagnamento al Bilancio gestionale approvato con deliberazione di Giunta il 16 gennaio 2018 n. 11 e successive modificazioni, l’importo del fondo cassa iscritto preventivamente per 600 milioni in euro 794 milioni 630 mila 907; di approvare le risultanze finali, riportate nell’articolo del disegno di legge.

La parola all’assessore Cinque per la sua relazione.

CINQUE, Assessore al Bilancio: Grazie Presidente. Presentando i Rendiconti 2017 e 2018, a seguito della parifica della Corte dei Conti, che è intervenuta con la decisione 217 del 2019, completiamo quel faticoso e lungo iter che in quest’Amministrazione, negli anni, si è effettuato per recuperare i ritardi storici nell’approvazione dei Rendiconti.

La Legislatura nasce a metà 2015 con l’ultimo Rendiconto approvato, che era il 2012. Peraltro, Rendiconto sul quale la Corte dei Conti di fatto non si espresse. Con i Rendiconti 2017 e 2018, la Corte dei Conti ha di nuovo, come già fatto per il 2015 e per il 2016, ha unificato i giudizi di parificazione proprio per consentirci di recuperare questo ritardo. C’è stato un grandissimo lavoro istruttorio da parte dei magistrati e dei collaboratori della Corte dei Conti della sezione regionale di controllo, da parte della struttura, dell’Assessorato, che ho l’onore di dirigere e – devo dire – se si legge l’allegato tecnico alla decisione di parifica si ha l’esatta contezza di

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quello che in questi anni si è fatto sul fronte della pulizia del Bilancio, di una maggiore attendibilità, di una maggiore sincerità, così si esprime la Corte dei Conti.

Vi voglio solo ricordare che per i Bilanci 2013, 2014, 2015 e 2016, le parifiche della Corte dei Conti avevano accertato un maggior disavanzo rispetto a quello stabilito dalla Giunta ex ante di circa 2,8 miliardi di euro, spalmati, 600 milioni in un’annualità, 500 in un’altra. Ebbene, il 2017 e il 2018 abbiamo dovuto riapprovarli in Giunta, e perciò ve li stiamo sottoponendo, perché la Corte dei Conti ci ha fatto dei rilievi, sulla parte sanitaria, esclusivamente per 22 milioni di euro.

Stiamo parlando dal 2013, 2014, 2015 e 2016, tutte le parifiche hanno imposto alla Regione di riaccertare il maggior disavanzo per 2,8 miliardi di euro, la parifica 2017 e 2018 praticamente si chiude senza rilievi, se non questi 22 milioni di euro che hanno imposto la rivisitazione dei due Rendiconti e anche di tutti gli allegati perché ovviamente, trattandosi di Bilanci, basta che cambia un numero e cambia tutto il sistema.

La stessa Corte, nella relazione, da atto che l’analisi ha dato esiti sostanzialmente positivi, dimostrando un netto miglioramento nel quinquennio, della qualità del Bilancio e della sua capacità rappresentativa, soprattutto in termini di sincerità. La stessa Corte dice che i successivi cicli di Bilancio, dopo il 2013 e il 2014, hanno comportamento l’accertamento di ulteriori disavanzi fino a un picco negativo di 5,8 miliardi di euro nel 2015 e invece – aggiunge la Corte – negli Esercizi successivi, 2016 e 2018, la Regione ha fatto registrato una diminuzione costante del disavanzo per quasi 1 miliardo di euro, attestandosi, a fine 2018, a circa 4,9 miliardi.

Insomma, in questi tre anni, 2016, 2017 e 2018 non solo non abbiamo aggravato il disavanzo, ma abbiamo recuperato 1 miliardo di quei 5 miliardi 900 circa che era il picco massimo del 2015.

Tralasciando tante questioni che sono sicuramente di grande interesse, vi voglio solo segnalare che caso ha voluto che quasi tutta la parifica del 2017-2018, è stata incentrata sul settore della Sanità, cosa che è accaduta per la prima volta nel panorama nazionale. Sapete che il Bilancio sanitario è un perimetro all’interno del Bilancio generale, ma che ha delle regole molto particolari e normalmente la Corte dei Conti, dai giudizi di parifica che ha emesso nei vari contesti regionali, si è attardata sul Bilancio generale, ma non è mai entrata nel merito del Bilancio sanitario. La Corte dei Conti della sezione regionale di controllo della Campania, per il 2017 e 2018 ha ritenuto di accendere un focus sul settore sanitario, questo accadeva contestualmente a quando, con il Ministero dell’Economia e della Salute e con il Governo tutto, la Regione guadagnava i presupposti per l’uscita dal commissariamento. C’è stata una convergenza e una coesistenza di date che è stata anche abbastanza significativa. Dico significativa perché la Corte ha preso le mosse, nella sua analisi del settore sanitario, fin dal 2007, partendo dal Piano di rientro, la delibera di Giunta 460 del 2007, che è la delibera con la quale la Regione fece il Piano di rientro che poi nel 2009, non avendo conseguiti i target previsti da quel Piano di rientro, veniva commissariata.

Attraverso una carrellata molto approfondita, la Corte ha visto tutto l’iter di questo lungo Piano di rientro dal commissariamento. Devo dire, e ve lo segnalo perché penso sia una cosa importante che sicuramente verrà alla luce in sede di parifica del 2019, quindi sotto una prossima Legislatura, la Corte dei Conti ha ritenuto che alcune misure di quel Piano di rientro, voglio precisare, la stessa Corte lo richiama più volte, misure imposte dal Governo centrale alla Regione, quindi, la Regione ha solo adempiuto a obblighi, addirittura in taluni casi previsti per legge dello Stato. La Corte ha ritenuto che probabilmente lo Stato avrebbe dovuto contribuire con maggior risorse perequative per risanare la Sanità regionale e non facendo indebitare la Regione per ripianare i disavanzi pregressi. Ricordo a tutti che il disavanzo da coprire nel 2007, anno del Piano di rientro, era di circa 7 miliardi di euro che oggi abbiamo ripianato

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integralmente, ma di questi 7 miliardi di euro 2 miliardi 200 sono stati coperti con l’operazione di cartolarizzazione della cosiddetta Soresa 1, Posillipo Finance, la cartolarizzazione dei crediti sanitari, e circa 1 miliardo di euro un mutuo MEF a 30 anni, lo Stato ha prestato i soldi alla Regione e attualmente paghiamo un tasso fisso del 3,55 per cento su questo mutuo MEF, gravando non la Sanità, ma il Bilancio regionale. Sapete che le aliquote di imposta, le addizionali IRPEF e IRAP, servono per buona parte a sostenere questa debitoria fatta da cartolarizzazione da un lato e mutuo MEF dall’altro. La Corte ritiene che all’epoca probabilmente lo Stato ha ecceduto nel chiedere alla Regione di indebitarsi per risanare quei disavanzi anche perché quell’indebitamento era orientato a pagare debiti sanitari e quindi non sarebbe stato orientato a investimenti, come la Costituzione prevede. Peraltro, trattandosi di servizio sanitario e quindi dei livelli essenziali di assistenza garantiti dall’articolo 117, lettera m), della Costituzione, secondo la Corte lo Stato aveva il dovere di garantire su tutto il territorio nazionale uguali livelli essenziali di assistenza e quindi, con quest’operazione fatta molto a debito, in qualche modo ha appesantito la finanza regionale. C’è un passaggio che è molto interessante, in cui la Corte dice che la Regione responsabilmente, in questi anni, ha sempre pagato le rate, ma probabilmente lo Stato ha contravvenuto ai suoi obblighi di perequazione.

Questo ce lo dirà anche la Corte in sede di Rendiconto 2019, ce lo dirà anche il livello governativo con cui stiamo interloquendo almeno per provare a rinegoziare a ribasso le condizioni economiche di quest’indebitamento. Sono cose che lascio alla riflessione di questa Commissione.

Ci sono tante riflessioni da fare, sono temi molto interessanti. Devo dire che è stata anche per me l’occasione per vedere la conclusione di un ciclo che avevo visto professionalmente nascere. È stato molto interessante, è anche una prospettiva costituzionale che a me oggettivamente era sfuggita.

Cosa ci ha detto la Corte, di rettificare in questo Bilancio, per cui dobbiamo risottoporlo alla vostra attenzione per circa 22 milioni di euro? 22 milioni di euro su un Bilancio di più di 25 miliardi. Dico questo per dire che di fatto la considero una parifica senza rilievi.

In Sanità, per ripianare tutti i disavanzi pregressi che ammontavano a 7 miliardi, l’ultima operazione di ripiano perdite pregresse l’abbiamo fatta a cavallo tra il 2017 e il 2018 per un ammontare totale di 713 milioni di euro. Cosa fatta attraverso una due diligence del fondo Rischi del sistema sanitario che probabilmente si è rivelato più che capiente rispetto ai rischi effettivi, dopo un monitoraggio attento di tutti i contenziosi utilizzando riserve che erano nei Bilanci delle singole aziende e quindi mettendo insieme una serie di voci abbiamo coperto questi 713 milioni residui. Ecco, la Corte ha ritenuto che 22 milioni di queste riserve la Regione avrebbe dovuto lasciarle nella disponibilità delle aziende sanitarie perché erano riserve di una tal natura che non potevano essere assunte dalla Regione in capo a se stessa per ripartire altre aziende che avevano le perdite. C’è stata ampia discussione, devo dire che conservo una mia tesi per la quale la Regione è la holding di un sistema sanitario e deve poter agire per compensare patrimonializzazioni eccedenti rispetto a patrimonializzazioni deautoficitarie, comunque è un giudicato della Corte, non potevamo che adeguarci, per cui abbiamo scritto un accantonamento a favore di quelle aziende da cui abbiamo attinto quelle riserve e dovremmo ripristinare e restituire circa 22 milioni di euro a queste aziende e quindi si sanerà il tutto. Si è acceso un fondo di accantonamento che ha gravato il risultato di amministrazione per 22 milioni, una cosa assolutamente gestibile, l’abbiamo fatto, oggi siamo qui a presentarvelo e vi chiediamo la votazione favorevole. Grazie.

MALERBA: Presidente, c’è il numero legale?

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PRESIDENTE (Picarone): Il numero legale c’è.

LONGOBARDI: Al di là del numero legale, recepiamo che il Presidente ha dichiarato che c’è il numero legale, vorrei soffermarmi sulle preziose parole dette dall’assessore Cinque perché credo che oggi sia un momento importante, è stata fatta un’analisi che riassume gli ultimi anni di lavoro che dobbiamo essere orgogliosi, maggioranza e opposizione, perché da questa Commissione è stato fatto un lavoro prezioso. Abbiamo avuto un’analisi, con la parifica 2017- 2018 abbiamo veramente la certificazione vera di un lavoro che ha portato a un risanamento dei conti, è un dato oggettivo. I 22 milioni di euro, con il fatto di dover accendere un fondo che e in sostanza è una partita contabile che dà garanzia a ciò che è stato analizzato, è una questione all’interno dei Bilanci delle A.S.L. e sono d’accordo sul fatto che la Regione Campania è la holding di un sistema complesso e articolato che fonda su 25 miliardi di euro di Bilancio regionale, 22 milioni di euro è un accantonamento che rende comunque garanzia a un Bilancio.

Va fatta una segnalazione, questo è importante, rispetto a quando ci fu la parifica degli anni precedenti, c’erano circa i 2 miliardi precedenti di extra deficit. Se non ricordo male dovemmo fare anche un intervento con un rateizzo e ci accolliamo, con il Bilancio regionale, un pagamento che è spalmato in diverse decine di anni per i quali dal Bilancio regionale esce fuori una cifra che va per poter risanare complessivamente dei deficit che sono stati accumulati negli anni.

Credo che dobbiamo prendere atto che è un lavoro importante. L’ultimo appunto, l’ho segnato, è quello sul Bilancio sanitario. È stata una cosa importante. Non dobbiamo accantonare il fatto che il Bilancio sanitario è quasi il 70 per cento del Bilancio complessivo regionale, quindi che si sia acceso un focus che abbia evidenziato l’obbligo e la necessità, segnalata dalla Corte dei Conti, di accendere un fondo di soltanto 22 milioni di euro ci rende l’idea e il buon lavoro fatto, quindi orgogliosamente abbiamo portato avanti un lavoro tecnico che va al di là di una valutazione prettamente politica, ma è di un Bilancio che con questa parifica, con quest’accorgimento di cui prendiamo atto e voteremo favorevolmente, credo che ci faccia avere una dimensione corretta di un Bilancio che è risanato nei fatti e che negli anni dobbiamo essere più attenti.

Per quanto riguarda la questione delle risposte che dovremo continuare a dare, questa è un'altra valutazione, oggi ci atteniamo unicamente a una valutazione, prendiamo atto e merito del lavoro fatto da questa Commissione, dall’Assessorato al Bilancio con l’assessore Cinque, sempre preciso e attento in queste analisi e in queste valutazioni. Rimaniamo soddisfatti di questa valutazione tecnica. Grazie.

PRESIDENTE (Picarone): C’è qualcun altro che chiede di intervenire? La parola al consigliere Russo.

RUSSO: Non sarei intervenuto, però Alfonso mi invita ad intervenire. Oggettivamente, devo dare merito all’Assessore di un buon lavoro, parliamo di conti e l’Assessore ti mostra come sempre di essere attento, al di là delle posizioni politiche. D’altronde, l’avevate già approvato, vi siete solamente attenuti a fare un aggiusto che vi ha chiesti la Corte dei Conti.

Anche la polemica iniziale, dico al mio amico Tommaso, è una partita già fatta, approvata dallo stesso Consiglio, quindi non è il nocciolo della vicenda oggi. Non me ne voglia il Presidente e nemmeno il Vicepresidente, ma questa Commissione lavora male. Oggi c’è un ordine del giorno dove ci sono una serie di leggi, tra le altre cose, approvate all’unanimità, perché questo è un

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atto tecnico che andava fatto, perciò l’ho voluta ascoltare e non mi sono impegolato nella vicenda che avete o non avete il numero. È pessimo quello che fa questa Commissione perché si presenta qui mettendo all’ordine del giorno una serie di norme votate all’unanimità.

Abbiamo lavorato tanto a una di quelle leggi, quella che viene dalla VI Commissione, che è la legge dell’approccio dei disabili alle spiagge. Sono venuto per questo.

Il Rendiconto è un problema tecnico che ve lo dovete risolvere voi, ve lo siete già risolto. Sono venuto qui per fare quello che serve, proposte di legge che devono diventare quanto prima leggi e sono leggi anche serie e valide sulle quali ci abbiamo lavorato, voi insieme a noi.

Non va bene, perché capita spesso. Assessore, lo dico a te, e approfitto, le risorse ce le devi dare, non ci puoi fare andare avanti e indietro tra gli uffici. Non me la posso prendere con il Presidente perché la Commissione fa il suo lavoro, il Presidente chiede alla Giunta di decidere la posta.

Stai qua, perché non ci dici cosa vuoi mettere su queste leggi? Sei tu la fonte, hai tu la cassaforte, ci vuoi dire come vogliamo finanziare queste leggi?

Longobardi, con tutto il rispetto, ma non lavoriamo bene, perché non è la prima volta che portiamo leggi e il Presidente ci dice che le rinviamo. Non le dobbiamo rinviare.

PRESIDENTE (Picarone): È stato fatto, con eccessivo zelo, un inserimento all’ordine del giorno. Secondo me, hanno sbagliato perché l’inserimento supplementare all’ordine del giorno, prima di avere la risposta, mandata proprio ieri o l’altro ieri, non è corretto. Almeno per quanto riguarda quella della birra artigianale, risale a uno o due giorni fa.

LONGOBARDI: Intervengo come fatto personale, con il collega Ermanno Russo ci siamo confrontati su tanti argomenti, ci vogliamo bene, però c’è da dire che il lavoro fatto in questa Commissione, rispetto ai dati e ai numeri che sono stati elencati, è un dato oggettivo che elenca un lavoro tecnico che è stato fatto nel corso degli anni e che ha messo in evidenza dei numeri e che c’è stato un risanamento dei conti che ha portato quel tipo di analisi fatto dall’Assessore.

Sono stato il primo a evidenziare, quando siamo arrivati anche in Consiglio, la necessità di finanziare leggi e anche dei fondi, l’ho fatto in Consiglio assumendomene la responsabilità, l’ho fatto in Aula, l’ho fatto pubblicamente, dove era necessario finanziare delle cose che andavano dalla sanità alla disabilità e andava su altri argomenti che ho pubblicamente asserito in questa Commissione, sui giornali, ma l’ho fatto anche in Aula assumendomi l’onere e ci ho messo la faccia. Lo sai che ho fatto quello che credo che i cittadini si aspettavano che si facesse, come certamente facciamo tutti.

PRESIDENTE (Picarone): Non è che mi prendo collera quando una legge arriva a votazione e tu non computi la tua presenza all’interno o di quello che ha chiesto il numero legale, alzi le mani, mi dici che ti è sfuggito, e mi sto.

Le carte all’ufficio ragioneria le hanno mandate ieri e hanno sbagliato a inserirle all’ordine del giorno, devono aspettare prima la risposta.

È successo e mi è sfuggito. La prossima volta, se non arriva la risposta dal Bilancio, non la mandate, così prendo al Presidente Russo di non prendersi collera, come non mi sono preso collera io ieri.

CINQUE, Assessore al Bilancio: La verità è che li avevamo smarcati tutti. Quello delle spiagge deve esprimersi la DG 05 perché è sociale. I soldi sulla Missione e il Programma ci sono, poi il sociale deve dare le sue indicazioni.

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PRESIDENTE (Picarone): Passiamo all’esame. Il provvedimento si compone di 12 articoli.

L’articolo 1 approva il Rendiconto generale della Regione Campania per l’Esercizio 2017, secondo le risultanze indicate negli articoli successivi.

Pongo in votazione l’articolo 1.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 2.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 3.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 4.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 5.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 6.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 7.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 8.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 9.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

(8)

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 10.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 11.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 12.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione tutti gli allegati del Rendiconto.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione il disegno di legge nella sua interezza.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Si autorizza la struttura amministrativa della Commissione al drafting legislativo. Ai sensi dell’articolo 40 del Regolamento interno il sottoscritto è designato relatore per l’Aula.

Passiamo al secondo punto aggiuntivo dell’ordine del giorno. Pongo in discussione il Rendiconto generale della Regione Campania per l’Esercizio 2018, ad iniziativa della Giunta regionale, assessore Cinque, Reg. Gen. 775 – Esame.

L’Assessore ha già rappresentato, nella sua relazione, anche questo Rendiconto. Se non ci sono interventi passo alla votazione.

Pongo in votazione l’articolo 1.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 2.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 3.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

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La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 4.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 5.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 6.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 7.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 8.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 9.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 10.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 11.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione l’articolo 12.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

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PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione tutti gli allegati al Rendiconto.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Pongo in votazione il disegno di legge nella sua interezza.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Si autorizza la struttura amministrativa della Commissione al drafting legislativo. Ai sensi dell’articolo 40 del Regolamento interno, il sottoscritto è designato relatore per l’Aula.

Il punto della Sentieristica lo raggruppiamo insieme agli altri per la prossima Commissione.

(Intervento fuori microfono)

PRESIDENTE (Picarone): Ho detto che non proprio opportuno era metterli all’ordine del giorno perché la richiesta di parere è stata trasmessa solo ieri, bisognava aspettare prima la risposta e poi metterli. Saranno inserite all’ordine del giorno quando saranno arrivati i pareri tecnici e i pareri di copertura finanziaria.

Passo all’esame della delibera di Giunta regionale: “Approvazione schema di Rendiconto consolidato del Consiglio regionale per l’Esercizio finanziario 2017” Reg. Gen. 896.

Pongo in votazione la delibera: “Approvazione schema di Rendiconto consolidato del Consiglio regionale per l’Esercizio finanziario 2017”.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): Secondo e terzo punto dell’ordine del giorno aggiuntivo. Passo alla delibera: Approvazione schema di Rendiconto Reg. Gen. 898/2 “Consolidato per l’Esercizio 2018”.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

La Commissione approva a maggioranza con il voto contrario di Forza Italia e M5S.

PRESIDENTE (Picarone): La Seduta è tolta.

I lavori terminale alle ore 14.10.

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