mi àMàM 13111 q&lmi
osa
IL TRIONFO DELLA FEDE
MELO-RR^t MMA-&ERIO ^
DA RAPPRESENTARSI
t/NEL RE AL TEATRO BI
S.CARLO d
4.Ottobre 1827.
RICORRENDO IL FAUSTO
GIORNO ONOMASTICO
D
IS UÀ-MA EST A'
FRANCESCO PRIMO
RE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE
,
(3)
ARGOMENTO.
a
prima
Dinastia Realede
'Franchifa
dettaài Merovingi da Mcroveo
, terzoRe
di quella nazioneCìodomiro
% ultimo rampollo della suddetta Dinastìa 9ed
Ezilda ,figlia di Teoberto ,Duca
dei Civennati y,nella loro più tenera età , che oltrepassava di
poco
ilsecondo
lustro , si erano data , alla presenza de" loro rispettivi genitori7ed
appiè degli altari * solennepro- messa
difuture nozze , e cambiati gli anelli ,come pe-
gni della loro giurata unione .Non andò
guari ,che
il
Re
,padre
diCìodomiro,
cessò di vivere i e sicco-me
dall' ambizione deiGrandi
si voleva estinta quellafamiglia
, corse ilfanciullo grave pericolo della vita ^ e si sparse infatti la notizia , chefosse
stato ucciso .Sottratio prodigiosamente alia strage,
passò
di vicen-da
in vicenda\ e finalmente si arrolò nelle truppe dei Saraceni dell'Affricar e ne abbracciò i riti, sotto ilnome
diAgobar
.I
portenti del suo valorefecero sì , che il Califfoy residente nella Iberia, li affidasse ilsupremo comando
dell'esercito, che militava conerà le Gallie . invase egli la
Provenza
con tanto impeto , e con tanta fortu-na
, cheLeodato
, Principe dell' Alvergna
, e Generala di Carlo Martello^non
potè arrestarne, i progressi.( 4 )
dir
avvicinarsi del vincitore , Ezijda Principessade'' Civcnnati,
abbandonò
il suo castello, e si ricovrò nel solìt rio recinto di S.Àmalberga
.Da
questopun-
to
ha
principio V azione , che sìfinge seguita sulle ter- re sottoposte aldominio
della Principessa ? e nei loro contorni.Per
decenza della scena , e per uniformarsi alle rispettive maniere di canto dei principali attori> si è giudicato a proposito di mitigarne quei violenti traspor-f ti o storici o romanzeschi , che
vengono
loro attribuiti dalla volgare opinione »(5)
La Poesia è
del", sig.Luigi Romanelli
.
La Musica
èdel
sig*Cavaliere P acini
,Mae-
stro
di Cappella
allaCorte
di3. A.
«R.V In- fante di Spagna-, Duca di Lucca
j eSocio corrispondente
dell'Accademia di Scienze
,ed Arti di Napoli
.
Architetto
de'Reali Teatri
,e direttore delle Decorazioni
sig.Cav. D
'.Antonio Nicolini
'..Inventore
,e direttore dello Scenario
sig.Pa-
squale Canna
.#
L' esecuzione
delleScene di Architettura èt
de' signori
Vincenzo Sacchetti
,e Nicola Pellandi
,e di quelle di Paesaggio del
sig*Raffaele Trifari
.Direttore del macchinismo
sig.Fortunato Quériau
.Macchinista
, sig-...
Luigi Corazza
Attrezzeria disegnata
-,ed eseguita dal
sig.Zm-
Sperimi
.Direttori del
vestiario? signori
Tommaso No-
vi 5
e Filippo Giovinetti
.
t
/
(6)
PERSONAGGI.
EZILD^f
, Principessa dei Civennati.
Signora
Tosi .LEODATO
, Principe <¥Alvergna , Generale di Carlo Martello .Signora Marzocchi Almerinda
.AGOBAR
,supremo Comandante
degliArabi
.Signor David
.GONDAJR
, confidente della Principessa .Signor Lablache
al servizio dellaReal
Cappella Palatina .ZARELE
, direttrice diun
ritiro .Signora
Ricci ,ALOAR
, altro GeneraleÀrabo,
intima amico diAgo-
bar .Signor Chizzola
.MOHAMUD
, altro Generale arabo, occultonemico
diAgobar
.Signor CkPRANito
.Coro
di montanari dell'uno
e dell'altro sesso, di sol- datiArabi
, e di donzelle del ritiro .I versi virgolati si
©mettono
per brevità .ATTO PRIMO.
SCENA PRIMA,
Esterno del castello della Principessa Ezilba»
Sentinelle sulle mura
.Sveglia militare di dentro del castello
.
Coro
di montanari dell'uno
e dellaltro sesso 5p
osciaG
ondaia .Parte del
Coro.
jAlIiì! qual
tremendo
suono!Piomba
siùTalma un
geloìAltra parte*Miseri noi , se il cielo Ci lascia in
abbandono
!Tutti. Qtiell1 orda inesorabile Strazio di noi farà .
Di
barbari strumentiEcheggiano
le valli :Perdona
i nostri falli. . .Pietà , gran
Dio
! pietà!Gon. Ferve
lapugna
.Coro
.Oh
stelle!A
noi , vii gregge imbellef
Che
piùrimaa?
Gon.
Cessate. (Con
dignità.)
Coro
é L*empio Agobar
...Gon.
Sperate.
(
Coma
sopra.) Piangea
Sionne un
giornoCome da
voi si piange:Un Cherubin
, distrutta L'Assiria ostil falange,Terse
a Sion le lagrimatE
a voi le tergerà %[ 3 )
Coro
.Qual
forza in quelli accenti!( Gliuni aglialtririncorandosi alquanto, e
gàardan- do
con maraviglia, e rispetto ilsaggio vecchio.)
Con.
Chi ci sfidò paventi !Gondjìr
interpolatamente col Coro.Degli
empj
a danno...&vro
» Ali ! sì, degli
empj
...Dalla caligine
De
prischi tempi Risorgerannoantichi esempj ,
Se
in la fedenoi Risorgerà . Sotto l1 acciaro
Della vendetta
U
iniqua settaCader
dovrà . (Breve pausa
.)
Par.delcor.
Qual
globo mai di polvere{Osservando.)
In tortuose ruoteOscura
il cielo?Gon.
Costanza !Tutto il coro . Io
tremo
^ e gelo !filtraparte.
Qual mai
confuso, e flebileRumor
di basse noteA
noi si avanza? Tuttoilcoro.Che
più sperar?Con.
Costanza !( Silenzio , e
profonda
melanconia,Gondair
rima- ne pensoso,ma non
totalmente afflitto, e solleva di tratto in tratto gli occhi al cielo. i—
>Marcia
3lamentevole.
Poi
comparisconoiguerrieri diLeo-
dato in aria mesta, e neII'atto che sfilano al suono della stessa marcia, canta il)
Coro
. Parlan gli squallidi ( Osservandoli. )Volti abbastanza:
Ogni
speranza Si dileguò!SCENA (%5 IL
Esodato
, sepolto inuna profonda
tristezza con seguite di ujfiziali è guardie, e detti.Leo. (
VJon
qual cor, con qual fronte Ad. Ezilda io ritorno !Una
sol ToltaLa
vidi, e l'adorai.Ma dove
or sonoLe
superbepromesse
,Che
innanzi a lei Vardito labbro espresse?)
Gon. Fra
le sventure , oPrence
,appunto come
L' oro suol tra lefiamme
, assai più chiara Risplende la virtù .ìjeo.
Se
inme
soltantoInfierisse la sorte, a scherno avrei
L
1ingiurie sue : »ma
tollerarnon
posso 9»
Che
ornai , di forzescema
,»
La
Galliagema
, e su i deserticampi
»
Orme
di sangue stampi» L'
empio Agobar
, senza chemai
del fido»
Popolo
suo si risovvenga il cielo .Gon.
»' Impenetrabìl velo»
Copre
i decreti suoi .Tu non
ignori,
Che
senza regio titolone
usurpa)> Carlo il poter . «
Dd
nostro sangue ancoraSazie forse
non
sotiT ombre
traditeDei
MerovingiRe
.Leo. Jj ultimo
ramo
vNel
suo fiorir , da occultaman
recisoFu
Clodoiniro .Goìi. »
Di
quel colpo atroce» Già dieci volte nel suo corso il Sole
» Riportò la
memoria
. »Oh
! se la frodeNon
troncava i suoi giorni , Ezilda in tronoVeduta
avresti!Leo. Ezilda ? Ezilda sposa
Di Clodomiro
?Gonf Eran
fanciulli J: e quasi(IO)
Pari di età ,
quando
, presenti i lordTeneri
genitori , appiè dell' ara, Segreta, e sacra di future nozze Si dierpromessa
,. e vicendevolpegho
Ne
furdue
somigliantiGemmati
anelli . Ella il conserva, e spessoLo
guarda «, e piange ; e si riveste » luttoOgni anno
in questo dì. Vedila.Leo.
AL
! dirleNon
oso > cheAgobar
a noi sì avanza!Tu
la conforta 1 o saggio :Tu
ispira airalma
sua vigor, coraggio*(Parie.)
SCENA HI.
Ezilda
dal castello con seguito di guardie .Gqxdmr
le va incontro .Con. Dal
tuo chiuso recinto?ove
secura Vegli alhen
de'tuoi lidi , e quale oggettoTi
tragge9 o Ezilda? il Saracenoaudac#
Tutto
annienta , e distrugge,Ed
ilFranco
atterrito è vinto , e fugge .Ezi. Asilo a' sventurati, argine agli
empj Quel
castello sarà.Fra
le romite Donzelle dell1 ospiziouna
secretaVoce mi chiama
. In quelleamiche
soglia Co' miei pietosi carmiInvocherò propizio il
Dio
dell1
armi
.
Gon. Pura
donzella!ah
sì , lo invoca: il Cielo Fausto si renderà .E
zi.Rammenti
,amico
,Qual
giorno splende?Gon. Ah
!rimembrarlo
è vaia©!Ezi.
Ma non
già pelmio
cor! quanto beata ,Benché
in tenera etade,Mi
fea quel di !Gon. Ma
degliumani
eventiChi F
avvenir predice?(
»
)Sorge calma lalor del fero
nembo
:Forse
lieta sarai di pace ingrembo
«.Ezi. Tenti invan con questi accenti
Dar
conforto al cor chegeme
:Sperar tregua a'miei tormenti
No
, possibilenon
è .Gon. Al motor
delle alte sfereVolgi il guardo , e in lui ti affida:
Dubitar del suo potere
È un
eccesso, è colpa in te .Ezi.
Ah! perdona
!.. i sensi mieiSempre
oppressi , e vacillanti ...Gon. Più
costanza in te vorrei ;Di
almapura
a1 caldi voti/
Non
sa il Ciel negarmercè
.A
2.Ezi.
Deb
scendi oDio
dipace
In questo cor dolente!Un
raggio tuo clementeRisplenda
amio
favor!Con. Deh
scendi oDio
dipace
Neil'
alma
sua dolente !Un
raggio tuo clementeRisplenda
a suo favor!Si
ode di lontanouna marcia
di barbareschi strumenti )Gon. Ma
qual fragor?Ezi.
Qual
bellicoConcento
egheggia intorno? X)on.Ah
! cheAgobar
, ilbarbaro
,Si avanza!
Ezi.
Oh
lutto !oh
giorno !Don. Fuggiamo
Ezilda ...ah!
salvaciDal
crudo vincitor !Gon.
Io ti son guida ...Ezi.
Ah
! reggimi !Gon.
Sì tergerà le lagrimeUn Dio
consolator .Ezi.
Ma
quallampo
di speranza ! (Ispirata, ìAh
! granDio
! conme
tu sei!e»)
La
celeste tua sembianza Sfolgoreggia agli occhi miei !Corro
intrepida al cimento , Il periglioad
affrontar i .Gon. Ma
improvvisoun
raggio splende Sul suo ciglio y in quella fronte ,Che
il còraggio in lei riaccende ,Del
timor scaccia leimpronte Vanne
intrepida al cimentò,
Se
nel ciel saprai sperar .Doni Ah
! dal tristo , e riocimento
Tu
, gran Dio,!ne
puoi salvar !( Partono. )
S C E N A Wi
( Lieta marcia barbaresca .
)
Compariscono
le milizieArabe
: indiAgobar accompagnato da Aloar^
eMohamud
«>Parte del coro .
Se
indomito talor dalle alte rupi Precipita il torrente...Altraparte.
Se
il turbine talor dagli antri cupi Piomoreggiar si sente...Vedi
fuggir la gente 5Dispersa dal timor, che la colpì : In faccia a noi così
^Con T
ale ai piedi, econ
lamorte
ai fianchi' L'esercito dei
Franchi
Si dileguò , sparì .Ago.
(Da
se.)
( L'
empio
suol, eh1iocalpesto^ è quel , cheil sangueBevve
degli avi miei.Popolo
ingratolTi
pentirai.Non rimanea
cheun
solo, Della stirpe real fanciulloinerme
.Al
tuo cieco furor vittima estrema :Questi respira ancor 5 sappilo , e
trema
!Ma
che?., questenon
sonPaure;
che i miei( '3 ) Primi vagiti accolsero?., i soavi
Paterni amplessi 5 e quelle a iiie si care
( X)on
somma
espressione.)
Per
lei , che piùnon
è ,fiamme
innocenti ...Tutto,
o patria infedel , tumi rammenti
!..Onci
io ,non
so per qualeDi
opposte cure inusitato eccesso fJfon possa odiarti , e
non
odiarme
stesso. )( IVon è ver , che sia diletto
Vendicar
le proprie offese;Me
infelice ! io son costrettoFra
lepalme
a sospirar1 )Coro
, (Pensa
, e tace in se ristretto !( Osservandolo.
)
Qual
fusempre
, ei piùnon
par !) (
Fra
loro.)
Ago,
( Ahi!... che dissi!., ahi! qual delirio!Avi
miei 9non
vi sdegnate...Si, lo so ... voi
non
cercate,Che
vendetta , e crudeltà.)
Coro
. Si qual era, ei torna già . (Come
sopra.)
Ago»
( Ascolto il fremito Dell'ombre
avite .*Affetti teneri
,
Da me
fuggite !Saria colpevole
La mia
pietà :Per
voi quest1anima Languir non
sa .)
Si faccia
pur
la fuggitiva turbaRiparo
vii diben
guarnitemura
,Tomba
negletta, oscura ,Non
già quella de'prodi estinti incampo
,Avrà
colà, dove cercò loscampo
. Alo.Perdonami
,Agobar
$ tu troppo esponiIn
qualunque
cimento i giorni tuoi.
Ago. E
credi tu , che questiCari
mi
sien così , chead ima
tarda Vendetta io voglia conservarli?( »4 )
dìo.
Ah
1 pensa ìChe
dell'Arabe
squadreSei
mente
e vita ^ e se ti perdi• . .Moho Eh
! cessaDal
timido linguaggio,
Di
tenon degno
, emen
di lui , che tiode
f.E ne
freme a, ragion .Ago. Mi
sdegnereiTeco
,Aloar
, senon
'sapessiquanto
Possa in teV
amistà j; se te vedutoNon
avessi più volteVolar fra V armi, e trascurar te stesso
Per
la salvezzamia
.Mok.
(Non sempre
salvoO da
osti! ferro , oda
pugilale occulto ?Vittoria canterai.
Più
che i nemici ?Abborrisco
costui .)
Ago. Mohamud
, tua cura Sia d' allestir lemacchine
,Queir
erto Castel , che opporsi ardisce ai nostri passi9 Vii congerie di sassiSarà fra
poco
} e vi faran soggiornoLamentevoli
augelli , ignoti al giorno .(Parie
seguitoda Aloar
, eda una
parte de'suoi*SCENA V.
Mohamud
e soldati ., » CjTli usi del suol nativo ? e i sacri riti
)> Costui tradì y ne fede
»
Ai
nostri serberà.L
rardir, protetto» Dalla fortuna, a quel
supremo grado
» Il sollevò , eh1 era
mercè
dovuta»
Al mio
lungo servir .Voi pur
trascuraj) IT orgoglio suo .
Ma
che ? L'aman
le schiere «» I nemici lo
temono
, e a punirlo»
Non
resta ornai , che il cauto acciar furtivo» Della nostra vendetta -, e a questa io vivo . ( Parte % e seco iutli .
)
((il )
SCENA
VI.Volte sotterranee
.Ezilda
, con seguito ;Zaaele
eCoro
.Zar. ^Principessa , end' è
mai
che tu qui giungi Improvvisa così?La
tua presenzaSempre
carami
fu ^ma temo
.E%i. Il fiero
Nembo
di guerraognor
si avanza .Zar. Ah
!dunque
Ezi.
Non
ti smarrir .Chi V
universo regge,
Le
nostre preci ascolterà . %Zar. Ma
in questiCosì rapidi eventi ?..
Ezi. Si distinguono meglio i suoi portenti .
E
colpa il disperar .Che
giova il pianto% Figlio di tasso , e reo timor?.. Coi sacriAl
beneficoNume
inni canori Il suo favor, la sua pietà s' implori•Un guardo
tuo1 Signore *Deh
volgi a noi dolenti jRinnova
i tuoi portenti Sul capo air oppressor.Le
voci nostre ascolta,Dio
dihontà
superna!E
sia la lode eternaDelF
alto tuo favor*Cor®
• Sarà la lode eternap Dell' alto tuo favor .
SCENA
VII.Gond/ìr
, e le dette ,Ezi.
Che
rechi?Gon. Oh
troppo incautoLeodato
% alpax
che intrepidoI( i6
)
Zar.
Ti
spiega ,E
ziChe
fecemai
?Gon. Fuor
del castello ei volleIn general conflitto
Ritentar la fortuna , e fu sconfìtto *
E
zi.Di
lui cheavvenne
?Gon.
Io noi so dir tma
lungeNon
èAgobar da
queste porte . Ezilda,W
haitempo
ancor , pensa a salvarti .Ezi
tE dove
Meglio
perir , che qui? coraggio ! o questoOnorato
edifizior
A
noi siaschermo
, e all' empietà confine ,O
sepolcro ci sian le sue ruine. (Partono
.)
SCENA
Vili.Esterno del solitaria edificio
.jÌgobjr r preceduto da' suoi guerrieri , indi
Leodàto
? prigioniero,ed Aloar
•Par.delcor.
Ija
turha fuggitiva1
Da
lunge oda gridar :Tutti
Evviva
ilprode
! evviva L' indomitoAgohar
!Par, del coro.
È ben
funestaPer
lei la sorte ?Se non
le resta ,Che
fuga , omorte
.Altra parte.
Ogni
battagliaÈ una
vittoria :(Già
quasi il vincereNon
è più gloria.
Tuttic
Tutto
sbaraglia,
Sconvolge, atterra L' arabo acciar .
Evviva
ilprode
! evvivaIl fulmine di guerra
?
ìu indomito
Agobar
!m
)Jgo. O
careun 'tempo,
ora esecratemura!
Vi riconosco
appena
. Io vi lasciaiFanciullo, e Ile: qual vi riveggso, adulto, Stranier,>
nemico
,onde
atterar di Carlo L! usurpato poter ! gelo in pensarlo!Jlo.
Mira
, signor , qual preda .Leo. ( Ah.! perchè il fera»
Mi abbandonò
!)
Jgo.
(Con
isdegno .)
Qual
prigionier! ti è noto Aloar , eh' iomi
pascoDi
sangue osti! ; che su, i nemici estinti Passarmi
piace , e tu perdoni ai vinti ?Alo.
Inerme
egli era, euna
viltà credei..,Leo.
Tu
stessoemenda
il fallo suo... (Con
dignità.)Jgo. Chi
sei ? (Fiero. )Leo.
Leodato
io son ,Prence
Aìvergna ....Jgo.
(Sempre
più fiero. )Eredg
Dell' odio vii dagli avi tuoi giurato
Ài
legittimiRe
!(
Snuda
V acciaroper
trafiggerlo .)
Jto. Signor , che fai ?
( Frapponendosi.
)
Leo. Usa
de' dritti tuoi .. (Con grandezza
di animo.)
Jgo. Per
lamia
destraGiusto è
ben
che tu cada . (Come
sopra.^
Jlo. Volgiad
uso miglior l'invitta spada.(-
Frapponendosi
,come
sopra.)
Jgo.
Scostati .,. e tu... .Leo.
Svenami
pur .Jgo. La morte
Non
temi ? ( Arrestandoti.)
Lee.
E
a che temerla ? è dessa il fine De'nostri mali.
Jgo. E
della mia vendettaLa
tua sarà ... (No,
si prolunghi ; ei traggaFra
gT insulti e lepene
i dì funesti.)
Zer-
Che
incertezza è là tua ? perchè ti arresti?Jgo*
Questo acciar, che incertopende
>Ti
dovria squarciai* le vette:Ma
soave al cormi
scende(
Con
ischerno .)
Lo
stridor di tue catene :1Vivi
dunque
almio
diletto,
Come
vivi al tuo rossor .Leo* Serberò fra le vicende (
Con
dignità. ) Queste luciognor
serene:Tu non
sai, che al cortremende Son
le colpe 5 enon
lepene
3Del
tuobarbara
dilettoIo, vincendo, avrei rossor .
Ago, Tu
fingi calma , egemi
5 Leo* Gioja tu fingi , e fremi .Ago.
Vedrai ridotte in cenereMille cittadi e mille Leo.
A
tuo dispetto intrepideVedrai le
mie
pupille.Ago. Tu
sprezzimorte
,Tu mi
deridi.Leo,
Tu
della sorter
jfroppo ti fidi .
Aga. Di
tardi gemiti...
Lreo*
Non
$on capace .Ago. Orsa
... T audace (Ai
sodati» )Abbia
in queltempio
11
primo esempio Del mio
furor .(
NeW
atto che i soldati sonoper
eseguire, prece- duti dallo stessoAgobar
, siaprono
le porte del tempioe )SCENA IX,
BziiDA
,Gonvjìr
,Zarele
,ed
ilCoro
delle donzelle,
fermandosi
incima
allagradinala.Moiìamud
% e detti.Ezì*
Che
si tenta?., e tu chi sei(
Ad Agobar
, che rimane sospeso ih vederla.)
Che
ti abbassi a vile impresa?('9
)Jgo,
(Dove
siete o sdegni miei ? )( Osservandola con maraviglia, e
sdegnandosi
con semedesimo
.)
gzi. Assalir senza difesa
Queste a
me
dilette ancelle ,Muover
guerra al sesso imbelle,
È
ferocia , enon
valor", Leo. (Quale
incanto ! )MoL
<Qual
baldanza! )Ago.
(Qual semLianza
l eterniDei
! )Ezi.. ( Woji temete.
) ( Alle donzelle . )
Ago.
(Oh rimembranza
!) Gori. (
Qua!
portento!)
4loar
rMohamud,
eCoro
d\Arabi
.E
chi è costei v(
Ad Agobar.
)
Che
sospende il tuo furor?A
5.Ago.
(Mi
par, che quel voltoAl
cormi rammenti Le
gioie innocenti,La
tenera età .)
Ezi. (
Già
veggo in quel volto Gli sdegni più lenti;Degli astri clementi
È
tutta bontà . }Leo. ( Io leggo in quel volto Gli affetti nascenti
;
Oh
strani portentiDi
fiera beltà !)
Zar.
Gon>
(Qual
ciglio ! qual volta!Quai
liberi accenti !Trasforma
gli eventi L' ardita onestà.A
%. )(
Confonde
le menti Sì strana onestà !)
( 30 )
£zio
Se
a te cTun Dio
- la voce Sul labbromio
- risuona,Sgombra
ogni idea feroce,
Quel
prigioniermi dona
...Leo.
Ah
!no
, fidarnon
voglio (Con
alterigia.La
sorte mia , che ame
« )Ago* Deponi
il folle orgoglio:Sia sciolto; il
dono
a le,{
Prima
alle guardie , poiad
Ezilda.) Alo.
Moh. Qual
forzamai Y
usatoTuo
fiero genioha
spento?Ago. Ad
ontamia
lo sento, IVè so spiegar qual è. Leo. (Che
fia , seamor non
è ? } Ezi.Da
chi pietà t' ispiraNe
avraimercede
Ago. È F
iraL'unica mia mercè.
(Con forza
. }.Si , queir ira , che or freme ristretta , Sulle Gallie cadrà più funesta ;
Mostrerà
, cheuna
strana fu questaBreve
tregua allamia
crudeltà .Mohamud
rAloar
,Coro
di Arabi«Si, quell1 ira, che or freme ristretta
ì
*
Più
funesta a voi tutti sarà .EzildaJ
Leodato
,Zar
eie,G
ondair*Ite
pur
, che a voi stessi funestaFia
quell1 ira , che or freme ristrettelVoi
lo strai dell'eterna vendettaKon
vedete, e sul capo vi sta >Coro
di donzelle.Ite
pur
, che a voi stessi funestaPiù
? che a noi, V ira vostra sarà,Fine
dell" alioprimo
,ATTO SECONDO.
SCENA PRIMA.
Interno del solitario edilìzio
9ove
inpro- spetto
sivede
lastatua
dell'ultimo Re
de' Franchi
,che tiene per
lamano
un.fanciullo in atto di accarezzarlo
.Mosam&d
,ed un
suo confidente.Mah. .La
libertà concessaDe'
Franchi
al condottici* seppe il CaliffoPer un mio Sdo messo
.Arse
a talnuova Di
fiero sdegno,ed
eccone lapruova
.
( Mette
fuori un
foglio . ) Sol, che il propizio istanteDa
noi si colga, in questo foglio è scrittaLa morte
sua *Giunge
Aloar ; ti scosta :»
Guai
, se costui scoprisse»
Le
nostre insidie.Ad AgoW
lo stringe>> Cieca, e folle amistà. « (// confidente vèrtè>
)
S C E N A IL Aloar
} e dello »
^lo.
iflohamùd
, alcampo
Sollecito ti rendi :
E
i cenni là del nostroDuce
attendi ,Ei
vuol , che seco io soloRimanga
qui .Moh. Per
quantotempo
ancoraLa
tregua durerà?•dio.
Noi
so;ma
intanto,Che
si rispetti,
impone
?
(
22
) 'Questo , dai
Franchi
venerato, asilo*Moli.
Contra
ilcostume?
Alo.
E
graviPene
minaccia al trasgressor•.Moh. Ma come
Tanto Agohar
da se diverso?Alo.
Anch'
ioNe
ignoro la cagion .Mi
udisti\ addio.(
Partono per
vie opposte. )SCENA
III.Ezildj
7 indiAgobar
.Ezi.
Xj
armihan
tregua ;non
io;pur
lievedono Del
cielnon
è, cheun empio Duce
spiri Sensi di umanità1 chemai non ehbe
.Oh sempre
ame
diletti , Illustri simulacri !Oh Clodómiro
!oh
sposo, ame
rapitoSul
primo
albor de1 giorni tuoi L*perdona AH'
ingrata tua patina . Assai di sangueHan
versato le Gallie *, e molti sonoGì
1 innocenti , e gF incauti , e pochi i rei .( S" inginocchia in atto dì pregare »
)
Ago» Tal mi
destò colei(
Non
vedutoda
lei , e senza vederla.)
Tumulto
in sen, che di vederla ancoraAl
desionon
resisto>E
zi.Ah
!Clodómiro
..
(
Ad
alta voce ~y e con molta espressione .)
Ago, Che
ascolto !Udendo
il suo verohome
sì volge indietro , la ve-de
yed
è vedutoda
lei , che si leva inpiedi. )Ezi. i
Oh
ciel!Ago. Qual nome
Tu
pronunzj ? e perchè?Ezi.
Qual
di saperlo(
Avanzandosi
con dignità. )(
*3
)Hai tu diletto?
Ago. E che? F
ignori?ho
quelloDel
vincitor .Ezi. Sappilo
dunque..
Ezilda...Ago. Più non
esiste .( Interrompendola subito, e con dolore .
)
Ezi. Ezilda io sono , e
chiamo
L' estinto sposo
mio
.Ago.
Deliri ?Ezi.
Ah
! questo( Mostrandoli
un
anello . )Caro pegno
, e funestoPruova
ne sia .dgo.
Stelle! che veggio?.,owrva
...(
Con
istupore, epoimostrandoleun
anello somigliante Ezi.Onde
V avestimai
?Ago. Se
il vermi
narri,L' ebbi
da
te .Ezi.
Da me?.,
tu,Clcdomiro
...(
Con somma
sorpresa , ed, otrore.)
In
Agobar?..
Agb. De
1 miei repressi sdegni ,A
te dinnanzi , or la cagione iovedo
...Sposa ... (
Con
trasporto, )jEzì. \
Tu
sposo mio?.»va! non
ticredo,
( Restituendoli con disprezzo t anello i
)
Va
,mehzognier
!non
prestòFede
agli accenti tuoi .Ago.
1/ acciar paterno è questo 5 Negagli fè , se puoi .Ezi. Sì , lo ravviso, è desso ,
Ma
inman
diun
infedel 4Ago. Sempre
sarò Yispesso »Ezi.
Scordo
la fede antica.Ago. Tu dunque
ame nemica
? Ezi.E
tunemico
al ciel?A
1.Ezi. Credei finor di piangere
Un
1innocente Oppresso t.Ma
oliDio
! conosco adesso ^Ch
1 io piansiun
traditor.Volesse il ciel , eli
1
estinto 10 ti piangessi ancor !
La
sua ragion difendereÈ
di natura istinto :ìio combattuto ,
hb
vinto?
Ma non ho
pace ancor ,De'
mali mieiY
eccessoSarebbe
il tuo rigor eEmpio
!Crudel
!Sovvienti
.
Le nozze
...I giuramenti ...
Io ti
conduco
al soglio.Per
via di sangue?eh
va !( Sì ode il
suono
delle trombe.Ascolta ...
Ove
son io?..Cessò la tregua ... addio .
&
A
3.Di
quelletrombe
alsuono Mi
balza il cor nel petto!Meco
vedrai sul tronoTutto
cangiar di aspetto .Or
che disdegno avvampo
,Soffri ,
eh
1 io torni alcampo
: Forier dimorte
ai perfidi 11brando mio
sarà .Sempre
per te quesVanima Teneri
sensi avrà.
Di
quelletrombe
al suonoMi
freme il cor nel petto lSe
ti vedessi in trono,Non
cangerei di aspetto.Io
pur
di sdegnoavvampo
;
M'
incontrerai sulcampo
:( *5
)
Confusa
ali1
altre vittime
La
sposa tua sarà.
Ko
, che perme
queiranima
Sensi di,
amor non
ha. ( Partono•SCENA
IV.Spiaggia remota
.Mohjmvd
, eCoro
di Àrabi .Moli. *A.lle oziose tende
Ci rispinge Agobar',
Duro
è il (tornando }Ma
ci è forza ubbidir . Sperate intanto Sorte miglior .Forse non
è lontanoIl gran
memento
: ionon
vi parlo invanoCoro
.Nai
dallacuna
Avvezzi alle rapine ,
A
cui fortunaPòrge
sovente il crine..*Noi
partirem diquà
Senza le ostili spoglie?Mgh> Le
belle, e ricche soglie,( Comparisce in disparte
Gondair
, )D' onde Agobar
ci esclude,Mi
stan sul cor ,Coro
* Si , quelle *.*Mah, Ei d
1una
donfta imbelleÈ
ligio alla beltà .Coro
. Così deludeLe
nostre usate voglie?Moh.
eCoro
Si ucciderà . (Gondair
si ritira.Moh. Che
vai vittoriaOve non
sian. le prede?Mah.
eCoro La nuda
gloria È, solmercede Di
chisognando
va . Si ucciderà.(
Partono
.)
( ab
)
SCENA. V.
Gondj'ìr., indi
Agobar
eCon. Che
ascoltai! traditori così vilmente- S' insidia il tuo signor? fremo alla idea Dell'
empio
tradimento ,E
in frpnte sollevar lechiome
io sento !ÀgOo Amor
crudele ! a che fra V ire , eV
armiIn me
risorgi, emi
fai guerra? Ezilda !In
quale istante io ti riveggo!indegno Del
tuo primiero affetto ! alla vendettaPer
temi
affretto , e la tuaman mi
arresta ?Mi ama
quel cor,ma
i falli miei detesta?Gon. Agobar
!Ago. Che mai
chiediDa*
me
r veglioimportuno
?Gon. Ah
! di tua vitaMi
caipiù
chenon
credi \Ago.
X giorni mieiCura un nemico
?GqjIo. In te
un
mortai ravviso,Che ha
dall'ombra
infernal lamente
assorta yE un nemico
a salvar pietà ini scorta.
Ago. Salvarmi?
e da'chimai?
da' vintiFranchi
-
Che
fuggono all'aspettoDel tremendo Agobar
?Gon» Di
tradimentiNon
è ilFranco
capace *Ago. E
chi m'insidia?Lo
svela ...un
solmio
sguardoOgni nembo
dilegua, e il reo confonde * Palesa il traditor ...Gon.
Fra' tuoi si asconde.kAgo. Fra
miei si asconde?Gon. Ah
sj .Ago. Come
il sapesti ?Gon*
Il cicl, *Di
te pietoso a^cor.( 2 7 >
Squarciato lia il denso vel
x
E
ame
poc' anzi offriDi
udir 1 insidiator ,yChe
Tempia
trama ordi lAgo* Chi
èmai
Y iniqup ?Gon.
Il taccio .Ago.
Parla...Gon. Dover mei
vieta ,Ago. Ma
in te che mai Vindegno Di
palesar contrasta?Gon*
Veglia a te stesso, e basta\
Salvo sarai così .
(
A
quel ciglio , a queir aspettoMentre ognun
si arresta , eteme
*Voce
amica io sento in petto,Che mi
parla a suo favor.Ah
! potessi anuova
vitaTrar
quel!1anima
smarrita !La mia morte
a tal vittoria Prezzo vii sarebbe ancor! ) [ÀgOcChi
arrestar potrìa la gloriaDi Agobar
! diun
vincitor ?Con.
Signor ...Ago. Che brami
? e qualeCompenso
a tedegg
1 io?Gon. Ti
volgi al veroDio
,Abbraccia
la sua fede :Fia
questa lamercede
,Che
sol desìo da te .Ago* Ah
! se sapessi!., io fuiUn
dì ...Gon. Chiamato
allume
?Ago. Gente
ferina , e barbara Cangiatoha
inme
costume :De' torti miei terribile,
Amara rimembranza Sapgue
a versar le furieSempre
ridesta inme
!Qon*. (
Conosco
a quelli accentix
(
>8
)Che
alto mistero eì cela.,.Ne' lampi suoi furenti
Cupo
dolormi
svela ...E
ancor la sua feritaSangue
stillando va . Rischiara oDjo
clementeJj arcan finora ascoso ! t
E
volgi a lui pietosoUn guardo
di bontà !)
^gò.
(No... T alma mia
riposo,Pace
sperarnon
sa !) (
Partono
\ )$ C E N A
VI.Volte sotterranee
?come prima
.E
zilda, sepolta in
somma
tristezza.Zarele
, eCoro
di donzelle .Ezi. C-ioraggio , Ezilda -, là mirahil opra,
Che
interessa il tuocor, compiuta
fia .Nè
pace oso sperar, se dall' orrendo Baratro dell'errore a chiara luceRisorger lui , che adoro , io pria
non
veggo«Dio
! tu vedi ilmio
cor : sai, che la fineDi
tanti mali miei , delmio
martiro,Più
che permio
,per commi hen
sospiro.
Zar. Di
fortunati eventi, o Principessa ,Vengo
a gioircon
te .Ezi.
Di
quali eventiFavelli mai? ( Affannosa . )
Zar. Ti
calma: inaspettatoGiunse
soccorso a noi diamiche
schiere .Il
popolo n
1 esulta .Ezi. (
Oh me
perduta !)
Zar. Non
ti avvilir\ che di speranza ancora Traluce a tuo favor qualche baleno . Ezi.Ah
! chemorta
è laspeme
in questo seno 1Zar.
Che
dici ? ah ! tumi
ascondiLa
cagion del tuo duol•Apri
il tuo core>(
*9
)Fidali air amistà, ti spiega .
E
zi.Amica
,
Compiangi
ilmio
destin
. Vittima io sonoDi un
disperatoamor
. Vorrei celarlo,Serbar
correi dimia
costanza il vanto}Ma
cedo al duolo , emi
tradisce il pianto .Oppressa
dal duolo,Languire mi
sento In questomomento Di pena
, e martir .Là morte
si affrettiA porgermi
aita \La mia non
è vita ,È un
lungomorir
.Cora
,Donna
, esulta ! il lieto istanteGiunse
ornai di tua ventura .Ezi.
Che mai
fìa ? . ( Anziosa• )Coro
,Da
questemura
.. «E
zi.Agobar
?Coro
.Lungi
sarà.EzL Che
ascoltai ! qual freddamano Preme
il cor, gelar lo fa !Un
bel giorno di contentoÈ
il sorriso dell'amor
.Ma
di paceun
solmomento Mai
provatoha
questo cor •A me
sola il ciel serbavaE T
affanno ,ed
il dolor!Coro
.Di
notte funestaSquarciato è già il velo :
Fa
core ; che il cieloSereno
tornò. (Partono
.)
i*>
)SCENA
VII.GoXDMR
9 indi LjSQVJTQ .Go/i.^Parfe Agobar
;ma non
per questo EzildaÈ
più tranquilla . Ali ! certo in lei si celaQualche
arcano fluitatoQual mai
sarà r se il tace a tre , cui tutti GÌ' intimi sensi suoi svelò finora ?Leo.
Queste contrade ancora ,Che
felici io credea , saran teatroDi
Battaglie , e di stragi .Gon. Oh
ì chemi
narrilCome
? perchè ?Leo. Si avanza
Carlo a gran passi . Il fier Liutpranjdo è seco De'
longobardi He
, che dall' ItaliaUn
vigoroso esercitoconduce
.Sicura spia n'
ebbe Agobar
? e tosto Simosse ad
incontrarli.
Gon. E
tu ?Leo, Per cenno
?