PROGETTISTI
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
PROGETTAZIONE STRUTTURE
PROGETTO DI RICOSTRUZIONE DELLA PALESTRA A SEGUITO DEGLI EVENTI SISMICI DEL 20 E 29 MAGGIO 2012.
COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE PROGETTAZIONE IMPIANTICA
Ing. Alessandro Manni
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
A B C D E
W:\P-2014\P15-Tassoni-Palestra Mirandola\07-PROGETTO ESECUTIVO\CARTIGLI RELAZIONI.dwg
RELAZIONE DEI MATERIALI
03/2014 PROGETTO ESECUTIVO
R3
SOMMARIO
3 RELAZIONE SUI MATERIALI ... 2 3.1 ELENCO DEI MATERIALI IMPIEGATI E LORO MODALITÀ DI POSA IN OPERA ... 3 3.2 VALORI DI CALCOLO ... 4
Commissario Delegato D.L. n° 74/2012 Rev. 0 28/03/2014
ELABORATO: R3 – RELAZIONE SUI MATERIALI FILE: R3-Relazione sui materiali
STUDIO DI INGEGNERIA ing. Paolo Guidetti - ing. Lorenzo Serri Via P.C. Cadoppi, 14 - 42124 Reggio Emilia
tel.: 0522 439734 fax: 0522 580006
3 Relazione sui Materiali
L’intervento in generale riguarda la realizzazione di una palestra e dei relativi blocchi spogliatoio per la palestra dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Galileo Galilei” di Mirandola sita in via Barozzi nel Comune di Mirandola nella Provincia di Modena.
Oggetto della presente relazione è il progetto della palestra e la zona di collegamento fra i due blocchi spogliatoio situati ai fianchi.
I due fabbricati spogliatoi si presentano a pianta rettangolare di dimensioni pari a circa m 26 x 9.
Il fabbricato palestra si presenta a pianta rettangolare di dimensioni pari a circa m 34 x 26 ; l’interasse dei telai sarà pari a 475 cm con luce in asse pilastro 25,75 m.
All’interno del complesso è inoltre prevista una zona di collegamento fra i due spogliatoi grazie ad un corridoio con annessi bagni e servizi ; il tutto presenta dimensioni pari a circa m 34 x 2.5.
Entrambe le strutture vengono realizzate in legno per quanto riguarda le elevazioni e la copertura mentre le fondazioni sono realizzate con travi e platee in c.a. separate da giunti sismici.
Si precisa nello specifico che cio si concretizzerà nella costruzione di tre edifici separati da opportuni giunti sismici.
Da un punto di vista geologico il sottosuolo, per diversi metri e comunque per spessori di gran lunga superiori a quelli che possono essere interessati da qualsiasi tipo di fondazione e dalla diffusione in profondità dei carichi trasmessi dalle stesse, è costituito da limi argillosi mediamente consistenti.
La sequenza stratigrafica parte con un primo strato caratterizzato da questi limi argillosi che si estende fino a -2.00 m circa, poi si hanno delle argille a bassa consistenza fino a -10.00m a seguire quelle mediamente addensate fino a 19.00m per proseguire più in profondità con delle sabbie addensate almeno fino a 35 m.
La falda idrica presenta una soggiacenza che dovrebbe attestarsi a 2 m dal piano campagna attuale.
Ai sensi del paragrafo 11.1 delle NTC i materiali utilizzati devono essere identificati, qualificati e soprattutto accettati dal Direttore dei Lavori, prima della loro fornitura e posa in opera.
Qualsiasi variazione delle caratteristiche tecniche minime sopra indicate, dovrà essere preventivamente concordata con la Direzione dei Lavori.
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3.1 Elenco dei materiali impiegati e loro modalità di posa in opera
Di seguito si elencano tutti i materiali utilizzati per la realizzazione degli elementi strutturali costituenti l’edificio oggetto della presente relazione.
1. Calcestruzzi
- cls per fondazioni in c.a. in opera C25/30
2. Acciaio per armatura convenzionale
- Barre: B450C
3. Legno
- legno lamellare incollato struttura principale GL28h - legno lamellare incollato struttura secondaria GL24h
Tutti i materiali devono rispondere ai requisiti di cui al D.M. 14/01/08.
Commissario Delegato D.L. n° 74/2012 Rev. 0 28/03/2014
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3.2 Valori di calcolo
Di seguito si riportano i valori delle proprietà meccaniche dei materiali utilizzati nel modello di calcolo per la modellazione degli elementi considerati strutturali.
Calcestruzzo per fondazioni C25/30
Classe strutturale S4
Classe di esposizione per le strutture in elevazione: XC2;
Classe di resistenza minima del c.l.s.: C25/30;
Contenuto minimo di cemento: 300 kg/m3;
Rapporto massimo a/c: 0.60;
Massimo diametro inerti: 32 mm;
Lavorabilità, Slump: S4/S5.
Caratteristiche meccaniche del c.l.s. C25/30:
Resistenza Caratteristica Cubica a Compressione Rck=30 N/mm2; Resistenza Caratteristica Cilindrica a Compressione fck = 24.90 N/mm2;
Resistenza media a trazione fctm = 2.56 N/mm2;
Resistenza Caratteristica a Trazione fctk = 1.79 N/mm2;
Modulo Elastico E E = 31447 N/mm2;
Coefficiente di Poisson n n= 0.20;
Coefficiente di dilatazione termica = 1x10-5;
Resistenza di calcolo a compressione del cls fcd= cc fck / c;
cc= 0.85, coeff. riduttivo per le resistenze di lunga durata;
c= 1.50, coeff. parziale di sicurezza relativo al cls. fcd= 14.11 N/mm2; Resistenza di calcolo a trazione del cls fctd= fctk / c;
c= 1.50, coeff. parziale di sicurezza relativo al cls. fctd= 1.19 N/mm2; Tensione tangenziale di aderenza acciaio-cls fbd = fbk / c;
fbk = 2.25 η fctk;
η = 1 per F ≤ 32mm; fbk = 4.02 N/mm2;
In zona di cls teso od armature molto addensate la resistenza di aderenza va ridotta ulteriormente di
1.5: fbd = 2.685 N/mm2
Acciaio per armature da cemento armato B450C
Caratterisitiche meccaniche dell’acciaio B450C:
Tipo di acciaio B450C;
Tensione nominale di snervamento fy,nom. = 450 N/mm2;
Tensione nominale di rottura ft,nom. = 540 N/mm2;
Tensione caratteristica di snervamento fy,k. ≥ fy,nom;
Tensione caratteristica di rottura ft,k. ≥ ft,nom.
Rapporto (ft/fy)k 1.15 ≤ (ft/fy)k ≤ 1.35;
Rapporto (fy/fy,nom.)k (fy/fy,nom.)k ≤ 1.25;
Allungamento (Agt)k ≥ 7.5%;
Tensione di calcolo dell’acciaio fyd= fyk / s;
c= 1.15, coeff. parziale di sicurezza relativo all’acciaio fyd= 391.3 N/mm2;
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Elevazione Palestra: struttura secondaria in legno lamellare incollato GL28h
Le lamelle costituenti gli elementi saranno incollate in modo da dar luogo ad una qualità del lamellare secondo quanto previsto dalla UNI EN 1194.
Caratterisitiche meccaniche secondo UNI EN 1194:
E0,g,mean 12600 N/mm2
Gg,mean 780 N/mm2
fm,g,k 26,5 N/mm2
ft,0,g,k 19,5 N/mm2 ft,90,g,k 0,45 N/mm2 fc,0,g,k 26,5 N/mm2 fc,90,g,k 3,0 N/mm2
fv,g,k 3,2 N/mm2
k 410 kg/m3
Commissario Delegato D.L. n° 74/2012 Rev. 0 28/03/2014
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Elevazione Palestra: struttura secondaria in legno lamellare incollato GL24h
Le lamelle costituenti gli elementi saranno incollate in modo da dar luogo ad una qualità del lamellare secondo quanto previsto dalla UNI EN 1194.
Caratterisitiche meccaniche secondo UNI EN 1194:
E0,g,mean 11600 N/mm2
Gg,mean 720 N/mm2
fm,g,k 24 N/mm2
ft,0,g,k 16,5 N/mm2 ft,90,g,k 0,4 N/mm2 fc,0,g,k 24 N/mm2 fc,90,g,k 2,7 N/mm2
fv,g,k 2,7 N/mm2
k 380 kg/m3
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Le Condizioni Ambientali, ai fini della protezione contro la corrosione delle armature metalliche, possono essere suddivise in ordinarie, aggressive e molto aggressive in funzione della Classe di Esposizione.
Condizioni ambientali Classe di esposizione
Ordinarie X0, XC1, XC2, XC3, XF1
Aggressive XC4, XD1, XS1, XA1, XA2, XF2,XF3
Molto aggressive XD2, XD3, XS2, XS3, XA3, XF4.
Le armature si distinguono in due gruppi:
- armature sensibili;
- armature poco sensibili.
Gli acciai ordinari da c.a. appartengono al gruppo delle armature poco sensibili alla corrosione.
Copriferro e Interferro
L’armatura resistente deve essere protetta da un adeguato ricoprimento di calcestruzzo.
Al fine della protezione delle armature dalla corrosione, lo strato di ricoprimento di calcestruzzo, copriferro, deve essere dimensionato in funzione dell’aggressività dell’ambiente e della sensibilità delle armature alla corrosione.
Nel caso in esame si adotta un copriferro minimo per le armature principali in fondazione non minore di 40 mm.
Il presente elaborato è costituito da n. 7 pagine numerate progressivamente ad esclusione del frontespizio.
Reggio Emilia, lì 28/03/2014
Ing. Paolo Guidetti