European Technical Assessment ETA 15/0304
ETAG 027: Categoria A Classe energetica 0: ≥100 kJ Altezza: 2.0 m – 2.5 m
Certificato di collaudo S 14-6 Federal Office for the
Environment FOEN Svizzera
Istituto di ispezione responsabile:
Swiss Federal Institute for Forest, Snow and Landscape
Birmensdorf, Svizzera
Data: 29.12.2016 Edizione: 250-N-FO / 07
© Geobrugg AG CH-8590 Romanshorn
Manuale del sistema
GBE-100A-R BARRIERA
PARAMASSI
FUNZIONE E STRUTTURA DEL MANUALE
Il presente manuale garantisce che i sistemi Geobrugg di protezione contro la caduta massi siano costruiti liberi da difetti in base alle più recenti soluzioni tecniche, che la gamma di applicazioni sia definita in modo chiaro, che la loro affidabilità operativa sia garantita e che l’installazione e il controllo del sistema siano svolti correttamente.
La visione d ’ insieme del sistema è presentata nell ’ appendice alla fine del manuale.
Il manuale del sistema si articola nelle seguenti sezioni:
Prova di Controllo qualità
Tracciamento
Dettagli di assemblaggio
Visione d’insieme del sistema / funi
Certificato di Qualità ISO 9001
Il presente documento non intende essere esaustivo. Esso è stato redatto per le applicazioni standard generali e non tiene in considerazione alcun parametro relativo a progetti specifici. Geobrugg non può essere ritenuta responsabile di eventuali costi aggiuntivi che possono insorgere in casi particolari. Per qualsivoglia dubbio, vi preghiamo di mettervi in contatto con il produttore. Si applicano i termini e le condizioni generali di Geobrugg AG.
RESPONSABILE DEL CONTENUTO:
Geobrugg AG Schutzsysteme Aachstrasse 11 Casella postale
CH-8590 Romanshorn, Svizzera [email protected]
www.geobrugg.com
Romanshorn, giovedì, 29 dicembre 2016
(Timbro / firme legalmente valide)
I AREA DI APPLICAZIONE
I sistemi di protezione contro la caduta massi sono progettati sulla base di studi approfonditi, svolti da progettisti specializzati, i quali tengono conto dei seguenti aspetti geotecnici e definiscono la relativa area di applicazione:
Ricostruzione della storia degli eventi
Condizione della zona di caduta massi
Valutazione di stabilità dell'intera zona di caduta massi
Frequenza della caduta massi
Dimensione dei massi da intercettare
Traiettorie e altezze di spostamento dei massi in caduta
Calcoli dell’energia cinetica
Posizionamento della struttura di controllo (considerando la topografia locale)
Condizioni di ancoraggio
II QUALITÀ DEI COMPONENTI DEL SISTEMA
Dal 22 agosto 1995, Geobrugg AG, precedentemente Geobrugg Schutzsysteme (Geobrugg Protection Systems), divisione di Fatzer AG, Romanshorn (CH), è in possesso del numero di registrazione CH-34372, in accordo con i requisiti del Sistema Gestione Qualità (ISO 9001, 2008). L'Ente di certificazione è SQS (Swiss Association for Quality and Management Systems), parte di IQNet. Il manuale di qualità specifica il tipo di controlli sui singoli componenti di sistema (materiale di base, prodotti commerciali e prodotti finali), messi in atto per escludere una carenza di qualità del prodotto. I relativi certificati sono riportati in appendice.
III FUNZIONALITÀ DEI SISTEMI DI BARRIERA
La funzionalità di sistema si basa su prove di caduta massi che riflettono condizioni reali sul campo, svolte a Walenstadt (SG), Svizzera, in base alle Linee guida europee ETAG 027 “Falling Rock Protection Kits” e alla guida svizzera per i collaudi di conformità delle protezioni paramassi. Nei collaudi di caduta massi in scala 1:1, i massi sono lanciati in verticale nel campo centrale di una struttura di controllo a tre campi, a una distanza di 10 m tra i montanti di ciascun campo. Si raggiunge una velocità di impatto di almeno 25 m/s. Tali collaudi sono
supervisionati da centri di collaudo certificati e sono stati approvati dall'European Technical Assessment (ETA), ottenendo anche un certificato di collaudo svizzero dell'Ufficio federale per l'ambiente (FOEN). L’attuale sistema GBE-500A ha ottenuto la certificazione no. ETA – 15/0304 e il Certificato di collaudo n. S 14-6.
IV CONTROLLO DELLA QUALITÀ PER L’INSTALLAZIONE
Il presente manuale di sistema descrive in dettaglio la progettazione e l’installazione della barriera.
V RESPONSABILITÀ CIVILE DEL PRODOTTO
La caduta massi, gli smottamenti, le frane superficiali e le valanghe sono fenomeni imprevedibili e sporadici. Le cause sono molteplici e spaziano dall’attività umana (edilizia, ecc.) a eventi di forza maggiore (agenti
meteorologici, terremoti, ecc.). In ragione della molteplicità delle cause di questi eventi, non è possibile sviluppare un approccio scientifico a garanzia della sicurezza di persone e di beni.
Il rischio di incidenti viene comunque notevolmente ridotto applicando adeguati procedimenti di calcolo e solidi principi ingegneristici, che fanno riferimento a parametri prevedibili, e realizzando misure di salvaguardia adeguatamente progettate, in aree a rischio ben identificate.
Questi sistemi devono essere monitorati e sottoposti a manutenzione per garantire il livello richiesto di sicurezza.
Questo livello di sicurezza del sistema può essere ridotto da incidenti, cause naturali, dimensionamento
inadeguato o mancato utilizzo dei componenti standard indicati nonché dei sistemi e delle parti originali e/o eventi di corrosione (causati da agenti atmosferici aggressivi, manomissioni o altra influenza esterna).
A differenza dei collaudi in scala 1:1 - volti a testare un peso molto elevato ma in una situazione standardizzata - è possibile che, data la topografia locale, la disposizione e la progettazione delle strutture risultino molto diverse tra loro. Non è sempre possibile stabilire a priori e con esattezza, quale possa essere l'influenza di modifiche ed adattamenti apportati al sistema. I punti di criticità includono la distanza tra i montanti, le deviazioni
dell'allineamento della barriera dalla linea retta, l'angolo di posizionamento delle funi di ancoraggio, nonché l'angolo e la velocità d'impatto.
In fase di valutazione dell’impatto di anomalie significative e di situazioni particolari, Geobrugg è in grado di fornire assistenza e offrire suggerimenti per l’elaborazione di soluzioni fattibili. Geobrugg non è tuttavia in grado di garantire prestazioni esattamente uguali ai risultati delle prove di caduta massi svolte in condizioni reali di campo.
In casi critici, è consigliabile scegliere una barriera di capacità maggiore rispetto alla capacità richiesta in un caso standard.
INDICE
1 AVVERTENZE DI PERICOLO ... 8
2 STRUMENTI PER L’INSTALLAZIONE DELLE BARRIERE PARAMASSI ... 9
3 UTILIZZO DEI MORSETTI ... 10
4 TRACCIAMENTO A SECONDA DEL TERRENO ... 12
5 GEOMETRIA DI TRACCIAMENTO ... 14
6 INSTALLAZIONE DELL’ANCORAGGIO IN FUNE ... 18
7 ANCORAGGIO DEL MONTANTE E ANCORAGGIO IN FUNE ... 19
8 PREPARAZIONE DELLE RETI E DEI MONTANTI ... 21
9 INSTALLAZIONE MEDIANTE GRU O ELICOTTERO ... 24
10 FASI DI INSTALLAZIONE DELLA SOVRASTRUTTURA ... 25
11 DETTAGLI DI ASSEMBLAGGIO ... 28
12 SEPARAZIONE FUNI DI SUPPORTO CON ANCORAGGIO INTERMEDIO ... 40
13 SOLUZIONI SPECIALI IN AGGIUNTA ALLA SOLUZIONE STANDARD ... 43
14 ISPEZIONE FINALE ... 44
SPIEGAZIONE DEI SIMBOLI UTILIZZATI
Nota di sicurezza: va obbligatoriamente osservata
Note/consigli che vi aiuteranno a installare il sistema facilmente e correttamente
Si raccomanda di contattare Geobrugg
Zona di monte
Zona di valle
1 AVVERTENZE DI PERICOLO
QUALIFICA DEL CAPO CANTIERE
La responsabilità dell’installazione dovrà essere affidata unicamente a una persona qualificata.
FUNI SOTTO TENSIONE
Le funi sono tensionate. In fase di installazione e di pretensionamento delle funi, sarà necessario assicurarsi che nessuno sia presente nell’area di rischio.
RILASCIO DELLE PARTI SOTTO TENSIONE
Evitare il più possibile la rimozione o lo sganciamento di componenti sotto tensione. È comunque necessario prestare la massima attenzione.
2 STRUMENTI PER L’INSTALLAZIONE DELLE BARRIERE PARAMASSI
TRACCIAMENTO
Metro a nastro da 30-50 m
Metro pieghevole
5 picchetti a nastro rosso - bianco
Inclinometro
Bomboletta spray
Picchetti in legno o ferro (min 3 picchetti per campo)
Martello/mazza
Manuale del sistema
INSTALLAZIONE
Chiavi inglesi varie
Chiave inglese a cricchetto
Chiave dinamometrica, coppia: 25-400 Nm (vedi coppia di serraggio specificata per morsetti per fune e dadi di ancoraggio)
Chiavi inglesi congruenti con le misure dei dadi di fissaggio
Tronchesi per funi tipo Felco C16 o C112 o simili e capacità di taglio di 12 mm
Flessibili o altri dispositivi di taglio a motore; capacità di taglio 28 mm
Tenaglie o pinze piatte
Filo o fune galvanizzata con diametro 2 mm
Bolla
Nastro adesivo
Morsetto bloccafune, piccolo 8-16 mm / grande 14-26 mm (min. 2 pz.)
Almeno due cinghie con tesatore
Morsetto bloccafune
Catena di sollevamento o apparecchio di trazione a fune (almeno 1,5 t /15 kN)
Fune ausiliaria
t e
3 UTILIZZO DEI MORSETTI
Il presente manuale vale per tutti i morsetti FF-C-450 tipo 1 classe 1 (analogamente a EN 13411-5 tipo 2) forniti da Geobrugg AG.
La distanza e esistente tra i morsetti deve corrispondere a un multiplo compreso tra 1 e 2 volte l'ampiezza t delle ganasce del morsetto stesso. L'estremità sciolta della fune deve essere almeno pari a 3 x e. Geobrugg consiglia di prendere l’estremità sciolta della fine formando un anello e fissarla direttamente dietro l’ultimo morsetto alla fune tesa.
Qualora si utilizzasse una redancia nella costruzione dell’asola, il primo morsetto per funi va applicato direttamente sulla redancia. In caso di asola senza redancia, la lunghezza h dal primo morsetto fino al punto di forza deve essere di almeno 15 volte superiore rispetto al diametro nominale della fune. Quando non sottoposta a carico, la lunghezza h dell’asola deve essere di almeno il doppio rispetto alla larghezza h/2.
Le staffe di morsetti (staffe a U) vanno sempre applicate sull’estremità della fune non sollecitata, mentre le guan- ce dei morsetti (selle) sempre sull’estremità sollecitata («mai sellare un cavallo morto»).
Accertarsi di serrare i dadi in modo uniforme fino a raggiungere la coppia necessaria (alternando).
Le coppie di serraggio richieste con lubrificazione valgono per i morsetti per funi le cui superfici d’appoggio e i filetti dei dadi sono stati lubrificati con lo spray lubrificante Panolin CL 60 Universal (o lubrificante equivalente).
FF-C-450 tipo 1 classe 1
min. 3 x e h/2
ATTENZIONE: Conversione dei morsetti
D’ora in poi vengono forniti i morsetti modello FF-C-450 tipo 1 classe 1. Per la corretta installazione sono determinanti la tabella di seguito riportata così come i disegni dei passaggi delle funi in appendice.
Le immagini riportate nel manuale non sono aggiornate!
h
Diametro fune metallica
[mm]
Dimensioni del morsetto
Numero richiesto di morsetti
Coppia di serraggio richiesta, con lubrificazione
[Nm]
Coppia di serraggio richiesta
senza lubrificazione
[Nm]
Apertura chiave
[mm]
3 - 4 1/8‘‘ 2 4 8 10
6 - 7 1/4‘‘ 2 10 25 15
8 5/16“ 3 20 50 18
9 - 10 3/8“ 3 30 75 19
11 - 12 7/16“ 3 40 110 22
14 - 15 9/16“ 3 50 150 24
16 5/8“ 3 90 170 24
18 - 20 3/4‘‘ 4 90 180 27
22 7/8“ 4 150 330 32
22 GEOBINEX 7/8“ 5 150 330 32
Un forte schiacciamento delle funi metalliche indica che i morsetti sono stati serrati con la coppia predefinita.
I morsetti per funi vanno installati con la coppia predefinita e non possono essere riutilizzati.
Dopo la prima applicazione del carico occorre controllare nuovamente la coppia e, se necessario, correggerla.
4 TRACCIAMENTO A SECONDA DEL TERRENO
PRINCIPI GENERALI PER IL TRACCIAMENTO
Posizione della barriera
Per determinare la posizione ottimale della barriera sono disponibili programmi di simulazione consolidati, in grado di riconoscere luoghi sfavorevoli con dislivelli troppo pronunciati o terreni in ombra.
Linea della barriera
In linea di massima, la linea della barriera va pianificata in modo tale da restare il più possibile diritta e orizzontale. Ove possibile, è opportuno raggirare o compensare una linea della barriera non diritta così come terreni in discesa e curvi tra i montanti.
Posa della fondazione
L’appoggio della piastra di base della fondazione va realizzato rispetto al terreno in modo tale che la fune di supporto inferiore rimanga a contatto con il terreno.
La posa delle piastre di base va realizzata in modo tale che la fune di supporto inferiore passi accanto agli spigoli della fondazione, evitando però che possa essere danneggiata dagli stessi.
Differenze di quote nella linea della barriera
h: Altezza barriera x: Interasse
n: Adattamento delle lunghezze della rete
h: Differenza di quote tra due montanti attigui
Tab. 2
Interasse 6-8 m 8-10 m 10-12 m
h < 1.00 m < 1.50 m < 2.00 m Non è richiesta alcuna modifica
h > 1.00 m > 1.50 m > 2.00 m È necessario regolare la rete
In caso di differenze di quote superiori a quelle indicate nella tab. 2, è necessario contattare Geobrugg per definire la corretta lunghezza della rete
h h
x x
n
5 GEOMETRIA DI TRACCIAMENTO
PRINCIPI GENERALI INERENTI LA GEOMETRIA DI TRACCIAMENTO
Parametri standard di tracciamento
Se sono rispettate le dimensioni di tracciamento standard, indicate nelle pagine che seguono, e le rispettive tolleranze dimensionali, la barriera fornita può essere installata senza problemi, assicurando il corretto funzionamento di ogni singolo componente in caso di caduta massi.
Adattamento al terreno
Alcuni tipi di terreno non permettono il rispetto delle dimensioni di tracciamento standard. In questi casi, per garantire il corretto funzionamento della struttura, è possibile procedere a varie piccole regolazioni in sezione o in lunghezza della rete, delle funi, dei montanti, ecc.
Informare Geobrugg delle differenze riscontrate vi permetterà di lavorare assieme per trovare rapidamen- te una soluzione adatta alle vostre esigenze.
1)
Ancoraggio in fune Ancoraggio laterale
2)
Cambio di inclinazione a monte Ancoraggio a valle
3)
Ancoraggio intermedio con separazione fune di supporto
4)
Cambio di inclinazione a valle
Ancoraggio a monte
5)
Ancoraggio intermedio senza separazione fune di supporto
1)
3) 5)
4)
2)
TRACCIAMENTO STANDARD DI UNA LINEA DI BARRIERA DIRITTA
ANCORAGGIO IN FUNE PER ANCORAGGIO INTERMEDIO
c
a a
Z Z
1)
a x
A, B, C
h c
h a c e
2.00 3.00 0.30 1.00
2.50 3.75 0.30 1.25
3.00 4.50 0.30 1.50
Lunghezza
h: Altezza barriera x: Interasse
Punto di ancoraggio A: Fune di supporto
superiore B: Fune di supporto
inferiore
C: Ancoraggio laterale Tab. 3
Lunghezza a: cfr tab.3 c: cfr tab. 3
Punto di ancoraggio Z: Ancoraggio
intermedio D
CAMBIO DI DIREZIONE VERSO MONTE
Per cambi di direzione verso monte tra 5° e 15°, prevedere anche un ancoraggio a valle (T) aggiuntiva. La fune di ancoraggio dovrà essere posizionata sul lato a valle, alla distanza (e) dal montante.
L’ancoraggio a valle presenta un diametro fune d = 14 mm.
ANCORAGGIO INTERMEDIO e
T
5°<y<15°1)
x
2)
Se il cambio di inclinazione verso monte è superiore a 15°, sarà
necessario prevedere un ancoraggio intermedio, omettendo l’ancoraggio a valle
Lunghezza e: cfr tab.3 x: Interasse y: Angolo di
inclinazione
Punto di ancoraggio T: Ancoraggio a valle
Lunghezza 5) a: cfr tab.3 c: cfr tab. 3 y: Angolo di
inclinazione
Punto di ancoraggio Z: Ancoraggio
intermedio 15°<y<25°
a a
Z Z
c
c
ANCORAGGIO IN FUNE PER SEPARAZIONE FUNI DI SUPPORTO CON ANCORAGGIO INTERMEDIO
Una separazione della fune di supporto prevede anche un ancoraggio intermedio. Con condizioni di terreno facili e disponendo di attrezzi adatti, consigliamo una separazione della fune di supporto dopo 80 - 100 m circa.
Nota: per cambi di inclinazione verso monte superiori a 25°, prevedere una separazione della fune di supporto anche per l’ancoraggio intermedio.
CAMBIO DI INCLINAZIONE VERSO VALLE
Se il cambio di direzione verso valle ha un angolo superiore a 30°, sarà necessario montare al montante un ancoraggio intermedio a monte. Il cambio massimo di inclinazione verso valle è di 40°.
c
a a
B,Z B,Z
30°<y<40°
a
4)
Lunghezza a: cfr tab.3 c: cfr tab. 3
Punto di ancoraggio B: Fune di supporto
inferiore Z: Ancoraggio
intermedio
Lunghezza a: cfr tab.3
y: Angolo di inclinazione
Punto di ancoraggio
Z: Ancoraggio intermedio
3)
Z
Z
6 INSTALLAZIONE DELL’ANCORAGGIO IN FUNE
ANGOLO DI FORATURA
I fori per gli ancoraggi in fune sono predisposti nella direzione di movimento con inclinazione ≥ 15° rispetto al piano orizzontale.
In fase di colatura del calcestruzzo, gli ancoraggi dovranno essere inseriti orizzontalmente nella buca fino alla marcatura arancione.
ESEMPIO DI PLINTO PER TESTE FLESSIBILI DI ANCORAGGIO.
03
≥ 15° 02
01
≥ 15°
In fase di colatura del calcestruzzo, gli ancoraggi 01 dovranno essere inseriti orizzontalmente nella buca fino alla marcatura arancione.
Se si utilizzano ancoraggi in barra con testa flessibile, i plinti di fondazione 03 con rinforzi 02 devono poter resistere agli sforzi di taglio.
7 ANCORAGGIO DEL MONTANTE E ANCORAGGIO IN FUNE
Terreno sciolto:
Prevedere fori per l’ancoraggio
Preparare il plinto in calcestruzzo 111. Le dimensioni e il rinforzo del plinto in calcestruzzo dovranno rispecchiare le istruzioni del progettista.
Inserire l’ancoraggio 05, le rondelle 09, e i dadi di fissaggio 10; il progettista calcolerà la lunghezza degli ancoraggi
Opzionale: tubo di stabilizzazione 04
Fissare l’ancoraggio 05 con l’ausilio di malta in terreno sciolto 110
Riempire il plinto in calcestruzzo 111
Stringere i dadi di fissaggio 10 per una forza di pretensionamento di circa 30 kN
Calcestruzzo:
Per tutti i tipi di terreno e roccia
Predisporre una buca per il plinto in calcestruzzo 111 Le dimensioni e l’armatura del plinto in calcestruzzo
dovranno rispecchiare le istruzioni del progettista
Installare entrambi gli ancoraggi 08 (con l’ausilio di una dima).
Le rondelle 09 e i dadi di fissaggio 10 devono essere applicati su entrambi i lati della piastra di base
Riempire il plinto in calcestruzzo 111
Stringere i dadi di fissaggio 10 per una forza di pretensionamento di circa 30 kN
09,10 110
04,05 09,10
111
09,10
08
111
Roccia:
Prevedere fori per l’ancoraggio 08, verticalmente rispetto alla piastra di base nella roccia 112
Fissare l’ancoraggio 08 con l’ausilio di malta, il progettista calcolerà la lunghezza degli ancoraggi
Un sottile strato di livellamento dovrebbe garantire un posizionamento stabile della piastra di base
Posizionare il montante nello strato di livellamento
Quando la malta è perfettamente asciutta, fissare i dadi di fissaggio 10 con le rondelle 09 per una forza di
pretensionamento di circa 30 kN
Coppia di serraggio del dado di fissaggio per una forza di pretensionamento di ancoraggio di circa 30 kN
Swiss-GEWI NG 20 Swiss-GEWI NG 25 Swiss-GEWI NG 28
Coppia di serraggio 200 Nm 300 Nm 400 Nm
Si dovrà utilizzare malta resistente al gelo e al sale antigelo.
Struttura di rinforzo: Diametro acciaio: 12 mm, distanza 150 mm Se richiesta, può essere fornita una dima di installazione.
È necessario assicurarsi che gli ancoraggi siano sufficientemente in contatto per ottenere una buona aderenza alla malta e che una superficie sufficiente sia a contatto con il materiale circostante.
Ulteriori informazioni sull’ancoraggio del montante sono disponibili sulla scheda relativa agli ancoraggi.
Non sottovalutare le forze risultanti in caso di caduta massi. I lavori sotterranei e di installazione sono da svolgersi a regola d’arte.
08 112
09,10
8 PREPARAZIONE DELLE RETI E DEI MONTANTI
MONTAGGIO PRELIMINARE E LATO CORRETTO DEL ROTOLO DI RETE
I montanti sono numerati da sinistra verso destra (partendo dal lato a valle)
S: I rotoli di rete sono preinstallati a destra del montante, come procedura standard.
X: In caso di differenze di quote significative, è più semplice tirare la rete verso il basso dal montante più in alto a quello più in basso.
Se specificato nell’ordine, Geobrugg potrà fornire la rete fissata in base alle indicazioni del cliente.
1 2
3
4
S S
X
PREPARAZIONE DEI MONTANTI
83
30.1
31.1
30.1 Montante di bordo per altezza barriera di 2.0 m 30.2 Montante di bordo per altezza barriera di 2.5 e 3.0 m 31.1 Montante intermedio per altezza barriera di 2.0 m 31.2 Montante intermedio per altezza barriera di 2.5 e 3.0 m 83 1 pz. grillo di 5/8“ per 30.1 e 30.2
83 4 pz. grillo di 5/8“ per 31.1 e 31.2
240 Il grillo per il sollevamento del montante viene usato in un secondo momento per la fune verticale
241 Il grillo per il sollevamento del montante viene usato in un secondo momento per la fune di supporto superiore
241 240
30.2 / 240
31.2 / 241
ALTEZZA CORRETTA DEL ROTOLO DI RETE
Per il rotolo di rete le 5 file di maglie da lasciare libere 201 a destra e sinistra della rete devono essere legate lontano dai profili di guida per le funi di supporto 202.
L’altezza della fila di maglie più in alto 203 o dei profili di guida 202 per la fune di supporto superiore è leggermente sopra quella dei grilli per la fune di supporto superiore.
202
201
201 202 203
83
9 INSTALLAZIONE MEDIANTE GRU O ELICOTTERO
Tensionare con sicurezza il rotolo di rete con l’ausilio di fascette 204.
Per sollevare i montanti, utilizzare il grillo centrale 5/8” 83 sulla testa del montante.
204 83
10 FASI DI INSTALLAZIONE DELLA SOVRASTRUTTURA
Barriera pre-installata illustrata schematicamente
Le seguenti informazioni mostrano le singole fasi per un’installazione standard. I dettagli verranno descritti nelle pagine successive.
Predisporre i fori per gli ancoraggi e completare i plinti di fondazione.
Issare i montanti preassemblati con rete.
Prestare la massima attenzione nelle aree di pericolo, quando è ancora possibile il ribaltamento dei montanti in avanti o di lato.
Montare gli ancoraggi laterali e intermedi.
Montare la fune alla testa del montante
Far passare la fune di supporto superiore da un ancoraggio laterale attraverso i grilli alla testa del montante e i tubi guida nel rotolo di rete verso l’altro ancoraggio laterale e poi tenderla.
La rete viene fissata solo in un secondo momento, dopo aver inserito la fune di supporto inferiore (vedi fasi successive).
Far passare la fune di supporto inferiore da un ancoraggio laterale attraverso i grilli alla base del montante e i tubi guida nel rotolo di rete verso l’altro ancoraggio laterale ma senza tenderla.
La rete viene fissata solo in un secondo momento, dopo aver inserito la fune di supporto inferiore (vedi fasi successive).
Montare le funi verticali ai montanti di bordo e con una spirale collegare la rete alla fune verticale sinistra.
Aprire le reti, fissarle, collegarle l’una all’altra e con una spirale collegarle all’altra fune verticale.
Tendere la fune di supporto inferiore
Chiudere le zone flessibili
11 DETTAGLI DI ASSEMBLAGGIO
POSIZIONAMENTO DEI MONTANTI IN SICUREZZA
Non sostare nell’area di caduta dei montanti per un tempo superiore al necessario. Prestare la massima attenzione in questa area finché i montanti non saranno stati messi in sicurezza per possibili cadute in avanti o di lato.
MONTANTI DI BORDO E PASSAGGIO DELLE FUNI DI SUPPORTO ATTRAVERSO LA RETE
Altezza barriera di 2.0 m
Il profilo del montante è un profilo quadrato cavo (RRW 90)
Per quanto riguarda i 3 grilli in basso 83, avvitare il bullone filettato con la testa a monte in modo che la rete o le spire molleggiate orizzontali della spirale non vi restino impigliate.
67 1 pz ancoraggio laterale 69 1 pz fune verticale
71 1 pz fune di supporto superiore 72 1 pz fune di supporto inferiore 77 1 pz fune alla testa del
montante 83 7 pz grillo 5/8"
95 3 pz morsetto 7/16“
302 1 pz spirale XXXX x 64/4 – 100 Per i dettagli si veda più avanti
83 72
69
95
83
67
71
302
77 Su entrambi i lati dei montanti vengono
realizzate zone flessibili (vedi capitolo
«Zone flessibili»).
A questo scopo, le maglie da lasciare libere 201 sono già legate lontano dai profili di guida 202
Al di fuori delle zone flessibili, le funi di supporto 71 e 72 vengono spinte, con l’aiuto dei profili di guida 202,
direttamente attraverso le maglie esterne.
202
201
201
Montare le funi verticali 69 sul lato
rivolto verso gli ancoraggi laterali.
69 69
Altezza barriera di 2.5 e 3.0 m Il profilo del montante è un HEA 140
Per quanto riguarda i 2 grilli in basso 83, avvitare il bullone filettato con la testa a monte in modo che la rete o la spirale orizzontale non vi resti impigliata.
71 1 pz fune di supporto superiore
72 1 pz fune di supporto inferiore 76 1 pz fune alla testa del
montante 83 4 pz grillo 5/8"
93 2 pz morsetto 7/16“
Coppia di serraggio Con lubrificazione: 80 Nm Senza lubrificazione: 215 Nm
72 83 76
93
71
83
Su entrambi i lati dei montanti vengono realizzate zone flessibili (vedi capitolo
«Zone flessibili»).
A questo scopo, le maglie da lasciare libere 201 sono già legate lontano dai profili di guida 202
Al di fuori delle zone flessibili, le funi di supporto 71 e 72 vengono spinte, con l’aiuto dei profili di guida 202,
direttamente attraverso le maglie esterne.
201 202
201
MONTANTE INTERMEDIO E PASSAGGIO DELLE FUNI DI SUPPORTO ATTRAVERSO LA RETE
Altezza barriera di 2.0 m
Il profilo del montante è un profilo quadrato cavo (RRW 90)
Altezza barriera di 2.5 e 3.0 m Il profilo del montante è un HEA 140
ANCORAGGIO LATERALE, FUNE DI SUPPORTO SUPERIORE E INFERIORE ALL’ANCORAGGIO IN FUNE SINISTRO
67 1 pz ancoraggio laterale 72 1 pz fune di supporto inferiore 73 1 pz fune di supporto superiore 84 2 pz grillo 3/4"
95 3 pz morsetto 9/16"
95
73
72 84
67
ANCORAGGIO LATERALE, FUNE DI SUPPORTO SUPERIORE E INFERIORE ALL’ANCORAGGIO IN FUNE DESTRO
67 1 pz ancoraggio laterale 72 1 pz fune di supporto inferiore 73 1 pz fune di supporto superiore 95 3 pz morsetto 9/16“ per fune
95 4 pz morsetto NG16 per fune 73
67
95
95
72
95
RETE TECCO: COLLEGAMENTO ALLA FUNE VERTICALE E RECIPROCO
205 Zone flessibili: a sinistra e a destra del montante lasciare libere rispettivamente 5 maglie (vedi prossimo capitolo)
La distanza della fune di supporto superiore da terra, per i montanti, è rispettivamente 30 cm sopra l’altezza barriera.
302 - Altezza barriera di 2.0 m: 1 pz spirale 2200 x 64/4 - 100
- Altezza barriera di 2.5 m: 1 pz spirale 3500 x 64/4 - 100, accorciare in sito a 2800 mm - Altezza barriera di 3.0 m: 1 pz spirale 3500 x 64/4 - 100, accorciare in sito a 3300 mm
302 302
205 205
205 205
ZONE FLESSIBILI
Nell’area delle teste di montante e delle basi di montante vengono create zone flessibili per evitare una concentrazione di forza in questi punti.
In queste zone flessibili non si monta la rete direttamente alle funi di supporto ma vengono intrecciate 2 spire molleggiate della spirale tra rete e funi di supporto.
Per una lunghezza di 1.75 m o 0.875 m la spirale 3500 x 64/4 - 90 viene in loco dimezzata o fatta in quattro.
Zone flessibili nei montanti intermedi
Nell'area delle 10 maglie 206 la spirale 304.1 è intrecciata nella fune di supporto superiore. La seconda spirale 304.2 è invece intrecciata nella rete e nella prima spirale.
207: Tra i due grilli attraverso i quali viene fatta passare la fune di supporto superiore, la spirale 304.1 non viene intrecciata nella fune di supporto
La maglia più in alto e quella due livelli sotto delle reti accostate, oltre che con la spirale, sono collegate anche rispettivamente con un grillo 3/8“ 80.
5 4
3 2
1 1
2 3
4 5
80
206 304.1 304.2
2 3
2 3
207
0,875 m 1,75 m
304.1 / 304.2 304.3 / 304.4
Nell’area delle 10 maglie 206 la spirale 304.1 è intrecciata nella fune di supporto inferiore. La seconda spirale 304.2 è invece intrecciata nella rete e nella prima spirale.
207: Tra i due grilli attraverso i quali viene fatta passare la fune di supporto inferiore, la spirale 304.1 non viene intrecciata nella fune di supporto
La maglia più in basso e quella due livelli sopra delle reti accostate, oltre che con la spirale, sono collegate anche rispettivamente con un grillo 3/8“ 80.
206
304.2
207
5 4 3 2 1 2 2 1 2 3 4 5
3 3
304.1 80
Zone flessibili esterne
Nell’area delle 5 maglie 208 la spirale 304.3 è intrecciata nella fune di supporto superiore o inferiore. La seconda spirale 304.4 è invece intrecciata nella rete e nella prima spirale.
Il bordo della rete è intrecciato con la spirale 302 nella fune verticale.
La maglia più in alto e quella due livelli sotto oppure quella più in basso e quella due livelli sopra del bordo della rete, oltre che con la spirale, sono collegate anche rispettivamente con un grillo 3/8“ 80 alla fune verticale.
1 2 3 4 5
2 3
208 304.3
80
304.4
302
6 7
1 2 3
2 3 4 5
304.3 304.4 80
6 7
Piegatura della spirale verticale in caso eccezionale
Se la spirale verticale 302 non ha alcun appoggio sul terreno o sul plinto in calcestruzzo, ad es. nel caso che la piastra di base del montante sporga sopra le fondamenta 210, può succedere che in condizioni di vento la spirale si sviti a poco a poco a causa dei movimenti della rete 211.
In questo caso eccezionale, che se possibile va evitato, la spirale verticale 302 all’estremità superiore deve essere agganciata nella penultima curva dell’intreccio 212.
302
212 210
302 / 211
ANCORAGGIO A VALLE
01 1 pz ancoraggio in fune spiroidale
79 1 pz. ancoraggio a valle 85 2 pz. grillo 5/8“ addizionale 93 3 pz. morsetto 7/16“
85
79
93
01
12 SEPARAZIONE FUNI DI SUPPORTO CON ANCORAGGIO INTERMEDIO
67 2 pz ancoraggio intermedio 71 2 pz fune di supporto superiore 72 2 pz. fune di supporto inferiore 76 2 pz fune alla testa del montante 83 4 pz grillo 5/8“ addizionale 76
71
67 83
72
01 2 pz ancoraggio in fune spiroidale 67 2 pz ancoraggio intermedio 72 2 pz. fune di supporto inferiore 84 2 pz grillo 3/4“
93 3 pz morsetto 9/16“ per fune 67
93
72
84
01
A sinistra e a destra del montante, 5 maglie 208 della rete non sono collegate direttamente alle funi di supporto.
In questa area la spirale 304.1 è intrecciata nelle due funi di supporto superiori o in quella inferiore. La seconda spirale 304.2 è invece intrecciata nella rete e nella prima spirale.
207: Tra i due grilli attraverso i quali vengono fatte passare le funi di supporto inferiori, la spirale 304.1 non viene intrecciata nella fune di supporto
La maglia più in alto e quella due livelli sotto oppure quella più in basso e quella due livelli sopra dei bordi della rete, oltre che con la spirale, sono collegate reciprocamente anche rispettivamente con un grillo 3/8“ 80.
208
208
304.1 304.2
80 302
80
304.2 304.1
207
13 SOLUZIONI SPECIALI IN AGGIUNTA ALLA SOLUZIONE STANDARD
SOLUZIONI CON PUNTONI DI SPINTA
Se non si dispone di sufficiente spazio per eseguire il tracciamento standard degli ancoraggi laterali, è possibile sviluppare assieme a Geobrugg AG una variante con puntone di spinta.
CONNESSIONE LATO ROCCIA
Se non è possibile procedere al tracciamento standard, è possibile sviluppare assieme a Geobrugg AG una variante con connessione lato roccia.
SOLUZIONI IN PRESENZA DI AVVALLAMENTI
Su versanti scoscesi e in presenza di canali torrentizi, possono presentarsi ampi spazi tra il suolo e la fu- ne di supporto inferiore. In presenza di avvallamenti, è possibile elaborare assieme a Geobrugg AG solu- zioni individuali.
14 ISPEZIONE FINALE
A completamento dell'installazione della barriera, è necessario controllare quanto segue:
a) Le funi di supporto e l’ancoraggio laterale sono connessi correttamente ai rispettivi ancoraggi?
b) Le funi sono installate correttamente alla base e alla testa dei montanti?
c) Le teste dei bulloni del grillo inferiore sono rivolte a monte?
d) È stata lasciata libera la quantità corretta di maglie a sinistra e a destra dei montanti?
e) La rete è fissata correttamente alle funi di supporto?
f) I morsetti per fune sono presenti in numero adeguato?
g) I morsetti per fune sono stati montati correttamente?
h) I morsetti sono lubrificati ed è stata applicata la corretta coppia di serraggio?
i) Le reti sono fissate correttamente tra loro?
j) La rete è connessa correttamente ai montanti di bordo?
k) Il passaggio della fune di supporto superiore è inferiore del 3% rispetto all’interasse fra i montanti?
DISEGNO DEL SISTEMA
GUIDA DELLA FUNE
SEPARAZIONE FUNE DI SUPPORTO
ESTRATTO DEL CERTIFICATO DI COLLAUDO FOEN N. S 14-6