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Uno strumento per la gestione associata. di un servizio per disabili

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Academic year: 2022

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AMBITO TERRITORIALE DI DALMINE

PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO DI ZONA DEL SISTEMA INTEGRATO DI INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI

Comuni di Azzano S.Paolo, Boltiere, Ciserano, Comun Nuovo, Curno, Dalmine, Lallio, Levate, Mozzo, Osio Sopra, Osio Sotto, Stezzano, Treviolo, Urgnano, Verdellino, Verdello e Zanica

Uno strumento per la gestione associata di un servizio per disabili

Gruppo di lavoro composto da

- Simonetta Zanchi – Assistente sociale del Comune di Azzano San Paolo - Serena Scotti – Assistente sociale del Comune di Treviolo

- Silvia Tommasi – Assistente sociale del Comune di Comun Nuovo

Dalmine, 26 gennaio 2010

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Premessa

Dalla mappatura sui servizi per disabili, promossa dall’Ambito di Dalmine nel precedente Piano di zona, un dato ricorrente era la disomogeneità delle offerte di servizi per disabili presenti sul territorio di riferimento. Tale disomogeneità non era solo sulla tipologia di servizi (servizi dello stesso tipo ma che fornivano prestazioni diverse) ma anche sull’effettiva presenza (ad esempio lo SFA è presente in soli 9 Comuni).

Questa condizione, che sussiste ancora oggi, ha determinato e determina una disuguaglianza nel diritto e nelle reali possibilità di accesso ai servizi da parte di cittadini con disabilità.

Al fine di riconoscere le medesime prestazioni a tutti i cittadini dell’ambito si è pensato di definire una strumento formale che potesse ampliare l’offerta socio- educativa e promozionale, facilitando gli aspetti amministrativi-burocratici.

Attraverso questo strumento un Comune privo di un servizio per disabile può dare una risposta al proprio cittadino convenzionandosi con un Comune vicino che possiede la risorsa necessaria.

Si consideri ad esempio la situazione in cui l’avvio di uno SFA non sia economicamente opportuno per un Comune in quanto non ha un numero sufficiente di utenti che potrebbero beneficiare di tale servizio. In questo caso la risposta anche a quell’unico cittadino disabile che necessiterebbe di tale servizio sarebbe negativa, a meno che non si possa accedere al servizio del Comune limitrofo.

Il gruppo di lavoro ha prodotto così la proposta di convenzione di seguito riportata.

Si tratta di uno strumento:

- snello: è semplice e permette all’amministrazione priva di un servizio di poter instaurare una formalmente collaborazioni con il comune che ha questo tipo di risorsa.

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- flessibile: applicabile a qualsiasi tipologia di servizio strutturato (CDD, SFA, STD….).

Lo strumento

CONVENZIONE PER LA COOGESTIONE DEL SERVIZIO ………

L’anno duemila…. il giorno……… del mese di ……….. nella residenza Comunale,

tra

a) da una parte la Sig.ra/ il Sig. ………….., nata/o a ………….il ………….., Responsabile del Settore Servizi ………del Comune di …………., C. F.

n…………., il quale dichiara di agire esclusivamente in nome, per conto e nell’interesse dell’Amministrazione che rappresenta;

e

b) dall’altra parte la Sig.ra/ il Sig. ………., nata/o a ………….il

…………..Responsabile del Settore ……….. del Comune di …………., C.

F. n…………., il quale dichiara di agire esclusivamente in nome, per conto e nell’interesse dell’Amministrazione che rappresenta;

PREMESSO CHE

Finalità della Convenzione è

• di contribuire a realizzare un sistema coordinato ed integrato di servizi socio – educativi ed assistenziali sul territorio dell’Ambito Territoriale di Dalmine, secondo i principi individuati all’art.1 della L.328/20001;

1Legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali"

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• Di ampliare l’ offerta socio-educativa e promozionale rivolta alle persone con disabilità residenti nei comuni nei quali si applica la presente convezione, che presentino caratteristiche congruenti con i requisiti del servizio ospitante e così come indicato dalla Legge 382/20001 e successive normative di riferimento;

• Di dare atto alle priorità individuate nel piano di zona 2009-2011 dell’Ambito di Dalmine, nel quale si valorizzano le forme di collaborazione e attuazione di convenzioni tra più comuni per l’utilizzo di servizi diversi, al fine garantire l’accessibilità e pari opportunità a tutti i cittadini dell’Ambito;

• Di dare atto che la L.104/922 promuove l’integrazione sociale, l’assistenza e la salvaguardia dei diritti delle persone con disabilità;

• Di dare atto che la convezione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, sottoscritta nell’anno 2007, promuove, protegge e garantisce il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e promuove il rispetto per la loro intrinseca dignità;

• Di promuovere nei territori di appartenenza una cultura di integrazione ed inclusione mediante azioni specifiche;

• Di promuovere la messa in rete di risorse ed iniziative che ogni territorio può attivare, al fine di garantire una crescita del Servizio e nel contempo della comunità locale rispetto ai temi della diversità;

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

ART. 1 OGGETTO DELLA CONVEZIONE

La presente convenzione disciplina e regola l’accesso, le modalità di collaborazione e di gestione del servizio ……….. oggetto di convenzionamento, da parte di persone con disabilità residenti nei comuni dell’Ambito.

2 Legge 5 febbraio 1992, n. 104 "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate."

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ART. 2 ATTRIBUZIONI DEL COMUNE TITOLARE DEL SERVIZIO

Il Comune Titolare del Servizio è l’organismo incaricato di gestire, direttamente o mediante appalto, il servizio oggetto della presente convenzione.

In termini operativi:

- individua le finalità del servizio;

- individua le modalità per attuare e raggiungere gli obiettivi definiti nella programmazione generale;

- individua gli strumenti e le risorse necessarie all’attuazione dei principi e finalità del servizio;

- individua le risorse finanziarie necessarie alla copertura del servizio ed i costi di partecipazione dell’utenza del proprio territorio;

- individua la quota di partecipazione a carico del comune convenzionato in relazione al servizio in oggetto;

- coordina i soggetti coinvolti nella realizzazione del servizio di cui è titolare;

- mantiene e gestisce i rapporti con i soggetti convenzionati (sia per ciò che attiene il livello tecnico che quello politico);

- svolge le funzioni di gestione tecnica, amministrativa e contabile, assumendo i relativi atti formali;

- definisce il regolamento del servizio oggetto di convenzione;

- mette a disposizione le proprie risorse umane, strutturali e strumentali per quanto necessario all’organizzazione e alla gestione del servizi oggetto di convenzione;

- assume la responsabilità di attivare tutte le procedure necessarie all’espletamento delle pratiche assicurative inerenti il funzionamento del servizio;

- è titolare delle procedure relative alle istanze di contributi previsti dalla normativa vigente, nei tempi e modi definiti dall’Ambito di riferimento;

ART. 3 ATTRIBUZIONI DEL COMUNE CONVENZIONATO

Il Comune convenzionato è l’organismo che riconosce la validità, l’utilità e la necessità di offrire alla cittadinanza il servizio oggetto della presente convenzione.

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In termini operativi:

- acquisisce le finalità, l’organizzazione e la programmazione complessiva del servizio oggetto di appalto;

- propone e/o acquisisce l’istanza di accesso al servizio oggetto della convenzione, presentata dalla famiglia o da altro ente;

- valuta la pertinenza dell’istanza e attiva l’inserimento presso il servizio in argomento;

- partecipa attivamente alla costruzione e definizione dei progetti individualizzati relativi ai propri residenti fruitori del servizio;

- mantiene la titolarità del progetto complessivo relativo ai propri residenti fruitori del servizio convenzionato;

- definisce i costi di partecipazione a carico dei propri residenti;

- assume gli atti formali necessari per l’erogazione della quota dovuta al comune gestore del servizio;

- definisce, in accordo con l’ente gestore, le modalità per la realizzazione di servizi complementari (es. trasporto, mensa…)

ART. 4 - MODALITÀ OPERATIVE DI FUNZIONAMENTO TRA GLI ENTI

Al fine di garantire la piena attuazione dei contenuti della presente convenzione si ritiene opportuno definire due livelli operativi.

a. LIVELLO TECNICO: sono coinvolti operatori professionali dei servizi sociali che, attraverso strumenti propri della professione, espletano, nei tempi e modi che riterranno più opportuni per la realizzazione della presente convenzione, quanto indicato agli artt. 2 e 3, in relazione alle specifiche competenze;

b. LIVELLO POLITICO: sono coinvolti gli amministratori di riferimento all’area sociale che, attraverso momenti dedicati (minimo due l’anno), condividono gli indirizzi del servizio in argomento ed individuando possibili risorse da mettere a

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disposizione per accrescere le offerte dei servizi, promuovendo nei territori di appartenenza una cultura di integrazione ed inclusione;

ART. 5 - PERSONALE

Al fine di garantire omogeneità nell’intervento e nella metodologia di azione l’ente titolare si avvale di personale qualificato.

L’equipe multiprofessionale è composta da figure diverse tra le cui:

• educatore professionale o con titolo equipollente;

• coordinatore;

• assistente sociale

• eventuale psicologo

• asa

• …..

Ogni comune dovrà individuare il referente tecnico che avrà un ruolo di raccordo tra le due istituzioni.

ART. 6 – ATTIVITÀ e PRESTAZIONI

L’equipe multiprofessionale elaborerà per ogni utente in carico, un progetto socio- educativo individualizzato che dovrà essere condiviso con tutti i soggetti coinvolti.

Tale azione prevede un periodo di osservazione e valutazione dell’opportunità dell’inserimento e del proseguo del progetto.

Le attività possono riguardare le seguenti aree:

• area educativa;

• area relazionale;

• area promozione dell’autonomia;

• area tempo libero e aggregativa;

• area occupazionale

Esempi di attività sono:

9 Laboratorio ergoterapico;

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9 Laboratori socio-educativi;

9 Progetti mirati occupazionali e di territorio (P.M.T.);

9 Progetto di autonomia e di inserimento sociale ; 9 Progetto tempo libero.

ART. 7 – COSTI

Il Comune di ………..si obbliga a versare al Comune di ……… l’importo annuo di € ……….più rivalutazione del ………..a partire dal secondo anno, quale quota di partecipazione al servizio oggetto di convenzionamento; tale somma dovrà essere versata entro la fine di ………..di ogni anno di convenzione.

Il Comune convenzionato potrà richiedere al beneficiario dell’intervento e/o alle sua famiglia il versamento di una quota di partecipazione al costo del servizio. In tal senso si rimanda ai regolamenti comunali vigenti.

ART. 8 – DURATA

La convenzione avrà la durata di anni ……..con inizio il ……….. e si concluderà il ………Tale rapporto potrà essere rinnovato con espresso atto deliberativo. La convenzione potrà essere risolta in qualsiasi momento da entrambe le parti con un preavviso scritto e motivato di almeno tre mesi.

ART. 9 – NORME ACCESSORIE

La convezione può essere stipulata in qualsiasi momento dell’anno, fatte salve le disponibilità degli enti coinvolti ed in relazione alla programmazione del servizio oggetto dI convenzione;

Per quanto riguarda non espressamente previsto nella presente convenzione si fa riferimento alla normativa generale vigente.

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Per il Comune di ………..

Firma ……….

Per il Comune di ………

Firma……….

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