• Non ci sono risultati.

Aggiornamento STF salto e Combinata Nordica Predazzo 21/10/2018. Tecnica di salto con gli sci

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Aggiornamento STF salto e Combinata Nordica Predazzo 21/10/2018. Tecnica di salto con gli sci"

Copied!
6
0
0

Testo completo

(1)

Aggiornamento STF salto e Combinata Nordica – Predazzo 21/10/2018

Relazione dell’intervento di Lukasz Kruczek (POL)

Tecnica di salto con gli sci

Il salto può essere suddiviso in diverse fasi: la partenza, il lancio, lo stacco, il volo e l’atterraggio.

La fase di LANCIO

Nella fase della partenza ci sono diversi obiettivi chiave che devono essere raggiunti per poter permettere all’atleta di raggiungere la posizione ottimale:

➢ Raggiungere la posizione di lancio il più presto possibile per ridurre al minimo le resistenze aerodinamiche;

➢ Ogni atleta deve mettersi nella sua posizione ottimale individuale (non deve essere standardizzata e per tutti uguale, perché ognuno ha caratteristiche fisiche diverse e individuali: mobilità articolare, posizione del centro di gravità, lunghezza dei segmenti corporei, ecc..);

➢ Gli atleti usano la spinta delle braccia per aumentare la velocità di lancio. Attenzione però a non portare i piedi troppo in avanti quando ci si mette in posizione!

Quando gli atleti hanno lasciato la stanga e assunto la posizione gli obiettivi sono:

➢ Raggiungere la massima velocità possibile, in differenti condizioni: diverse tipologie di canali (ceramica, ghiaccio,..), differenti gradi di inclinazione della pista di lancio, influenza del vento;

➢ Ricercare la posizione ottimale del centro di gravità e degli angoli dei segmenti corporei, dove per ottimale si intende comunque una posizione individuale;

➢ Raggiungere la posizione corretta fin da subito. È importante che l’atleta acquisisca la posizione ottimale nel tratto rettilineo del lancio, perché quando l’atleta transita nel raccordo è sottoposto a forze esterne che influenzano la posizione. Quando la posizione è ottimale prima del raccordo, possiamo essere abbastanza sicuri che l’atleta sarà in grado di ripetere la tecnica stabilmente. Uno dei principali problemi si manifesta quando gli atleti provano a cercare la posizione ottimale durante tutta la pista di lancio, perché così non sono stabili.

Linee guida per la posizione di lancio ottimale:

➢ Stabile e individualmente compatta;

➢ La proiezione del centro di gravità deve posizionarsi oltre la metà del piede (metà anteriore – 8-10 cm avanti rispetto alla caviglia). Gli atleti non devono aver bisogno di generare ulteriori forze (in avanti o indietro) per poter mantenere la corretta posizione;

➢ La testa e la schiena devono essere parallele agli sci, per ridurre al minimo la resistenza aerodinamica (intorno ai 10°);

(2)

➢ La testa deve posizionarsi in modo tale che lo sguardo possa andare dalla fine del raccordo allo spigolo del dente (alla fine del raccordo gli atleti devono vedere lo spigolo del dente!);

➢ Le braccia dritte e parallele all’asse del corpo, per ridurre la resistenza aerodinamica;

➢ I muscoli devono abbastanza rilassati, ma devono avere una sufficiente tensione da poter restare in sospensione.

Tabella 1: principali angoli della posizione di lancio

Angolo della parte superiore del corpo 10°

Angolo del ginocchio < 75°

Angolo della parte inferiore della gamba (caviglia) < 50°

Centro di gravità (proiezione sul piede) 8-10 cm dalla caviglia

Queste linee guida rappresentano una statistica generale media, ma la posizione deve essere sempre individualizzata!!!

✓ Influenza della velocità di lancio sulla lunghezza del salto:

Gli atleti che hanno una migliore qualità di volo necessitano di un minor incremento di velocità di lancio per poter raggiungere una distanza del salto maggiore, mentre quelli che possiedono una capacità di volo mediocre hanno bisogno di un maggior incremento della velocità di lancio per poter ottenere una distanza superiore.

Figura 1: Influenza della velocità di lancio sulla lunghezza del salto in atleti con ottime qualità di volo (linea di sinistra) e atleti con qualità di volo mediocri (linea di destra)

Velocità di lancio (km/h)

Lunghezza del salto (m)

(3)

La fase di STACCO

Gli obiettivi della fase di stacco sono:

➢ Creare una grande velocità verticale in modo tale che la traiettoria di volo sia più alta;

➢ Veloce transizione dalla posizione di lancio alla posizione di volo;

➢ Perdere la minor velocità possibile.

I punti chiave della fase di stacco sono:

➢ Gli angoli del ginocchio e dell’anca si aprono insieme, deve esserci un buon sincronismo.

L’angolo della caviglia rimane bloccato all’inizio del movimento e si apre solo negli ultimi 3- 4 metri prima dello spigolo del dente;

➢ Le braccia si muovono solo leggermente;

➢ Durante la spinta il centro di gravità (CdG) dell’atleta si muove continuamente leggermente in avanti. Questo è importante per ottenere la giusta rotazione, perché aprendo il corpo, l’atleta incrementa la resistenza aerodinamica e questa spinge l’atleta all’indietro. L’atleta deve continuamente contrapporsi a questa resistenza. La spinta verticale è il risultato della rotazione in avanti dell’atleta e della rotazione all’indietro data dalle forze aerodinamiche;

➢ L’angolo della caviglia supporta la spinta dell’atleta e si apre solo negli ultimi 3-4 metri prima del dente.

✓ Influenza della velocità verticale del CdG nella fase di stacco sulla distanza del salto:

aumentando la velocità verticale del CdG la distanza nella lunghezza del salto aumenta notevolmente, sia negli atleti con ottime che con mediocri qualità di volo. La media degli atleti top di coppa del mondo è di 2,6-2,7 m/s, ma la velocità massima misurata è di 3 m/s. Per questo motivo la preparazione fisica è molto importante.

Figura 2: lunghezza del salto in relazione alla velocità verticale del centro di gravità (CdG) in atleti con ottime qualità di volo (pallini) e con qualità di volo mediocri (quadrati).

Velocità verticale del centro di gravità (m/s)

Lunghezza del salto (m)

(4)

La fase di VOLO

Il volo può essere diviso in diverse fasi: prima fase o di transizione, seconda fase e terza fase.

Gli obiettivi della prima fase di volo sono:

➢ Buona posizione aerodinamica del corpo e degli sci. Non si può parlare solo di corpo e sci come due elementi separati, ma come un unico sistema;

➢ L’atleta deve creare un compromesso tra le diverse forse che agiscono su di lui in volo: nella prima fase di volo (fase di transizione) è importante mantenere elevata la velocità (elevata portanza e ridotta resistenza aerodinamica) e successivamente, nella fase seguente, aumentare la resistenza aerodinamica per contrastare la caduta verso il basso;

➢ L’effetto ottimale è il risultato della combinazione di queste due forze aerodinamiche;

➢ Ci sono molti modi per ottenere buoni risultati, ma quando si raggiunge il livello top, ci sono poche possibilità la massima distanza.

❖ Per quanto riguarda la posizione di volo del sistema corpo-sci ci sono differenti combinazioni possibili (in relazione alle caratteristiche corporee e abilità di ogni singolo atleta: lunghezza degli arti, peso corporeo e sua distribuzione, mobilità articolare);

❖ La posizione dell’atleta in volo deve essere simmetrica, sia da davanti che da dietro (come gli aeroplani e gli uccelli);

❖ Gli sci nella fase di volo devono avere una apertura e un’inclinazione ottimale. Questa è la più grande rivoluzione avvenuta nel salto negli ultimi cinque anni, perché c’è stata una minor possibilità di modificare i materiali.

In teoria l’angolo ottimale di apertura degli sci in volo è compreso tra 35° e 45°. Quando è troppo poco non è vantaggioso.

Figura 3: Relazione tra la lunghezza del salto e l'angolo di apertura degli sci in volo

Lunghezza del salto (m)

Angolo di apertura degli sci (°)

(5)

L’angolo ottimale di inclinazione degli sci in volo è intorno ai 22°. Questo è il motivo per cui la maggior parte delle squadre negli ultimi sette anni sta lavorando molto su questo dettaglio.

È stata osservata una correlazione tra l’angolo di varismo degli arti inferiori e la capacità di ridurre l’angolo di inclinazione degli sci in volo. Per questo motivo in Germania già nel reclutamento dei saltatori vengono prediletti i bambini con un maggior varismo.

Nella posizione di volo è presente una relazione proporzionale tra l’angolo di apertura degli sci (V) e l’angolo di inclinazione degli sci. All’aumentare dell’apertura degli sci, aumenta anche l’angolo di inclinazione.

Caratteristiche della prima fase di volo (fase di transizione), intorno ai primi 10 metri dallo spigolo del dente:

➢ Veloce movimento di rotazione in avanti del corpo e a 3 metri dal dente sci che ruotano fino a circa 15° sopra la linea dell’orizzonte;

➢ Apertura della parte superiore del corpo;

➢ Braccia parallele al corpo;

➢ Posizionamento degli sci veloce contro la direzione di volo (leggermente sollevati, tipo i sassi che si lanciano sull’acqua);

➢ Sci completamente piatti e chiusi immediatamente dopo il dente, per mantenere elevata la velocità orizzontale;

Figura 4: relazione tra la lunghezza del salto e l'angolo di inclinazione dello sci in volo

Figura 5: relazione tra l'angolo di apertura degli sci (V) e l’angolo di inclinazione degli sci in volo

Lunghezza del salto (m)

Angolo di inclinazione degli sci (°)

(6)

Seconda fase di volo. Sul trampolino normale circa 45-50 metri e sul trampolino grande 50-60 metri (l’atleta si trova sul gomito):

➢ È ancora presente la rotazione in avanti, ma inizia ad essere più lenta;

➢ In questo momento l’atleta raggiunge il più ridotto angolo possibile con gli sci;

➢ Il corpo dell’atleta è quasi dritto. L’angolo dell’anca è di circa 160°;

➢ L’apertura degli sci è nella posizione ottimale di 30-35°;

➢ Il volo è stabile.

Nella terza fase di volo, fino a circa 75-80 metri sul trampolino normale e circo 90-100 metri sul trampolino grande (circa sopra la linea blu):

➢ Il corpo è più dritto. L’angolo dell’anca è maggiore di 165°;

➢ Il corpo inizia ad allontanarsi dagli sci - non c’è più rotazione;

➢ Le braccia sono aperte di lato e le mani sono piatte perpendicolarmente alla direzione di volo (palmo indifferentemente verso l’alto o il basso); questo serve ad aumentare la superficie del sistema corpo-sci;

➢ Gli sci sono nella stessa posizione di prima (stabili e a 30-35°);

➢ Gli sci iniziano ad essere più inclinati verso l’alto – circa 40° rispetto alla traiettoria di volo.

La fase di ATTERRAGGIO - Preparazione per l’atterraggio e l’atterraggio

➢ Le braccia sono sempre sul lato e l’atleta inizia a chiudere gli sci e a preparare l’atterraggio;

➢ Entrambe le gambe si muovono nello stesso momento e in maniera simmetrica;

➢ Telemark non troppo largo (distanza di circa 2 sci) e non troppo lungo (circa 1 piede);

➢ Elegante movimento delle braccia di lato. I giudici tendono a guardare di più il movimento delle braccia rispetto a quello degli arti inferiori;

➢ Mantenere il telemark per 15 mt.

Con i più piccoli non si possono allenare le diverse fasi del volo separatamente, ma si può allenare l’apertura degli sci e il posizionamento del telemark e, soprattutto, la simmetria.

La MOTIVAZIONE, indicazioni per i tecnici:

❖ Tutto ciò di cui parliamo, discutiamo non ha valore senza MOTIVAZIONE;

❖ La motivazione è importante per tutte le persone che sono coinvolte nel salto;

❖ La cosa più importante è la motivazione degli allenatori.

Questo ultimo punto è importante perché, in particolare per i più piccoli, a volte gli allenatori sono più importanti dei genitori, devono essere l’esempio per gli atleti, gli atleti sono lo specchio del primo allenatore che hanno avuto, all’inizio della loro carriera gli atleti costruiscono le loro abitudini (la loro motivazione, i loro movimenti, la loro tecnica, i comportamenti e il fairplay).

Gli allenatori sono responsabili per gli atleti!

Relazione di Arrigo Della Mea

Riferimenti

Documenti correlati

Il moto della punta sulla faccia del campione permette la ricostruzione bidimensionale delle posizioni degli atomi.. Reticolo

Sulla rete del ferro, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) della giunta Raggi punta nella giusta direzione solo nelle intenzioni: la nuova metro D e le estensioni

Nell'ambito della programmazione di tutte le manifestazioni sportive di salto ostacoli, il Settore Sport Equestri prevede annualmente, eventualmente anche su

A questo si aggiunge che, se vuoi farti un negozio tutto tuo, ti occorre la capacità di capire come proporti al pubblico e a quale pubblico: questa analisi di Nielsen, è lo spunto

Gli eventuali spareggi possono avere luogo secondo la tabella A con cronometraggio (in tutte le categorie), C (da 110 cm) o di stile. c) Se queste gare hanno luogo indoor,

Per gli ostacoli utilizzati in campo gara prova e in campo gara nei concorsi a partire da 1 stella o superiori e per quelli che ospitano il Progetto Sport, almeno un piliere - o

Ginnastica Bolzano Suedtirol A.S.D.. Ginnastica Bolzano

b) a dare il segnale di partenza (un suono della campana) per il conto alla rovescia dei 45” (countdown). Nei Concorsi di tipologia da 2 stelle o superiore detto conto alla rovescia