• Non ci sono risultati.

Capitolo 2 : Il caso studio 2.1 DESCRIZIONE DELL’EDIFICIO

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Capitolo 2 : Il caso studio 2.1 DESCRIZIONE DELL’EDIFICIO"

Copied!
23
0
0

Testo completo

(1)

19

Capitolo 2 : Il caso studio

2.1 DESCRIZIONE DELL’EDIFICIO

La presente tesi si occupa di analizzare le prestazioni energetiche e strutturali di un edificio residenziale la cui realizzazione rientra nel progetto “20.000 abitazioni in affitto” promosso dall’ Amm.ne Comunale di Greve in Chianti (FI). L’edificio è strutturato su tre piani fuori terra oltre al garage parzialmente interrato ed è composto da otto unità immobiliari concepite per ospitare due persone ciascuna (v. Figg. 2-3).

Fig.2: Vista tridimensionale dell’edificio

Esso si sviluppa in direzione Nord-Est/Sud-Ovest ed in pianta ha una estensione di circa 15 metri in lunghezza, 12 metri in larghezza, ed è alto 8,9 metri. Nella Fig. 3 sono stati indicati i vari appartamenti con la lettera D seguita da un pedice; i pedici si riferiscono

(2)

20

alla posizione occupata dalle varie unità immobiliari nell’edificio, cioè dalla loro esposizione.

D1

D2

D5

D7

D8

D6

D3

D4

Garage

Fig.3: Denominazione delle unità immobiliari

A scopo esemplificativo si è scelto di studiare il comportamento termico in regime estivo di due appartamenti significativi. L’appartamento D8, che presenta tre lati esposti verso l’esterno (oltre la copertura), è orientato verso Sud e quindi potrebbe risultare il più svantaggiato termicamente nel periodo estivo; l’appartamento D1, che presenta tre lati esposti verso l’esterno, ma è orientato verso Nord e quindi potrebbe essere più avvantaggiato nel periodo estivo.

L’appartamento D8 ha una superficie netta in pianta di 48,7 m2 e un volume netto riscaldato di 162,5 m3.

Nella Fig.4 relativa all’appartamento D8 , con i numeri da 1 a 5 sono indicati i vari ambienti: il soggiorno/cucina (1), il disimpegno (2), il bagno (3), la camera (4), lo studio (5).

Per lo stesso appartamento in Tab. 8 sono riportate le caratteristiche dimensionali dei vari ambienti, con indicazione delle superfici termo-trasmittenti e della loro esposizione.

(3)

21

1

2

3

4

5

(4)

22 Tabella 8: Caratteristiche geometriche appartamento D8

Locale Area Alt. media Sviluppo lineare interno Area copertura

A (m) H (m) p (m) Ac (m) esposizione > SE NE SO D8.1 soggiorno 20,6 3,3 2,71 2,25 20,6 D8.2 disimpegno 3,4 3,9 3,4 D8.3 bagno 4,8 3,3 1,90 4,8 D8.4 camera 14 3,3 4,70 1,80 14 D8.5 studio 5,9 3,3 0,65 5,9

Locale Area pareti disperdenti Area finestre o porte Volume A0 (m 2 ) Af o Ap (m2) V (m3) esposizione > SE NE SO SE NE SO D8.1 soggiorno 7,82 7,09 2,04 5,73 67,98 D8.2 disimpegno 13,26 D8.3 bagno 2,64 1,68 15,84 D8.4 camera 6,42 1,68 46,2 D8.5 studio 3,00 1,40 19,47

Tabella 9: Caratteristiche geometriche appartamento D1

Locale Area Altezza Sviluppo lineare interno Volume

A (m) H (m) p (m) V (m3) esposizione > NO NE SO D1.1 soggiorno 20,6 2,7 2,71 2,25 55,62 D1.2 disimpegno 3,4 2,7 9,18 D1.3 bagno 4,8 2,7 1,90 12,96 D1.4 camera 14 2,7 4,70 1,80 37,8 D1.5 studio 5,9 2,7 0,65 15,93

Locale Area pareti disperdenti Area finestre o porte A0 (m 2 ) Af o Ap (m2) esposizione > NO NE SO NO NE SO D1.1 soggiorno 7,82 7,09 2,04 5,73 D1.2 disimpegno D1.3 bagno 2,64 1,68 D1.4 camera 6,42 1,68 D1.5 studio 3,00 1,40

(5)

23

L’appartamento D1 ha una superficie netta in pianta di 48,7 m2 e un volume netto riscaldato di 131,5 m3.

Nella fig. 5 relativa all’appartamento D1 , con i numeri da 1 a 5 sono indicati i vari ambienti: il soggiorno/cucina (1), il disimpegno (2), il bagno (3), la camera (4), lo studio (5).

Per lo stesso appartamento in Tab. 9 sono riportate le caratteristiche dimensionali dei vari ambienti, con indicazione delle superfici termo-trasmittenti e della loro esposizione.

1

2

4

5

3

(6)

24

2.2 DATI CLIMATICI DI PROGETTO

Lo studio termo igrometrico dei componenti l’involucro edilizio, necessario per il calcolo del fabbisogno energetico per il riscaldamento invernale e del comportamento estivo, richiede la conoscenza di dati climatici relativi alla località di riferimento, nonché di quelli caratteristici delle strutture in esame. I primi si ricavano da raccolte di dati facenti parte della normativa di riferimento, i secondi si ricavano analizzando le tavole dei particolari di progetto e le schede tecniche dei materiali utilizzati. I dati climatici nazionali sono riportati nella norma UNI 10349 per tutti i capoluoghi di provincia. Per Greve in Chianti (FI) si può considerare come capoluogo principale di riferimento Firenze, mentre per quanto riguarda i dati di irraggiamento solare è stata scelta Siena.

I dati climatici delle località di riferimento sono riportati nelle tabelle 10-13 :

Tabella 10: dati climatici del sito (di progetto)

Dati climatici Valori Fonti

Latitudine Nord 43°34' Dati geografici Longitudine Ovest 11°19' Dati geografici

Altitudine 236 m slm Dati geografici

Gradi giorno 2126 DPR 412/93

Zona climatica E DPR 412/93

Durata periodo di riscaldamento 183 gg DPR 412/93

Temperatura esterna di progetto -1°C UNI 7357 - UNI 5364 Velocità media del vento 1,4 m/s Uni 10349

Direzione prevalente Nord-Est Dati geografici Velocità massima del vento 2,8 m/s UNI 10349

(7)

25

Tabella 11: temperature medie mensili aria esterna (Te) e pressioni parziali di vapore dell’aria esterna (Pve)(UNI 10349) Pve (Pa) Τe (°C) GEN 745 3,9 FEB 739 5,1 MAR 890 8,5 APR 948 12,4 MAG 1204 16,4 GIU 1659 20,8 LUG 1769 23,6 AGO 1559 22,9 SET 1560 19,5 OTT 1360 13,9 NOV 1097 8,8 DIC 690 4,9

Tabella 12: temperatura massima esterna nel mese più caldo(UNI 10349)

Valori massimi orari della temperatura dell'aria esterna

ore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 θe (°C) 21,0 20,3 19,8 19,4 19,3 19,5 20,2 21,4 23,0 25,0 27,2 29,3 ore 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 θe (°C) 30,8 31,9 32,3 31,9 31,0 29,5 27,9 26,2 24,7 23,4 22,4 21,6

(8)

Figura 6: Andamento della temperatura dell’aria esterna

Tabella 13: Irradianza solare

Irradianza solare massima in funzione dell'orientamento delle superfici di involucro (W/m

Ore S S-E 5 6,4 34,3 6 46,2 292,9 7 84,6 496,8 8 157,5 617,0 9 295,5 662,0 10 408,8 635,3 11 482,2 545,1 12 507,9 399,6 13 482,2 227,9 14 408,8 140,2 15 295,5 121,2 16 157,5 103,0 17 24,3 78,4 18 47,8 47,8 19 6,4 6,4 15,0 17,0 19,0 21,0 23,0 25,0 27,0 29,0 31,0 33,0 35,0 1 2 3 4 26

: Andamento della temperatura dell’aria esterna nel mese più caldo in funzione dell’ora

: Irradianza solare (UNI 10349)

Irradianza solare massima in funzione dell'orientamento delle superfici di involucro (W/m

E N-E N N-O O S-83,3 86,9 43,5 6,4 6,4 6,4 542,3 497,2 190,6 47,8 47,8 47,8 746,4 602,1 159,0 78,8 78,8 78,8 766,2 551,8 110,4 103,0 103,0 103,0 716,4 423,9 124,4 121,2 121,2 121,2 571,4 258,3 134,4 134,4 134,4 140,2 377,4 150,7 143,2 143,2 143,2 227,9 157,4 145,4 145,4 145,4 157,4 402,3 143,2 143,2 143,2 150,7 377,4 545,1 134,4 134,4 134,4 258,3 571,4 635,3 121,2 121,2 124,4 423,5 716,0 662,0 103,0 103,0 110,4 551,8 770,6 617,4 78,4 78,4 159,0 602,1 746,4 496,8 47,8 47,8 190,6 497,2 542,3 292,9 6,4 6,4 43,5 86,9 83,3 34,3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 in funzione dell’ora

Irradianza solare massima in funzione dell'orientamento delle superfici di involucro (W/m2) -O Diffusa Orizzontale 6,4 6,4 17,1 47,8 47,8 185,8 78,8 78,8 376,4 103,0 103,0 554,4 121,2 121,2 707,5 140,2 134,4 824,4 227,9 143,2 897,8 402,3 157,4 923,0 545,1 143,2 897,8 635,3 134,4 824,4 662,0 121,2 707,5 617,4 103,0 554,4 496,8 78,8 376,4 292,9 47,8 185,4 34,3 6,4 17,1 19 20 21 22 23 24

(9)

27

Per valutare l'energia scambiata per trasmissione attraverso l'involucro edilizio occorre definire i confini dell'edificio, che sono costituiti dalle pareti e dai solai che dividono il volume riscaldato dagli ambienti non riscaldati, da quelli che si trovano a temperatura diversa o dall'ambiente esterno. Per zona termica si intende la porzione di spazio delimitata da un involucro edilizio e riscaldata da un unico impianto termico. L’edificio in esame, essendo costituito da otto appartamenti termoautonomi è stato suddiviso in otto zone termiche, ognuna delle quali coincidenti con un appartamento. Ogni appartamento può essere considerato come caratterizzato da un'unica temperatura dell'aria.

Per le caratteristiche dei materiali utilizzati si è fatto essenzialmente riferimento alle norme UNI 10351 e UNI EN 12564, già contenuti negli archivi dei software più comuni; le caratteristiche dei materiali non riportati nelle normative sono stati desunti dalle schede tecniche diffuse dai produttori

(10)

28

2.3 ANALISI TERMO-IGROMETRICA DELL’INVOLUCRO EDILIZIO

2.3.1 Calcolo della trasmittanza termica

L'edificio in esame appartiene alla categoria delle costruzioni intelaiate, dove le pareti perimetrali non hanno funzione strutturale (affidata al telaio in cemento armato) ma rispondono all'importante funzione di delimitazione fisica tra spazio interno ed esterno, rappresentando ciò che viene definito "tamponamento". Tuttavia il tipo di parete perimetrale utilizzato considerato può essere utilizzato anche per edifici in muratura portante dove le pareti hanno funzione strutturale. I requisiti che le chiusure esterne devono soddisfare ai fini del benessere termoigrometrico dell'edificio sono l'isolamento termico e il controllo dei fenomeni di condensa superficiale e interstiziale. Compito dell'isolamento è ridurre al massimo le dispersioni termiche tra interno ed esterno e mantenere le superfici interne delle pareti perimetrali a temperature vicine a quelle dell'ambiente, evitando l'effetto sgradevole di " parete fredda " ed il rischio di condensazioni superficiali. Per soddisfare questi requisiti è indispensabile la presenza di uno strato di isolante termico adeguatamente dimensionato accoppiato alla struttura della parete e reso possibilmente continuo in modo da garantire l’uniformità della temperatura e l’eliminazione dei ponti termici.

Parete opaca esterna. Le pareti opache esterne sono realizzate con blocchi di laterizio alleggerito con ottime caratteristiche di resistenza termica (tipo Porotherm Bio-Plan) per uno spessore di 30 cm ed è stato scelto il sistema di isolamento termico dall'esterno ad intonaco sottile, comunemente noto come “cappotto”, che consiste nell'applicazione, sull'intera superficie esterna verticale dell'edificio, di pannelli isolanti (tipo Styrodur, 10 cm) che vengono poi coperti da uno spessore sottile, protettivo, di finitura realizzato con intonaco tipo sto su di uno strato di malta armata di 3 mm. Lo spessore complessivo della parete è di 43 cm mentre la trasmittanza termica è pari U=0,23 W/m2K (resistenza termica R=4,3 m2K/W) .

(11)

29

Parete opaca divisoria interna. Le pareti opache divisorie sono realizzate con blocchi di laterizio per interni con interposto uno strato di isolante termico di spessore 6 cm (tipo Styrodur), le facce delle pareti sono entrambe intonacate. Le pareti divisorie opache sono caratterizzate da uno spessore complessivo di circa 30 cm, e una trasmittanza termica pari a U=0,37 W/m2K (resistenza termica R=2,7 m2K/W) .

I solai interpiano e verso i garages. I solai interpiano e quelli verso i garage al piano terreno sono costituiti da pavimentazioni in gres, 5 cm di massetto, 4 cm di isolante termo-acustico (tipo Disteso), sottofondo cellulare, circa 4 cm di cls, soletta piena di cls su lamiera grecata, 4 cm di isolante termo-acustico in lana di roccia (pannelli tipo Tervol) ed infine un controsoffitto in cartongesso di 2 cm. I solai sono tutti caratterizzati da uno spessore di circa 50 cm ed una trasmittanza termica pari a U=0,32 W/m2K (resistenza termica R=3,1 m2K/W) .

La copertura. La copertura è composta, dall’esterno verso l’interno, da: tegole in laterizio poggiate su 2 cm di compensato fenolico opportunamente distanziato dagli strati sottostanti a creare una zona areata (utile per smaltire eventuale condensa), uno strato continuo di 12 cm di isolante termo-acustico (tipo Styrodur), un getto di cls su una lamiera grecata in acciaio, 4 cm di isolante termo-acustico in lana di roccia (pannelli tipo Tervol) e infine un controsoffitto realizzato con pannelli di cartongesso. La copertura è caratterizzata da uno spessore di circa 40 cm ed una trasmittanza termica pari a U=0,19 W/m2K (resistenza termica R=5,3 m2K/W) .

Le finestre. Le finestre sono realizzate con vetri tripli, ovvero 3 lastre di vetro di spessore 4 mm con intercapedini d’aria da 12 mm (i vetri sono tipo Saint-Gobain Planitherm) ed infissi in PVC (tipo Hoco); le persiane sono in legno con caratteristiche di media permeabilità a all’aria. Come esempio una porta-finestra di dimensioni 120x240 cm a doppio battente ha una trasmittanza termica pari a Uw=0, 9 W/m2K.

(12)

30

Nelle tabelle 14-17 relative ai vari elementi di involucro, sono riportate le resistenze termiche conduttive (r) per ciascuno strato e i valori della resistenza (R) e conduttanza (U) termiche totali di ciascuna struttura; con le lettere d, ρ, λ, dT vengono indicati rispettivamente lo spessore, la densità, la conducibilità termica dei vari strati e lo spessore totale di ciascuna struttura.

Nella tabella 18 è riportato un abaco completo delle caratteristiche termofisiche di finestre e porte-finestre degli appartamenti in esame, calcolate in base a quanto indicato nella norma UNI EN ISO 10077. La trasmittanza termica delle finestre è stata calcolata con la relazione:











· 



 



· 







· Ψ





 



I simboli riportati hanno i seguenti significati:

A g è l’area dell’elemento vetrato (m2), A f è l’area del telaio (m2),

U f è la conduttanza termica del telaio (dipende dalla sua geometria e dal materiale utilizzato (dati forniti dal produttore), (W/m2K),

L g è la lunghezza perimetrale dell’elemento vetrato (m),

U g è la conduttanza termica dell’elemento vetrato,(W/m2K), U w è la conduttanza termica dell’infisso nel suo complesso (telaio + vetro camera) ,(W/m2K),

Ψ g è la trasmittanza lineica (W/m K).

(13)

31 Tabella 14: caratteristiche termo fisiche della parete esterna

Elementi d ρρ ρρ λλλλ r

m Kg/m3 W/m°K m2K/W

Interno ( resistenza liminare) 0,130 UNI EN ISO 6946

Intonaco di calce e cemento 0,015 1800 0,900 0,017 UNI 10351

Blocco tipo Porotherm 0,300 800 0,300 1,000 Dati certificati dal produttore

Isolante Styrodur 0,100 20 0,032 3,125 Dati certificati dal produttore

Intonaco di calce e cemento 0,015 1800 0,900 0,017 UNI 10351

Esterno (resistenza liminare) 0,040 UNI EN ISO 6946

Spessore totale dT 43 cm ELEMENTO: PARETE PERIMETRALE ESTERNA Resistenza Globale R 4,33 m2K/W Conduttanza totale U 0,23 W/m°K

(14)

32 Tabella 15: caratteristiche termo fisiche del solaio interpiano

Elementi d ρρρρ λλλλ r

m Kg/m3 W/m°K m2K/W

Interno (resistenza liminare) - - - 0,172 UNI EN ISO 6946

Pavimento (gres) 0,020 2300 1,000 0,020 UNI 12524

Sottofondo cls msgro 0,050 1800 0,900 0,056 UNI 10351

Polistirolo espanso 0,030 15 0,054 0,556 Dati certificati dal produttore

Isolante disteso (Neopor) 0,022 20 0,032 0,688 UNI 10351

Cls di sabbia e ghiaia 0,063 2000 1,160 0,054 UNI 10351

Lamiera grecata 0,002 7800 52,000 0,000 UNI 10351

Aria non ventilata 0,266 - 1,165 0,228 UNI EN ISO 6946

Pannelli Tervol 0,040 80 0,035 1,143 Dati certificati dal produttore

Pannelli di cartongesso 0,020 750 0,600 0,033 UNI 10351

Interno (resistenza liminare) - - 0,172 UNI EN ISO 6946

Spessore totale dT 51,30 cm

ELEMENTO: SOLAIO INTERPIANO

Resistenza Globale R 3,12 m2K/W Conduttanza totale U 0,32 W/m°K

Iso lan te tip o N eo p o r D isteso cm . 4

L an a d i ro ccia (tip o T erv o l ) cm . 4 L am iera g recata cm .7 .5

S o tto fo n d o in cls cellu lare sp . cm . 5

C o n tro so ffitto in carto n g esso cm .2 G etto cls cm .4

P av im en tazio n e cm . 2 M assetto cls cm . 5 S O L A IO S U G A R A G E

(15)

33 Tabella 16: caratteristiche termo fisiche della copertura

Elementi d ρρ ρρ λλλλ r

m Kg/m3 W/m°K m2K/W

Esterno (resistenza liminare) - - - 0,040 UNI EN ISO 6946

Tegole in laterizio 0,012 2000 0,900 0,013 UNI 10351

Compensato fenolico 0,020 650 0,130 0,154 UNI 12524

Aerazione 0,060 - - 0,080 UNI EN ISO 6946

Isolante Styrodur 0,120 - 0,034 3,529 Dati certificati dal produttore

Cls di sabbia e ghiaia 0,058 2000 1,160 0,050 UNI 10351

Lamiera grecata 0,002 7800 52,000 0,000 UNI 10351

Aria non ventilata 0,028 - 0,000 0,160 UNI 10351

Pannelli Tervol 0,040 80 0,035 1,143 Dati certificati dal produttore

Pannelli di cartongesso 0,020 750 0,600 0,033 UNI 10351

Interno (resistenza liminare) - - 0,100 UNI EN ISO 6946

Spessore totale dT 36,00 cm

ELEMENTO: COPERTURA

Resistenza Globale R 5,30 m2K/W Conduttanza totale U 0,19 W/m°K

L ana di ro ccia (tip o T erv ol C 212 )

S ty ro dur cm . 12 (tipo 30 35 C S )

C o ntro soffitto cm .2

G etto cls cm .4

L am iera g recata cm .7 .5

A reazio ne cm . 6

F en olico cm . 2

(16)

34

Tabella 17: caratteristiche termo fisiche della parete divisoria interna

Elementi d ρρ ρρ λλλλ r

m Kg/m3 W/m°K m2K/W

Interno (resistenza liminare) - - 0,130 UNI EN ISO 6946

Malta di calce e cemento 0,015 1800 0,900 0,017 UNI 10351

Muratura in laterizio per interni 0,080 1000 0,360 0,222 UNI 10351

Malta di calce e cemento 0,010 1800 0,900 0,011 UNI 10351

Isolante Styrodur 0,060 - 0,032 1,714 Dati certificati dal produttore

Muratura in laterizio 0,120 850 0,250 0,480 UNI 10351

Malta di calce e cemento 0,015 1800 0,900 0,017 UNI 10351

Interno (resistenza liminare) - - 0,130 UNI EN ISO 6946

Spessore totale dT 30,00 cm ELEMENTO: PARETE INTERNA DIVISORIA Resistenza Globale R 2,72 m2K/W Conduttanza totale U 0,37 W/m°K

(17)

35

Tabella 18: caratteristiche termo fisiche degli elementi finestrati

Codice N. di ante Dimensioni anta (cm) Ag (m 2 ) Ug (W/m2K) Af (m2) Uf (W/m2K) Ig (m) Yg (W/mK) Uw (W/m2K) Trasmittanza termica totale U comprensiva di resistenze liminari (W/m2K) APPARTAMENTO D1 Larghezza Altezza Porta Fin.1 2 80 240 4,20 0,70 1,56 1,30 20,64 0,04 1,01 0,86 Fin.1 1 85 140 0,86 0,70 0,90 1,30 20,74 0,04 1,01 0,86 Fin.2 1 70 140 0,71 0,70 0,27 1,30 3,64 0,04 1,01 0,86 Fin.3 2 60 140 0,48 0,70 1,20 1,30 4,60 0,04 1,01 0,86 Fin.4 2 50 140 0,44 0,70 0,96 1,30 4,40 0,04 1,01 0,86

(18)

36 Tabella 19: caratteristiche termo fisiche della porta d’ingresso

Elementi d ρρρρ λλλλ r

m Kg/m3 W/m°K m2K/W

Interno ( coefficiente liminare) - - 0,130 UNI EN ISO 6946

Legno di abete 0,020 450 0,120 0,167 UNI 10351

Isolante Styrodur 0,030 20 0,032 0,938 Dati certificati dal produttore

Legno di abete 0,040 450 0,120 0,333 UNI 10351

Esterno ( coefficiente liminare) - - 0,040 UNI EN ISO 6946

Spessore totale dT 9,00 cm

ELEMENTO: PORTA D'INGRESSO

Resistenza Globale R 1,6 m2K/W Conduttanza totale U 0,62 W/m°K

(19)

37

2.4 VERIFICA DELLE NORMATIVE VIGENTI

2.4.1 Verifica dei limiti sulle trasmittanze dell’involucro e dei divisori

Per ogni struttura di involucro il valore della trasmittanza termica di progetto è stato confrontato rispettivamente con:

1. Il DLGS 311/2006 per la zona climatica E;

2. I valori limite consigliati dalle Lineee Guida della L.R.Toscana 39/2005;

3. I valori imposti dal Regolamento Edilizio di Carugate (MI) (a titolo informativo).

In ogni caso i valori di progetto risultano essere per ciascuna struttura inferiori ai limiti imposti dalle normative prese in considerazione (Tab. 19).

Tabella 19: Verifica delle normative vigenti

Struttura Normativa di riferimento Valore limite Trasmittanza (W/m2K) Valore di progetto (W/m2K) Verifica Strutture opache verticali verso l’esterno DLGS 311/06 < 0,34 0,23 VERIFICATO Linee guida R.Toscana < 0,40 VERIFICATO Reg. Edil. Carugate < 0,35 VERIFICATO Strutture opache

verticali tra unità confinanti

DLGS 311/06 < 0,80

0,37

VERIFICATO Linee guida R.Toscana < 0,40 VERIFICATO Reg. Edil. Carugate < 0,70 VERIFICATO Strutture opache orizzontali: coperture DLGS 311/06 < 0,30 0,19 VERIFICATO Linee guida R.Toscana < 0,25 VERIFICATO Reg. Edil. Carugate < 0,30 VERIFICATO Strutture opache orizzontali: pavimenti DLGS 311/06 < 0,33 0,32 VERIFICATO Linee guida R.Toscana < 0,40 VERIFICATO Reg. Edil. Carugate < 0,70 VERIFICATO Strutture trasparenti (con infissi) DLGS 311/06 < 2,20 0,9 VERIFICATO Linee guida R.Toscana < 1,80 VERIFICATO Reg. Edil. Carugate < 2,30 VERIFICATO Vetri DLGS 311/06 < 1,70 1,01 VERIFICATO

(20)

38

Da precisare che con riferimento alle Lineee Guida della L.R.Toscana 39/2005 è stato considerato il valore limite di trasmittanza termica corrispondente a “ prestazioni considerevolmente avanzate rispetto alla pratica corrente, di carattere sperimentale e dotate di prerogative di carattere scientifico” alle quali viene attribuito il punteggio massimo (+5), nell’ambito delle procedure regionali per la certificazione delle qualità energetico-ambientali degli edifici.

2.4.2 Calcolo e verifica di EP

Il comportamento invernale dell'edificio in esame è già stato analizzato in un'altra Tesi di Laurea [6]. Sono riportati in appendice i risultati di tale analisi che riguarda la verifica della condensa interstiziale e superficiale dell'involucro. Per quanto riguarda il calcolo e la verifica dell’indice di prestazione energetica EP (che deve risultare minore dell’indice di prestazione energetica limite EPlim), previsto dal Dlgs 311/06, si riportano i risultati nella tabella 20.

Tabella 20: Verifiche del Dlgs 311/06

V (m3) S (m2) S/V EP (KWh/m2anno) EP lim (KWh/m2anno) dal 2010 Q W (KWh/m2anno) Q tot (KWh/m2anno) D1 213 126 0,59 43,6 80,4 16,0 59,6 D2 201 92 0,46 37,9 70,0 15,2 53,0 D3 213 126 0,59 35,9 80,4 16,0 51,9 D4 213 66 0,31 40,1 58,5 16,0 56,1 D5 201 32 0,16 24,1 34,5 15,2 39,2 D6 213 66 0,31 23,3 58,5 16,0 39,3 D7 210 130 0,62 37,6 82,5 16,0 53,6 D8 210 130 0,62 32,3 82,5 16,0 48,3

(21)

39 Nella Tab.20 le espressioni sono rispettivamente:

V è la volumetria lorda riscaldata di ciascun appartamento; S è la superficie che delimita lo spazio riscaldato verso l’esterno;

Ep è l’indice di prestazione energetica, cioè la quantità di energia primaria globalmente richiesta, nel corso di un anno, pe mantenere negli ambienti riscaldati la temperatura di progetto, in regime di attivazione continuo (definizione del comma 11, Allegato A, Dlgs 311/2006);

Eplim è il valore limite dell’indice di prestazione energetica, dipendente dal rapporto S/V e dai gradi giorno della località (tabella 1 dell’Allegato C del Dlgs

192/2005);

Qw è il fabbisogno di energia primaria per la produzione di acqua calda sanitaria; Qtot è il fabbisogno di energia primaria complessivo per ogni appartamento;

Dalla tabella precedente si evince che l’EP risulta sempre nettamente inferiore all’EPlim , e questo per tutti gli appartamenti esaminati. Si nota inoltre che, nel caso in studio di edificio molto isolato, il fabbisogno energetico per la produzione di acqua calda sanitaria rappresenta una frazione significativa del fabbisogno energetico totale. In particolare il rapporto Qw/Qtot varia dal 21% (appartamento D1) al 41% (appartamento D6). Questo dipende chiaramente dalla quantità di superfici disperdenti e dall’esposizione di queste ( l’appartemento D8 è orientato a Sud, mentre il D6 a Nord).

2.4.3 Proposta di classificazione energetica

Il progetto di norma prEN 15217 Energy performance of buildings - Methods for expressing energy performance and for energy certification of buildings propone una classificazione energetica degli edifici basata sul calcolo di EP (previsto dal Dlgs311/06). Vengono definite 7 classi di efficienza energetica (Tabella 21).

(22)

40

Tabella 21: Proposta di classificazione energetica prEN 15217, classi di efficienza

Classe

Intervallo di validità

Applicazione nazionale

A

EP < 0.5 RR

CLASSE A+ EP < 0.25 EPlim CLASSE A 0.25 Eplim < EP < 0.5 Eplim

B

0.5RR < EP < RR

CLASSE B+ 0.5 Eplim < EP < 0.75 Eplim CLASSE B 0.75 Eplim < EP < Eplim

C

RR < EP < 0.5 (RR+RS) EPlim < EP < 1.5 Eplim

D

0.5 (RR+RS) < EP < RS 1.5 EPlim < EP < 2 Eplim

E

RS < EP < 1.25 RS 2EPlim < EP < 2.5 Eplim

F

1.25 RS < EP < 1.5 RS 2.5 EPlim < EP < 3 Eplim

G

EP > 1.5 RS EP > 3 EPlim Dove:

EP è l’indice di prestazione energetica dell’edificio (kWh/m2anno);

RR (Energy performance regulation reference) è il valore di riferimento vigente a norma di legge;

RS (building stock reference) è il valore di riferimento che rappresenta la prestazione media degli edifici esistenti;

Per l’Italia è stato proposto di assumere RR=EPlim ed RS=2 RR = 2 EPlim con EPlim valore limite massimo del fabbisogno di energia primaria (per il riscaldamento degli ambienti) riportato in tabelle nel Dlgs 311/06.

Secondo tale proposta, gli appartamenti in esame possono essere classificati come classe A o B+, come riportato in tabella 22:

(23)

41

Tabella 22: Classificazione dell’edificio secondo la prEN 15217

Appartamenti EP (KWh/m2anno) EP lim (KWh/m2anno) dal 2010 EP/Eplim Proposta di Classificazione prEN15217 D1 43,6 80,4 0,54

B+

D2 37,9 70,0 0,54

B+

D3 35,9 80,4 0,45

A

D4 40,1 58,5 0,69

B+

D5 24,1 34,5 0,70

B+

D6 23,3 58,5 0,40

A

D7 37,6 82,5 0,46

A

D8 32,3 82,5 0,39

A

Figura

Tabella 9: Caratteristiche geometriche appartamento D1
Tabella 10: dati climatici del sito (di progetto)
Tabella 11: temperature medie mensili aria esterna (Te) e pressioni parziali di vapore dell’aria                         esterna   (Pve)(UNI 10349)  P ve  (Pa) Τe (°C) GEN 745 3,9 FEB 739 5,1 MAR 890 8,5 APR 948 12,4 MAG 1204 16,4 GIU 1659 20,8 LUG 1769 23
Figura 6: Andamento della temperatura dell’aria esterna
+5

Riferimenti

Documenti correlati

Tra gli spot rimanenti, quelli in cui l'articolo viene ripreso solo nella confezione, alcuni sono molto brevi e abbastanza banali, altri invece sono di cibi precotti, fatti per

L’Early Harvest per il commercio in beni, contiene inoltre 267 prodotti soggetti a riduzioni tariffarie da parte delle dogane taiwanesi verso i prodotti

See, for example, the dialogue between judges on the death penalty, where we can observe the increasing interaction between national supreme courts of Canada, South Africa and the

Pardons are granted by the President of the Republic, even though this practice has not taken place since Alfonso Portillo’s presidency (2000-2004). Criminally convicted persons

76 Nella sezione in figura 3.51 I valori minimi di salinità di 38.15 psu si trovano nella parte della costa più vicina alla Toscana, perché non influenzati dalla LIW che passa

Though both papers note the importance of eigenvector centrality in (their analogues of) the case of strategic complements, their main focus is on how the curvature of best

Ad esempio, come si vedrà con maggiore dettaglio in seguito, la trasmissione del calore a regime stazionario attraverso la parete di un edificio si attua attraverso i tre

Per ogni piccione sono stati calcolati i vettori medi di primo ordine relativi alla distribuzione delle prime cinque scelte dell’ultima sessione di addestramento