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Trentino-Alto Adige

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Academic year: 2021

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Trentino-Alto Adige

Popolazione: 1.018.700 abitanti

Superfi cie: 13.607 km

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Province: Bolzano, Trento Densità: 75 abitanti per km

2

(fonti ISTAT 2010)

Territorio e ambienti naturali

Il Trentino-Alto Adige confi na a nord con l’Austria, a nord- ovest con la Svizzera, a ovest con la Lombardia, e a est e a sud con il Veneto.

Il territorio è interamente montuoso (100%), privo di sbocco al mare, percorso da nord a sud dalla grande valle dell’Adige. Nella parte più meridionale il rilievo comprende alcune catene e massicci prealpini, formati da rocce calcaree;

il resto è costituito da catene e gruppi montuosi alpini e dalle Dolomiti, che sono le montagne più caratteristiche della regione. Le principali valli che le attraversano sono quelle di Fassa, Gardena e Badia.

Dal 2009 l’UNESCO ha dichiarato le

Dolomiti

Patrimonio dell’Umanità.

100%

Montagna

Le Dolomiti prendono il nome dal naturalista francese Déodat de Dolomieu (1750-1801) che per primo studiò la roccia predominante nella regione battezzata in suo onore dolomia, chimicamente carbonato doppio di calcio e magnesio, MgCa(CO3)2. Questa roccia carbonatica iniziò a formarsi da accumuli di conchiglie, coralli e alghe calcaree in mari caldi e poco profondi (un ambiente simile alle attuali barriere coralline), durante il Triassico, circa 250 milioni di anni fa. In seguito all’orogenesi alpina, queste rocce furono innalzate oltre 3000 m sopra il livello attuale del mare.

La roccia dolomitica, molto friabile e quindi facilmente modellabile dagli agenti atmosferici, ha dato origine alle forme massicce e svettanti che si innalzano con spoglie pareti verticali.

Numerosi fi umi hanno origine da queste montagne, in parte compresi nel bacino idrografi co del Po, ma alcuni sfociano direttamente in Adriatico. L’Adige è il secondo fi ume d’Italia, nasce al confi ne con l’Austria, al passo di Resia, e il suo percorso costituisce l’asse centrale che unifi ca il territorio dell’Alto Adige e del Trentino.

Gran parte del Parco Nazionale dello

Stelvio

appartiene al territorio dell’Alto Adige. Si tratta di uno dei parchi storici istituito nel 1935 ed è il più vasto d’Italia. Ospita cervi, caprioli, stambecchi, camosci, marmotte, ermellini, scoiattoli, e di recente sono stati avvistati orsi bruni provenienti dai vicini boschi austriaci e sloveni.

L’inconfondibile strada del Passo dello Stelvio che si snoda tra i numerosi tornanti dai piedi dell’Ortles fi no ai 2757 m del passo che unisce il territorio lombardo a quello atesino.

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Numerosi sono gli uccelli che nidifi cano nel parco, come la pernice bianca, il corvo imperiale, l’aquila reale, il gufo, il picchio.

http://www.dolomiti.org/

http://www.stelviopark.it/

Economia della regione

Le due province di Trento e di Bolzano sono simili dal punto di vista fi sico ma diverse per lingue e tradizioni. A nord, nell’Alto Adige/Südtirol prevalgono la lingua e la cultura tedesca: toponimi, cartelli stradali, insegne dei negozi sono in entrambe le lingue. Nella provincia autonoma di Bolzano convivono addirittura tre etnie che parlano lingue diverse: l’italiano, il tedesco, che è parlato dalla maggioranza della popolazione, e il ladino parlato da una piccola minoranza. A sud, il Trentino è di cultura italiana. Proprio grazie a questa pluralità etnica la Regione gode di una particolare autonomia nel sistema costituzionale italiano; autonomia nata dall’accordo De Gasperi-Gruber, fi rmato a Parigi nel 1946 e concretizzato nello Statuto Speciale vigente dal 1948.

Grazie alla sua posizione geografi ca e alla sua particolare storia, il Trentino-Alto Adige si pone come terra di incontro delle culture italiana e tedesca e considera come proprio compito quello di costituire un ponte tra culture e popoli diversi.

Nell’ampia valle percorsa dall’Adige si snodano le principali vie di comunicazione della regione, la strada statale, l’autostrada e la ferrovia che corrono parallele al fi ume. Lungo questo tracciato sorgono le due città principali, Bolzano e Trento. Il Land austriaco del Tirolo si raggiunge percorrendo il valico più importante delle Alpi, quello del Brennero, a quota 1372 m s.l.m. Attraverso il Brennero transita buona parte del traffi co merci diretto in Austria e nel resto del nord Europa.

Il paesaggio delle valli maggiori è dominato dalla presenza dei frutteti e dei vigneti, le cui coltivazioni sono favorite dal clima piuttosto mite e dalla moderata altezza dei fondivalle. Salendo di quota le colture lasciano il posto ai pascoli estivi. Alle alte quote sono sorti diversi centri turistici attrezzati sia per il turismo invernale sia per quello estivo.

Nella regione sopravvive ancora un tipo di azienda agricola autosuffi ciente, il

maso

, costituito dalla casa rurale in pietra e legno, con fi enile e stalla, attorniata da terreni per la semina e per il fi eno e una piccola porzione di bosco. Oggi queste antiche abitazioni sono state in parte adibite a locande, bed&breakfast, piccoli alberghi.

Con l’espressione “maso chiuso” si indicava l’obbligo a non dividere la proprietà tra gli eredi, ma ad assegnarlo al primogenito. Tale

provvedimento fu previsto nei secoli scorsi per evitare il frazionamento del territorio, che avrebbe portato a un impoverimento dell’economia della regione, basata su agricoltura e allevamento.

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Negli ultimi decenni si è passati da un’economia prevalentemente agricola, che mantiene la sua importanza nei settori vitivinicolo, della frutticoltura e della zootecnia, a una basata soprattutto sul settore terziario, e un posto di rilievo spetta al turismo. Molti sono i nomi famosi di valli e località della regione: Val di Fassa, di Fiemme, Venosta, Gardena, Passiria, Badia, Pusteria, Marebbe. Tra le imponenti catene montuose (Adamello, Dolomiti, Marmolada, Lagorai, il gruppo del Brenta, i gruppi dolomitici del Sella, Sciliar, Sassolungo, Odle, Catinaccio-Latemar, le Tre Cime di Lavaredo) si aprono altipiani (Folgaria e Lavarone) e si trovano splendidi

laghetti alpini

(di Molveno, Toblino, Caldonazzo, Tovel, Carezza, Braies).

Il Trentino-Alto Adige è, dopo la Lombardia, il secondo produttore italiano di energia idroelettrica.

Città, brevi note storiche e curiosità Trento

Capoluogo della Provincia Autonoma e capoluogo amministrativo della Regione, Trento sorge sulla riva sinistra dell’Adige circondata dalla maestosità dei monti.

La Piazza del Duomo è il centro monumentale della città, ricco di antichi palazzi dalle facciate aff rescate.

Il Duomo, dedicato a San Vigilio, è stato teatro del Concilio di Trento che si tenne tra il 1545 e 1563 con l’intento di ricomporre la frattura in seno al mondo cristiano generata dalla Riforma di Lutero. Ben presto però prevalsero posizioni di chiusura sia nei confronti dei protestanti che condannavano le pratiche corrotte del clero romano, sia verso le tesi di riforma teologica di stampo neoagostiniano proposte da Lutero. Con questo Concilio non si riuscì a ricomporre lo scisma protestante e a ripristinare l’unità della Chiesa, ma vennero date risposte a varie questioni sollevate da Lutero e dai riformatori tramite la Controriforma o Riforma Cattolica.

Ai piedi del rilievo si erge il Castello del Buonconsiglio, antica residenza dei principi vescovi. Al suo interno si trova il Museo del Castello e si possono ancora vedere le celle dei patrioti Damiano Chiesa, Cesare Battisti e Fabio Filzi che qui subirono martirio (1916).

Nel turrito Palazzo delle Albere si trova il MART, Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, che illustra le tappe fondamentali dell’arte italiana dal romanticismo al divisionismo, al novecento.

Trento è anche sede di alcune importanti facoltà universitarie.

Famosi sono i canederli in brodo, versione italiana dei tirolesi knödel, e lo speck, salume ormai conosciuto in tutta Italia.

Grazie al particolare microclima delle valli trentine, i vini sono di elevatissima qualità: i più raffi nati sono il Marzemino, il Teroldego, il Traminer, il Müller Thurgau, oltre allo Spumante, realizzato con un metodo chiamato “Trento Classico”.

Il Lago di Carezza è un piccolo laghetto alpino alimentato da sorgenti sotterranee, incastonato nella fi tta foresta di abeti ai piedi del Latemar, nell’alta Val d’Ega, una tra le numerose mete turistiche della regione.

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Bolzano/Bozen

Il centro della città è Piazza Walther su cui si aff accia l’imponente Duomo gotico, prova del sincretismo tra arte italiana e tedesca: fu infatti iniziato da maestranze lombarde e terminato da artigiani svevi.

La Chiesa dei Domenicani, antico tempio degli Italiani a Bolzano, è una tipica struttura gotica di area tirolese, con volte a crociera e severi fi nestroni absidali. Nella cappella di San Giovanni si possono ammirare preziosi aff reschi di artisti padovani di scuola giottesca (1340).

Il Museo Archeologico dell’Alto Adige conserva, alla giusta temperatura, la mummia chiamata

Ötzi

, di circa 3300 anni fa, rinvenuta nel ghiacciaio di Similaun in Val Senales, nel 1991.

http://www.bolzano.net/oetzi-museo-archeologico.htm http://www.bolzano.net/archeoparc.htm

Nei dintorni di Bolzano sorgono interessanti e preziosi

manieri

: Castel Roncolo, che conserva uno straordinario ciclo di aff reschi trecenteschi profani; Castel Mareccio, adibito a centro convegni; Castel Firmiano, emblema dell’Alto Adige;

Castel Flavon, con sontuosi saloni aff rescati del cinquecento, è oggi luogo adibito a feste e ricevimenti.

http://www.bolzano.net/messner-mountain-museum.htm

Durante il periodo di Natale, presso Piazza Walther sono allestiti i famosi mercatini, dove i turisti possono ammirare e acquistare oggetti del pregiato artigianato locale alpino in legno ma anche gustare le deliziose frittelle di mele e il tradizionale dolce del Natale, lo Zelten con i canditi.

Importante crocevia commerciale fra Mitteleuropa e Mediterraneo, Bolzano organizza da sempre fi ere di vari settori.

La cucina sudtirolese propone Schlutzkrapfen, Wein- suppe, brasati al vino rosso, il tradizionale Gröstl o il Kaiserschmarrn.

Il particolare microclima delle valli che circondano Bolzano, inoltre, consente la produzione di pregia- tissimi vini d’alta quota, come il Santa Maddalena, il Colli di Bolzano e il Lagrein.

Nella valle dove è stato rinvenuto il corpo mummifi cato di Ötzi è stato istituito l’Archeoparc- Museum Val Senales, un museo interattivo che illustra le numerose scoperte ottenute grazie al suo ritrovamento e ricostruisce l’ambiente di vita di Ötzi.

L’imponente castello appartenne ai conti del Tirolo che lo ribattezzarono Sigmundskron (corona di Sigismondo).

Oggi è sede del Museo della montagna, gestito da Reinhold Messner, il grande alpinista famoso per aver scalato tutte le 14 cime che superano gli 8000 metri.

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