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LE RAPPRESENTAZIONI

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Academic year: 2021

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(1)

LE RAPPRESENTAZIONI DEL MONDO

ELEMENTI DI CARTOGRAFIA

A cura di Floriana Galluccio e Lida Viganoni

Contributi di Ornella Albolino, Libera D’Alessandro, Maria Luisa Santarsiero

2007

(2)

Tutti i diritti sono riservati

Nessuna parte di questo lavoro può essere riprodotta, archiviata o trasmessa, intera o in parte, in alcun modo (digitale, ottico o sonoro) se non nei termini previsti dalla legge che tutela il Diritto d’Autore.

(3)

* * * * *

In questo breve contributo si presentano alcune definizioni di base, per un approccio preliminare all’introduzione della cartografia.

La rassegna si compone di due sezioni.

La prima Lineamenti di cartografia presenta gli elementi costitutivi del linguaggio cartografico.

La seconda sezione Immagini e modelli del mondo: una breve storia mostra una selezione di rappresentazioni cartografiche, prodotte in diverse epoche. Sono carte che attestano le differenti visioni del mondo, affermatesi nel mondo antico e documentano le relative trasformazioni della cartografia, fino all’età moderna.

Da ultimo, compare un breve inserto Lo sguardo cartografico della modernità. Il ruolo delle proiezioni. Con talune esemplificazioni di planisferi - carte dell’intero globo - realizzate tutte alla stessa scala, si evidenziano le deformazioni prodotte dalle proiezioni cartografiche. Si esplicita così, in parte, il potente ruolo trasformativo che l’immagine cartografica assume a seconda delle rappresentazioni costruite per molteplici usi e con i più vari scopi.

(4)

Prima Sezione

Lineamenti di Cartografia

(5)

CARTOGRAFIA: UNA DEFINIZIONE

«[La cartografia è] l’arte, la scienza e la tecnologia di realizzare carte, in una con il loro studio come documenti ed opere d’arte. In questo contesto le carte possono essere considerate

come comprendenti tutti i tipi di mappe, carte nautiche e sezioni, modelli tridimensionali e globi che rappresentano la Terra o qualunque corpo celeste a qualunque scala»

(International Cartographic Association, 1973).

CARTA GEOGRAFICA

«Una carta geografica è una figura piana che rappresenta la superficie della Terra, o parte di essa»

(Lagrange, 1779)

La carta geografica è una rappresentazione della superficie terrestre (o di una sua porzione)

ridotta, approssimata e simbolica.

(6)

CARATTERISTICHE DELLA CARTA GEOGRAFICA (1)

RIDUZIONE

APPROSSIMAZIONE SIMBOLISMO

~

RIDUZIONE

Criterio legato all’impossibilità di mantenere nella rappresentazione cartografica le distanze reali.

Il concetto di riduzione introduce quello di scala(*).

(*) vedi pp. 12-15

(7)

CARATTERISTICHE DELLA CARTA GEOGRAFICA (2)

APPROSSIMAZIONE

L’approssimazione trae origine dall’impossibilità di sviluppare una superficie sferica (tridimensionale) su di un piano (bidimensionale) senza incorrere in deformazioni o

errori. Per ridurre tali deformazioni si usano le proiezioni cartografiche, un complesso sistema di procedure necessario per realizzare le diverse

rappresentazioni della superficie terrestre.

~

SIMBOLISMO

Per rappresentare i molteplici fenomeni (fisici, politici, sociali, economici …), che si intende cartografare, si usano simboli e segni convenzionali. Tali simboli

sono rappresentati nella legenda della carta.

(8)

RETICOLATO GEOGRAFICO (1)

È un sistema di linee immaginarie, che si intersecano tra loro ortogonalmente (ossia formando angoli di 90°).

Tali linee vengono denominate meridiani e paralleli.

Il reticolato geografico delinea l’intelaiatura di base per la costruzione delle rappresentazioni cartografiche.

Costituisce, peraltro, la griglia di riferimento per Individuare le coordinate geografiche.

Le coordinate geografiche servono a stabilire la posizione assoluta di un punto sulla superficie terrestre. Ogni punto viene quindi univocamente definito

dall’intersezione tra l’arco di meridiano e l’arco di parallelo che lo individua.

(9)

RETICOLATO GEOGRAFICO (2)

MERIDIANI

Il meridiano geografico è una semicirconferenza compresa tra i due poli, nord e sud. Ogni meridiano ha un suo antimeridiano che completa il circolo meridiano

ottenuto intersecando la sfera che rappresenta la Terra, con un piano contenente l’asse terrestre (retta immaginaria passante per i poli).

I meridiani sono tutti uguali fra loro. La parola meridiano deriva dal latino meridies, perché un meridiano unisce tutti i punti

che hanno il mezzogiorno nello stesso momento.

Per convenzione il meridiano fondamentale è quello che passa per l’Osservatorio di Greenwich

(nei pressi di Londra), scelto come origine per il calcolo delle longitudini.

(10)

RETICOLATO GEOGRAFICO (3)

PARALLELI

Il parallelo è una circonferenza tracciata sulla superficie terrestre parallelamente all’equatore considerato il parallelo fondamentale

e l’origine del calcolo delle latitudini. I paralleli si restringono avvicinandosi ai Poli (dove divengono puntiformi).

Meridiani e paralleli sono infiniti, tuttavia, per convenzione, si usa prendere in considerazione quelli che distanoun grado (1°) l’uno dall’altro.

Di conseguenza, il reticolato geografico si compone di 90 paralleli a Nord e altrettanti a Sud dell’equatore, e 180 meridiani ad Est e 180 ad Ovest

del meridiano fondamentale di Greenwich.

(11)

Fig. 1 – Meridiani e paralleli: la costruzione del reticolato geografico nella rappresentazione della superficie terrestre

(12)

COORDINATE GEOGRAFICHE

LATITUDINE

È la distanza angolare di un punto dall’Equatore, calcolata sull’arco di meridiano passante per il punto stesso. È misurata in gradi e frazioni di grado

Latitudine =Misura dell’angolo PCP’ Longitudine = Misura dell’angolo PAO

~

LONGITUDINE

È la distanza angolare di un punto dal Meridiano fondamentale, calcolata sull’arco di parallelo passante per il punto stesso. È misurata in gradi e frazioni di grado

(13)

Fig. 2 – Le coordinate geografiche : latitudine e longitudine

(14)

SCALA (1)

La scala rappresenta il rapporto (di riduzione) tra le distanze lineari

misurate sulla carta e quelle corrispondenti, misurate sulla superficie terrestre.

~

SCALA NUMERICA

E’ indicata dalla frazione che riporta al numeratore l’unità di misura lineare (solitamente pari a 1 cm) e al denominatore un numero che esprime

il valore della riduzione. Ad esempio, la scala numerica si scrive:

1:100.000e si legge uno a centomila.

In questo caso, il rapporto indica che 1 cm sulla carta corrisponde a 100.000 cm (= 1Km(*)) sulla superficie terrestre

.

(*) Per adeguare il valore ottenuto alle misure abitualmente in uso, si esegue un’equivalenza per cui 100.000 cm = 1 Km.

(15)

SCALA (2)

In genere, accanto alla scala numerica si trova indicata anche la SCALA GRAFICA

Barra graduata divisa in segmenti di lunghezza regolare, da impiegare come riferimento immediato per la misurazione delle distanze sulla carta.

Ogni parte della barra indica una determinata lunghezza reale.

È più diffusa l’adozione della sola scala grafica.

(16)

CLASSIFICAZIONE DELLE CARTE IN BASE ALLA SCALA (1)

Il rapporto – che costituisce la scala – risulta maggiore Quanto più piccolo è il valore del denominatore.

Pertanto si dicono carte a grande scala quelle che presentano al denominatore valori minori rispetto alle tipologie di carte classificate a media e a piccola scala.

CARTE A GRANDE SCALA

Piante e mappe

(fino a 1: 10.000, scala grandissima)

Le piante sono utilizzate nella rappresentazione dei centri abitati.

Le mappe in quella delle aree rurali.

~

Carte topografiche

(da 1: 10.000 a 1: 100.000, scala grande) Rappresentano superfici territoriali poco estese,

evidenziandone i caratteri fisici ed antropici.

(17)

CLASSIFICAZIONE DELLE CARTEIN BASE ALLA SCALA (2)

CARTE A MEDIA SCALA

Carte corografiche o regionali (da 1:100.000 a 1:1.000.000)

Rappresentano una superficie piuttosto vasta (ad esempio una regione o uno stato)

e conservano un sufficiente livello di dettaglio nelle informazioni.

CARTE A PICCOLA SCALA

Carte geografiche o generali

(da 1: 1.000.000 a 1: 30.000.000, scala piccola)

Rappresentano vaste superficicon dettaglio assai limitato.

~

Planisferi e mappamondi

(oltre 1: 30.000.000, scala piccolissima)

Rappresentano tutta la superficie terrestre e ne riportano le caratteristiche geografiche essenziali.

(18)

Fig. 3 - Esempi di classificazione delle carte in base alla scala (fonte E. Lavagna, G. Lucarno)

(19)

PROIEZIONI (1)

Le proiezioni geografiche sono uncomplesso sistema di procedure (matematiche, geometriche o convenzionali) volte a stabilire norme di corrispondenza (biunivoca) tra i punti della sfera - che rappresenta la Terra –

e quelli riportati sul piano. Con l’intento di attenuare le alterazioni dovute al passaggio dalle tre dimensioni della sfera terrestre, alle due dimensioni

del piano della rappresentazione cartografica.

~

Sulla base delle caratteristiche tecniche, si distinguono proiezioni vere

(ottenute ricorrendo a principi geometrici o matematici) e proiezioni convenzionali (realizzate su base empirica, ricorrendo ad artifici per limitare le deformazioni).

~

Le proiezioni vere si suddividono a loro volta in proiezioni prospettiche e proiezioni di sviluppo.

(20)

Fig. 4 – Proiezioni geografiche e relative emplificazioni

(21)

Fig. 5 –Proiezioni geografiche e relative esemplificazioni

(22)

PROPRIETÀ DELLA CARTA GEOGRAFICA (1)

L’uso di determinate proiezioni consente di mantenere inalterate sulla carta le seguenti proprietà :

 Equivalenza

 Equidistanza

 Isogonia

Tuttavia tali proprietà generalmentenon possono coesistere: ciascuna carta di norma rispetta in prevalenza solo una delle tre proprietà.

A volte una delle altre proprietà può essere presente, ma limitatamente ad alcune porzioni della carta*.

Una carta equivalente solitamente non rispetta l’equidistanza, così come una carta isògona (detta anche conforme)

non può essere anche equivalente.

* Ad es. la proiezione isògona di Mercatore - proiezione di sviluppo cilindrica diretta - lungo la linea di tangenza (che corrisponde all’equatore) conserva anche l’equidistanza.

(23)

PROPRIETÀ DELLA CARTA GEOGRAFICA (2)

Le proiezioni equivalenti conservano inalterati i rapporti tra le aree reali e quelle rappresentate. Pertanto le aree rappresentate sul reticolato geografico hanno una

superficie proporzionale a quella esistente sulla sfera terrestre. Le proiezioni equivalenti si adottano, in particolare, nella cartografia catastale o per rappresentare alcuni fenomeni di densità, nei quali è importante evidenziare il rapporto tra l’entità

del fenomeno e l’ampiezza della superficie.

~

Le proiezioni equidistanti conservano inalterato il rapporto tra le distanze lineari.

Si utilizzano, ad esempio, per le carte stradali.

~

Le proiezioni isògone mantengono inalterati gli angoli della superficie terrestre.

In tal modo non si verificano deformazioni nella forma degli oggetti geografici raffigurati. Sono carte utilizzate per la navigazione marittima e aerea.

(24)

CARTE TEMATICHE

Le carte tematiche presentano uno o più temi, localizzando la quantità e la qualità di alcuni caratteri attraverso l’uso di procedimenti grafici.

In genere possono essere suddivise in quantitative e qualitative,

statiche o dinamiche.

(25)

Fig. 6 – Ecumene artico. Proiezione azimutale prospettica del Polo Nord

(26)

Fig. 7 – Confronto tra le rappresentazioni di Mercatore e di Peters (fonte A. Schiavi)

(27)

Fig. 8 – Carta della mortalità infantile negli anni Ottanta (proiezione centrata sul Polo Nord)

(28)

Fig. 9 – Carta della partecipazione delle donne alla popolazione attiva negli anni Novanta

(29)

Fig. 10 – Carta della condizione femminile: l’analfabetismo

(30)

Fig. 11 – Carta dello sviluppo umano (proiezione di A. Peters)

(31)

Esempi di grafici

(32)

Fig. 12 – Istogramma che rappresenta la superficie occupata dalle regioni italiane

(33)

Fig. 13 - Esempio di diagramma lineare: lunghezza dei principali fiumi europei

(34)

Fig. 14a – Piramidi dell’età: rappresentano la distribuzione Fig. 14b –Piramidi dell’età: confronto tra le distribuzioni della popolazione in Italia per sesso e classi di età della popolazione al censimento del 1991 nelle al 1951 e al 1991 (valori percentuali, fonte ISTAT) province di Trieste e Caserta (fonte ISTAT).

(35)

Fig. 15 – Diagramma “a torta” Rappresenta la percentuale di superficie occupata in Italia da montagne, colline e pianure

(36)

Rappresentazioni delle carte topografiche

(37)

Fig. 16 – Carta Topografica d’Italia. Quadro di unione dei fogli 1: 100.000

(38)

Fig. 17 – Rappresentazione della suddivisione di un foglio della Carta Topografica d’Italia

(39)

Fig. 18 – Particolari della tecnica di costruzione delle curve di livello:le isoipse

(40)

Fig. 19 – Esempi di cartografia di età contemporanea, relativi a tipologie di rappresentazione del rilievo

(41)

Fig. 20 – Esempio di tavoletta

(42)

Fig. 21 – Stralcio della tavoletta relativa al Vesuvio con le curve di livello poste in evidenza (scala 1: 25.000)

Riferimenti

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